DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
Oderzo incorona El Mazoury, terzo Lalli
Tra i master Pretotto e la Pasqualini
Vincono Titon, Rech, Botter e la Marsura
Il Circuito Internazionale Oderzo Città Archeologica diventa maggiorenne e, spegnendo le 18 candeline, si regala una doppia, entusiasmante sorpresa. Ieri pomeriggio, in Piazza Grande, Ahmed El Mazoury e la russa Natalia Solovyeva hanno sconvolto ogni pronostico, dominando due gare che alla vigilia avevano altri favoriti. Il finanziere El Mazoury ha sfiorato il record della corsa (l’avrebbe ottenuto, se non avesse vistosamente rallentato negli ultimi metri, tagliando il traguardo addirittura di schiena), precedendo con ampio margine l’ucraino Lashyn (staccato di 18” su poco meno di 10 km di gara) e l’attesissimo compagno di squadra Lalli, finito a 21” dal vincitore. “Sono appena rientrato da un raduno in Sudafrica - ha detto El Mazoury -. Ho fatto due giorni di viaggio per tornare in Italia e altri 300 chilometri di auto per essere a Oderzo. Non sapevo cosa aspettarmi, temevo di soffrire la stanchezza. Sono partito prudente, poi ci ho provato. E’ stato un test importante, che mi dà fiducia per il futuro. Ora, dopo aver perso gran parte del 2012 per infortunio, punto all’Eurochallenge dei 10.000 metri e ai Giochi del Mediterraneo, dove spero di conquistare una medaglia”.
Nato in Marocco, ma italiano a tutti gli effetti (sin da bambino risiede con la famiglia in provincia di Lecco), El Mazoury - già argento nei 10.000 metri agli Europei under 23 del 2011 - ha una corporatura minuta che lo fa sembrare ancora più giovane dei suoi 23 anni. A Oderzo ha dato una straordinaria dimostrazione di forza e, alla fine, l’ha applaudito pure Lalli. “Oggi Ahmed aveva una marcia in più - ha detto il campione europeo di cross, per il quale Oderzo, dopo il secondo posto del 2010, continua ad essere un traguardo stregato -. Ma io sono felicissimo della mia prova: dopo aver perso un mese per infortunio, ho ancora poca preparazione sulle gambe. Ora intensificherò gli allenamenti, con obiettivo i Giochi del Mediterraneo, dove vorrei correre la mezza maratona. E poi, in autunno, punterò nuovamente ai 42 km”.
Giù dal podio, quinto, il maratoneta Pertile, preceduto anche dall’altro ucraino Romanenko. Mentre nel generale rimescolamento dei valori in campo, ha stupito pure Bamoussa, marocchino d’adozione bellunese, sesto dopo una gara d’attacco che l’ha visto lasciarsi alle spalle anche due maglie tricolori, De Nard (cross) e Gariboldi (10.000 metri).
Per trovare una russa sul gradino più alto del podio del Circuito Internazionale Città Archeologica bisogna tornare indietro di 14 anni, sino al 1999, quando all’ombra del Torresin trionfò Goulnara Faizullina. Ieri Natalia Solovyeva ha sorpreso tutti. C’erano speranze per le azzurre, Romagnolo e Weissteiner in testa. Anche la romena Birca, quinta nei 5.000 metri agli Europei di Helsinki, aveva le credenziali giuste per recitare da protagonista. E invece, alla fine, grazie ad un prepotente cambio di passo poco dopo metà gara, è emersa questa trentenne russa, nota nel suo Paese soprattutto per qualche successo nel duathlon.
“A due giri dalla fine è partita, ho provato a starle indietro, ma il ritmo era impossibile”, ha spiegato l’altoatesina Weissteiner, contenta per un secondo posto che la riporta sul podio dove aveva vinto per cinque anni consecutivi, tra il 2005 e il 2009, e per l’eccellente sesta piazza della conterranea Anna Stefani, classe 1995. Bronzo per Fatna Maraoui. Quarta, ma troppo presto fuori dai giochi per la vittoria, la regina dell’edizione 2012, Elena Romagnolo, la cui condizione evidentemente non è quella dell’anno scorso. E la smorfia di disappunto con cui ha concluso la gara, la dice lunga.
A Oderzo si è corso da mattina a sera. La giornata, iniziata con i master (Stefano Pretotto e Silvia Pasqualini i primi sul traguardo) e proseguita con le prove giovanili, ha offerto un’emozione particolare quando in Piazza Grande hanno gareggiato i disabili. In testa al gruppo, idealmente, la stella di casa, Alvise De Vidi, e la belga Marieke Vervoort, tre medaglie in due nella velocità alla Paralimpiade di Londra. In un 1° maggio da incorniciare, c’è stato anche spazio per una cartolina a cinque cerchi.
RISULTATI.
UOMINI.
Seniores/promesse/juniores (9,8 km): 1. Ahmed El Mazoury (FF.GG.) 28’15”, 2. Dmytro Lashyn (Ucr) 28’33”, 3. Andrea Lalli (FF.GG.) 28’36”, 4. Roman Romanenko (Ucr) 29’01”, 5. Ruggero Pertile (Assindustria Pd) 29’03”, 6. Abdoullah Bamoussa (Mar) 29’06”, 7. Gabriele De Nard (FF.GG.) 29’08”, 8. Simone Gariboldi (FF.OO.) 29’12”, 9. Fabio Mascheroni (Calcestruzzi Corradini) 29’29”, 10. Francesco Bona (Aeronautica) 29’41”
I trevigiani in corsa: 13. Paolo Zanatta, 30’10” 17. Diego Avon, 30’49” 19. e 1° Promesse, Dylan Tityon 31’26” 24. Leonardo Feletto.
Amatori (10 km): 1. Sandy Ballis (Atl. Fassa ’08) 33’17”.
Master (10 km). MM35: 1. Pierandrea Agnini (Gagno Ponzano) 34’21”. MM40: 1. Stefano Pretotto (Gagno Ponzano) 33’07”, 2° Christian Cenedese. MM45: 1. Domenico Lorenzon (Valdobbiadene) 33’19” 2° Flavio Olto, 33’44”. MM50: 1. Enzo Versolato (S. Martina Coop Casarsa) 35’35”. MM55: 1. Virginio Trentin (Idealdoor Lib. S. Biagio) 35’47”. MM60: 1. Gianfranco Zeni (Us Primiero) 40’26”. MM65: 1. Osvaldo Franceschinis (Gagno Ponzano) 39’49”. MM70 e oltre: 1. Giuliano Bastianon (Mastella Quinto) 44’58” MM75 1° Benvenuto Pasqualini.
Settore giovanile. Allievi (3,3 km): 1. Alberto Rech (Atletica di Marca) 11’05”. Cadetti (2,4 km): 1. Stefano Bernardi (Gs Quantin) 8’39”. Ragazzi (1,7 km): 1. Lorenzo Botter (Gagno Ponzano) 6’05”. Esordienti (500 m): 1. Alessandro Sacchet (Gs Quantin) 1’49”. Disabili. Handbike. Paraplegici: 1. Roberto Brigo (Giambenini Vr) 18’25”. Tetraplegici: 1. Davide Giozet (Sommese). Carrozzine olimpiche. Paraplegici: 1. Federico Mestroni (Pol. Nordest). Tetraplegici: 1. Alvise De Vidi (Aspea Pd).
DONNE.
Seniores/promesse/juniores (5,5 km): 1. Natalia Solovyeva (Rus) 17’38”, 2. Silvia Weissteiner (Forestale) 17’45”, 3. Fatna Maraoui (Esercito) 17’55”, 4. Elena Romagnolo (Esercito) 18’20”, 5. Micaela Bonessi (Runner Team 99) 18’27”, 6. Anna Stefani (Sterzing Volksbank) 18’31”, 7. Giulia Francario (Esercito) 18’38”, 8. Roxana Birca (Rom) 18’56”, 9. Maria Righetti (Atl. Lecco-Colombo Costruz.) 19’03”, 10. Elisa Cusma Piccione (Esercito) 19’53”.
Le trevigiane in corsa: 14. Beatrice Stocco (2^ tra le promesse) 20’19”; 18. Eleonora Lot, 21’20”; 21. Giulia Guerrieri.
Amatori (10 km): 1. Paloma Morano Salado (Atl. San Rocco) 40’25”.
Master (10 km). MF35: 1. Debora Pomarè (Us Primiero) 39’52”. MF40: 1. Silvia Pasqualini (S. Giacomo Banca della Marca) 36’09”. MF45: 1. Rosanna Saran (Gagno Ponzano) 40’48”. MF50: 1. Elsa Mardegan (Idealdoor Lib. S. Biagio) 42’23”. MF55: 1. Ermenegilda Nicolini (Bassano Running Store) 46’03”. MM60 e oltre: 1. Ivana Dall’Armi (Atl. Aviano) 43’08”.
Settore giovanile. Allieve (3,3 km): 1. Vera Mair (Sterzing Bz) 13’49”. Cadette (1, 7 km): 1. Nikol Marsura (Trevisatletica) 6’11”. Ragazze (865 m): 1. Eleonora Busin (Gs Quantin) 3’04”. Esordienti (500 m): 1. Camilla Comina (Gs Quantin) 1’53”. Disabili. Handbike. Paraplegici: 1. Valeria Corazzin (Body Evidence Conegliano). Carrozzine olimpiche. Paraplegici: 1. Marieke Vervoort (Bel).
- (a cura dell’ufficio stampa del 18° Circuito Internazionale Oderzo Città Archeologica).
I racconti di Denis Lazzer
18^ ODERZO
CITTA’ ARCHEOLOGICA 2013
Come da trazione da diversi anni il primo di maggio buona parte dei podisti del triveneto si ritrovano ad Oderzo per partecipare alla corsa su strada “Oderzo città archeologica”. E’ un appuntamento talmente tradizionale che in 18 edizioni mi non ghe ho mai partecipà. Sarà per questo motivo che appena giunto in loco sono stato accolto da due giovani hostess ( giovani…..gionvanotte.) bellissime nella loro tuta blu ( che sie do operaie metal meccaniche?) dell’atletica tre comuni, società organizzatrice di questa stupenda manifestazione. Con il loro dolce sorriso a 32 denti, ( che po mi ho contà i mei e ghe no 28 parchè le femene le ha da aver sempre qualcosa in pi de noialtri?!!! ) mi hanno accompagnato al tavolo ritiro pettorali.
Lasciate con grande mio dispiacere le dolci fanciulle mi dirigo dritto in piazza, ma questa volta non per uno spriz ma ben si per controllare i miei avversari di giornata. Cenedese? Pretotto?Nooo, bressan? Noo Olto? Nooo ma chi eora? Ma la Ivana e la Giancarla che per me quest’anno sono diventate un incubo. Se corro un pelino più piano zac, sono li pronte per lasciarmi sul posto ed involarsi verso il traguardo lasciando il qui presente poverino a meditare sul fatto che sarie ora de dedicarse all’ippica. Visto che ora conosco anche una giudice di concorsi ippici,( one da dir chi che le o aveo capi?) forse potrei avere un futuro, solo che me sa che i muss ( asini per i lettori non trevigiani ) non possono concorrere.
Ore 9:30 pronti per la partenza, incrocio lo sguardo di sfida dell’Ivana, mentre non incrocio quello di Giancarla, per via del solito problema di altezza. Bisogna che se meten d’accordo o me sbasse mi o se alza sue punte ea non se pol andar avanti cosi!!!
Il primo dei quattro giri da 2500mt va tranquillamente, mi metto già alle spalle la Giancarla e intravedo davanti a me l’Ivana insieme alla più giovane delle due miss-metal-meccaniche (silvia) anche lei in gara. Aumento l’andatura per portarmi sotto, e questo lo pagherò nell’ultimo giro, e a metà del secondo giro mi assesto alle spalle della Silvia e dell’Ivana. Dura poco la pausa perché Ivana allunga, io vengo colto da un atacco di timidezza nei confronti della Silvia, cosi prima de pissarme a dos dall’emozione la supero zitto zitto sperando che non se ne accorga. Aggancio l’Ivana e da bravo mona invece di rimanere con lei e giocarci il tutto nell’ultimo giro, ho continuato nell’allungo. Da quel momento fino all’arrivo è stato un calvario, una via crucis, ultimi due giri di sofferenza. E’ stata proprio una via crucis l’ultimo giro e ad ogni curva c’era un santo. Addirittura un santo in persona, l’ho visto seduto sul suo capitello, con un Angelo al suo fianco. Era San Fausto protettore degli atleti infortunati e L’Angelo Spessotto protettore degli allenatori. Grazie al loro spirito di-vino ma soprattutto ai fuochi pirici che fausto me tirea drio ad altezza uomo sono riuscito a concludere la gara .
Che dire, complimenti a tutti, organizzatori, volontari, atleti, santi e protettori, fino a che ci siete voi io continuerò a correre. Grazie.
DENIS LAZZER
Dalla Fidal Veneto
Ludi del Bo, Camporese super anche nel disco
Continua il momento d’oro di Giulia Camporese. Sei giorni dopo aver stabilito la miglior prestazione italiana allieve nel martello (63.02 il 25 aprile a Conegliano), la diciassettenne del Cus Padova è progredita nettamente anche nel disco. Ieri, ai Ludi del Bo, allo stadio Colbachini di Padova, nella gara vinta da Greta Zin (46.16), l’allieva di Stefano Grosselle, ha lanciato a 42.60, migliorando il primato personale di quasi tre metri. La misura è anche migliore dello standard (42.00) definito dalla Fidal per la partecipazione ai Mondiali allievi di Donetsk (10-14 luglio). In apertura di manifestazione, la Camporese si era nuovamente espressa su eccellenti livelli pure nel martello, lanciando a 61.50. Alle sue spalle, ottima anche la coetanea Eleonora Calzavara (50.39). Validi come campionato regionale universitario, i Ludi del Bo hanno offerto anche gli ampi progressi della promessa vicentina Laura Marotti nei 400 (56”2) e la bella sfida nei 400 ostacoli tra gli azzurrini Paolo Spezzati (54”1) ed Enrico Tirel (54”2). Nel giro di pista con barriere, bene anche l’allieva Rebecca Sartori (1’04”3). Nel lungo, 5.84 della promessa Martina Lorenzetto.
RISULTATI (VENTO NON INDICATO).
UOMINI. 100: 1. Edoardo Calderaro (Biotekna Marcon) 11”1. 400: 1. Check Hamed Minougou (Vicentina) 48”9. 1500: 1. Marco Pettenazzo (Città di Padova) 3’55”2, 2. Miro Buroni (Venezia Runners Murano) 3’55”2. 5000: 1. Alberto Rizzo (Cus Padova) 17’24”1. 400 hs: 1. Paolo Spezzati (G.A. Bassano) 54”1, 2. Enrico Tirel (Biotekna Marcon) 54”2. Alto: 1. Guido Rado (Assindustria Pd) 2.04. Disco: 1. Daniel Compagno (Athletic Club 96) 54.07.
DONNE. 100: 1. Lankai France Shelomith (Asi Atl. Roma) 12”5. 400: 1. Laura Marotti (Vicentina) 56”2. 1500: 1. Silvia Sommaggio (Città di Padova) 4’41”1. 5000: 1. Ilaria Bonetto (G.A. Bassano) 18’15”9. 400 hs: 1. Rebecca Sartori (G.A. Bassano) 1’04”3. Lungo: 1. Martina Lorenzetto (Silca Conegliano) 5.84. Disco: 1. Greta Zin (Gs Valsugana Trentino) 46.16, 2. Giulia Camporese (Cus Padova) 42.60. Allieve. Martello: 1. Giulia Camporese (Cus Padova) 61.50, 2. Eleonora Calzavara (Assindustria Pd) 50.39.
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STO PREPARANDO ALCUNE VETRINETTE FOTOGRAFICHE (grazie a Gabriele Marsura) DEDICATE ALLA CORSA DI ODERZO E ALLE STAFFETTE REGIONALI DI CONEGLIANO
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