Novembre 23rd, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

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IL NOSTRO VIRGINIO E’ UN GRANDE!

Fair play, maratoneta cede la medaglia «Non la merito, è arrivato prima lui»

 

SAN BIAGIO - Vince il titolo italiano, ma rifiuta maglia, medaglia e onori. Il protagonista dell’insolito gesto è Virginio Trentin, noto maratoneta trevigiano, classe 1954, tesserato per l’Atletica San Biagio. L’episodio è avvenuto domenica alla maratona di Verona. La gara era valida per il campionato italiano master e Trentin, professore di fisica all’Itis Max Planck di Villorba, ha concluso la gara in 2h53’27”, prestazione di grande rilievo per la sua fascia d’età. Stando al regolamento federale, è Trentin il primo classificato nella categoria SM60. Pochi minuti prima, era però giunto sul traguardo il coetaneo Luigi Chierchia. Tutti pensano che sia quest’ultimo il vincitore del titolo. Invece l’avversario del trevigiano viene escluso dalla classifica perché non è un atleta Fidal. «È una norma assurda, che nessuno di noi due conosceva. Ho protestato sul palco, ma gli organizzatori non hanno voluto sentire ragioni. Ho dato a Luigi maglia e medaglia, perché gli spettavano di diritto. A me doveva toccare l’argento, non hanno voluto darmelo. Ma il vero campione italiano è Chierchia», ha commentato Trentin.

 

 

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L’atletica a scuola è morta: la cronistoria di un disastro prima di tutto sociale

Erano mesi o forse anni che mi domandavo ‘ma perchè sono spariti i Giochi della Gioventù?‘. Ammetto l’ignoranza in materia di scuola e sport, ma sicuramente è logico pensare che il primo proselitismo di qualunque sport avviene in quel gigantesco bacino che è la scuola: non esserci, significa semplicemente perdere opportunità, ovvero atleti. Non importa se fenomeni o no: è il numero che conta.

Così ho chiesto di dirimere questi miei dubbi a Silvano Mombelli, con un passato da coordinatore dell’educazione fisica in un provveditorato provinciale, e con una conoscenza enciclopedica della materia.

L’articolo è estremamente chiaro ed esplicito nel descrivere il circolo vizioso che ha portato ad un progressiva contrazione dell’atletica (sino ad una sparizione de facto), e dello sport in generale, dalle scuole. Buona lettura.



Il motivo per il quale la frequenza verso l’atletica leggera è stato, in passato, decisamente superiore era generato da molteplici concause.

  • Per ogni istituto scolastico la partecipazione all’atletica leggera era sostanzialmente un obbligo non solo per fatto culturale, ma anche perché proprio le manifestazioni in pista costituivano il primo e fondamentale momento di confronto tra i docenti e l’organizzazione ministeriale sia centrale sia periferica.

Le formule di partecipazione erano stabilite a livello locale ed oltre alla normale disputa del campionato provinciale ovunque esistevano Trofei di genere diverso.

Particolarmente importante per un decennio fu il Trofeo Industria.

  • Il Ministero dell’Istruzione aveva stabilito gli sport da considerarsi ufficiali e quelli da considerarsi ufficiosi ed in particolare per vari anni aveva posto nelle norme che, obbligatoria per accedere alle altre discipline, fossero l’atletica leggera e/o la ginnastica.
  • I vecchi Isef prevedevano un alto numero di ore per la materia Atletica e la somma delle lezioni tra piste e pedane era superiore a quella di tutti gli altri sport messi insieme. Oggi molte facoltà non prevedono nemmeno l’atletica leggera in tutto il triennio.

Le manifestazioni nazionali su base provinciale sono iniziate con i Giochi della Gioventù perché precedentemente ai Giochi le selezioni avvenivano attraverso i Criteria Interregionali e la selezione per la fase finale era diversa rispetto a quella, in uso ancor oggi, dove passa solo la squadra vincitrice.

Infatti ai nazionali venivano ammessi i primi 12 concorrenti della fase interregionale, quindi il meglio possibile relativamente ai risultati ottenuti.

Questo particolare è estremamente importante perché la formula attuata dopo il 1973 premiava solo una squadra per regione indipendentemente dal numero di province e dal numero di abitanti. Quindi una squadra lombarda veniva da una selezione di almeno 250 scuole mentre una squadra di Trento o della Basilicata vedeva meno di un decimo di presenze.

Inoltre l’indubbio successo dei Giochi della Gioventù procurò una sorta di sindrome da onnipotenza sia al Comitato Olimpico sia alla Federatletica.

  • Proprio nel momento in cui il rapporto tra la Scuola e la Società tornava ad essere studiato come tema didattico e non più come problema politico post bellico, il successo dei Giochi spinse a tentare l’organizzazione congiunta di Giochi della Gioventù e Campionati Studenteschi.

La questione non era però tanto organizzare gare e trasporti, ma determinare i programmi di insegnamento.

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il declino dello sport a scuola

E nel decennio di massima diffusione dello sport scolastico iniziò, pur se lentamente, il declino dello sport a scuola, perché anno dopo anno i docenti preferivano non prendere più parte alle manifestazioni.

In particolare per l’atletica, quando la maggior parte degli insegnanti iniziò rendersi conto che partecipare alle competizioni era un fatto meramente occasionale, e cioè ci aveva una sola gara in un anno e se non si passava il turno l’atletica era finita, diventò normale rivolgersi ad altre discipline.

Il Ministero difficilmente aveva la forza di reagire alle pressioni del Comitato e quindi accettò anche, errore grave da un punto di vista didattico, di mettere sullo stesso piano tutti gli sport presenti nel programma olimpico compresi quelli che nella scuola sono praticamente impossibili.

  • Ulteriore elemento di disagio per studenti e docenti.

Altro elemento determinante, e non solo per l’atletica, fu la convinzione che insegnanti e studenti fossero semplicemente dei numeri. Utili per una gigantesca passerella nella quale il Comitato dimostrava, di fronte ai politici e ai potenti dell’epoca, la propria presenza nella società.

Va detto, a onor del vero, che anche all’interno del Coni non mancarono i campanelli d’allarme ma divenne tutto inutile di fronte alla possibilità di dimostrare che lo sport organizzato dalle Federazioni era in grado di disputare ogni anno una piccola Olimpiade, ed infatti alcune Finali nazionali arrivarono a ospitare oltre 7000 atleti. Ovviamente per ogni scuola vincitrice ve n’erano moltissime deluse non tanto dai risultati sportivi quanto dalle trasferte impossibili o dagli alberghi scadenti.

  • L’ultimo scollamento gigantesco è avvenuto nel 1997 quando 15.000 insegnanti su 22.000 aderirono al boicottaggio successivo al Protocollo d’intesa Coni Ministero.

Da quel momento escludendo il breve periodo dal 1999 al 2002, quando nacque il Progetto Perseus che era stato presentato ai docenti in tutte le province d’Italia, da una parte si sono succeduti i Protocolli d’intesa, le sperimentazioni, i progetti speciali e dall’altra l’allontanamento dallo sport scolastico non ha mai avuto fine.

  • I due colpi definitivi allo sport scolastico sono stati assestati dapprima con il taglio delle ore di avviamento alla pratica sportiva che sono passate da sei alla settimana, per un periodo medio di otto dieci mesi, ad un complessivo di tre ore mensili; e successivamente è stato disarticolata completamente l’intera struttura periferica del Ministero nel settore dell’educazione fisica.

Nel 2012 con l’approvazione delle Organizzazioni Sindacali il Ministero pensò bene di utilizzare i fondi che solitamente venivano stanziati per i docenti di educazione fisica, per le proprie ore eccedenti, spostandoli verso le supplenze.

In pratica si è passato da un bilancio di 60 milioni annui ad un bilancio inferiore ai 15 milioni.

Questo significava che qualunque programmazione temporale annuale non poteva più esistere.

Ovviamente l’unica strada percorribile, volendo comunque schierare una squadra scolastica, è diventata quella di mettere in campo i tesserati.

Nella scuola media può capitare, in particolare nella corsa campestre, di avere qualche nome diverso rispetto a chi pratica normalmente, ma proprio il tempo che manca impedisce gli allenamenti.

L’organizzazione provinciale è caduta quando, a seguito di alcune vertenze il Ministero pensò bene di chiudere gli Uffici educazione fisica per evitare contenziosi. L’incredibile risultato è che comunque oggi il Miur ha perso oltre 50 cause davanti al Tribunale del lavoro.

  • Il richiamo storico normativo è essenziale per capire il disagio nel quale si sono trovati troppi insegnanti costantemente criticati dalle Federazioni, tra le quali la Fidal si è distinta per aggressività continua.

Nonostante infatti la gran parte dei tecnici sia sempre provenuta dal mondo degli insegnanti il modo più facile per scaricare le proprie responsabilità era quello di attaccare i colleghi, “quelli che non fanno niente.

In realtà proprio la Fidal ha utilizzato l’esonero dei docenti a proprio piacimento, ma ogni qualvolta un insegnante si trovava a dover rientrare a scuola si assisteva ad un altro abbandono, sovente per ritorsione.

  • L’ultima stortura ministeriale viene dai progetti.

In pratica l’insipienza dei dirigenti del Miur è diventata talmente assoluta, pochissimi hanno una carriera con presenza reale negli ex provveditorati o nelle scuole, ed il risultato è diventato quello di affidarsi ciecamente alle proposte federali.

Addirittura dal 2006 al 2016 le schede tecniche, fondamentali per il docente, erano frutto di un taglia e incolla prodotto dal Comitato Olimpico o dalle stesse Federazioni.

Visto che per decenni le osservazioni del insegnanti sono cadute nel vuoto, sia nelle varie formule di gara, sia per le modalità di selezione, praticamente anche le proteste sono cessate, secondo quanto già richiamato la via più semplice è non partecipare.

  • La questione degli ostacoli.

L’esempio più eclatante dell’insoddisfazione a scuola viene dall’altezza degli ostacoli soprattutto per le ragazze. Settantasei cm in seconda media sono decisamente troppi, almeno se si vuole diffondere la specialità. Anche le studentesse francesi hanno la stessa altezza, ma nella categoria precedente iniziano a gareggiare a 65. Per le antiche questioni sulle omologazioni le scuole hanno solitamente ostacoli alti 50 cm. Dato che la partecipazione a squadre obbliga anche a prendere parte agli ostacoli la scelta  è quella di non partecipare con nessuno oppure avere squadre incomplete, solitamente nelle sue fasi zonali.

La logica della Fidal, proprio grazie ai successi, datati comunque ormai di decenni, è sempre stata quella che : “chi vuole partecipare deve farlo secondo le nostre regole“.

  • La questione dei giudici.

Quest’anno in Sardegna, nelle conferenze di servizio, i docenti hanno posto limiti precisi alla propria partecipazione pretendendo un comportamento diverso da parte degli ufficiali di gara. Da anni infatti si assiste allo scontro perché il Comitato regionale ritiene di essere proprietario delle gare.

Un evento molto spiacevole è successo anche quest’anno a Bergamo dove uno dei responsabili regionali ha insultato il responsabile regionale scolastico con affermazioni davvero molto pesanti. Anche qui, dato che la gente è stufa di litigare per attività davvero mal pagate preferisce lasciar perdere per gli anni a venire.

  • Il futuro non è roseo.

Se, come detto in apertura l’atletica rappresentava il momento massimo di scambio culturale tra gli insegnanti, non solo sono emerse altre discipline fortemente competitive, ma anche nelle facoltà di Scienze Motorie l’intero pacchetto delle materie pratiche e quasi residuale.

L’atletica leggera non è nemmeno più materia triennale in molte facoltà.

I nuovi insegnanti quindi, sovente nemmeno abituati a fare i docenti in quanto il corso di studi è altalenante tra molte professioni, un po’ mediche un po’ riabilitative e via dicendo, entreranno in classe, una volta stabilito peraltro il nuovo criterio di assunzione, con un bagaglio sportivo limitatissimo.

Se il vecchio Isef prevedeva fin troppe ore pratiche quello nuovo ha la presunzione di preparare personale di alto livello, il quale peraltro si troverà poi a campare facendo ore in piscina, in palestra, molto spesso con la paga in nero.

  • La follia degli atleti di alto livello.

In Italia è l’unico paese d’Europa che prevede i Licei sportivi, utili soprattutto alle scuole private per aumentare i propri studenti. Nel 2019 ci saranno le prime maturità e ancor oggi per le materie specifiche previste da: “discipline sportive”, quasi nessun istituto è riuscito a concordare i programmi con il Comitato olimpico. Le pompose inaugurazioni con il Miur garantivano una qualità dell’insegnamento stratosferica.

Dato che le discipline sportive da conoscere sono una quindicina, compreso le metodiche di allenamento, le tattiche di gioco, le pratiche antidoping e via dicendo, è ovvio che si tratta di programmi svolti quasi solo sulla carta. Vi sono poi le invenzioni come la settimana bianca, la settimana verde, la settimana azzurra nelle quali vengono certificate competenze a dir poco risibili.

L’ultima invenzione del ministro Giannini, probabilmente la peggiore nella storia repubblicana, è quella di predisporre percorsi particolari per gli studenti di alto livello, con tanto di permessi per le assenze, il cui prossimo risultato sarà di avere un binario doppio per gli sportivi bravi e gli sportivi normali con conseguenze nefaste soprattutto per i primi.

  • Nel 2003 l’ultimo tentativo ministeriale sul modello francese.

Con l’attività nominata “Cinque cerchi di sport Lombardia in campo” era stato tentato un progetto annuale che prevedeva un alto numero di gare con l’ammissione alla fine regionale in base ai risultati. Era stata utilizzata la tabella da uno a 100 punti della federazione studentesca internazionale, con qualche piccola modifica, ed erano state inserite anche alcune prove multiple.

La manifestazione arrivò alla conclusione con le finali all’Arena di Milano, ma la reazione della Fidal e del Coni fu addirittura scomposta, al punto che l’anno dopo non si poté più duplicare la manifestazione.

In pratica avevamo tentato di riproporre il modello francese, nel quale si prevede che con 38 punti (su un massimo di 40) ogni studente possa accedere direttamente ai gironi successivi e avevamo anche organizzato gare con la presenza estremamente attiva degli studenti in giuria.

Evidentemente con una simile formula diventavano inutili gli organi periferici della Fidal ed ecco il motivo della avversione totale.

Le immagini di quella gara e dei campionati studenteschi (1999 Gubbio e 2000 Desenzano) sono riportate nel commento del 29 maggio. (Le storiche responsabilità dell’Atletica nel suo rapporto con la scuola, e la latitanza del Miur).

  • Come operare il rilancio.

È probabile che per avere una partecipazione generale della scuola almeno come quella degli anni 2000 (alle superiori 2240 formazioni maschili e 2219 femminili; alle medie 3708 maschili e 3679 femminili) bisogna riscrivere le regole dell’intero comparto.

Anche nel migliore dei progetti illimitato l’atletica leggera non avrebbe più alcuna presa sui docenti.

L’alfabetizzazione motoria nella scuola elementare è un totem che serve solo per qualche foto sui giornali due ore al mese comprensive di qualche batteria di test sono totalmente inutili.

Solo se la scuola sarà messa in condizione di avere un programma decente non succube delle singole discipline sportive si potrà consentire una conoscenza motoria generalizzata che mette in condizione ogni studente di scendere lo sport adatto.

Probabilmente è il passaggio più difficile perché la debolezza ministeriale ha sempre evitato di individuare modelli sportivi utili (la ginnastica ritmica piuttosto che la pallavolo o la pallamano) evitando così le critiche dagli altri sport.

All’indirizzo che segue alla voce sport si trovano tutte le discipline possibili compreso il biliardo sportivo.

Trattandosi della necessità di un disegno complessivo bisogna ovviamente aspettare chi governerà il paese dopo 2018.

Va detto che al momento sono molte le critiche politiche sia verso il Coni sia verso il Ministero dello sport sia verso quello dell’istruzione.

È probabile che grazie ai disastri dell’atletica, nel basket, nella pallavolo e da ultimo nel calcio si stiano rendendo conto in molti che la scuola deve iniziare a marciare da sola con un preciso programma e un rigoroso bilancio.

Allo stato attuale non sono certamente Lotti e Fedeli in grado di capire i problemi sul tappeto.

 

 

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Novembre 21st, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

ELENCO ATLETE CASTELLANE

Tuttimpista GRANDE E’ LA TRADIZIONE ATLETICA DI CASTELFRANCO VENETO!

Femminili

 
60m

7″67e Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 22/01/2012 Udine
7″68e Eva PASINATO Castelfranco V. 4-2-84 27/01/2007 Modena
7″83e Barbara MILANI Castelfranco V. 12-3-65 .1987
7″92e Elisa TREVISAN Castelfranco V. 15-3-80 31/01/2010 Ancona
7″93e Chiara BORDIGNON Castelfranco V. 26-2-69 10/01/1987
7″94e Eleonora MORAO Castelfranco 25-9-91 06/02/2010 Padova
7″9 Emanuela BARDELLA Castelfranco V:29-2-76 01/02/1997 Padova

80m

9″97 Marinella MAGGIOLO  Castelfranco V.30-1-88 27/09/2003 Orvieto
Primato trevigiano assoluto
10″24 Gloria BIZZOTTO
Castelfranco V. 13-4-1994 14/06/2009 Fidenza

100m

12″02e Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 15/06/2007 Bressanone
12″03e Barbara MILANI Castelfranco V. 12-3-65 28/06/1990 Verona
12″10e Eva PASINATO Castelfranco V. 4-2-84 23/09/2006 Orvieto
12”32e Eleonora MORAO Castelfranco 25-9-91 14/07/2010 Conegliano
12″33e Elisa TREVISAN Castelfranco V. 15-3-80 25/07/2009 Pergine
12″42e Daniela MARCONI Castelfranco V. 4-8-77 24/09/1999 B.go Valsugana
12″2 Chiara BORDIGNON Castelfranco V. 26-2-69 27/09/1987 Piombino D.
12″2 Emanuela BARDELLA Castelfranco V:29-2-76 12/06/1992 Roncade

150m

18″54 Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 12/04/2014 Rovereto
18″59 Elisa TREVISAN Castelfranco V. 15-3-80 16/04/2011 Copparo
19″09 Eva PASINATO  Castelfranco V. 4-2-84 18/09/2004 Treviso

200m

24″1 Barbara MILANI Castelfranco V. 12-3-65 22/06/1990 Roncade
24″35e Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 19/06/2013 Pordenone
24″54e Elisa TREVISAN Castelfranco V. 15-3-80 18/06/2005 Formia
24″79e Eva PASINATO Castelfranco V. 4-2-84 15/06/2006 Mestre
24″80e Eleonora MORAO Castelfranco 25-9-91 01/07/2015 Vedelago
25″30e Daniela MARCONI Castelfranco V. 4-8-77 23/05/1999 Conegliano

300m

40″07 Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 12/04/2014 Rovereto

400m

55″87e Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 06/06/2015 Rovigo
56″09e Eleonora MORAO Castelfranco 25-9-91 21/05/2016 Agordo
57″71e Daniela MARCONI Castelfranco V. 4-8-77 17/07/1998 Pesaro
58″00e Elisa TREVISAN Castelfranco V. 15-3-80 16/06/2012 Villafranca

500m

1′21″49 Eleonora MORAO Castelfranco 25-9-91 18/04/2010 Treviso

800m

2′15″7 Sara TREVISAN Castelfranco V. 15-3-74 13/04/1991 Padova
2′19″18 Eleonora MORAO Castelfranco 25-9-91 24/09/2017 Arzignano

1500m

4′33″5 Sara TREVISAN Castelfranco V. 15-3-74 27/07/1991 Conegliano

miglio

5′31″7 M.Teresa TIEPPO Castelfranco 28-1-53 24/06/1989

3000m

10′21″3 Sara TREVISAN Castelfranco V. 15-3-74 27/09/1992

10.000m

38′33″0 Maria Teresa TIEPPO Castelfranco 28-1-53 08/07/1986 Udine

maratonina

1h 26. 58. Sara TREVISAN Castelfranco V. 15-3-74 24/05/2014 Jesolo

maratona

2h 57. 54. Maria Teresa TIEPPO Castelfranco 28-1-53 20/10/1985 Carpi
3h 17. 07. Elena MARIGHETTO Castelfranco V. 12-11-74 22/10/2006 Venezia
3h 18. 02. Arianna BORDIGNON Castelfranco 4-4-72 22/10/2006 Venezia
3h 20. 37. Luisa VANZETTO Castelfranco V. 15-11-60 22/04/2007 Padova

100km

9h 43. 22. Sara TREVISAN Castelfranco V. 15-3-74 29/05/2016 Faenza
13h 00. 44. Elena MARIGHETTO Castelfranco V. 12-11-74 .2001 Faenza

3000 siepi

12′10″78 Sara TOMMASINI Castelfranco V. 10-10-1991 11/07/2015 Vedelago
12′22″20 Silvia ZORZETTO Castelfranco 17-41994 05/05/2012 Scorzè

60hs

8″51e Elisa TREVISAN Castelfranco V. 15-3-80 27/02/2010 Ancona
8″55e Barbara MILANI Castelfranco V. 12-3-65 11/02/1987 Torino
8″79e Daniela MARCONI Castelfranco V. 4-8-77 21/02/1999 Genova
9″12e Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 24/02/2008 Udine
9″12e Lisa GUIDOLIN 92 Castelfranco 1-9-1992 31/01/2010 Ancona
9″44e Michela CAON Castelfranco V. 11-8-1997 07/02/2016 Padova

80hs

11″8 Lisa GUIDOLIN Castelfranco 1-9-1992 22/06/2007 Abano

100hs

13″3 Elisa TREVISAN Castelfranco V. 5-3-80 15/07/2005 Pordenone
13″5 Barbara MILANI Castelfranco 12-11-65 25/04/1987 S.Bonifacio
13″84e Daniela MARCONI Castelfranco V. 4-8-77 30/07/1999 B.go Valsugana
14″44e Giulia MARIN Castelfranco V. 6-6-1999 10/06/2017 Firenze
14″64 Micaela CAON Castelfranco V. 11-8-1997 16/06/2017 Conegliano
14″86e Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 21/07/2007 Lana

300hs

46″0 Lisa GUIDOLIN  Castelfranco 1-9-1992 25/04/2007 Vicenza
46″2 Elisa TREVISAN  Castelfranco V.30-1-88 23/09/1995 Piombino Dese
46″6 Marinella MAGGIOLO Castelfranco V.30-1-88 25/04/2003 Conegliano
47″7 Daniela MARCONI Castelfranco V. 4-8-77 16/06/1991 Mogliano

200hs

28″5 Barbara MILANI  Castelfranco 12-11-65 21/05/1989 Mereto di Tomba
Primato trevigiano assoluto

400hs

1′00″49e Eleonora MORAO Castelfranco 25-9-91 08/05/2016 Vicenza
Primato trevigiano assoluto
1′02″19a Barbara MILANI
Castelfranco 12-11-65 07/07/1983 Padova
1′02″84e Daniela MARCONI Castelfranco V. 4-8-77 20/07/2003 Riese
1′03″60e Elisa TREVISAN Castelfranco V. 5-3-80 29/06/1997 Nove
1′04″28e Lisa GUIDOLIN Castelfranco 1-9-1992 08/05/2016 Vicenza
1′04″8 Elena BERGAMIN Castelfranco V. 6-5-87 30/05/2004 Abano T.

alto

1,81 Elisabetta BONIN Castelfranco V. 21-4-70 21/05/1988 Montebelluna
1,69 Elisa TREVISAN Castelfranco V. 5-3-80 01/07/2005 Jivaskyla
1,66 Lisa GUIDOLIN Castelfranco 1-9-92 .2010
1,62 Adele TONIUTTO Castelfranco V. 12-6-2001 16/06/2017 Rieti
1,60 Nadia RAGAZZO Castelfranco V. 7-1-73 20/05/1989 Cittadella

asta

3,25 Eleonora GANASSIN Castelfranco V. 1983 26/06/1999 Nove

lungo

6,24 Elisa TREVISAN Castelfranco V. 5-3-80 26/05/2007 Jesolo
5,65 Elena BERGAMIN Castelfranco V. 6-5-87 05/06/2005 Grosseto
5,52 Elena SOLIGO Castelfranco V. 05/11/1990 21/05/2017 S.Biagio di C.
5,42 Jasmine SURIAN Castelfranco V. 27-6-1994 15/06/2014 Marcon

triplo

12,11 Elena SOLIGO Castelfranco V. 05/11/1990 24/06/2017 Arzignano
11,31 Daniela MARCONI Castelfranco V. 4-8-77 22/05/1998 Conegliano
10,94 Elisa TREVISAN Castelfranco V. 5-3-80 01/06/1996 Rossano V.

peso

14,00 Elisa TREVISAN Castelfranco V. 5-3-80 27/01/2008 Ancona
11,41 Elena BOSCO Castelfranco V. 9-2-1999 24/06/2017 Arzignano

disco

33,18 Daniela DALLAN Castelfranco V. 10-1-89 01/05/2006 Padova
32,70 Maria Rosa MARIN Castelfranco V. 1-3-76 27/05/1995 Bassano
32,26 Barbara MILANI Castelfranco 12-11-65 23/06/1993 Piombino D.

martello

42,53 Elena BOSCO Castelfranco V. 9-2-1999 25/09/2017 Arzignano
42,02 Margherita MARZOLA Castelfranco V. 20-4-1995 04/06/2016 Bovolone
39,22 Laura CINEL Castelfranco V. 11-10-1997 20/09/2015 Rosà

Martello 3

41,64 Francesca GALLINARO  Castelfranco V. 1986 16/09/2001 Marcon

giavellotto

46,33 Elisa TREVISAN Castelfranco V. 5-3-80 21/05/2006 Rieti
Primato trevigiano assoluto
32,74 Anna MARTINI Castelfranco V. 5-7-1997 09/07/2016 Vedelago
31,11 Stefania PIVATO Castelfranco V. 14-5-90 22/04/2006 Piombino Dese
30,50 Daniela DALLAN Castelfranco V. 10-1-89 28/05/2006 Vicenza

Palla 300g

57,10 Margherita BETTAN Castelfranco V. 9-8-72 22/05/1985 Riccione Primato trevigiano assoluto

Giavellotto 500g

47,35 Stefania PIVATO Castelfranco V. 14-5-90 29/08/2003 Piombino Dese
46,25 Giorgia SANTORO Castelfranco V. 9-9-2000 27/10/2013 P.to Torres
43,10 Adele TONIUTTO Castelfranco V. 12-6-2001 04/10/2014 Bovolone

eptathlon

5.844 Elisa TREVISAN Castelfranco V. 5-3-80 25/07/2004 Desenzano
14″01-1,66-13,42-24″55 // 6,01-44,93-2′24″61
Primato trevigiano assoluto
4.552 Lisa GUIDOLIN Castelfranco 1-9-1992 12/09/2010 Novara
15″27-1,66-10,18-26″83 // 5,18-2′31″44

Marcia 3km

15′47″40 Federica MENZATO  Castelfranco V. 14-3-1988 27/09/2003 Orvieto

Marcia 5km

23′35″68 Federica MENZATO Castelfranco V. 14-3-1988 17/06/2007 Bressanone
27′55″6 Silvia ZORZETTO Castelfranco 17-41994 02/03/2013 Padova

Marcia 10km

47′58″07 Federica MENZATO Castelfranco V. 14-3-1988 19/07/2007 Hengelo
Primato trevigiano assoluto

CONTINUA CON LE CATEGORIE DEI GIOVANISSIMI


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miniRASSEGNA STAMPA

dei nostri cari amici

SALIMA BARZANTI E MIRCO MARTOREL

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Novembre 20th, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

 

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La mamma di Elisa Girotto “commossa ma con il sorriso” in corsa parenti e amiche
Un mare di solidarietà rosa oggi a San Vendemiano (TV) con la quarta Corri in rosa
Quasi 20 minuti per la partenza con 8.000 donne in corsa per la lotta al tumore al seno


Il cuore delle donne. Ottomila battiti all’unisono oggi a San Vendemiano (TV). Uno spettacolo da togliere il fiato, una magia rosa con 8.000 donne in corsa per le donne. Chi c’era alla partenza, alle 10, in via De Gasperi, di fronte al municipio se la ricorderà per un bel po’ questa nuvola rosa. La quarta edizione della Corri in rosa è stata baciata, anche quest’anno, dal sole e dalla solidarietà. Quella di mamme, sorelle, nonne, cugine, parenti, colleghe che hanno scelto di fare parte di un evento unico nel suo genere. Correre e camminare 5 o 10 km tra il centro città e la splendida Calpena colorata d’autunno per contribuire al pagamento delle rate del mammografo acquistato dall’associazione Renzo e Pia Fiorot e installato nell’ospedale di Conegliano e utilizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana per lo screening (da gennaio ad ottobre si sono già sottoposte all’esame ben 8855 donne). Una corsa che è diventata un simbolo. Di coraggio, di lotta, di solidarietà, di condivisione, di prevenzione, di amicizia, di sostegno. Quasi tutte sono arrivate in gruppo. Molte per sostenere chi non può correre perché sta affrontando la malattia e le cure. Molte per ricordare chi non c’è più fisicamente, come la mamma e le amiche di Elisa Girotto (una quarantina), che hanno corso e camminato per lei, portata via dal male poco più di un mese fa. Una mamma che aveva partecipato alle altre edizioni della Corri in rosa, dimostrando sensibilità e attenzione anche prima della malattia. Lungo i 5 e i 10 chilometri dei due percorsi, storie di vita, oltre la malattia, storie di lotta. In tante si sono commosse, in tante hanno pianto, ma tutte, insieme, si sono fatte coraggio. Chi con i capelli tinti di rosa, chi con le piume rose, chi con la parrucche rosa, chi con il tutu rosa, chi con fiocchi rosa, braccialetti e collane. Tutte con la maglietta rosa. Dalle più grandi alle più piccole (moltissime quelle in passeggino). Più di qualcuna accompagnata anche dalle cagnoline. Al traguardo qualche lacrima, ma soprattutto sorrisi, gioia e abbracci. 

 

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Maratona: Nasef e Dal Ri campioni a Verona

VIRGINIO TRENTIN CAMPIONE ITALIANO M60

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di Luca Cassai

Una conferma e una prima volta nei Campionati italiani di maratona a Verona. Tra gli uomini festeggia il secondo titolo consecutivo sui 42,195 chilometri Ahmed Nasef (Atl. Desio), 42enne di origine marocchina e monzese d’adozione, in 2h16:53. Al femminile prevale Federica Dal Ri (Esercito) per il suo settimo centro in una rassegna nazionale assoluta, ma finora non si era mai imposta su strada. La 37enne trentina, che in questa stagione ha già conquistato la vittoria nella corsa campestre, porta a termine la gara con il tempo di 2h37:45 e poi fa indossare la maglia tricolore alla piccola figlia Chiara. Sul podio maschile salgono anche Eyob Faniel (Venicemarathon Club, 2h20:20) e Manuel Cominotto (Esercito, 2h20:29), tra le donne Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo, 2h38:55) e Anna Spagnoli (Edera Atl. Forlì, 2h39:09), entrambe con il record personale. Al traguardo nella sedicesima edizione dell’Agsm Veronamarathon il successo va comunque al keniano Robert Ndiwa in 2h12:51, terzo il marocchino Lahcen Mokraji (Atl. Desio, 2h19:47) in una manifestazione che ha messo in palio anche i titoli italiani master nella città veneta, con circa 10.000 iscritti sulle tre distanze in programma, comprese la mezza maratona e la 10 km.

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UOMINI - Il tricolore assoluto rimane sulle spalle di Ahmed Nasef che dopo Verbania 2016 si aggiudica il titolo anche a Verona 2017. Non è mai in discussione la sua leadership a livello nazionale: infatti è l’unico che riesce a tenere l’andatura del gruppo di testa, almeno fino a quasi metà gara con un parziale di 1h06:31 mentre i quattro battistrada keniani guidati dal pacemaker Ishmael Kalale (Atl. Casone Noceto) transitano in 1h06:25. Due minuti più tardi gli altri italiani con Marco Salami (Esercito, 1h08:30) a dettare il ritmo. Poi c’è la fuga vincente del keniano Robert Ndiwa, seguito dai due connazionali che progressivamente entrano in crisi: Kipkirui Lagat si ferma poco oltre il 30° km e Daniel Boiwo chiude decimo in 2h26:49. Il secondo posto della gara è quindi per Ahmed Nasef (Atl. Desio, 2h16:53), nella sua quarta uscita agonistica stagionale sulla distanza: in precedenza aveva corso a Roma (settimo con 2h16:39), Breslavia (quarto in 2h20:42) e Sofia, dove il 15 ottobre era stato secondo con 2h17:29. “Oggi non contava il tempo o la posizione - dichiara - ma correvo per il titolo. Mi sono preparato per quello e sono contento di aver raggiunto l’obiettivo”.

Alle sue spalle si lotta per il podio: sul secondo gradino Eyob Faniel (Venicemarathon Club, 2h20:20), venticinque candeline da spegnere tra sette giorni, stavolta al via senza ambizioni cronometriche ma per puntare a un piazzamento tricolore dopo il successo di quattro settimane fa a Venezia in 2h12:16. Poco distante il 26enne veneto Manuel Cominotto (Esercito, 2h20:29), che completa la seconda maratona della sua carriera, davanti al siciliano Alessandro Brancato (Gp Parco Alpi Apuane), quarto nel campionato italiano con 2h21:03.

DONNE - Finisce con la piccola Chiara, quattro anni compiuti a luglio, che indossa la maglia tricolore. Insieme a lei c’è la mamma Federica Dal Ri: ha appena vinto il settimo titolo italiano assoluto della sua carriera, ma finora ci era riuscita nella corsa campestre (l’ultimo pochi mesi fa alla Festa del Cross di Gubbio) e su pista (all’aperto e indoor), non su strada. Anche al femminile, una donna sola al comando e in questo caso per il successo nella Veronamarathon, oltre che nella rassegna tricolore. Il termometro segna 5 gradi alla partenza, ma il cielo è sereno. Nei primi chilometri si viaggia a una media di 3:38 ogni mille metri, per una proiezione sotto 2h34. Al giro di boa l’intermedio della trentina è 1h17:25 con un buon vantaggio su Teresa Montrone (1h18:47) che precede di un minuto la coppia formata da Claudia Pinna e Anna Spagnoli (1h19:48), mentre comincia a staccarsi Elisa Stefani (1h19:59). La seconda parte di gara è meno rapida per tutte con il successo in piazza Bra alla portacolori dell’Esercito (2h37:45), bronzo a squadre nel cross corto ai recenti Mondiali militari in Ungheria e moglie della colonna azzurra Gabriele De Nard. Per la terza volta corre in meno di 2h38, come nelle ultime due maratone di Padova (2h37:05 nel 2016 e 2h37:54 quest’anno). “Vincere un titolo italiano è sempre un onore - racconta - e quello su strada mi mancava. Ho impostato una gara sui miei ritmi, anche se speravo in un crono più basso ma dal 27° chilometro ho iniziato a sentire la fatica. Da lì in poi ho corso con il cuore e anche grazie al tifo del pubblico ce l’ho messa tutta fino alla fine. Mi sono detta: goditi il viaggio e le sensazioni che può darti, perché la maratona è un viaggio”. Dietro si migliora Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo, 2h38:55): la 29enne pugliese di stanza a Trieste, sorella del canottiere bronzo olimpico Domenico, aveva un personale di 2h39:04 colto in primavera a Milano. Ancora più netto il progresso della 45enne Anna Spagnoli (Edera Atl. Forlì, 2h39:09), rispetto al crono di 2h42:33 ottenuto a Ravenna nel 2015 quando arrivò seconda nella rassegna nazionale.

Si deve invece accontentare del quarto posto la sarda Claudia Pinna (Laguna Running, 2h39:43) davanti all’ungherese Tunde Szabo, vincitrice l’anno scorso a Verona ma oggi quinta in 2h42:27, e alla piemontese Elisa Stefani (Brancaleone Asti, 2h42:35), tricolore assoluta nel 2013.

MASTER - Un evento con doppia valenza, quello organizzato da Gaac 2007 e Veronamarathon Eventi insieme al Comune di Verona, che ha assegnato anche i titoli italiani master di maratona. Tra i risultati, spicca la nuova migliore prestazione europea M85 realizzata dall’inossidabile Antonino Caponetto (Maratona d’Italia Sport) con il tempo di 4h20:11, per superare nettamente il precedente 4h47:50 stabilito dal tedesco Josef Galia nel lontano 1984. L’inossidabile carpigiano di origine siciliana, classe 1931, detiene adesso due primati continentali: infatti è ancora imbattuto il suo limite M80 ottenuto nel giorno dell’ottantesimo compleanno a Reggio Emilia (3h46:03 nel 2011). Notevole anche il 2h29:55 di Emanuele Piacentini (3,30 km Road & Trail Running Team Formigine) nella categoria SM50.

MEZZA MARATONA - Nella 4ª Cangrande Half Marathon, vittoria all’azzurra della corsa in montagna Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini Excelsior) in 1h17:07 davanti a Elisabetta Beltrame (Lbm Sport Team, 1h21:50) e Cristina Marzioni (Atl. Potenza Picena, 1h23:12). In campo maschile successo del keniano Rodgers Maiyo (1h02:18) nei confronti di Joshua Lemushen (1h04:14), terzo l’ugandese Simon Rugut Kipngetich (Toscana Atl. Futura, 1h08:35).

CAMPIONI ITALIANI MASTER 2017 DI MARATONA
UOMINI

SM35: Luca De Francesco (Atl.
Mds Panariagroup Sassuolo) 2h28:46
SM40: Ahmed Nasef (Atl. Desio) 2h16:53
SM45: Cristian Cocco (Pod. Amatori Olbia) 2h33:41
SM50: Emanuele Piacentini (3,30 km Road & Trail Running Team Formigine) 2h29:55
SM55: Roberto Piazzi (Fò di Pe Valbrembo) 2h49:44
SM60: Virginio Trentin (Atl.
San Biagio) 2h53:27
SM65: Carluccio Bordoni (2002 Marathon Club Sondrio) 3h06:29
SM70: Francesco Diana (Amatori Vesuvio) 3h29:05
SM75: Giovanni Ronco (Gioia Running) 4h10:15
SM80: Giulio Natale Ambruschi (Runners Bergamo) 4h09:48
SM85: Antonino Caponetto (Maratona d’Italia Sport Carpi) 4h20:11 (MPI, record europeo M85)

DONNE
SF35: Federica Dal Ri (Esercito) 2h37:45
SF40: Claudia Pinna (Laguna Running) 2h39:43
SF45: Anna Spagnoli (Edera Atl. Forlì) 2h39:09
SF50: Milena Grion (Tre Casali San Cesario) 3h11:41
SF55: Annamaria Caso (Napoli Nord Marathon) 3h18:10
SF60: Giovanna Ferrarini (Bipedi Vigolzone) 3h47:23
SF65: Rosetta Strancone (Cosenza K42) 5h06:45
SF70: Giovanna Mondini (Marathon Cremona) 4h20:32

 

 

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MARATONINA DI PALMANOVA

Rech ed Esposito sul podio!

 

Belle prestazioni alla maratonina di Palmanova per i due giovani alfieri della Silca Ultralite Alberto Rech e Giacomo Esposito. Alberto, giungendo secondo ha realizzato l’ottimo tempo di 1h 08. 04 e Giacomo, terzo lo ha praticamente affiancato con 1h 08. 47. Tra gli altri piazzati Gianni Bortolussi, Paolo Zilli e Denis Frasson.

Tra le donne, bene Erica Michielan con 1h 27. 53 su Alessandra Franchetto (1h 28. 41.) Altre presenze quelle di Monia Capelli, Caterina Chiaradia, Erika Venturini e Martina Zanette.

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Novembre 19th, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

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Tuttimpista GRANDE E’ LA TRADIZIONE ATLETICA DI CASTELFRANCO VENETO!

 

Castelfranco Veneto è sempre stato un bacino generoso di grande presenza atletica nell’ambito della nostra storia dell’atletica leggera trevigiana, a partire dalla gloriosa Polisportiva Castelfranco fino alla prolifica Effetre Vetrerie, integrando una sempre vivacissima classe studentesca. Da tempo ormai e oggi soprattutto, piange il cuore sapere che un’area così vasta , una volta fortemente rappresentativa, non esiste più o quasi perchè manca una seppur minima struttura di accoglienza per giovani atleti e meno giovani, master e amatori in generale: una pista!!!

Questo scarno riassunto di dati vuole testimoniare quanto qualificanti e generose presenze ha vantato e vanta il movimento atletico castellano e, credetemi, c’è da rimanerne sbalorditi e, nello stesso momento, increduli a tanta imperizia e degrado attuali. E allora si faccia forza chi è preposto al servizio dei quasi 35 mila castellani e ridia vigore e smalto alle forze atletiche che hanno operato e operano a Castelfranco!

 

Maschili

60m

6″80 Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 15/02/1992 Genova
Primato trevigiano assoluto e promesse
7″26e Alessandro MARCON Castelfranco V. 13-9-85 06/02/2010 Padova
7″30e Fabio CECCATO Castelfranco V. 1-7-80 29/01/2000 Padova

100m

10″60e Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 28/07/1992 Domodossola
Primato trevigiano assoluto e promesse
10″89e Marco GIRARDI Castelfranco V. 30-3-78 21/06/1997 Piovene R.
10″92e Paolo FABBIAN Castelfranco V. 28-1-74 17/06/1995 Arzignano
10″8 Omar FERRONATO Castelfranco V. 1974 20/04/1991 Conegliano
11″05e Alberto SGAMBARO Castelfranco V. 24-1-69 27/09/1986 Cittadella

200m

21″37e Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 16/06/1992 Modena
21″92e Marco GIRARDI Castelfranco V. 30-3-78 12/10/1996 Livorno
22″26e Fabio CECCATO Castelfranco V. 1-7-80 19/06/2004 Roncade
22″2 Alberto SGAMBARO  Castelfranco V. 24-1-69 24/05/1986 Cittadella
22″3 Alessandro DE PIERI Castelfranco 24-4-66 28/05/1983 Arzignano

300m

34″6 Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 08/04/1995 Bologna
Primato trevigiano assoluto

47″91e Fabio CECCATO Castelfranco V. 1-7-80 22/07/2006 Malles
49″1 Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 25/05/1995 Bologna

60y

6″45e Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 24/01/1995
Primato trevigiano assoluto

100y


9″94 Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 02/07/1992 Piacenza
Primato trevigiano assoluto e promesse

600m

1′19″3 Maurizio BOBBATO Castelfranco V. 17-2-79 20/01/2007 Potchefstroom

800m

1′45″93 Maurizio BOBBATO Castelfranco V. 17-2-79 01/09/2006 Padova
1′50″6 Davio MILANI Castelfranco V. 27-6-63 15/07/1989 Belluno
1′52″00 Roberto MILANI Castelfranco V. 12-3-65 07/06/1987 Padova
1′52″1 Andrea MILANI Castelfranco V. 1961 24/07/1980 Schio
1′52″3 Alberto ZONTA Castelfranco V. 1966 24/05/1986 Roma
1′52″7 Alessandro CAMPAGNARO Castelfranco V. 21-8-77 12/05/1999 Riese
1′52″9 Loris Zortea (Castelfranco V.) 1964 02/06/1988
1′53″0 Antonio CUSINATO Castelfranco V. 25-3-62 30/09/1984 Cittadella

1000m

2′25″48 Maurizio BOBBATO Castelfranco V. 17-2-79 03/02/2001 Modena

1500m

3′40″75 Maurizio BOBBATO Castelfranco V. 17-2-79 13/07/2005 Nuoro
3′45″1 Davio MILANI Castelfranco V. 27-6-63 11/06/1986 Verona
3′46″2 Roberto MILANI Castelfranco V. 12-3-65 11/06/1986 Verona
3′49″0 Antonio CUSINATO Castelfranco V. 25-3-62 29/09/1984 Cittadella
3′54″21 Andrea MILANI Castelfranco V. 29-11-77 27/04/1996 Arzignano

miglio

4′09″53 Davio MILANI Castelfranco V. 27-6-63 11/06/1987 Verona

60hs

8″21e Alessandro MARCON Castelfranco V. 13-9-85 06/02/2010 Padova
8″86e Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 27/01/96 Modena

80hs

11″0 Gino STOCCO Castelfranco 11-2-67 27/06/1981 Pederobba

110hs

14”53e Alessandro MARCON Castelfranco V. 13-9-85 09/07/2011 Vicenza

200hs

25″8 Gino STOCCO Castelfranco 11-2-67 14/10/1984 Castelfranco V.

400hs

52″70e Fabio CECCATO Castelfranco V. 1-7-80 17/07/2005 Lignano S.
54″17e Alessandro MARCON Castelfranco V. 13-9-85 27/05/2006 Desenzano
54″7 Gino STOCCO Castelfranco 11-2-67 11/09/1985 Cittadella
55″73e Francesco RETTORE Castelfranco V. 5-12-67 26/05/1991 Roma

alto

2,11 Luigino FRESCHI Castelfranco V. 14-12-58 10/06/1979 Marostica
2,07 Sebastiano MARCON Castelfranco V. 18-6-66 28/05/1983 S.Lazzaro

 

asta

3,80 Mario Aldo PASETTI Castelfranco V. 9-1-47 11/10/1964 Padova
3,80 Aladino PASETTI Castelfranco V. 22-1-45 10/05/1969 Orleans
3,70 Giorgio MARCOLIN 1967 17/10/1982

lungo

7,06 Mario VALENTINI Castelfranco V. 19-3-73 07/09/1991 Piombino D.
7,01 Aladino PASETTI Castelfranco V. 22-1-45 17/08/1968

triplo

13,87 Aladino PASETTI Castelfranco V. 22-1-45 05/07/1970 Treviso
13,56 Alessandro ZONTA Castelfranco V. 1967 06/10/1984 Padova

peso

14,19 Fabio GALLINARO Castelfranco 8-6-82 08/07/2011 Ponzano

disco

45,80 Renzo CIMADOR Castelfranco V. 1957 07/05/1978 Rieti
40,42 Lino PRIOR Castelfranco V. 1938 12/05/1957 Vicenza
40,13 Fabio GALLINARO Castelfranco 8-6-82 15/09/2001 Padova

giavellotto

78,28 Mauro FRARESSO Castelfranco 13-1-1993 08/06/2017 Roma
73,41 Fraresso 19/07/2014 Rovereto
Primato provinciale promesse
57,78 Riccardo FAVRETTO Castelfranco V. 2-6-1999 24/06/2017 Arzignano

giavellotto 700g

62,95 Riccardo FAVRETTO Castelfranco V. 2-6-1999 06/08/2016 Udine
Primato trevigiano allievi

decathlon

6.537 Silvano FEDRIGA Castelfranco V. 18-10-70 06/10/1996 Formia
10″85-6,58-11,93-1,87-49″34 // 16″22-34,56-3,40-37,54-4′42″32
6.358 Aladino PASETTI
Castelfranco V. 22-1-45 27/04/1968 Schio
11″5-6,96-11,92-1,88-55″3 // 16″9-36,12-3,60-56,46-4′56″1

octathlon

5.166 Alessandro CECCHIN Castelfranco V.7-5-1995 09/09/2012 Vicenza
4.908 Alessandro MARCON  Castelfranco V. 13-9-85 08/06/2002 Biella
4.584 Andrea GATTI Castelfranco 18-9-1995 09/09/2012 Vicenza

Decathlon allievi

6.014 Gino STOCCO 67 Castelfranco 11-2-67 .1983

maratona

2h 38. 50. Donato ZARDO Castelfranco V. 12-2-66 06/11/1988 Ponte di Piave

1 ora di corsa

53′43. Giandomenico SARTOR Castelfranco V. 4-10-1990 08/09/2013 Martellago
Primato trevigiano assoluto

30’ di corsa allievi

9.117m Nicola CASAGRANDE Castelfranco V. 23-1-76 .1993 Verona

maratonina

1h 12. 35. Simone GIROLAMETTO Castelfranco V. 28-4-1990 06/04/2014 Stra

100km

8h 06. 34. Paolo RAVAGLIA Castelfranco V. 14-8-1950     Faenza
8h 52. 20. Davide LIONELLO Castelfranco 1-12-1974        Faenza

Peso 6

14,80 Fabio GALLINARO Castelfranco 8-6-82 03/04/2004 Conegliano

Disco 1,750


46,16 Renzo CIMADOR Castelfranco V. 1957 29/09/1974 Verona
44,79 Fabio GALLINARO Castelfranco 8-6-82 22/05/2004 Verona
43,31 Mario Aldo PASETTI Castelfranco V. 9-1-47 20/10/1963
40,78 Claudio VIOLA Castelfranco V. 1957 26/10/1974 Verona

Giavellotto attrezzo fino al 1987

56,88 Luciano MILANI Castelfranco V. 1951 14/06/1973 Padova
56,60 Oriondo PERIN Castelfranco V. 1928 28/05/1960 Padova
56,46 Aladino PASETTI Castelfranco V. 22-1-45 28/04/1968
55,99 Natalino FERRONATO Castelfranco V. 1956 1982

 

 

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CONTINUA CON IL PANORAMA FEMMINILE

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Per le 8.000 partecipanti due percorsi di 5 e 10 km tra centro città e Calpena
Domani, domenica 19 novembre, la quarta Corri in rosa a San Vendemiano (TV)
La partenza alle ore 10 da via De Gasperi, di fronte al municipio


Tutto pronto per domani mattina, domenica 19 novembre. San Vendemiano (TV) si risveglierà tutta di rosa, per la quarta edizione della Corri in rosa, la corsa delle donne per le donne. Loro, che hanno scelto di esserci per contribuire alla lotta al tumore. Saranno davvero in tante, in 8.000. La partenza è fissata alle ore 10 da via De Gasperi, di fronte al municipio. E lì, l’emozione sarà tanta. Come la commozione, quella di mamma, parenti e amiche di Elisa Girotto, la mamma coraggio di Spresiano che prima di essere sconfitta dal male ha lasciato 18 regali per i 18 compleanni per la sua piccola Anna. Tante donne correranno per chi non c’è più, tante per chi sta lottando. Tutte, insieme, per la prevenzione. Con la loro partecipazione, infatti, contribuiranno al pagamento delle rate del mammografo acquistato dall’associazione Renzo e Pia Fiorot e installato nell’ospedale di Conegliano e utilizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana per lo screening (da gennaio ad ottobre si sono già sottoposte all’esame ben 8855 donne). Per tutte, dopo la fatica e la gioia della corsa e della camminata insieme, il pasta party.

La febbre rosa era già altissima fin dalle prime ore di questa mattina, quando la segreteria, al palaghiaccio, è stata “presa” pacificamente d’assalto da tante donne per il ritiro di maglietta, pettorale e pacco gara (che potranno essere ritirati anche domani, domenica 19 novembre, prima dello start, dalle ore 8 alle ore 9.30). Proprio esibendo, alla cassa del palaghiaccio, il pettorale della Corri in rosa 2017, per i due weekend di novembre sarà possibile usufruire della promozione per Magie d’Inverno – Corri in rosa - Ice Team Sanve, ovvero 5 euro per ingresso e noleggio pattini (al posto di 8 euro) o 2,50 euro per solo ingresso (il prezzo pieno è di 5 euro).

A sostenere la Corri in rosa ci sono oltre al Comune di San Vendemiano e all’associazione Fiorot, tante aziende amiche. Tra queste, Manuel Caffè, Il Tulipano, Farmacia Carli, Karhu, Acca Kappa, Piovesana Biscotti e Crackers, Varaschin Outdoor Therapy, Mei, Banca Prealpi, Sarlo Group, Silca SpA, Energyca, Acqua Minerale San Benedetto, Latteria Soligo, Pasta Sgambaro, Pro Action, Due Emme Parrucchieri, EcorNaturaSì, Autofficina Ghizzo, Mio Mio Run, Perlage Srl, Centro Frutta Conegliano, Medicina Moderna. Media partner: Radio Company ed Eden TV. E poi ancora Flashchleaner, Natural Style, Fratelli Amadio, Cadomare, Gac Service, Gruppo Argenta, Scatolificio Sarcinelli, Chocomax, Bar La Lira, Eurofrutta, Gelateria Dolce Capriccio, L’Etoile, Ottica Baccin, Palestra Movy, Papi Cafffè, Pizzeria New Dream, Tagli e Dettagli, Centro Carni Da Ros, Tiffany La Dolce Vita, Bar Luci e Cettolin. Tanti i volontari delle associazioni che hanno dato concretamente una mano, dal Velo Club alla Protezione civile di S. Vendemiano, da Silca Ultralite Vittorio Veneto all’Asd Trevisomarathon, da Atl-etica a Joy Club, dal Gruppo Alpini San Vendemiano a Estate Sporteventi, dall’Asd Sanve Mille alla Bocciofila Florida, dall’Avis di Sanvendemiano al Calcio Sanvendemiano 1966, dagli Amici Sportivi di San Martino ad Atletica Silca, dall’Atletica Tre Comuni di Oderzo agli Amici Tempo libero di Sernaglia. 

 

 

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Novembre 18th, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CINQUE APPUNTAMENTI PER L’AUTUNNO DELL’ATLETICA TREVIGIANA 

Treviso, 16 novembre 2017 – Cinque appuntamenti per chiudere il 2017 dell’atletica trevigiana. Il Comitato provinciale della Fidal ha ufficializzato le date delle manifestazioni autunnali. Si parte domenica 19 novembre, alla palestra degli impianti sportivi di via Corrado Alvaro a Zero Branco (ore 9.45, organizza l’Atletica Quinto Mastella), con ABatletiCa indoor, manifestazione promozionale per la categoria esordienti A, che prevede attività di corsa, salto in lungo e getto della palla. Domenica 3 dicembre, a Vidor, si correrà l’8^ Prosecco Run, corsa su strada sulla distanza della mezza maratona. Seguiranno le ultime due corse campestri dell’anno: il classico appuntamento di apertura della stagione Csi, venerdì 8 dicembre a Santa Cristina di Quinto, con partecipazione aperta anche alle società Fidal, e due giorni dopo, domenica 10 dicembre, il 24° Memorial “Nadine Grotto”, in programma tra i vigneti di Valdobbiadene. Chiusura dell’anno in bellezza, domenica 17 dicembre, all’auditorium della Banca Prealpi, a Tarzo, con la Festa dell’atletica trevigiana, che incoronerà i protagonisti della stagione. 

ECCO LE DATE DELLA STAGIONE INVERNALE VENETA

 

Ufficializzati gli appuntamenti della prima parte del 2018: 32 gare tra gennaio e marzo. A Padova i campionati italiani indoor di prove multiple, a Treviso i Tricolori master di maratona. Prima campestre il 14 gennaio a Galliera Veneta. Festa dellatletica regionale il 24 marzo a Borgoricco      

 

13 novembre 2017

Tre mesi di gare in Veneto: è stato ufficializzato, dopo il Consiglio regionale di mercoledì scorso, il calendario dellattività invernale 2018. Trentadue le manifestazioni in programma fra cross, indoor, strada e lanci. La nuova stagione dellatletica veneta inizierà il 7 gennaio con la prima manifestazione al Palaindoor di Padova. Sullanello coperto della Città del Santo si gareggerà ogni weekend (con laggiunta di una prova infrasettimanale, il 24 gennaio) sino a fine febbraio. Evento clou, i campionati italiani di prove multiple (27 e 28 gennaio) che si svolgeranno a Padova per il quinto anno consecutivo. Domenica 14 gennaio, l’apertura dell’annata sui prati con l’ormai classico cross di Galliera Veneta, che inaugurerà i tre campionati regionali di società (assoluto, promozionale e master). Seguiranno gli appuntamenti di Vittorio Veneto (28 gennaio), Falzè di Piave (4 febbraio), Villorba (11 febbraio), Pescantina (25 febbraio) e Cartigliano (4 marzo). Quest’ultima manifestazione coinciderà con la Festa regionale del cross. Su strada, la Giulietta & Romeo Half Marathon (18 febbraio), la Stravicenza (18 marzo), la 5^ Maratonina della Vittoria a Vittorio Veneto (18 marzo) e la Treviso Marathon (25 marzo), nel 2018 valida come campionato italiano master. Da segnalare anche le due prove del Trofeo regionale di marcia, ad Abano Terme, il 25 febbraio, e a San Biagio di Callalta, il 25 marzo. La Festa dell’atletica veneta si terrà il 24 marzo a Borgoricco (Padova). Ecco le date del nuovo calendario veneto invernale. GENNAIO   7: 1^ manifestazione regionale open indoor (Padova). 13-14: 2^ e 3^ manifestazione regionale open indoor; campionato regionale assoluto, promesse, juniores, allievi di prove multiple (Padova). 14: 7° Cross Villa Imperiale, 1^ prova del campionato regionale assoluto di società, 1^ prova del campionato regionale giovanile di società, 1^ prova del campionato regionale master di società (Galliera Veneta, PD). 20-21: Campionati italiani invernali di lanci, 1^ prova regionale (Mestre, VE). 20-21: 4^ e 5^ manifestazione regionale open indoor; campionati regionali individuali assoluti (Padova). 24: 6^ manifestazione regionale open indoor (Padova). 25: Trofeo Carla Sport, 1° incontro (Schio, VI). 27-28: 7^ e 8^ manifestazione regionale open indoor; campionati italiani di prove multiple (Padova). 28: 33° Cross Città della Vittoria, 2^ prova del campionato regionale assoluto di società, 2^ prova del campionato regionale giovanile di società, 2^ prova del campionato regionale master di società, 1^ prova di qualificazione al campionato italiano di società  (Vittorio Veneto, TV). FEBBRAIO 3: 9^ manifestazione regionale open indoor - allievi; 10^ manifestazione regionale open indoor settore assoluto (Padova). 4: 3° Cross del Pedrè, 3^ prova del campionato regionale giovanile di società, 3^ prova del campionato regionale master di società, campionato regionale individuale master (Falzè di Piave, TV). 8: Trofeo Carla Sport, 2° incontro (Schio, VI). 10: campionati regionali individuali master indoor; campionati italiani bancari e assicurativi indoor (Padova). 10-11: Campionati italiani invernali di lanci, 2^ prova regionale (Mestre, VE). 11: 11^ manifestazione regionale open indoor; campionati regionali individuali master indoor (Padova).  11: Cross di Villorba, 3^ prova del campionato regionale assoluto di società (Villorba, TV). 17-18: campionato regionale cadetti indoor; campionato regionale cadetti di prove multiple indoor (Padova). 18: 11^ Gensan Giulietta & Romeo Half Marathon (Verona). 24: Trofeo Carla Sport, 3° incontro (Schio, VI). 24-25: 12^ e 13^ manifestazione regionale “open” indoor (Padova). 25: Cross di Settimo di Pescantina, 4^ prova del campionato regionale master di società, 2^ prova di qualificazione al campionato italiano di società (Settimo di Pescantina, VR). 25: Trofeo regionale di marcia, 1^ prova (Abano Terme, PD).  MARZO – 4: Festa regionale del Cross; campionato regionale individuale assoluto e giovanile; 4^ prova del campionato regionale assoluto di società (Cartigliano, VI). 11: Trofeo delle Province venete indoor (Verona). 18: 7° Trofeo Giavellotti Trevigiani (Conegliano, TV). 18: Trofeo delle Province venete indoor (sede da definire). 18: 18^ Stravicenza Trofeo Centro Commerciale Palladio (Vicenza). 18: 5^ Maratonina della Vittoria (Vittorio Veneto, TV). 25: Treviso Marathon, campionato italiano individuale master (Treviso). 25: Trofeo regionale di marcia, 2^ prova (Cavriè di San Biagio di Callalta, TV). 

IL CALENDARIO INVERNALE 2018  

 

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“Lezioni di futuro” sabato 18 novembre all’auditorium Prealpi di Tarzo (TV)
Sul palco i grandi dell’atletica Panetta, Lambruschini, Arese, Ortis e Gigliotti e il rugbista Zanusso
Ad accogliere tutti Stefano Zocca, Amministratore Delegato di Silca SpA, promotrice dell’evento


“Lezioni di futuro”: questo il titolo dell’incontro con i grandi dello sport organizzato da Silca SpA per sabato 18 novembre, dalle ore 16, all’auditorium Prealpi di Tarzo (TV). Sul palco saliranno i campioni che hanno fatto la storia dell’Atletica, da Franco Arese a Venanzio Ortis, da Francesco Panetta ad Alessandro Lambruschini accompagnati dal coach Luciano Gigliotti. Dal glorioso passato al promettente presente, con il rugbista azzurro Matteo Zanusso.
L’evento, a ingresso libero, inizialmente pensato per gli atleti delle società Silca Ultralite Vittorio Veneto e Atletica Silca Conegliano è stato aperto al pubblico. Ad accogliere tutti, Stefano Zocca, Amministratore Delegato di Silca SpA, con i Presidenti delle società sportive Silca Aldo Zanetti e Francesco Piccin.
Ben quattro dei sei testimonial sono entrati a far parte della “Hall of Fame” dell’Atletica Italiana, Panetta per il titolo mondiale ed europeo, Arese, Lambruschini, Ortis per l’alloro continentale. Fanno parte di un movimento che tra gli anni ’70 e gli anni ’90 ha sfornato forse i migliori atleti di sempre. Quelli che, spesso con la testa bassa e senza tanti clamori delle cronache, portavano a casa il risultato. Quello che in termini concreti si tramutava in medaglia, ma che in termini quotidiani era fatto di lavoro e fatica (come Ortis e Arese, abituati a macinare chilometri e chilometri e ancora chilometri in allenamento). Quella fatica che spesso oggi fa “paura” e che ieri invece era un valore forte, da seguire e inseguire. Hanno raccolto risultati importanti e, hanno letteralmente dato una mano ai compagni, come Panetta che ha aiutato Lambruschini, caduto dopo un ostacolo, a rialzarsi e conquistare la medaglia d’oro continentale nei 3000 siepi a Helsinki nel 1996. Un gesto di fair play che anche chi non c’era conosce. C’è chi si è re-inventato, come lo stesso Lambruschini, passato dalla pista al duathlon e come Arese, che ha saputo trasformare la sua esperienza sul campo nel suo ruolo di dirigente, ora chairman di Karhu International. Se i campioni dell’atletica potranno portare in dote agli spettatori le vicende di carriere infinite, Zanusso racconterà l’esperienza della nazionale, quella palla ovale passata dalle mete venete a quelle internazionali.
A fare da “papà” a tutti, il grande saggio, Luciano Gigliotti, allenatore di tanti azzurri saliti su podi continentali, mondiali e olimpici, pronto a svelare gli ingredienti “magici” per essere campioni di ieri, di oggi e di domani. Non solo nello sport ma anche nella vita.
“Ogni incontro con i nostri atleti e con il mondo dello sport mi riconferma l’importanza di valori quali l’impegno, la fatica, la squadra - commenta Stefano Zocca, Amministratore Delegato di Silca SpA - E il valore della voglia di vincere. E la voglia di vincere secondo le regole con voglia di osare sempre, è l’attitudine che credo vada oggi coltivata e supportata sempre nel lavoro, e soprattutto, nella vita.”

 

 

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