Ottobre 9th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

Supercoppa Bilt “Corriveloce” a Conegliano

Oltre 300 bambini hanno colorato ieri pomeriggio viale Carducci, per la 18esima Supercoppa Bilt “Corriveloce” organizzata dall’Atletica Silca Conegliano. Tantissimo il tifo per le centinaia di ragazzini, tra i 6 e i 13 anni, che si sono sfidati a suon di secondi tra le corsie d’asfalto disegnate dai birilli. L’atletica questa volta è uscita dallo stadio per animare il centro città. I preiscritti erano già oltre 180, poi fin dal primo pomeriggio di ieri il notevole afflusso di bambini e genitori. Alle 16,30 sono scattate le batterie dei 60 metri. Uno spettacolo di colori, incitamento, spirito agonistico ma anche di divertimento, sia tra le corsie che al di là delle transenne. Un pomeriggio dove chi ancora non aveva familiarità con la disciplina veloce ha potuto gustarsi l’emozione del cronometro e chi invece fa già parte di società sportive ha potuto sfidarsi con “avversari” vecchi e nuovi. Il più veloce di tutti è stato Giacomo De Osti, un ragazzino classe 2002, che ha corso i 60 metri in 8 secondi e 38. Tra le femminucce, Raliza Polesel, classe 2000, si è mangiata la striscia d’asfalto in 8 secondi e 41.

Starter l’allenatore della società, Timmy Stallone, mentre la collega Fioretta Nadali era in giuria d’arrivo. A tenere viva l’attenzione del parterre lo speaker Aldo Masi.

“Una manifestazione spettacolare, con bambini e genitori che hanno passato un pomeriggio di divertimento e anche di sano agonismo – ha commentato il presidente di Atletica Silca Conegliano, Francesco Piccin – spero che tra queste centinaia di ragazzini ci possano essere anche atleti che in futuro eccellano e magari coltivino la loro passione con le società di atletica del nostro territorio. Ora aspettiamo tutti i ragazzini alla prova campestre “Corri libero sui prati” in programma a metà gennaio a Vittorio Veneto”. Ieri a gustarsi l’occhio anche il presidente trevigiano della Fidal, Oddone Tubia. “Il movimento dell’atletica è ben vivo – ha commentato Tubia – si arriva ad avere atleti validi perché alla base, sul territorio, si fanno anche queste manifestazioni, propedeutiche all’agonismo”. Il sindaco di Conegliano, Floriano Zambon, ha parlato di “un successo vero, il raccolto della semina feconda fatta negli anni, dimostrazione di come l’atletica sia ormai nel sangue dei coneglianesi”.

Oltre a Piovesana, storico partner dell’evento patrocinato da Comune di Conegliano, Fidal e Us Acli, ha collaborato con Atletica Silca Conegliano anche Banca Prealpi.

A ricevere l’ambitissima Supercoppa Bilt, dalle mani del sindaco di Conegliano, Floriano Zambon e dell’assessore alle associazioni, Franca Perin, sono stati i più veloci (maschi e femmine) di ogni categoria (in base all’anno di nascita). 2006: Riccardo Picciau 11”15 ed Emma Bottega 11”69; 2005: Samuele Picciau 10”64 e Sofia Sibilla 11”50; 2004: Simone Gallina 9”89 e Maria Elena Marcuzzo 10”24; 2003: Filippo Peruch 9”34 e Aurora Dal Cin 9”73; 2002: Giacomo De Osti 8”38 e Daisy Melesso 9”63; 2001: Mario Antoniazzi 8”91 e Toneka Agwagan 9”30; 2000: Thomas Parrano 8”50 e Raliza Polesel 8”41; 1999: Matteo Noal 11”63 e Martina Menegazzo 9”09.

 

29/30-9-2012 Firenze C.ti Italiani Allievi

Quinti Gjeli e Zanatta: gli uomini dei grandi appuntamenti

di Luca Gerotto

 

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Nell’articolo di presentazione avevo chiesto che ci facessero sognare, e così è

stato. La due giorni di Firenze ha regalato grandissime emozioni ai ragazzi, a chi

li ha accompagnati in quest’avventura e a tutti coloro che da casa hanno seguito

in streaming le loro imprese. Il titolo è dedicato ai due atleti che sono entrati in

zona premiazioni, ma tutti e 12 si sarebbero meritati la dedica: spero che le mie

parole rendano loro merito.

SABATO

La “missione Firenze” ha inizio sulle 11, con il getto del peso di Giorgino Gjeli,

sostenuto. Col suo “fido” attrezzo da 5 kg, ha piazzato dapprima un 15,16 e poi

in un vorticoso crescendo, 15,41, poi il primato di 15,66 con relativa esultanza di

fronte all’allenatore Fabio Gallinaro e alla curva dei TrevisAtleti, quindi un nullo

e ancora il decisivo 15,76 (PB prec. 15,58) che gli ha garantito la quinta piazza

finale. Perché l’ho definito l’uomo delle grandi occasioni? Perché già un anno fa a

Rieti aveva stupito tutti, gettando il peso a 15,42 e piazzandosi settimo. Un vero

agonista.

Appena misurato l’ultimo lancio di Giorgino, l’attenzione si sposta sull’anello: ci

sono le batterie dei 400, nella seconda delle quali è al via Kevin Durigon. Kevin

è sfortunato, dapprima perché la pista non favorisce la sua corsa elastica, e in

secondo luogo perché alla sua destra l’atleta viene squalificato per falsa e alla

sua sinistra ha il leader stagionale, accreditato di 48”54: in sostanza, mancava di

riferimenti nella prima metà di gara. Nonostante le premesse, il cronometro

segna 51”33, nuovo primato personale (PB prec. 51”62). Per Kevin, prima

esperienza in un campionato italiano chiusa al 22° posto: niente male.

Subito dopo pranzo, è il turno di Jacopo Zanatta nel salto in alto. Jacopo non si

presentava certo coi favori del pronostico: 25° tra gli iscritti, e con le ultime

uscite, col senno di poi si può dire, non proprio eccezionali. Ma la forma era

stratosferica: a voce bassa per non suscitare troppe attese, la sera prima aveva

sussurrato ai compagni di squadra che giovedì, il giorno prima della partenza per

Firenze, aveva saltato 1,95 in allenamento.

E così, con i TrevisAtleti che si sono spostati dalla pedana del peso a quella

dell’alto, si segue la gara di Jacopo, inserito nel primo gruppo (quello con gli

accrediti peggiori): si parte da 1,75, superato in scioltezza, poi ci si mette il vento

a disturbare la gara: errore a 1,80 alla prima, si solleva il timore che quelle

maledette raffiche possano vanificare tutto il lavoro. Ma così non è: alla seconda

l’1,80 è saltato. Così come l’1,85 alla prima.

La sicurezza di Jacopo è tale che passa 1,88 e salta a 1,91, puntando al

personale: anche qui, superato alla seconda, così come l’1,94. La curva esplode.

Ormai, a 1,97, è da solo in gara: ora non solo i TrevisAtleti lo sostengono, ma

l’intero pubblico, chiamato dallo speaker. Il primo tentativo va male, ma al

secondo Jacopo va oltre l’asticella col corpo, facendo saltare in piedi la “sua

curva”, con l’urlo ricacciato in gola quando l’asticella, con Jacopo ormai steso sul

materassone, cade, probabilmente sfiorata all’ultimo dal polpaccio o dai piedi. È

comunque 1,94, personale di 6 cm: il secondo gruppo poi stabilirà il quinto posto

di Jacopo, migliorando addirittura il piazzamento dell’anno scorso a Jesolo. Non

male, per un ragazzo al primo anno di categoria.

Ancora lanci, con Giorgino Gjeli e Jacopo Bellin impegnati nel disco. Giorgino,

sull’onda dell’entusiasmo mattutino, va al personale di un metro e mezzo con

41,45 (PB prec. 39,87), completando la serie anche con 39,00 e 40,94 e

chiudendo 24°. Bene anche Jacopo Bellin, alla prima esperienza nella massima

rassegna nazionale, che dopo il nullo iniziale ottiene 39,72, misura a mezzo

metro dal personale, che gli ha consentito di ottenere la 29^ piazza. Li rivedremo

fra un anno fra gli Junior?

Di nuovo corsa, con la 4×100: Mattia Maurizi Enrici a dare come sempre il là,

col testimone che passa prima al capitano, Francesco Marconi, quindi a Kevin

Fantin e a Federico Girotto. Cambi lisci, il crono finale è di 45”12, sufficiente a

garantire la 15^ piazza al quartetto, e soprattutto ha fatto vivere a dei ragazzi

che difficilmente possono ambire al minimo individuale le emozioni dei

Campionati Italiani.

Non si spostano i blocchi, perché tocca ai 400 hs, con Giacomo Zuccon

impegnato nella quarta e penultima batteria. Il livello è elevato, per accedere alla

finale serve un tempo sotto ai 56”00: Giacomo ci prova e tira fuori dal cilindro il

personale di 56”19 (PB prec. 56”48), chiudendo secondo la sua gara, ma non è

sufficiente. 11^ piazza, ma anche Giacomo, come Kevin e Jacopo, è solo al primo

anno.

A questo punto saremmo già dovuti essere a cena, ma il vento pomeridiano

aveva giocato un brutto scherzo a Elisa De Checchi. Già la prima variazione di

orario (dalle 14:10 alle 15:20), provocata dall’elevato numero di partecipanti,

aveva alterato la pianificazione della giornata: ma il vento che aveva danneggiato

l’alto ha avuto effetti ben peggiori nei lanci, provocando la sospensione del

secondo gruppo del martello e il rinvio del terzo, in cui era inserito Elisa, alle 20. Una ragazza convinta di gareggiare alle 14 che si ritrova ad entrare in pedana

solo 6 ore dopo, il tutto condito da un doppio riscaldamento (eh sì, alle 14:40

Elisa era già in camera d’appello, e poi ha dovuto rifare tutto): difficile la grande

prestazione. Nonostante questo, l’atleta di Sergio Maleville ha ottenuto al primo

lancio 47,91, un metro e mezzo dal personale. Per la finale sarebbero serviti 50

m. Peccato, ma Elisa è comunque 12^ e anche lei, nonostante sia al primo anno,

ha migliorato il piazzamento dell’anno scorso a Jesolo. In più, valutate il

progresso prestativo: da 39,90 a 49,18 m…si commenta da solo!

DOMENICA

Lanci mattutini con Leonardo Visentin, impegnato nel giavellotto. Leo ha una

delle ultime misure di iscrizione, non ci sono ambizioni di piazzamento, ma

l’emozione è comunque grande: è questo il bello del Campionati Italiani! Non

arriva il personale, ma è comunque un’ottima prova, con tutti e tre i lanci oltre i

40 m con il culmine al terzo ed ultimo, che ha segnato 43,22.

Si passa alle batterie dei 110 hs, con Francesco che ambisce a una delle due

finali. Nessuna defezione fra i migliori accrediti, bisogna fare il tempone e

sperare: Francesco è secondo nella sua batteria, dove ovviamente spirava un

forte vento trasversale, col tempo di 14”81: è valido, ma gli altri sono dei fulmini,

l’ultimo tempo di ripescaggio era 14”55, obiettivamente fuori portata. Poi, per

Francesco è 4° posto nella finale B, con 14”85, risultando quindi 12° in totale:

l’anno scorso era stato 18°.

Unica presenza nel mezzofondo con Giorgia Conte, impegnata sui 3000 m: con

un accredito esattamente a metà della lista, finisce nella serie peggiore: un male

perché rischia di dover tirare da sola, un bene perché non rischia di farsi

trascinare in partenza da avversarie che valgono un minuto in meno di lei.

Chiude 22^ con 11’17”62.

L’ultima delle 12 fatiche è la 4×400. Tra la naturale stanchezza di Francesco, alla

quarta gara in due giorni, e la volontà di fare i primi cambi davanti al gruppo,

cambia il classico ordine dei frazionisti: parte Kevin Durigon, quindi Marconi,

Maurizi e infine Zuccon. La tattica è sensata, tutti i cambi sono effettuati fuori

dal “traffico” e le prestazione dei Fantastici 4 porta al secondo crono stagionale

con 3’33”03, e alla 16^ piazza nazionale.

Si conclude questa due giorni, con 12 atleti e 12 gare, due quinti posti, 3 finali

sfiorate con un 11° e due 12i, quindi ancora le staffette 15^ e 16^, due 22i, un

24°, un 29° e un 39°. E, ancor più importante, 4 personali migliorati, e nessuna

controprestazione. Ma, anche se nell’atletica i giudici supremi sono il metro e il

cronometro, c’è qualcosa che non si può misurare: il ricordo che questi ragazzi, alcuni dei quali forse mai avranno la possibilità di rivivere una simile esperienza,

serberanno nei loro cuori. E, permettete, anche chi li ha accompagnati.

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DEDICATO A MAURIZIO BOBBATO

da “Il Gazzettino”

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Roberto Marostica, Spresiano 24 novembre 1959. Grandissimo interprete di mezzofondo prima e fondista poi passando per le siepi, un “avventuriero”  delle lunghe distanze, oltre la fatica… Già quattordicenne con l’ASOP Spresiano viaggiava sui 6′03″7 sui 2000m e nel 75 siglava 8′43″9 sui 3000m. Poi, “adulto” nella Libertas Udine dava il meglio nel mezzofondo e sulle siepi per finire alla grande con maratonina e maratona! Un corridore completo ben inserito in quell’epoca di grandi talenti, umili e generosi.
Curriculum di Roberto: 800m 1′54″7; 1500m. 3′46″5; 2000m. 5′17″3; 3000m.
8′11″39; 5000m. 14′13″8; 10.000m. 31′08″7; maratonina 1h 05. 42. maratona 2h 27. 22. 2000st.  6′05″2; 3000st.  9′07″7.

 

 

 

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Carolina Michielin, Montebelluna 22 marzo 1995. Carolina, dopo tante felici scoperte nel nostro fertile vivaio, l’ultimo “gioiellino” di famiglia, cresciuto nel Montello Club Runner sotto le efficaci cure di Salvatore Bettiol. Già in grande evidenza nazionale nel 2011 sui 3000m. quest’anno è esplosa in tutta la sua straripante potenza, incoronandosi sui 2000 siepi, reginetta (e primatista) veneta prima e supercampionessa nazionale poi. E’ davvero nata una stella!!!
E’ giovane e già vanta: 800m. 2′17″49; 1500m. 4′37″71; 3000m. 10′12″94; 2000 siepi 7′03″56.