Febbraio 23rd, 2021

QUATTORDICESIMA STAGIONE -  INDOOR - 2021

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

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PRIMATI PER ETA’

Settore corse a ostacoli femminile:

60/100/400hs

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Che trio: con Elisa TREVISAN Mery MASSARIN e Magaly VETTORAZZO          

appresso Morao e Marini

Graziella Tronchin reginella Master! 

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Come ti addentri nel mondo degli ostacoli rischi di rimanere intrappolato nella inestricabile giungla delle misure grazie alle varie altezze e distanze degli attrezzi da superare. Per fortuna, aldilà di qualche cavillo da smarcare in qualche modo (qualche ostacolo lo abbattono tutti), la corsa arriva fino in fondo e il valore dell’atleta non ne esce sminuito.

Anche gli ostacoli femminili sono un settore relativamente giovane. Dagli storici 80hs (i 14” netti irregolari di Beppa Visentin e di Maria D’Argento nel 1930 e quelli regolari della Bruschi nel 1937) siamo passati agli attuali 100hs entrati in vigore sulle piste italiane solo nel 1969 (primato nazionale di Magaly Vettorazzo in 14”0, dominatrice fino ad allora degli 80hs divorati in 11”0!); i 400hs addirittura nel 1977 (prima trevigiana nel 1978 Silvia Gherlenda che li ha corsi in 1’11”7). Per arricchire il quadro ho aggiunto notizie, oltre che sui canonici 60hs indoor, anche su 80/200/300hs. La rosa così allargata ha premiato Graziella Tronchin risultata regina master sugli ostacoli con 13 titoli, davanti a Maurizia Perin che ne ha collezionati 7 (di cui 4 pesanti: sui 400hs!).

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A primeggiare tra le nostre atlete ci sono protagoniste eccellenti della ribalta nazionale: Elisa Trevisan su tutte (grazie alle sue prove multiple di notevole portata). Per lei 4 titoli sui 60hs e 10 sui 100, meglio della specialista Mery Massarin che ne ha collazionato ben 7 + 5, davanti all’eterna Magaly e a Eleonora Morao (la migliore in assoluto sui 400hs) con 8 titoli, incalzate dalle promettenti giovani Elena Marini (7) e Giulia Dani (6).

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Tra le ostacoliste qui presenti hanno brillato a livello nazionale anche Barbara Milani e la giovanissima Alessia Buiatti (che però non ha mantenute le sue splendide premesse!)

Tra le seniores ecco il responso: 1° Elisa Trevisan con 16 titoli su Mery Massarin con 13 titoli; tra le master 1° Graziella Tronchin con 13 titoli davanti a Maurizia Perin con 7.

La prossima tappa è rivolta alla marcia maschile.

Ed eccovi le tabelle:

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Febbraio 22nd, 2021

QUATTORDICESIMA STAGIONE -  INDOOR - 2021

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

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Ancona: Tamberi primo al mondo con 2,35!

 

21 Febbraio 2021

Gimbo senza limiti: al primo tentativo salta un centimetro in più del 2,34 di Torun ed è il leader mondiale 2021, in un’edizione strepitosa degli Assoluti indoor. “Anni difficili dal 2016, ora quella parentesi è chiusa”


Senza limiti. Senza freni. Gianmarco Tamberi torna al primo posto delle liste mondiali dell’anno nel salto in alto con un sontuoso 2,35 ad Ancona. Sulla pedana di casa, l’azzurro campione europeo indoor aggiunge un centimetro alla misura saltata mercoledì a Torun (2,34) e poi tenta per tre volte di eguagliare il primato italiano al coperto di 2,38 che ha realizzato nel 2016, ma senza fortuna. Il marchigiano dell’Atl-Etica San Vendemiano conquista il titolo di campione italiano al Palaindoor nella seconda giornata di un’edizione pazzesca degli Assoluti indoor, esaltata da un’altra migliore prestazione mondiale 2021 dopo il 6,91 di ieri di Larissa Iapichino nel lungo.

Soltanto sei salti per arrivare a 2,35, orizzonti che gli mancavano da quel benedetto e maledetto 2016, la stagione del titolo mondiale indoor di Portland, dell’oro europeo di Amsterdam e del 2,39 di Montecarlo prima dell’infortunio che gli costò i Giochi di Rio. Welcome back, Gianmarco Tamberi: non sbaglia mai, è impeccabile a 2,16, 2,20, 2,26, 2,30, 2,33 e 2,35, una serie impressionante con ognuno dei salti centrati alla prima prova, e soprattutto con una pulizia del gesto tecnico a 2,33 e 2,35 che nella stagione olimpica è una pietra preziosa. È la misura che voleva, quella che gli permette di staccare il bielorusso Nedasekau e l’ucraino Protsenko in cima al mondo, entrambi a 2,34 a Torun quattro giorni fa, sulla stessa pedana polacca che dal 4 al 7 marzo ospiterà gli Europei indoor. Tornare a respirare l’aria di 2,38, la cifra del suo record nazionale al coperto di Hustopece nel 2016, infonde ottimismo e fiducia, peraltro con un paio di tentativi alla quota che non sono affatto da buttare. Sul podio salgono anche Eugenio Meloni (Carabinieri, 2,20) e Stefano Sottile (Fiamme Azzurre, 2,16) al debutto stagionale. Per Tamberi invece era la quinta gara dell’anno: soltanto in un’occasione è sceso sotto al 2,31. Chapeau.

VIDEO | IL 2,35 DI GIANMARCO TAMBERI AD ANCONA

“SONO DIVENTATO L’ATLETA CHE VOLEVO ESSERE DOPO L’INFORTUNIO” - “È un 2,35 che vale tanto, non solo per quel centimetro aggiunto al 2,34 di quattro giorni fa, ma per come l’ho fatto - le parole del 28enne azzurro - Il salto di oggi lascia intravedere luce, fa sperare buone cose. Ho esultato un po’ troppo ma avevo da buttar fuori tanta rabbia, tanti momenti difficili passati in questi giorni, ho avuto incubi nelle ultime notti e a parlarne mi viene da piangere”. Un Tamberi così brillante non si ammirava dal 2016: “Sono stati anni difficilissimi e la prestazione di oggi significa aver chiuso quella parentesi. Sono diventato l’atleta che volevo essere dopo l’infortunio. E sento di dovermi prendere le soddisfazioni che cerco da tanto. Gli Euroindoor? Non mi accontento di un campionato italiano, che pure ha un grande valore: gli Europei sono un passaggio fondamentale che non bisogna ‘cannare’ sulla strada verso Tokyo”. In chiusura, gli applausi per una Larissa Iapichino da record: “Voglio complimentarmi con Larissa, è stata pazzesca, da brividi: è il presente e il futuro dell’atletica italiana senza nessun dubbio”.

 

Tamberi, un inverno da numero uno

L’azzurro, come Larissa Iapichino, è al comando (ovviamente parziale) delle liste mondiali dell’anno. Ancona promuove Gimbo, che ha saputo adattarsi, da campione, alla dimensione pandemica dello sport.

Togliere il pubblico a Gianmarco Tamberi è come privare di ossigeno una qualunque forma di vita. Eppure, se è vero che l’esistenza biologica procede per adattamenti, anche uno come Gimbo, che si nutre dell’energia delle folle, ha trovato il modo di fiorire di fronte a spalti praticamente vuoti. Nella sua Ancona, sulla pedana degli allenamenti di tutti i giorni, ventiquattr’ore dopo l’exploit di Larissa Iapichino, si è arrampicato alla quota della miglior prestazione mondiale dell’anno, alla vetta di 2,35, coronando un inizio di 2021 da ricordare. Ben quattro delle migliori otto misure dell’anno portano la bandiera tricolore: un Tamberi all’ennesima potenza, con 2,35, 2,34, 2,32 e 2,31, colpi collezionati con la precisione di un cecchino dalla fine di gennaio ad oggi. Una densità di risultati veramente fuori dall’ordinario, che fanno del marchigiano, ormai ex halfshave - anche oggi nessuna traccia di rasature scaramantiche sul viso - l’atleta più stabile del 2021 alle quote di vertice. Energico, veloce, ma soprattutto, completamente immerso nella gara. Come non lo si vedeva da tempo.

L’urlo liberatorio post-salto dice tanto della sofferenza del Re Leone dell’atletica azzurra, costretto dalla pandemia ad una sorta di gabbia delle emozioni, imprigionate, compresse all’interno come mai prima. E finalmente esplose, per celebrare il miglior risultato ottenuto dopo il maledetto infortunio di Montecarlo 2016. I tre tentativi a 2,38 sono stati, agli occhi di molti, un modo per esorcizzare i brutti ricordi di quella serata estiva, quando Gimbo, dopo essere salito ai 2,39 del record italiano assoluto, nel tentativo di aggiungere ulteriori centimetri al sogno, vide cadere come un castello di carte tutto il lavoro di anni in pedana. Oggi non c’è più paura di salire, di provare ancora nonostante il risultato raggiunto. E anche questa, va letta come una definitiva affrancazione, perlomeno sul piano psicologico, dal dolore di quei giorni e dei mesi successivi.

E poi, uno sguardo ad altri numeri che danno conforto. Due azzurri (Gimbo e Larissa) al primo posto delle liste mondiali dell’anno. Roba da stropicciarsi gli occhi, e che accomuna due percorsi atletici opposti da tanti punti di vista, ma simili almeno da altrettanti. In prospettiva Torun (leggasi Europei indoor dell’inizio di marzo), da un lato c’è l’esordiente assoluta, che nella circostanza vestirà la sua prima maglia azzurra; dall’altro, addirittura il campione uscente, oro due anni fa a Glasgow, in cerca di una conferma nell’anno più atteso, quello dei Giochi di Tokyo. In comune, c’è sicuramente la genetica, con Larissa a dividere il patrimonio non comune di mamma Fiona May e papà Gianni, e Gianmarco a godere delle sequenze DNA di papà Marco. Famiglie dell’atletica ricche di talento come altre nel passato azzurro (due cognomi su tutti: Ottoz e Frinolli). Tradizioni che si intrecciano, a comporre la grande storia dell’atletica italiana.

m.s.

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ASSOLUTI INDOOR: IL VENETO E’ DONNA CON GLI ORI DI BORGA, BELLO’ E ROSA – TAMBERI 2.35

Ufficio Stampa 21 Febbraio 2021

L’atletica veneta è donna, ma non solo. Nella seconda giornata degli Assoluti indoor di Ancona salgono sul gradino più alto del podio la veneziana Rebecca Borga (400), la vicentina Elena Bellò (800) e la padovana Chiara Rosa (peso). Nell’elenco delle nuove maglie tricolori entrano però anche Marcell Jacobs (Fiamme Oro), leader nei 60, e Gianmarco Tamberi (ATL-Etica San Vendemiano) capace di salire a 2.35 nell’alto. Rebecca Borga (Fiamme Gialle), con 52”69 nei 400, conferma la propria crescita e fa ancora meglio del personale outdoor (52”84) con un crono che le consegna l’eurominimo per Torun (richiesto 53”00). Il confronto nel giro decisivo è soprattutto con la tricolore uscente Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) che però cede nel finale (quinta, 53”69). Volata spalla a spalla, invece, negli 800: non si lascia sfuggire il titolo Elena Bellò (Fiamme Azzurre), al quarto centro consecutivo al coperto. La vicentina lancia l’ultimo giro in testa e nella retta finale resiste al rientro di Irene Baldessari (Esercito). Stesso tempo (2’03”45) e per una questione di millesimi (soltanto tre) la spunta Bellò, al primato personale al coperto e allo standard per gli Euroindoor di Torun (2’03”50). Sulla loro scia, la volata per il terzo posto se l’aggiudica la marchigiana d’adozione trevigiana Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) che porta il proprio limite indoor a 2’04”04. Chiara Rosa (Fiamme Azzurre), con un bel 17.40 nel peso, centra il diciassettesimo titolo di fila, per un totale di 28. Una Rosa che non sfiorisce davvero mai. Lo sprinter delle Fiamme Oro, Marcell Jacobs, conquista il suo primo titolo italiano indoor dei 60 metri con 6”55, a quattro centesimi dal record italiano, e prosegue una splendida stagione al coperto (6”55 a Berlino, 6”54 a Liévin, 6”53 a Lodz in pochi giorni). Gianmarco Tamberi sale nell’alto a 2.35, aggiungendo un centimetro al record stagionale e stabilendo, questa volta in solitudine, la miglior prestazione mondiale stagionale, oltre al nuovo record veneto assoluto indoor.  Il bilancio veneto della seconda giornata degli Assoluti indoor è completato dagli argenti di Elisa Molinarolo (Atl. Riviera del Brenta) nell’asta (4.31) e Ottavia Cestonaro (Carabinieri) nel triplo (13.76). Bronzo per la 4×2 giri maschile dell’Atletica Vicentina (applausi per Pietro Marangon, Enrico Brazzale, Massimo Avitabile e Matteo Beria), oltre che per Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro) nel peso (18.91).

I risultati della 2^ giornata, con tutte le medaglie venete. UOMINI. 60: 1. Marcell Lamont Jacobs (Fiamme Oro) 6”55. 400: 1. Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) 46”57. 800: 1. Simone Barontini (Fiamme Azzurre) 1’47”51. 3000: 1. Pietro Arese (Fiamme Gialle) 8’04”03. Alto: 1. Gianmarco Tamberi (ATL-Etica San Vendemiano) 2.35. Triplo: 1. Tobia Bocchi (Carabinieri) 16.79. Peso: 1. Leonardo Fabbri (Aeronautica) 20.36, 3. Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro) 18.91. Eptathlon: 1. Dario Dester (Carabinieri) 6076 punti. 4×2 giri: 1. Cus Pro Patria Milano 3’15”72, 3. Atl. Vicentina (Marangon, Brazzale, Avitabile, Beria) 3’17”90. DONNE. 60: 1. Vittoria Fontana (Carabinieri) 7”35. 400: 1. Rebecca Borga (Fiamme Gialle) 52”69. 800: 1. Elena Bellò (Fiamme Azzurre) 2’03”45, 3. Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) 2’04”04. 3000: 1. Giulia Aprile (Esercito) 9’09”26. Asta: 1. Roberta Bruni (Carabinieri) 4.41, 2. Elisa Molinarolo (Atl. Riviera del Brenta) 4.31. Triplo: 1. Dariya Derkach (Aeronautica) 13.82, 2. Ottavia Cestonaro (Carabinieri) 13.76. Peso: 1. Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) 17.40. 4×2 giri: 1. Esercito 3’38”42.

RISULTATI | FOTO

-Foto di Francesca Grana

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FIDAL TREVISO

ASSOLUTI INDOOR, POKERISSIMO DI MARCA

Un oro, due argenti, due bronzi: bilancio da incorniciare per la Marca ai campionati italiani assoluti indoor di Ancona. Gianmarco Tamberi (ATL-Etica San Vendemiano) centra l’ottavo titolo tricolore nell’alto, portando il record stagionale a 2.35, miglior misura mondiale dell’anno e record veneto assoluto in sala. Argenti per il vittoriese Leonardo Dei Tos nei 5 km di marcia (19’41”18) e per il villorbese Matteo Miani nell’asta (5.32, record personale migliorato di 12 cm). Bronzi per Eleonora Filippetto (Team Treviso) nel lungo (6.34) e per la marchigiana d’adozione moglianese Eleonora Vandi negli 800 (2’04”04, record personale indoor). Nove - tra residenti e tesserati - i trevigiani in lizza nella massima rassegna tricolore.

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I risultati trevigiani ad Ancona.

UOMINI. 800: 8. Riccardo Tamassia (Trevisatletica) 1’51”48. 1500: 7. Riccardo Tamassia (Trevisatletica) 3’46”96. 60 hs: 16. Andrea Berto (Trevisatletica) 8”43 (in batt.). Alto: 1. Gianmarco Tamberi (ATL-Etica San Vendemiano) 2.35. Asta: 2. Matteo Miani (Assindustria Sport) 5.32. Marcia (5 km): 2. Leonardo Dei Tos (Athletica Club 96 Alperia) 19’41”18.

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DONNE. 400: 10. Samantha Zago (Trevisatletica) 54”59 (in batt.). 800: 3. Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) 2’04”04. 60 hs: 11. Elena Marini (Team Treviso) 8”62 (in batt.). Lungo: 3. Eleonora Filippetto (Team Treviso) 6.34.

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(NdR) Da aggiungere la trevigiano -veneziana Rebecca Borga, oro sui 400m in 52”69!!!

 

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PADOVA: ARRIUS BRILLA NELL’EPTATHLON, DOPPIETTA DEI FRATELLI GARBO NEL PENTATHLON U18

C’è un bel feeling tra Alessandro Arrius e il Palaindoor di Padova. Un anno fa, nell’impianto coperto della Città del Santo, l’ancora 19enne lombardo dell’Osa Saronno si è laureato campione italiano juniores di eptathlon e sulla stessa pista, nel weekend, ha portato a termine la sua prima gara di prove multiple da promessa, realizzando 5112 punti nella sequenza delle sette prove. La riunione del fine settimana, prologo del campionato italiano giovanile (allievi, juniores e promesse) che si terrà sempre a Padova il 6 e 7 marzo, ha offerto anche le vittorie di Agnese Polini (Cus Pro Patria Milano) nel pentathlon under 23 (3430 punti, con Emma Biason, dell’Atletica Brugnera Friulintagli, miglior junior a quota 3311), di Massimo Bano (Ass. Atl. Nevi) nell’eptathlon juniores (4548 punti) e dei fratelli delle Fiamme Oro, Davis e Irene Garbo, nel pentathlon allievi e allieve (3291 punti per il primo, 3285 per la seconda). Appuntamento tra due settimane, quando in palio ci saranno le maglie tricolori.

RISULTATI. UOMINI. Eptathlon promesse: 1. Alessandro Arrius (Atl. O.S.A. Saronno) 5112 (7”15/60; 6.68/lungo; 10.22/peso; 1.91/alto; 8”58/60 hs; 4.40/asta; 2’51”63/1000), 2. Mattia Rocco (Atl. Castell’Alfero) 4262, 3. Michele Venturini (Fondazione Bentegodi) 4240 (7”43; 6.50; 9.84; 1.64; 9”92; 4.00; 3’00”26). Eptathlon juniores: 1. Massimo Bano (Ass. Atl. Nevi) 4548 (7”48/60; 6.72/lungo; 11.45/peso; 1.82/alto; 9”33/60 hs; 3.80/asta; 3’03”88/1000), 2. Federico Bovo (Atl. Vis Abano) 4501, 3. Niccolò Barella (Team-A Lombardia) 4468. Pentathlon allievi: 1. Davis Garbo (Fiamme Oro Padova) 3291 (8”50/60 hs; 6.35/lungo; 12.70/peso; 1.69/alto; 3’08”65/1000), 2. Lorenzo Mellano (Atl. Fossano ’75) 3205, 3. Emanuele Pancaldi (Asd Pontevecchio Bologna) 3133 (5° Simone Corona - AtlEtica S.Vendemiano p. 3.107 - di spicco alto 1.84).

DONNE. Pentathlon promesse/juniores: 1. Agnese Polini (Cus Pro Patria Milano) 3430 (9”50/60 hs; 1.65/alto; 9.27/peso; 5.33/lungo; 2’29”95/800), 2. Gloria Gollin (Atl. Vicentina) 3356 (9”54; 1.53; 11.32; 5.40; 2’36”50), 3. Fabiola Avoledo (Atl. Brugnera Friulintagli) 3320, 4. Emma Biason (Atl. Brugnera Friulintagli) 3.311 (1^ junior). Pentathlon allieve: 1. Irene Garbo (Fiamme Oro) 3285 (9”45/60 hs; 1.63/alto; 9.88/peso; 5.28/lungo; 2’43”15/800), 2. Alessia Goffi (Atl. Gherdeina Raiffeisen) 3147, 3. Eleonora Favaretto (Us Quinto Mastella) 3044 (di spicco alto 1.63).

RISULTATI COMPLETI -

 

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Febbraio 20th, 2021

QUATTORDICESIMA STAGIONE -  INDOOR - 2021

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

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Lutto: è mancata Daniela Gregorutti

17 Febbraio 2021

Una triste notizia per l’atletica italiana. Nella giornata di ieri è venuta a mancare Daniela Gregorutti, ex quattrocentista e mezzofondista azzurra, pluricampionessa italiana negli anni Settanta. Nata a Nervesa della Battaglia (Treviso) nel 1950, ha vissuto a lungo in Piemonte, al fianco del marito Renato Canova, il tecnico torinese di fama mondiale che è stato anche il suo allenatore. Cinque presenze in Nazionale assoluta, nel 1974 ha conquistato il titolo italiano indoor degli 800 metri e tra il ’72 e il ’77 ha vinto numerosi titoli tricolori con le staffette 4×400, 4×800 e 4×1500, indossando le maglie della Fiat Torino e della Fiat Om Brescia. Alla famiglia vanno le condoglianze del presidente della FIDAL Stefano Mei, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana.

Un mio doveroso  omaggio a questa grande atleta, da me seguitissima negli anni 70, che ha precorso i tempi con la sua costante presenza e preziosa passione per l’atletica leggera, è farvi conoscere il suo eccezionale profilo sportivo. Eccovi la sua ricca scheda:

Daniela GREGORUTTI

Nervesa della B. 6-12-50 Fiat Torino

 

100m    12″6 - 1974

200m    25″7 -  02/09/1973

400m    55″7 -  26/05/1905

800m    2′08″78 -  1974

1500m 4′47″1 - 1974

400hs  1′05″7 - 07/07/1979 - Cuneo

lungo    5,12 -  26/10/1969

alto       1,53  - 31/05/1972

pentathlon    3.069p -  21/09/1969       

 

campionessa nazionale

800m indoor 74

4×400m 72

4×400m indoor 77

4×800m 74

4×1500m 74

 

Molte volte campionessa regionale Piemonte.

 

primatista trevigiana

400m/800m

1′03″0 1967 -  2′27″6 1968

59″7 1969 - 2′19″8 1969

58″2 1971/1972  - 2′16″7 1971

56″3 1973  - 2′14″0 1973

55″7 1974 -  2′08″78 1974

1500m

4′58″8  - 1971

400hs:

1′05″7 -  1979  

 

 

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Febbraio 18th, 2021

QUATTORDICESIMA STAGIONE -  INDOOR - 2021

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

Tamberi decolla a Torun: 2,34 dopo cinque anni

NUOVO PRIMATO TREVIGIANO

17 Febbraio 2021

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(foto archivio Colombo/FIDAL)

di Nazareno Orlandi

Gianmarco Tamberi sempre più in alto: a Torun, sulla pedana che tra il 4 e il 7 marzo ospiterà gli Europei indoor, centra la misura di 2,34, miglior salto dall’infortunio di Montecarlo del luglio 2016, e si assicura lo standard olimpico di Tokyo che era fissato a 2,33. La tappa polacca del World Indoor Tour Gold si rivela un’autentica anteprima della rassegna continentale, con tre saltatori europei a 2,34, migliore prestazione mondiale dell’anno: oltre all’azzurro (terzo), anche il bielorusso Maksim Nedasekau che vince la gara oltrepassando la misura al primo tentativo, e l’ucraino Andriy Protsenko, secondo. Per Tamberi anche tre tentativi senza successo alla misura di 2,36 e la possibilità di riprovarci domenica pomeriggio agli Assoluti indoor di Ancona sulla pedana dei suoi allenamenti. Una misura del genere gli mancava da cinque anni, cioè dalla notte del record italiano di 2,39 a Montecarlo e dal successivo infortunio che gli negò la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro: da quel momento in poi aveva valicato al massimo l’asticella posizionata a 2,33 a Eberstadt, in Germania, nell’agosto del 2018.

SENZA… HALFSHAVE - Senza la tradizionale mezza barba, a 2,20 “Gimbo” entra in gara con indosso i pantaloni lunghi, in pieno comfort, okay al primo assalto. Cinque centimetri più in su, a 2,25, servono però tre tentativi al portacolori dell’Atl-Etica San Vendemiano per non abbandonare la competizione. Ma il riscatto è dietro l’angolo, e a 2,28, rimasti in gara soltanto Nedasekau e Protsenko, il marchigiano centra la misura con ampio margine al primo ingresso in pedana. È il preludio a un 2,31 che lo mostra di nuovo a suo agio su questi livelli, ribadendo la sensazione che possa salire ancora più su. Tamberi lo ottiene al secondo salto, Protsenko al primo, mentre Nedasekau dopo aver provato un tentativo passa la misura e va direttamente a 2,34: è qui che diventa il migliore al mondo dell’anno, senza errori a questa quota. Riesce a imitarlo Protsenko sparando la sua terza cartuccia, così come l’azzurro, che poi piazza almeno un paio di tentativi più che dignitosi a 2,36. 

TAMBERI: “LA COSA MIGLIORE? IL TERZO TENTATIVO A 2,36” - “Sfido chiunque a essere felice quando perde - l’analisi di Tamberi nel post-gara - però mi porto a casa un terzo tentativo a 2,36 che è la cosa migliore della mia serata. Tecnicamente è il salto più vicino a quelli del 2016, ho tenuto la velocità fino allo stacco, ed era molto migliore dei salti riusciti a misure più basse, compreso il 2,34 che non mi è piaciuto. Oggi è stata tosta, alla seconda prova a 2,36 mi sentivo al limite, e anche a livello nervoso non è stato semplice veder saltare così in alto due rivali per gli Europei. Però sapevo che questa misura sarebbe arrivata, dopo tanto tempo. Niente mezza barba? È perché quest’anno sto provando a cambiare tutte le abitudini e le routine, sto cercando qualcosa di diverso dentro di me. Ora provo a recuperare in fretta e si gareggia domenica ad Ancona, che è sempre una grande pedana, come ho scoperto essere quella di Torun”. Per il primatista italiano era la quarta gara stagionale: 2,32 ad Ancona, 2,31 a Banska Bystrica, 2,24 a Nehvizdy i risultati dei precedenti impegni. Statistica: era da dieci anni, dalla finale europea di Parigi 2011, che un saltatore non si classificava al terzo posto con 2,34 nelle gare indoor (l’ultima volta all’aperto è accaduto ai Mondiali di Doha).

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            

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Febbraio 15th, 2021

QUATTORDICESIMA STAGIONE -  INDOOR - 2021

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

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SCARDANZAN ASTA A 4.06!!!

Tecuceanu 800m. in 1’48”92!

Ad Ancona allievi: Bergamin 8”87 Zuccon 8”49

Zorzi 4’48”20 Tonella 22”54 e Menegotto 1.62

A Padova: la Borga 53”26 e Tamassia 1’52”32

Ogbekene 5.80 Moret 10.78 Maset 12.67 Vandi 2’07”59

 A Conegliano: Matteo Perin disco Jun. (kg 1.750) a 46.86

Stagione indoor quella del 2021 ricca di primati trevigiani. Ha cominciato tra gli assoluti Matteo Miani nell’asta raggiungendo solitario il tetto di 5.20. Hanno proseguito poi Eleonora Filippetto nel lungo con 6.41, scavalcando Martina Lorenzetto (6.35), quindi la nuova maglia trevigiana il primatista italiano nell’alto Gian Marco Tamberi con lo stratosferico (per noi) 2.32 (superando dopo quaranta anni il mitico Paolo Borghi 2.28). E’ stata la volta poi di Elena Marini che con 8”36 sui 60hs ha scalzato un’altra grande ostacolista, la storica Mary Massarin (primato provinciale e uguagliato quello trevigiano). Recenti i 400m di Samantha Zago (53”96 primato provinciale) e di Rebecca Borga (53”26 primato trevigiano) e i 4.06 nell’asta di Virginia Scardanzan.

E la storia prosegue tra i giovani: Loris Tonella ha rinverdito il primato sui 60m allievi con 6”95 (che è anche primato junior - apparteneva a Paolo Ciravolo) e sui 200m allievi con 22”43; Giovanni Lazzaro invece si è appropriato dei 400m. con 50”47 (che è anche primato junior) e degli 800m con 1’54”96.

Un vero e proprio exploit e non è ancora finita!

 

 

 

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