Agosto 31st, 2010

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 COSI’ LA STAMPA: da “IL GAZZETTINO”

 Bobbato fuori dal tunnel

ma la ribalta è per Avon e Zanatta

 Non è ancora l’atleta che nel 2007 ha vinto il bronzo agli Euroindoor di Birmingham (e sarebbe sorprendente se non fosse così), ma Maurizio Bobbato dà l’impressione di essere finalmente uscito dal tunnel degli infortuni in cui era precipitato negli ultimi due anni.
Sabato, al trofeo Marzola ’80 di Trento, il carabiniere castellano ha corso gli 800 in 1’51”03, cogliendo un bel terzo posto alle spalle del senegalese Abdulaye Wagne (1’49”53) e di Perrone (1’50”35).
In poco più di una settimana, ha limato 3” al tempo realizzato nel meeting di Cortina d’Ampezzo, che ha segnato il suo rientro alle gare dopo un’assenza durata 18 mesi. Siamo ancora in un orizzonte di aurea mediocrità, ma la ritrovata efficienza fisica è il primo passo per poter nuovamente esprimersi ad alto livello. E, almeno da questo punto di vista, Bobbato ora è sereno.
A Trento si è messo in luce anche Paolo Zanatta, primo nei 3000 in 8’25”46, con l’opitergino Diego Avon terzo in 8’27”56. Podio anche per il velocista della Jager Vittorio Veneto, Alex Da Canal, bronzo nei 100 (10”92). Mentre la vittoriese dell’Atletica Mogliano, Valentina Bernasconi, è giunta quarta nei 1500 (4’39”57).
Tornando all’accoppiata Zanatta-Avon, i due erano reduci da un 1500 corso a Feltre rispettivamente in 3’51”6 e 3’52”9, primato personale per entrambi. Nel meeting bellunese, discreti anche due pesisti della Gagno Ponzano: l’allievo Diego Benedetti (14.64) e la cadetta Silvia Marcon (10.30). La moglianese Sara Brunato ha vinto l’alto, tra le ragazze, con 1.54.
A proposito di giovani, il primo weekend agonistico dopo la pausa estiva ha proposto anche il meeting friulano di San Vito al Tagliamento, dov’è giunto qualche bel verdetto per i baby mezzofondisti della Silca Ogliano: la cadetta Lucrezia Zanardo seconda nei 600 in 1’40”41 e il “ragazzo” Giulio Brugnera terzo nei 1000 in 3’07”15, identico piazzamento centrato anche dalla coetanea Sofia Casagrande (3’23”61).

 

 

Under 18,

due trevigiani nella selezione del Veneto

 

Una ribalta inedita per due giovani speranze dell’atletica trevigiana.
Jacopo Lahbi e Beatrice Mazzer sono stati selezionati per rappresentare il Veneto al Campus Nike, iniziativa che venerdì 3 settembre, in occasione del meeting internazionale di Padova, coinvolgerà i migliori mezzofondisti a livello under 18 di tutta Italia.
Il Campus Nike è organizzato dalle Fiamme Gialle, in collaborazione con Assindustria Sport, società organizzatrice del meeting. Un ragazzo e una ragazza per ciascuna regione saranno chiamati a sfidarsi sui 1000 metri e i primi tre classificati delle due gare verranno ospitati, insieme ai propri allenatori, nel centro sportivo della Guardia di Finanza in occasione del Golden Gala, a Roma, il prossimo anno.
Entrambi tesserati per l’Atletica Mogliano, Jacopo Lahbi e Beatrice Mazzer guidano le graduatorie nazionali stagionali di categoria: Jacopo negli 800, Beatrice nei 1500. Il Campus Nike sembra fatto apposta per esaltarne il talento. Sarà, per entrambi, anche un significativo test in vista dei Tricolori di categoria d’inizio ottobre.

 

 

L’ex campionessa continua a eccellere nella sua specialità

 Mara Rosolen, l’età non è un peso

 

Ci sono record e record, ma per chi li stabilisce il sapore non è poi tanto diverso. Mara Rosolen è stata primatista italiana di getto del peso (18.89 indoor, 18.81 all’aperto), ha vestito una quarantina di volte la maglia azzurra, partecipando a un’Olimpiade (Sydney). E oggi, a 45 anni, ha ancora un feeling particolare con la palla di ferro.
In questa stagione ha migliorato ripetutamente i primati italiani master per la sua fascia d’età: quattro volte nel peso, sino ad arrivare a 14.91, e due volte nel disco, portandosi a 45.18.
L’ex campionessa, mamma di due bambini, Marco (9 anni) e Matteo (4), si diverte ancora a frequentare, tutti i giorni, palestra e campo d’allenamento. «Lo farò ancora per uno o due anni -spiega la lanciatrice di Motta di Livenza, da tempo residente a Schio- Il 30 settembre uscirò dalle Fiamme Oro, che non smetterò mai di ringraziare per l’aiuto che mi hanno dato in tutti questi anni. Ma la mia carriera non finisce qui: farò servizio in polizia e mi troverò una nuova società».
Record master a parte, il suo primato stagionale nel peso rappresenta anche la quinta prestazione italiana assoluta dell’anno. Non male per un’atleta che si confronta con avversarie che spesso hanno meno della metà dei suoi anni.
«La passione è sempre la stessa. Ora, dopo un paio di stagioni con problemi fisici, ho anche ripreso a stare bene. A luglio sono arrivata a 14.91, poi le gare sono finite. A settembre, già a partire dal meeting di Padova, spero di superare i 15 metri. Ho già fatto meglio dell’anno scorso, ma mi manca ancora un metro rispetto a quello che penso di valere».
Mara era in pedana anche a metà luglio, a Conegliano, quando la stella azzurra di oggi, Chiara Rosa, ha lanciato a 19 metri esatti. Un exploit poi non confermato agli Europei.
«Chiara mi ha detto di aver sofferto il doppio turno di gara nell’arco della stessa giornata. Io credo che sia stata anche penalizzata dalla voglia di ottenere il risultato a tutti i costi. Negli ultimi anni della mia carriera ad alto livello avevo lavorato molto sugli aspetti psicologici della gara: solo per questo sono riuscita a qualificarmi per l’Olimpiade. Ero già cancellata dalla lista dei selezionabili, ma non mi sono arresa. Ho dovuto fare il record italiano per convincere la Federazione a portarmi a Sydney».
L’allenamento è la sua passione quotidiana.
«Faccio una seduta al giorno, di più non recupererei la fatica, e ho sempre chiari gli obiettivi, che possono essere la gara successiva, oppure il miglioramento di un particolare tecnico. Il peso è una specialità che non perdona nulla, soprattutto con la tecnica rotatoria: basta un minimo errore e puoi perdere uno o due metri. In pedana non si finisce mai d’imparare».

 

 

A MAJANO DEL FRIULI

Si apre la stagione su pista

Treviso va a caccia di trofei

 

 Treviso a caccia del Trofeo internazionale di Majano del Friuli. In questi giorni, il fiduciario tecnico provinciale, Mauro Franzero, sta definendo le formazioni che sabato 4 settembre prenderanno parte a uno dei più classici appuntamenti della stagione giovanile su pista.
In terra friulana, le nostre rappresentative sono state spesso protagoniste e anche quest’anno gli obiettivi sono ambiziosi. Prova ne è che l’atletica trevigiana affronterà la 19. edizione della rassegna con due selezioni per ciascuna delle categorie interessate (ragazzi e cadetti).
Nel 2009 la Marca fu quinta in classifica generale, ma terza tra le rappresentative provinciali. Le rivali di quest’anno proverranno da tre regioni italiane, oltre che dal Veneto, e da otto nazioni europee. Una concorrenza temibile, anche se la Marca (la scorsa primavera vincitrice, ancora una volta, del Trofeo delle Province) ha le carte in regola per ben figurare.