DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
VETRINETTA FOTOGRAFICHE
DA GALLIERA
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DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
VETRINETTA FOTOGRAFICHE
DA GALLIERA
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DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
PADOVA, UN WEEKEND DA CAPITALE DELL’ATLETICA
Diciotto i nostri alfieri trevigiani
Capitanati dalla Viola e qualche possibilità di podio
Padova torna capitale dell’atletica. Quasi otto anni dopo l’appuntamento estivo del 2007, la Città del Santo si prepara ad ospitare i Campionati Italiani Assoluti Indoor. La più attesa rassegna invernale dell’atletica farà passerella, sabato 21 e domenica 22 febbraio, al Palaindoor, la struttura che dall’inizio del 2014 rappresenta uno degli impianti italiani di maggior interesse per l’atletica al coperto. Nel corso di un fine settimana di gare, seguito dalle telecamere di Rai Sport, i migliori atleti azzurri andranno a caccia delle 26 maglie tricolori in palio (13 maschili e altrettante femminili). Quest’anno la rassegna nazionale –presentata oggi nella sede municipale di Palazzo Moroni – avrà un ulteriore motivo di richiamo. Due settimane dopo gli Assoluti, a Praga sono in programma i Campionati Europei Indoor: Padova sarà l’ultima occasione per provare ad esserci.
LA CONFERENZA STAMPA – Le dichiarazioni di alcuni degli intervenuti alla presentazione di oggi. Massimo Bitonci (sindaco di Padova): “La nostra amministrazione comunale crede nello sport e nei suoi valori. Ringraziamo la Fidal per aver portato in città una manifestazione di questa importanza. Per Padova è una grande opportunità”. Gianfranco Bardelle (presidente del Coni regionale): “Il Palaindoor è andato ulteriormente ad arricchire una zona nevralgica di Padova: mi piacerebbe che attorno allo stadio Euganeo sorgesse una vera e propria cittadella dello sport. Sarebbe un grande beneficio per la città, perché i grandi eventi sportivi significano anche turismo”. Dino Ponchio (in rappresentanza del presidente federale Alfio Giomi): “Padova ha un impianto che è un gioiello. Dobbiamo ringraziare tutto coloro che ci hanno creduto sin dall’inizio, l’amministrazione comunale in primis. E siccome, quando si sogna, bisogna farlo in grande, dico che il complesso costituito dallo Stadio Euganeo e dal Palaindoor, può candidare la città ad ospitare un evento di livello internazionale, penso ad esempio ad un campionato europeo”. Sergio Baldo (consigliere Fidal nazionale e grande altista trevigiano): “Tutti gli atleti che incontro mi parlano dell’alta prestatività dell’impianto padovano. Considerata la vicinanza con gli Europei di Praga, mi aspetto una rassegna tricolore d’alto livello: i migliori atleti ci sono quasi tutti”. Paolo Valente (presidente Comitato regionale della Fidal): “Siamo partiti dalla vecchia pista dell’ex Foro Boario, dove si gareggiava con una temperatura di 12 gradi. Di strada, grazie anche alla sensibilità dell’amministrazione comunale, ne abbiamo fatta tanta. Ma questi campionati italiani non sono solo un punto d’arrivo: l’impianto del Palaindoor va ancora perfezionato e poi vorremmo ospitare altre manifestazioni di questo livello in futuro”. Chiara Rosa (campionessa italiana di getto del peso): “Ho eletto il Palaindoor a seconda casa, un luogo ideale per i miei allenamenti. Arrivo a questi campionati carica di lavoro, perché l’obiettivo è focalizzato sugli Europei, ma è un traguardo importante, nella mia città: riempirò la tribuna da sola con gli amici che verranno a vedermi”.
GLI ISCRITTI – Alla chiusura delle iscrizioni, avvenuta poche ore fa, le adesioni alle gare individuali risultano 443 (218 uomini e 225 donne). Ad esse andranno aggiunte una quarantina di staffette. Annunciati in campo maschile, Michael Tumi (60), Matteo Galvan (400), Hassane Fofana (60 ostacoli), Silvano Chesani (alto), Fabrizio Schembri (triplo). Tra le donne, Federica Del Buono (3000), Giulia Alessandra Viola (1500 e 3000), Marzia Caravelli (60 ostacoli), Eleonora Anna Giorgi (marcia), Alessia Trost e Desiree Rossit (alto), Roberta Bruni (asta), Simona La Mantia (triplo) e Chiara Rosa (peso).
GLI ALTRI TREVIGIANI IN CAMPO. – (ndr) oltre alla grande Giulia Viola , partecipano a questi Campionati Nazionali indoor:
Maschil - Leonardo Bidogia (1500/3000m.), Francesco Marconi (60hs.), Leonardo Dei Tos (marcia 5 km.), Francesco Marconi - Giacomo Zuccon - Nicola Atreiu Biasuzzi - Giacomo Fiorindo (4×200m.), Jacopo Zanatta (alto), Luciano Boidi (peso).
Femminili – Marinella Maggiolo (60/400m.), Irene Vian (800m.), Gloria Tessaro, Valentina Bernasconi e Anna Busatto (1500/3000m.), Giorgia Niero (alto), Martina Lorenzetto (lungo), Flavia Severin e Beatrice Gatto (peso).
Assente: Jacopo Lahbi (800m.)
LA STORIA – L’edizione 2015 dei Campionati Italiani Assoluti Indoor è la numero 46. La prima si svolse nel 1970 a Genova. Per il Veneto si tratta di una novità assoluta: la rassegna tricolore al coperto non si è mai disputata in regione. Padova, già sede dell’edizione estiva dei Campionati Italiani Assoluti del 2007, ospitata dallo stadio Euganeo, succede ad Ancona che è stata sede delle ultime cinque edizioni della rassegna assoluta in sala. Quest’anno, così come nel 2014, il Palaindoor di Padova ha già ospitato i Campionati Italiani di prove multiple.
I TITOLI – Ventisei i titoli in palio: 24 individuali più le due staffette 4×1 giro. Il programma tecnico si svilupperà tra corse (60, 400, 800, 1500, 3000 e 60 ostacoli), salti (alto, asta, lungo, triplo), lanci (peso), marcia (5 km per gli uomini, 3 per le donne) e, appunto, la staffetta. La “due giorni” di Padova concluderà anche i campionati italiani indoor di società (campioni uscenti, Studentesca Cariri tra gli uomini e Bracco Atletica tra le donne), oltre ad assegnare i titoli assoluti di club (scudetti 2014 a Fiamme Gialle tra gli uomini e Bracco Atletica tra le donne).
I PLURICAMPIONI – I vincitori del maggior numero di maglie tricolori indoor sono ancora in attività. Il pesista vicentino Paolo dal Soglio e il saltatore Fabrizio Donato hanno vinto, in carriera, 14 titoli a testa: Dal Soglio, ovviamente, ha primeggiato solo nel peso; Donato si è diviso fra triplo (11 ori) e lungo (3). Tra le donne, le plurivincitrici, con dieci titoli a testa, sono l’altista Sara Simeoni, la velocista Manuela Levorato e la mezzofondista Elisa Cusma Piccione. Quest’ultima, a Padova, avrà l’occasione per arricchire il bottino tricolore, staccando le illustri colleghe. Tra gli atleti più titolati, anche due padovani, la pesista Chiara Rosa (cinque titoli indoor, ma 15 complessivamente) e l’astista Giorgio Piantella (sei titoli in sala).
I CAMPIONI (VENETI) IN CARICA – Tra i campioni uscenti figurano anche tre veneti: il vicentino Matteo Galvan (400), la trevigiana Giulia Alessandra Viola (3000) e la già citata Chiara Rosa (peso). L’anno scorso ad Ancona, ai tre ori, il Veneto aggiunse il titolo vinto da Paolo Dal Molin (60 ostacoli), atleta in forza al Gs Fiamme Oro Padova, oltre a sette argenti e sei bronzi, per un bottino complessivo di 17 medaglie.
SOGNANDO PRAGA – A mezzanotte di domenica 22 febbraio scade il termine per la realizzazione degli standard previsti dalla Fidal per la partecipazione ai Campionati Europei indoor di Praga (6-8 marzo). Padova sarà anche l’ultima spiaggia azzurra.
GLI ORARI – Sia sabato che domenica le gare si svolgeranno tra le 10 e le 18. L’ingresso al Palaindoor (dove quest’anno è stata installata una tribuna permanente di 700 posti) sarà gratuito.
IN TV - I Campionati Italiani Assoluti Indoor saranno trasmessi in diretta streaming sul sito di Rai Sport dalle 14.30 alle 17 di ciascuna delle due giornate. Domenica 22 febbraio è inoltre prevista una sintesi in differita della manifestazione dalle 20.30 alle 22.30 (prima giornata) e dalle 22.30 alle 00.30 (seconda giornata) su Rai Sport 1, con repliche nei giorni successivi.
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DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
TUTTO-ATLETI DELLA SETTIMANA
Un lungo plauso a Nikol Marsura, Giacomo Fiorindo, Teresa Gatto e Giulia Menegale…
E dopo la grande (e meritata) scorpacciata mediatica per l’impresa trionfale di Giorgia Niero e per le non meno lusinghiere prestazioni di Rebecca Borga, Fabio Camattari e Virginia Scardanzan, diamo uno sguardo ancora ai Campionati Nazionali allievi di Ancona dove c’erano tanti altri nostri atleti che, per essere giunti ad una kermesse così prestigiosa, sicuramente hanno tante cose di valore da dirci.
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Eccovi intanto le nostre saltatrici trevigiane di sempre:
1,94 Kristina KALTCHEVA-DI STEFANO Alexin 29-5-77 - 29/06/2004 Zagabria
1,83 Sabina GHEDIN Treviso 24-6-66 - 06/06/1987 S.Vito al T.
1,81 Lina COSTENARO Crespano 19-1-61 - 06/07/1986 Caorle
1,81 Elisabetta BONIN Castelfranco V. 21-4-70 21/05/1988 Montebelluna
1,80 Giorgia NIERO Treviso 9-6-1998 - 14/02/2015 Ancona
1,78 Ivana SANTIN Venezia 31-8-67 - 28/05/1983 Treviso
1,75 Michela PIZZOL Vittorio V. 15-3-71 - 13/04/1987 Treviso
1,74 Doriana PELLIZZARI Asolo 24-12-77 - 16/07/1997 Conegliano
1,73 Daniela PIN Vittorio V. 1967 - 25/04/1987 S.Bonifacio
1,72 Luigina SERAFIN Treviso 1962 - 18/05/1980 Mestre
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Quindici il numero della nostra spedizione e, oltre ai quattro super medagliati, contiamo anche tre eccellenti finalisti: in primis l’emergente velocista Giacomo Fiorindo, quinto sui 60m. in 7”16 (7”19 in batteria) con il nuovo primato allievi trevigiano, abbattendo lo storico record di Eros Trevisan, un ragazzino delle Stiore di Treviso del 1969 che, ad Ancona il 12 gennaio 1986 (diciannove anni fa!!!) fissava il limite allievi a 7”17. Giacomo è migliorato tantissimo anche sui 200m. esprimendosi al meglio in 23”07 (capofila assoluto trevigiano indoor per il 2015). Vai Giacomo abbiamo una tal fame di velocisti…
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Eccovi i migliori trevigiani allievi indoor di sempre:
60m
7″16 Giacomo FIORINDO Treviso 2-5-1998 - 14/02/2015 Ancona
7″17 Eros TREVISAN Treviso 1969 - 12/01/1986 Ancona
7″21 Rocco BOLGAN Mestre 14-7-88 .2005
7”22 Lorenzo BONAFEDE Treviso 7-9-1994 - 23/01/2011 Udine
7″0 Enrico RIGATO Conegliano 3-12-81 . - 1998
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Poi va annoverata la splendida Nikol Marsura che sui 1000m. e in campo-partenti agguerritissimo, è giunta quinta, scendendo per l’ennesima volta sotto i tre minuti (2’59”50). Infine la generosa Teresa Gatto, sempre disponibile e compatibile in più discipline: non essendo pronta per il più congeniale salto triplo, Teresa si è cimentata nel getto del peso (3 chili), piazzandosi sesta e implementando la sua gittata, fissata in 12,76.
Gli altri? Giulia Menegale, come promesso, è scesa nei 400m. sotto il minuto (59”54), in crescita Samantha Zago sui 200m. che si è portata a 26”40, Davide Pittilini e finito nei pressi del suo PB sui 60hs. in 8”89, come pure Bianca Marcolin nell’asta (2,90) e idem per Francesco Bortoluzzi nel triplo (12,80) e Nicola Martorel sui 60m. in 7”34. A chiudere Irene Piazza 9”51 sui 60hs. (dove Bianca si è fatta squalificare) e Anna Tronchin nell’alto, ferma sull’1,56.
Le 4×200m. maschile e femminile me le sono perse per strada. Boh.
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Da Padova vanno segnalate subito le due belle imprese: della 4×200m. della Trevisatletica che con Francesco Marconi, Giacomo Zuccon, Leonardo Visentin e Nicola Atreiu Biasuzzi, con 1’31”24, hanno ritoccato il già loro primato trevigiano; dello stesso Francesco che, dopo un lungo, tenace inseguimento, finalmente si è impadronito del primato provinciale sui 60hs. con 8”22, relegando al secondo posto di sempre il mitico Francesco Pancotto (8”32 a Pesaro il 9 febbraio 1992); davanti ai due Franceschi rimangono i trevigiani Devis Favaro (7”93) e Alessandro Marcon (8”15).
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Ecco i primi trevigiani di sempre:
60hs
7″93 Devis FAVARO Pordenone 14-7-72 - 22/02/2004 Genova
8″15 Alessandro MARCON Castelfranco V. 13-9-85 19/02/2011 Ancona
8″22 Francesco MARCONI Treviso 2-12-1995 - 15/02/2015 Padova
8″32 Francesco PANCOTTO Conegliano 30-3-73 - 09/02/1992 Pesaro
8″1 Mauro TONELLATO Treviso 7-2-68 - 09/02/1986
8″41 Rocco STRATI Bassano d/G. 11-8-1988 - 09/02/2008 Ancona
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Variegato il resto dei risultati della riunione padovana con la bella (e a sorpresa) vittoria di Emma Mazzoccato , 1,58 nell’alto (effetto lungo Niero?), l’esordio sotto i dieci minuti dei 3000m. e il secondo posto di Gloria Tessaro, in vista degli assoluti di domenica prossima (9’52”97), o il quarto di Valentina Bernasconi nella sua premiere sugli 800m. (2’11”76). Salti scoppiettanti con Jasmine Surian (5,26) ed Eleonora Filippetto (5,23) nel lungo e con Elena Soligo (10,79), la “novella” Elena Bellia (10,28) e Lilian Fossaluzza (10,17) nel triplo.
Buona sorte nella velocità con Elena Marini e Stefania Chizzali sui 60m. e ancora con la Bellia ed Elena Busetti sui 200m.
Tra i “maschietti” vittoria in famiglia per Giacomo Zuccon sui 60hs. junior in 8”28 su Leonardo Visentin, 8”47 e su Andrea Berto, 8”76; zampata di Samuel Nombo sui 60m. risolti con 7”12 (batteria) e 7”15 (finale), asta che non “imbrocca” il passi per gli assoluti né per Nicola Tronca (4,60), né per Matteo Miani (4,30). Al palo il generoso Lorenzo Bonafede malgrado il suo quarto posto nel lungo con l’ottimo salto di 6,91 (esordio di Alessandro Toffolo con 6,48), come pure Matteo Pol nell’alto (1,80).
Bella galoppata sugli 800m. per Marco Bettin (stagionale con 2’00”36) e dell’allievo Marco Braga in 2’03”44.
Presenti anche Matteo Bordin (200m.) e Marco Raccagna (400m.).
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Segnalazioni speciali da Rovigo per la versione veneta dei lanci lunghi (invernali) per Antonio Fent, giavellotto vincente con 69,90, per Elisa De Checchi, ottima seconda nel martello con 48,14, quarto invece lo junior Sebastiano Marrone con un lancio di 53,77, utile per i campionati di Lucca, come pure il 35,51 nel disco di Elena Sartori. Bene le giavellottiste Annamaria Fisicaro (32,64) e Gloria Pavan (31,51).
Eccovi le prime dieci martelliste trevigiane di sempre:
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martello
55,41 Annarita MASCHIETTO S.Pietro di Feletto 13-2-82 - 05/10/2002 Sulmona
48,14 Elisa DE CHECCHI Mirano 17-7-1996 - 15/02/2015 Rovigo
45,96 Giulia COLLODEL Vittorio V. 29-9-84 - 17/05/2008 Marcon
45,69 Jessica DE TOFFOLI Vittorio V. 18-11-84 - 10/02/2008 Mestre
45,67 Giulia COLLODEL Vittorio V. 29-9-84 - 23/09/2007 Bolzano
44,65 Mirta CARNIO Montebelluna 1981 - 11/07/1999 Montebelluna
44,95 Eloisa TORRESINI Montebelluna 5-10-89 01/05/2011 Montebelluna
43,05 Luisa TERZARIOL Montebelluna 23-7-78 - 16/09/1998 Mestre
42,00 Viviana BRUNETTA Montebelluna 14-10-88 - 02/06/2007 Nove
41,24 Margherita MARZOLA Castelfranco V. 20-4-1995 - 28/06/2014 Bassano/Grappa
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L’ottocentista Jacopo Lahbi è giunto ottavo, in 1′50″38, nel Tyson Invitational di Fayetteville (Arkansas). La prestazione cronometrica non è particolarmente rilevante, ma il moglianese (trapiantato negli Stati Uniti per ragioni di studio) è stato penalizzato dal contatto con un avversario al momento di lanciare la volata. Lahbi, che con 1′48″28 è il capofila stagionale italiano, non parteciperà agli Assoluti di Padova. Continuerà a gareggiare nell’intensa stagione universitaria americana. Ma non è esclusa una sua partecipazione agli Euroindoor di Praga, grazie alla corsia preferenziale che la Fidal riserva agli under 25 non in possesso del “minimo” di qualificazione (a Lahbi mancherebbero 28 centesimi).
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Notizie che fanno bene a noi “veci”: Oddone Tubia vince la 5 Mulini (come quarant’anni fa!!!) per la sua categoria master SM60 e Giovanni Bertoli vince la maratonina per la sua categoria master SM80!
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Giorgia Niero: l’1,80, gli 8 centimetri in più in un colpo solo e i due sogni realizzati
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di Gianluca Zuddas
Fra i tanti risultati di rilievo che si sono evidenziati ai Campionati Italiani Allievi Indoor di Ancona, alcuni conditi anche da record italiani (o primati nazionali che dir si voglia), colpisce l’1.80 di Giorgia Niero (nella foto Colombo/Fidal) nel salto in alto che le è valso il titolo. Sia perché 1.80 è una misura che inizia ad essere importante a questa età (7° prestazione all-time italiana di categoria), sia perché segna un progresso di ben 8 cm in un’unica gara, cosa che non capita spesso nei salti in elevazione, mentre una giornata di grazia con una rincorsa perfetta abbinata ad un’asse di battuta “pelato” al millimetro nei salti in estensione è più frequente. Abbiamo allora intercettato Giorgia e le abbiamo rivolto alcune domande per conoscere meglio questo giovane talento. La positiva “sfrontatezza” e sicurezza mostrate in pedana, lasciano spazio a quella timidezza e insicurezza tipiche di una ragazza di 16 anni che ha davanti un mondo da percorrere e una vita da scrivere. Scrivo di sfrontatezza e sicurezza perché Giorgia ha vinto il suo titolo nazionale alla misura di 1.76: tanti atleti, la maggior parte, dopo aver centrato l’obiettivo grosso, perdono del tutto la concentrazione, la vis pugnandi avrebbero detto i padri latini, e chiudono lì la gara. Giorgia invece è riuscita a sgombrare la mente e provare il salto dell’1.78, che voleva dire minimo per i Mondiali Allievi: secondo obiettivo, ancora più grande, centrato in pochi minuti. Ma la giovane saltatrice non si è fermata e, sempre al terzo tentativo, ha superato d’un balzo il muro dell’1.80, per quella che è diventata una giornata da incorniciare. Vi lasciamo alle sue sensazioni.
Alla vigilia eri una delle favorite per il podio. E’ finita con un 1.80, nettamente Campionessa Italiana, 7° prestazione all-time allieve, minimo per i Mondiali Allievi, 9° prestazione assoluta 2015, miglior prestazione allieve indoor dal 2011. Ti aspettavi tutto questo?
“Sono arrivata al 14 febbraio senza alcuna aspettativa, se non quella di stupire me stessa. Ma, nemmeno nei miei sogni più rosei, pensavo così tanto. La voglia di saltare nuovamente 1.72 era tanta e una scommessa, fatta con un’amica in campo di superare 1.76, mi metteva grinta ma allo stesso tempo un po’ di pressione… Sono riuscita a giocarmela bene… Quando Nicole Arduini ha provato 1.80 (in una gara svolta recentemente a Padova, vinta con la misura di 1.77), ho chiesto al mio allenatore se mai ci sarei riuscita… Diciamo che è un sogno essere arrivata a questo punto: aver fatto il minimo per i Mondiali mi toglie il fiato ed essere prima in graduatoria nazionale (della mia categoria, ovviamente) ancora di più”.
Quale è stato il tuo primo pensiero quando Erica Marchetti ha fallito il terzo tentativo e ti ha consegnato il Titolo?
“Superato l’1.74 non ho pensato alla Erica ma ho pensato più a me stessa… Ho pensato che da quel punto in poi avrei dovuto cominciare a tirare fuori tutta la forza per superare le misure successive! Erica è una bravissima saltatrice in alto, ha un fisico invidiabile e grandissime doti: non mi sono focalizzata su di lei ma ho pensato più alla ritmica della mia rincorsa (da poco assimilata)… E sulla semplicità del salto senza esagerare! Pensavo solo a salire sempre di più”.
Solitamente, nei salti, una volta ottenuto il Titolo, cala la concentrazione, basti ricordare l’infortunio che si procurò Lavillenie nel tentativo post record del mondo a 6.16. Tu invece sei riuscita a centrare ben due salti: quello a 1.78, che ti ha regalato il pass per i Mondiali e poi l’1.80 finale. Dove sei riuscita a trovare la concentrazione necessaria?
“Ho cercato di svuotare la mente e pensare a ciò che so fare meglio: saltare. Mi sono passate davanti, in pochi secondi, le grandi difficoltà che ho dovuto affrontare in pochi anni… Non potevo e non volevo deludere me stessa”.
Migliorarsi di 8 cm nel salto in alto in una sola volta è un’impresa non comune: in genere i miglioramenti in questa disciplina sono più graduali. La successione dei salti ha mostrato diversi errori, anche per l’evoluzione della gara che abbiamo raccontato: il tuo prossimo obiettivo sarà cercare di ripetere questa misura in maniera più “tranquilla”?
“Sì, l’obiettivo è di ripetere misure tra l’1.76 e l’1.80 con frequenza, per fare miei tutti i tempi di volo, nel passaggio dell’asticella e apprendere la “velocità/ritmica” degli ultimi tre appoggi necessari per passare queste misure”.
In queste settimane l’alto azzurro sta vivendo dei momenti felici, con la Trost che sta tornando ai suoi livelli e la Rossit che ha valicato l’asticella che delimitava il muro dell’1.90. Segui o conosci direttamente le tue colleghe saltatrici?
“Ho avuto l’onore di poter gareggiare con loro in due diverse occasioni e ho potuto scambiare qualche parola. Sono due esempi di talenti nel salto in alto non indifferenti… Solo il pensiero di gareggiare con loro mi mette i brividi”.
Hai iniziato con l’Atletica Leggera cinque anni fa: come ti sei avvicinata al nostro Sport?
“Inizialmente con le gare scolastiche delle scuole medie, facendo ostacoli e salto in alto. Successivamente, a una fiera paesana, ho incontrato un allenatore che ha insistito per vari giorni per farmi provare qualche allenamento… È iniziato come modo per essere ” allenata”, poi è diventata passione, e, adesso, RAGIONE DI VITA”.
Hai svariato tra diverse discipline: quando hai capito che la “tua” era il salto in alto?
“L’ho capito subito, grazie ad una predisposizione data dal fisico e dalla mobilità. Poi, i risultati sono arrivati facilmente ed è stato difficile spostarmi da ciò che mi veniva bene con, relativamente, poca fatica”.
Quando si intervista un giovane calciatore o cestista, alla domanda “chi era il tuo idolo da bambino” la risposta è quasi sempre fulminea. Tu hai un(a) campione(ssa) a cui ti ispiri o che sogni di affrontare in pedana?
“Allora… Sicuramente come esempio ho la Di Martino e la Simeoni, due donne eccezionali. Da affrontare un giorno in pedana, ovviamente, Trost e Rossit”.
Negli ultimi 3 anni hai cambiato 3 società: anche questo è stato motivo di crescita?
“Sicuramente: la voglia di dimostrare di essere qualcuno è tanta e c’è ancora, ardente come al principio. Ho trovato Fulvio Maleville (ndr, del quale vi invitiamo a leggere questa intervista-ritratto di alcuni anni fa) che è riuscito a “educarmi” in termini tecnici e a capirmi per quelli mentali: senza di lui non sarei quella che sono oggi”.
In questi anni hai mai pensato di smettere e passare a un altro Sport? Se sì, perché?
“C’è stato un periodo, circa 14 mesi fa, che il pensiero di andarmene dall’Atletica si era insinuato in me. Ho invece deciso di cambiare strada, cercare un altro ambiente: è stata la mia salvezza. Avevo pensato di andarmene perché non riuscivo più a essere me stessa e gli obiettivi di atleta e di società stavano prendendo due strade differenti”.
L’estate scorsa sei stata al Raduno Nazionale di Camerino. Quell’esperienza come ti ha arricchita?
“Camerino è stata la mia prima esperienza nazionale. Penso da quel momento di aver cominciato veramente a credere in me stessa. Conoscere ragazzi e ragazze che avevano il mio stesso obiettivo mi ha dato la carica per poterci provare realmente. Questi amici poi sono diventati parte integrante di me e con alcuni addirittura si è creato un rapporto di piena fiducia… Come mai era successo prima… Mai ero riuscita a creare un rapporto di amicizia duraturo, come sta succedendo da quando sono nel mondo dell’Atletica… Mi ha arricchita, oltre che dal punto di vista tecnico e fisico (allenatori preparatissimi e ottimi), perché ho trovato il giusto equilibrio tra me e la mia passione”.
In cosa pensi di doverti migliorare?
“Aver superato l’1.80 non significa essere perfetti, anzi: ho notato dei difetti che devono essere sistemati per poter migliorare ulteriormente… Insomma: c’è da lavorare… La strada é tutta in salita”.
A chi dedichi questo Titolo?
“C’è una persona della mia vita che, oltre ad essere la mia migliore amica, è anche la mia prima sostenitrice… Mi accompagna ad ogni allenamento aspettandomi per ore al freddo o al solleone, per non fare troppa strada. È sempre in prima fila a fare il tifo per me in qualsiasi occasione e mi ascolta quando c’è un problema. Non dirò chi è perché non c’è motivo: lei sa di quanto è speciale per me…”.
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Nuova Atletica San Lazzaro.
INTERVISTA A FULVIO
In queste ultime ore ho avuto molte attestazioni di apprezzamento sul risultato di Virginia nonché interesse verso la sua storia sportiva, così ho pensato di pubblicare questa intervista fatta un paio di settimane fa a Fulvio, riguardo il record provinciale stabilito dalla sua atleta. L’articolo è stato inviato al “Gazzettino” e non credo che sia stato pubblicato (spero comunque di essere smentito, in tal caso, mi scuso anticipatamente). Ve lo riporto tale e quale.
Ieri la Federazione Nazionale di Atletica Leggera ha diramato nel suo sito le nuove liste stagionali di categoria. Con il risultato di Padova di sabato scorso, l’astista Virginia Scardanzan è balzata in testa alle graduatorie nazionali under 18 con la misura di m 3,50, in “condominio” con le atlete friulane Martina Molinaro e Rebecca De Martin. La misura, oltre ad essere il nuovo primato provinciale allieve, è anche una tra le migliori prestazioni assolute ottenute da un’atleta trevigiana nella storia di questa disciplina.
Cosa piuttosto curiosa è il fatto che nell’impianto sportivo di Treviso di via delle Medaglie d’Oro, non c’è né il materasso di ricaduta né i ritti di salto con l’asta; tutto quel che esiste, è la grande gettata in cemento e la buca d’infilata eternamente piena d’acqua. Viene quindi spontaneo chiedersi come è stato possibile raggiungere un risultato del genere vista l’oggettiva impossibilità di praticare questa disciplina, notoriamente tra le più tecniche in assoluto del panorama atletico, proprio nella città di Treviso. Lo chiediamo al tecnico di Virginia, prof. Fulvio Maleville.
1. Professore, com’è stato possibile ottenere questo importante risultato?
Come società abbiamo sempre cercato di mettere al centro del progetto l’atleta e quindi valutate le propensioni di Virginia ci siamo attivati, insieme alla famiglia, per consentire il suo approccio alla specialità. I risultati sono quindi l’espressione delle qualità dell’atleta e della smisurata disponibilità di famiglia e società.
2. Come è possibile arrivare ai vertici Nazionali se a Treviso non c’è nemmeno una struttura per saltare?
Portiamo una, due volte la settimana la ragazza a Padova dove viene seguita da uno specialista di alto livello come Marco Chiarello, il resto della preparazione la svolge al campo di San Lazzaro con programma che concordo con il tecnico patavino. Purtroppo le condizioni dell’impianto limitano anche lo sviluppo di un’adeguata preparazione, il Comune ha poi gettato via i ritti e il materasso senza più sostituirli. I risultati di Virginia e di altri nostri atleti che seguono lo stesso iter per saltare con l’asta, come la cadetta Stella Tronchin, che è in rappresentativa regionale nella specialità, dovrebbero stimolare l’assessorato a porre rimedio ad una situazione anomala, confidiamo quindi soprattutto in una presa di coscienza da parte dell’amministrazione.
3. Quali possibilità ci sono che il campo si adotti della struttura per saltare con l’asta?
Abbiamo già fatto presente all’assessore la questione, come società stiamo cercando uno sponsor che ci aiuti ad acquisire l’attrezzatura ottenendo in cambio visibilità sulla copertura del materasso.
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DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
RASSEGNA STAMPA
Curata da Salima Barzanti e Mirco Martorel
Tubia , come 40 anni fa, è primo oggi tra i master M60!!!
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DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
MEDAGLIE PESANTI ANCHE OGGI AD ANCONA
BORGA 200m. D’ORO!
VIRGINIA SCARDANZAN E FABIO CAMATTARI
Asta e triplo color dell’ ”argento”
GLI APPROFONDIMENTI SUI NOSTRI ATLETI SONO IN CANTIERE…
Dalla Fidal Nazionale
200 F (batterie) - Si presentano in 26, ma le corsie per la miglior finale (ore 16:10) sono soltanto quattro e perciò la selezione è spietata. Passa il turno con il tempo più rapido la veneziana Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta), azzurra nella passata stagione sui 400 ostacoli ai Trials europei di Baku, che corre in 25.09. Ma si qualificano anche l’ex tricolore dei 60 metri Sofia Bonicalza (Pro Sesto Atl.) con 25.18, poi la rodigina Emma Girardello (Atl. Riviera del Brenta/25.26) e conquista l’ultimo posto utile Alessia Pavese (Atl. Bergamo 1959 Creberg/25.55), che l’anno scorso non ha potuto giocarsi le proprie carte nella gara olimpica di Nanchino a causa di un infortunio. Per soli tre centesimi resta fuori quindi la campionessa italiana cadette dei 300 metri Mara Lavrencic (Fincantieri Atl. Monfalcone) con 25.58.
200 F (finali) - In due sul traguardo, quasi sulla stessa linea. Ma è il giorno di Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta), che resiste alla rimonta di Sofia Bonicalza (Pro Sesto Atl.): 25.00 per la veneziana di Quarto d’Altino, finora sempre piazzata nelle rassegne tricolori, e 25.02 il crono della lombarda. All’ingresso nel rettilineo sembra in lizza anche Emma Girardello (Atl. Riviera del Brenta), la rodigina di Adria compagna di club della vincitrice, terza all’arrivo in 25.21.
Triplo M - Il fratello d’arte Andrea Dallavalle (Atl. Piacenza) non si accontenta di vincere la gara, ma entra di prepotenza fra i migliori allievi di sempre nel triplo. Alla seconda prova atterra a 14,86 ed è già abbondantemente sopra al recente personal best di 14,52. Proprio nei minuti in cui il Banca Marche Palas diventa un catino bollente, con i boati del pubblico per i record nazionali che vengono dalla pista, arriva un altro progresso: 15,19 al quinto salto. Davanti a lui, nelle liste italiane all-time di categoria in sala, ora rimane soltanto Andrew Howe (15,47) perché l’emiliano è secondo davanti al 15,07 di Daniele Greco. Notevole pure l’ultimo tentativo a 15,00 per il ragazzo del ’99, tricolore cadetti nella scorsa stagione. Molto combattuta la lotta per le altre posizioni: argento a Fabio Camattari (Atl. Biotekna Marcon), che al quinto ingresso in pedana ottiene 14 metri esatti per superare Filippo Morseletto (Acsi Campidoglio Palatino/13,98).
Asta F - Come in tante altre gare nella due giorni tricolore, si impone una ragazza del ’99: la campionessa cadette Rebecca De Martin (Atl. Brugnera Friulintagli), pordenonese di Sacile, per la prima volta in carriera va oltre 3,60. Progressi anche di Virginia Scardanzan (Atl. Stiore Treviso) con 3,55 che vale il secondo posto davanti a Martina Molinaro (Atl. Malignani Libertas Udine), 3,50 in un podio per due terzi friulano.
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VITE PARALLELE
di Antonio Fisicaro
Come molto spesso accade, la vita ci riserva delle sorprese. A livello sportivo poi, non è infrequente che atleti, magari pallonari, passino dal prato del campo a correre sulla pista che lo circonda. Innumerevoli gli esempi, il più eclatante forse il caso dell’oriundo Marcello Fiasconaro il rugbista che arrivò al record del mondo degli 800. Torniamo sulla terra e a noi. La storia sportiva di Virginia Scardanzan sembrava procedere verso la consacrazione tra gli attrezzi e il corpo libero della ginnastica: raduni federali, centri di perfezionamento e tutto quello che comporta essere un atleta di interesse nazionale, insomma, non sarebbe un azzardo pensarla oggi tra le protagoniste di “Vite parallele”, il noto programma televisivo che ha per interpreti, atleti della ginnastica di casa nostra. Invece il destino per lei ha pensato diversamente e complice un serio infortunio ad un piede, qualcosa tra Virginia e quel mondo s’è incrinato fino ad allontanarsene, prima per un periodo e poi per sempre, come accade tra i comuni mortali. Dopo un anno sabbatico, la ritroviamo in campo a San Lazzaro, almeno questo mi suggerisce la memoria, mentre tra un’andatura e l’altra, fa rondate, verticali e ribaltate. Fulvio sentenzia: “Viene dalla ginnastica…è una tosta!”, ma sono certo che in cuor suo avesse già capito il destino che l’attendeva. Virginia, Virgi per tutti noi, continua il suo percorso regolare, fino all’incontro con il salto con l’asta, avvenuto al primo anno della categoria cadetti. Il colpo di fulmine è quasi scontato e non bisogna far altro che assecondarlo; la cosa non è facile visto che nella città di Treviso non esiste il modo di potersi allenare in questa disciplina, non essendovi a San Lazzaro materasso e ritti dell’asta, così Fulvio assieme ai genitori dell’atleta trovandosi ad un bivio, decide di fare una scelta di qualità e prende contatto con Marco Chiarello, “guru” dell’asta in quel di Padova, proponendogli una collaborazione che puntualmente si concretizza. Ecco quindi Virgi che diventa una pendolare della specialità, divisa tra San Lazzaro e Padova grazie alla fondamentale e straordinaria disponibilità di genitori, amici e società nella persona di Fulvio. Il resto è storia recente: Virgi finalista ai Campionati Italiani indoor e outdoor lo scorso anno ad Ancona e Rieti; subito record provinciale allieve quest’anno e ora quest’argento tricolore con m 3,55 che vale tanto, tantissimo. Riguardo la gara, eccola come me l’ha descritta al telefono lei, la protagonista: “Gara regolare e senza problemi. Mi dispiace per l’oro mancato, ma oggi la De Martin era più forte di me”. Che altro aggiungere?…Lapalissiana!
(Foto di Giancarlo Colombo/ FIDAL)
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PADOVA, 4×200 DA PRIMATO PER LA PRO PATRIA BUSTO ARSIZIO
Le gemelle Alexandra, Serena e Virginia Troiani, insieme a Camilla Colombo, hanno corso la staffetta in 1’41”81, realizzando la miglior prestazione italiana di categoria. Stecchi a 5.40 nell’asta
MARCONI 8”22 PRIMATO PROVINCIALE
…così la 4×200m. della Trevisatletica 1’31”24
15 febbraio 2015
E’ durato appena una settimana il record stabilito domenica scorsa, ad Ancona, dalle ragazze del Cus Parma. Oggi, a Padova, la 4×200 della Pro Patria Busto Arsizio, composta dalle gemelle Alexandra, Serena e Virginia Troiani e da Camilla Colombo, ha corso in 1’41”81, abbassando di 46 centesimi la miglior prestazione italiana juniores (1’42”27) ottenuta dal quartetto emiliano sette giorni fa ai Tricolori di categoria di Ancona. Oggi, a Padova, anche il 5.40 di Claudio Michel Stecchi nell’asta, primato stagionale (e miglior prestazione italiana dell’anno) eguagliata. Davide Manenti ha vinto i 400 in 48”43, suo miglior tempo di sempre (17 centesimi di progresso sul personale outdoor in una distanza che però il velocista azzurro frequenta di rado). Nei 60 metri, 7”43 di Martina Giovanetti e sostanzioso miglioramento per l’under 23 Gaetano Di Franco, sceso a 6”87. Sugli ostacoli, 7”95 di Ivan Mach Di Palmstein e 8”51 in batteria per Giulia Tessaro (8”54 in finale). Il prossimo weekend al Palaindoor di Padova arrivano gli Assoluti.
RISULTATI. UOMINI. 60: 1. Gaetano Di Franco (Enterprise Sport & Service) 6”87, 2. Gianluca Basso (Vicentina) 6”97. 400: 1. Davide Manenti (Aeronautica) 48”43, 2. Daniele Raimondi (Cus Pro Patria Milano) 48”71, 3. Roberto Severi (Cus Pro Patria Milano) 48”71. 1500: 1. Marco Losio (Free-Zone) 3’55”14. Asta: 1. Claudio Michel Stecchi (FF.GG.) 5.40, 2. Marco Boni (Aeronautica) 5.20. Lungo: 1. Riccardo Serra (La Fratellanza 1874) 7.32, 2. Riccardo Pagan (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 7.18. 60 ostacoli: 1. Ivan Mach Di Palmstein (FF.GG.) 7”95, 2. Francesco Marconi (Trevisatletica) 8”22. 4×200: 1. Trevisatletica (Marconi, Zucco, Visentin, Biasuzzi) 1’31”24. 60 ostacoli juniores: 1. Giacomo Zuccon (Trevisatletica) 8”28, 2. Leonardo Visentin (Trevisatletica) 8”47. 60 ostacoli allievi: 1. Marco Di Stasio (C.S.A. Leonardo Da Vinci) 9”30.
DONNE. 60: 1. Martina Giovanetti (Forestale) 7”43, 2. Maria Aurora Salvagno (Aeronautica) 7”63, 3. Giada Carmassi (Brugnera Friulintagli) 7”68. 400: 1. Michela D’Angelo (Cus Pisa Atl. Cascina) 56”23, 2. Valentina Zappa (Fanfulla Lodigiana) 56”28. 1500: 1. Sara Galimberti (Bracco Atletica) 4’29”51. Alto: 1. Emma Mazzoccato (G.A. Vedelago) 1.58. Triplo: 1. Costanza Gavioli (Atl. Rigoletto) 11.43. 60 hs: 1. Giulia Tessaro (FF.OO.) 8”54 (8”51 in batt.), 2. Silvia Zuin (Bracco Atletica) 8”63 (8”48 in batt.). 4×200: 1. Pro Patria Busto A. (A. Troiani, S. Troiani, V. Troiani, Colombo) 1’41”81.
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ROVIGO, LA JUNIOR CAMPORESE A 59.18 NEL MARTELLO
Nella seconda fase veneta dei Tricolori di lanci la padovana della Bracco Atletica realizza il “minimo” per gli Europei di categoria. Il coetaneo Zimello cresce sino a 58.49.
Fent sfiora i 70 metri nel giavellotto (69.90)
15 febbraio 2015
Prima gara dell’anno e subito un acuto per Giulia Camporese. Oggi a Rovigo, nel recupero della seconda fase veneta dei campionati italiani invernali di lanci, non disputata lo scorso fine settimana per il maltempo, la junior padovana ha realizzato il primato personale nel martello, lanciando a 59.18, misura che vale già lo standard d’ammissione federale per i Campionati Europei di categoria che si disputeranno in luglio a Eskilstuna (Svezia). Per Giulia, che da quest’anno veste la maglia della Bracco Atletica, è un progresso di 36 centimetri sul personale: la barriera dei 60 metri è ormai ad un passo. Sempre nel martello, da segnalare gli ampi miglioramenti dello junior vicentino Andrea Zimelli, arrivato a 58.49 (oltre 4 metri di progresso sul personale). Nel giavellotto, 69.90 di Antonio Fent e 56.83 dello junior di casa, Luca Trambaiolli, che ha preceduto l’azzurrino Jordan Zinelli (55.23). Nel disco, bel 53.06 della promessa Martin Pilato.
RISULTATI. MASCHILI. GIAVELLOTTO (14/02). Seniores/ promesse: 1. Antonio Fent (Carabinieri) 69.90. Juniores/allievi: 1. Luca Trambaiolli (Confindustria Atl. Rovigo) 56.83, 2. Jordan Zinelli (Bentegodi) 55.23, 3. Thomas Fabricci (Bentegodi) 54.19.
DISCO (15/02). Seniores/promesse: 1. Martin Pilato (Atl. Ravenna) 53.06, 2. Nazzareno Di Marco (FF.OO.) 50.53. Juniores/allievi: 1. Elia Vertuan (Bentegodi) 38.02.
MARTELLO (15/02). Seniores/promesse: 1. Michele Friso (Assindustria Pd) 60.39. Juniores/allievi: 1. Andrea Zimello (Vicentina) 58.49, 2. Omar Venuda (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 54.52, 3. Sebastiano Marrone (Trevisatletica) 53.77.
DONNE. GIAVELLOTTO (14/2). Seniores/promesse: 1. Silvia Carli (FF.OO.) 41.72. Juniores/allieve: 1. Luisa Sinigaglia (Assindustria Pd) 42.06.
DISCO (15/02). Seniores/promesse: 1. Ilaria Collini (Assindustria Pd) 38.99. Juniores/allieve: 1. Martina Cuogo (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 36.35.
MARTELLO (15/02). Seniores/promesse: 1. Greta Zin (Gs Valsugana Trentino) 52.54. Juniores/allieve: 1. Giulia Camporese (Bracco Atletica) 59.18, 2. Elisa De Checchi (Quercia Trentingrana) 48.14.
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CROSS DI GALLIERA VENETA, BOUDALIA E ZANATTA DA APPLAUSI
Doppietta dell’Atletica Biotekna Marcon nella terza prova del campionato veneto assoluto di corsa campestre. In mattinata, a Galliera Veneta (Padova), sul veloce tracciato di Villa Imperiale (ben 994 gli atleti in gara), Said Boudalia e Michela Zanatta hanno dato spettacolo nelle due gare assolute. Assente il marocchino Ahmed Nasef, che aveva vinto le gare di Vittorio Veneto e Pescantina, Boudalia – al debutto stagionale in un cross regionale – non ha avuto rivali. Dopo pochi metri era già davanti a tutti e il suo margine è rapidamente cresciuto, trasformando la gara in un monologo. Alle sue spalle, piazza d’onore per Diego Avon (Spak4 Padova), che ha preceduto Lucio Sacchet (Ana Feltre), autore di una bella gara in rimonta. Gara solitaria anche per Michela Zanatta, che ha avuto solo i ragazzi della prova juniores come punto di riferimento. L’intramontabile padovana Silvia Sommaggio è arrivata ad oltre due minuti dalla trevigiana. Il cross di Galliera Veneta ha confermato la supremazia di quattro atleti che ancora mantengono l’imbattibilità stagionale: tre gare e tre vittorie. Il veronese Alessandro Dal Ben (Insieme New Foods) e la trevigiana Anna Busatto (Atl. Mogliano) si sono confermati tra gli juniores. Altri due trevigiani (entrambi d’origine etiope) sono saliti sul gradino più alto del podio nelle gare giovanili: Abel Campeol (Gagno Ponzano) ha primeggiato tra i cadetti, Behailu Roveri (Atl. Mogliano) tra i ragazzi. La veronese Francesca Tommasi (Insieme New Foods), sensazionale la sua prova (1’23” il distacco inflitto alla seconda classificata), e il vicentino Massimo Guerra (Atl. Vicentina) hanno dominato le gare allievi. In ambito giovanile, successi anche per Francesca Crestani (Vimar Marostica) tra le cadette e Martina Lucchini (Pol. Adige Buon Pastore Vr) tra le ragazze. All’Ana Feltre (miglior punteggio tra le società giovanili) il 1° memorial “Efrem De Poli”. Tra due settimane, il 1° marzo, a Nove (Vicenza), il gran finale di stagione, in occasione della Festa del cross regionale che assegnerà anche i titoli individuali.
RISULTATI. MASCHILI. CAMPIONATO REGIONALE ASSOLUTO. Seniores/promesse (10 km): 1. Said Boudalia (Biotekna Marcon) 32’10”, 2. Diego Avon (Spak4 Padova) 32’41”, 3. Lucio Sacchet (Ana Feltre) 32’49”. Società: 1. Gagno Ponzano 266. Juniores (8 km): 1. Alessandro Dal Ben (Insieme New Foods) 27’43”, 2. Alessandro Fontana Granotto (Insieme New Foods) 27’44”, 3. Vitalyi Maslovatyy (Atl. Città di Padova) 27’50”. Società: 1. Insieme New Foods 182 punti. Allievi (5 km): 1. Massimo Guerra (Vicentina) 16’25”, 2. Mirko Cocco (Vicentina) 16’37”, 3. Federico Spinazzè (Silca Ultralite) 16’41”. Società: 1. Atl. Vicentina 305.
CAMPIONATO REGIONALE GIOVANILE. Cadetti (2,5 km): 1. Abel Campeol (Gagno Ponzano) 8’55”, 2. Lorenzo Botter (Gagno Ponzano) 8’56”, 3. Simone Masetto (San Giacomo Banca della Marca) 8’57”. Società: 1. Gagno Ponzano 241. Ragazzi (1,5 km): 1. Behailu Roveri (Atl. Mogliano) 5’23”, 2. Massimiliano Bezzon (Atl. Città di Padova) 5’27”, 3. Lothar Antonio Bezzon (Atl. Città di Padova) 5’30”. Società: 1. Atl. Mogliano 256.
CAMPIONATO REGIONALE MASTER. M35 (6 km): 1. Francesco Blandina (Runners Team Zanè) 20’35”. M40 (6 km): 1. Cristian Cenedese (Atl. San Rocco) 20’54”. M45 (6 km): 1. Marcello Chiocchi (Atleticadore Giocallena) 21’34”. M50 (6 km): 1. Giovanni Battista Bidese (Gs Alpini Vicenza) 21’29”. M55 (6 km): 1. Giorgio Centofante (Atl. Riviera del Brenta) 21’48”. M60 (4 km): 1. Giorgio Perin (Lib. Piombino Dese) 17’12”. M65 (4 km): 1. Osvaldo Franceschinis (Gagno Ponzano) 16’52”. M70 e oltre (4 km): 1. Roberto Orlandin (Salcus) 17’51”. Società: 1. Atl. Riviera del Brenta e Lib. Piombino Dese 126.
FEMMINILI. CAMPIONATO REGIONALE ASSOLUTO. Seniores/ promesse (8 km): 1. Michela Zanatta (Biotekna Marcon) 28’26”, 2. Silvia Sommaggio (Atl. Città di Padova) 30’34”, 3. Laura Cavara (Città di Padova) 30’42”. Società: 1. Atl. Città di Padova 101. Juniores (6 km): 1. Anna Busatto (Atl. Mogliano) 22’27”, 2. Suaila Sa’ (Bentegodi) 23’47”, 3. Erica Lapaine (Silca Conegliano) 24’05”. Società: 1. Mogliano 73. Allieve (4 km): 1. Francesca Tommasi (Insieme New Foods) 14’35”, 2. Valentina Marchi (Insieme New Foods Vr) 15’58”, 3. Giulia Lancedelli (Pol. Caprioli) 15’58”. Società: 1. Pol. Caprioli 75.
CAMPIONATO REGIONALE GIOVANILE. Cadette (2 km): 1. Francesca Crestani (Marostica Vimar) 7”24, 2. Sara Mazzucco (Gs Quantin) 7’28”, 3. Alessandra Giopp (Ana Feltre) 7’33”. Società: 1. Vimar Marostica 228. Ragazze (1 km): 1. Martina Lucchini (Pol. Adige Buon Pastore) 3’48”, 2. Diletta Moressa (G.A. Aristide Coin Venezia 1949) 3’50”, 3. Chiara facchin (Gs La Piave 2000) 3’52”. Società: 1. Csi Fiamm 252.
CAMPIONATO REGIONALE MASTER. F35 (4 km): 1. Jessica Doria (Generali Runners) 16’04”. F40 (4 km): 1. Sara Trevisan (Lib. Piombino Dese) 15’49”. F45 (4 km): 1. Roberta Mares (Gs Quantin) 17’21”. M50 (4 km): 1. Giuseppina Dario (Lib. Piombino Dese) 19’54”. F55 (4 km): 1. Margherita Pasin (Gs Alpini Vicenza) 18’41”. F60 (4 km): 1. Luigina Salvagno (Gs Quantin) 19’48”. F70 (4 km): 1. Maria Grazia De Colle (Gs Quantin) 23’16”. Società: 1. Gs Quantin 39.
Da Diego Avon…
“È stata una pausa pranzo all’insegna del grande hobby del running, toccata e fuga a Galliera Veneta, sede di un Cross veramente tecnico.
Il Parco tortuoso di Villa Imperiale e gli appiccicosi campi nei suoi dintorni mi hanno offerto un terreno ideale per una grande gara.
Altro secondo posto e sensazioni davvero ottime!
Grazie a Luca Solone per avermi ritirato il numero e per le foto, a Franco Un Sesto Acca per la logistica, a Massimo Moratti per la determinante spinta in gara e il photo editor, a H Robert Running per il supporto sportwear di qualità suprema e a Stefano Zanellato e Antonino Calabrò per il magistrale Team Spak4 Padova!”
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