Settembre 23rd, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Mogliano ha visto ben ventotto trevigiani sul podio…

 Sei allievi d’oro doppietta di Beatrice Mazzer 

Dovendo dettagliare, vado subito al sodo cominciando con Mattia Begheldo, della serie “…e chi se lo aspettava!” lo jagerino (si può dire?), ha fatto davvero una bella corsa migliorandosi fino a 52”29, gli altri sono rimasti indietro: Fabio Chinellato, Nicolae Savin e Leonardo Barbieri.

Di Luca Braga sappiamo la forza, la determinazione e la capacità di lettura della gara, difficile che gli potesse sfuggire il titolo, caparbio orgoglioso com’è: 1’57”73 su Marco Salvador, 1’58”01, Jacopo Lahbi, 1’58”11, insomma tutto in “famiglia”; lontanissimi Barbieri, Lorenzo Tonon, Riccardo Fogliato e Andrea De Nadai.

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800m. con Jacopo Lahbi, Luca Braga e Marco Salvador. 

Per Leonardo Dei Tos l’unico avversario è stato il cronometro, ampiamente battuto con tanto di primato regionale: 5 km. in 21’09”79, lo vedremo meglio a Grosseto!

Bello sfoggio di padronanza sul campo per Beatrice Mazzer, autrice con le sue compagne di una doppietta sugli 800/1500m davanti a Serena Mariotto ed a Eva Serena migliorate con 2’19”94/4’48”91 e 2’20”76/4’49”23: Bea prima con 2’16”58/4’45”85; quarta Chiara Piagnani 2’22”33/4’54”78, poi Sara Gasparetto ed Elisabetta Colbertaldo presenti anche sui 3000m. vinti dalla nostra amica Ilaria Dal Magro in 10’52”97, circa due secondi meglio delle altre.

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In gara 800m. per Beatrice Mazzer, Eva Serena, Serena Mariotto e Chiara Piagnani. 

L’ultimo titolo allievi lo fa suo con tanto di primato trevigiano, Francesco Vendrame, nel martello da 5 kg. raggiungendo con 60,46 l’obiettivo del minimo per partecipare ai campionati nazionali allievi di Grosseto; ha preceduto Enrico Dal Compare che con 49,25, ha ritoccato il suo personale, come pure, nel suo piccolo, Andrea Basei, quarto con 38,15.

Marco Salvador, eterno secondo, due argenti per 800/1500m. questi ultimi in un lento 4’18”91, meglio di Mattia Stival che si è rifatto sui 3000m. secondo in 9’08”40, dietro il nostro amico Leonardo Bidogia, campione veneto, e davanti a Martino Segat, Manuel Mussato, Alessandro Gagno e Matteo Schiavon.

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Con Leonardo Bidogia, Mattia Stival sul podio dei 3000m. 

Altri argenti sono andati a Stefano Ghenda sui 2000 siepi, 6’30”14 davanti all’amico Enrico Piga; a Stefano Fantin migliorato nell’alto fino ad 1,88, a Marta Moretto, 2cm. in più nel triplo a 10,57, inutile scrivervi che non è soddisfatta, davanti a Beatrice Oltremonti, solo 10,14 e ad Arianna Segat; a Martina Casarin, inaspettata nel peso con 10,51; a Maria Elena Poloni, ritornata ali fasti del 2008 con un lancio di martello pari a 37,80 meglio della Casarin, quarta ferma a 33,85; a Lisa Guidolin, dietro la favorita Silvia Zuin, in 14”79 e solo quarta nell’alto con 1,56.

Otto i bronzi assegnati: Luca Pancaldi sui 110hs in 15”31 (autore anche di un buon 5,96 nel lungo, quinto) davanti a Chinellato 15”80; Andrea Ferrario 12,68, ma non decolla il triplo; doppietta di Diego Benedetti, deludente nel peso da 5kg. solo 12,56, bene nel disco con 40,84. 

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Francesco Vendrame                                                                                Leonardo Dei Tos 

Assente Luca Sperandio, la velocità non ha dato spunti di rilievo: si sono battuti dignitosamente Andrea Bassanello e Andrea Giacomelli sui 100/200m. e tra le donne bene Alessia Scriminich, quinta sui 200m. in 27”02 e passabili i 100m. di Giulia Menegaldo, 13”73 e di Giulia Morandin, 13”85.

Assente Mauro Fraresso, molto bene con il ritrovato Marco Sarcognato, quinto,  miglioratosi nel giavellotto da 700g. fino a 43,29, davanti a Mauro Bassetto con 37,69; hanno incrementato le loro misure anche Simone De Rossi e Claudio Zandonà, nel disco da 1,5 kg. con 36,18 e 33,18; infine fuori tempo i 400hs. di Federica Cazzolato. 

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Una bella immagine di Mattia Begheldo 

I risultati completi sono sul sito della Fidal Veneto. 

Domani l’articolo dettagliato sui cadetti di Mogliano.  

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Dei Tos vera punta di Marca

Da “AtleticaTriveneta” 

Continua la marcia trionfale di Leonardo Dei Tos. Ma l’atletica trevigiana, che esce dai campionati veneti under 18 di Mogliano, è anche altro.
      L’azzurrino di Vittorio Veneto, fermando i cronometri a
21’09”79 nei 5 km di marcia (record veneto allievi), ha siglato una delle migliori prestazioni tecniche dell’intero weekend. La rassegna, però, ha confermato pure la forza della locale scuola di mezzofondo, capace di monopolizzare il podio in tre occasioni (due nella seconda giornata di gare, con Luca Braga, Marco Salvador e Jacopo Lahbi e Beatrice Mazzer, Serena Mariotto ed Eva Serena negli 800, dopo la tripletta del giorno prima nei 1500).
      Detto del titolo vinto nella marcia, in contemporanea con Dei Tos, dal cadetto
Tobia Lahbi, la domenica moglianese ha poi offerto le vittorie dell’allievo Francesco Vendrame nel martello (ottimo il suo 60.46) e del cadetto Andrea Gallina nell’alto (1.82).
      A bilancio, nel complesso, 11 titoli regionali. Non male, considerate le assenze, per infortunio, della finalista iridata a Bressanone,
Bellio (stagione finita, almeno per il triplo), e della lunghista Lorenzetto. Ora s’inizia a pensare ai Tricolori allievi (Grosseto, 3-4 ottobre) e a quelli cadetti (Desenzano sul Garda, 9-11 ottobre).
      RISULTATI 2^ giornata - Allievi. 200: 1. Pino (Vicentina) 22”36, 4.
Begheldo (Jager) 24”12. 800: 1. Braga (Mogliano) 1’57”73, 2. Salvador (id.) 1’58”01, 3. J. Lahbi (id.) 1’58”11. 3000: 1. Bidogia (Jesolo) 8’50”96, 2. Stival (Mogliano) 9’08”40. Alto: 1. Piccoli (New Foods) 2.02, 2. Fantin (Jager) 1.88. Lungo: 1. Turatello (Vicentina) 7.03, 5. Pancaldi (Tonon) 5.96. Peso: 1. Avancini (Vicentina) 13.34, 3. Benedetti (Gagno) 12.56. Martello: 1. Vendrame (Tonon) 60.46.
      Cadetti. 300: 1. Pressato (Abano) 36”74, 2.
Baù (Vedelago) 37”47. 2000: 1. Padalino (Abano) 5’45”28, 2. Gigli (Mogliano) 5’56”27. 300 hs: 1. Parani (Feltre) 41”54, 2. Bonora (Veneto Banca) 42”18. Alto: 1. Gallina (Stiore) 1.82, 2. Piccin (Banca della Marca) 1.76. Lungo: 1. Pagan (La Fenice) 6.94, 3. Bonafede (Gagno) 6.02. Peso: 1. Vedovato (Sanp) 13.76, 4. Gjeli (Mastella) 11.41. Disco: 1. Caiaffa (FF.OO.) 38.34, 2. Brunato (Mogliano) 35.46. Martello: 1. Cazzavillan (Abano) 46.58, 2. Piai (Veneto Banca) 38.92.
      Allieve. 200: 1. Zuin (Abano) 25”22, 5.
Scriminich (Sernaglia) 27”02. 800: 1. Mazzer (Mogliano) 2’16”58, 2. Mariotto (id.) 2’19”94, 3. Serena (id.) 2’20”76. 3000: 1. Dal Magro (Dolomiti) 10’52”97, 2. Colbertaldo (Audace Noale) 10’54”73. Lungo: 1. Palezza (Schio) 5.55 (+0.7), 5. Oltremonti (Trevisatletica) 4.93. Disco: 1. Barberi (Asi) 38.01, 3. Mattiuzzo (Gagno) 30.04. Giavellotto: 1. Stevanato (Audace Noale) 38.23, 3. Dall’Acqua (Industriali) 32.09. Martello: 1. Parolin (Cassola) 38.18, 2. Poloni (Veneto Banca) 37.80.
      Cadette. 2000: 1. Bortoli (Bellunoatl.) 6’56”20, 2.
Parodi (Mogliano) 6’59”70. 300 hs: 1. Bizzotto (Nevi) 47”90, 2. Fantin (Trevisatletica) 48”75. Disco: 1. Galzignato (Cus Pd) 29.26, 3. Sartori (S. Biagio) 23.72. 

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Intervista di Simone Proietti a Luigi D’Onofrio. 

In esclusiva per Atleticanet, Luigi D’Onofrio, Direttore per anni del Golden Gala e uomo vincente dell’atletica italiana, rivela in un’intervista “fiume” le motivazioni della sua recente scelta di dimettersi. Dai dissapori con Arese e l’attuale Fidal, alle perplessità sulla Diamond League e sul futuro del meeting romano.

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[SP]: Dott. D’Onofrio quando ha iniziato a pensare seriamente ad interrompere la sua collaborazione per il Golden Gala?

[D’Onofrio]: Ho iniziato a pensarci nella primavera di quest’anno. In Giugno, un mese prima del Golden Gala, a causa di alcuni accadimenti ci sono andato molto vicino.
Ma poi, riflettendo, ho deciso di rinviare la decisione a Settembre. Ho constatato infatti che il mio abbandono a poche settimane dalla manifestazione avrebbe avuto conseguenze che ne mettevano a rischio lo svolgimento ed ho ritenuto “non giusto” farlo per il rispetto di quanti, atleti, manager, allenatori, collaboratori, sponsor, televisioni, Enti si erano già tanto adoperati ed esposti.

[SP]: Qual è stato il motivo scatenante della sua scelta? Un episodio o qualcosa di più complesso?

[D’Onofrio]: Diciamo che non c’è mai stata grande sintonia con il Presidente Arese e parte dell’attuale dirigenza. Ma questo non mi ha impedito di lavorare, pur se me l’ha reso meno piacevole ed un po’ più difficile. Dal Marzo scorso, però, ho subito gravi prevaricazioni e mancanza di rispetto. Nella vicenda Diamond League, che inciderà pesantemente sulla vita futura del Golden Gala, la FIDAL è intervenuta ignorando qualsiasi mia considerazione e suggerimento in merito, senza un’approfondita conoscenza dell’argomento e senza aver chiara una programmazione della manifestazione.

[SP]: Lei ha chiesto delle garanzie alla Fidal, quali? Per quale motivo e da parte di chi, secondo lei, sono state ignorate le sue richieste?

[D’Onofrio]: Ho chiesto la garanzia di poter continuare a svolgere il mio lavoro di Meeting Director così come mi era stato possibile fare fino al 2008 e così come mi era stato deliberato dal Consiglio Federale. Non ho ben capito le ragioni che hanno indotto il Presidente, che ho visto nell’incontro piuttosto imbarazzato ed evasivo, a non darmi queste garanzie. Ma ho capito perfettamente che c’è interesse di qualcuno a gestire il successo della manifestazione.

[SP]: Eppure sull’ultimo numero della rivista federale si parla del successo del Golden Gala di quest’anno e dei suoi meriti per la riuscita della manifestazione: Golden Gala come Weltklasse e D’Onofrio come Ziegfield. Anche un comunicato stringato sul sito federale, l’ha ufficialmente ringraziata dichiarandosi dispiaciuta per le sue dimissioni. Insomma, celebrato ma non coccolato? Cosa pensa in proposito?

[D’Onofrio]: Negare sulla Rivista Federale il successo del Golden Gala 2009 sarebbe stato un raro esempio di disinformazione e di masochismo. Il Comunicato, successivo alle mie dimissioni, che esprime ringraziamento e dispiacimento è invece un esempio di ipocrisia e nella sua stringatezza risulta volgarmente offensivo.

[SP]: Il Golden Gala è un grande evento sportivo che richiede di essere seguito durante tutto l’arco dell’anno, sotto diversi aspetti, dall’organizzazione alla comunicazione. Ci può dire quante persone lavoravano con lei durante l’anno e non solo nelle settimane precedenti alla manifestazione?

[D’Onofrio]: Concordo nel dire che il Golden Gala richiede l’impegno continuativo in alcuni settori organizzativi per tutto l’arco dell’anno. Ciò purtroppo non è avvenuto soprattutto a causa della attuale forma “ibrida” del Comitato Organizzatore e per le ristrettezze economiche di bilancio. Oggi al Golden Gala lavorano continuativamente per tutto l’anno solo due persone, il Direttore e la brava Patrizia Terzi. Anzi, ieri. Oggi c’è rimasta solo la Terzi.

 [SP]: Il Golden Gala ha riscosso sempre grandi elogi da parte di manager ed atleti, nonostante i problemi finanziari divenuti sempre più sensibili nelle ultime edizioni. Come mai?

[D’Onofrio]: Il Golden Gala è universalmente riconosciuto come il Meeting più attento alle esigenze tecniche e logistiche degli atleti. La filosofia organizzativa di prestare attenzione a tutti e non solo alle grandi star è stata determinante. Tutti gli atleti, allenatori e manager invitati al Golden Gala si sono sempre sentiti partecipi ed importanti per la manifestazione. Essi sapevano, inoltre, che al Golden Gala non si fanno “favoritismi” e che, nel rispetto del valore dei singoli atleti, si lavora con correttezza ed esperienza.

[SP]: Quest’anno è mancato addirittura un “title sponsor”, a cosa è dovuta questa carenza sempre più accentuata di risorse finanziarie per il meeting?

[D’Onofrio]: Beh, quest’anno è stato un anno difficile per tutti a causa della crisi. E’ comunque evidente nel Golden Gala un preoccupante arretramento nel reperimento delle risorse da Sponsor che ho riscontrato però anche in altri Meeting stranieri, con l’esclusione di alcuni Paesi “isole felici” dove c’è poca concorrenza di manifestazioni sportive.
A Roma la proposta di Grandi Eventi Sportivi è grande. Quest’anno è stata addirittura esagerata. Se le già ridotte risorse si devono anche dividere………..
Un’altra causa è la carenza di grandi atleti italiani in grado di competere continuativamente ad altissimo livello richiamando così ulteriore interesse ed attenzione sulla manifestazione. Ma ci sono anche altre importanti cause che è troppo lungo approfondire in questa intervista.

[SP]: Al riguardo ci dà un’idea di quanto possa essere il divario tra il budget a disposizione per il Golden Gala rispetto ad un altro grande meeting, probabilmente il più grande, come Zurigo?

[D’Onofrio]: Il budget del Golden Gala è circa un quarto (¼ ) di quello di Zurigo. Dalle informazioni che ho Roma ha 1.400.000 Euro, Zurigo più di 5.000.000 Euro.

[SP]: Lei ha preso per mano il meeting dal 1995, portandolo ai vertici mondiali. Ci ricorda i risultati che il Golden Gala ha raggiunto?

[D’Onofrio]: Rispondo con la Classifica dei Meeting dal 1995 ad oggi:
1995 - 4°; 1996 - 11°; 1997 - 10°; 1998 - 4°; 1999 - 4°; 2000 - 4°; 2001 - 6°; 2002 - 5°; 2003 - 3°; 2005 - 3°; 2005 - 1°; 2006 - 1°; 2007 - 3°; 2008 - 3°; 2009 - 2°;
Per quanto riguarda le prestazioni degli atleti voglio solo citare i Record del Mondo conseguiti con Moses Kiptanui nei 5.000m, di Hicham El Guerrouj nei 1.500, di Hicham El Guerrouj nel Miglio, di Trine Hattestad nel Giavellotto, di Yelena Isinbayeva nell’Asta.
Dei 14 Record del Mondo fatti dal 1998 ad oggi nei 6 meeting della Golden League, 5 sono stati fatti al Golden Gala.
Ritengo poi importante ricordare di aver portato l’atleta disabile Oscar Pistorius a gareggiare per la prima volta in una gara di 400m con atleti normodotati di una manifestazione internazionale. Un evento storico da molti osteggiato, IAAF e FIDAL in primis. Infine, non dimentichiamo l’audience televisiva del Golden Gala, negli anni mediamente seconda solo al Meeting di Zurigo.

[SP]: Anche quest’anno nonostante i problemi economici il Golden Gala è risultato tra i meeting più qualitativi del circuito mondiale, conquistando il secondo posto dietro Zurigo. Un risultato in gran parte legato alle prestazioni nello sprint, con la sfida Asafa Powell-Tyson Gay che proprio Lei aveva voluto. Si aspettava questo prestigiosa posizione in classifica al termine della stagione?

[D’Onofrio]: La stabile classificazione negli ultimi anni del Golden Gala nei primi posti del ranking, mi autorizzava a sperare in un buon risultato, ma non certo il 2° posto, viste le ristrettezze economiche. Desidero a questo proposito ringraziare ancora una volta gli atleti e manager che hanno voluto aiutarmi a raggiungere questo risultato. Risultato che, non posso negarlo, ho ricercato con “grande determinazione” per dimostrare con i fatti, una volta di più, che alcuni atteggiamenti ostili al Direttore del Golden Gala erano incomprensibili e ingiustificabili.

[SP]: Qual è stato il segreto di questa scalata al successo? Cosa deve avere un bravo Direttore di un meeting di atletica?

[D’Onofrio]: Non mi ritengo il più bravo, sicuramente però mi ritengo uno dei più esperti al mondo, in considerazione delle centinaia di Meeting organizzati. Ho fatto la “gavetta” per anni con Sandro Giovannelli. Ho una solida base di rapporti internazionali basati sull’amicizia ed il rispetto reciproco.
Ritengo importante per organizzare manifestazioni di successo avere solide basi morali, una serietà comportamentale, una credibilità personale, una capacità di rapportarsi con le persone e creare entusiasmi.

[SP]: Vede in giro qualche nome meritevole di raccogliere la sua eredità al Golden Gala? Chi potrebbe sostituirla?

[D’Onofrio]: Ci sono diversi colleghi bravi in giro, ma non voglio per ora pensare a chi mi sostituirà. La cosa ancora mi rattrista.

[SP]: Negli ultimi mesi non ha mai nascosto qualche perplessità relativamente all’entrata del Golden Gala in Diamond League. Che cosa non le piaceva allora e cosa ancora non la convince?

[D’Onofrio]: Non ho nascosto le mie perplessità e non le nascondo tuttora. L’attuale progetto Diamond League nasce “contro” un altro Progetto commissionato dalla IAAF che era allo studio. E come tutte le cose che nascono “contro ” e non “per” a mio avviso nasce male. Nasce su iniziativa dei Meeting di Zurigo e di Brussels, preoccupati di perdere privilegi esagerati non più giustificabili ed utilizza le recriminazioni di molti Meeting e qualche legittima aspettativa di pochi altri.
Il progetto economico, che prevede tra l’altro la partecipazione a tutte le spese in parti uguali ma una differente distribuzione dei proventi da diritti televisivi internazionali, con differenze fino a quattro volte, è iniquo e dispendioso.
Il progetto tecnico è lacunoso ed ancora in discussione. Il numero dei Meeting che lo compongono, assolutamente difforme dalla attuale Golden League, non viene da considerazioni di carattere tecnico e televisivo, ma soltanto dall’intento di “impedire” altre possibili aggregazioni.
L’accentramento tecnico-gestionale promette, in relazione alle differenti realtà economiche dei Meeting, contrasti e contenziosi legali. La contrattazione globale di non si sa ancora quanti atleti (10? 30? 60?), che comunque non saranno in grado di gareggiare in tutti i Meeting, promette litigi infiniti. Dove gareggeranno? Chi lo decide? Ed in base a quali criteri?
Però il Progetto prevede che le due finali si facciano una a Zurigo ed una a Brussels e lì ci dovranno essere tutti gli atleti. Che vi dicevo? Potrei andare ancora avanti con le modalità di gestione del Circuito e le esagerate spese di gestione previste, ecc. ecc. Ma sarebbe troppo lungo.
In conclusione, il Progetto Diamond League andava ancora approfondito prima di annunciarne in tutta fretta l’avvenuta istituzione. Una fretta sospetta.

[SP]: C’è anche chi parla di un Golden Gala da trasferire a Milano. Avrebbe senso chiamarlo ancora Golden Gala? Che ne pensa?

[D’Onofrio]: Il Golden Gala è nato a Roma e a Roma deve rimanere. Il Golden Gala è una vetrina della capacità organizzativa italiana e va fatto nella Capitale. Spero che anche il CONI si faccia sentire su questo.

[SP]: Alcuni dicono che la sua resistenza alla Diamond League non sia piaciuta molto alla IAAF. Come stanno davvero le cose, e come sono stati in questi anni i rapporti con la IAAF e con i direttori degli altri grandi meeting internazionali?

[D’Onofrio]: Ho sempre avuto rapporti cordiali con tutti in IAAF, dal Presidente Diack ai vari consiglieri e agli uomini della Struttura. Ma questo non significa che ho rinunciato a confrontarmi con loro sugli argomenti in discussione, condividendo sempre tutto “a prescindere” come fanno tanti pur di garantirsi un viaggetto in “business class”, una stanza d’albergo a “5 stelle” e un bel “pass VIP”.
Ho sentito anch’io questa voce messa in giro. Rispondo dicendo che se c’è qualcuno in IAAF che lamenta la mia “resistenza” alla Diamond League (non posso certo escluderlo) egli è, ad essere benevolo, in “confusione mentale”.
E’ la IAAF la vera vittima della Diamond League. E’ la IAAF che avrebbe dovuto “resistere” alla Diamond League. La IAAF ha gestito per 12 anni a suo piacimento la Golden League senza quasi spendere un Euro, o Dollaro che dir si voglia. Oggi nella Diamond League conta come il “due di picche” e spende più di 5 milioni di dollari per poter aggiungere il suo nome alla titolazione del Circuito (IAAF Diamond League). Per di più, ha buttato alle ortiche il Progetto di una Nuova Golden League che essa stessa aveva commissionato spendendo un bel po’ di soldi e che era ancora in discussione/completamento.
Io credo che le Federazioni Nazionali dovrebbero chiedere conto alla IAAF della decisione di “aderire” alla Diamond League. Una decisione di cui la IAAF pare si sia già amaramente pentita, come mi riportano voci di corridoio sempre più insistenti provenienti da Monaco.
Per quanto riguarda i miei rapporti con i colleghi Direttori degli altri Meeting, ho sempre avuto rapporti sereni con tutti, sia personali che lavorativi. Sicuramente però, ho “discusso” ultimamente con alcuni di loro (Zurigo e Brussels) per pretendere il rispetto del valore del Golden Gala nella Diamond League. Valore purtroppo svenduto poi dalla FIDAL.

[SP]: In tanti in queste settimane rimproverano ai meeting italiani di non essere ancora riusciti a portare il fenomeno Usain Bolt in Italia. Cos’è mancato al Golden Gala per prendere Usain Bolt e quanto c’è andato vicino?

[D’Onofrio]: Con Bolt avevamo un accordo verbale preso in Dicembre 2008 al Galà di Montecarlo, con l’impegno da parte mia di confermarne nel gennaio 2009 i contenuti economici. Constatate le difficoltà economiche ho dovuto a malincuore non confermare l’impegno.

[SP]: Cos’altro le sarebbe piaciuto fare per il Golden Gala?

[D’Onofrio]: Mi sarebbe piaciuto riuscire a riempire di spettatori lo Stadio Olimpico. Ma questo, purtroppo, senza grandi atleti italiani in gara non è facile.

[SP]: Se lei dovesse dare un voto a Gigi D’Onofrio ed allo staff organizzativo per quanto fatto in questi anni al servizio del Golden Gala, da 1 a 10 che voti darebbe?

[D’Onofrio]: Non è elegante che io dia un voto a me stesso, anche se, senza ipocrisie, penso di meritare un voto “alto”. Allo staff organizzativo darei mediamente un bel 7, ma non manca un 9, facilmente individuabile.


Foto: Luigi D’Onofrio (Foto Simone Proietti per Atleticanet)