DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
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DEDICATO
A VALENTINA BERNASCONI!!!
da: Il Gazzettino di Treviso
Bernasconi sbanca Trento col record
La distanza è poco frequentata, ma per Valentina Bernasconi fa poca differenza: di questi tempi, la mezzofondista dell’Atletica Mogliano passa da un primato all’altro. Dopo l’inatteso bronzo degli Assoluti nei 1500, la 28enne vittoriese ha vinto la 3. tappa del Gp Estivo del Mezzofondo, a Trento, correndo i 3000 in 9’43”08. Per la Bernasconi, che ha dominato la gara staccando nettamente la Paterlini (9’48”65), è il nuovo, ampio record personale: 14″ in meno rispetto al suo miglior tempo sulla distanza, risalente al 2010. L’allieva di Lahbi, in questi giorni in ritiro al fresco di Passo Oclini con i mezzofondisti moglianesi, ha colto l’unica vittoria trevigiana di giornata.
Trento, però, ha sorriso ancora una volta a Dylan Titon. Sette giorni prima, il volpaghese dell’Assindustria Padova aveva vinto i 5.000, questa volta, è giunto 7. nei 3.000, abbassando il personale a 8’31”51, settima prestazione italiana dell’anno U23. Più indietro, nuovo, promettente primato anche per l’allievo Alberto Rech (Atl. di Marca), sceso per la prima volta sotto i 9 minuti (8’58”83), tempo di tutto rispetto per un U18. Miglior prestazione di sempre, infine, per la cadetta Nikol Marsura (Trevisatletica), seconda nei 2000 in 6’50”46: per lei, 53/100 di progresso.
da: Il Gazzettino di Treviso
Il bronzo nei 1500 agli assoluti
ha rilanciato la mamma volante vittorese
Valentina Bernasconi è tornata
grazie al podio della vita
Una vita di corsa, ma sempre ai margini dell’atletica che conta. Sino alla grande occasione: i campionati italiani assoluti di Milano. Valentina Bernasconi aveva partecipato ad altre rassegne tricolori, ma il podio era sempre rimasto un sogno proibito.
Otto giorni fa, però, cambia tutto: l’afa dell’Arena rende le gambe molli e annebbia la mente. Nei 1500 che incoronano Giulia Alessandra Viola, l’azzurra Margherita Magnani sviene due volte dopo il traguardo. Valentina, invece, trova la gara della vita: corre veloce come non mai e raggiunge un bronzo che, a 28 anni e già mamma (la piccola Gaia ha compiuto un anno proprio ieri), la proietta in una nuova dimensione.
La medaglia tricolore ha sorpreso lei per prima.
«Non me l’aspettavo. Ho iniziato a pensare che potesse arrivare qualcosa di buono, quando ho visto il forfait della Romagnolo. Ma alla fine ho fatto anche un gran tempo: 4’20”23. Da non crederci».
Valentina corre da quando è ragazzina. La sua è una famiglia di sportivi: lo zio Lorenzo è stato presidente della Nuova San Giacomo Banca della Marca. Anche il papà Danilo, a sua volta dirigente della storica società vittoriese, è un grande appassionato di atletica. E corre pure il fratello di Valentina, Simone.
«Fanno tutti il tifo per me. Papà è contento che, dopo tanti sacrifici, inizino ad arrivare risultati importanti. Ma, soprattutto, i miei genitori e quelli del mio compagno Michele mi danno una mano a gestire Gaia. Senza di loro, non so come farei».
Valentina abita a Vittorio Veneto, ma svolge parte della preparazione sulla pista di Mogliano, dov’è seguita da Faouzi Lahbi. Gaia è nata l’anno scorso, interrompendo momentaneamente una progressione di risultati che, già due stagioni fa, aveva spinto Valentina a ridosso dei vertici italiani.
Ora quella progressione è ripresa prepotentemente: il 19 maggio, a Gavardo, la Bernasconi ha portato il personale sugli 800 a 2’08”52. Poi l’exploit degli Assoluti.
«Il cambio d’ambiente è stato determinante. Al di là delle capacità tecniche di Lahbi, a Mogliano ho trovato nuovi stimoli: c’è un gruppo fantastico. Io sono più vecchia di dieci anni rispetto agli altri, ma mi diverto tantissimo. In questi giorni siamo in raduno a Passo Oclini, dalle parti di Moena: fatichiamo, ma non ci pesa. Così i risultati arrivano più facilmente».
La numero tre italiana dei 1500 metri non è una professionista.
«A settembre riprenderò a lavorare, mi piace seguire l’attività motoria dei bambini. Sarà un impegno in più, ma non invidio chi corre solamente. Anche Gaia è una piacevole distrazione: prima soffrivo troppo le gare, ora sto con lei sino a poco prima della partenza e non ho tempo per pensare ad altro».
Il futuro?
«Sicuramente all’Atletica Mogliano. Non ho mai ricevuto proposte da altre società, forse perché sanno che direi di no. E poi punterò sui 1500, per provare a scendere sotto i 4’20”, più che sugli 800. A 28 anni gli 800 cominciano ad essere troppo veloci. Ecco: a Viola e Magnani, più che la possibilità di fare atletica a tempo pieno, ruberei l’età».
Vale, la mamma volante
«Fortissima grazie a Gaia»
La ventottenne dell’Atletica Mogliano è ancora più veloce dopo la maternità «Ho ripreso a correre subito: la mia bambina mi dà una marcia in più»
VITTORIO VENETO. Correva forte. Ma ora, con Gaia, ha decisamente una marcia in più. Lei è Valentina Bernasconi, la Vezzali trevigiana dell’atletica. Capace di mettere al mondo il 4 agosto 2012 la sua bimba. Di tornare in pista già durante l’inverno per il cross. E via via di migliorare i personali e andare a prendersi un terzo posto ai campionati italiani nei 1500, dietro a Giulia Alessandra Viola e Margherita Magnani. «Posso dirlo, è la mia principessa a darmi una marcia in più», racconta raggiante la 28enne atleta dell’Atletica Mogliano, «ho ripreso a correre dopo un mese dalla nascita di Gaia, ma non ho avuto nessun problema, il fisico ha risposto benissimo, anche questa è stata una fortuna». Valentina, laureata in scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata all’università di Padova, vive a Vittorio Veneto con il compagno Michele e la piccola Gaia. «Dicono che si vada anche più forte dopo la maternità, così è stato nel mio caso», sottolinea la mezzofondista, «di fatto c’è da riorganizzare tutto e io posso dire di essere davvero fortunata, grazie ai nonni, i miei genitori e quelli del mio compagno che mi permettono di allenarmi. Dopo la nascita della bimba non ho ripreso a lavorare, prima facevo lavori con contratti a progetto con varie associazioni sportive. Nell’ultimo anno mi sono potuta dedicare alla bimba e agli allenamenti». E i risultati si sono visti. Personali migliorati negli 800 (2′08”52) e nei 1500 (4′20”23). Proprio quest’ultima distanza ha regalato a Valentina un podio ai tricolori assoluti di Milano. Mai, prima della maternità, era arrivata tanto in alto. «Nella gara milanese Viola e Magnani sono partite subito per fare gara a sé, ma si sapeva», aggiunge Bernasconi, «dietro siamo rimaste in tre. So di essere abbastanza veloce in volata, così ho pensato di giocarmela bene. Ai 200 metri finali sono passata avanti. Vedevo l’ombra delle mie inseguitrici. Ho tenuto duro. È stata una vittoria di testa, più che di gambe». Anche all’Arena di Milano non poteva mancare la sua tifosa personale, la piccola Gaia che la segue sempre alle corse e che ha imparato ad applaudire. Del resto Valentina sta ancora allattando. «Gaia mi ha aiutato anche nella gestione dello stress pre-gara, prima mi agitavo troppo, pensavo troppo alle gare», aggiunge, «adesso l’importante è che lei stia bene, così io sono felice». Oltre al terzo posto e a tantissime vittorie in varie competizioni regionali e nazionali Fidal, recentemente è riuscita a portarsi a casa il Granpremio estivo del mezzofondo disputato a Trento, vincendo 1500, 3000 e arrivando seconda al fotofinish negli 800. Una stagione ricca di soddisfazioni, per Bernasconi. Che sta già pensando alla prossima. «Continuerò a fare anche gli 800», rivela, «ma a livelli di miglioramento di tempi, punterò di più su 1500 e 3000, dove ci sono più margini di miglioramento». Anche per la prossima stagione, Valentina continuerà a indossare la casacca dell’Atletica Mogliano, società nella quale ha trovato nuovi stimoli. «Io sono la più vecchia, ma è un bel gruppo, ci divertiamo e fatichiamo insieme», conclude.