DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
COSI’ “IL GAZZETTINO”
CSI
Polisportiva
Padana
al comando
Polisportiva Padana in testa (su Dinamis e Gagno Ponzano) nel campionato Csi su pista.
I vincitori della seconda prova, svoltasi a Quinto.
Maschili. Seniores / promesse / juniores. 100/Peso: Spinato (Padana) 12″/8.37. 1500: Lunardelli (Padana) 5′02″1. Amatori. 1500: De Vincenti (Dinamis) 4′43″6. Peso: Piergiorgio Curtolo (S. Marco) 12.07. Allievi. 1500: Perera (Dinamis) 4′37″3. Cadetti. 80: Bazzo (Padana) 10″9. 600: Feletto (Padana) 1′42″9. Peso: Gyeli (Dinamis) 14.00. Ragazzi. 60: Dissegna (Dinamis) 8″9. Peso: Camilotto (Padana) 11.23. Esordienti. 60/lungo: Feletto (Padana) 9″5/3.91. Cuccioli. 60/lungo: Volpe (Gagno) 10″5/3.00.
Femminili. Seniores / promesse / juniores. 100: Sartori (Padana) 15″7. 1500/lungo: Zanusso (Padana) 5′54″3/3.40. Amatori. 100: Cenedese (Padana) 16″7. 1500: Carneletto (Padana) 5′37″2. Lungo: Sartori (Padana) 3.41. Allieve. 100: Polesel (Padana) 14″1. 1500: Trevisan (Padana) 5′45″4. Lungo: Polesello (Padana) 4.27. Ragazze. 60: Barbiero (Dinamis) 9″2. Peso: Gatto (Dinamis) 7.41. Esordienti. 60: Kouame (Stiore) 8″5. Vortex: Gatto (Dinamis) 31.45. Cuccioli. 60: Balzan (Padana) 10″. Vortex: Barbon (Gagno) 14.24.
CORSA SU STRADA
Grand Prix: Titton, Tessariol, Calzetta, Marsura e Poser in vetta
Un Grand Prix di Marca. In tutti i sensi. Per il crescente successo organizzativo, con quattro manifestazioni disputate in provincia. E per l’ottimo comportamento degli atleti trevigiani.
In cinque, quando la rassegna è ormai in dirittura d’arrivo (già archiviate sette tappe su nove), guidano le classifiche provvisorie del Grand Prix Giovani.
I leader nostrani sono Francesco Titton (ragazzi), Nicola Tessariol (esordienti A), Diego Calzetta (esordienti B), Nikol Marsura (esordienti A) e Chiara Poser (esordienti B).
Tra le società, con Jesolo avviata all’ennesimo trionfo, quattro club trevigiani ai primi sei posti della graduatoria: seconda la Nuova San Giacomo Banca della Marca, terza la Libertas Tonon Vittorio Veneto, quarta l’Idealdoor San Biagio e sesta la Villanova Sernaglia.
Prossima gara, sabato ad Agordo. Poi il gran finale, il 12 settembre, a Pordenone.
Le classifiche, con i migliori piazzamenti trevigiani.
Maschili. Allievi: 1. Marco Pavanello (Brugnera) 561 punti, 3. Dylan Titon (Assindustria Pd) 500. Cadetti: 1. Riccardo Donè (Jesolo) 600, 2. Filippo Gobbi (Silca) 559. Ragazzi: 1. Stefano Bernardi (Quantin) 582, 1. Francesco Titton (Banca della Marca) 582. Esordienti A: 1. Nicola Tessariol (Veneto Banca) 557, 3. Filippo Pizzol (Tonon) 473. Esordienti B: 1. Diego Calzetta (S. Biagio) 600, 2. Kevin Casagrande (Tonon) 569.
Femminili. Allieve: 1. Iris Facchin (Quantin) 587, 2. Giulia Titton (Banca della Marca) 553. Cadette: 1. Laura Maraga (Quantin) 589, 2. Eleonora Lot (Silca) 572. Ragazze: 1. Valentina Colle (Quantin) 582, 3. Sofia Casagrande (Silca) 563. Esordienti A: 1. Nikol Marsura (Sernaglia) 600, 2. Deborah Zilli (id.) 572, 3. Beatrice Zanon (id.) 558. Esordienti B: 1. Chiara Poser (Banca della Marca) 595, 3. Emma Rizzetto (S. Biagio) 545.
Società: 1. Jesolo 14.966 punti, 2. S. Giacomo Banca della Marca 10.230, 3. Lib. Tonon 9.829, 4. S. Biagio 9.171, 6. Sernaglia 5.907.
IL PERSONAGGIO
Faouzi Lahbi, trascorsi da atleta, è lo scopritore di nuove promesse
A Mogliano un talent scout
Il tecnico
ha formato
una scuola
di mezzofondo
Faouzi Lahbi e i…suoi gioiellini!
Piccolo viaggio a casa Lahbi. Dove per casa s’intende lo stadio di Mogliano che, da alcune stagioni, è sede d’allenamento di diversi tra i più interessanti talenti del mezzofondo giovanile italiano.
Non sono tutti moglianesi, i ragazzi che corrono sotto la guida del tecnico d’origine marocchina, giunto in città quand’era ancora atleta, nel 1988, in occasione della Coppa Campioni di club, e qui poi rimasto per ragioni di cuore. Arrivano da mezza provincia, persino dal Vittoriese. Fanno gruppo, si divertono, ma soprattutto hanno un obiettivo: correre veloce.
Qualche esempio? In due, Giulia Alessandra Viola e Jacopo Lahbi, figlio dello stesso tecnico, sono stati impegnati in azzurro, nel weekend, rispettivamente ai Mondiali juniores di Moncton e nel triangolare under 18 di Chiuro. Mentre Jacopo e una mezza dozzina di coetanei hanno già nel mirino i Tricolori allievi d’inizio ottobre, dove - si accettano scommesse - le dita di una mano non basteranno per contare le medaglie conquistate dai ragazzi di Lahbi.
Faouzi, partiamo dai risultati del fine settimana.
«Giulia Alessandra è stata sfortunata: si è trovata in una batteria velocissima e ha peccato d’esperienza seguendo un ritmo impossibile. Ciononostante è rimasta fuori dalla finale per un soffio, può essere contenta. Jacopo, al contrario, ha sofferto una prova troppo tattica. Ma era la sua prima gara in azzurro».
Quattro nomi per la seconda parte di stagione: Ghenda, Braga, Magoga, Mazzer.
«Ghenda e la Mazzer potevano essere a Chiuro: ma Stefano ha realizzato il suo miglior tempo nei 1500 a convocazioni fatte e Beatrice ha rinunciato perché in ritardo di forma dopo un infortunio. Braga è in crescita. Magoga è appena rientrato e sta già andando forte. Saranno pronti per i Tricolori».
A proposito: a Mogliano si sta ritrovando, a 25 anni, anche Valentina Bernasconi.
«Prima correva troppo, anche due allenamenti al giorno. Ora fa più lavori di qualità. E dà una mano alla società, allenando i più giovani».
Quanto influiscono i trascorsi d’atleta d’alto livello sul lavoro di tecnico?
«Mi danno la capacità di capire le sensazioni che esprimono gli atleti dopo un allenamento o una gara».
Il segreto per correre forte?
«Pazienza e programmazione. Pazienza perché possono servire anni per arrivare a vedere i risultati di un lavoro.
Programmazione, perché bisogna fare delle scelte: ci sono atleti che oggi corrono in pista, domani su strada e dopodomani in montagna. Per me esistono solo le campestri, che sono la base della preparazione, e la pista, che ne rappresenta lo scopo finale».
FIGLIO D’ARTE
Battesimo azzurro
per Jacopo Lahbi
Jacopo Lahbi si affaccia nell’atletica che conta. Il figlio del tecnico Faouzi, classe 1993, ha vestito la sua prima maglia azzurra, correndo gli 800 nel triangolare under 18 di Chiuro (Sondrio).
In pista, Italia, Francia e Slovenia, oltre ad una rappresentativa lombarda. Per il promettente mezzofondista dell’Atletica Mogliano è stata un’esperienza importante, anche se l’esagerato tatticismo che ha caratterizzato la gara (passaggio ai 400 in 1′00″16) ha impedito un riscontro cronometrico di valore.
Lahbi ha chiuso settimo in 1′57″87, mostrando qualche difficoltà nelle concitate fasi finali della gara, quando il gruppo si è impegnato in un’affollata volata.
Neppure avvicinato l’1′53″83 che per Jacopo vale la leadership nazionale dell’anno. Ma le occasioni per rifarsi non mancheranno. Il triangolare è stato vinto dalla Francia, davanti a Italia e Slovenia.