Agosto 25th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Sacile

ci regala il 10,82 di Laura Ortolan, nel peso da 3kg

Antonio Fent

secondo con 62,49; Filippo Gobbi 1000m. a 2’56”20

  Alla Sagra degli Osei di Sacile bella serata in pista con giovani e giovanissimi.

Brava Laura Ortolan che  si è portata nel peso da 3 kg. a 10,82, dopo aver corso gli 80m. in 11”18.

Secondo Antonio Fent nel giavellotto con un lancio a 62,49; buoni i 1000m. di Filippo Gobbi, giunto secondo in 2’56”20, davanti a Denis Vettorel, 3’00”76 e a Lorenzo Marchese, 3’02”90.

Velocità così, così con Fabio Ferrario, 11”86 nei 100m dove Arianna Segat ha corso in 14”25; 60 metri per Elena Cristofoli Prat in 9”06 e per Agnese Tozzato in 9”18; 8”01 nei 50m. per Chiara Bortolus che, però, ha vinto alla grande il salto in lungo con 4,26; nota per Laura Peruch, 50m. in 8”56 e per Alberto Battistuzzi, 60m. in 8”70.

  

L’EQUAZIONE FIDAL

  fidal.jpg 

Dirigenti mediocri che elaborano progetti mediocri che producono risultati mediocri. Questa è l’equazione Fidal. Lasciate perdere le chiacchiere i fatti sono questi: torniamo da Berlino  con una posizione imbarazzante nel medagliere ma ciò che più preoccupa è che questi risultati non sono che il prodotto ultimo (e previsto) di un’inconsistenza politica raggelante.

Alla mediocrità della gestione tecnica dedicherò il prossimo intervento qui, invece vorrei evidenziare la mediocrità della gestione politica nelle altre situazioni extra-agonistiche.
Non serve rovistare in nessun cassetto segreto per dimostrare quanto affermo; mi limiterò ad evidenziare quello che è già di pubblico dominio. Mi riferisco ad esempio alla mancata approvazione da parte del Coni del regolamento GGG, alla gestione di Andrew Howe e a “l’affaire Collio“. Qualche considerazione.

Questione Gruppo Giudici Gare: La Fidal decapita i vertici GGG e nomina un commissario al quale chiede di riprogettare il nuovo corso del gruppo giudici. Il risultato è la produzione di un testo talmente irregolare che il Coni non approva il regolamento chiedendo alla Fidal precise modifiche. Credo sia un caso senza precedenti. Pasticciare un regolamento tanto da non ricevere l’approvazione del Coni è cosa grave ma ancora più grave è lo sfacciato tentativo di tenere la cosa nascosta. L’inghippo è diventato di pubblico dominio solo perchè Atleticanet ne ha dato notizia rompendo le uova nel paniere agli incerti, arroganti manovratori federali che cercavano di sistemare la cosa con la massima discrezione ed il minimo danno di credibilità.

Andrew Howe: gira e rigira non riescono a venirne a capo. E non ci riescono perchè non ne hanno le capacità. Periodiche riunioni definitive e ogni volta l’annuncio che da questo momento in poi… ma poi tutto rimane com’è…o peggiora. Non mi permetto di dire se è il settore tecnico ad influire negativamente sull’atleta o è la mamma o l’atleta stesso, ma posso senz’altro rilevare che è palese l’incapacità dell’apparato politico nel gestire il problema.
Forse mettersi in affari con la nuova società per azioni “Fidal servizi spa” li ha un po’ condizionati ma accordarsi per gestire al meglio un atleta non è come una trattativa per comprare o vendere e quindi non si può agire con le stesse modalità. Andrew Howe non è un sacco di patate e la mamma non è il fattorino che le consegna alla Fidal!

L’affaire Collio: Rieti, riunione provinciale prima di Berlino, gara di 100 metri. Collio corre la sua serie in 10″22 mancando il minimo per i mondiali di un solo centesimo. Ma basta un abracadabra e la serie si trasforma in batteria con relativa apparizione della finale. Si parte per la finale che Collio vince col tempo fantasmagorico di 10″06. Minimo per i mondiali largamente acquisito se non fosse per il piccolo problema che, a detta dei tanti presenti, la partenza era chiaramente falsa. La provvidenziale assenza del controstarter fa il resto e alla fine la Fidal, senza tanti problemi acquisisce il risultato (l’atleta giustamente fa lo stesso) e passa oltre pubblicando un comunicato molto pacato (nonostante la storicità dell’evento) seguito da un accurato quanto opportuno silenzio.

Ricapitolando: settore tecnico improduttivo (ne parlerò in dettaglio a breve), serie lacune in ambito normativo-regolamentare e gravi limiti gestionali nelle problematiche specifiche. Il tutto ben coordinato con la sistematica ricerca di nascondere o minimizzare errori e responsabili. Ho menzionato tre episodi ma non sono questioni episodiche. Sono esempi di un modo di fare sistematico e consolidato. E’ l’equazione Fidal, l’equazione dove la mediocrità ha un valore elevato.

Il Presidente Arese ad ogni debacle tuona e aggiunge “ma da adesso in poi…” oppure “andranno prese delle decisioni e da li in poi…” o anche ” dovremo fare delle scelte dure ma poi…”. Ogni volta chiede un’apertura di credito ai suoi consiglieri. Continue richieste di fiducia promettendo che da li in avanti andrà meglio. Sembra quasi un bimbo disubbidiente che, senza crederci promette solennemente che non lo farà più sapendo poi che non avrà la forza di rispettare quell’impegno. Se avrete la pazienza di aspettare, nel prossimo articolo ne fornirò i dati precisi.

Chiudo con un ulteriore motivo di disappunto e cioè il colpevole silenzio dei consiglieri federali. A fronte di privati mugugni da parte di diversi di loro, fino ad ora non c’è stato un solo consigliere che abbia avuto il coraggio di manifestare apertamente la propria posizione. Paradossalmente c’è una larga maggioranza in consiglio che ha paura di inimicarsi quei pochissimi elementi che tra uno sguardo truce e una mezza promessa tengono in scacco tutta l’atletica nazionale.

Scritto da Diego Cacchiarelli   
Lunedì 24 Agosto 2009 14:18

  

Arianna Morosin e Lazzari

sono gli “Highlander” di Scorzè

  La 27ma Festa dello Sport a Scorze’ ha vissuto una serata fra le piu’ intense in fatto di spettacolarita’ con l’”Highlander“. Manifestazione di corsa articolatasi in un circuito ricavato nell’ampio Piazzale Donatori di Sangue e con i concorrenti impegnati in prolungati sprint, corrispondenti a due tornate (360 metri). Ad ogni volata l’ultimo atleta a transitare sul traguardo veniva eliminato. Prima della successiva partenza, 2 minuti di souplesse. Insomma sulla falsariga dell’”Americana” di ciclismo su pista.
      Agonismo al massimo fra gli assoluti. Nel primo doppio giro veloce, mette tutti in fila Avon (58″1). Poi per altri tre passaggi e’ Amadio a primeggiare (1′01″4; 1′02″3; 59″3). A meta’ gara Lazzari si porta allo scoperto e in tre volate consecutive taglia per primo il traguardo, imitato subito dopo per un eguale numero di scatti da Avon. Dunque al 13mo e conclusivo sprint ci si gioca il successo. Il 35nne Lorenzo Lazzari, forte della sua esperienza, lascia sfogare
Diego Avon (piu’ giovane di 9 anni) che conduce nel primo giro, per raggiungerlo e superarlo poi di netto, concludendo in un 54″8, miglior crono della serata. Cio’ a riprova delle eccellenti doti di mezzofondista veloce del portacolori di Fiammeoro (800: 1′53″03; 1500: 3′47″73; 3000: 8′15″69).
      In settore femminile egemone assoluta
Arianna Morosin (nella foto). La noalese, tirata a lucido dal tecnico Lionello Bettin, non ha lasciato alcunche’ di spazio alle avversarie, imponendosi in tutte ed otto le volate. Anzi, “sparando” nell’ultima un 57″8 che la dice lunga sulla sua condizione di freschezza atletica. In terza piazza l’azzurrina Giovanna Epis, ben positiva, mentre al 5. posto Nadia Dandolo, appena reduce dai mondiali master di Lahti (Finlandia) dove ha brillantemente conquistato l’argento nei 5000, stabilendo altresi’ con 17′36″ il nuovo limite italiano di categoria.
      Gli amatori. In settore B, successo di Lance Cochraine, protagonista anche in precedenti edizioni, autoritario nelle due ultime tornate. In verita’ una certa qual agevolazione l’ha avuta dalla rovinosa caduta e successivo ritiro del favorito
Luciano Gagno. Nel raggruppamento A, vittoria di Stefano Perotto - classe 1972 - capace di un’ultima volata, quella piu’ importante, da primato: 57″3.
      ASSOLUTE:
1. Arianna Morosin (Ind. Conegliano); 2. Lorenza Canali (Fiamme Azzurre); 3. Giovanna Epis (Forestale); 4. Francesca Smiderle (Asi Veneto); 5. Nadia Dandolo (Audace Noale); 6. Sara Agosti (Ve Runners); 7. Done’ (Audace Noale); 8. Meneghini (Ve Runners); 9. Elisabetta Combertaldo (Audace Noale).
      ASSOLUTI: 1. Lorenzo Lazzari (FF.OO. Pd); 2.
Diego Avon (Jager Vitt. V.to); 3. Fabrizio Sutti (FF.OO. Pd); 4. Luigi Del Buono (Sef Ancona); 5. Mauro Amadio (Atl. Ponzano); 6. Michele Regazzini (Na Schio); 7. Abdeddine Karim (Virtus Bologna); 8. Chiffi (Assind. Pd); 9. Righetto (Audace Nole); 10. Buroni (Ve Runners); 11. Baron (id.); 12. Amadio (Atl. Ponzano); 13. Savin (Jager Vitt. V.to); 14. A. Gagno (Atl. Ponzano).
      AMATORI A:
1. Stefano Perotto (Atl. Ponzano); 2. Giuseppe Barbirolo (Atl. Galliera V.ta); 3. Claudio Zoccarato (Audace Noale); 4. Alessandro De Vincenti (Atl. Quinto); 5. Maurizio Mazzon (Atl. Mogliano); 6. Favero (Club del Torcio); 7. Pellegrini (Atl. Ponzano); 8. Nachit-Idrissi (Ga Vedelago); 9. Bellato (Audace Noale); 10. Fasano (Olimpia Caorle).
      AMATORI B: 1. Lance Cochraine (Virtus Este); 2.
Andrea Inama (Atl. Ponzano); 3. Antonio Tessarin (Mirafiori San Dona’); 4. Tiepolo (Audace Noale); 5. Chinellato (Avis Riviera Brenta); 6. L. Gagno (Atl. Ponzano); 7. De Rossi (Pettinelli); 8. Vanzo (Marconi Cassola); 9. Venturelli (La Guglia Sassuola); 10. Fantuz (Audace Noale); 11. Mason (id.).
      GIUDICI FIDAL: Laura Beccegato (giudice arbitro), Franco Comelato (starter), Gilberto Sartorato (speaker). Garante Fidal: Sandro Antonello.

      Francesco Marcuglia