Ottobre 16th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CAMPIONATI PROVINCIALI A TREVISO

Da “Il Gazzettino”

Sara e Marianna bel duello nell’alto

Toffolo 13”4, Tozzato 42”4 e 47”0!!!

 

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TREVISO – L’onda lunga dei campionati italiani cadetti di Jesolo arriva sino a Treviso. Una settimana dopo la rassegna nazionale, nell’ultimo appuntamento di stagione, le altiste Sara Brunato e Marianna Pincin (nella foto sopra con Annamaria Fisicaro), aggiungono centimetri ai rispettivi personali.

Il duello, sulla pedana dei campionati provinciali giovanili, è superbo. La moglianese sale a 1.67, due centimetri oltre la misura che le ha fruttato il titolo italiano. La montebellunese, giù dal podio a Jesolo, si migliora di 4 centimetri, arrivando a 1.65 e combattendo ad armi pari con la campionessa italiana.  Il doppio acuto equivale rispettivamente alla prima e alla terza prestazione italiana stagionale di categoria. Un exploit degno di ben altre ribalte.       

La “due giorni” provinciale conferma anche il talento di Francesco Toffolo, (nella foto sotto), un altro tricolore di Jesolo, autore di un eccellente 13”4 nei 100 ostacoli. Tra i più giovani, bel progresso per il sernagliese Riccardo Garbuio: 2’53”8 nei 1.000 metri. 

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Risultati. 1^ giornata.

Cadetti. 80: Giovannini (S. Lazzaro) 9”3. 1000: Bettin (S. Biagio) 2’50”4. 300 hs: Pancaldi (Tonon) 42”4. Alto: Brugnera (Silca) 1.70. Lungo: Alessandrini (Trevisatletica) 5.36. Peso: Michielan (Quinto) 9.81. Giavellotto: Barcellona (Veneto Banca) 41.14. Martello: Cecchetti (Mastella) 34.82. Marcia (4 km): Tomè (Tonon) 23’51”4.

Ragazzi. 60: Trevisan (Mogliano) 8”3. Lungo: Campeol (Gagno) 4.99. Peso: Zaniol (S. Biagio) 13.26.  Marcia (2 km): Faccin (Gagno) 11’43”9.

Cadette. 80: Scarpis (Tonon) 10”1. 1000: Camerin (Tonon) 3’14”8.  300 hs: Tozzato (Mogliano) 47”. Triplo: Maleville (S. Lazzaro) 10.64. Peso: Morandin (Trevisatletica) 9.24. Giavellotto: Fisicaro (S. Lazzaro) 37.63. Martello: Dal Ben (Banca della Marca) 43.00. Marcia (3 km): Zambianco (Veneto Banca) 18’20”8.

Ragazze. 60: Kouame Akissi (Stiore) 8”4. Alto: Tronchin (Roncade) 1.43. Peso: Teresa Gatto (Mastella) 12.30. (PRIMATO TREVIGIANO), Marcia (2 km): Tomasi (S. Biagio) 10’49”7. 

 

 

2^ giornata.

Cadetti. 300: Talamini (Silca) 37”8. 2000: Bettin (S. Biagio) 6’22”5. 100 hs: Toffolo (Veneto Banca) 13”4. Triplo: Colombi (Silca) 11.65. Disco: Barcellona (Veneto Banca) 28.96.

Ragazzi. 1000: Garbuio (Sernaglia) 2’53”8. 60 hs: Pittilini (Stiore) 9”2. Alto: Bortoluzzi (Roncade) 1.60. Vortex: Zaniol (S. Biagio) 62.01.

Cadette. 300: Tozzato (Mogliano) 42”4. (nella foto sotto sul podio dei 300hs con Elena Marini e Bianca Marcolin), 2000: Casagrande (Silca) 7’17”4. 80 hs: Marini (Veneto Banca) 13”1. Alto: 1. Brunato (Mogliano) 1.67, 2. Pincin (Veneto Banca) 1.65. Lungo: Maleville (S. Lazzaro) 4.81. Disco: Busato (Mogliano) 22.37.

Ragazze. 1000: Marsura (Sernaglia) 3’11”7. 60 hs: Kouame Akissi (Stiore) 9”5. Lungo: Rodighiero (Gagno) 4.64. Vortex: Rosso (Trevisatletica) 30.98.

 

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(in neretto i nuovi personal best).

 

 

Domani l’articolo di approfondimento con i risultati completi, i commenti e tante foto (di Gabriele Marsura e di Enis Bagarolo)!

 

 

 

pubblicata  da Eddy Ottoz

 

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Programma - 5 - Regolamenti

il giorno Giovedì 11 ottobre 2012 alle ore 0.13 ·

I regolamenti non sono solo strumenti burocratici di organizzazione. Non si limitano a descrivere e prescrivere come gestire i procedimenti attraverso i quali si sviluppa l’attività federale: autorizzazioni, affiliazioni, manifestazioni, campionati ecc.

Hanno un grande impatto sul bilancio nel definire tutte le tasse federali. Il solo tesseramento dei master porta ad esempio nelle casse federali ben oltre un milione di euro l’anno.

Hanno un grande impatto elettorale: la formula dei Campionati di Società non è certo neutra rispetto alla classifica finale, elemento cardine dell’attribuzione dei voti multipli alle Società in Assemblea. Modificare il regolamento del CdS può perciò modificare il peso elettorale di alcune Società rispetto ad altre. In barba allo Statuto.

Hanno un grande impatto sulla vita delle Società: costi, complicazioni spesso inutili, norme incomprensibili, freno all’attività tecnica e agonistica.

Hanno un grande impatto sulla vita politica della Federazione. Troppo spesso inseriscono strati vischiosi tra la volontà politica e la realizzazione pratica degli obiettivi del Presidente e del Consiglio.

Qui si deve incidere profondamente per rinnovare l’Atletica.

Ho effettuato un approfondito studio dei regolamenti attuali. Ho analizzato complicazioni e contraddizioni. Ho quindi messo in discussione tutta l’attuale impalcatura. Ho volutamente evitato di procedere per modifiche e ritocchi, ridisegnando da zero tutto il corpus delle regole che hanno impatto economico sulla Federazione e sulle Società.

In sintesi le conclusioni:

- è possibile, senza tagliare su alcuna altra voce di bilancio, liberare due milioni di euro da trasferire al Territorio;

- metà va destinata a diminuzione dei costi che le Società sopportano per il borbonico sistema di affiliazioni, riaffiliazioni, adesioni ecc.

- beneficio immediato quattrocento euro/anno per Società (non di media, per ognuna…), e brutale semplificazione di tutte le attuali procedure;

- il rimanente milione va destinato ai Comitati Regionali, vincolato però all’attività tecnica del settore giovanile;

- è possibile e necessario abolire la tassa di un euro ad atleta nelle manifestazioni di corsa su strada;

- è indispensabile (e facile) trasformare la complicazione del cartellino di giornata in una procedura rapida e umana, affrontando finalmente in modo efficace il problema dei cosiddetti “liberi” nelle corse su strada, che costituiscono oggi la maggior fonte di evasione di tasse federali;

Mi sono limitato ad alcuni aspetti, molti altri vantaggi possono essere ottenuti da una riforma radicale del sistema delle regole, che non si basi più sull’autocommiserazione pauperistica che affligge oggi l’Atletica.

Un nuovo sistema di regole deve accompagnarsi anche alla riforma del sistema norme-sanzioni, oggi caratterizzato da norme complicate, sanzioni assurde, inapplicabili e inapplicate, che vanno sostituite da norme certe, controllo delle infrazioni e sanzioni congrue, applicabili e applicate.

Qualcuno chiederà: “E dove crede di prendere i soldi?”.

E’ la domanda lecita che si pongono tutte le Federazioni dinosauro, come la Fidal, abituate a vivere dei soli contributi del Coni (o quasi) e di rari sponsor, che si stanno facendo divorare dalle nuove Federazioni mammiferi, aggressive e capaci di procacciarsi tutto il cibo necessario.

Credetemi, si può.

Se non mi credete, non importa. Si può lo stesso, basta sapere come.

 

 

Programma - 6 - I Master

pubblicata il giorno Venerdì 12 ottobre 2012 alle ore 21.34 ·

La categoria dei Master costituisce un prezioso patrimonio dell’Atletica italiana, un ricco serbatoio di preziosi dirigenti e giudici. E’ quella categoria che porta alla Fidal, di solo tesseramento, un milionecentocinquantamila euro (avete capito bene: € 1.150.000), categoria che la Federazione ignora e mortifica, e sulla quale tutti si esercitano a inventare regolamenti astrusi che paiono avere l’unico obiettivo di mettergli il bastone tra le ruote per impedirgli di fare atletica. E, se così non è nelle intenzioni, dai risultati pratici non lo si desume certo.

I master non chiedono altro che essere considerati atleti come tutti gli altri.

Ecco le cose che m’impegnerei a fare:

1 - istituire una quota di tesseramento uguale per tutte le categorie, compresi perciò i master (oggi pagano una cifra assurda se paragonata, ad esempio, a quella delle categorie giovanili, ma non solo);

2 - abolire il tesseramento separato per la categoria master: i master sono atleti come tutti gli altri, e come tutti devono poter partecipare all’attività assoluta, rispettandone ovviamente i regolamenti (pesi, misure, distanze ecc.). Attività significa tutta l’attività, Campionati assoluti, Campionati di Società ecc. Nell’attività programmata per la categoria assoluta, quale che essa sia, l’attuale master deve essere a tutti gli effetti un atleta assoluto come gli altri. Punto.

Gli atleti over 35 anni, quando invece partecipano all’attività programmata nel quadro dell’attività master, devono ovviamente rispettare il relativo regolamento, pesi, misure, distanze, classi di età cinque per cinque anni ecc. Ciò significa in sintesi che un tesserato Fidal, passati i 35 anni, rimane un normale tesserato che può partecipare, di volta in volta, a gare assolute o a gare master.

Ciò consente anche di evitare l’attuale porcheria per cui un atleta di 40 anni, solo perché tesserato master, che magari si classifica (come spesso accade) bene in una gara su strada, viene escluso dai premi assoluti perché tesserato master…

Chiaramente è sempre possibile, anzi opportuno per le statistiche di settore, ricavare da una classifica assoluta la classifica degli over 35 suddivisi per categorie master.

Anche se, salvo alcuni fondisti, siamo qui fuori della fascia di età della massima prestazione possibile, quattro altre cose vanno garantite al settore master:

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per i finalisti delle manifestazioni internazionali master (Europei e Mondiali) alle quali oggi gli atleti partecipano interamente a spese loro;

- istituire la tuta-divisa per le grandi manifestazioni internazionali master e rimborsarne il costo a tutti gli atleti finalisti;

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per le società finaliste del Campionato di Società Master, graduato per posto raggiunto in classifica;

- gestire su tavoli di lavoro separati l’attività master in pista e quella su strada.