Diario trevigiano
ANCORA POCHI POSTI DISPONIBILI
Notevoli i 1500m di Zanatta-Morosin-Viola
Matteo Galvan argento sui 400m in 46”26!!!
Nicola Tronca 5,00; Gibilisco 5,50;L.Strati 5,62 e A.Marcon 8”41
Matteo Galvan Giuseppe Gibilisco
foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal
Giulia Alessandra Viola
foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal
Laura Strati, dodicesima ma prima junior, con soli tre salti a disposizione, si è fermata a 5,62; fermi alle batterie i due ostacolisti sui 60m, Alessandro Marcon, 8”41 e Rocco Strati, in prestito alla Riccardi Milano, 8”42.
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ALEXANDER GERONAZZO CI INVIA…
20 GIUGNO CAMPO-SAN DANIELE-CAMPO
Beh, dopo 4 anni di organizzazione e di crescita continua, con un’attenzione particolare a date, calendari, servizi offerti, rapporto coi partecipanti, non posso non dare sfogo ad una considerazione che mai avevo voluto fare. Nel 2005, organizzammo una piccola edizione per pochi intimi, ma ben riuscita secondo i nostri intenti. Nel 2006 i primi volantinaggi, pubblicità ecc. ancora sul vecchio percorso, con una buona critica dai partecipanti. Tra il 2007 ed il 2008 una crescita vertiginosa di iscrizioni (300% in due anni), frutto di una certa capillarità, di una costante presenza nei vari appuntamenti domenicali, stando ad ascoltare critiche, lamentele o elogi prima di tutto dei concorrenti, che sono l’unico parametro attendibile per la considerazione del gradimento, nel settore. Almeno così la vedo io. Una cosa (da podista ultra decennale, che ha spaziato dalle stradali brevi, alle mezze sino alla maratona, per cimentarsi anche nei trail brevi, brevissimi come le campestri, alle cronoscalate, corse in montagna, sky run e trail montani lunghi) mi è premuta , da coordinatore dell’evento CSC, sin dal primo momento. Entrare nel panorama amatoriale o comunque in un calendario podistico, consta anche nel rapportarsi col dovuto rispetto a chi è “in corsa” da molto e più di te. Il blasone , per quanto la parità sia una questione etica, è un qualcosa che abbiamo cercato di rispettare. Abbiamo sin dal principio scelto una data che non andasse a sovrapporsi a corse similari per percorso , caratteristiche o metodica. Ed è rimasta invariata dal 2005. Per di più ci siamo posti il sabato sera anzichè la domenica, sia per questioni nostre, che per non intralciare altre non competitive domenicali via via alterantesi il giorno dopo. Ovviamente , perchè non ci siano malintesi, corse troppo diverse dalla nostra, come
Sappiamo tutti che sponsor non ce ne sono, data la crisi, soldi dagli enti pochi(quest’anno il mio comune non elargirà contributi al Gs Alano causa crisi finanaziaria) , rimane una grande passione su cui far ciecamente fede. Io per coprire le spese non ho minimamente pensato ad aumentare il costo di iscrizione e i servizi sono rimasti inalterati, anzi studiando un pacco gara possibilmente migliore del precedente e questo significa che bisogna tirar fuori dal cilindro soluzioni organizzative nuove che consentano di rimanere competitivi per qualità offerta, perlomeno nei confronti di noi stessi.
Ciò che mi chiedo in conclusione è questo:
ma se noi negli anni abbiamo fatto attenzione alle date, cercando di rispettare “da piccola”, valore e blasone di manifestazioni storiche, belle ed affascinanti, sia piccole ma soprattutto grandi, entarndo in punta di piedi e cercando di costruire qualcosa di buono per il movimento podistico e per la valorizzazione dei territori…E’ lecito pensare che la stessa attenzione l’avrei voluta vedere anche dagli altri, quando magari per altri intendo manifestazioni perlomeno già inserite in un proprio spazio , magari supportate da organizzazioni esterne ed aziende leader che consentirebbero forse altri atteggiamenti?
Col dovuto rispetto per tutti, sperando di essere stato sufficientemente educato, ma chiaro in ciò che volevo esprimere.
Certamente per la mia attività personale di commentatore run, non aumenterò le mie possibilità di ingaggio, anzi facilmente quacosa perderò di conseguenza a quanto dico, ma per
Ma forse per l’ultima mia edizione da organizzatore…