DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
ANTEPRIMA DA CONEGLIANO
Turri 10”90, Stival 3’50”22, Fent 71,54 Vian 2’09”40 Morao 12”55 Severin 12,52 e Bonafede 6,93
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Universiadi in programma a Gwangju (Corea del Sud)
ANTONIO FENT CONVOCATO!!!
Da “Queen Atletica”
Eravamo in attesa dei convocati per gli europei under 23 di Tallinn e invece a sorpresa la Fidal ha estratto dal cilindro quella per le Universiadi in programma a Gwangju (Corea del Sud) dall’11 al 14 luglio. Ci sono alcuni protagonisti della recente Coppa Europa (Jemai, Riva, Ferraro, Manenti, Haliti, Stecchi, MIlani, Roffino) ed altri protagonisti meno prevedibili.
Eccoli:
100: Massimiliano Ferraro (Enterprise Sport & Service)
200, 4×400: Davide Manenti (Aeronautica)
400, 4×400: Roberto Severi (CUS Pro Patria Milano) – Andrea Delfino (CUS Genova)
10.000/mezza maratona: Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle)
3000sp: Patrick Nasti (Fiamme Gialle)
20km marcia: Alessandro Maltoni (Atl. Recanati)
400hs, 4×400: Eusebio Haliti (Esercito)
Alto: Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle)
Asta: Claudio Stecchi (Fiamme Gialle)
Triplo: Daniele Cavazzani (Studentesca CaRiRi)
Disco: Federico Apolloni (Aeronautica)
Giavellotto: Antonio Fent (Carabinieri)
Martello: Simone Falloni (Aeronautica)
100/200: Giulia Riva (Nuova Atl. Fanfulla Lodigiana)
800: Marta Milani (Esercito)
1500/5000: Barbara Bressi (GS SELF Montanari Gruzza)
3000sp: Valeria Roffino (Fiamme Azzurre)
20km marcia: Federica Curiazzi (Atl. Bergamo 1959 Creberg)
Triplo: Eleonora D’Elicio (Fiamme Azzurre)
Disco: Stefania Strumillo (Atletica 2005)
Giavellotto: Sara Jemai (Esercito)
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CRONORUN del Montello
Bella iniziativa di Christian Cenedese e Mauro Amadio
Mirko Signorotto su Fabrizio Paro
Michela Zanatta su Marta Santamaria
di Christian Cenedese
Cronorun del Montello: vincono Signorotto e Zanatta!!! Sono trevigiani i vincitori della prima edizione della Cronorun del Montello,cronoscalata con partenza da Bavaria ed arrivo al sacello di Francesco Baracca, Mirko Signorotto, atleta di Sernaglia della Battaglia, tesserato per l’Atletica Ponzano, ha dominato lungo i 1800 metri tortuosi nelle prime rampe del Montello; alla fine ha impiegato 6′26” tempo davvero notevole considerando la pendenza non indifferente della presa n°2 . Dietro il vincitore aspra battaglia per il secondo gradino del podio alla fine solo per due secondi Fabrizio Paro ha battuto Ivan Basso che a sua volta per pochi decimi ha negato la gioia del podio ad Andrea Frezza….dietro di loro tutti gli altri accumunati dalla stessa fatica!!!
In campo femminile dominio assoluto per l’atleta di casa (vive a Volpago del Montello), Michela Zanatta tesserata per la Biotekna Marcon; per la fortissima mezzofondista il tempo stratosferico di 6′55” addirittura la sesta prestazione assoluta; niente hanno potuto fare, sia la seconda Marta Santamaria, staccata di circa un minuto, sia Fabia Gallina un paio di minuti dopo!!!
Davvero un bel paio di nomi a sigillo di una gara bella e combattuta!!!!
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COSì IL GRUPPO ASD SAN ROCCO
“Avete mai avuto l’occasione di partecipare ad una Cronoscalata? Beh, per molti di noi “runners da pianura” è stata la prima volta, ma … che spettacolo!
Precisamente sabato 20 Giugno, abbiamo avuto modo di prendere parte alla prima Cronoscalata del Montello a Bavaria di Nervesa della Battaglia.
Si tratta di una corsa davvero particolare, che molti di noi mai avrebbero pensato di correre, ma che grazie all’invito di uno degli organizzatori (Christian Cenedese, uno dei nostri!) abbiamo avuto modo di apprezzare.
Questo genere di corse tratta percorsi piuttosto corti 1870mt circa, praticamente tutti in salita, in cui lo start viene dato individualmente per ciascun atleta ogni tot secondi/minuti e dove vince chi impiega il minor tempo per raggiungere il traguardo situato “poco” più sù. Insomma una vera e propria “Crono-Scalata” in cui agli atleti è richiesto un riscaldamento particolare per poi partire a tutta!
Nella fattispecie, la CRONORUN del Montello si costituisce di un percorso di 1,8km la cui partenza è stata disposta nei pressi della palestra di Bavaria per poi imboccare la presa n°2 e proseguire verso l’arrivo situato al sacello di Francesco Baracca. Il tracciato – oseremmo dire costituito per un 80% asfalto e un rimanente 20% sterrato – è quasi tutto rigorosamente in salita ad esclusione di un unico falso piano che si trova poco dopo il primo kilometro ed ha un dislivello complessivo di circa 130/150mt.
Percorso quindi molto bello, veloce (si fa per dire) e, se percorso al contrario, in grado di offrire delle viste panoramiche davvero suggestive. Da questo punto di vista vogliamo far un complimento ai ragazzi dell’organizzazione, bravi!
Detto questo, passiamo alla classifica. Per quanto riguarda la classifica maschile, la vittoria di questa prima CRONORUN del Montello è spettata ad una nostra vecchia conoscenza, Mirko Signorotto il quale ha stabilito il primato della corsa in 6′:26″. A seguire, nei primi dieci inseguitori premiati troviamo anche il nostro compagno di squadra Nani Eddy, 9° classificato con un tempo di 7′:07″ (+41 sec da Signorotto) appena rientrato dopo un periodo di assenza dal mondo delle corse.
Per la classifica femminile invece, la vittoria è andata alla “donna di casa” Michela Zanatta con un tempo di tutto rispetto di 6′:55″ (6° tempo assoluto della corsa). A seguire troviamo poi Marta Santamaria e la nostra compagna Fabia Gallina terza classificata con un tempo di 8′:55″. Infine, continuando con le nostre atlete segnialiamo la 7° posizione di Raffaella Vianello.
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ATLETICA GIOVANILE TREVIGIANA ora meno talentuosa ma più che mai IMPORTANTE.
1^ parte L’ ACCOGLIENZA
L’ Atletica Leggera, come qualsiasi altro sport, lascia sempre traccia dei suoi insegnamenti nell’animo di chi l’ha praticata. Fuori dal campo e a carriera agonistica ultimata, questi valori spesso emergono e si concretizzano in storie, fatti e opinioni che sono il sale stesso di questo sport, perchè fanno parte dello sviluppo professionale ed etico di persone che lo sport l’hanno praticato, vissuto e amato.
Da diversi anni lo sport è visto dai genitori come il modo migliore per far trascorrere ai loro figli il tempo extrascolastico, utile in termini di salute; fisica, psicologica e relazionale. La mente è stimolata quando si pongono dei problemi e non c’è differenza se per risolverli si debba scrivere, leggere o muoversi nello spazio e nel tempo, il risultato è sempre il miglioramento delle proprie capacità di analisi e di sintesi. Dal punto di vista relazionale, le famiglie, con una composizione meno numerosa rispetto al passato, hanno bisogno di allenare i propri figli alla relazione ed alla socializzazione, la palestra, il campo, la pista, permettono questo tipo di “addestramento” sia con i coetanei ( sentirsi parte di un gruppo in cui identificarsi e essere apprezzati ), sia con gli adulti ( l’allenatore e i dirigenti hanno ruoli di funzionalità, di sostegno e di responsabilità, funzioni queste maggiormente identificabili all’interno delle famiglie ). Per ottenere ulteriori benefici è importante far comprendere ai ragazzi che i risultati non si misurano nel confronto con gli altri, ma soprattutto con le proprie prestazioni migliorabili con l’allenamento.
Quando un ragazzino arriva per conoscere e sperimentare l’Atletica, abbiamo il dovere come istruttori, tecnici, ecc. di ACCOGLIERLO.
Sono consapevole che ognuno è diverso, al di là delle proprie capacità, anche per disponibilità, interesse, motivazioni, esperienze compiute, modi e tempi d’apprendimento diverso. Potremmo trovarci difronte a dei ragazzini con poca attitudine verso la pratica sportiva, situazione in aumento negli ultimi anni visto che per molti la quotidianità è vivere in spazi più ristretti e dotati di ogni confort che eludono qualsiasi genere di sforzo fisico. Potremmo trovarci difronte a dei ragazzini provenienti da altri sport dove un esasperato agonismo o un ambiente non ideale hanno creato in loro una situazione compressa, un disagio psichico, un equilibrio da recuperare per riacquistare una serenità perduta. Potremmo trovarci difronte a dei ragazzini che sognano di diventare dei campioni d’ Atletica, sta a noi fargli capire che non sarà semplice, servirà impegno, costanza e forse chissà potrà succedere. Potremmo trovarci difronte a dei ragazzini di passaggio, spinti dalla curiosità di provare un altro sport che più avanti cambieranno o si dedicheranno ad altre attività, può essere, facciamo comunque in modo che gli resti una buona e utile impressione di noi, del nostro ambiente.
Il ruolo delle società sportive è permettere a tutti la possibilità di fare sport. Lo slogan “vieni a fare Atletica che non farai panchina” non può essere smentito facendo selezione in termini di capacità e possibilità prestative, ma è un dovere portare avanti anche quei ragazzini che magari non diventeranno campioni, ma che potranno un domani essere ottimi “maestri o educatori”.
Tutte queste diversità formano un gruppo, una squadra, dove devono e possono coesistere sia personalità più trainanti e altre più acconsenzienti, al suo interno è importante saper riconoscere le buone qualità dei più capaci per non demotivarli e far venir meno l’interesse e i possibili miglioramenti.
Inoltre è importante far passare ai genitori il messaggio di apprezzare l’impegno dei loro figli. Può essere veramente d’aiuto affinché siano più tenaci. Nella maggioranza dei casi la capacità di riuscire, non è che un’espressione della tenacia e della fiducia. Pochissime persone raggiungono senza fatica obbiettivi complessi. Evitare di rinunciare a progetti ambiziosi per paura di fallire, è una strada pericolosa che rischia d’innescare un circolo vizioso di fallimenti. Anche questa è una preparazione alla vita di studio e di lavoro.
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A PROPOSITO DELL’ARTICOLO
SUI NOSTRI ALLIEVI IN GARA A MILANO,
eccovi un breve intervento di Carlo Ferrero
“Due considerazioni:
La prima relativa al fatto che le migliori prestazioni, ottenute in questa prima metà di 2015, vengono a migliorare risultati di molti anni fa. Virginia Scardanzan migliora una miglior prestazione di 10 anni fa, Rebecca Borga di 18 anni fa. Giorgia Niero addirittura di 32 (sic!) anni fa. L’impressione è che sia proprio cambiato qualcosa…
La seconda osservazione è invece relativa alla corrispondente mancanza di performer sia nel mezzofondo veloce che in quello prolungato. Può essere che la mia fotografia, necessariamente presa a distanza, manchi di qualche riferimento aggiuntivo. Magari Nicol Marsura ci sorprenderà a breve, o spunterà qualcun altro.
Ma il rilievo resta valido. E la domanda che viene da fare a chi conosce lo scenario più da vicino è quasi scontata. Mancano i talenti o gli allenatori?”
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