TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020
DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
PRIMATI PER ETA’
Settore femminile parte seconda: il mezzofondo
Viola e Mazzer d’un soffio su Bavaresco
(ma Serenella Sbrissa “residente” batte tutte!)
Tra le master Mardegan e Pascon “imprendibili”!
Quarta tappa miracolosamente allineata a quella maschile, tenuto conto che nel settore femminile la ricerca è più recente e meno dispersiva (ci proverò anche con il “fondo” ? Vedremo).
Qui la sorpresa c’è anche se un po’ ventilata e non proprio a cifra tonda. Sulle nostre valide mezzofondiste (tutte ancora giovani), virtualmente ha prevalso una “residente” di gran classe: la vicentina Serenella Sbrissa (compagna di David De Luchi) con ben 12 titoli virtuali. Il trono giustamente se lo dividono invece Giulia Viola e Beatrice Mazzer, due splendide realtà fermate dagli accidenti e dai malanni che affliggono tanti atleti (e la Viola “indomabile” resiste e continua, Covid permettendo). Il parterre delle mezzofondiste ha messo in risalto però anche la coriacea abnegazione della Fabiana Bavaresco e la classe e l’eleganza di Veronica Piutti, decana degli 800m. e prima moderna interprete del nostro mezzofondo. Con lei l’instancabile giovanissima Irene Vian, una autentica leonessa!
Tra le master trionfale primo posto per la dolcissima Elsa Mardegan (strepitoso il suo “filotto” sui 1500m. dal 2004 al 2019) sulla impegnatissima (in senso lato oltre che sportivo) Paola Pascon, protagonista soprattutto sugli 800m. ma presente anche sui 200/400/1000m. Sul podio si fa per dire, ancora lei l’energica nonnina delle corse (la ritroveremo anche nel fondo): Mirka Mettifogo, istranese di valore europeo e mondiale negli anni novanta.
Addentriamoci nei dettagli.
800m. Suggestionate da un clima di crescente entusiasmo creato da un nascente movimento coneglianese di valide mezzofondiste
(come Luciana Saccol, Fiorita Tormena, Graziella Dal Prà, Anita Cappellotto, Paola Moro) ecco le prime ardite ragazzine che, alla fine degli anni settanta, si cimentano a dodici anni prima (Laura Crema nel 1980 con 2’33”1), poi addirittura a 10/11 anni (con Romina Possamai e Sandra Mocellin nel 1981). E’ fatta. Il mezzofondo/fondo farà le sue grandi aperture, spianando la strada ai futuri successi e alle future grandi personalità atletiche (penso a Giuliana Teo, Ornella Cadamuro, Veronica Piutti e, soprattutto a Rosanna Munerotto). E così avanti fino alle stelle dei nostri giorni come Michela Zanatta, Valentina Bernasconi Beatrice Mazzer (sparita troppo presto), Giulia Viola, Irene Vian ed Eleonora Vandi (la moglianese di Macerata, guidata da quel mago di Faouzi Lahbi, ha superato, nel trevigiano, persino la leggendaria Iryna Lishchynska!). Tra le master una ottima quattrocentista si trasferisce allungando la su distanza, raddoppiandola: ne diventa subito la reginetta (sto parlando della validissima Paola Pascon). E in chiusura, reduce dai favolosi anni novanta, ancora lei, Mirka Mettifogo, degna sovrana a chiudere il suo impero.
1000m. Disciplina poco e niente frequentata, ha visto sporadici risultati negli anni, spesso ricavati da tempi di passaggio su gare più lunghe (prevalentemente sui 1500m.). Li ho aggiunti perché sono stati un efficace banco di prova formativa per generazioni e generazioni di atlete (come i 3000m. per le fondiste). Qui le ragazzine si sono tutte date un gran daffare (a dieci anni (indovinate un po’ chi?) la grande Rosanna Munerotto si faceva notare nel 1973, ad appena dieci anni, con un 1000m. da 3’42”0 e a nove anni la vittoriese Giulia Meneghin nel 1996 provava, segnalandosi come la più giovane millemetrista! Si puo’ dire?). Poi ci pensava Beatrice Mazzer a sistemare per sempre il settore giovanile, portando il valore cronometrico tra i 12 e i 16 anni alla irraggiungibile cifra di 2’51”48 (peraltro contrastata da una pregevole Nikol Marsura, fermata solo dai soliti antipatici infortuni sul campo): persino la Piutti ha temuto per il suo provvisorio primato (2’51”1). Poi di passaggio la Viola si attestava sotto quel suo buon tempo e la Vandi, in diretta quest’anno, tagliava decisamente la testa al toro! Tra le master ci ha provato soltanto la Pascon (del resto non ci sono gare ad hoc per le atlete in pista).
1500m. Ed è ancora lei, la Munerotto (un mito) ad aprire le danze sui 1500m: a 14 anni, nel 1977, realizza 4’49”0. Poi sarà una fulgida carriera, soprattutto nel fondo. Una studentessa, Sabrina Giacometti, fa da ponte tra la Rosanna e il nuovo che avanza, prima l’enfant prodige della corsa, la Mazzer, poi la gazzella danzante della Viola e i 1500m prendono il volo e le cime delle graduatorie italiane. La Iryna ovviamente è irraggiungibile ma sta poco nelle fila trevigiane e in tante sono presenti, tutte valide combattenti (sto pensando alla caparbia Sabrina Boldrin, alla leggiadra Arianna Morosin alla fortissima Valentina Bernasconi).Dopodiché si entra, tra le master, nell’infinito interregno di Elsa Mardegan (già presente su 800/1500m nel momento della nascita del nostro mezzofondo/fondo femminile). Che dire: solo il covid poteva “interrompere questa sua magica continuità”, ma lei è pronta a fare la sua parte: 2021 non ci sfuggi!
Solito finalino con Mirka Mettifogo che con il suo 6’20”3 domina su tutte le cinquantenni e sessantenni che ci hanno provato!
Eccovi i virtuali podi come da tabelle allegate.
Seconda tappa femminile di questo virtuoso viaggio: il mezzofondo (800m-1000m-1500m).
Vi do, per consuetudine, il podio per le seniores e per le master.
800m. seniores - 1° Veronica Piutti, Fabiana Bavaresco e Eleonora Vandi con 4 titoli ciascuna (qui Serenella Sbrissa sarebbe prima con 5 titoli).
800m. master - 1° Paola Pascon con 11 titoli; 2° Elsa Mardegan con 5 titoli; 3° Mirka Mettifogo con 3 titoli.
1000m. seniores - 1° Beatrice Mazzer con 4 titoli; 2° Mchela Zanatta con titoli; 3° Fabiana Bavaresco, Irene Vian e Nikol Marsura con 2 titoli (Sbrissa 2 titoli);
1000m. master - 1° Paola Pascon con 3 titoli; tutte le altre un titolo.
1500m. seniores - 1° Giulia Viola con 7 titoli; 2° Rosanna Munerotto, Iryna Lishchynska, Arianna Morosin, Sabrina Boldrin, Valentina Bernasconi con 2 titoli (ben 5 titoli la Sbrissa);
1500m. master - 1° Elsa Mardegan con 16 titoli; 2° Mirka Mettifogo con 3 titoli; 3° Giorgina Meghini, Grazia Tison, Mirca Giro con 2 titoli.
Le due atlete più titolate risultano pertanto:
Tra le seniores Giulia Viola e Beatrice Mazzer con 7 titoli (Serenella Sbrissa ne conterebbe addirittura 12), davanti alla Bavaresco con 6 e alla Piutti e Vian con 5;
tra le master prevale Elsa Mardegan con 20 titoli davanti alla Paola Pascon con 14 e alla Mirka Mettifogo con 6.
……………………………………………………………………………………………………………
La prossime tappe: il fondo maschile-femminile (3000/5000/10.000m).
Un particolare ringraziamento va a Luigi Fasolato per la sua preziosa collaborazione (con opportune correzioni, suggerimenti e notizie a coprire lacune).
Ecco le tabelle e come interpretarle ***!
(LEGGETE PRIMA LE PREMESSE!)
*** Esse indicano la disciplina presa in esame (es. i 100 metri); segnala i vari limiti di categoria (assoluto, under 23, under 20, under 18,under 16, corrispondenti ai nostri seniores, promesse, juniores. allievi e cadetti); quindi cominciano le colonne che esprimono l’età e nelle conseguenti righe si susseguono prestazione, nome e cognome, luogo e data di nascita, data e luogo della gara. La lettura del primato quando sono presenti data di nascita e data della gara dell’atleta va espressa sempre con la formula dell’anno anagrafico, come da regolamento internazionale; in tutti gli altri casi si ricorre alla forma annuaria (come si usa fare in Italia). Esempio:
primo caso - 21 - 10”60 - Silvano Fedriga - Castelfranco Veneto 16-10-1970 - 28-7-1992 - Domodossola (calcolo 92 meno 71 = 21, poiché Silvano il 28 di luglio aveva ancora 21 anni);
secondo caso - 28 - 10”61 - Marco Martini - Ponzano 28-8-1991 - 22-8-2020 - Mantova (calcolo 20 meno 92 = 28, poiché Marco il 22 agosto non aveva compiuto ancora 29 anni). Ne avrà 29 con 10”65 corsi a Correggio il 13 settembre del 2020;
terzo caso - 16 - 10”85 - Loris Tonella - Roncade 20-4-2004 - 1-8-2020 Trieste le due letture (anagrafica e annuale) coincidono);
quarto caso - 37 - 12”0 - Lelio Miani Treviso 17-6-1952 - 1989, vale l’annualità del dato (89 meno 52 = 37) poiché manca la data della gara:
quinto caso - 13 - 11”7 - Ferruccio Bortot, 1962 - 1975, a maggior ragione vale l’annualità del dato poiché addirittura mancano tutti e due i riferimenti-base, data di nascita e data della gara (75 meno 62 = 13).
Sempre pronto a dare ulteriori chiarimenti, a ricevere suggerimenti ed eventuali correzioni documentate perché io possa riscontrarle e convalidarle (su messanger o via e mail - francopiol42@gmail.com - tel 06.9056244)
Perdonatemi refusi, imprecisioni e lacune. Vi voglio bene!
(foto di Eduard Ardelean, Roberto Passerini, Gabriele Marsura, Alberto Tozzato Foto Colombo/Fidal e altri - grazie!)
……………………………………………………
……………………………………………………