DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
RASSEGNA STAMPA
dei nostri cari amici
SALIMA BARZANTI E MIRCO MARTOREL
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A cura di Franco Piol
RASSEGNA STAMPA
dei nostri cari amici
SALIMA BARZANTI E MIRCO MARTOREL
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A cura di Franco Piol
Nel Trofeo Italia Giovanissimi, vittoria con la staffetta Ragazzi, seconda Dal Mas, terzo Biz
Per Silca Ultralite due titoli italiani nel duathlon con Spinazzè e la staffetta Junior
Da Paestum (SA) anche due medaglie d’argento, con lo Youth B Pradella e la Junior Mazzer
Il cielo di Paestum (SA) si colora di biancorosso. Il primo weekend di aprile in casa Silca Ultralite Vittorio Veneto porta in dote ori e medaglie tricolori, quelli conquistati dai draghetti della società trevigiana ai campionati italiani giovanili di duathlon. Se il 2016 era partito alla grande, il 2017 inizia ancora meglio, con due ori, quelli che si sono messi al collo lo Junior Federico Spinazzè e la staffetta Junior composta da Spinazzè, i fratelli Viola e Federico Pagotto ed Erica Mazzer. Titolo di vicecampioni nazionali per lo Youth B, Filippo Pradella e per la Junior Erica Mazzer. Podio sfiorato invece per la staffetta Youth (Valentina Biz, Filippo Pradella, Arianna Zanusso ed Andrea Mason), che finisce quarta. E poi ancora, nel Trofeo Italia Giovanissimi, un oro nella staffetta Ragazzi (Sofia Tonon, Simone Zoppas, Matilde Dal Mas e Fabio Biz), un argento e un bronzo individuali, con Dal Mas e Biz.
Ancora una volta, dunque, la società guidata dal presidente Aldo Zanetti si conferma ai vertici nazionali della disciplina, dettando legge nel primo appuntamento dell’anno.
“Un weekend davvero spettacolare - commenta il presidente-allenatore Zanetti - abbiamo raccolto i frutti di un intenso lavoro invernale e, ancora una volta, abbiamo fatto la differenza con solide frazioni di corsa e devastazioni azioni in bicicletta, dove la sapiente guida del tecnico Ivan Pellegrinet si fa sentire. Sono molto contento, ovviamente, non solo per le medaglie che premiano l’impegno dei nostri atleti, ma soprattutto per come si sono comportati, convinti di fare quello che sanno fare. Un plauso non solo ai medagliati ma a tutti i ragazzi, che stanno crescendo bene, fanno gruppo e sono da stimolo gli uni per gli altri”.
Sabato 1° aprile, la prima giornata di gare, ha visto in scena gli atleti per le competizioni individuali. Oltre al campionato italiano per le categorie Youth A e B e Junior, spazio al Trofeo Italia Giovanissimi. Tra le Ragazze, un incidente in bicicletta ha messo fuori gioco Agnese Passone e ha attardato fortemente Sofia Tonon. C’è comunque spazio per la prima gioia di giornata, con Matilde Dal Mas che conquista la seconda posizione. Eleonora Biz è nona, Tonon 34^. Al maschile, terzo gradino del podio per Fabio Biz con 36^ Simone Zoppas.
Ad aprire le competizioni tricolori, le gare riservate alle Youth A. Per Silca Ultralite, 14° posto con Valentina Biz, 37° per Alice Pin e 48° per Beatrice Sant. Salendo di categoria, tra le Youth B, Viola Pagotto ottiene il settimo posto, dopo aver cercato per buona parte di gara di salire sul treno del primo gruppetto, quello che poi si è conteso le medaglie. Per Silca, 18^ posizione per Arianna Zanusso e 29^ con Leonie Meraner. La prima medaglia 2017 dei biancorossi arriva con Filippo Pradella tra gli Youth B. Il campione in carica tiene nella prima frazione a piedi, spingendo poi in bicicletta e acquisendo 20’’ di vantaggio, che però non sono sufficienti a contenere il rientro di Davide Ingrilli che lo beffa per soli 7’’. Settimo il compagno di squadra, Andrea Mason. Nella gara Junior femminile, prova intelligente e solida di Erica Mazzer, che tiene la testa della corsa, con altre avversarie, fin dalla prima frazione di corsa a piedi. Nella frazione di ciclismo spinge insieme a Tania Molinari che la stacca solo negli ultimi km di corsa. Per l’atleta biancorossa arriva un bellissimo argento.
Infine la gara degli Junior. Dopo una prima frazione a piedi corsa in gruppo, Federico Spinazzè spinge in bicicletta, tanto da entrare in T2 con 40’’ di vantaggio sull’immediato inseguitore. Nell’ultima frazione, Spinazzè amministra con sicurezza e vince in solitaria. Quinto posto per Federico Pagotto.
Oggi, domenica 2 aprile, la giornata dedicata alle staffette. Ad aprire le danze, la staffetta Youth. Prima staffettista è Valentina Biz, che dà il cambio a Filippo Pradella, che si lancia, soprattutto in bicicletta, in una prepotente azione di inseguimento. Tocca poi ad Arianna Zanusso ed Andrea Mason, che lotta a lungo per la terza posizione, finendo quarto.
È poi la volta delle staffette Junior, con il team Silca Ultralite, campione in carica intenzionato a difendere il titolo del 2016. Viola Pagotto sta con le prime, dando il cambio per seconda al fratello Federico, che si mantiene nelle prime posizioni. Erica Mazzer spinge, soprattutto nel ciclismo e poi prende il largo a piedi, passando il testimone in testa a Federico Spinazzè con un vantaggio di 45’’ sulle squadre inseguitrici. È ancora titolo italiano: gli Junior di Silca salgono per il secondo anno sul gradino più alto del podio, lasciandosi alle spalle gli squadroni delle Fiamme Oro e del Minerva Roma.
A chiudere il weekend tricolore, la staffetta Ragazzi per il Trofeo Italia Giovanissimi. Per Silca l’ennesimo trionfo con Sofia Tonon, Simone Zoppas, Matilde Dal Mas e Fabio Biz. La trasferta in Campania non si poteva chiudere in maniera migliore.
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ANTEPRIMA
A Paestum Campionati nazionali
GRANDE FEDERICO SPINAZZE’ CAMPIONE JUNIOR ITALIANO!
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A cura di Franco Piol
Domani e domenica ben 17 i giovani in gara accompagnati dal presidente-allenatore Aldo Zanetti
Silca Ultralite Vittorio Veneto ai campionati italiani giovanili di duathlon di Paestum (SA)
Nel 2016 nella medesima rassegna oro nella staffetta Junior e oro con lo Youth Filippo Pradella
Nel 2016 la stagione di duathlon e triathlon era iniziata con un oro nella staffetta Junior e con un oro individuale dello Youth B, Filippo Pradella nel tricolore di duathlon. Domani, sabato 1° aprile, e domenica 2 aprile, Silca Ultralite Vittorio Veneto sarà in gara a Paestum (SA) ai campionati italiani giovanili di duathlon con ben 17 atleti, per tentare, nel primo appuntamento tricolore della stagione 2017 della multidisciplina, di fare subito il bis. Domani, sabato, fin dalla prima mattina, sono previste le gare individuali, mentre domenica le staffette. Ad accompagnare il gruppo Aldo Zanetti, presidente e allenatore della frazione di corsa (allenatore del ciclismo è Ivan Pellegrinet).
“Anche se ogni anno cambiano le forze in gara e a livello giovanile anche alcuni mesi possono fare la differenza e modificare gli equilibri, non possiamo nasconderci e cercheremo in tutti i modi di bissare il successo 2016 - commenta Zanetti - siamo arrivati a Paestum con un gruppo davvero nutrito di atleti, che di anno di anno sono sempre più preparati e pronti ad affrontare gli impegni agonistici con maggior consapevolezza. Ovviamente, non dimentichiamo che si tratta sempre di giovani e che parliamo sempre di una gara e quindi può sempre succedere di tutto”.
In gara ci saranno i seguenti “draghetti”. RAGAZZI: Fabio Biz, Simone Zambon, Eleonora Biz, Matilde Dal Mas, Sofia Tonon, Agnese Passone. YOUTH A: Valentina Biz, Alice Pin, Beatrice Sant. YOUTH B: Viola Pagotto, Arianna Zanusso, Leonie Meraner, Filippo Pradella, Andrea Mason. JUNIOR: Erica Mazzer, Federico Pagotto, Federico Spinazzè.
Nel 2016 di casa Silca un oro mondiale (Federico Spinazzè, staffetta duathlon junior), un oro europeo (Filippo Pradella, triathlon cross junior), 5 titoli italiani con Pradella (duathlon Youth B), Spinazzè (triathlon junior), la staffetta duathlon (Spinazzè, fratelli Viola e Federico Pagotto, Erica Mazzer), la staffetta triathlon (Spinazzè, fratelli Pagotto e Mazzer) e la staffetta triathlon crono junior maschile (Pradella, Pagotto, Spinazzè, Andrea Mason).
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DALLA FIDAL TREVISO
L’atletica trevigiana si rimette in pista. Dopodomani, domenica 2 aprile, agli impianti sportivi di Catena di Villorba, è in programma il primo appuntamento della nuova stagione. In pista, le categorie ragazzi e cadetti.
La manifestazione, organizzata dall’Atletica Villorba in collaborazione con il comitato trevigiano della Fidal, è valida per il campionato provinciale di società, per il campionato regionale e per il Trofeo Giovanile Veneto. Un complesso di rassegne che, in pratica, costituiscono l’ossatura della stagione dell’atletica giovanile. Le gare inizieranno 9.30.
Dopo la manifestazione di Villorba l’attività provinciale su pista proseguirà il fine settimana successivo con una riunione giovanile, sabato 8 aprile, in una sede ancora da definire, e con l’Atletica Triveneta Meeting, in programma domenica 9 aprile sulla pista di San Lazzaro a Treviso.
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A cura di Franco Piol
ELIA FREZZA TITOLO E PRIMATO
Doppio titolo per Patrizia Fedato
Campioni F. Grando S. Bettin e G.M. Tonello
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In gran forma Caironi, Dedaj, Legnante, Cipelli, Di Marino
Tredici il primo giorno, otto il secondo: è messe di record, ai Campionati Italiani Paralimpici Indoor ed Invernali Lanci di Ancona. Martina Caironi (Fiamme Gialle), dopo il primato assoluto nei 60 T42 con 9.66, nel lungo T42 piazza il suo secondo record tricolore, saltando un eccellente 4,50 con un miglioramento di ben 36 cm rispetto al precedente risultato di due anni fa.
Per la categoria T37 continua invece l’incredibile crescita di Francesca Cipelli (Veneto Special Sport) che prosegue con successo la serie consecutiva di primati assoluti in sala iniziati a Magglingen lo scorso gennaio. Con 3,79 la giovane saltatrice veneta guadagna 12 centimetri dall’inizio dell’anno, misura superiore di 6 cm rispetto alla sua prestazione all’aperto. In chiave maschile è il compagno di squadra Elia Frezza a far segnare la migliore prestazione nazionale T46 saltando 4,82.
In pista bissa il successo ed il record italiano Claudio De Vivo (Disabili Andrea Oppo) che, dopo la vittoria nei 1500, corre in 2:38.44 gli 800 T44 davanti all’ex primatista Gianfilippo Mirabile (Sempione 82). Stessa sorte per Marco Baldini (Acli III Millennio) che vince il titolo dei 200 T35 col primato di 34.83. Sulla gara più veloce per la categoria non vedenti, poi, è Arjola Dedaj a firmare la nuova migliore prestazione tricolore T11 di 8.41. La velocista delle Fiamme Azzurre era al debutto in una gara ufficiale con la nuova guida Daniela Reina, atleta marchigiana già primatista assoluta FIDAL nei 400 (51.18). Per gli uomini, il compagno di team Emanuele Di Marino (Fiamme Azzurre) si laurea campione italiano al coperto nei 200 T44 con un crono di 25.00, mentre l’oro europeo 2014 dei 400 T20 Ruud Koutiki chiude invece in 24.14 per gli indoor FISDIR.
Di Marino tra l’altro ha firmato anche il record azzurro dei 60 T44, tagliando il traguardo in 7.58.
Allo Stadio Italico Conti primi posti, corredati di record, per Simone Giovarruscio nel peso F37 (9,32) e Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa) nel disco (23,00) e giavellotto (22,23) per la categoria F34. Campoccio ha migliorato il primato italiano anche nel peso (9,88) e la sua compagna di società Pellegrina Caputo si è distinta nel giavellotto F42 (13,33).
La campionessa paralimpica di Rio e Londra, Assunta Legnante (Anthropos Civitanova), ha battezzato la stagione nella pedana del peso F11 con un ottimo 15,90. I suoi lanci sono stati tutti superiori ai 15 metri, misure che fanno ben sperare per i prossimi appuntamenti agonistici.
I 54 lanciatori presenti ad Ancona erano in competizione anche per conquistare i primi punti in palio per la Coppa Italia Lanci 2017, vinta negli ultimi quattro anni dalla Handy Sport Ragusa.
L’Atletica paralimpica nazionale ritornerà in scena a Rieti il 5-7 maggio con gli Italian Open Championships, tappa italiana del World Para Athletics Grand Prix.
NOTA DI FRANCO PIOL
Sono qui a celebrare le meravigliose imprese di Elia Frezza e compagni. In quel di Ancona, il bravissimo Elia, classe 2001, si è laureato Campione Italiano indoor per la sua categoria (T46) nel lungo e, con 4,82, ha realizzato anche il primato nazionale. Ma non finisce qui, l’allievo di Gabriele Marsura (per lui è come un figlio!) ha strappato pure due prestigiosi argenti: sui 60m. in 8”77 e sui 200m. in 29”17.
Il ragazzo, umile e caparbio, ha grandi meriti e lotta a denti stretti, dandosi un gran da fare, superando fatica e difficoltà, per diventare un sicuro campione di domani. E allora sia gloria a Elia. Evviva Elia!!!
Ma Ancona ha riservato agli atleti trevigiani altri significativi e meritati trionfi: la veterana Patrizia Fedato (classe 1981) nella foto sopra si è fregiata di ben due titoli, nel peso da 4 kg. sua specialità, con un getto pari a 7,72 e sui 60m. vinti in 9”66.
Altro titolo a Francesco Grando, della Trevisatletica, che ha scagliato l’attrezzo senior a 6,89 (quarto Carlo Alberto Zieger con 6,55 e settimo Damiano Zambon con 6,38); a Serena Bettin (sempre della Trevisatletica) nel lungo con la misura di 2,72 (bronzo nel peso con con 5,28) e infine a Gian Marco Tonello (Onlus Montebelluna) nella foto sotto doppio titolo sui 200m. corsi in 31”70 ( bronzo junior per Michele Biondo in 29”95 e un 8”84 sui 60m.) e sui 60m. in 9”21.
Buoni piazzamenti sui 60m. e sui 200m. anche per Luigi P. Capocasale, Simone Zandonà, Yuri Fiorentin, Francesco Grando e Damiano Zambon; escursione sui 1500m. di Pier Carlo Morello in 7’30”33.
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Cari Professori, chi vi scrive è una psicologa che spesso e volentieri si trova a lavorare con i vostri studenti. Non tutti. In particolare quelli che per scelta o per merito affiancano all’attività scolastica la pratica sportiva, anche a livello agonistico. Quelli che al lunedì, dopo un week end di gare, vi pregano di non interrogarli ma di rimandare la verifica al martedì. Quelli a cui alcuni di voi negano questa possibilità, assumendosi il rischio di apparire un tantino sadici.
Mi rendo conto che il nostro sistema scolastico non è costruito per dare spazio a una sostenibile e codificata convivenza tra agonismo e formazione, ma la svalutazione e, in alcuni casi la demonizzazione, dell’attività agonistica la facciamo noi. Tutti voi avrete un collega insegnante di educazione fisica che è il primo a svalutare la sua stessa materia, considerandola di serie B e concedendo agli allievi assenze dalla palestra che non sono in alcun modo giustificabili. Creando così una cultura che scredita tutto ciò che è attività motoria.
Vi sto quindi scrivendo non per chiedervi di cambiare il vostro metro di giudizio, di trattare questi ragazzi in maniera diversa o di fare loro dei favoritismi. Anzi. Loro stessi non lo vorrebbero, d’altra parte sono allenati a tenere duro. Vi sto invece invitando a un piccolo cambio di prospettiva. Non immaginate che i vostri studenti-atleti imparino nei rispettivi contesti sportivi solamente a far andare gambe e braccia, senza alcun pensiero. Sarebbe molto riduttivo oltre a negare l’evidenza. Nell’ambiente sportivo-agonistico i vostri allievi imparano valori come l’impegno, la perseveranza, imparano a tollerare il dolore, la fatica e il disagio, imparano a relazionarsi agli altri, a rispettare se stessi e l’avversario, con tutta probabilità conosceranno nuove culture e nuove lingue, perché la spinta alla relazione è più forte di ogni barriera linguistica. Aspetti motivazionali e relazionali non da poco, quindi. Qualcosa che, saremo tutti d’accordo, non si acquisisce in un pomeriggio chiusi in stanza in compagnia del libro di storia. Qualcosa che è, cari professori, molto simile all’imparare a stare al mondo.
Ecco allora che il 6 che questi studenti si trovano sul registro assume tutto un altro significato. Non è un 6 che significa che non c’è stata la volontà di arrivare all’8 (tanto lo so che il 10 non lo date mai!), è un 6 che è frutto di un impegno diversamente distribuito su molteplici attività. E’ il faticoso frutto del voler tenere insieme tutti i pezzi, consapevoli che la scuola è importante ma non si può rinunciare a una vocazione o, se volete, chiamatela passione o ancora talento.
Dovremmo forse andare oltre al pregiudizio che chi trascorre il pomeriggio a fare sport e i compiti li fa di sera sia un lavativo che non ha voglia di studiare, trattandoli al pari di quei ragazzi che trascorrono la propria esistenza davanti alla playstation o a far nulla nel parchetto sotto casa. E’ un atto di rispetto nei confronti non solo dei ragazzi, ma anche dei genitori che si sobbarcano trasferte e importanti esborsi economici.
Non perdete quindi l’occasione di essere educatori a 360°. Va bene, ci sono i programmi ministeriali che devono essere portati avanti, ma lasciate spazio ad educare i vostri ragazzi a tirare fuori il meglio da sé e se questo coincide con un talento agonistico e non con l’algebra va benissimo, ciascuno ha il proprio e va rispettato. E quando sarete davanti alla tv a fare un tifo sfegatato per la vostra squadra o atleta del cuore pensate che dietro a quei campioni potreste esserci anche voi.
Valentina Penati
Psicologa e mental coach, si occupa di mental training e della massimizzazione della performance sportiva. Sempre di corsa, ma senza scorciatoie.
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