Agosto 1st, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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GRAZIE ROSA!

“Mimma, quando compirai 80 anni e potrai tentare il record del mondo dei 400 metri non correrai da sola. Saremo con te e ti tireremo in questa fantastica impresa. Un gesto per dimostrare la nostra stima e ammirazione nei tuoi confronti”, avevo detto a Emma Mazzenga ancora a marzo in occasione della festa dell’atletica veneta, coinvolgendo le altre atlete master presenti alla festa (non solo le mie compagne di squadra, in primiis Barbara Ferrarini, ma anche altre master come Umbertina Contini e Nadia Dandolo). Era necessario trovare una gara dopo il 1° agosto, giorno del suo compleanno. In un primo momento Emma Mazzenga sembrava orientata a partecipare a Torino ai World Master Games, ma agli italiani di Orvieto mi confessò che anche lei non ci sarebbe andata. Così mi sono messa subito a spulciare tutti i calendari per trovare una gara dove proporre questa iniziativa. Finché una sera, proprio mentre mi stavo allenando al Colbachini, mi sono detta: “e perché no? Proviamo a chiedere al Meeting Internazionale di Padova, in programma il 1° settembre…”. E la proposta è stata accolta con entusiasmo dallo staff organizzativo del Meeting, e così “Mimma” potrà correre nella sua città, davanti ad un numeroso pubblico, e potrà ottenere il tributo che merita. Una signora di 80 anni che correrà i 400 per tentare un record mondiale, accompagnata da altre 7 atlete master a ricordare, e sono molti ancora a non saperlo, che esiste anche un’attività master nell’atletica e che non è mai troppo tardi per avvicinarsi a questo meraviglioso sport.
Ieri la conferenza stampa che ha annunciato l’evento:
http://www.atleticamondiale.it/leggi.php?id=143

Rosa Marchi

 

 

Corsa in montagna, gli atleti pordenonesi conquistano quattordici titoli regionali

Soddisfazioni d’oro per gli atleti della Destra Tagliamento al campionato Regionale individuale di corsa in Montagna valido quale 5ª prova del trofeo “Corri la montagna tra Friuli e Veneto” disputato a Prossenicco di Taipana. Questi i titoli conquistati dai pordenonesi: categoria ragazze Fabiola Avoledo (Libertas Casarsa), allieve Erica Pittau (Brugnera Friluintagli), senior maschili Mohamed Zahidi (Brugnera Friulintagli), junior maschili Denis Vettorel (Brugnera Friulintagli), amatori femminili Samantha Pizziconi (Atletica Santarossa, nella foto), Mf50 Mirian Buzzi (Atletica Aviano), Mf55 Danila Moras (Brugnera Friulintagli),Mf65 Angela Pin (Atletica Aviano) Mf70 Jole Sellan (Atletica Aviano), Mf75 Cristina Fragiacomo (Atletica Aviano), Mm35 Loris Pessa (Atletica Santarossa), Mm 60 Ennio Zampieri (Brugnera Friulintagli),Mm65 Ezio Rover (Brugnera Friulintagli), Mm75 Alfredo Pavanello (Atletica Aviano). (f.t.)

ALTRI TREVIGIANI IN CORSA

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Oltre ai Campioni Regionali Denis Vettorel (J) e Angela Pin (Mf65):

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vittoria di Luisa Casagrande (Mf60); argenti per Vittorio Poles (M60) e per Romano Pavan (M75) nella foto sotto; bronzi per Gian Battista Cao (M50), Tito Foltran (M70) ed Emilio Dal Bo (M75); quarti posti per Maura Perin (Mf55), Luciano Romano (M60) e per Arduino Celotto (M70). Altri atleti piazzati: Antonio Perin, Michele Baldo, Silvano Feltrin e Claudio Cao.

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SULLA STRADA DELLA PERDIZIONE

di Denis Lazzer

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Non c’è peggior cosa al mondo che portare un uomo sulla strada della perdizione. Quest’uomo pur cresciuto con i sani principi degli uomini che coltivano la terra, sulla strada ha trovato oltre all’ esaltazione per la prestazione fisica e sportiva, ha incontrato le persone che lo avrebbero portato sulla via dei principi alcolici. Che vi assicuro non sono gli stessi principi di chimica che ha studiato in gioventù all’istituto di enologia Cerletti di Conegliano, ma ben si i principi alcolici della teoria faustiana :birra prosecco e moijto…..tutto il resto è niente.
Tutto è iniziato sabato sera nel giardino di una villa in aperta campagna dell’opitergino. Gianni, l’uomo protagonista di questa storia, è stato invitato in questo fluo-party convinto di partecipare ad una convention di rappresentanti di una famosa ditta produttrice di dentifricio al fluoro. La festa era rigorosamente al buio illuminata solo dai sorrisi dei rappresentanti unici consumatori del dentifricio al fluoro, che non ti previene la carie ma ti fa risparmiare sulla bolletta dell’enel.
Dopo un primo imbarazzo generale dovuto al buio, praticamente non si capiva mai dov’eri e con chi eri, gli organizzatori della festa hanno munito gli invitati di braccialetti collane e cose del genere rigorosamente fluorescenti che ti permettevano di individuare le persone in movimento. In un primo momento girava voce che lo sponsor della festa sarebbe stato una ditta di preservativi fluorescenti, ma poi non se ne è fatto più nulla. Si rischiava di vedere per tutta la serata delle aste dritte fluorescenti che inseguivano dei braccialetti fluorescenti.
Cosi per animare la festa ci ha pensato il barman fausto che coadiuvato dal suo giovane moijto-man ha iniziato a preparare drink e bevande alcoliche per tutti, indistintamente uomini, donne, bambini e anche ad un gruppo di suore che avendo perso la strada per il santuario di Motta e si erano fermate alla festa per chiedere informazioni.
Gianni consapevole che tra qualche giorno avrebbe iniziato la preparazione per la maratona di Venezia, ha cercato di evitare gli intrugli alcolici, ma non ha potuto resistere all’invito del Maestro e del gruppo di atleti della nuova atletica tre fusti San Gabriele , a provare la nuova birra. Gli effetti della birra non hanno tardato a farsi sentire. Infatti di fianco al tavolino dei stuzzichini Gianni stava discutendo animatamente con il gruppo delle religiose cercando di fargli capire che i preservativi fluorescenti non c’erano, e che non potevano usarli al posto delle candele per le processioni.
Dopo una buona mezz’ora di discussione e attratto dalla musica del dj, il Gianni si è lanciato nei balli spaziando con disinvoltura dal latino-americano alla disco-mania anni 90 raggiungendo l’apice della performance con il ballo di San Simone, ( versione religiosa del ballo di simone) eseguito insieme alle suore di sister act di whoopi golderger.( non so se l’ho scritto giusto ma va ben cosi).
Tutto d’un tratto nel cielo scuro sopra Oderzo, come disse qualcuno nel lontano 2006 solo che all’ora il cielo era azzurro e la città Berlino, una luce intensa ha attratto l’attenzione degli invitati e da li, accompagnato dal coro delle suore:
“si trasforma in un razzo missile, con circuiti di mille valvole………… maa chii eeeè maaa chi eèèè? Ufo robot ufo robot!!!!!”
Discese dal cielo in mezzo agli ospiti il Maronese che dopo aver respirato dell’aria tossica mangiato libri di cibernetica e insalate di matematica, non è riuscito a frenare in tempo la sua discesa ed è andato a schiantarsi dentro la coppa della sangria. Pronto l’intervento della protezione civile capitanata da Gianfry che, quando si è accorto che la vittima da soccorrere era il Maronese , ha cercato di affogarlo, ma il Maro-ufo-robot utilizzando i suoi superpoteri ha bevuto tutta la sangria e una volta uscito dalla coppa si è esibito un uno striptease lasciando le donne presenti a bocca aperta alzando il loro grado di eccitamento.
Il Gianni, cogliendo l’occasione al volo, è subito intervenuto per calmare l’eccitamento delle donne presenti ed una alla volta a ben pensato di prenderle. Il fatto è che bisognerebbe che qualcuno spiegasse a Gianni che quando si intendere “prendere, o meglio possedere una donna” non vuol dire corrergli dietro a ritmo di 3’ 30’’ al km e una volta raggiunta dirle “sono stato veloce eh?”
Per fortuna l’intervento del vecchio saggio Ignazio ha ristabilito l’ordine che, con l’aiuto del compare Fausto, hanno cominciato a raffreddare i bollenti spiriti delle fanciulle lanciandole nella piscina dei bambini completamente vestite. Grosso problema è sorto quando una delle fanciulle ha confidato a Ignazio che non voleva finire in piscina perche aveva le mutande. Subito è sorto un dubbio, ma allora la Nico e La Cri sotto il vestito niente? Ignazio ha detto solo che è dovuto arrivare a più di quarant’anni per capire le donne. Gianni voleva togliersi il dubbio e controllare di persona ma il livello dell’alcool aveva raggiunto un livello tale che non riusciva nemmeno a raggiungere le ragazze, o meglio non si è mai visto la Nico e la Cri correre cosi forte da sfuggire al Gianni e al Maro. Nel frattempo le suore se ne sono andate mogie mogie perché nessuno è andato a controllare cosa avevano loro sotto la tonaca.
Per fortuna la festa alle due è finita, o meglio non era rimasto più nulla da bere, e uno alla volta tutti gli invitati sono andati via ,chi a casa ,chi al santuario, chi sta ancora girando per la campagna di Oderzo. Il Gianni è riuscito ad arrivare a casa sano e salvo, poi dove abbia dormito non si sa. Sarà stata una notte di perdizione per il buon Gianni, di divertimento e di totale allegria, ma spero sinceramente che sia un punto di partenza per ritrovare la voglia e la grinta di correre come qualche mese fa, vogliamo rivedere il Bressan dei tempi migliori.

CAMPAGNA OPITERGINA 28 luglio 2013