DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
VIOLA SETTIMA IN EUROPA
La seconda giornata dei Campionati Europei indoor, sotto il tetto dell’O2 Arena di Praga, regala all’Italia la medaglia d’argento di Alessia Trost, la prima “da grande” per questa friulana 22enne (domani il compleanno) che nel giovanile ha vinto praticamente tutto ciò che c’era da conquistare. L’oro va all’avversaria di sempre, la coetanea russa Marya Kuchina, che ha diviso con lei ogni campionato internazionale dalla categoria allieve in avanti. Ma non è stata una finale scontata: l’1,97 dell’azzurra è la stessa misura ufficiale della vincitrice, che si è imposta solo agli spareggi, il jump-off, il meccanismo che risolve le parità nei salti in elevazione, riproponendo, andando all’indetro, le misure della progressione di gara. Matteo Galvan, pur straordinariamente combattivo, non va oltre il sesto posto nella finale dei 400m (46.87), e per certi versi lo imita Giulia Viola, settima nei 3000 (8:59.04). Nelle gare senza azzurri, la copertina va Renaud Lavillenie, magnifico vincitore dell’asta con 6,04 (per lui, anche tre tentativi ai 6,17 del record del mondo). la serba Ivana Spanovic sfiora i 7 metri nel lungo (6,98 del record nazionale), mentre la pesista ungherese Marton abbatte il muro dei 19 metri (19,23). Oro del triplo al portoghese Evora (17,21), mentre in pista, titoli a Pawel Maslak (Rep. Ceca, 400m, con uno spaziale 45.33), Yelena Korobkina (Russia, 3000m, 8:47.61), Natatlya Pyhyda (Ucraina, 400m, 51.96), e Ali Kaya (Turchia, 3000m, 7:38.42). Domani, ultima giornata di gare: sette gli italiani in gara. Alloh, Cerutti, Obou, Tumi, nelle semifinali dei 60m (l’eventuale finale, a fine pomeriggio); Chesani e tamberi nella finale dell’alto (ore 15:40); Federica Del Buono nella finale diretta dei 1500m (16:10).
3000m donne – Finale
Giulia Viola termina al settimo posto la finale più lunga tra quelle offerte dal programma degli Euroindoor. La veneta, al contrario di quanto fatto in batteria, non cerca spazio in esterna, ma si accoda diligentemente alle battistrada, evitando di disperdere energie. Si viaggia sul piede dei 3 minuti al chilometro, abbastanza regolare. Quando l’olandese Koster prende il largo la fila si allunga, e la Viola finisce per staccarsi, senza però mai dare l’impressione di crollare. La fuggitiva è riassorbita dalle inseguitrici negli ultimi due giri, con la russa Yelena Korobkina che alla fine va a vincere in 8:47.02. Giulia Viola cede qualcosa nell’ultimo giro, quando potrebbe ancora tentare di avvicinare il proprio personale, ma chiude comunque al settimo posto, in 8:59.04. Risultato che è il terzo piazzamento nelle otto a livello europeo consecutivo, tra indoor e outdoor. Non è cosa da poco.
Dalla Fidal Veneto
PRAGA, BELLE FINALI PER GALVAN E VIOLA
Una giornata con tanto Nordest, quella di oggi agli Europei indoor di Praga. All’argento dell’altista friulana Alessia Trost si è accompagnato il bel comportamento di Giulia Alessandra Viola e Matteo Galvan. La trevigiana termina al settimo posto i 3000, la finale più lunga tra quelle offerte dal programma degli Euroindoor. La Viola, al contrario di quanto fatto in batteria, non cerca spazio in esterna, ma si accoda diligentemente alle battistrada, evitando di disperdere energie. Si viaggia sul piede dei 3 minuti al chilometro. Quando l’olandese Koster prende il largo la fila si allunga, e la Viola finisce per staccarsi, senza però mai dare l’impressione di crollare. La fuggitiva è riassorbita dalle inseguitrici negli ultimi due giri, con la russa Yelena Korobkina che alla fine va a vincere in 8’47”02. Giulia Viola cede qualcosa nell’ultimo giro, quando potrebbe ancora tentare di avvicinare il proprio personale, ma chiude comunque al settimo posto, in 8’59”04. Risultato che è il terzo piazzamento nelle otto a livello europeo consecutivo, tra indoor e outdoor. Pawel Maslak, l’uomo copertina della rassegna praghese, manda in tumulto il gran pubblico dell’O2 Arena (oltre 11mila spettatori), stravincendo il titolo dei 400. Il suo passaggio a metà è da brividi: 20”99. La gara prende la piega prevista, con il ceco a fare da lepre e gli altri a giocarsi le medaglie. Matteo Galvan corre praticamente un 200 metri, dovendo anche sfidare, oltre agli avversari, gli angoli stretti della seconda corsia. Malgrado gli sforzi, attacca il secondo giro da quinto, si batte come un leone, e in almeno altre due occasioni mette la freccia per tentare di risalire, senza però riuscirci. Alla fine, alza il piede dal gas e finisce per essere infilato anche dall’ucraino Hutsol (46”73). L’argento va al belga Dylan Borlée, il più giovane della nidiata di quattrocentisti belgi (personale portato a 46”25), il bronzo al polacco Rafal Omelko (46”26). “Ho dato tutto – racconta Galvan nel dopo gara – ma non c’è stato niente da fare, difficile fare meglio di così. Comunque posso ritenermi soddisfatto del mio Europeo, ho conquistato la finale, come cinque anni fa a Torino, e l’obiettivo diventa adesso, dopo qualche giorno di riposo, cominciare a preparare al meglio la stagione estiva. Voglio ottenere presto il minimo per i Mondiali, per poi poterli preparare con tranquillità”. Domani, nella giornata di chiusura della rassegna continentale, finale per il poliziotto Silvano Chesani nell’alto e la vicentina Federica Del Buono nei 1500. Mentre l’altro vicentino Michael Tumi continuerà la sua corsa nei 60 a partire dalle semifinali.
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A CONEGLIANO IL GOTHA DEL “GIAVELLOTTO ITALIANO”
Tutti con Antonio Fent
Verde, bianco, rosso. Sono questi i colori della quarta edizione del Trofeo Giavellotti Trevigiani che andrà in scena domenica 8 marzo, allo stadio comunale Soldan di Conegliano. Saranno oltre 60 gli specialisti del giavellotto (e del peso, gara di contorno) che animeranno le pedane del glorioso campo d’atletica coneglianese. Tra questi ben cinque medagliati ai recenti campionati invernali di lanci lunghi a Lucca. Oltre al bronzo assoluto Antonio Fent (Carabinieri/Silca Ultralite Vittorio Veneto), con il quarto Leonardo Gottardo (Aeronautica), alle campionesse promesse Paola Padovan (Gs Valsugana) e junior Luisa Sinigaglia (Gs Valsugana) e al bronzo junior Matteo Masetti (Pro Patria Busto Arsizio), si è aggiunto anche il campione italiano juniores, Massimo Ros (Brugnera Friulintagli). Tra i nomi di rilievo, anche il veronese Jordan Zinelli (Fondazione Bentegodi), sesto nella finale B del giavellotto nell’agosto 2014 ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino. La manifestazione già lo scorso anno ha visto belle prove, come quella di Fent, che ha lanciato il suo giavellotto a 72.06, e di Mauro Fraresso (Fiamme Gialle/Silca Ultralite Vittorio Veneto), che è atterrato con il suo attrezzo a quota 66.14.
Di primissimo livello saranno anche gli ospiti. A premiare gli atleti più bravi ci saranno infatti Carlo Sonego, primatista italiano del giavellotto con 84.60, record ancora imbattuto dopo 15 anni (Osaka, 1999) e Sara Jemai, campionessa italiana assoluta nel 2013 e nel 2014 e seconda ai tricolori 2015.
“Siamo molto soddisfatti della partecipazione che abbiamo ottenuto – commenta Emanuele Serafin, dirigente di Silca Ultralite Vittorio Veneto e ideatore della manifestazione – le gare saranno di altissimo livello, visti gli iscritti, molti dei quali arrivano “direttamente” dai campionati italiani di Lucca. Avere in gara i medagliati Fent, Padovan, Sinigaglia, Ros e Masetti sarà uno stimolo in più per dare il meglio. La buona partecipazione anche nelle categorie allievi rientra nell’obiettivo di questa manifestazione che è quello di promuovere una disciplina tecnica ma bellissima anche tra i più giovani”.
Il programma di domenica prevede alle 11 il ritrovo giurie, alle 12 la gara dedicata ad allieve, junior, promesse e senior femminili, alle 12.30 il peso allievi, junior, promesse e senior maschile, alle 13.30 il giavellotto allievi, junior, promesse e senior maschili. Accederanno alla finale i primo otto di ogni categoria. Al primo classificato in regalo un giavellotto (peso escluso).
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