DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
UNA DIFFICILE E TORMENTATA MARATONA DI VENEZIA
Simion tra gli eroi, nono in 2h 30.46!
COSì LA FIDAL VENETA
Pioggia, vento e acqua alta non hanno fermato la 27^ Venicemarathon che ha incoronato il keniano Philemon Kipchumba Kisang e l’etiope Emebt Etea Bedada, vincitori della gara rispettivamente con 2h17’00” e 2h38’11”. Grandissima impresa anche di Alessandro Zanardi che ha portato al traguardo il giovane Eric in 3h11’28” e grande caparbietà per i 5.931 arrivati.
A livello maschile, la gara si è sviluppata inizialmente su ritmi blandi, con il gruppo di testa che ha sofferto un po’ il forte vento contrario. Dopo un passaggio a metà di 1h08’19”, l’attacco decisivo è arrivato al 35° chilometro, quando Philemon Kipchumba Kisang ha allungato andando a vincere in solitaria con il tempo di 2h17’00” davanti al connazionale debuttante Titus Kwemoi Masai (2h18’21”) e all’altro keniano Elija Karanja (2h19’41”). Ottimo quarto posto, a un soffio dal podio, per l’azzurro Domenico Ricatti (2h19’43”), bravo a recuperare molte posizioni proprio sui ponti veneziani.
Tra le donne, la gara ha subito mostrato essere una questione tra etiopi: Emebt Etea Bedada ha corso fianco a fianco alla connazionale Fantu Eticha Jimma fino al 30° km, quando ha sferrato l’azione decisiva, che le ha fatto ben presto guadagnare un vantaggio notevole fino a vincere con il tempo di 2h38’11”. Dietro a lei, mentre Fantu Ethicha crollava, rinveniva la terza etiope Helima Hassen Beriso che guadagnava la seconda piazza 2h48’32. Terza chiudeva Fantu Eticha Jimma in 2h50’48”. Buon quarto posto per l’azzurra Monica Carlin con il tempo di 2h54’13”, mentre Martina Celi si è ritirata poco dopo metà gara.
La gara di handbike, vinta da Robert Kauffmann (GS Disabili Alto Adige) in 1h47’06”, davanti a Cristiano Picco (1h54’28”) e Gianni Garbin (1h56”08”), è stata ancora una volta arricchita dall’ennesima impresa dell’ex pilota di Formula 1 e bi-campione paralimpico Alessandro Zanardi che ha portato con sé Eric Fontanari, ragazzo trentino diciassettenne tetraplegico.
Grande soddisfazione in casa Venicemarathon perché i dati parlano chiaro e dimostrano ancora una volta la grandissima capacità organizzativa. Sono stati infatti solo 283 i ritirati. Questa mattina 6.214 erano i partenti e 5.931 gli arrivati. Le previsioni meteo avevano scoraggiato 965 atleti che non hanno ritirato il pettorale, mentre sono stati 631 gli atleti che, per vari motivi, hanno posticipato l’iscrizione direttamente all’anno prossimo, e 190 i chip resi prima della partenza. Gli iscritti alla 27esima Venicemarathon, infatti, erano 8.000.
“Malgrado il maltempo – commenta il Presidente del Venicemarathon Club Piero Rosa Salva – anche questa edizione è stata memorabile per tanti motivi: per l’accesa sfida che si è combattuta tra i top runners, per l’ennesima impresa di Alessandro Zanardi che ha scaldato il cuore di tutti, per i 5.931 eroi che sono arrivati al traguardo in condizioni estreme e per gli oltre 2000 volontari che hanno dato l’anima. Di sicuro le previsioni di questa settimana hanno scoraggiato molti atleti e quindi il numero dei partenti è stato inferiore rispetto agli iscritti, ma trovo straordinario il numero degli atleti che hanno concluso la maratona… in 27 edizioni questa è una delle poche in cui abbiamo sfiorato i 6.000 arrivati” (a cura dell’ufficio stampa della Venicemarathon)
COSì LA FIDAL NAZIONALE
Tre uomini keniani, tre donne etiopi e due italiani al quarto posto. Oggi è andata così, in estrema sintesi, la XXVII VeniceMarathon disputatsi in una domenica mattina segnata dal maltempo, con pioggia e vento per tutta la gara e l’acqua alta in Piazza San Marco. A tagliare per primo il traguardo in Riva Sette Martiri è stato il keniano Philemon K. Kisang (2h17:00) davanti ai connazionali Titus K. Masai (2h18:21) ed Elija Karanja (2h19:41). L’etiope Emebt E. Bedada è stata, invece, la leader indiscussa della prova femminile (2h38:11) staccando nettamente altre due atlete del suo Paese, Halima H. Beriso (2h48:31) e Fantu E. Jimma (2h50:48). Due azzurri ai piedi del podio a Venezia: il pugliese, campione italiano di 10km, Domenico Ricatti (Aeronautica/2h19:43) e l’ultramaratoneta trentina Monica Carlin (GS Valsugana Trentino/2h54:13). L’evento, insignito del prestigioso IAAF Road Race Silver Label, ha visto al via la cifra record di 8000 runners, mentre sono stati 12.000 i partenti delle Family Run, le due corse non competitive che si sono svolte, sabato mattina, a Mestre e Dolo.
XXVII VeniceMarathon - Ordine di arrivo
UOMINI: 1. Philemon K. Kisang (Kenya) 2h17:00, 2. Titus K. Masai (Kenya) 2h18:21, 3. Elija Karanja (Kenya) 2h19:41, 4. Domenico Ricatti (Aeronautica) 2h19:43, 5. Habtamu F. Awash (Etiopia) 2h21:00, 6. Patrick K. Korir (Kenya) 2h24:58, 7. Said Boudalia (Biotekna Marcon) 2h27:50, 8. Dario Rognoni (Atl. Da Paura) 2h30:30, 9. Giancarlo Simion (Silca Ultralite Vittorio Veneto) 2h30:46, 10. Robert Ndiwa (Kenya) 2h30:48
DONNE: 1. Emebt E. Bedada (Etiopia) 2h38:11, 2. Halima H. Beriso (Etiopia) 2h48:31, 3. Fantu E. Jimma (Etiopia) 2h50:48, 4. Monica Carlin (GS Valsugana Trentino) 2h54:13, 5. Marzia Cunico (GS Alpini Vicenza) 2h56:57, 6. Noemy Gizzi (Atl. 85 Faenza) 3h01:08, 7. Ambra Vecchiato (Atl. Audace Noale) 3h01:15, 8. Pamela Markley (USA) 3h02:38, 9. Francesca Patuelli (GS Gabbi) 3h03:12, 10. Cristina Florentin Stanciu (Romania) 3h07:56
ALTRI TREVIGIANI AL TRAGUARDO
Oltre a Giancarlo Simion, nono all’arrivo, terzo italiano, ecco gli altri trevigiani in gara:
23° Giovanni Bressan 2h 45. 15.
49° Michele Baldo 2h 53. 11.
Poi sotto le tre ore Devid Zoia, Stefano Pavan e Matteo Cocomazzi.
Oltre le tre ore Fabio Gasparotto, Andrea Zambon, Virginio Trentin, stefano Daniel e ancora, Andrea e Massimo Zanatta, Gianni Munaretto, Andrea Toso e Giuseppe Busetti.
Prima trevigiana è stata Chiara Davirno (3h 29. 36.); bene Elisabetta Luchese in 3h 44. 01.
Al termine Giovanni Bressan ha scritto:
“2012, Strà-Venezia, km 42,195, tempo: freddo, pioggia, tantooo vento e sempre contro, comunque terminata. Oggi non era per niente facile, già dal l’inizio avevo abbandonato l’ idea di migliorarmi, bastava solo fare bella figura visto che stavo bene. Tutto sommato sono soddisfatto della mia prestazione chiusa con un tempo di 2h45′16″ alla 23a posizione assoluta e quinto di categoria. Per i personali penseremo alla prossima maratona, la trevisomarathon 2013. Grazie di cuore a tutti voi che mi aiutate e sostenete tutti i giorni. Grazie di nuovo, buona serata e grandi conquiste. CIAO!!!”
REQUIEM
per il Campo delle STIORE.
di Giorgio Bortolozzi
Dato l’avvicinarsi della festività dei defunti, mi sento in dovere di ricordare la dipartita del Campo scuola delle Stiore, in corso di trasformazione in nuovo Piazzale per il Mercato cittadino.
La cosa sta lasciando l’amaro in bocca a tanti vecchi atleti (vedi l’intervista a Raimondo Tauro sulla Tribuna del 22 settembre), che si sono allenati per anni nella struttura del C.O.N.I. e ha visto nascere sulla sua pista numerosi azzurri e campioni italiani negli anni ’60 e ’70.
Ricordo che ancora nel 1987, dato che la vecchia pista in tennisolite non era più adatta ai tempi, si discuteva se rifarla o addirittura fare un nuovo stadio di atletica in Viale Europa. Queste discussioni, che vedevano fazioni opposte fronteggiarsi in Consiglio Comunale, senza giungere ad alcuna conclusione, hanno fatto perdere ben due finanziamenti del C.O.N.I. e di questo è testimone l’allora assessore allo sport Vittorio Zanini.
Ancora più di 15 anni fa, tuttavia, avevo ottenuto il rifacimento GRATUITO della pista da parte della Mondosport (la ditta che ha fatto anche la pista delle ultime Olimpiadi), ma era necessario il consenso di chi allora gestiva il campo, cioè la società Tarvisium rugby. Purtroppo il permesso è stato negato dall’allora presidente, che temeva la ”promiscuità” fra atletica e rugby e si è persa anche quest’ultima possibilità di restituire alla città un impianto ricco di storia.
Dopo gli ultimi anni di decadenza della struttura – essendosi anche nel frattempo resa agibile la pista in Via Medaglie d’Oro – era nell’aria una diversa utilizzazione e tuttavia, in chi vi si è allenato e ha gareggiato per tanti anni, resta il rammarico di non aver visto realizzare il tanto decantato e promesso rifacimento del glorioso stadio di atletica.
Nella foto: “Fervono” i lavori per il rifacimento dell’impianto (20 ottobre 2012)
A SANT’ANDREA DI BARBARANA , FREDDO, VENTO E PIOGGIA NON FERMANO L’INCONTENIBILE
SILVIA PASQUALINI.
pubblicata da Maurizio Forner
il giorno Domenica 28 ottobre 2012 alle ore 14.32 ·
Quart’ultimo appuntamento con il circuito CPT, quello che si è disputato a Sant’Andrea di Barbarana, frazione di San Biagio di Callalta. Assaggio d’autunno, come previsto da meteo, per i 1400 podisti che si sono dati appuntamento alle ore 9 per la 25ma Ed. della Su e So per Sant’andrea, la non competitiva organizzata dal locale gruppo podistico. Tre i percorsi 5/11/21 Km, pianeggianti, resi faticosi dal vento che spirava a tratti ,contrario. Buona la presenza di atleti di rilievo, nonostante la concomitanza con altre manifestazioni, in particolare Venice Marathon.
Le classifiche:
Km 5 m 1°Riccardo Donè 2°Francesco Donè 3°Marco Bettin
Km.5 f 1^Veronica D’Auria 2°Demi Verdecchia 3^Federica Marinello
Km11m 1°Diego Baù 2°Alberto De Riz 3°Andrea Zorzenoni
Km11f 1^Silvia Pasqualini 2^Antonella Pasqualini 3^Paloma Morano Salado
Km21m 1°Riccardo De Bortoli 2°Fabrizio Paro 3°Mohamed Zahidi 4°Massimiliano Bonfante 5°Abdellah Boukatta 6°Andrea Spagnol 7°Enrico Salvadori 8°Tiziano Toppan 9°Manuel Ghedin 10°Denis Rizzetto
Km.21f 1^Paola Dal Mas 2^Rosanna Saran 3^Ilaria Gurini 4^Federica De Rossi