Diario trevigiano
a cura di Franco Piol
A Treviso trionfano Bourifa e la Giordano
a cura dell’ufficio stampa di Treviso Marathon)
Una conferma e una sorpresa. Migidio Bourifa e Laura Giordano sono i nuovi campioni italiani di maratona. Hanno vinto il titolo oggi a Treviso in una giornata caratterizzata da freddo e pioggia battente. Per Bourifa, bergamasco, 40 anni compiuti a gennaio, è il secondo titolo della carriera, dopo quello conquistato nel 2007 a Roma. La conferma di un pronostico che lo vedeva nettamente favorito, anche se la gara si è decisa soltanto al 39° km, poco prima dell’ingresso nel centro storico di Treviso, quando Mostafa Errebbah si è arreso al forcing di Bourifa, che ha concluso in 2h14’14″, prestazione da non sottovalutare considerate le condizioni atmosferiche. Errebbah è giunto al traguardo in 2h15’31″, suo miglior tempo da due anni a questa parte. Bronzo per l’ultramaratoneta romana Giorgio Calcaterra (2h20’56″). Se la vittoria di Bourifa era attesa, quella della Giordano ha rappresentato una piccola sorpresa. La marchigiana, classe 1977, fuoriclasse del duathlon (corsa-bici-corsa), era alla terza maratona della carriera dopo l’esordio di Milano 2007 e il secondo posto ottenuto sempre a Treviso l’anno scorso. La Giordano ha iniziato a pensare alla vittoria quando, poco prima del 20° chilometro, la favorita Ornella Ferrara ha perso contatto dalla testa della corsa, vittima di una crisi che l’ha accompagnata sino al traguardo (terza in 2h42’38″). Al fianco della Giordano è rimasta solo Josephine Wangoi, keniana naturalizzata italiana e bresciana d’adozione. Poi, al 32° km, la Giordano ha iniziato a prendere il largo e il suo vantaggio è progressivamente aumentato, sino a sfiorare i 2 minuti. Alla fine, comunque, primato personale per entrambe: 2h35’36″ per la Giordano, 2h37’21″ per la Wangoi. La vittoria della Giordano è una soddisfazione anche per l’Atletica Industriali (società per la quale Laura è tesserata a livello Fidal) e per la Silca Utralite (club con il quale la neocampionessa italiana di maratona eccelle nel duathlon e nel triathlon): sono due tra i sei sodalizi organizzatori della Treviso Marathon. Un gruppo che anche oggi, nonostante la particolare situazione metereologica, ha dato ottima prova di sé: 2.900 i classificati entro le sei ore del tempo massimo, tra i quali una quarantina di disabili. Assegnati anche i titoli italiani master. Classifiche. Uomini: 1. Migidio Bourifa (Valle Brembana) 2h14’14″, 2. Mostafa Errebah (Pod. Savigliano) 2h15’31″, 3. Giorgio Calcaterra (Futura Roma) 2h20’56″, 4. Hermann Achmueller (Sudtiroler) 2h21’24″, 5. Said Boudalia (Friulintagli Brugnera) 2h21’34″, 6. Filippo Lo Piccolo (Aics Violetta) 2h21’34″, 7. Linus Nilsson (Sve) 2h26’21″, 8. Franco Plesnikar (Us M. Tosi) 2h26’37″, 9. Salvatore Nicosia (Athl. Terni) 2h27’22″, 10. Enrico Vivian (Vicentina) 2h27’33″. Campionato italiano master. MM35: 1. Mostafa Errebah (Savigliano) 2h15’31″. MM40: 1. Migidio Bourifa (Valle Brembana) 2h14’14″. MM45: 1. Salvatore Nicosia (Athl. Club Terni) 2h27’22″. MM50: 1. Ivano Arduin (Lupatotina) 2h37’26″. MM55: 1. Virginio Trentin (Idealdoor Lib. Biagio) 2h43’03″. MM60: 1. Hermann Schaiter (Sudtiroler) 2h42’01″. MM65: 1. M. Ruggero Vidale (Voltan Martellago) 3h04’21″. MM70: 1. Ezio Pravisani (Us Mario Tosi) 3h47’08″. MM75: 1. Antonino Caponetto (Cibeno) 3h51’01″. Disabili. Carrozzine olimpiche: 1. Marcel Hug (Svi) 1h26’04″, 2. Richard Colman (Aus) 1h34’00″, 3. Enzo Masiello (Sportdipiù) 1h34’47″. Hand bike: 1. Stefan Baumann (Ger) 1h03’16″, 2. Paolo Cecchetto (Team Pulinet) 1h03’18″, 3. Giovanni Achenza (Disabili Sport). Treviso Marathon In Line (40 km): 1. Colombia Rosero (Col) 1h04’21″, 2. Stefano Galiazzo 1h08’10″, 3. Riccardo Bugari 1h08’10″. Treviso Marathon In Line (20 km): 1. Matteo Diamanti 54’45″, 2. Nicolò Pascutti 54’45″, 3. Nadir Marchetto 54’45″. Donne: 1. Laura Giordano (Industriali Conegliano) 2h35’36″, 2. Josephine Wangoi (Paratico) 2h37’21″, 3. Ornella Ferrara (Bovisio Masciago) 2h42’38″, 4. Veronica Vannucci (Atl. Vinci) 2h43’22″, 5. Manuela Manca (Amsicora) 2h48’46″, 6. Monica Carlin (Brema Running Team) 2h51’06″, 7. Loretta Giarda (Avis Gambolò) 2h54’11″, 8. Stefania Satini (Dolomiti) 2h54’12″, 9. Michela Ipino (Bassano Running) 2h55’04″, 10. Ulrike Raich (Telmekom Team) 2h56’51″. Campionato italiano master. MF35: 1. Josephine Wangoi (Paratico) 2h37’21″. MF40: 1. Ornella Ferrara (Bovisio Masciago) 2h42’38″. MF45: 1. Morena Dal Pos (Aviano) 2h59’41“. MF50: 1. Antonella Parrella (Atl. Buja) 3h26’10″. MF55: 1. Verena Brenner Piccinin (Brugnera Friulintagli) 3h25’04″. MF60: 1. Diana Schenone (Podistica Peralto) 3h32’08″. MF65: 1. M. Antonio Busatta (Lib. S. Pietro) 4h29’11″. Disabili. Hand bike: 1. Murielle Lambert (Fra) 1h25’27″, 2. Valeria Corazzin 1h47’55″, 3. Giuliana Spaggari (Gioco Pol.) 1h57’28″. Treviso Marathon In Line (40 km): 1. Laura Lardani 1h18’57″, 2. Silvia Arzuffi 1h18’57″, 3. Erika Zanetti 1h18’57″. Treviso Marathon In Line (20 km): 1. Giulia Spagna 54’45″, 2. Alice Tonello 54’45″, 3. Lara Sartori 56’22″.
Andrea Zanatta
Laura Giordano, l’oro sotto la bufera
L’anno scorso, quando arrivò seconda, le domandarono se non pensasse di dedicarsi completamente alla maratona. Ora, salita sul gradino più alto del podio della Maratona di Treviso 2009, ha ancora meno scuse. Laura Giordano continua a professarsi atleta del duathlon (della “bici più corsa” è campionessa italiana in carica sia nella distanza sprint, che in quella classica) e del triathlon (aggiungete pure il nuoto: vicetricolore sul percorso olimpico). Ma anche andando solo a piedi, comincia a prenderci gusto: in bacheca bisognerà far posto al titolo nazionale nella gara regina di Olimpia. “Ho un vantaggio: di testa resto lucida – sorride –. Sarà perché nel triathlon esco dall’acqua sempre indietro e ormai sono abituata a non abbattermi, pensando che le gare sono lunghe”. E ieri ha gestito alla perfezione: è partita con il suo passo, via via ha seminato le avversarie più accreditate, prima Ornella Ferrara, poi Josephine Wangoi, fino a sbucare tutta sola da porta San Tommaso per imboccare la passerella finale. “Visto che eravamo tutte insieme, ho pensato a migliorare il mio primato e a giocarmela fino in fondo. Pian piano ho fatto una progressione e sono andata via. C’ero di gambe, di testa ero convinta, ci ho creduto fino alla fine”. Alla terza maratona in carriera, ha limato di due minuti netti il suo personale, quel 2 ore 37’ e 37’’ ottenuto proprio su queste strade dodici mesi fa. Tutto previsto, almeno dal marito- allenatore Fabio Pizzagalli: “Me l’aveva detto: “Mal che vada, fai 2 ore e 35. Lo ringrazio perché insieme facciamo tanti sacrifici. Come ringrazio la mia squadra, Aldo Zanetti, e tre duatleti, Alessandro Alessandri, Roberto Brugè e Piergiorgio Conti, che mi hanno fatto da lepri. Adesso dovrò ricambiare il favore”. Un grazie anche al pubblico nostrano che l’ha adottata (nelle multidiscipline gareggia sotto le insegne della Silca Ultralite, nell’atletica per la Industriali Conegliano): “Nonostante la pioggia, nei paesi c’era gente che faceva il tifo, io sono di Pesaro, ma il mio cuore ormai è a Treviso”. E adesso bisognerà decidere: maratona o duathlon? “Intanto riprenderò la bici per scaricare la schiena. Poi le gare verranno da sé: a maggio avrei gli Europei, vedremo”. Chi ha già deciso è Josephine Wangoi, keniana, sposata a Brescia con l’ex maratoneta Gianfranco Vergine: da un paio di mesi si è licenziata dal lavoro. “Facevo i turni in fabbrica, anche di notte. Ora posso dedicarmi solo ai miei due figli e alla corsa”. Il secondo posto la appaga: “Sono due mesi che sto tribolando per infortuni, non pensavo nemmeno di riuscire a gareggiare qui. Ma ci tenevo molto, anche perché l’organizzazione ha sempre insistito perchè partecipassi. Ho abbassato il mio personale, sono contentissima”. Una decisione attende anche Ornella Ferrara: la più titolata tra le atlete in gara si è vista sfuggire quella che, per sua stessa ammissione, rappresentava “una delle ultime occasioni” di una lunga e prestigiosa carriera (ad aprile compirà 41 anni). “Quando ho visto il tempo, sapevo già come sarebbe andata a finire: all’inizio stavo bene, ma patisco molto il freddo e la pioggia (alla fine ha dovuto anche ricorrere alle cure mediche, ndr). Ora devo valutare se continuare: ho anch’io due bambini. Ci tenevano vincessi: dirò loro, che in fondo ho vinto il titolo master”.
mzan
Loris Fanton Pasqualina Da Re Romano Pavan
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Ultima indoor 2009 a Vedelago con S. Menegazzo e A. Fanton
Nell’ultima gara indoor del 2009, svoltasi a Vedelago il 29 di marzo, ribalta per l’esordiente Silvia Menegazzo, 33,53 nel vortex e 1’46”51 nei 500m.
Buono il vortex degli esordienti Alessandro Fanton con 37,44, Elia Zordan con 36,54, Fabio Fardin con 36,28 e Bereket Pozzebon con 35,90; per Pozzebon anche 1’45”58 sui 500m.
Ancora immagini dagli Europei Indoor Master di Ancona…
I due staffettisti d’oro: Fabio Orlandi e Rosa Marchi
Podio per il bronzo di Orlandi sui 200m
This entry was posted on Martedì, Marzo 31st, 2009 at 23:36 and is filed under Diario Trevigiano.
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