DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
VENICEMARATHON, UNA CORSA LUNGA 30 ANNI
Sarà una data memorabile, quella di domenica 25 ottobre: Venezia e la Riviera del Brenta vivranno la grandissima festa della 30^ Venicemarathon. Un traguardo davvero importante di una maratona ormai storica, fortemente radicata nel territorio ed entrata nel cuore degli sportivi di tutto il mondo. Un lungo percorso organizzativo, iniziato nel lontano 1986 e che negli anni ha visto correre e trionfare in laguna atleti del calibro di Salvatore Bettiol, Orlando Pizzolato, Gelindo Bordin, Stefano Baldini, Danilo Goffi e, tra le donne, Laura Fogli, Ornella Ferrara, Maura Viceconte e Lucilla Andreucci, oltre a tante stelle straniere.
La gara è stata presentata questa mattina nella prestigiosa sede regionale Rai di Palazzo Labia a Venezia alla presenza dell’assessore allo Sport della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, del sindaco della Città Metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro, dei sindaci di Dolo e Fiesso d’Artico Alberto Polo e Andrea Martellato, del vicesindaco di Stra Cristina Borgato e del presidente del Venicemarathon Club Piero Rosa Salva.
“Domenica celebreremo le 30 edizioni della Venicemarathon e ci avviciniamo con grande emozione a questo importante anniversario – queste le parole del Presidente Venicemarathon Piero Rosa Salva – un traguardo che corona un lungo percorso iniziato nel lontano 1986 quando, con un piccolo gruppo di amici, decidemmo di dar vita ad un’idea forse temeraria ma certo affascinante: realizzare un grande evento sportivo con forti significati sociali e culturali, legando Venezia al suo territorio. Ricordo con emozione due persone speciali che ci hanno molto aiutato: Primo Nebiolo, presidente della Federazione Internazionale di Atletica, che capì subito che la nostra idea sarebbe stata vincente e ci aiutò a svilupparla, e Paolo Rosi, indimenticata voce dell’atletica in tv che commentò il nostro debutto già auspicando i futuri successi”.
“Venicemarathon è una bellissima manifestazione – queste le parole di Luigi Brugnaro, sindaco della Città Metropolitana di Venezia – una grande risorsa del territorio che unisce già idealmente questo unico grande contesto che oggi si chiama città metropolitana. La maratona, inoltre, passerà attraverso quei luoghi che lo scorso luglio furono devastati dal tornado ma che, grazie alla capacità della loro gente, hanno già saputo prontamente rialzarsi. Io domenica non correrò, ma la giunta comunale sarà ben rappresentata dall’assessore al Bilancio Michele Zuin che sarà in gara nella 10 km”.
Facendo eco alle parole del sindaco Brugnaro, Piero Rosa Salva ha poi proposto che dall’anno prossimo la Venicemarathon assuma anche la denominazione di “Maratona Metropolitana di Venezia” per rappresentare ancora di più il territorio.
Sono più di 27.000 gli invitati al trentesimo compleanno di Venicemarathon. Agli 8.000 che correranno i 42 km si aggiungono infatti i 4.000 che parteciperanno alla VM10KM Garmin Forerunner Tour, anche in questo caso un numero da record. A loro, si sono aggiunti i tanti partecipanti delle Alì Family Run: quelle San Donà e Dolo che hanno visto al via oltre 9.000 studenti, la Alì Family Run che si correrà sabato prossimo al parco San Giuliano dove sono previsti 6.000 iscritti.
Grandi sono anche i numeri raggiunti dalla maratona solidale del Charity Program che nel 2014 ha raccolto la cifra record di 120.000 euro e che quest’anno ha già nettamente superato la soglia dei 60 mila euro. Ancora una volta anima e volto di questa iniziativa benefica è il grandissimo campione Alex Zanardi.
Così come aiuta il no profit a crescere, la Venicemarathon aiuta anche il territorio in termini di ricchezza, turismo e visibilità. Nonostante il periodo di crisi, è stato di 6.945.174 euro l’indotto economico prodotto nel 2014 dalla 29^ Venicemarathon, che diventa di 8.417.042 se sommato a quello generato della Moonlight Half Marathon e dal Venice Running Day 2015, eventi organizzati dal Club durante l’anno, con un incremento del 7,81% rispetto all’anno precedente. Quest’anno le proiezioni sono ancora più rosee.
La partenza della 30^ Venicemarathon è prevista per le ore 9.40, anticipata dalla partenza della VM10KM Garmin Forerunner che sarà alle 8.30. Un alto livello di internazionalità raggiungerà anche quest’anno la gara grazie ad una copertura televisiva estera che coprirà ben 96 paesi stranieri, oltre ovviamente alla copertura da parte di Raisport 2 e alla diretta streaming sul sito www.raisport.rai.it.
Sempre affascinante sarà il percorso che da Villa Pisani a Stra arriverà a Riva Sette Martiri in Venezia, costeggiando le favolose ville settecentesche della Riviera del Brenta per poi entrare in Venezia, attraversando il Canal Grande sul ponte galleggiante di barche e poi sfilare in Piazza San Marco. Il percorso della 10 km partirà invece dal Parco San Giuliano a Mestre e ricalcherà gli ultimi 10 km della Maratona.
La novità è che quest’anno la 30^ Venicemarathon parte in villa. Oggi è stato, infatti, siglato l’accordo che vedrà Villa Pisani di Stra, la regina delle ville venete e sede di partenza della Venicemarathon, aprire per la prima volta i suoi cancelli agli atleti che potranno così visitare lo splendido giardino monumentale e usufruire dei servizi a disposizione. Un’occasione irripetibile per trascorrere i concitati momenti che precedono la partenza in un contesto ambientale unico nel suo genere e di straordinaria bellezza. L’importante accordo è stato ratificato proprio oggi tra il soprintendente del Polo Museale Regionale del Veneto Daniele Ferrara ed il presidente del Venicemarathon Club Piero Rosa Salva.
La conferenza stampa si è poi conclusa con l’assegnazione del certificato TUV di Evento Sostenibileconsegnato a Venicemarathon dall’amministratore delegato dell’ente di certificazione, Ing. Boris Tuzza.
I protagonisti della 30^ Venicemarathon saranno svelati alla stampa in un’apposita conferenza in programma sabato 24 ottobre alle ore 11 all’Expo Venicemarathon Village al Parco San Giuliano a Mestre(da comunicato stampa organizzatori).
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VENEZIA. Saranno più di 27mila i partecipanti alla festa di compleanno di VeniceMarathon - qui il sito ufficiale - che quest’anno compie trent’anni: agli 8 mila atleti iscritti alla storica 42 chilometri, infatti, si uniscono gli oltre 9 mila studenti che hanno partecipato alle Family run di San Donà e Dolo, i 6 mila iscritti alla Family run che sabato 24 partirà da San Giuliano e gli oltre 4 mila atleti che correranno la «Garmin forerunner», la 10 chilometri alla sua seconda edizione che dallo scorso anno ha visto raddoppiare il numero degli iscritti.
La manifestazione è stata presentata ufficialmente a Palazzo Labia, sede veneziana della Rai, che trasmetterà la gara su RaiSport 2 e in diretta streaming sul sito www.raisport.rai.it. Come di consueto ogni runner, infine, avrà la possibilità di affiancare l’impresa sportiva ad un obiettivo solidale, sostenendo i progetti di numerose associazioni del Charity program, la cui raccolta fondi sfiora al momento i 60mila euro.
«La VeniceMarathon - ha commentato il sindaco Brugnaro - è una bellissima manifestazione, una vera risorsa per il territorio. Il passaggio degli atleti sulle strade della Riviera del Brenta, così duramente colpita dal tornado dello scorso luglio, ci ricorda che siamo tutti cittadini di una stessa città metropolitana, che dobbiamo sentirci uniti, continuando ad insistere perchè a questi paesi arrivino i fondi necessari alla ricostruzione». Riferendosi alle passerelle posizionate su alcuni ponti di Venezia in occasione della VeniceMarathon, il sindaco ha inoltre ringraziato gli organizzatori della manifestazione per aver accettato di prolungare la permanenza delle rampe stesse anche dopo la corsa, fino al mese di aprile, senza alcun costo per la città.
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ATLETICA GIOVANILE TREVIGIANA ora meno talentuosa ma più che mai IMPORTANTE. 7^parte LE SOCIETA’ ASSOLUTE tra risultati, organizzazioni e collaborazioni.
di Francesco Storgato
A fine settembre l’attività su pista ha avuto come momento importante lo svolgimento delle finali del Campionato Italiano di Società assoluto. La rassegna nazionale societaria già da diversi anni è riservata alle società civili (non militari). La formula prevede la composizione di una classifica nazionale , data dalla qualificazione con fasi regionali (disputate nei mesi di maggio / giugno). La classifica nazionale determina la presenza delle società nelle finali. Le migliori 12 disputano la finale “A” Oro; le classificate dal 13°al 24°posto disputano la finale “A” Argento e le società classificate dal 25°al 72°posto disputano le finali “B” (4 raggruppamenti interregionali).
Il regolamento prevede, tra le tante cose, che nelle finali “A” ci siano due retrocessioni dalla serie Oro alla serie Argento e viceversa due promozioni dalla serie Argento alla serie Oro. Inoltre gli atleti in forza ai club militari possono gareggiare per le società civili di provenienza (permanenza di almeno due anni). Alcuni esempi: L’altista A.Trost, FFGG / Atl. Brugnera Friulintagli di PN; l’ostacolista G.Penella, Esercito / Acsi Italia Atl. Roma; il giavellottista R.Bertolini FFOO / Cento Torri Pavia; il velocista M.Galvan FFGG / Atl. Vicentina.
La finale “A” Oro,disputata quest’anno a Jesolo, è stata vinta in campo maschile dall’Atl. Riccardi Milano, davanti alla Enterprise Benevento e all’Atl. Studentesca CA.RI.Rieti. In campo femminile lo scudetto è andato alla Bracco Atl. Milano, seguita dall’Acsi Italia Atl. Roma e dal Cus Pisa Atl. Cascina. Ne week-end successivo sono stati assegnati anche gli scudetti societari giovanili (allievi/e). Una finale nazionale “A” per le prime 12 società classificate dalle fasi regionali (con vittorie Atl. Vicentina in campo maschile e Atl. Bergamo 1959 Creberg in campo femminile) e 4 finali “B” interregionali, tra le società classificate tra il 13°e il 60°posto.
Le società assolute per competere su pista a livello nazionale devono essere ben attrezzate, coprire le specialità con validi e affidabili velocisti, mezzofondisti, ostacolisti, saltatori, lanciatori e marciatori è un’impresa ardua. E’ necessario disporre di un budget che permetta di sostenere gli atleti con tutto quello che ne consegue (gli allenatori da pagare, l’uso degli impianti, sostenere l’attività durante tutto l’anno per farli gareggiare, cure mediche a volte costosissime per i recuperi dagli infortuni ecc. più un….riconoscimento economico). Inoltre servono dirigenti che accompagnano e si adoperano per tenere i contatti, in quanto il più delle volte gli atleti sono sparsi in giro dove normalmente risiedono.
Per moltissimi club la vittoria non rappresenta vincere lo scudetto, ma arrivare a disputare una finale societaria nazionale. Le società che puntano a disputare una competizione societaria non sono organizzate tutte allo stesso modo. Alcune per scelta, si concentrano in un solo settore (maschile o femminile). Ci sono società (poche) con maggiori possibilità economiche che ingaggiano atleti già affermati, ottenendo cosi un ritorno di risultati immediato. Esempio la Fondiaria Sai Roma, ora Acsi Italia Atl. Roma, è arrivata al top con atleti già affermati, poi acquisita la credibilità ha avviato il reclutamento giovanile, forte dei successi ottenuti. Altri esempi; quest’anno al 3°posto conquistato dal Cus Pisa Atl. Cascina ha contribuito anche l’atleta trevigiana M. Lorenzetto (2^classificata nel salto in lungo) in forza a quella società, anche l’atleta trevigiano L. Dei Tos ha dato un gran contributo (vincendo la gara di marcia) al 4°posto della società Athletic Club ‘96 di Bolzano.
Alcune società (con ottime risorse umane ed economiche) gli atleti li crescono totalmente in casa propria. Iniziando dal reclutamento giovanile. (es. Studentesca CA.RI.Rieti). Entrando nel mondo della scuola attraverso un lavoro capillare di tecnici ed insegnanti, proponendo staffette per bambini e ragazzi ad alto coinvolgimento, trofei scolastici, tornei di prove multiple indoor, manifestazioni di avviamento all’atletica. Creando distaccamenti sparsi nel territorio con tecnici propri, promuovendo manifestazioni e circuiti delle varie specialità anche al di fuori delle piste d’atletica e delle scuole. L’atletica come mezzo per far del bene ai giovani e attirarli a provare l’atletica.
Altre società assolute(con ottime collaborazioni e risorse economiche) fungono da punto di riferimento sul territorio (es. Atl. Vicentina, Atl. Brugnera Friulintagli PN). Dispongono di vivai nelle società collegate che svolgono l’attività promozionale. Gli atleti di queste società giovanili, al passaggio nella categoria assoluta, vengono tesserati in un’unica società che si adopera direttamente per la loro attività, più impegnativa di prima ( qualche giorno di allenamento in più, allenamenti più specifici e trasferte più lontane). Il più delle volte questi atleti mantengono lo stesso allenatore e continuano ad allenarsi nello stesso impianto, di fatto gareggiano sempre con ambizioni individuali, ma anche societarie, facendo squadra.
Esistono inoltre società assolute di livello nazionale che per scelta a un campionato di società su pista non ci pensano proprio, hanno una dedizione solo per alcune specialità e la presenza dei loro atleti è in gran parte finalizzata ( es. l’Atl. Mogliano per il mezzofondo, l’Atl. Don Milani di Taranto per la marcia, le tante gloriose società della corsa in montagna).
Anche le realtà territoriali incidono nel creare talune situazioni. Atleti e risorse rischiano di disperdersi per vari motivi, non ultimo la scarsa volontà d’incanalare le energie verso una o poche realtà, perchè ogni piccolo club preferisce tenersi stretti i propri atleti, pur sapendo di non avere i numeri per mettere insieme una squadra tale da competere in un campionato di società. Prevalgono vecchi rancori, s’innalzano barriere e si va avanti forti di ambizioni, tecniche e dirigenziali, personali. Nel tempo le cose possono cambiare anche nelle società che sono state un punto di riferimento con storia e tradizione di risultati importanti e si …….ridimensionano. Allora prendono forza altre realtà, nuovi progetti che cercano adesione e collaborazione. Si cercano i presupposti per durare a lungo senza pensare di cullare sogni di un assalto allo scudetto assoluto, ma piuttosto si cerca di sostenere i giovani atleti con ulteriori motivazioni per non favorire l’abbandono.
Nelle tante realtà assolute funzionanti e nei nuovi progetti, un ruolo determinante è rivestito dalle istituzioni e ancor di più dalle sponsorizzazioni . Le entrate da “sponsor” e “contributi da enti” sono le voci che determinano la parte più cospicua del bilancio societario. Molte di queste società assolute organizzano gare di alto livello, campionati o meeting nazionali o internazionali. Manifestazioni importanti utili per “rinforzare” la società in termini di prestigio e visibilità nei confronti delle istituzioni e degli sponsor maggiori o minori che hanno occasione di toccare con mono il loro sostegno.
Malgrado pressing, a volte asfissianti, alcuni sponsor si defilano, crisi economica e la concorrenza di altri sport sempre più invadenti rendono sempre più impegnativa l’impresa.
Il futuro dell’atletica leggera assoluta in molte zone del territorio nazionale si gioca su questi livelli.
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DA SALGAREDA:
DIEGO AVON E SILVIA PASQUALINI VINCENTI!
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