DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
CON IL CAMPIONATO NAZIONALE CADETTI SI CHIUDE LA STAGIONE ATLETICA IN PISTA.
I giovani non deludono mai è il dopo che si perde, tuttavia (chi vuol esser lieto sia…)
Veneto sul podio, trevigiani effervescenti. Il copione parrebbe non discostarsi da quello di una (meritata) festa al termine di un anno fatto si fatiche e di sacrifici per portare alla ribalta nuovi talenti, nuove speranze per questa nostra amata atletica.
E’ il poi, il dopo che disorienta quando non sconcerta: buone reminiscenze ancora tra gli allievi poi un considerevole sparigliamento tra gli juniores e infine il salto nel nulla o quasi tra i seniores. Il solito copione che va avanti da anni, una emorragia senza possibilità di tamponarla. Fare i conti con i dati statistici è impietoso ; è solo un segnale allarmante che qualcosa proprio non quadra ma non sa dare soluzioni né trovare rimedi. Mi lascia impotente a guardare tante belle facce intelligenti di giovani, con lo sguardo rivolto a sogni e progetti disegnati nell’aria per poi svanire ai margini della maturità tra mille sospiri e rimpianti di quanto poteva essere e non è stato. Li amo tutti quei volti sorridenti, amo le loro eroiche imprese proiettate verso un futuro che li fa per alcuni anni splendidi protagonisti fino a quando qualcuno o qualcosa li spegnerà per sempre. Poi li perdo irrimediabilmente, spariscono dai miei schedari e io allora mi aggrappo a quei pochi che resistono e gli tributo per riscattarmi, i giusti meriti, cercando di fissarli nella memoria collettiva, per sempre: mitici dei, primattori della nostra piccola ma gloriosa storia dell’atletica trevigiana, nobile e generoso presupposto a quella nazionale.
Più utile allora parlare di Cles, sede del campionato italiano cadetti per regioni e individuale.
Consacrazione di Tommaso Sciannimanica, coneglianese della Libertas Sacile, campione nazionale nell’asta con 3,90 che è anche il primato trevigiano cadetti (quello provinciale resta al “veterano” vittoriese Massimiliano Ruggio che lo stabilì con la misura di 3,50 nel lontano 1984 a Dueville il 9 di settembre, trentatre anni fa!).
Gloria anche per l’argento Daisy Serenissima Melesso che nel lungo, giungendo seconda si è ulteriormente migliorata, balzando a 5,49 (aveva 5,40). E gloria per il nostro Francesco Zanon, trevigiano che milita nell’Albore Martellago: suo l’argento sui 1000m. corsi in 2’38”77.
Bellissimi i tanti quarti posti conquistati, in primis da Riccardo Ganz, classe 2003 (dove ha primeggiato): è incespicato proprio nell’ultimo ostacolo perdendo così preziosi centesimi e probabilmente il podio con un meritato bronzo, tempo 40”03 (vi ricordo che quest’anno Riccardo ha migliorato il primato trevigiano dei 300hs con 39”71, scalzando l’amico Andrea Pellizzari, autore nel 2000 a Fano di un 39”78 e nientepopodimeno che l’illustre Maurizio Forner, detentore di un manuale 39”8 datato 19 ottobre 1985 a Bassano del Grappa. Via via eccellenti gli altri con con Livia Ettari sugli 80hs in 12”10 primato provinciale, superata in graduatoria soltanto dalla castellana fuori provincia Lisa Gudolin con 11”8 (manuale) e precedendo un’altra nostra grande star degli ostacoli, la coneglianese Elisa Fedato, 12”12 registrati venti anni fa a Senigallia il 12 ottobre del 1987; con Giulia Dani, anche lei classe 2003, sui 300hs in 46”05 (ottenuti in sede di qualificazione); pregevole la quinta posizione della coppia di lanciatrici con Alice Moret (miglioratasi nel peso fino a 12,57) e con Alessia Pivato nel giavellotto con 41,34. Interessante il tempo cronometrato a Colin Bonato sui 300m. piani, 36”89 che fa ben sperare. Sulle loro lunghezze d’onda Leonardo Teruzzi (giavellotto), Mihaela Burlacu (300hs.) e Samuele Menegazzo (300hs.); sottotono (emozionati?) Behialu Roveri (2000m.) e Nicolas Delton (disco).
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Virginia Scardanzan negli Stati Uniti per inseguire il sogno del salto con l’asta
La 19enne trevigiana, azzurra dagli Europei Junior 2017, andrà alla California University State Northridge
TREVISO - Virginia Scardanzan (nella foto) vola Oltreocecano. La diciannovenne di Treviso, due volte (indoor e outdoor) campionessa italiana 2017 di salto in asta, categoria Junior, è infatti approdata alla California University State Northridge a Los Angeles.
La portacolori di Atletica Silca Conegliano, dopo la maturità conseguita nei mesi scorsi al liceo scientifico Duca degli Abruzzi di Treviso, ha scelto di continuare la sua strada dividendosi tra sport e studio, in uno dei tanti college americani, che in questi anni stanno richiamando atleti italiani provenienti non solo dal mondo dell’atletica.
Virginia da qualche settimana è arrivata nell’istituto statale (che ospita circa 40.000 studenti) dove studierà kinesiologia, oltre, ovviamente, ad allenarsi. “Mi allenerò per il primo periodo con il coach Johnson, allenatore della nazionale americana di velocità e ostacoli - commenta l’azzurrina - ho deciso di trasferirmi negli Stati Uniti anche perché qui posso concentrarmi non solo sugli allenamenti ma anche sullo studio e quindi riuscire a fare entrambe le cose senza dover per forza scegliere una delle due.
In Italia questa cosa non mi era così facilmente perseguibile, anzi”. Virginia vanta già importanti esperienze internazionali: oltre ad aver partecipato ad eventi che hanno visto confrontarsi diverse nazioni d’Europa, durante l’estate da poco conclusa ha preso parte alla “spedizione” azzurra che ha partecipato agli Europei Junior.
Per la diciannovenne l’impatto con la vita americana è positivo ma anche impegnativo, con due sedute giornaliere di allenamento (una alle 6.30 e una alle 12.30). “Le prime gare inizieranno probabilmente a gennaio con una breve stagione indoor, per poi iniziare la vera stagione estiva nel migliore dei modi - aggiunge l’astista - con l’occasione voglio ringraziare Atletica Silca Conegliano che fin dal mio arrivo mi ha sostenuto, supportandomi anche in questa scelta di vita”.
Un plauso e un grandissimo “in bocca al lupo” arriva da Francesco Piccin, presidente di Atletica Silca Conegliano. “Siamo molto orgogliosi del percorso che sta seguendo Virginia, che finora è riuscita a far convivere brillantemente studio e atletica – commenta Piccin – siamo sicuri che continuerà a farlo anche negli Stati Uniti d’America. Chi studia e fa sport potrebbe avere un futuro migliore di chi si dedica solo alla scuola. Continuiamo ad essere convinti che la nostra “mission” di ricerca del talento sia la strada giusta da perseguire”.
Virginia Scardanzan, prima di approdare all’atletica, è stata una ginnasta di buon livello (quinto posto al campionato nazionale e promozione nel campionato italiano di serie A a squadre, convocazioni in vari ritiri nazionali). Nel 2012 inizia a dedicarsi a salto in lungo, salto in alto e corsa e nel 2013 viene indirizzata al salto con l’asta, che diventerà poi la sua specialità.
Nel 2017, con la misura di 3,95 metri, ha conquistato il titolo italiano, categoria Junior, nella rassegna indoor, bissando poi il successo tricolore anche nel campionato outdoor. Nel 2016 sono arrivati l’argento tricolore indoor e outdoor e la maglia azzurra nell’incontro internazionale di Padova, nel 2015 l’argento indoor e il bronzo outdoor. È stata allenata da Fulvio Maleville e Marco Chiarello.
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