Maggio 12th, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

 

 

Prove multiple provinciali a Conegliano sabato 13 e domenica 14 maggio

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 Lo stadio comunale Narciso Soldan torna a ospitare una rassegna di atletica tutta dedicata ai giovani. Sabato 13 maggio e domenica 14 maggio è infatti in programma, indetto dal Comitato Provinciale della Fidal e organizzato dall’Atletica Silca Conegliano, il campionato provinciale individuale e di società di prove multiple giovanili, riservato ai Ragazzi e alle Ragazze, ai Cadetti e alle Cadette.
A fare da “padrini” a quest’evento ci sono idealmente i decathleti di casa Silca, Jacopo Zanatta, campione italiano promesse nell’eptathlon indoor e vicecampione assoluto, Matteo Miani e Diego Lassini. Silca Ultralite Vittorio Veneto nel 2016 è arrivata, tra l’altro, seconda nella classifica italiana di prove multiple del settore assoluto.
Nella giornata di sabato verrà assegnato il titolo provinciale di tetrathlon Ragazze, mentre domenica quelli di tetrathlon Ragazzi, pentathlon Cadette ed Esathlon Cadetti. Oltre ai titoli individuali, saranno assegnati i titoli di società.
In aggiunta ai premi Fidal (medaglie per i primi sei classificati di ogni categoria), Atletica Silca Conegliano ha previsto un pacco gara per ogni partecipante e premi aggiuntivi in materiale sportivo per i primi tre classificati. Ci saranno anche premi per le società e per il tecnico degli atleti vincitori dei 4 titoli di categoria .
“Siamo contenti di ospitare questo appuntamento provinciale – commenta Francesco Piccin, presidente di Atletica Silca Conegliano – siamo molto legati alle prove multiple che tante soddisfazioni stanno regalando al mondo Silca. Potersi dedicare a più discipline e non a una sola permette ai giovani atleti di divertirsi e di non annoiarsi mai e di darsi tempo per trovare la propria specialità. Aspettiamo tutti sabato e domenica al Soldan per fare il tifo per questi ragazzi e cadetti”.
Il programma orario è il seguente. Sabato 13 maggio 2017. Ore 15.00: ritrovo giurie e concorrenti; 15.30: 60 hs Ragazze, 16.10 100 hs Cadetti, 16.30 80 hs Cadette, 16.30 lungo gruppo 1 Ragazze e vortex gruppo 2 Ragazze, 16.45 alto Cadetti, 17.00 giavellotto Cadette, 17.45 lungo gruppo 2 Ragazze e vortex gruppo 1 Ragazze, 18.00 lungo Cadette, 18.30 giavellotto Cadetti, 19.15 600 Ragazze. Domenica 14 maggio. Ore 8.45 ritrovo giurie e concorrenti, 9.30 60 hs Ragazzi, lungo Cadetti, alto Cadette, 10.10 lungo gruppo 1 Ragazzi, vortex gruppo 2 Ragazzi, 10.45 disco Cadetti, 11.20 lungo gruppo 2 Ragazzi, vortex gruppo 1 Ragazzi, 600 Cadette, 12.00 1000 Cadetti, 12.30 600 Ragazzi.
A Conegliano è previsto anche un sostanzioso “terzo tempo“, del quale è stato fautore, in particolare, il tecnico Andrea De Lazzari: per tutti i partecipanti, gli accompagnatori, i dirigenti e gli allenatori sabato ci sarà una “Grigliata, Birra e Patatine”, al costo di 13 euro per adulto, 8 euro per bambino, mentre domenica, al costo di 6 euro, un Pasta Party (per informazioni e prenotazioni 393 957 4741 cds.provemultipletv2017@gmail.com ). Sabato dalle 18 alle 22 è previsto anche un evento musicale con un complesso di giovani.
Per informazioni www.atleticasilca.it e pagina Facebook “Atletica Silca”.

 

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Pordenone VA DI CORSA, IL 12 MAGGIO DEBUTTA “TRAMONTO IN VIOLA”        

 

Venerdì prossimo è in programma l’edizione inaugurale di una manifestazione podistica che si svilupperà per 6,5 km nel cuore della città friulana. Partecipazione aperta a tutti. Sarà anche l’occasione per parlare di una malattia ancora poco conosciuta: la Fibromialgia   

 

Pordenone, 5 maggio 2017 – Inizia il conto alla rovescia per Tramonto in viola. Pordenone si prepara ad accogliere l’edizione inaugurale di una corsa a carattere-ludico motorio che sarà accompagnata da un nobile scopo: accendere i riflettori su una malattia ancora poco conosciuta come la Fibromialgia, una sindrome cronica e invalidante che colpisce persone di ogni età e per la quale oggi non esiste una cura specifica. 

 

L’appuntamento con Tramonto in viola è per venerdì 12 maggio, data non casuale perché coincide con la Giornata Mondiale della Fibromialgia.  La partenza avverrà alle 18.30 da Piazzale XX Settembre (dove sarà collocato anche il traguardo) e la corsa si svilupperà per 6,5 km toccando gli angoli più belli della città del Noncello. Per alcuni chilometri Tramonto in viola entrerà anche nel suggestivo Parco del Seminario, dove si correrà immersi nella natura.  

 

Tramonto in viola non sarà una prova a carattere agonistico, ma una corsa aperta a tutti. Anzi: non sarà neppure necessariamente una corsa, perché i partecipanti potranno affrontarla con il passo che preferiscono: correndo oppure camminando.

 

La manifestazione, organizzata dall’associazione Fibrofamily , in collaborazione con l’Asd Atletica Triveneta, ha ottenuto il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Pordenone.

 

E’ possibile acquistare il pettorale per partecipare a Tramonto in viola attraverso il sito www.tramontoinviola.com (servizio fornito da Keepsporting), oppure in uno dei quattro punti di raccolta delle iscrizioni: le farmacie Badanai Scalzotto (Piazza Risorgimento 27) e Rimondi Dario (Corso Vittorio Emanuele 35) e i negozi Sportwear (Viale Treviso 3) e Sportler (Via Aquileia 7) a Pordenone.

 

L’iscrizione – possibile anche sino a pochi minuti dal via in zona partenza in Piazzale XX Settembre – comprende una bellissima t-shirt, firmata da Palextra, sponsor tecnico di Tramonto in viola. Il conto alla rovescia è lanciato.     

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MULTIPLICHIAMO ??? IPOTETICHE PREVISIONI

Chi vincerà il titolo provinciale di Prove Multiple su pista ?

Di Francesco Storgato

Mi azzardo a fare delle previsioni. Mi sbilancio nel prevedere, nella categoria cadetti/e, quali potrebbero essere gli atleti ad imporsi in questo fine settimana a Conegliano dove avrà luogo il Campionato Provinciale Individuale e di Società di Prove Multiple.
Previsioni fatte senza conoscere gli effettivi iscritti ma ipotizzando un tutti presenti in buone condizioni e ….la mancanza d’imprevisti ( condizioni meteo avverse, qualche prova nulla capace di condizionare il risultato finale) …sulla carta insomma.
Inizio dalla categoria cadetti dove ho … più certezze. Il programma prevede per questa categoria un esathlon, 6 gare tra sabato (100hs, alto e giavellotto) e domenica (lungo, disco e 1000 metri). Vedo con tanti punti di forza e nessun punto debole in Samuele Menegazzo (Atl. Pederobba) il favorito assoluto. Anzi la mia curiosità sarà nel vedere quanti punti riuscirà a mettere assieme alla fine delle 6 prove. A cercare d’insidiare Samuele e, comunque alla ricerca di un buon punteggio finale, Leonardo Teruzzi (Atl. Stiore) e Carlo Arena (Trevisatletica) sono a mio parere i maggiori candidati per salire sul podio. Pagheranno dazio per essere al primo anno in categoria i tanti validi nati nel 2003 ( hs più alti, giavellotto e disco con i quali hanno da poco tempo preso confidenza) ma sarà per loro un’esperienza validissima in previsione futura. Tra loro il campione regionale 2016 di prove multiple nella categoria ragazzi Peruch F.(Lib. Vittorio V.to), il campione provinciale 2016 Pierobon D. (Atl. Roncade) ed inoltre il migliorato Ganz R. (Atl. Vedelago), Longo N. (Atl. Montebelluna) e Stefanel M. (N. Atl. 3 Comuni).
Passo alla categoria cadette, il programma è con una prova in memo, un pentathlon tra sabato (80hs, giavellotto e lungo) e domenica (alto e 600 metri). Qui il titolo lo vedo aperto a più pretendenti; Melesso Daisy (Atl. Montebelluna), Ettari Livia e Ogbekene Harley (Trevisatletica), Randazzo Margherita (Atl. Villorba) e Rizzo Giorgia (Atl. Pederobba). Tra queste qualche atleta del primo anno potrebbe inserirsi, magari non per la vittoria ma per una buona posizione; l’atleta di casa Bazzo E. (Silca), le compagne del Trevisatletica Secco A. e Dani G..
Per il titolo di società, in campo maschile dovrebbero essere Atl. Montebelluna e Atl. Pederobba a cercare d’imporsi, mentre in campo femminile la favorita più accreditata sembra essere Trevisatletica.

IL PERCHE’ DI QUESTO ARTICOLO

Il mio “spirito sportivo” mi porta ad osservare situazioni e leggere risultati soprattutto dell’atletica provinciale. Ho da parte mia un impegno nell’allenare la categoria esordienti in una società dove, come in tutte o quasi tutte le altre società trevigiane si passa per lo sviluppo delle abilità motorie attraverso il gioco ed il graduale avviamento all’atletica. Avviamento che comprende la conoscenza di tutte le specialità. C’è dunque un filo di continuità tra il dare a tutti la possibilità di acquisire una formazione di base e continuare a svilupparla negli anni successivi. Certamente l’aspetto formativo si affina, la diversa età dei cadetti passando per la categoria ragazzi e ancor prima … la diversa crescita fisica assume la sua rilevanza. Con la categoria cadetti si entra in un’atletica più concreta ma si può continuare a mantenere un’interesse pluridisciplinare tenendo presente che in questa età stanno attraversando una particolare e delicata fase di sviluppo.
La voglia di specializzazione fà diminuire una mobilità articolare più ampia, al contrario un’attività diversificata con esercitazioni utilizzate dalla marcia, dai salti, dai lanci, dagli ostacoli e dalle corse è il sistema migliore per un aumento della mobilità-flessibilità articolare con benefici anche nell’aspetto mentale.
Alla fine l’articolo deve essere considerato non un giudizio positivo tra gli atleti nominati e negativo tra i non nominati, ma uno stimolo per interessare sempre.

 

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Maggio 10th, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

I fratelli Pagotto quinti nel Triathlon Sprint Città di Rimini

 

Bella prova dei draghetti del triathlon di Silca Ultralite Vittorio Veneto sabato a Rimini per il Triathlon Sprint Città di Rimini. A brillare in particolare i fratelli Viola (ancora Youth B) e Federico (Junior) Pagotto che riescono a conquistare un buonissimo quinto posto, anche viste le condizioni di mare mosso che hanno caratterizzato la prima frazione a nuoto. Proprio in questa disciplina si sono notati importanti miglioramenti da parte degli atleti biancorossi, da sempre fortissimi nel ciclismo e ben costruiti nella corsa a piedi.

Peccato per Federico Spinazzè che dopo essere uscito nei primi cinque a nuoto, è stato vittima di un attacco di mal di stomaco che l’ha costretto al ritiro.

Decimo posto per Andrea Mason, Youth B, come Filippo Pradella, tredicesimo.

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Prove multiple provinciali a Conegliano sabato 13 e domenica 14 maggio

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Maggio 8th, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

A TRIESTE NELLA 30 Km DELLA COSTIERA RUN

Bernardi fa il pieno: 1h 40. 25.

Virginio Trentin vince la sua maratona M60

 

Il tempo passa ma il “gevero” è più forte che mai: Fabio Bernardi è sceso in campo a Trieste perché qui ha tanti bei ricordi e una trenta chilometri è pane per i suoi denti (e per il suo raffinato palato). Il  tempo è di poco superiore alla sua prestazione personale (poco più di due minuti), 1h 40. 25. in confronto al suo 1h 38. 07. realizzato a Belluno il 24 marzo del 2013.

Virginio Trentin ancora una volta non smentisce la sua fama di grande campione della maratona e vince per la sua categoria (M60) ancora sotto le tre ore (2h 58. 38.); appena sopra le tre ore Gianandrea Rorato.

In campo femminile settima assoluta Ines Beatriz Barnabè Antunes (Nuova Tre Comuni) con 3h 21. 38. Decima Antonella Feltrin in 3h 33. 55.

Più indietro Teresa Carraro (3h 54. 49.). Correvano invece la maratonina Alessandro De Vincenti e Claudio Cavalli.

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RASSEGNA STAMPA

dei nostri cari amici

SALIMA BARZANTI E MIRCO MARTOREL 

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Maggio 8th, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

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A RIETI CAMPIONATI NAZIONALI FISPES

Giandomenico Sartor bicampione 100/200m.

Elia Frezza campione e primatista nel lungo

 

Glorioso fine settimana per il nostro valido atleta e grande amico Giandomenico Sartor che, a Rieti, nell’ambito dei Campionati Italiani Fispes, si è laureato ancora una volta, Campione Nazionale per la categoria T54 sui 100 e sui 200m. con i tempi di 15”42 e 27”73. A lui un caro abbraccio da tutti noi!

In grande evidenza anche la giovane mascotte dell’atletica trevigiana, Elia Frezza che, oltre a fregiarsi del titolo di Campione Italiano nel lungo, categoria T46, ha stabilito la migliore prestazione italiana (che già gli apparteneva) saltando 4,95! Inoltre è salito sul podio ancora per gli argenti conquistati su 100 e 200m. con i tempi di 13”81 e 28”74. A lui e al suo valido maestro Gabriele Marsura un augurio di tanti prossimi meritati allori!!!

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SOCIETARI, SANTIUSTI-BELLO’: 800 DA APPLAUSI 

A Bussolengo l’italo-cubana ha corso in 2’05”51, precedendo la ventenne vicentina (2’06”28).  Casarotto leader nel giavellotto (45.48), Zangobbo a 5.98 nel lungo. Weekend disturbato dal maltempo. In evidenza i nostri:

BERNASCONI, BONORA, STIVAL E SARTORI  

 

A Bussolengo (Verona), una delle culle nazionali degli 800 metri, grazie al lavoro del tecnico Ghidini, il miglior risultato della seconda giornata della prima fase veneta dei campionati italiani assoluti di società, non poteva che arrivare dal doppio giro di pista. Merito dell’italo-cubana Yusneysi Santiusti Caballero (Assindustria Sport Padova) che ha fermato il cronometro a 2’05”51, portandosi in scia la ventenne Elena Bellò (Atl. Vicentina/Gs Fiamme Azzurre), autrice di un bel 2’06”28. Sesta l’azzurrina di casa, Francesca Tommasi (Atl. Insieme New Foods Vr), ancora junior, scesa a 2’12”02. Marco Pettenazzo (Atl. Città di Padova) ha vinto la gara maschile in 1’52”16. Lodovico Cortelazzo (Assindustria Sport Padova), dopo il successo di ieri nei 100 (10”62), è stato il più veloce anche nei 200 (21”48, +1.3). Ilaria Casarotto si è imposta nel giavellotto con 45.48. Carol Zangobbo (Assindustria Sport Padova) si è fermata ad un soffio dai 6 metri nei lungo (5.98, -0.7). Doppio successo per Greta Zin (Assindustria Sport Padova) che in mattinata ha vinto il martello, al campo Avesani di Verona, con 52.98, e nel pomeriggio si è ripetuta a Bussolengo nel disco con 47.17. Ottima l’organizzazione dell’Atletica Insieme New Foods, ma gare disturbate, sia ieri che oggi, dalle cattive condizioni meteorologiche, che hanno penalizzato soprattutto le specialità più tecniche. Seconda fase veneta tra due settimane, il 20 e 21 maggio, sulla nuova pista di San Biagio di Callalta (Treviso).

 

RISULTATI. UOMINI. 200 (+1.3): 1. Lodovico Cortelazzo (Assindustria Sport Padova) 21”48, 2. Matteo Merzi (Atl. Insieme New Foods Vr) 22”18, 3. Michele Rancan (Atl. Vicentina) 22”22. 800: 1. Marco Pettenazzo (Atl. Città di Padova) 1’52”16, 2. Emilio Perco (Assindustria Sport Padova) 1’52”33, 3. Enrico Brazzale (Atl. Vicentina) 1’52”43. 5000: 1. Said Douirmi (Atl. Biotekna Marcon) 14’29”78, 2. Mattia Stival (Atl. Mogliano) 14’48”77, 3. Simone Gobbo (Tornado) 14’53”10. 400 hs: 1. Matteo Bonora (Team Treviso) 52”98, 2. Andrea Forcato (Assindustria Sport Padova) 53”43, 3. Giacomo Bertoncelli (Insieme New Foods Verona) 54”17. Alto: 1. Davide Saltarello (Assindustria Sport Padova) 2.04, 2. Matteo Mosconi (Atl. Biotekna Marcon) 2.04, 3. Tobia Vendrame (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 1.95Lungo: 1. Gianluca Santuz (Atl. Vicentina) 6.96 (-0.6), 2. Riccardo Appoloni (Atl. Insieme New Foods Vr) 6.97 (+1.7), 3. Leonardo Beretta (Assindustria Sport Padova) 6.81 (+0.5). Peso: 1. Tommaso Parolo (Assindustria Sport Padova) 16.45, 2. Daniel Zarpellon (Atl. Biotekna Marcon) 14.96, 3. Emanuele Cavaliere (GA Aristide Coin Venezia 1949) 13.28. Martello (campo Avesani, Verona): 1. Michele Friso (Assindustria Sport Padova) 60.34, 2. Omar Venuda (GA Aristide Coin Venezia 1949) 52.64, 3. Massimo Barco (Ass. Atl. Nevi) 47.66. Marcia (10.000 m): 1. Michele Disarò (Gs Fiamme Oro) 49’26”59, 2. Igor Sapunov (GA Aristide Coin Venezia 1949) 49’32”59, 3. Cristiano Zanolli (Fondazione Bentegodi) 56’12”43. 

 

DONNE. 200 (+1.2): 1. Moillet Kouakou (Atl. Vicentina) 25”23, 2. Alice Murari (Fondazione Bentegodi) 25”81, 3. Sofia Borello (Atl. Vis Abano) 26”16 (+2.0). 800: Yusneysi Santiusti Caballero (Assindustria Sport Padova) 2’05”51, 2. Elena Bellò (Atl. Vicentina) 2’06”28, 3. Irene Vian (Silca Conegliano) 2’11”11. 5000: 1. Valentina Bernasconi (Atl. Mogliano) 17’21”92, 2. Agnese Tozzato (Atl. Mogliano) 17’43”48, 3. Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina) 17’51”59. 400 hs: 1. Alice Muraro (Atl. Vicentina) 1’06”04, 2. Giulia Menegale (Atl. Stiore Treviso) 1’06”34, 3. Linda Boscaro (Atl. Riviera del Brenta) 1’07”93. Asta: 1. Elisa Molinarolo (GA Aristide Coin Venezia 1949) 4.00, 2. Virginia Scardanzan (Silca Conegliano) 3.40, 3. Elena Bisotto (GA Aristide Coin Venezia 1949) 3.40. Lungo: 1. Carol Zangobbo (Assindustria Sport Padova) 5.98 (-0.7), 2. Beatrice Fiorese (Atl. Vicentina) 5.89 (0.0), 3. Camilla Vigato (GA Aristide Coin Venezia 1949) 5.80 (+0.6). Disco: 1. Greta Zin (Assindustria Sport Padova) 47.17, 2. Emma Peron (Atl. Vicentina) 43.92, 3. Elena Sartori (S. Giacomo Banca della Marca) 42.35. Giavellotto: 1. Ilaria Casarotto (Atl. Vicentina) 45.48, 2. Alessia Checchin (GA Aristide Coin Venezia 1949) 40.93, 3. Elisa Peron (Lib. Sanp) 36.76. Martello (campo  Avesani, Verona): 1. Greta Zin (Assindustria Sport Padova) 52.98, 2. Sofia Basso (Atl. Vicentina) 48.68, 3. Eleonora Calzavara (Assindustria Sport Padova) 47.16.  Marcia (5.000 m): 1. Beatrice Andreose (Fiamme Oro) 26’41”32, 2. Annachiara Paternicò (Assindustria Sport Padova) 26’58”89, 3. Erika Pontarollo (Atl. Vicentina) 27’49”13. 

RISULTATI COMPLETI (IN AGGIORNAMENTO)

 

PRIMA GIORNATA NEL SEGNO DEI GIOVANI VELOCISTI

 

IL KENYA TRIONFA ALLA MEZZA MARATONA DI BIBIONE

 

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A BOLZANO Leonardo Dei Tos ha vinto la gara di marcia sui 10 km. ritoccando la sua miglior prestazione che è anche primato trevigiano: nuovo traguardo, 40’06”73. Nella stessa riunione exploit di Giovanni Gatto che è andato a vincere i 3000 siepi con l’ottimo tempo di 9’29”43. Terza Elisa De Checchi nel martello con la misura di 47,34 e quarta Annamaria Fisicaro nel giavellotto con un lancio di 38,59.

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A UDINE vittoria senza problemi nel peso per Mattia Vendrame, gettando l’attrezzo da 7 chili e 267 grammi a 14,73. Nella velocità buone prestazioni di Licia Vendrame (12”85 e staffetta), di Sara Foltran (12”95/26”54) e per Lucrezia Zanardo sui 400m. (59”80).

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LA CARICA DEI 600 IN PISTA

A SAN BIAGIO DI CALLALTA  

Treviso, 7 maggio 2017 – Oltre 600 atleti-gara per la manifestazione provinciale che ieri, sabato 6 maggio, sulla nuova pista di San Biagio di Callalta, ha proposto una tappa dei campionati di società e del Trofeo Giovanile Veneto per le categorie cadetti e ragazzi. Brillante la cadetta Giulia Dani (Trevisatletica), progredita nei 300 ostacoli sino a 46”6. Tra i più giovani, applausi soprattutto per Jennifer De Rosa (Trevisatletica) nei 1000 (3’30”2), Anna Fontana (Vedelago) nel vortex (41.41) e la 4×100 di Trevisatletica (56” netti). L’atletica tornerà in pista a San Biagio di Callalta tra due settimane, il 20 e 21 maggio, in occasione dell’attesissima seconda fase dei campionati italiani assoluti di società.   

I risultati.

Maschili. Cadetti. 1000: 1. Behailu Roveri (Mogliano) 2’54”1, 2. Samuele Menegazzo (Pederobba) 2’56”7. 1200 siepi: 1. Luca Bettini (Mogliano) 3’40”3, 2. Samuele Voltolina (Lib. Vittorio Veneto) 3’42”6. 300 hs: 1. Leonardo Teruzzi (Stiore Treviso) 42”3, 2. Carlo Ludovico Arena (Trevisatletica) 43”2. Lungo: 1. Gabriele Pozzobon (San Biagio) 5.49, 2. Samuele Menegazzo (Pederobba) 5.47. Peso: 1. Davide Pierobon (Roncade) 12.19, 2. Filippo Peruch (Lib. Vittorio Veneto) 11.60. 

Ragazzi. 1000: 1. Giovanni Lazzaro (Quinto Mastella) 3’11”7, 2. Oscar Maset (Tre Comuni) 3’15”2. Alto: 1. Giovanni Lazzaro (Quinto Mastella) 1.46, 2. Francesco Barbari (S. Lucia) 1.40. Lungo: 1. Alessandro Vanzella (Stiore Treviso) 4.54, 2. Vittorio Pol (S. Lucia di Piave) 4.24. Marcia (2000 m): 1. Simone Gallina (Montebelluna Veneto Banca) 14’16”6, 2. Riccardo Rizzo (Silca Conegliano) 14’24”8. 4×100: 1. Santa Lucia di Piave (Camerotto, Pol, Panatta, Barbari) 53”9, 2. Roncade (Piasentin, De Lazzari, Peruzzo, Tonella) 55”1.

Femminili. Cadette. 2000: 1. Marta Durante (Ponzano) 7’50”8, 2. Silvia Puziol (Mogliano) 7’55”3. 1200 siepi: 1. Sofia Ros (Lib. Vittorio Veneto) 4’20”5, 2. Valentina Caberlotto (Montebelluna Veneto Banca) 4’33”3. 300 hs: 1. Giulia Dani (Trevisatletica) 46”6, 2. Livia Ettari (Trevisatletica) 47”7. Alto: Harley Ogbekene (Trevisatletica) 1.43, 2. Arianna Silvana Botteon (Lib. Vittorio Veneto) 1.43. Giavellotto: 1. Alice Moret (Ponzano) 33.27, 2. Alessia Pivato (Montebelluna Veneto Banca) 32.43.

Ragazze. 1000: 1. Jennifer De Rosa (Trevisatletica) 3’30”2, 2. Emma Poser (S. Giacomo Banca della Marca) 3’33”1. Peso: 1. Anna Giacomin (Roncade) 9.93, 2. Silvia Minato (Santa Lucia di Piave) 8.69. Vortex: 1. Anna Fontana (Vedelago) 41.41, 2. Giovanna Vittoria Pivesso (Lib. Vittorio Veneto) 40.97. Marcia (2000 m): 1. Giovanna Vittoria Pivesso (Lib. Vittorio Veneto) 13’15”0, 2. Martina Vallero (San Biagio) 14’20”5. 4×100: 1. Trevisatletica (Pavan, De Rosa, Vedova, Masutti) 56”0, 2. Montebelluna Veneto Banca (Conte, Bergamin, Pincin, Menegotto) 57”7.  

RISULTATI COMPLETI

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Maggio 7th, 2017

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

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ANTEPRIMA a suon di primati trevigiani

FAVOLOSA VIOLA SUI 5000m.

DEI TOS RITOCCA I 10 Km DI MARCIA

Palo Alto: Viola e Magnani al personale

di Luca Cassai

Si migliorano le azzurre Giulia Viola e Margherita Magnani sui 5000 metri al Payton Jordan Invitational di Palo Alto, in California (USA). Entrambe le mezzofondiste delle Fiamme Gialle riescono a centrare il record personale sulla distanza, rispettivamente con 15:28.22 e 15:30.91, in terza e sesta posizione nella seconda serie all’università di Stanford. Per la Viola un progresso di oltre dieci secondi rispetto al suo precedente limite, ottenuto nell’edizione 2015 dello stesso meeting (15:38.47), e il ritorno in una gara all’aperto su pista dopo quasi due anni dall’ultima volta (il 24 maggio 2015 sui 3000 a Hengelo, in Olanda). La 26enne veneta era comunque rientrata nella stagione indoor, piazzandosi settima nella finale dei 3000 metri agli Europei in sala di Belgrado, nel mese di marzo. Anche la Magnani è protagonista di un sensibile miglioramento, in confronto al 15:43.78 dell’anno scorso proprio a Stanford. Non correva in una competizione su pista dalla batteria alle Olimpiadi di Rio sui 1500 metri, la distanza preferita dalla 30enne romagnola che non ha disputato la stagione invernale per un infortunio rimediato all’inizio di novembre.

La gara si svolge in una serata piuttosto ventosa e fredda, con 12 gradi di temperatura, senza lepri. Va in fuga la colombiana Muriel Coneo (3:01 al primo mille), che poi viene riassorbita poco oltre la metà, ma la Viola è in testa alle inseguitrici (3:06) insieme alla keniana Ednah Kurgat, con la Magnani nel gruppo. Al terzo chilometro il passaggio è di 9:26, quindi l’andatura cresce sotto la spinta dell’atleta africana. Quando mancano 600 metri al traguardo, l’australiana Heidi See piazza un allungo decisivo e conquista il successo in 15:22.36, seguita da Ednah Kurgat (15:26.00) e da Giulia Viola (15:28.22), mentre alle loro spalle Margherita Magnani recupera posizioni e finisce sesta in 15:30.91.

“Questo per me è un punto di partenza - dichiara Giulia Viola - e credo di poter essere soddisfatta. Speravo di scendere sotto il crono di 15:30 e ci sono riuscita, in una gara che era scattata un po’ lenta. C’era molto vento, ma le condizioni erano uguali per tutte e non mi lamento. Ho cercato di mettermi subito davanti, perché finora non ho lavorato sui cambi di ritmo. Negli ultimi dieci giorni di allenamento a Flagstaff si era riacutizzato un dolore al calcagno del piede sinistro, quindi avevo ridotto i carichi. Ora vorrei finalizzare la preparazione, tra l’Italia e l’Inghilterra con il mio coach Robert Denmark, per correre i 3000 metri e di nuovo un 5000, con l’intenzione di avvicinare 15:22 che è il minimo per i Mondiali”.

“Un risultato che mi dà fiducia - le parole di Margherita Magnani - nel mio primo e probabilmente ultimo 5000 della stagione, visto che non ho tanti chilometri sulle gambe. Ma penso che questa distanza mi si addica e dal prossimo anno potrei allenarmi con continuità per affrontarla in gara. Intanto nel 2017 l’obiettivo è realizzare lo standard di iscrizione per i Mondiali di Londra, però sui 1500 metri, che è fissato a 4:07.50. Credo che sia un tempo accessibile e conto di essere in forma dal mese di giugno, dopo aver svolto un buon lavoro aerobico seguendo i programmi di Vittorio Di Saverio. Il mio debutto stagionale nei 1500 sarà tra una settimana, il 13 maggio nella seconda tappa della Diamond League a Shanghai, in Cina, e poi li correrò ancora il 21 maggio a Kawasaki, in Giappone”.

Nella prima serie vittoria in 15:13.15 all’olandese Sifan Hassan, iridata indoor dei 1500 metri. Sui 10.000 arrivano invece il primato nazionale e la miglior prestazione mondiale dell’anno con 31:13.06 per Meraf Bahta, svedese di origine eritrea, vicecampionessa europea dei 5000. Due world lead tra gli uomini, ad opera del canadese Justyn Knight (13:17.51 nei 5000) e dell’australiano Patrick Tiernan (27:29.81 nei 10.000). Sui 5000 metri, secondo posto nella seconda serie per il campione olimpico dei 1500 metri Matthew Centrowitz in 13:48.42, alle spalle dell’australiano Jack Rayner (13:47.41).

I parziali di Giulia Viola sui 5000 (i primi 200, poi ogni 400 metri)

34.670 (34.670)     1:49.928 (1:15.258)     3:06.904 (1:16.976)

4:23.235 (1:16.331)     5:38.821 (1:15.586)     6:55.627 (1:16.806)

8:10.389 (1:14.762)     9:26.033 (1:15.644)    10:37.730 (1:11.697)

11:50.780 (1:13.050)    13:04.884 (1:14.104)    14:16.700 (1:11.816)

15:28.216 (1:11.516)

(da Queen Atletica)

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SOCIETARI, SPRINTER IN CRESCITA A BUSSOLENGO   

Nella prima fase veneta della rassegna di club Cortelazzo corre i 100 in 1062, migliorandosi di 11 centesimi, mentre la Fiorese eguaglia il personale con 1193. Forgiarini a 51.38 nel disco

GRANDE LA BERNASCONI 4’27”26

DIETRO VIAN TESSARO TOZZATO E SARTOR

Ardelean 50”34 Bellin 39,05 Maggiolo 12”50

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Giovani in crescita nella velocità a Bussolengo (Verona), dove in un pomeriggio disturbato dalla pioggia è scattata la prima fase veneta dei campionati italiani assoluti di società su pista. Il ventunenne Lodovico Cortelazzo (Assindustria Sport Padova) ha corso i 100 in 1062 (+0.1), migliorando il primato personale di 11 centesimi. Nella gara femminile, 1193 (-0.2) per la ventenne Beatrice Fiorese (Atletica Vicentina), che ha eguagliato il proprio record del 2015. Valerio Forgiarini (Assindustria Sport Padova) si è imposto nel disco con 51.38. Elena Vallortigara (Assindustria Sport Padova) ha vinto lalto con 1.79, precedendo la sedicenne Ilaria Varago (Team Treviso),nella foto sopra, cresciuta di un centimetro rispetto alla misura che lo scorso ottobre, a  Cles, le regalò largento tricolore tra le cadette. Lazzurrina Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta) ha vinto i 400 in 5569 (quarta, in 5772, lottocentista italo-cubana Yusneysi Santiusti Caballero). Asta a Marco Boni (Assindustria Sport Padova) con 4.60. Thomas Fabricci (Fondazione Bentegodi) è stato lunico a superare i 60 metri nel giavellotto (60.28). Accoppiata di azzurrine del Gruppo Atletico Coin ai vertici del triplo: 11.86 (-1.3) per lallieva Camilla Vigato, 11.68 (-0.7) per la compagna dallenamento Chiara Bertuzzi. Domani, dalle 10.45, la seconda giornata di gare, con prologo al campo Avesani di Verona per le due prove di lancio del martello. 

 

RISULTATI. UOMINI. 100 (+0.1): 1. Lodovico Cortelazzo (Assindustria Sport Padova) 1062, 2. Mario Brigida (Atl. Biotekna Marcon) 1080, 3. Matteo Merzi (Atl. Insieme New Foods) 1102. 400: 1. Giovanni Schievano (CorpoLibero Athletics Team) 4937, 2. Michele Rancan (Atl. Vicentina) 4962, 3. Enrico Brazzale (Atl. Vicentina) 5000.  3000 siepi: 1. Marco Carbonetti (Athletic Club Firex Belluno) 92252, 2. Luca Solone (Biotekna Marcon) 92908, 3. Massimo Guerra (Atl. Vicentina) 92994. 110 hs (-0.7): 1. Marco Massaro (Assindustria Sport Padova) 1454, 2. Matteo Bonora (Team Treviso) 1469, 3. Diego Appoloni (Insieme New Foods Vr) 1493. Asta: 1. Marco Boni (Assindustria Sport Pd) 4.60, 2. Matteo Miani (Silca Ultralite) 4.50, 3. Daniele Peron (Ass. Atl. Nevi) 4.40.  Triplo: 1. Riccardo Appoloni (Atl. Insieme New Foods Vr) 15.07 (+0.7), 2. Leonardo Beretta (Assindustria Sport Padova) 14.18 (+0.6), 3. Gianluca Santuz (Atl. Vicentina) 14.09 (-0.1). Disco: 1. Valerio Forgiarini (Assindustria Sport Padova) 51.38, 2. Filippo Vaidanis (Atl. Vicentina) 46.66, 3. Tommaso Parolo (Assindustria Sport Padova) 42.85. Giavellotto: 1. Thomas Fabricci (Fondazione Bentegodi) 60.28, 2. Samir Masato (Assindustria Sport Padova) 58.82, 3. Valentine Chukwuebuka Udeh) 58.37.   

 

DONNE. 100 (-0.2): 1. Beatrice Fiorese (Atl. Vicentina) 1193, 2. Carol Zangobbo (Assindustria Sport Padova) 1213, 3. Shelomith L. France (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 1219.  400: 1. Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta) 5569, 2. Rebecca Sartori (G.A. Bassano) 5643, 3. Laura Marotti (Atl. Vicentina) 5673, 4. Yusneysi Santiusti Caballero (Assindustria Sport Padova) 5772. 3000 siepi: 1. Sara Tommasini (Team Treviso) 121398, 2. Elisa Dalpiaz (Athletic Club Firex Belluno) 121813, 3. Gloria Busti (Fondazione Bentegodi) 123436. 100 hs (-0.6): 1. Elena Marini (Team Treviso) 1453, 2. Michela Caon (Team treviso) 1488, 3. Alice Muraro (Atl. Vicentina) 1506 (-2.9). Alto: 1. Elena Vallortigara (Assindustria Sport Padova) 1.79, 2. Ilaria Varago (Team Treviso) 1.69, 3. Rebecca Pavan (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 1.66.  Triplo: 1. Camilla Vigato (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 11.86 (-1.3), 2. Chiara Bertuzzi (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 11.68 (-0.7), 3. Elena Soligo (Team Treviso) 11.49 (+1.3).  Peso: 1. Tatiana Corso (Lib. Valpolicella Lupatotina) 12.03, 2. Micol Scapolo (Lib. Sanp) 11.86, 3. Martina Caron (Atl. Vicentina) 11.76.  

RISULTATI COMPLETI (IN AGGIORNAMENTO)

 

 

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Lettera aperta all’assessore allo sport del Comune di Treviso Sign. Ofelio Michielan

di Fulvio Maleville

Mi preme subito precisare che scrivo a titolo personale, sono qui per rappresentare solo me stesso e forse, in modo indiretto, gli atleti che ho allenato e sto ancora seguendo in campo. Vorrei anche premettere che mi sono amaramente pentito di aver accettato la palma di bronzo al merito sportivo ricevuta dal CONI e consegnatami dalle sue mani.
Per ritirare il riconoscimento ho lasciato i miei atleti nell’impianto di San Lazzaro pur sapendo che il premio non avrebbe cambiato nessuna delle criticità e condizioni nelle quali opero quotidianamente. Alla premiazione sono state elargite tante belle parole fatte al calduccio di un bellissimo palazzo ma come era prevedibile non hanno spostato di un millimetro la realtà nella quale alleno. In queste occasioni la politica trova sempre occasione per esaltare i sacrifici di appassionati che pur di operare sono disposti a supplire a qualsiasi sua manchevolezza, raramente ne agevola l’impegno.

A darmi stimolo per scriverle è stato il fatto che Lei, circa un mese fa, è passato all’impianto lamentandosi con il custode perché vi erano degli ostacoli in pista, situazione che ha subito attirato la sua attenzione per la confusione che tale condizione destava. Quello che mi ha colpito è che Lei non ha trovato soluzione parlandone con le società o mettendo a disposizione una zona, magari coperta, dove si possono riporre gli ostacoli dopo l’utilizzo giornaliero, ha preferito risolvere la questione obbligando tecnici e atleti a riportare in magazzino le attrezzature dopo ogni seduta con il solo carrello esistente. Come dire: almeno in futuro non avrò l’incombenza di premiare qualche ostacolista.

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Naturalmente, girando per il campo Lei non si è assolutamente accorto della mancanza del materasso e dei ritti del salto con l’asta (1), tanto meno ha potuto notare che le gradinate lasciano filtrare acqua sui sottostanti magazzini (2) con la conseguente rovina delle attrezzature riposte.

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Di certo non ha nemmeno potuto constatare che la sabbia intasa la pedana del salto in lungo tanto che griglie e scarichi non funzionano più (3). Quasi certamente Lei non è neppure a conoscenza del fatto che i ritti da gara del salto in alto sono rotti, quelli in pedana si regolano con difficoltà e anche l’altro giorno ai Campionati Studenteschi si sono utilizzati quelli che avevo salvato dalla discarica quando è stato dismesso il Campo delle Stiore … e potrei continuare.
Il suo intervento può essere considerato similare a quello di chi entra in una palestra e trovando dei materassini disposti sul terreno si lamenta del disordine ma non si accorge che piove dal soffitto, le spalliere sono rotte, i sostegni dei tabelloni da basket risultano staccati dai supporti.

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Appare chiaro che si agisce in forme prettamente burocratiche, non si ha assolutamente il polso della situazione, condizione che stabilisce ed incentiva l’incuria degli impianti che il Comune ha in tutela.
Passando oltre dirò che la situazione nella quale si trova l’atletica leggera a livello Comunale evidenzia bene il degrado al quale è arrivato lo sport in Italia, mostra e certifica le precarie condizioni nelle quali noi tecnici appassionati e addetti sono costretti ad operare.

Chi come Lei ha accettato un ruolo politico dovrebbe in qualche modo prendersi carico delle responsabilità precedenti, quanto meno appropriarsi della memoria storica necessaria per agire cercando di ripristinare almeno una certa normalità.
Mi permetto quindi di ricordarle che il nostro impianto è stato costruito nel 1980. A quel tempo io allenavo i giovani della zona nelle strade adiacenti la struttura attendendo che la pista fosse dichiarata agibile. L’impianto è stato poi ristrutturato una decina di anni fa, un intervento che ha coinvolto prima la pista e qualche anno dopo gli spogliatoi. L’amministrazione, pur risultando completamente profana dei bisogni e delle effettive necessità, non ha mai aperto un dialogo con le società che frequentano la pista e il comune ha sempre preso le decisioni in assoluta autonomia, investendo risorse in modo opinabile.
Ne fa esempio l’impianto di illuminazione che è stato progettato in “stile ippodromo” e non garantisce l’illuminazione delle pedane e tanto meno del prato dove si svolgono lanci e partite di calcio.
Nel corso dei decenni sono state fatte scelte che potrebbero essere anche definite vergognose e chi ha preso certe decisioni andrebbe coerentemente perseguito. Bisognerebbe ad esempio individuare il “genio” che in occasione del rifacimento della pista ha optato per portare in discarica i ritti di “alluminio” (Es. 5), materiale eterno e in questo caso del valore di ben 5.000 euro, quando sarebbe bastata una semplice manutenzione per riportare i sostegni alla completa efficienza.
Nell’occasione anche il materasso dell’asta ha fatto la stessa fine, il poliuretano si era infatti progressivamente degradato a causa delle intemperie ma soprattutto del disinteressamento da parte degli addetti al campo e dell’Ufficio Sport. Sarebbe bastato acquistare a tempo debito un telo gommato (50 euro di costo) o una struttura in ferro rivestita e dotata di ruote (Costo tra i 1.500 ed i 2.000 euro) e il materasso sarebbe stato salvato dal deterioramento. Al campo di atletica di San Giuliano a Mestre, ad esempio, di strutture con le ruote ce ne sono addirittura tre.

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Anche quello del salto in alto, pur essendo notevolmente degradato (6) sarebbe finito in discarica se non mi fossi attivato, prima comprando a mie spese un telo protettivo e poi chiedendo sostegno alle società che frequentano l’impianto quando è stata ora di cambiarlo.
Bene evidenziare che la specialità del salto in alto negli ultimi anni ha regalato a Treviso un campione Italiano Juniores (Gallina Andrea mt 2.10) ed una campionessa Italiana allieve (Giorgia Niero mt 1.80) atleta che nel 2015 ha partecipato addirittura ai Mondiali di categoria (Anche lei premiata un paio di mesi fa dal CONI).
Treviso poi, pur avendo smantellato e mai più acquistato l’attrezzatura, può fregiarsi anche del titolo Italiano Juniores nel salto con l’asta di Virginia Scardanzan, costretta però ad emigrare settimanalmente a Padova per potersi allenare nella specialità.
San Lazzaro rappresenta non solo un modello d’incapacità gestionale ma anche un cattivo esempio di politica sportiva, quando si manca di effettuare adeguati investimenti nell’ambito sportivo. Nei pubblici discorsi sentiamo sempre fare riferimento ai valori e all’autenticità formativa dello sport e al sacrificio di atleti, tecnici e dirigenti ma non si chiede mai scusa agli sportivi perché, per tanti motivi non sempre dipendenti dalla propria volontà non si riesce a svolgere un efficace sostegno. Perché, alla resa dei conti, quando difficoltà ed incapacità vanno a braccetto impediscono agli atleti e alle società di poter esprimere al massimo le proprie potenzialità.
Di tutto questo fa esempio l’impianto delle Stiore, struttura che nel 1990 ha avuto occasione di poter essere rilanciata. Il Comune perse allora il contributo (ITALIA ’90) di ben 1130 milioni per ristrutturare l’impianto, lo lasciò invece degradare fino a quando si è deciso di farne non più un luogo di rilancio sportivo ma bensì un parcheggio.
Tornando a San Lazzaro la realtà ci vede oggi privi di strutture adeguate. Manca infatti una palestra, una sala muscolazione, le tribune sono costituite da soli cinque gradoni non dotati di copertura, non vi è alcun posto dove ci si possa riparare per allenarsi in caso di maltempo. Gli utenti sono assaliti da aprile ad ottobre da nuvole di moscerini e zanzare che rendono difficoltoso solo parlarsi.
Manca poi completamente la manutenzione ordinaria ed il degrado delle attrezzature (Pedane, blocchi di partenza, ostacoli, ritti etc.) è evidente. Il materiale per lavorare è quasi sempre comperato dagli allenatori o dalle società (Rastrelli, pale, scope, ma mancano anche misuri metri, pesi, martelli, asticelle … etc.). I custodi non sono forniti del necessario per operare e quando gli si chiede un attrezzo o del materiale è nella norma sentirsi rispondere che non c’è oppure “abbiamo chiesto ma non è mai arrivato”. Non esiste nell’impianto un’officina operativa dove si possa fare manutenzione.
In altri comuni o città come Padova, Vicenza, Bassano, Modena, Trento, Udine o Rovereto negli anni si è costruito un ambiente sportivo dotato del necessario o dignitoso supporto per fare sport anche ad un certo livello, la nostra condizione in questi ultimi 30 anni è invece progressivamente peggiorata. A quel tempo almeno avevamo una sala pesi, oggi ne siamo privi e lavoriamo a cielo aperto dietro le tribune.
L’amministrazione dice di non avere soldi, li trova solo quando viene messa sotto pressione dalle società che hanno bisogno di organizzare qualche manifestazione. Le gare sembrano avere una notevole “prevalenza politica sulla quotidianità”, in tali occasioni si reperiscono inaspettatamente migliaia di euro per mettere a norma la pista. Da tutto questo appare evidente che non esiste un piano di mantenimento o rilancio della struttura e senza un progetto programmato appare logico che si navighi a vista.
Dal 1980 ad oggi l’impianto si è gradualmente deteriorato, è stata rifatta la pista un bel po’ di anni fa ma ad oggi non è mai esistita un’attenzione o regolamentazione che la salvaguardi.
Al campo vengono militari, privati, arbitri, calciatori ed altre discipline sportive, tutti sembrano avere diritti ed invadono gli spazi di un impianto che dovrebbe essere di Atletica Leggera, l’unico che esista a Treviso.
In pista tutti corrono e fanno riscaldamento in prima corsia senza tener conto che l’usura costringerà nell’arco di pochi anni ad un ulteriore intervento, se mai ci sarà. I cordoli in alluminio sono massacrati dall’incuria e non godono di alcuna manutenzione, le porte dei magazzini hanno alcuni perni staccati, la piccola tettoia dell’ingresso posteriore è priva di grondaia e l’acqua corre sul muro. L’erba invade il bitume gommoso senza che nessuno si presti ad estirparla. Sembra che l’unico compito assegnato ai custodi sia quello di tagliare l’erba del prato, operazione spesso effettuata in concomitanza degli allenamenti con l’effetto che gli allenatori non riescono a comunicare con gli atleti e si stimolano nuvole di insetti ad alzarsi in volo aggredendo i praticanti.
Eppure per un impianto come San Lazzaro si spendono un sacco di soldi, c’è la presenza in campo di due custodi, vi sono spese per l’acqua calda, la luce etc. Il tutto fa salire l’ammontare sicuramente ben sopra i 100.000 euro l’anno. Mi domando quale azienda privata investirebbe tanto denaro su una struttura senza preservare e valorizzare il capitale grazie ad un ammodernamento continuo ed una accurata manutenzione.
Mi sono permesso di esprimere quanto ho scritto nella consapevolezza di aver devoluto alla comunità almeno 70.000 ore di lavoro in campo con i ragazzi in questi ultimi 45 anni senza trarne profitti. E’ un impegno che lei come sportivo dovrebbe conoscere bene e per questo confido che le mie puntualizzazioni le siano da stimolo per fare scelte politiche coerenti. L’amministrazione a mio avviso oggi è davanti ad un bivio:
• Mettere in disparte le mie segnalazioni ritenendomi un delatore;
• Controllare e rielaborare le mie affermazioni, individuare le criticità e costruire con l’apporto delle società che frequentano l’impianto un progetto di rilancio della struttura. In questo caso bisognerà attivarsi distribuendo le disponibilità finanziarie che si possono reperire nelle pieghe del bilancio cercandone altre anche nell’ambito privato.

Veda lei quale posizione prendere. Buon Lavoro

 

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