Diario trevigiano
Veneti, Sloveni, croati e austriaci in lizza
nell’Altolivenza
L’atletica torna in pista. Venerdì, dalle 16 al campo Castenetto di Sacile, nell’ambito dei festeggiamenti della 736. Sagra dei Osei, si disputerà il 13. Trofeo Città di Sacile. La competizione interregionale richiamerà anche atleti da Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia. Folta sarà la rappresentanza degli alfieri di Slovenia, Croazia e Austria. In lizza ci saranno sia le categorie (maschili e femminili) del settore Promozionale, che quelle che fanno capo al settore Assoluto. «Quest’anno – anticipa Giuliano Merlino, responsabile organizzativo della Libertas Sacile – abbiamo deciso di ridurre le gare Assolute per dar spazio, come ci è stato richiesto dai Comitati regionali di Friuli Venezia Giulia e Veneto, al settore giovanile. Mi aspetto una buona partecipazione e risultati di spessore, specialmente dalla categoria Allievi, in vista dei prossimi Campionati italiani di categoria».
Nomi di rilievo ancora non ce ne sono: le iscrizioni si faranno direttamente al campo, un’ora prima dell’inizio. Merlino, però, qualche idea ce l’ha: «Punto soprattutto a portare a Sacile giavellottisti (in palio per il vincitore del concorso c’è il Trofeo Castenetto) e velocisti di buon livello. Alcuni hanno già confermato la loro presenza, altri sono ancora in forse. Potrebbe inoltre esserci il forte l’astista dei Carabinieri Giorgio Piantella. Ciò che invece è sicuro - tiene a precisare il tecnico che ha allenato a suo tempo anche l’astista Anna Giordano Bruno - è che da Capodistria arriverà un buon numero di atleti, alcuni dei quali dotati di buon potenziale tecnico».
La novità di quest’anno riguarda inoltre i
Questo il programma orario della manifestazione di venerdì: 16 (50 Es f, Asta Ci, Ce, Ae e a seguire J/P/S m; Alto Re, Vortex Ri, Martello Ci e Ce); 16.20 (50 Es m); 16.40 (batterie 100 J/P/S m); 17 (batterie 100 J/P/S f, Alto Ae, Disco Ai e Ae, Giavellotto m, Lungo Es f); 17.20 (gara
Alberto Comisso
Mondiali, ridono Di Martino e Galvan
Missione compiuta. Antonietta Di Martino supera l’1,95 dello scoglio qualificazione e approda alla finale dell’alto, prevista per giovedì sera tra le mura cariche di storia dell’Olympiastadion di Berlino. Il suo sorriso è il raggio di luce che ci voleva nel cielo, oggi plumbeo, della capitale tedesca, precipitata in un anticipo d’autunno. Un brivido nella mattinata tricolore arriva solo quando
Grazie-Matteo!
Non c’era da aspettarsi molto altro dal bravo Matteo Galvan, l’altro azzurro in gara oggi, dopo il bel passaggio del turno di ieri (con personale portato a 45.86). Il vicentino non ha sovvertito il pronostico, correndo il giro senza particolare vitalità. Partito accorto, esattamente come in batteria, non ha poi prodotto la stessa progressione nella seconda curva che lo aveva promosso. Rettilineo abbastanza in apnea, e finale in un 46.87 privo di particolare significato (ottavo posto). Merita in ogni caso degli elogi, sia per essersi migliorato nell’occasione più importante dell’anno, sia per aver centrato la semifinale all’esordio in una grande rassegna assoluta all’aperto. A Barcellona, in parecchi dovranno fare i conti con lui