Agosto 29th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol

Comunicazione di Bruna Genovese

In relazione a quanto dichiarato dal d.t. della

 nazionale italiana, Francesco Uguagliati, in

 merito alla mancata partecipazione di Bruna

 Genovese ai Mondiali di Berlino e riportato dal

 sito www.fidal.it in data 23 agosto 2009, si

 intende precisare quanto segue.

     La scelta di non partecipare alla maratona dei Mondiali di Berlino è stata presa, di comune accordo con il mio allenatore Salvatore Bettiol, sulla base di considerazioni tecniche, riconducibili alla volontà di ritrovare la miglior condizione dopo il delicato infortunio subito in occasione dell’Olimpiade di Pechino.

L’esito della maratona corsa in primavera a Torino ha confermato la necessità di un più lungo periodo di preparazione, finalizzato al tentativo di riacquistare il miglior stato di forma attraverso una programmazione che ben difficilmente poteva comprendere una maratona da preparare nel pieno della stagione estiva, come si sarebbe reso necessario per la prova iridata.

Dal d.t. Francesco Uguagliati mi sarei attesa qualche elemento di chiarezza in più nella valutazione della scelta di alcune maratonete italiane di non correre i Mondiali. Una maggior prudenza sarebbe invece probabilmente stata utile, al d.t. Uguagliati, al momento di esprimere un giudizio sull’attuale gerarchia della maratona italiana femminile, essendo stata io la leader nella graduatorie nazionali della specialità per quattro anni consecutivi, dal 2004 al 2007, ed essendo l’unica atleta italiana in attività ad aver corso la distanza, per tre volte, in meno di 2 ore 27′.

Mi sembra la conferma di una Federazione che non accetta una programmazione individuale, anche quando questa è ampiamente ripagata dai risultati, e valuta gli atleti sulla base della loro adesione alle indicazioni del Settore Tecnico più che non sul loro effettivo valore.   

                Distinti saluti

Bruna Genovese

 

  

Arriva un weekend internazionale:

 appuntamenti a Feltre e a Padova

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PISTA: sabato punta soprattutto sui giovani il 32° Trofeo Marzola 80 di Trento. Al Campo Scuola Carlo Covi-Ezio Postal, la manifestazione sarà valevole anche come 20° Meeting Città di Trento, 24° Memorial Massimo Eccher, 11° Oscar Degasperi, e 2°  Memorial Federica Bampi. [Iscritti/Entries] 

 

 

Domenica sarà, invece, il giorno del XXIII Meeting Città di Padova. Fari puntati sulla pedana del lungo dove, al femminile, salterà Tatyana Lebedeva, cinque volte a medaglia alle Olimpiadi tra lungo e triplo e altrettante ai Mondiali, e Godfrey Mokoena, argento sia ai Giochi olimpici di Pechino 2008 che a Berlino 2009. Nei 400 in cui sarà al via anche il sudafricano Oscar Pistorius, la parte del favorito toccherà allo statunitense David Neville, oro con la staffetta 4×400 e bronzo sul giro di pista alle Olimpiadi di Pechino. Sempre sui 400 annunciati pure i nomi della primatista italiana Libania Grenot e del giovane Matteo Galvan, mentre sul doppio giro di pista dovrebbero cimentarsi Elisa Cusma, Daniela Reina e Lukas Rifesser. Nei 100 femminili tornerà sui blocchi di partenza dello Stadio Euganeo la giamaicana Sherone Simpson vicecampionessa olimpica con un PB di 10.82. Asta per l’italiana dei record Anna Giordano Bruno ed Elena Scarpellini che dovranno fare i conti con l’olimpionica di Sidney Stacy Dragila. A Padova si rivedrà, quindi, anche la coppia d’oro del getto del peso formata dai bielorussi Andrei e Natallia Mikhnevich, rispettivamente bronzo e argento ai Giochi di Pechino. Andrei, in particolare, dovrà vedersela con il russo Pavel Sofyin, forte di un personale di 20.80 metri realizzato in questa stagione; Natallia si confronterà invece con Nadzeya Ostapchuk che, in Cina, le arrivò subito dietro, e con la primatista italiana Chiara Rosa. Già sabato, però, alle ore 18 allo Stadio Colbachini, tutta da seguire la sfida nel martello femminile con le azzurre Clarissa Claretti e Sivia Salis impegnate contro avversarie di prim’ordine come Lysenko, Klaas, Falzon e Campbell. Diretta TV su Rai Sport Più (19.30-21.30), e replica su Rai Tre il giorno dopo, lunedì, dalle 16.30 alle 17.15.

 

STRADA: si va di corsa sabato sera con il 21° Giro delle Mura Città di Feltre (BL), gara su strada in notturna di 10 km. Sabato, in provincia di Trapani, taglierà il traguardo delle 13 edizioni la Volata Napola-Mokarta. Tra gli stranieri annunciati spiccano i nomi dell’ugandese Martin Kitio Toroitich, finalista nella gara dei 10.000 ai Campionati del Mondo di Berlino, degli etiopi Gadisa Gurmu Beyene, Tolosa Gedefa Fufi e Bilusuma Shugi Gelesa, dei keniani Vincent Kipchichir e Rugut Nahashon e del ruandese Silvain Rukundo. Tra gli atleti italiani da segnalare, in particolare, la presenza dei finanzieri Andrea Lalli, Cosimo Caliandro, Daniele Caimmi e Yuri Floriani  e del carabiniere Denis Curzi. 

a.g.

PADOVA 2009: GENTILE:

«CHE GRAN GARA

IL SALTO IN LUNGO!»

 

Primatista mondiale e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Messico ’68 nel triplo, attore per Pasolini in Medea, Giuseppe sarà spettatore d’eccezione al Meeting Città di Padova-Trofeo Banca Antonveneta

GENTILE: «CHE GRAN GARA IL SALTO IN LUNGO!»

«Sono qui anche per mio figlio Vincenzo che gioca a rugby nel Petrarca»

(Padova 28.08.09) Le fotografie dell’epoca ce lo rimandano sospeso in volo su quella pedana magica. Le pedana dei Giochi Olimpici di Città del Messico 1968, quella in cui siglò due volte il record del mondo del salto triplo portandolo a 17.22 metri in una gara memorabile, in cui venne superato da Nelson Prudencio e da Viktor Saneev, a loro volta al primato. Lui è il romano Giuseppe Gentile. Laureato in legge, nipote del celebre filosofo Giovanni Gentile, Maestro dello Sport, una volta sfilate le scarpe chiodate ha ricoperto vari incarichi come dirigente Coni. Domenica sera sarà per la prima volta in tribuna allo Stadio Euganeo, spettatore d’eccezione del Meeting Città di Padova.

«Mio figlio Vincenzo gioca a rugby nelle giovanili del Petrarca – racconta Gentile, che oggi tiene corsi di formazione sportiva all’università – Per questo ultimamente mi è capitato di venire più volte a Padova, per andare a vederlo in partita. Il Meeting, sinora, lo avevo però seguito solo in tivù, questa sarà la mia prima volta dal vivo. Mi gusterò lo spettacolo». Da uno con il suo curriculum (primatista mondiale ma anche campione italiano per il salto in lungo nel 1968 e per il salto triplo negli anni 1965, 1966, 1968, 1970 e 1971) ci si aspetta particolare attenzione per le gare in pedana. «In realtà l’atletica è bella tutta e negli scorsi giorni, con i Mondiali di Berlino, non riuscivo letteralmente a staccarmi dallo schermo. Ho visto che anche a Padova c’è un grande cast, e proprio il salto in lungo pare in grado di riservare belle sorprese, con atleti come Tatyana Lebedeva e Godfrey Mokoena».

Inevitabile chiedergli un commento su quella memorabile gara messicana. «Rivivo quel giorno con sentimenti contrastanti. Da una parte ricordo le emozioni, intense come raramente mi è capitato di provarne, in una prova caratterizzata da continui sorpassi su misure eccezionali. Dall’altra mi resta l’amaro, perché alla fine di tutto fui io a finire al terzo posto, dovendo accontentarmi della medaglia di bronzo. Certo, era pur sempre un bronzo olimpico, ma a lungo avevo sognato di poter arrivare all’oro».

Gentile è però ricordato anche per un altro particolare: a fine carriera ha recitato come attore interpretando l’eroe mitologico greco Giasone nel film Medea di Pier Paolo Pasolini. «Andò così: all’epoca fui premiato dalla Fiat con una Dino, auto che montava il motore della Ferrari sulla carrozzeria della casa torinese. Pasolini vide le mie foto accanto alla macchina in un settimanale e, incuriosito, mi contattò. In seguito a quella telefonata ho pranzato diverse volte con lui e con Maria Callas, protagonista della pellicola». Insomma, parlare di Giuseppe Gentile significa parlare di un personaggio a tutto tondo, come se ne trovano rare volte. E domenica, gli appassionati potranno provare a distogliere per qualche secondo lo sguardo dalla pista dello Stadio Euganeo per cercarlo in tribuna. Lui ci sarà, spettatore d’eccezione.

 

Meeting di Padova:

CLARETTI E SALIS, TOCCA A VOI!!!

Alle due azzurre il compito di aprire il XXIII Meeting Città di Padova-Trofeo Banca Antonveneta nel prologo di sabato allo Stadio Colbachini (ore 18)

CLARETTI E SALIS, TOCCA A VOI

Lysenko, Klaas, Falzon e Campbell non vogliono fare sconti nel martello femminile

(Padova 28.08.09) Sarà pure un «antipasto», ma sfama quanto un pranzo sostanzioso. E’ il sabato del Meeting Città di Padova–Trofeo Banca Antonveneta, tutto dedicato al lancio del martello femminile. L’appuntamento con la grande atletica internazionale è fissato per domenica sera, dalle 19.15 all’Euganeo, ma, come detto, già da sabato questa XXIII edizione della manifestazione comincerà a fornire spunti interessanti, con la gara in cartellone alle 18 (ritrovo alle 17.30) allo Stadio Colbachini, in zona Arcella.

A rendere l’antipasto «nutriente» è, naturalmente, il parterre delle atlete che saliranno in pedana. A partire dalla azzurre Clarissa Claretti e Silvia Salis. La Claretti, nata a Fermo 28 anni fa, alle Olimpiadi di Pechino è stata l’unica azzurra a entrare in finale nelle gare di stadio. Si è ripetuta anche ai Mondiali di Berlino, chiudendo all’ottavo posto con 71.56 metri. Nell’occasione ha mostrato tutta la sua grinta: «Insomma, se una fa 5 lanci oltre i 70, possibile che ne non esca uno con quei 2 metri in più? Io so di avere nelle braccia queste misure – ha commentato a fine gara – poteva essere la volta buona per farlo». Chissà che la volta buona non sia a Padova. La condizione indubbiamente c’è.

La genovese Silvia Salis ai Mondiali si è invece fermata in fase di qualificazione, ma chiude il 2009 con un bilancio comunque positivo, stanti il nuovo primato personale (71.77 metri), il terzo posto in Coppa Europa e la vittoria ai Giochi del Mediterraneo. Ma sulla strada delle due azzurre ci sono altre quattro atlete che hanno già lanciato oltre la fatidica soglia dei 70 metri. E’ il caso della russa Tatyana Lisenko, sesta a Berlino, arrivata a 77.80 in carriera, record nazionale del suo paese; della tedesca Kathrin Klaas, medaglia di legno davanti al suo pubblico agli ultimi Mondiali; della francese Stephanie Falzon, giunta a 73.40, e della statunitense Amber Campbell, undicesima in Germania. Completa il quadro la senese Elisa Palmieri. E’ proprio il caso di dirlo, lo spettacolo del Meeting inizia con un giorno d’anticipo.