DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
ORA LA STAGIONE CON I CdS E’ DAVVERO DECOLLATA
2016 ANCORA UN PO’ PIU’ POVERO DELL’ANNO SCORSO?
La Morao rosicchia altri centesimi al suo primato trevigiano
CRESCONO BENE GLI OSTACOLISTI!
Nella velocità ancora Turri (Lamaro e Martini). Senza ricambi?
Ok Tessaro, Michielin, Marsura, Paolino, Stival, Feletto e Boidi
Con la prima fase dei Campionati di società veneti di Vicenza è cominciata praticamente la stagione atletica all’aperto e, se il buongiorno si vede dal mattino, il roseto non appare molto fiorito e questo mi fa temere che sarà ancora un’altra stagione interlocutoria, forse addirittura più povera della precedente. Spero tanto di sbagliarmi, i segnali sono così confusi e contradditori!
Intanto cerco di mettere in riga tutti gli elementi positivi a disposizione, con la speranza di poter correggere il tiro durante la prosecuzione dell’attività atletica in corso.
Comincio con il dinamico mondo degli ostacoli che bussa piacevolmente alle porte: bella impresa di Eleonora Morao (rientrata da Pisa) che ha ritoccato il suo primato e quello trevigiano sui 400hs. fissandolo a 1’00”49 (trascinandosi dietro vecchie e nuove stelline come Lisa Guidolin, Giulia Menegale, Alessandra Saviane e Sara Dehbi. Appena scesa in campo Elena Marini ha ribadito la sua classe e il suo talento sugli ostacoli alti con un probante secondo posto e 14”81 su la Lisa (15”10), la giovanissima Irene Piazza (15”29) e Michela Caon (15”67); in ripresa, da Rovereto Rebecca Dalla Torre (15”78). In campo maschile fa proprio sul serio e promette bene Matteo Bonora, sempre più sulla scia dell’illustre Tobia Lahbi (dall’America 14”52 e 52”75), qui nello stadio di Vicenza conquista due posti color dell’argento con 14”88 (dietro allo smilzo spilungone Francesco Marconi, primo con 14”79 e prima di Matteo Miani, 15”73) e 53”85, precedendo lo stesso Francesco, Diego Lassini e l’allievo Davide Pittilini.
Salti sempre in bilico tra sensibilità soggettive ed ambientali e strategie sul campo, per cui i “maestri” se la cavano e anche dignitosamente. Vedi l’asta con quei due bravi acrobati come Nicola Tronca a 4,90 (!!!) e Matteo Miani, 4,80 (dopo aver sfiorato entrambi i cinque metri);
idem tra le ragazze con una, sempre all’altezza (mi si perdoni la battuta) come Virginia Scardanzan a 3,60 dopo aver tentato i 3,85 (dietro cresce Stella Tronchin arrivata a 3,00). Buoni i tripli salti di Niccolò Mumelter con 14,67 (peccato il vento a favore) e di Elena Soligo con 11,59; il vento poi ha stroncato il lavoro dei lunghisti facendo naufragare le discrete misure di Eleonora Filippetto (5,44w), di Mirko Turri (6,87) e di Jacopo Zanatta (6,78); giornata-no nell’alto per Tobia Vendrame ma con la rinascita di Andrea Gallina (1,99) e la crescita di Mattia Crocetta (1,93). Altrettanto buone le sortite nel peso di Luciano Boidi (15,83), di Mattia Vendrame (14,54) e del redivivo Fabio Gallinaro (13,57, alla salute!); nel disco con Diego Benedetti, Jacopo Bellin e Elena Sartori; nel giavellotto con Marco De Nadai (59,63), l’allievo Riccardo Favretto (52,68) e Gloria Pavan (40,11). Fondisti e mezzofondisti, così e così (il pacchetto “moglianese” ancora non urla come nei momenti migliori), fuori Leonardo Bidogia, Stefano Ghenda (in buona forma, peraltro), l’acuto ce lo regala Mattia Stival (1’54”21) su Massimo Furcas e Riccardo Donè e, da fuori delle Fiamme Oro, Paolo Zanatta ci imbandisce un appetitoso piatto sui 5000m. (14’53”17), come del resto ci propina l’affascinante rossa Gloria Tessaro (16’57”32) o la tenace Carolina Michielin (11’22”34) sulle siepi e (18’07”24) sui 5000 e su come bene insiste Valentina Bernasconi sui 1500m. (4’35”83). Ma non c’è (ancora?) niente altro! Per fortuna da Gorizia ci illumina Leonardo Feletto (dietro il nostro ex Abdoullah Bamoussa) con uno splendido 3000 siepi targato 9’01”55!!!
Resta sospeso come una specie di buco dell’ozono, il settore della velocità maschile. Nostro alfiere ancora il forte longevo Mirko Turri che, a trentacinque anni, primeggia nei 100m. in 11”03 sull’altro veterano Marco Martini (ora alla Riccardi Milano) con 11”30 e sul giovanissimo Nicola Martorel con 11”41; il discorso precipita sui 200m. capeggiati da un altro trevigiano, residente nel lodigiano, Stefano Lamaro con 22”72 sullo stesso Marco con 22”89. I 400m. sonnecchiano intorno ai 50 secondi con i vari titolari ancora non usciti allo scoperto (qui valido l’impulso dei nuovissimi Abel Campeol, Eduard Ardelean e Nicola Tessariol) Il poi non riesco ancora a immaginarmelo…
Diversa la situazione femminile invece in grande fermento grazie alle varie Rebecca Borga (24”88 e 55”56), Marinella Maggiolo (24”84 e 56”04), Elena Marini, Raliza Polesel, Irene Piazza, Ilaria Cavallin, Anna Bonsembiante e Giulia Marin (sui 400m. aggiungerei Eleonora Morao, Lucrezia Zanardo, Nikol Marsura –speciale lei anche sugli 800m. in 2’12”30).
Forse sono stato un po’ duro ma volendoci noi tutti allargare nelle prospettive future meglio stare attenti ai numeri, sono un preciso segnale che può indicarci le migliori strade da intraprendere. O no?
In cantiere:
Vetrinetta fotografica sui recenti CdS!!!
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