DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
Formia e Grosseto per i raduni under 20
BORGA, NIERO E CAMATTARI
Centoquindici atleti, 59 ragazzi e 56 ragazze, convocati per i raduni nazionali giovanili di fine anno. Subito dopo Natale (dal 26 al 30 dicembre) il Centro di Preparazione Olimpica di Formia e la città di Grosseto accoglieranno una selezione dei migliori under 20 dell’atletica italiana. In particolare a Formia sono 69 i giovani attesi tra velocisti (24), ostacolisti (18), saltatori (19) e specialisti delle prove multiple (8). Nella località toscana (sede designata degli Europei Juniores 2017) arriveranno, invece, 20 lanciatori, 21 mezzofondisti e 5 marciatori. Scorrendo l’elenco dei convocati spiccano i nomi di diversi azzurrini protagonisti della stagione appena conclusa come l’iridato under 18 di salto in alto Stefano Sottile e il bronzo mondiale Allieve degli 800 metri Marta Zenoni. Con loro anche i campioni europei juniores Yohanes Chiappinelli (3000 siepi) e Pietro Riva (10.000 metri), l’argento continentale under 20 del triplo Tobia Bocchi e due medagliate dei Giochi Olimpici Giovanili 2014: Beatrice Fiorese (argento nel lungo) e Noemi Stella (bronzo nella marcia). Senza dimenticare i primatisti italiani under 18 Filippo Tortu (100 e 200 metri), Ilaria Verderio (400 e 400hs), Sydney Giampietro (peso) e Carolina Visca, la 15enne giavellottista trionfatrice all’EYOF di Tbilisi.
“Questi raduni - le parole del Direttore Tecnico del settore giovanile Stefano Baldini - sono diventati un appuntamento fisso nella programmazione dell’attività rivolta agli under 20. Un’importante occasione di confronto che, sulla base dei precedenti appuntamenti, registra ormai una significativa adesione pari al 90% degli atleti e al 70% dei tecnici personali. Concludiamo un 2015 che ci ha portato parecchie soddisfazioni a livello internazionale con 15 medaglie e tanti finalisti tra Mondiali Allievi, Europei Juniores ed EYOF. Davanti a noi un 2016 più che mai impegnativo con diversi atleti attesi al passaggio di categoria e proiettati sulle prossime rassegne come i Mondiali Juniores (sede da definire, dopo la revoca di Kazan da parte della IAAF, ndr), la prima edizione degli Europei Allievi (Tbilisi, 14-17 luglio) e la Gymnasiade di Trabzon (Turchia, 11-18 luglio). Abbiamo, inoltre, scelto di coinvolgere nei raduni anche quei ragazzi che hanno maturato i requisiti per l’ottenimento della cittadinanza italiana e che sognano di vestire presto la maglia azzurra”.
RADUNI NAZIONALI GIOVANILI
26-30 dicembre 2015
I CONVOCATI:
FORMIA (velocità, ostacoli, salti e prove multiple)
GROSSETO (lanci, mezzofondo e marcia)
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ATLETICA GIOVANILE TREVIGIANA ora meno talentuosa ma più che mai IMPORTANTE.
10^ parte LE SPONSORIZZAZIONI…. grandi e piccole.
di Francesco Storgato
Leggo in questi giorni che alcuni marchi storici abbinati per tanti anni (40, nel caso della Cassa di Risparmio di Rieti con la Studentesca Rieti) alla storia atletica di prestigiose società, hanno annunciato l’intenzione di voler azzerare le sponsorizzazioni sportive. Anche in ambito trevigiano e veneto alcune società di atletica il prossimo anno avranno una diversa dicitura, causa la mancata continuazione d’abbinamento tra società e sponsor storico. I riflessi possono essere soltanto formali, nel caso di sostituzioni con nuove sponsorizzazioni in grado di garantirne la continuità, ma possono essere anche sostanziali nel caso di un mancato, o diminuito contributo economico. L’intreccio sponsor società si è spesso tramutato in un nome-totem (a vantaggio dello sponsor), identificabile nei suoi risultati, nei suoi successi. Nelle varie trasferte, nei vari campionati sentire “ci sono quelli della ……..” significava riconoscere gli atleti per una valenza importante d’identità e tradizione sportiva.
Tra i motivi che spingono le aziende a non sponsorizzare (o a ridurre) vi è sicuramente la forte crisi economica in atto che sta avendo ripercussioni negative. Si registra una difficoltà nella programmazione delle risorse, ne consegue una difficoltà a sottoscrivere accordi di durata pluriennale. A farne le spese tutte o quasi, le discipline sportive. In molti sport, già da diversi anni, alcune società si sono ritirate dai campionati, oppure hanno ridotto drasticamente il loro impegno, altre ancora hanno prodotto fusioni nell’intento di unire risorse umane ed economiche.
Sempre in questi giorni moltissime società d’atletica festeggiano con i propri atleti i risultati individuali e societari ottenuti. Si sono impegnate durante tutto l’anno con i loro tecnici e i loro dirigenti. Hanno finalizzato tutto il lavoro organizzativo che richiede soprattutto costanza. Sono queste occasioni concrete per consapevolizzare i genitori dei ragazzi, oltre alla necessità di far praticare ai propri figli una disciplina sportiva, all’importanza delle risorse economiche senza le quali lo sport giovanile soffrirebbe e rischierebbe di non finalizzare tutto il gran lavoro continuativo. Per farli appassionare allo sport che praticano, l’associazione sportiva pur contando su tecnici volontari (o quasi), deve mettere nelle condizioni i ragazzi di migliorarsi altrimenti non capirebbero le molte valenze dello stare insieme in campo o in palestra e l’abbandono precoce rischierebbe d’essere alla fine l’unico risultato ottenuto. Normalmente al giorno d’oggi ogni società sportiva chiede una quota partecipativa al genitore del ragazzo iscritto. Pur tenendo conto delle infinite spese da affrontare, la quota viene tenuta più bassa possibile per dare a tutti la possibilità d’accedere.
Alla fine potrebbe sembrare un vero lavoro di squadra; da un lato la società che guida con esperienza e continuità, da un altro lato i ragazzi a cui si chiede disponibilità e costanza. Ai genitori viene chiesta collaborazione nelle occasioni dove può servire una mano e con la quota partecipativa una forma di piccola sponsorizzazione.
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