DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
Giro delle Mura,
Silvia Pasqualini centra il bis
La trevigiana si conferma a Feltre un anno dopo, il keniano Kisang trionfa nei big, show “Seven Laps”
L’africano in fuga, imprendibile, è il keniota Kisang. L’ucraino Lebid fuoriclasse del cross e campione in carica lo insegue. Deve cedere loro il passo l’altro alfiere keniano Kipyeko. È il podio nella notte magica (e stellare per i tanti campioni presenti) del Giro delle Mura che taglia il traguardo della ventiquattresima edizione in cui dominano gli stranieri. Applausi - scroscianti - per il bellunese d’adozione Abdoullah Bamoussa, nono e primo degli italiani davanti al maratoneta Giovanni Gualdi. Ma sono tutti pazzi per il pedavenese Emilio Perco, che nell’appassionante Seven laps corre insieme a Fatna Maraoui, se la gioca con un drappello di atleti affermati, però deve arrendersi nella quarta frazione e chiude al quinto posto nella gara vinta da Yuri Floriani (reduce dalla finale a cinque cerchi di Londra nei 3000 siepi) in coppia con la moglie Angela Renicella. Subito dopo ci sono da coprire 1.050 metri del Giro. Li divora Philemon Kipchumba Kisang, che lascia sfogare gli ucraini Vasyl Matviychuk e Sergiy Lebid (campione in carica) nel primo giro, si mette a dettare l’andatura nel secondo, accelera nel terzo e se ne va al quarto, trascinandosi dietro il solo Lebid che poi gli finirà alle spalle (con il distacco ricucito a 3″), spuntadola nel rush finale per l’argento. Il nuovo vincitore stoppa il cronometro a 27′ netti, l’ucraino fa 27′03″ e il terzo africano 27′12″. Tra gli amatori è stata massiccia la presenza di atleti trevigiani.
Christian Cenedese
Alvaro Zanoni
Daniele Cesconetto
Amatori: 1. Valerio Brignone (Cambiaso risso running Genova) 32′11″, 2. Marco Romano (Futura) 32′32″, 3. Cristian Cenedese (Mareno) 33′57″, 4. Christian Mione (Pro loco Trichiana) 34′32″, 5. Jakob Jansson 34′35″, 6. Alvaro Zanoni (Vittorio Veneto) 34′41″, 7. Ezio Casagrande (Sernaglia Villanova) 34′52″, 8. Flavio Olto (Pavanello) 34′56″, 9. Alessio Chiodero (Sernaglia) 35′04″, 10. Livio De Paoli (Pro loco Trichiana) 35′04″.
Donne: 1. Silvia Pasqualini (Libertas San Biagio) 37′04″, 2. Tiziana Scorzato (Aaa Malo) 41′07″, 3. Manuela Moro (Vittorio Veneto) 41′18″, 4. Giorgia Bocchetto (Lbm sport team) 41′32″, 5. Miriam Minella (La Piave 2000) 42′06″, 6. Debora Pomarè (Primiero) 42′10′, 7. Silvia Rigoni 42′29″, 8. Yvette Moro Piazzon (Azzano) 42′44″, 9. Mirella Pergola (Venicemarathon) 43′03″, 10. Marilena Mattioli 43′11″.
Master: 1. Giorgio Centofante (Alpini Vicenza) 36′22″, 2. Virginio Trentin (Libertas San Biagio) 36′37″, 3. Pietro Balbo (Bassano) 37′00″, 4. Luigino Nessenzia (Quantin-trattoria I Novembre) 37′10″, 5. Luca Martinelli (Stella Alpina Carano) 38′42″, 6. Gianfranco Mocellin (Bassano) 38′50″, 7. Fiorenzo Gambato (Chirignago) 38′59″, 8. Elio Bettega (Primiero) 39′08″, 9. Luciano Gagno (Ponzano) 39′15″, 10. Carlino Baccioli (Chirignago) 39′19″.
Virginio Trentin e Luciano Gagno
Categoria MM50: 1. Giorgio Centofante (Alpini Vicenza) 36′22″, 2. Pietro Balbo (Bassano) 37′00″, 3. Luigino Nessenzia (Quantin-tratt I Nov).
MM55: 1. Virginio Trentin (San Biagio) 36′37″, 2. Fiorenzo Gambato (Chirignago) 38′59″, 3. Luciano Gagno (Ponzano) 39′15″.
MM60: 1. Ennio Zampieri (Brugnera) 39′50″, 2. Gianfranco Zeni (Primiero) 40′19″, 3. Filippo Poli (Voltan) 43′34″.
MM65: 1. Salvatore Puglisi (Belluno) 41′36″, 2. Dario D’Incal (Bl 43′09″, 3. Giuliano Bastianon (Trevisostar) 46′10″.
MM70: 1. Giuseppe Zonta (Bassano) 47′38″, 2. Benvenuto Pasqualini (San Biagio) 49′51″, 3. Silvano Rocchesso (Tortellini Voltan) 52′42″.
MF35: 1. Debora Pomarè (Primiero) 42′10″, 2. Yvette Moro Piazzon (Azzano) 42′44″, 3. Marilena Mattioli 43′11″.
MF40: 1. Silvia Pasqualini (S.Biagio) 37′04″, 2. Tiziana Scorzato (Malo) 41′07″, 3. Manuela Moro (Vittorio Veneto) 41′18″.
MF45: 1. Giorgia Bocchetto (Lbm sport) 41′32″, 2. Mirella Pergola (Venicemarathon) 43′03″, 3. Francesca Lotto (Venezia) 46′49″.
MF50: 1. Daniela Bonaiti (Almenno) 46′14″, 2. Angelina Castaldo 48′54″, 3. Gabriella Tarozzo (Mogliano) 49′17″.
MF55: 1. Dallila Aissaoui (Italia road runners) 50′23″, 2. Daniela Menni (Valdobbiadene) 54′04″, 3. Gianna Michelotti (Loppio) 54′15″.
MF60: 1. Valeria Benedetti (Roncade) 49′01″, 2. Emanuela Zanin (Voltan) 57′08″.
MF65: 1. Angel Pin (Aviano) 52′24″.
TF: 1. Miriam Minella (La Piave 2000) 42′06″, 2. Fabia Gallina (San Rocco) 43′57″, 3. Monica Zilli 44′01″.
Podio con Cenedese secondo.
PARALIMPIADI INNO ALLO SPORT VERO
di RICCARDO ROCCATO
Domani lo sport veneto torna a Londra: scattano le Paralimpiadi e il nostro team sbarca in Inghilterra puntando ad un consistente numero di medaglie. Gli atleti diversamente abili negli anni ci hanno abituati bene, conquistando un numero di successi neppure paragonabile a quello infilato in bacheca dai loro colleghi normodotati. È uno dei motivi per i quali lo sport, inteso non solo come spettacolo, continua ad affascinare giovani ed anziani, diluendo scandali e polemiche legati soprattutto al doping in trascurabili rivoli frequentati da una minoranza di anime perdute.
Tre le punte di diamante della spedizione veneta: Alex Zanardi, l’ex pilota di F.1 e Formula Indy trasformatosi in un formidabile specialista di handbike; Alvise De Vidi, recordman di partecipazioni e di medaglie olimpiche in atletica; e Oscar De Pellegrin, quest’anno promosso portabandiera, e arciere medagliato alla pari del corregionale Marco Galiazzo. Un trio che punta all’oro come obiettivo naturale. Soprattutto Zanardi, che vede la consacrazione olimpica come il coronamento di una carriera sportiva che trova pochissimi paragoni anche a livello internazionale.
Alex, trasformatosi negli anni in testimonial insostituibile dello sport paralimpico, gareggerà in tre specialità. Ecco, un suo successo suonerebbe come un inno al coraggio e alla gioia di vivere. In bocca al lupo.
Renzo Piccin, Vittorio Veneto 27 maggio 1959. L’amato e stimatissimo veterinario è stato, da iovane, uno dei nostri più valenti atleti che si sia cimentato nel mezzofondo: un “puro ottocentista” dai nobili confini (400/1500m.). Da giovanissimo con la Libertas Vittorio Veneto si è misurato anche con 2000 (6′08″0) e 3000m. (9′05″8) per dedicarsi poi alla sua specialità degli 800 e con la Libertas Udine prima (fino all’82) e con le FF.OO. Padova dopo ha registrato i suoi migliori personali: 400m. 48″1; 500m. 1′03″8 (attuale primato trevigiano); 600m. indoor 1′22″88; 800m. 1′47″8; 1000m. 2′21″33; 1500m. 3′46″58.
Luca Braga, Mogliano 17 maggio 1993. Mi direte che è troppo presto per parlare di un giovane mezzofondista, ancora junior, ma io credo moltissimo in Luca e nel suo forte potenziale di futuro grande atleta! Assomiglia un pò a Renzo Piccin, insomma sembrerebbe un altro “ottocentista puro” con buoni confini (400/1000m.). Quando finiranno incidenti ed infortuni, luca tornerà a brillare di luce propria…
Vi ricordo che l’azzurrino è stato argento nazionale indoor sui 1000m. primatista regionale nelle staffette svedese e 3×800m. ragazzi (7′oo”5) ed è primatista nazionale (con Ghenda e Magoga) nella 3×1000m. con 8′02″38. Finora vanta questi limiti: 80m. 9″6; 200m. 23″57; 300m. 37″4; 400m. 50″31; 500m. 1′07″78; 600m. 1′25″83; 800m. 1′52″76; 1000m. 2′31″96; 1500m. 3′55″59; 2000m. 6′07″74; 3000m. 8′53″58. FORZA LUCA!!!
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