Novembre 22nd, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

Fidal elezioni nazionali

CANDIDATI: DIEGO AVON ed EMANUELE GHIRALDINI

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BREVE PRESENTAZIONE

Cari amici e appassionati di Atletica Leggera,

 

nonostante l’insuccesso del 2008, in quella che era una candidatura “di prova” per comprendere l’intricato e anche astruso funzionamento della macchina elettorale, abbiamo deciso di ripresentare la candidatura per il 2012 alla carica di Consigliere Federale in Componente Atleti.

 

Consapevoli delle difficoltà insite nel tentativo di insediarsi nelle sedie del “potere”, proviamo ancora una volta (l’ultima, lo promettiamo) a portare una ventata di freschezza e di giovane innovazione, non tralasciando la coerenza formale e il rigore che mai devono essere trascurati da chi si occupa di portare avanti la politica dello sport, in una Federazione che appare sempre più immobile e refrattaria al rinnovamento.

 

Nelle righe sottostanti, oltre ad una rapida riflessione sulle idee personali (Mission), ci sono le proposte di innovazione e cambiamento, che non vedono l’ora di essere revisionate ed implementate grazie al vostro interesse.

 

Insistiamo su ciò: nessuno possiede la bacchetta magica, nessuno è onnisciente, per cui è necessario un costante lavoro di équipe, di confronto e di decisione!

 

 

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MISSION

A conferire lustro ad una Federazione, e onore ai vertici dirigenti (sempre orgogliosi di essere i primattori o i registi del lustro!), concorrono i risultati degli atleti di vertice in ambito internazionale (Continentali, Mondiali, Olimpiadi; altre manifestazioni quali Universiadi, Gymnasiadi, Olimpiadi Giovanili, Giochi del Mediterraneo etc), la co-organizzazione di manifestazioni importanti e qualche mossa vincente in ambito nazionale (accordi con la scuola, sponsorizzazioni di peso).

   Per raggiungere questi obiettivi è necessaria la presenza ai vertici di personaggi che abbiano, come si suol dire, le mani in pasta, che sappiano svolgere il loro mestiere di politici e di politicanti, di mediatori interpersonali e interistituzionali e di abili marketing (o marketting!) workers.
Tuttavia, il medio atleta, il podista amatoriale, il tecnico di paese, il dirigente di società di livello locale, si sentono molto distanti da questo modus operandi e da queste mete “di prestigio” e si preoccupano piuttosto di fare il massimo per la loro realtà, e per se stessi, ci mancherebbe.
Ciò che si nota, nell’attuale dirigenza, è proprio il pressapochismo con cui vengono gestite e sorvegliate la periferia, l’attività di base, l’organizzazione delle competizioni, i problemi degli atleti e dei tecnici locali, che nella maggior parte dei casi rimangono inascoltati.

   Si dirà, non sembra che nemmeno per gli obiettivi “grossi” si sia fatto abbastanza, specie se si analizzano le prestazioni atletiche italiane nel contesto mondiale.

  Siamo convinti che non è solo attraverso il cambio della dirigenza che si possa invertire la tendenza dell’ultimo periodo, essendo i fattori concorrenti molteplici e impossibili da controllare collettivamente; è auspicabile tuttavia un miglioramento della situazione attuale.

 

  La nostra prospettiva è lontanissima da quella evidenziata sopra, e caratterizzante in particolare il classico gruppo consiliare dirigente. La rappresentanza degli atleti in ambito nazionale deve avere come obiettivi la risoluzione dei problemi degli atleti e dei contesti d’azione ad essi propri (partecipazione a gare/stages, rapporti con tecnici/dirigenti/società, etc) e la proposta di nuove regole che facilitino l’attività.

  Il ruolo del consigliere “atleta” dovrà perciò essere fortemente sussidiario alla dirigenza, incanalando l’attenzione più verso il succo che verso il brik.

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LE IDEE E IL PROGRAMMA

    In modo molto schematico presentiamo le idee principali che il nostro gruppo di pensiero e lavoro ha proposto, raccogliendole in una sorta di “dichiarazione d’intenti”.

  Queste pagine derivano anche dall’esperienza maturata in questi anni nell’organizzazione, nella partecipazione e nella sola semplice presenza a svariate competizioni, dal livello più “basso” fino a quello più “alto”, locale, nazionale ed internazionale. E’ solo confrontandosi con il Mondo e con realtà diverse che si può individuare con occhio critico quali possano essere le forze e le debolezze del movimento in Italia e traendo spunto da tali esperienze proporre idee nuove ed elaborare proposte atte al miglioramento.

   A scrivere queste righe hanno contribuito in tanti, tantissimi: eletti delegati regionali, votanti alle assemblee regionali, amici appassionati, atleti, giudici e tecnici.

   A tutti questi va il nostro sentito ringraziamento.


Premessa:
E’ obbligo e dovere di un serio candidato al consiglio nazionale avere la conoscenza di statuti e regolamenti sia organici che tecnici, perché ignorando quali sono le fondamenta che regolano l’attività sportiva e federale, una persona non può essere in grado di affrontare le tematiche ad essa connessa.

 

I GIOVANI E GLI ALLIEVI

 

  Aprire, in tutte le regioni, la partecipazione ad atleti allievi/e a gare riservate al settore assoluto (ossia anche a loro da regolamento), con misure, distanze e norme tecniche del settore assoluto, senza alcuna riserva o minimo di partecipazione.

  Ridiscutere il periodo in cui svolgere dei campionati italiani delle categorie cadetti ed allievi, in estate (luglio-agosto) e in autunno.

  Offrire sussidi sanitari diagnostici e/o riabilitativi gratuiti agli atleti delle categorie cadetti ed allievi ritenuti dal settore tecnico federale meritevoli e talentuosi (definire i criteri).

  Ridurre drasticamente attraverso sostegni (economici, psicologici e morali) alle società e agli atleti a rischio, l’abbandono dell’attività nelle categorie allievi ed juniores da parte dei giovani presenti nei primi 10 delle graduatorie nazionali di categoria e specialità.

  Aprire la partecipazione ad atleti della categoria cadetti/e in gare per assoluti (per ciò che riguarda il mezzofondo), nel caso avessero prestazioni ritenute idonee dal settore tecnico regionale/nazionale e con il benestare del tecnico dell’atleta. Come avviene nel resto del mondo (e in altri sport, nuoto e ginnastica artistica per esempio) bisogna dare la possibilità al talento di esprimersi al massimo delle sue possibilità in gara, confrontandosi con atleti di pari o superiore livello, evitandone la dispersione (gare solitarie, vittorie continue e scontate), l’insorgere di fenomeni di noia e disinnamoramento della pratica sportiva, e lo shock all’ingresso nelle categorie superiori.

  Scoperta del talento: proporre una giornata nazionale all’anno (un pomeriggio), organizzata dalla Federazione con il sussidio dei Provveditorati agli Studi (Uffici di Educazione Fisica), in cui uno più tecnici di una o più società di atletica limitrofa/e agli istituti scolastici, effettui/ino (in collaborazione con gli insegnanti e in presenza di ex campioni dell’atletica) dei test a tutti i ragazzi virtualmente appartenenti alle categorie cadetti ed allievi (3°Sc. Sec. Inf.-1°-2°-3°Sc. Sec. Sup.) allo scopo di individuare ragazzi/e particolarmente abili (vedere criteri esemplificativi che seguono) e di introdurli all’atletica come nuovi atleti (tesseramento). Offrire ai più meritevoli alcuni sussidi: es. iscrizione e quota gratuita per un anno, etc.

  Incentivare i Comitati Regionali a realizzare nuovi mini-raduni regionali o macroregionali di specialità e a continuare e migliorare quelli già esistenti.

 

GLI ASSOLUTI

 

  Rispettare i criteri di convocazione alle manifestazioni internazionali in particolare riguardo ai minimi di partecipazione ottenuti dagli atleti, portando gli atleti alla competizioni e non estromettendoli con non meglio motivate “scelte tecniche”;

  Motivare pubblicamente le scelte prese relativamente a convocazioni a rappresentative internazionali ritenute da qualcuno non propriamente regolari o formulate sulla base del “giudizio personale”. Es. atleti con prestazioni migliori non convocati;

  Redigere una nuova tabella di punteggio che equipari prestazioni maschili e prestazioni femminili relativamente ad una gara e tra gare in uno stesso sesso per stabilire un valore assoluto preciso dell’atleta (in proporzione per es. al livello top mondiale, etc), utilizzabile per l’assegnazione di borse di studio, ingresso in centri sportivi militari, etc.
Tale lavoro è già in fase di realizzazione indipendentemente dall’investitura o meno alla carica di Consiglieri, per cui può divenire un valido strumento per la Federazione a prescindere dal nostro ruolo all’interno (o all’esterno) di essa;

  Revisionare il processo di ingresso e monitorare la permanenza degli atleti nei centri sportivi militari sulla base di criteri oggettivi;

  Rivedere i criteri di ammissione e partecipazione ai Campionati Italiani Assoluti su pista alla luce di alcune storture viste in anni recenti (ad es. 5 partecipanti in alcune discipline).
Esempi: periodo valido per l’ottenimento delle prestazioni qualificanti: 12 mesi precedenti e non la sola stagione in corso; qualificazione automatica dei primi N atleti (con N da definire anche in relazione alla disciplina; si può pensare a 12 o 16 come numeri ragionevoli) della graduatoria stagionale a 12 giorni -cioè il lunedì della settimana precedente- dalla data dei campionati, indipendentemente dalla prestazione realizzata in stagione;

  Inasprire i minimi per la partecipazione ai campionati italiani di categoria juniores e promesse femminili per evitare una sempre maggiore carenza tecnica degli eventi;

  Fornire sostegno economico agli atleti promesse-senior NON appartenenti a centri sportivi militari se presenti tra i primi 5 atleti in graduatoria nazionale di categoria e specialità.

 

I MASTER

 

   La categoria dei Master costituisce un prezioso patrimonio dell’Atletica Italiana, e un ricco serbatoio di preziosi dirigenti e giudici. E’ la categoria che porta alla Fidal, con i soli tesseramenti, oltre 1 Milione di €, e che ciò nonostante la Federazione spesso ignora e mortifica, e sulla quale tutti si esercitano a inventare regolamenti astrusi che paiono avere l’unico obiettivo di mettere il bastone tra le ruote agli atleti.

   I Master non chiedono altro che essere considerati atleti come tutti gli altri.

 

  Istituire una quota di tesseramento uguale per tutte le categorie, compresi perciò i Master, i quali oggi contribuiscono con una cifra molto alta se paragonata, ad esempio, a quella delle categorie giovanili, ma non solo;

  Abolire la distinzione (anche a livello di tesseramento) per la categoria Master in relazione all’attività assoluta: i master sono atleti a tutti gli effetti, e in quanto tali non deve essere loro preclusa la possibilità di partecipare all’attività assoluta, rispettandone i relativi regolamenti, per cui l’atleta master dovrebbe essere de jure et de facto equiparato a tutti gli altri.

Quando invece partecipino all’attività inserita nell’ambito esclusivo Master, gli atleti Over 35 dovranno osservarne il relativo regolamento, con particolare riferimento a pesi, misure, distanze, classi di età.
Ciò significa, in sintesi, che un tesserato Fidal passati i 35 anni continua ad essere un normale tesserato che può partecipare di volta in volta a competizioni per il settore  assoluto o Master.
Si possono eventualmente, nelle competizioni assolute di livello più alto/qualificato, inserire minimi di partecipazione in modo da non ingenerare possibili sovrapartecipazioni non facilmente gestibili;

  Istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per i finalisti delle manifestazioni internazionali Master (Continentali e Mondiali) alle quali oggi gli atleti partecipano interamente a proprie spese;

  Istituire convenzioni con tour operator per usufruire di sconti su voli/alberghi/etc per chi viaggia per partecipare a convenzioni;

  Incrementare le possibilità di allenarsi in vari campi quando si viaggia (pagando un’entrata simbolica a fronte di presentazione della tessera federale);

  Istituire la tuta-divisa per le grandi manifestazioni internazionali Master e rimborsarne il costo a tutti gli atleti finalisti o comunque calmierare il costo dei completi ufficiali da gara e da riposo per chi gareggia all’estero (a tutt’oggi è fatto obbligo di acquisto a prezzo imposto da un preciso fornitore);

  Gestire su tavoli di lavoro separati l’attività Master su pista e quella Non Stadia;

  Istituire di un gruppo di lavoro stabile;

  Ipotesi sulla creazione di un database comune FIDAL e EPS;

  Aprire, sul sito web federale, una sezione dedicata al calendario Master Non Stadia, suddiviso in aree specifiche dedicate ai diversi settori (corsa su strada, corsa in montagna, ultramaratona, etc);

  Studio mirato del calendario con particolare attenzione all’idoneo posizionamento dei campionati federali (evitare sovrapposizioni o “vicinanze” degli appuntamenti importanti);

  Rafforzare i calendari provinciali su pista;

  Discutere la creazione di rappresentative Master e l’ideazione di un Trofeo Master delle Regioni;

  Porre un freno all’aumento incontrollato delle quote di iscrizione a manifestazioni quali Maratone , Mezze Maratone e corse su strada su varie distanze offrendo la possibilità di iscriversi usufruendo solo dei servizi (razionalizzando per distanza);

  Ideare e pubblicare un insieme di linee guida/vademecum/caveat per i Master che si cimentano da neofiti alla pratica dell’Atletica con indicazioni generali e spunti pratici e precisi su allenamento (basi fisiologiche e mezzi) alimentazione ed integrazione, cura e tonificazione del corpo, prevenzione e cura di infortuni, etc.

 

MISCELLANEA

 

   Ridurre drasticamente le spese relative a cerimoniali, pranzi, cene, alloggi e viaggi sostenute da dirigenti, consiglieri e parenti e amici di essi nelle occasioni più disparate e convogliare tale denaro su investimenti decisamente più proficui come quelli sopraelencati;

   Ideare nuove modalità di sussidio per i giovani tecnici e investire sulla formazione di nuovi tecnici, in collaborazione con le Università e i Corsi di Laurea in Scienze Motorie, snellendo le procedure burocratiche e promuovendo il reclutamento anche attraverso le società;

   Rafforzare e incentivare l’organizzazione di convegni e workshop soprattutto per i tecnici in cui intervengano esponenti di altre realtà (responsabili tecnici di altre nazioni, allenatori stimati e di riferimento) in modo che si possano avere una circolazione ed una condivisione delle idee, anche provenienti da altri ambienti;

   Maggiore vigilanza (che in alcuni casi è semplicemente inesistente) da parte di FIDAL/GGG/anche atleti stessi se necessario, per il rispetto e l’effettiva attuazione delle regole federali. Sanzioni disciplinari per chi si macchi di gravi e/o ripetute irregolarità (falso tesseramento, partecipazione sotto falso nome, “taglio” percorso, etc);

   Sviluppare maggiormente l’informatizzazione ed il sito web federale con l’obiettivo di migliorare la gestione delle società; nell’ Area “Servizi On Line” dare la possibilità di:

-   Inserire le date della scadenza del certificato medico quale sicurezza della relativa idoneità alla pratica;

   Creare, insieme alle istituzioni e agli enti pubblici, le possibilità per la realizzazione di nuovi impianti indoor con anello di sviluppo canonico da 200m; in particolare ci si attivi affinché il Nord e il Sud Italia si dotino finalmente di un impianto ad uso esclusivo dell’Atletica per tutto il periodo invernale che possa quindi fare da riferimento per un gradissimo numero di tesserati residenti in queste aree e per estensione per l’intero Paese;

   Calendarizzazione degli appuntamenti in modo che la stagione agonistica sia costruita secondo criteri tecnici:

-      Cross: Cross di preparazione, prova/e di selezione, appuntamento chiave (dal campionato italiano ai campionati di massimo livello). In particolare curare in modo specifico gli appuntamenti di campionato internazionali, spesso trascurati in anni recenti;

-      Pista outdoor: primavera propedeutica e Campionati Nazionali in momenti significativi per la preparazione di obiettivi più “alti”; inizio autunno corto;

-      Pista Indoor: rivedere l’impiantistica disponibile e studiare un calendario orientato ad un lavoro pensato in prospettiva della stagione estiva prima ancora che all’attività indoor in sé;

-      Attività su Strada (Corsa e Marcia): revisione del calendario e valorizzazione delle prove di campionato;

-      Corsa in Montagna: organicità tra calendari federali e miriade di appuntamenti in montagna al di fuori dell’egida FIDAL (sky race, ultratrail, etc);

   Disciplinare l’attività “Corse su strada”:

-        Promuovere criteri di misurazione ferrei, standardizzati e riproducibili (ad es. adozione sistematica dei criteri internazionali Iaaf/Aims) per la disputa di gare su distanze ufficiali come da regolamento Iaaf (5km, 10km, 15km, etc) e la crezione di un database sul sito federale in cui vengano inseriti tutti i percorsi certificati, con allegato dossier del misuratore comprendente la descrizione e la topografia/planimetria del percorso, la data della certificazione e la relativa scadenza;

-        Favorire il passaggio a manifestazioni federali di manifestazioni non federali cui partecipano atleti tesserati Fidal o vietarne categoricamente la partecipazione;

-        Definire regole precise sulla partecipazione degli atleti a gare di differente livello (regionale, nazionale, etc) ed eventualmente rivedere l’attuale sistema di suddivisione tra le varie categorie di competizione su criteri da concordare che siano più rispondenti al panorama attuale delle corse su strada;

-        Definire regole precise sui criteri di premiazione (stranieri, italiani, bonus, malus etc) e vigilare che vengano scrupolosamente rispettate;

 

  Ideazione/creazione/messa in opera di circuiti di meeting tematici che tengano conto di:

-     Migliori impianti dove è possibile ottenere il risultato;

-     Migliori condizioni climatiche (analisi del vento rispetto a competizioni pregresse e a dati meteorologici ad. es. per la velocità);

-     Razionalizzazione delle serie e batterie nelle corse in modo da permettere al maggior numero possibile di atleti di ottenere risultati di livello (ad es. pacemaker adeguati, numero non eccessivo di partecipanti, omogeneità di disposizione atleti);

-     Collaborazione fattiva da parte degli atleti stessi, che si mettano anche a disposizione a turno per gli altri, in modo da far crescere il livello medio del movimento;

     Sviluppo di Circuiti di Gare Regionali o Macrozonali di Marcia su Strada

  Antidoping:

-        Istituzione di un’agenzia nazionale con caratteri di forte autonomia rispetto alla struttura tecnica delle squadre nazionali;

-        Controlli più frequenti e mirati. Maggior sinergia tra commissione antidoping, delegati atleti e organizzatori gare (soprattutto su strada);

  Accordi commerciali per abbattere i costi unitari troppo elevati dei controlli

-        Programma di tutela della salute nel mondo amatoriale;

-        Attenzione ai campi di allenamento (out-of-competition tests) prima ancora che ai momenti agonistici;

-        Corrispondenza tra colpe e pene/sanzioni comminate ed effettiva applicazione di queste ultime, ricorrendo anche ad una stretta cooperazione con gli organi di polizia per evitare che esse vengano aggirate;

-        Equiparazione dei reati legati al doping a quelli previsti dal codice penale, passaggio dei casi - ove se ne ravvisi occorrenza – dalle competenze degli organi di giustizia sportiva a quelle dei tribunali ordinari;

  Atletica per diversamente abili:

-        Valorizzazione delle eccellenze, anche a livello di immagine e di divulgazione a mezzo internet/stampa, con particolare riferimento al sito federale;

-        Apertura a competizioni a carattere competitivo (e non solo promozionale) eventualmente miste tra “normodotati” e diversamente abili;

  Obbligatorietà dell’indicazione dell’ordine di gara dei meeting e dell’orario stimato, in base anche a esperienze pregresse e a studio su un ampio campione di competizioni;

  Possibilità di presa visione da parte di atleti/tecnici/dirigenti regolarmente tesserati dei photofinish in originale qualora ci fossero dicrepanze/contestazioni;

  Studio e riformulazione dell’apparato dei CDS (necessario il confronto con più parti, a partire dalle società, sia civili che militari);

  Aggiornamento delle tabelle di punteggio (ferme al 2007), direttamente da Iaaf, o elaborate da Fidal secondo un proprio algoritmo da studiare e implementare;

  Concessione alla Società Campione d’Italia (nella Finale A Oro dei CdS) la partecipazione alla Coppa dei Campioni per Club.

 

ASSEMBLEE ORDINARIE ED ELETTIVE

 

  Semplificazione-Snellimento delle procedure assembleari;

  Uniformità (procedurale e temporale) delle assemblee tra tutte le regioni d’Italia;

  Revisione del sistema di voto e dell’attribuzione dei punteggi alle società;

  Accessibilità del voto a tutti gli aventi diritto (voto telematico certificato ad esempio)

  Controllo e vigilanza delle operazioni da parte di esterni non referenti a Fidal-Coni;

  Allontanamento dai lavori assembleari e sanzioni disciplinari per chi commetta gravi irregolarità amministrative (falsificazione deleghe, sottrazione di schede, falsificazione di identità in sede di voto etc…);

  Revisione dei termini per la presentazione delle candidature (le assemblee regionali devono iniziare DOPO la pubblicazione dei nomi di tutti i candidati a cariche nazionali);

  Obbligatorietà di presentazione di programmi/propositi per qualsiasi candidato a carica nazionale.

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