DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
Campionati Mondiali Master di Lione, in Francia
Ancora un’altra semifinale, 4oom.
per Franco Gasparinetti: in 1’06”24
Virginio Trentin 8° in batteria sui 1500m.
Dopo le semifinali sui 100m. (14”55) e sui 200m. (29”38), Franco Gasparinetti SM65, ha conquistato la semifinale sui 400m. giungendo secondo nella sua batteria con il tempo di 1’05”24. Grande presenza e spirito atletico indomabile, vogliamo Franco in finale! In bocca al lupo!
Virginio Trentin SM60, si è cimentato a sorpresa sui 1500m. (distanza per lui corta e desueta) e si è piazzato ottavo nella sua batteria con il tempo di 5’20”71.
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ATLETICA GIOVANILE TREVIGIANA
ora meno talentuosa ma più che mai IMPORTANTE.
4^ parte LA RESILIENZA
di Francesco Storgato
Nella mia esperienza atletica mi è capitato di sentire “un talento ma…senza testa”. Questo per esprimere il significato di un atleta dalle grandi qualità fisiche, ma privo di qualità mentali. Le analisi delle prestazioni atletiche di vertice indicano che il successo sportivo è determinato da tre fattori; dalla dotazione genetica, dalla qualità / quantità dell’allenamento e dalle capacità psicologiche.
Un bambino che intraprende una carriera sportiva, approderà solo dopo tanto tempo agli impegni “sognati”; e nel corso degli anni che lo separano da quegli appuntamenti sperimenterà anche difficoltà, sconfitte, problemi e momenti di crisi. In questo lunghissimo tragitto irto di ostacoli, gran parte dei soggetti si perdono, scomparendo per sempre dal mondo dello sport. Sopravvive solo chi è stato in grado di sviluppare una forte motivazione insieme alla capacità di reggere elevati carichi di stress. Sopravvivono i resilienti.
La resilienza è la capacità di autoripararsi dopo un danno, di far fronte, di resistere, ma anche costruire e riuscire ad riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili che fanno pensare ad un esito negativo. Difronte ad un infortunio ci si augura “rialzarsi più forti di prima” come regola per non mollare, come sfida e opportunità per superare le difficoltà, con spirito di sacrificio e fiducia comunque nelle proprie capacità.
Il mondo dello sport estremizza lo stress e premia chi lo sa gestire meglio. Di conseguenza, ogni atleta dovrebbe caratterizzarsi per essere, per prima cosa, qualcuno molto abile a fronteggiare le difficoltà, misurarsi con tutti i tipi di disagio, a reggere a stress notevolissimi. Lo sport non dà solo vantaggi fisici, questo è scontato, ma dallo sport si può ricavare un vantaggio mentale, quello che ti costringe a sviluppare le doti necessarie per affrontare gli ostacoli, l’insuccesso, la sfortuna. Insegna a dilazionare le gratificazioni e a tollerare le frustrazioni (si migliora lentamente e lavorando con impegno, non si diventa forti in due settimane), ci fà prendere coscienza in modo diretto dei nostri limiti e della durezza della fatica.
Per questo alla resilienza non bisogna contrapporre la testardaggine di voler riuscire a tutti i costi a raggiungere obbiettivi troppo ambiziosi o in occasioni di forma non ottimale, insistere faticando oltre i propri limiti, si arriverebbe facilmente a situazioni di sensi di colpa inutili.
Anche i grandi campioni dedicano, per una adeguata preparazione, tempo agli allenamenti elementari (andature ed esercitazioni ripetute per anni), servono a determinare adattamenti sia delle strutture portanti del corpo (muscoli, tendini, legamenti, articolazioni) sia dell’efficienza degli apparati sollecitati dalle specialità da affrontare. Ma anche se non si ha in programma di vincere le Olimpiadi, praticare con impegno uno sport può rafforzare la mente e permettere di affrontare meglio le difficoltà della vita. Provare per credere.
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