DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
La mamma di Elisa Girotto “commossa ma con il sorriso” in corsa parenti e amiche
Un mare di solidarietà rosa oggi a San Vendemiano (TV) con la quarta Corri in rosa
Quasi 20 minuti per la partenza con 8.000 donne in corsa per la lotta al tumore al seno
Il cuore delle donne. Ottomila battiti all’unisono oggi a San Vendemiano (TV). Uno spettacolo da togliere il fiato, una magia rosa con 8.000 donne in corsa per le donne. Chi c’era alla partenza, alle 10, in via De Gasperi, di fronte al municipio se la ricorderà per un bel po’ questa nuvola rosa. La quarta edizione della Corri in rosa è stata baciata, anche quest’anno, dal sole e dalla solidarietà. Quella di mamme, sorelle, nonne, cugine, parenti, colleghe che hanno scelto di fare parte di un evento unico nel suo genere. Correre e camminare 5 o 10 km tra il centro città e la splendida Calpena colorata d’autunno per contribuire al pagamento delle rate del mammografo acquistato dall’associazione Renzo e Pia Fiorot e installato nell’ospedale di Conegliano e utilizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana per lo screening (da gennaio ad ottobre si sono già sottoposte all’esame ben 8855 donne). Una corsa che è diventata un simbolo. Di coraggio, di lotta, di solidarietà, di condivisione, di prevenzione, di amicizia, di sostegno. Quasi tutte sono arrivate in gruppo. Molte per sostenere chi non può correre perché sta affrontando la malattia e le cure. Molte per ricordare chi non c’è più fisicamente, come la mamma e le amiche di Elisa Girotto (una quarantina), che hanno corso e camminato per lei, portata via dal male poco più di un mese fa. Una mamma che aveva partecipato alle altre edizioni della Corri in rosa, dimostrando sensibilità e attenzione anche prima della malattia. Lungo i 5 e i 10 chilometri dei due percorsi, storie di vita, oltre la malattia, storie di lotta. In tante si sono commosse, in tante hanno pianto, ma tutte, insieme, si sono fatte coraggio. Chi con i capelli tinti di rosa, chi con le piume rose, chi con la parrucche rosa, chi con il tutu rosa, chi con fiocchi rosa, braccialetti e collane. Tutte con la maglietta rosa. Dalle più grandi alle più piccole (moltissime quelle in passeggino). Più di qualcuna accompagnata anche dalle cagnoline. Al traguardo qualche lacrima, ma soprattutto sorrisi, gioia e abbracci.
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Maratona: Nasef e Dal Ri campioni a Verona
VIRGINIO TRENTIN CAMPIONE ITALIANO M60
di Luca Cassai
Una conferma e una prima volta nei Campionati italiani di maratona a Verona. Tra gli uomini festeggia il secondo titolo consecutivo sui 42,195 chilometri Ahmed Nasef (Atl. Desio), 42enne di origine marocchina e monzese d’adozione, in 2h16:53. Al femminile prevale Federica Dal Ri (Esercito) per il suo settimo centro in una rassegna nazionale assoluta, ma finora non si era mai imposta su strada. La 37enne trentina, che in questa stagione ha già conquistato la vittoria nella corsa campestre, porta a termine la gara con il tempo di 2h37:45 e poi fa indossare la maglia tricolore alla piccola figlia Chiara. Sul podio maschile salgono anche Eyob Faniel (Venicemarathon Club, 2h20:20) e Manuel Cominotto (Esercito, 2h20:29), tra le donne Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo, 2h38:55) e Anna Spagnoli (Edera Atl. Forlì, 2h39:09), entrambe con il record personale. Al traguardo nella sedicesima edizione dell’Agsm Veronamarathon il successo va comunque al keniano Robert Ndiwa in 2h12:51, terzo il marocchino Lahcen Mokraji (Atl. Desio, 2h19:47) in una manifestazione che ha messo in palio anche i titoli italiani master nella città veneta, con circa 10.000 iscritti sulle tre distanze in programma, comprese la mezza maratona e la 10 km.
UOMINI - Il tricolore assoluto rimane sulle spalle di Ahmed Nasef che dopo Verbania 2016 si aggiudica il titolo anche a Verona 2017. Non è mai in discussione la sua leadership a livello nazionale: infatti è l’unico che riesce a tenere l’andatura del gruppo di testa, almeno fino a quasi metà gara con un parziale di 1h06:31 mentre i quattro battistrada keniani guidati dal pacemaker Ishmael Kalale (Atl. Casone Noceto) transitano in 1h06:25. Due minuti più tardi gli altri italiani con Marco Salami (Esercito, 1h08:30) a dettare il ritmo. Poi c’è la fuga vincente del keniano Robert Ndiwa, seguito dai due connazionali che progressivamente entrano in crisi: Kipkirui Lagat si ferma poco oltre il 30° km e Daniel Boiwo chiude decimo in 2h26:49. Il secondo posto della gara è quindi per Ahmed Nasef (Atl. Desio, 2h16:53), nella sua quarta uscita agonistica stagionale sulla distanza: in precedenza aveva corso a Roma (settimo con 2h16:39), Breslavia (quarto in 2h20:42) e Sofia, dove il 15 ottobre era stato secondo con 2h17:29. “Oggi non contava il tempo o la posizione - dichiara - ma correvo per il titolo. Mi sono preparato per quello e sono contento di aver raggiunto l’obiettivo”.
Alle sue spalle si lotta per il podio: sul secondo gradino Eyob Faniel (Venicemarathon Club, 2h20:20), venticinque candeline da spegnere tra sette giorni, stavolta al via senza ambizioni cronometriche ma per puntare a un piazzamento tricolore dopo il successo di quattro settimane fa a Venezia in 2h12:16. Poco distante il 26enne veneto Manuel Cominotto (Esercito, 2h20:29), che completa la seconda maratona della sua carriera, davanti al siciliano Alessandro Brancato (Gp Parco Alpi Apuane), quarto nel campionato italiano con 2h21:03.
DONNE - Finisce con la piccola Chiara, quattro anni compiuti a luglio, che indossa la maglia tricolore. Insieme a lei c’è la mamma Federica Dal Ri: ha appena vinto il settimo titolo italiano assoluto della sua carriera, ma finora ci era riuscita nella corsa campestre (l’ultimo pochi mesi fa alla Festa del Cross di Gubbio) e su pista (all’aperto e indoor), non su strada. Anche al femminile, una donna sola al comando e in questo caso per il successo nella Veronamarathon, oltre che nella rassegna tricolore. Il termometro segna 5 gradi alla partenza, ma il cielo è sereno. Nei primi chilometri si viaggia a una media di 3:38 ogni mille metri, per una proiezione sotto 2h34. Al giro di boa l’intermedio della trentina è 1h17:25 con un buon vantaggio su Teresa Montrone (1h18:47) che precede di un minuto la coppia formata da Claudia Pinna e Anna Spagnoli (1h19:48), mentre comincia a staccarsi Elisa Stefani (1h19:59). La seconda parte di gara è meno rapida per tutte con il successo in piazza Bra alla portacolori dell’Esercito (2h37:45), bronzo a squadre nel cross corto ai recenti Mondiali militari in Ungheria e moglie della colonna azzurra Gabriele De Nard. Per la terza volta corre in meno di 2h38, come nelle ultime due maratone di Padova (2h37:05 nel 2016 e 2h37:54 quest’anno). “Vincere un titolo italiano è sempre un onore - racconta - e quello su strada mi mancava. Ho impostato una gara sui miei ritmi, anche se speravo in un crono più basso ma dal 27° chilometro ho iniziato a sentire la fatica. Da lì in poi ho corso con il cuore e anche grazie al tifo del pubblico ce l’ho messa tutta fino alla fine. Mi sono detta: goditi il viaggio e le sensazioni che può darti, perché la maratona è un viaggio”. Dietro si migliora Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo, 2h38:55): la 29enne pugliese di stanza a Trieste, sorella del canottiere bronzo olimpico Domenico, aveva un personale di 2h39:04 colto in primavera a Milano. Ancora più netto il progresso della 45enne Anna Spagnoli (Edera Atl. Forlì, 2h39:09), rispetto al crono di 2h42:33 ottenuto a Ravenna nel 2015 quando arrivò seconda nella rassegna nazionale.
Si deve invece accontentare del quarto posto la sarda Claudia Pinna (Laguna Running, 2h39:43) davanti all’ungherese Tunde Szabo, vincitrice l’anno scorso a Verona ma oggi quinta in 2h42:27, e alla piemontese Elisa Stefani (Brancaleone Asti, 2h42:35), tricolore assoluta nel 2013.
MASTER - Un evento con doppia valenza, quello organizzato da Gaac 2007 e Veronamarathon Eventi insieme al Comune di Verona, che ha assegnato anche i titoli italiani master di maratona. Tra i risultati, spicca la nuova migliore prestazione europea M85 realizzata dall’inossidabile Antonino Caponetto (Maratona d’Italia Sport) con il tempo di 4h20:11, per superare nettamente il precedente 4h47:50 stabilito dal tedesco Josef Galia nel lontano 1984. L’inossidabile carpigiano di origine siciliana, classe 1931, detiene adesso due primati continentali: infatti è ancora imbattuto il suo limite M80 ottenuto nel giorno dell’ottantesimo compleanno a Reggio Emilia (3h46:03 nel 2011). Notevole anche il 2h29:55 di Emanuele Piacentini (3,30 km Road & Trail Running Team Formigine) nella categoria SM50.
MEZZA MARATONA - Nella 4ª Cangrande Half Marathon, vittoria all’azzurra della corsa in montagna Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini Excelsior) in 1h17:07 davanti a Elisabetta Beltrame (Lbm Sport Team, 1h21:50) e Cristina Marzioni (Atl. Potenza Picena, 1h23:12). In campo maschile successo del keniano Rodgers Maiyo (1h02:18) nei confronti di Joshua Lemushen (1h04:14), terzo l’ugandese Simon Rugut Kipngetich (Toscana Atl. Futura, 1h08:35).
CAMPIONI ITALIANI MASTER 2017 DI MARATONA
UOMINI
SM35: Luca De Francesco (Atl. Mds Panariagroup Sassuolo) 2h28:46
SM40: Ahmed Nasef (Atl. Desio) 2h16:53
SM45: Cristian Cocco (Pod. Amatori Olbia) 2h33:41
SM50: Emanuele Piacentini (3,30 km Road & Trail Running Team Formigine) 2h29:55
SM55: Roberto Piazzi (Fò di Pe Valbrembo) 2h49:44
SM60: Virginio Trentin (Atl. San Biagio) 2h53:27
SM65: Carluccio Bordoni (2002 Marathon Club Sondrio) 3h06:29
SM70: Francesco Diana (Amatori Vesuvio) 3h29:05
SM75: Giovanni Ronco (Gioia Running) 4h10:15
SM80: Giulio Natale Ambruschi (Runners Bergamo) 4h09:48
SM85: Antonino Caponetto (Maratona d’Italia Sport Carpi) 4h20:11 (MPI, record europeo M85)
DONNE
SF35: Federica Dal Ri (Esercito) 2h37:45
SF40: Claudia Pinna (Laguna Running) 2h39:43
SF45: Anna Spagnoli (Edera Atl. Forlì) 2h39:09
SF50: Milena Grion (Tre Casali San Cesario) 3h11:41
SF55: Annamaria Caso (Napoli Nord Marathon) 3h18:10
SF60: Giovanna Ferrarini (Bipedi Vigolzone) 3h47:23
SF65: Rosetta Strancone (Cosenza K42) 5h06:45
SF70: Giovanna Mondini (Marathon Cremona) 4h20:32
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MARATONINA DI PALMANOVA
Rech ed Esposito sul podio!
Belle prestazioni alla maratonina di Palmanova per i due giovani alfieri della Silca Ultralite Alberto Rech e Giacomo Esposito. Alberto, giungendo secondo ha realizzato l’ottimo tempo di 1h 08. 04 e Giacomo, terzo lo ha praticamente affiancato con 1h 08. 47. Tra gli altri piazzati Gianni Bortolussi, Paolo Zilli e Denis Frasson.
Tra le donne, bene Erica Michielan con 1h 27. 53 su Alessandra Franchetto (1h 28. 41.) Altre presenze quelle di Monia Capelli, Caterina Chiaradia, Erika Venturini e Martina Zanette.
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