Luglio 26th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Plauso finale a Laura, Giulia e Manuel:

grazie ragazzi!

  I campionati Europei Juniores di Novi Sad si sono conclusi: per noi due conti, positivi, Manuel Cargnelli ha pur sempre fatto una esperienza utile e ha provato, misurando le sue forze in campo, la sua “dirompente” personalità tecnica ed umana; Giulia Alessandra Viola è stata un inno alla “volontà” di esserci e di contare, brava e determinata, una certezza per il nostro mezzofondo; Laura Strati, fresca giovane e bella, si è “quasi medagliata”, è mancato, forse, un pizzico di fortuna: ai nostri ragazzi un plauso e un grande grazie!!!

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ULTIMA GIORNATA

4×100m donne - Quasi mezzo secondo di peggioramento rispetto alla batteria della mattina (45″92 contro 45″49) costa alle azzurre della 4×100 una medaglia di bronzo più che possibile. Condotta un po’ morbida da parte delle nostre velociste, con cambi in sicurezza: molto buona l’ultima frazione di Marta Maffioletti, che però non riesce a completare la rimonta.

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 4×100m batterie: (2)b1 Italia (Laura Strati-Laura Gamba-Camilla Fiorindi-Marta Maffioletti) 45″49 (qual.)4×100m finale: 1.Germania 44″86, 2.Polonia 45″12, 3.Olanda 45″88, 4.ITALIA (Laura Strati-Laura Gamba-Camilla Fiorindi-Marta Maffioletti) 45″92 

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 Il miracolo della staffetta - In partenza il piazzamento era uno solo, perchè l’obiettivo più realistico ci riservava anche qui il 4° posto. Troppo forti i britannici, con il fenomeno Chris Clarke, troppo quadrati i tedeschi, troppo ricchi di tradizione i polacchi. Noi compatti, questo sì: ma reduci da una batteria che aveva sollevato qualche interrogativo. L’unica possibilità era dare il massimo, e si è cominciato bene: il pallido Andrea Daminelli di ieri ha lasciato posto alla scorza del vero bergamasco. Al primo cambio c’erano 7/8 metri tra noi e la medaglia: ma davanti si era formato il gruppetto. Poi Francesco Cappellin ha fatto il forcing per intero ed è riuscito ad avvicinare i battistrada: ormai a tiro il polacco per Alessandro Pedrazzoli, che ha comunque giocato in modo accorto e atteso il rettilineo per passare. A quel punto il destino era tutto nei piedi di Ravasio e Grynkiewicz:il polacco ha cercato di passare subito, ma l’azzurro ha preso la corda e l’avversario ha perso il passo. Nuovo attacco sul rettilineo di fronte: anche stavolta non si passa. Poi all’imbocco della curva: Ravasio sempre davanti. Ancora un metro di vantaggio per l’azzurro all’ingresso sul rettilineo: una corsa disperata verso il traguardo, con le gambe che girano per pura forza d’inerzia. Grynkiewicz ha un sussulto ai 30 metri finali, sembra affiancare Ravasio: ed invece è il principio della fine per il polacco, che finisce in rottura prolungata e non riesce nemmeno a tenere il bastone in mano quando cade a due metri dalla linea. Desolato, guarda da terra gli azzurri che si abbracciano per la medaglia più incredibile.

4×400m finale: 1.Gran Bretagna 3′07″82, 2.Germania 3′08″11, 3.ITALIA (Andrea Daminelli/49″10-Francesco-Cappellin/46″62-AlessandrPedrazzoli/47″0FrancescoRavasio/47″08) 3′09″87

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Raul Leoni

foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal  

Rassegna Stampa: Gazzettino  

La Viola ottava nei 3000 Cargnelli fuori in batteria

  Novi Sad     

Gli auspici dell’atletica trevigiana la spingevano nel gruppo delle migliori. Qualcuno, con un certo ottimismo, la immaginava ai confini del podio. E Giulia Alessandra Viola, a suo modo, non ha tradito le aspettative, centrando un bell’ottavo posto nei 3000 metri agli Europei juniores di Novi Sad.     

Il 9’39”38 realizzato ieri sera allo stadio Karadjordje, sia pur nettamente peggiore rispetto al suo primato (il 9’30”12 realizzato a metà giugno a Mogliano), va giudicato positivamente.     

La mezzofondista di Musano, in forza all’Atletica Mogliano, è emersa ai massimi livelli solo quest’anno, sotto la guida del tecnico Faouzi Lahbi. Ha inseguito il minimo continentale per tutta la stagione, l’ha ottenuto sia sui 1500 che sui 3000, e in Serbia ha scelto di correre la distanza più lunga, dove giustamente si considerava più competitiva.      Proiettata in una finale continentale, non si è sentita appagata né spaventata: ha seguito il treno delle più forti finché ha potuto (3′07″7 ai 1000 metri); quindi è andata avanti con il suo ritmo da sola (6′18″0 al 2° chilometro). Infine ha sofferto, com’è naturale, ma non ha mai mollato: quando la francese Calvin ha pensato che fosse arrivato il momento di attaccarla da dietro, ha reagito in curva e non ha concesso un centimetro sul rettilineo. Ha difeso la posizione, un ottavo posto che a quel punto valeva solo per la statistica e l’orgoglio personale: ha vinto la sua piccola grande battaglia, mostrando anche grandi qualità caratteriali.     

Insomma, una prova da incorniciare per un’atleta che, oltretutto, è ancora al primo anno di categoria e, con pazienza e tenacia, potrà migliorare moltissimo. Novi Sad, per lei, è solo l’inizio. In tutti i sensi.L’avventura continentale di Manuel Cargnelli è durata, invece, solo lo spazio della batteria dei 400 ostacoli. L’allievo di Mario Simonetta, alla prima esperienza internazionale, ha corso in 54”56, tempo di ordinaria amministrazione alla luce del 53”28 che gli ha fruttato l’argento ai Tricolori di categoria di Rieti.     

Il passaggio al turno successivo era difficile, ma non impossibile: l’ultimo qualificato per la semifinale ha corso in 53”33 nella stessa batteria di Cargnelli, alla fine 25° in classifica generale.     

Oggi scenderà in pista Laura Strati, vicentina dell’Atletica Industriali Conegliano: in mattinata la batteria della 4×100; nel pomeriggio, poco prima della chiusura della rassegna, l’eventuale finale.