Diario trevigiano
a cura di Franco Piol
Domenica la maratonina di Villafranca
A Grosseto
fine settimana con i campionati italiani allievi su pista.
Domenica 4 ottobre, a Villafranca (Verona), organizzata dalla società Atletica Villafranca (Barbara Miglioranza, tel. 348-8121858), Maratonina “Città di Villafranca” (www.gsmiglioranza.com). Si rinnova l’appuntamento con la gara veronese sulla classica distanza della mezza maratona (21,097 km). La manifestazione, giunta alla sesta edizione, è valida come campionato provinciale della specialità. Partenza alle 9 da corso Vittorio Emanuele II, arrivo al Castello Scaligero.
Sabato 3 ottobre gara a Feltre.
19° MEETING ALPE ADRIA MASTER
8° MEMORIAL GIUMANINI
Udine 4 ott.
Si ricorda inoltre che sabato 3 e domenica 4 ottobre, a Grosseto, sono in programma i campionati italiani individuali allievi su pista. Iscritti e risultati su www.fidal.it.
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LA RELAZIONE TECNICA DEL DT UGUAGLIATI
Scritto da Diego Cacchiarelli
Come promesso, iniziamo la pubblicazione del materiale letto in consiglio. Quella che segue è la relazione del DT Uguagliati nella quale, coerentemente alla linea strategica dell’attuale dirigenza si glissa sul passato e si promettono (tanto non costa nulla) grandi cose per il futuro.
RELAZIONE DEL STN
Esauriti gli impegni internazionali su pista, credo siano necessarie alcune valutazioni sull’attività tecnica e agonistica che ha visto impegnato il STN dalla sua definizione ad oggi, rimandando comunque ad una relazione maggiormente dettagliata un resoconto approfondito sui numeri e sulle attività effettuate.Non voglio dilungarmi con un elenco di gare, dei piazzamenti e delle medaglie nelle moltissime manifestazioni internazionali in programma in questa complessa e difficile stagione agonistica, mi sembra però opportuno fu rilevare come, Campionati del Mondo a parte, difficilmente sia possibile affermare che non vi siano stati, per numero e per qualità, risultati e piazzamenti di indubbio valore, raffrontabili positivamente sia in un confronto storico che in una comparazione con le altre nazioni europee.Per quanto riguarda i Campionati Mondiali di Berlino, vorrei permettermi alcune valutazioni mie e dei miei colleghi, non per giustificare, ma per inquadrare meglio nel contesto italiano e internazionale i risultati, al di la delle considerazioni populistiche dei media, di chi vive l’atletica in modo superficiale, di chi sfrutta il momento per esaltare il “proprio” passato e le proprie capacita di ‘’servirsi” dell’atletica.
La Velocità: il record mondiale dei bianchi è italiano sia nei 100 che nei 200 - il record di Bolt nei 200 è superiore al doppio del record nei 100, quello di Mennea è di 30 centesimi inferiore e altri atleti italiani hanno fatto lo stesso; forse che i tecnici Italiani sono meno bravi di quelli che allenano i velocisti delle altre nazioni? I nostri “piccoli” velocisti bianchi hanno portato la staffetta al 6″ posto, non accadeva da Goteborg 1997…
Le Corse dagli 800 alla Maratona: quanti non africani sono andati a medaglia? Nessuno nei maschi e 7 donne; come mai molti atleti africani, alcuni anche medagliati, si allenano con allenatori italiani? C’è chi dice che gli allenatori italiani non sono più in grado di allenare i corridori!
I Salti: purtroppo non c’era Howe!!! Ma quante nazioni hanno tre triplisti di valore internazionale di cui uno giovanissimo? Un uomo e una donna Italiani sono entrati nelle finali del salto in alto e qualcuno ha scritto che la Di Martino si è qualificata “soltanto” quarta… Nell’asta Gibilisco 7° e la ragazza fuori dalla finale in modo sfortunato.
I lanci: non è facile trovare nel nostro paese le strutture dei lanciatori Tedeschi, Polacchi, Russi che hanno dominato queste gare, eppure qualche nostro lanciatore è entrato nelle finali! Forse qui dovremmo impegnarci in una più attenta ricerca dei soggetti, perché anche per noi c’è spazio.
La marcia: i nostri tecnici insegnano al mondo la marcia (forse a volte sarebbe meglio tenercela per noi), capita che a volte qualcosa vada storto…Certo, probabilmente si poteva fare di più e meglio ed è doveroso impegnarsi e trovare le soluzioni per progredire. I problemi della nostra atletica sono tanti, ma non si può ridurre tutto al fatto che Dirigenti e Tecnici non sanno fare. Le responsabilità sono molteplici e sovente non legate al nostro mondo che comunque deve impegnarsi a trovare spazi, opportunità, strategie, visibilità ma non deve soggiacere a detrattori interessati.
RIORGANIZZAZIONE DEL STN
Per quanto riguarda le attività effettuate dal Settore Tecnico, va evidenziata la necessità di focalizzare una maggior attenzione su un numero ristretto di atleti, nei confronti dei quali non vanno lesinati interventi, in particolar modo per quegli atleti giovani e in via di evoluzione che hanno maggiori necessità di definire lo sviluppo tecnico e metodologico dell’allenamento. Ciò va naturalmente preceduto da un accordo con la Società di appartenenza e il Tecnico Sociale, con i quali si deve creare una forte sinergia operativa. E’ necessario che il DT, individuati gli atleti in accordo con i Capi Settore, si faccia parte attiva con le Società e i Tecnici Sociali per definire le strategie operative, la programmazione agonistica e gli step d’intervento, lasciando in seguito, al Settore di competenza, la determinazione della programmazione tecnica.Tramite i settori stessi andrà inoltre monitorato lo sviluppo del lavoro per eventuali successivi interventi o necessità. In ordine a ciò, è necessario prevedere una rivisitazione della strutturazione e dell’operatività del STN, la cui proposta presenterò in questa sede in forma operativa e non definitiva. Nell’ambito di questo progetto, vi potrebbe essere l’opportunità di iniziare a coinvolgere operativamente alcuni tecnici giovani, già utilizzati per l’attività giovanile e territoriale, che potrebbero avere una maggiore responsabilità attiva nel seguire da vicino i giovani nel passaggio alle categorie assolute.
Velocità: è maturata ormai la necessità di definire il Capo Settore, che ritengo possa essere individuato in Filippo Di Mulo - l’operatività del settore andrebbe poi integrata con l’apporto operativo di Roberto Piscitelli e Andrea Presacane - Riccardo Pisani, che ha seguito fin qui in modo diretto la specialità dei 400, seguiterebbe in tale ambito, anche se potrebbe non accettare la mancanza di autonomia in quanto a scelte programmatiche e operative - è chiaro che la definizione delle linee tecnico programmatiche del settore deve essere lasciata a Filippo Di Mulo - andrà inoltre individuato sul territorio un gruppo di giovani tecnici da affiancare per l’attività con i giovani e sul territorio.
Ostacoli: il settore va rivisto e ridefinito azzerando, almeno in parte, l’attuale struttura - a tal scopo ritengo opportuno che il settore ostacoli vada accorpato, almeno provvisoriamente, al settore velocità, anche per utilizzare le competenze metodologiche di tale settore – va individuata una persona di esperienza che possa sostenere operativamente l’attività e, nello stesso tempo, deve essere individuato un significativo gruppo di tecnici, preferibilmente giovani, ai quali proporre un percorso di qualificazione e di aggiornamento in Italia ed eventualmente anche d’estero, affidando ad alcuni di loro, nel contempo, delle responsabilità operative con gli atleti più giovani.
Mezzofondo: la strutturazione del settore va mantenuta, ma ne va ridefinita l’operatività - a tal scopo sarà necessaria una supervisione del DT o dei suoi assistenti - va stimolata la penetrazione del settore nella Corsa in Montagna ed un più stretto rapporto con la Maratona - anche per il mezzofondo vanno individuati giovani tecnici da utilizzare con maggior continuità.
Salti: vanno fatte alcune considerazioni e attivate iniziative per i salti in estensione e per l’asta - nei salti in estensione, tolto Howe che avrà un percorso dedicato, è necessario individuare alcuni tecnici che diano continuità all’operatività del settore sia nel lungo che nel triplo - per l’asta, verificata la possibilità di salvaguardare la presenza di Potapovic a Formia e l’opportunità di mantenere un progetto di centro permanente in loco, vanno coinvolti sul territorio quei tecnici che hanno già seguito due anni fa il master e che hanno dimostrato capacità ed esperienza operativa.
Lanci: prenderà la guida del settore Nicola Silvaggi, il cui ritorno darà sicuramente nuovo stimolo, motivazione e incentivo alle attività - il settore continuerà probabilmente ad avvalersi dei tecnici sin qui impegnati, ma va anche ricercata la possibilità di coinvolgimento di altre figure che già operano sul territorio - va anche definito con il Capo Settore un percorso operativo che dia maggior sviluppo a queste specialità.
Prove Multiple: quest’anno Francesco Butteri ha operato in modo abbastanza problematico a causa dei suoi impegni scolastici e ad oggi, con il persistere della stessa situazione, non da ulteriori disponibilità a collaborare; è necessaria quindi una verifica approfondita per definire le strategie del settore
Maratona: come già accennato precedentemente in relazione al Mezzofondo, è necessario creare uno stretto rapporto di collaborazione tra i due settori se vogliamo dare impulso a questa specialità; credo quindi opportuno che alcune attività debbano essere programmate in comune.
Marcia: al di la delle problematiche specifiche di alcuni atleti, il settore è stabilizzato e operativamente efficace. Foto: Il DT Uguagliati (foto Simone Proietti per Atleticanet)______________________________________________________________________________
LE OSSERVAZIONI DELLA COMMISSIONE ATLETI
Scritto da Diego Cacchiarelli
A completamento del materiale “occultato” dalla Fidal cioè mai pubblicato mai reso noto nè menzionato in alcuna news, procediamo alla pubblicazione del documento letto nell’ultimo consiglio federale da Stefano Mei ai quali hanno aderito i quattro consiglieri in quota atleti Mei, Ottoz, Leone e De Feo. Come si può leggere il documento è estremamente moderato, leggermente critico e costruttivo (proprio come chiesto da Arese) ma nonostante questo la sua produzione è stata fatta passare sotto silenzio. Buona lettura.
La Commissione Atleti della F.I.D.A.L., riunita il 24.09.2009, desidera porre alla cortese attenzione del Consiglio Federale del 25 alcune tematiche prese in esame durante tale riunione, con preghiera che il documento sia messo agli atti del consiglio stesso.La Commissione, valutando serenamente la spedizione dei mondiali e sottolineando quanto il panorama internazionale sia nell’atletica altamente competitivo e gli obiettivi di difficile realizzazione, cionondimeno può sottovalutare i segnali negativi che da questa edizione dei mondiali arrivano. Sicuramente questo consiglio federale, ma soprattutto il precedente, ha ereditato una situazione già di per sé critica, ma il trend negativo, lungi dall’interrompersi, pare seguire il suo “percorso”. In pratica, non vi è miglioramento di sorta nell’attività di vertice, non solo legato al mancato ottenimento delle medaglie e, relativamente alle grandi manifestazioni degli ultimi dieci anni, è evidente un costante, progressivo decadimento dei risultati. La commissione stessa, peraltro, chiede al Presidente Arese se l’intervista da egli resa alla Gazzetta dello Sport in data 31 agosto, debba essere intesa come la nuova linea politica federale relativamente al settore tecnico.A tale proposito, nell’ambito di un eventuale progetto di riorganizzazione del settore tecnico, ci preme sottolineare come si dovrebbe partire da un assioma: L’atletica è uno sport che, grazie a metro e cronometro, mal si presta ad interpretazioni od opinioni. Così come la prestazione è “dettata” da metro e cronometro, con altrettanto criterio meritocratico si dovrebbe stabilire l’organigramma del settore tecnico. Laddove si chiede “professionalità”, ovviamente, deve essere garantita adeguata valutazione all’opera prestata. Quindi, bando a criteri “geopolitici”, ma valorizzazione e responsabilizzazione dei tecnici federali, diminuendo il loro numero ed innalzandone, se possibile, la “qualità”.
Di seguito, schematicamente, sono riportate alcune proposte che la Commissione Atleti ritiene opportuno presentare a questo Consiglio Federale :
- Ristrutturazione del Settore Tecnico, prevedendo un numero limitato di “tecnici professionisti” ( 8-10) a cui sottoporre un contratto biennale sulla base di circa 40.000,00 Euro annui. Tale operazione, oltre a rendere merito ad una categoria che, troppe volte, a fronte di un richiesto impegno completo per scarsi compensi, ha mostrato ovvia, scarsa attenzione per l’impegno stesso, la responsabilizzerà permettendo una chiara e puntuale valutazione del risultato ottenuto.
- Ripristinare l’utilizzo di Centri Federali Nazionali e Regionali dove gli atleti POSSANO periodicamente recarsi per allenarsi.
- Ripristinare il coinvolgimento dei tecnici personali in occasione di raduni e di eventi internazionali diffondendo REGOLE e CRITERI CERTI.
- Riportare le borse di studio a favore degli atleti ai livelli degli anni 2000 con una tabella a fasce che includa almeno 50 atleti;
- regolamentazione delle corse su strada e campestri con normative che proteggano la partecipazione degli atleti italiani e la distribuzione dei premi previsti con tabelle eguali e differenziate con gli atleti stranieri;
- Stabilire dei criteri per la partecipazione ai grandi avvenimenti che siano pubblici e che indichino luoghi ed occasioni in cui si possano conseguire i minimi. Tali criteri dovranno essere stabiliti all’inizio del quadriennio (in questo caso..del triennio) e non anno per anno….
- Cooperazione, coordinamento e controllo attività dei Manager in Italia con un accordo scritto sull’attività degli atleti azzurri ed obbligo di avere nei propri ruoli un certo numero di atleti giovani.
Una richiesta che la Commissione vorrebbe porre al Consiglio è di stabilire un criterio univoco e chiaro sulle modalità con le quali si “sceglie” il capitano della squadra azzurra. A Berlino, infatti, ci si è trovati davanti alla scelta di Brugnetti, quando nelle ultime manifestazioni il capitano era sempre stato Vizzoni.
Ancora a proposito di casi “spiacevoli” e comunque da stigmatizzare, questa Commissione ha avuto notizia di un “rifiuto” a “giurare” sulla maglia azzurra da parte di una “matricola” durante la manifestazione Deacanation di Parigi in agosto. L’atleta in questione sarebbe il mezzofondista Crespi. Si chiede al Consiglio di sincerarsi della veridicità dell’episodio ed eventualmente, di adottare provvedimenti.In merito al “caso D’Onofrio”,questa Commissione, prende atto delle “dimissioni” di Gigi D’Onofrio quale direttore del Golden Gala, dimissioni scaturite, pare, da una proposta di ridimensionamento del suo ruolo all’interno della FIDAL, fatta allo stesso D’Onofrio durante una riunione a 4 (Presidente Arese, Vice Rossi, Segretario Montabone e l’interessato). Ora, fermo restando che qualsivoglia decisione in merito ad attività federali, tale è il Golden Gala, andrebbe discussa in prima istanza all’interno del Consiglio Federale, questa Commissione chiede al Presidente Arese al Vice Rossi, al Segretario Generale Montabone, quale sia la “strategia” futura in merito alla gestione del G.G.; quale sia la persona ovvero le persone che prenderanno il posto di D’Onofrio in qualità di responsabile l’organizzazione del meeting; quale sia la motivazione ufficiale della proposta di ridimensionamento presentata a D’Onofrio nel corso della riunione; se tale “operazione” fosse la problematica principale della nostra federazione, tale da essere la priorità assoluta del dopo – Berlino.
Durante i Mondiali di Berlino, il Presidente la Commissione Stefano Mei, ha avuto modo di prendere contatti con Edwin Moses a proposito di un possibile coinvolgimento della nostra federazione nel “Progetto Laureus” che vuole favorire la pratica dello sport, in particolare dell’atletica, in tutte le zone depresse del mondo. Si invita il Consiglio a prevedere la discussione di tale eventuale adesione in uno dei prossimi consigli e, nel caso, di affidare a questa Commissione l’impegno.
In giornata:
Uno sguardo a Sulmona
DI FRANCESCO ARDUINI
Fotografie sui protagonisti in oro della Jager.
This entry was posted on Sabato, Ottobre 3rd, 2009 at 00:59 and is filed under Diario Trevigiano.
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