Luglio 29th, 2015

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

 

 

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GP MEZZOFONDO A TRENTO – ULTIMA TAPPA

Paolo Zanatta domina sui 3000m.

 

Bella vittoria, nell’ultima giornata del GP. Mezzofondo di Trento, di Paolo Zanatta, dominatore sui 3000m. corsi in 8’23”46.

Più indietro Enrico Spinazzè in 9’05”18.

Bella galoppata della brava master Sf 50 Mariangela Marsura che ha coperto i suoi tremila metri in 11’45”78.

Buon quarto posto per il cadetto Simone Masetto che ha corso i 2000m. in 6’09”66; molto più indietro Alberto Arrighi in 6’45”56.

 

 

 

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RADUNI ESTIVI REGIONALI – CONVOCAZIONI

Schio 22/26 agosto

TERESA GATTO

 

Longarone 26/30 agosto

GIULIA MENEGALE

IRENE PIAZZA

STELLA TRONCHIN

 

Asiago 23/27 agosto

SAMANTHA ZAGO

LORENZO BOTTER

ABEL CAMPEOL

MARIA VIAN

NIKOL MARSURA

 

RADUNI ESTIVI NAZIONALI – CONVOCAZIONI

Cles 24/28 agosto

VIRGINIA SCARDANZAN

 

Camerino 24/29 agosto

NIKOL MARSURA

 

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Queen Atletica - da andycop

Enigmi-Alieni: spariti 180 atleti agli assoluti…

fenomeno iscrizioni a pioggia, non sarebbe ora di cambiare?

Pensiamo onestamente che il sistema dei minimi in Italia, e il conseguente sistema di iscrizioni ai Campionati Italiani Assoluti, abbia ampiamente raggiunto il suo limite strutturale oltrepassandolo.

Ci siamo domandati, ad esempio, quante iscrizioni sono state inserite agli ultimi Campionati Italiani Assoluti di atleti che poi non si sono presentati al via?

Ebbene, il numero è esorbitante: 162! Basta del resto osservare il prospetto della stessa Fidal che abbiamo per comodità postato qui sotto.

Su 1006 iscrizioni-gara, si sono infatti registrate 844 presenze. Mancano all’appello appunto 162 atleti iscritti.

Che poi, ai 162 vanno aggiunti gli atleti che dopo la conferma non si sono presentati alla call-room: e sono 20. Il totale sale così a 182. La percentuale quindi degli iscrizioni non tramutatesi in una gara sono quindi il 18,02%. Di ogni 10 atleti iscritti, quindi, quasi due non si sono presentati ad una gara degli assoluti.

Non è certo un bel biglietto da visita per uno sport che vuole cercare di essere professionistico.

Il dato viene fornito dalla stessa Fidal, e la cosa lascia pensare che il “fenomeno” dei “pianisti” (ovvero di coloro che iscrivono tutti i propri atleti della propria società a prescindere dal fatto gli atleti siano infortunati, impossibilitati, assenti per le più sterminate ragioni, non ultima quella di partecipare ad altre gare nella stessa manifestazione) sia noto.

Stranamente però, non si fa nulla per arginarlo, anche perchè, crediamo, fa “sangue” poter dire che c’erano iscritti 1006 atleti agli Assoluti (anche se poi se ne sono presentati 180 in meno), o che la propria società abbia iscritto 40 atleti, quando invece erano 30. Ha chiaramente un suo utilizzo “politico” il dato degli iscritti, ma che mal si coniuga con la necessità di creare (e organizzare) una manifestazione di spessore, seria, come dovrebbero essere i Campionati Italiani.

Pensiamo solo agli organizzatori che non si trovano nelle condizioni di conoscere ante-quo quanti turni saranno necessari per attribuire un titolo italiano (al netto delle corbellerie antisportive come le wildcard a chi è già bravo di suo).

La soluzione c’è e la utilizzano ormai in molti Stati, e nella stessa direzione si è incanalata la stessa IAAF. Ed è questa.

La Federazione dovrebbe stabilire il numero di partecipanti per ogni singola specialità, in modo da prevedere prima che la stessa manifestazione abbia inizio, il numero di turni e di atleti che saranno presenti.

Per farlo deve stabilire un minimo impegnativo, per garantire ai più bravi di non dover ricorrere ai ripescaggi, e, una volta definiti coloro che avranno il minimo, individuare tramite le liste stagionali tutti gli atleti che potranno partecipare sino a riempire tutti i posti a disposizione decisi ab origine.

Facciamo un esempio pratico: mettono un minimo di 10″50 nei 100? Mettiamo che l’ottengano in 10 durante la stagione e i posti decisi per i 100 siano 24 (per poter creare 3 semifinali da 8). I rimanenti 14 posti vengono scelti da chi in classifica ha ottenuto da 10″50 in su. Quindi ci saranno stagioni in cui il 24° dei 100 (del nostro esempio) potrà avere un tempo alto e altre di contro molto competitivo: insomma, è il Campionato Nazionale che si deve adattare allo spessore tecnico del movimento presente sul territorio, e non il contrario e soprattutto non deve essere una stima fatta nel dicembre dell’anno precedente.

Altro aspetto non secondario: la Federazione dovrebbe “convocare” i partecipanti ai Campionati Assoluti, e non lasciare ai partecipanti la facoltà di iscriversi o meno agli assoluti. Anche perchè se uno decide di non gareggiare, la Federazione pescherà quello successivo della lista, cercando quindi di riempire il quorum di posti disponibili.

La Federazione quindi convoca e se l’atleta non partecipa, sarebbe lei stessa a depennarlo dalle liste.

In Francia ci dovrebbe essere un limite di tempo per comunicare la propria presenza ai Campionati Nazionali (mi sembra due o tre settimane), terminato il quale, in caso negativo, si andranno a scegliere quelli successivi. L’idea di fondo è che il Campionato Nazionale debba essere uno spettacolo in cui non debbano esserci “buchi”.

Ma una cosa è certa, vedere 180 persone che non si sono presentate ad un campionato italiano (e nemmeno per colpa loro), non è certo stata una bella cartolina.

 

 

 

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