Dicembre 9th, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

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PRIMATI PER ETA’

Settore femminile parte terza:

il fondo su pista (5.000 e 10.000m.)

La “Rosa” prima della “Viola”

LA MUNEROTTO “14 TITOLI”

Mirka Mettifogo la più “grande”!!!

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Prima non c’erano fondiste in pista, solo nel 1972 sono apparse le prime atlete sui 3000m. (il 21 maggio a Padova con Amalia Celotto con 12”26”0), poi bisognerà attendere gli anni ottanta per correre i 5000m. (1983) e i 10.000m. (1982); per la cronaca trevigiana è Rosanna Munerotto, strepitosa, che a venti anni stabilisce con una prova maiuscola (per allora) il nostro iniziale primato a Caorle con 16’51”86, (in provincia la prima targa la segna Silvia Tessaro: 21’25”5 a Padova il 4 maggio 1985); in anticipo sui 5000m. è Giuliana Teo che tiene a battesimo i nostri primi storici 10.000m: 37’50”1, a Formia il 10 ottobre del 1982 e in successione la Rosanna, sempre a venti anni, clamorosa segna 36’13”83 a Bolzano il 15 maggio 1983; in provincia, non male, si aggiudica la primogenitura la generosa Vincenza Da Rodda, 38’46”5 a Padova il 27 settembre del 1985.

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Questo lungo preambolo per dirvi che il fondo femminile è disciplina ancora giovane e ha prodotto poche atlete per la stagione master (le tabelle presentano pertanto parecchi “buchi” da riempire nel tempo). Eccezione  (ed eccezionale) la nostra “divina”, Mirka Mettifogo, padrona assoluta del mezzofondo e del fondo trevigiano (ne esce ancora prima con 10 titoli, davanti a una delle nostre più serie, preparate e coraggiose atlete, la nostra vittoriese Marta Santamaria, con 8 titoli).

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Ma parliamo di lei, della nostra grande Rosanna, una “fondista” pura che ha cavalcato tutto l’arco delle corse in pista (dagli 800 ai 10.000m.) e su strada (maratonina e maratona comprese). Lei ha precorso i 1000m. (ricordate?), esordiente a 10 anni con 3’42”0 (studentessa nel 1973), i 1500m. con 4’49”0 e i 3000m. in 11’49”2 nel 1977 a 14 anni (e 2’24”9 sugli 800m.) e ora 5000 e 10.000 come sopra descritto. La troveremo ancora quando vi parlerò di maratona e altro. Nel fondo è inarrivabilmente prima assoluta con 14 titoli davanti alla ancora bloccata giovane Giulia Viola (4 titoli, tutti sui 5.000m.).

Diamo uno sguardo, come ormai siamo soliti fare, ai dettagli.

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5000m. Oggi la “principessina” erede è Margherita De Mattia, che ha sopravanzato le “anziane” aspiranti (Fabiana Bavaresco e Serena Tonon) con il suo primato da quindicenne (sotto i 19 minuti). Rosanna ha prevalso facilmente su un lotto di agguerrite leonesse: oltre la Viola vi ricordo Bruna Genovese, Michela Zanatta e Laura Giordano.

Tra le master Mirka Mettifogo si consacra “atleta della corsa” tout court con i suoi dorati anni novanta. Ottima Marta Santamaria (è appena cinquantenne e il futuro è tutto suo) con 6 titoli. prima sul virtuale podio. Tra le altre mi piace ricordarvi Giorgina Meghini e Chiara Davirno.

10.000m. Sarà duro trovare una del calibro di Rosanna: 8 titoli con tempi stratosferici. Il titolo della più giovane va a una diciottenne di valore: Serena Tonon (che coltiva nella sua serra una giovane figlia  che è un incanto e una promessa -forte nel triathlon e nelle corse di fondo-). Alle sue spalle la splendida Ornella Cadamuro (regina trevigiana dell’ora di corsa) con tre titoli. Anche qui bene la Genovese e la Monia Capelli.

Tra le master altri 5 titoli alla Mirka Mettifogo (36 in totale: sbalorditivo!!!); a distanza la Santamaria con 2 titoli. Noterete il pesante salto tra le master F45 e le altre a venire (ma, lasciamole “invecchiare” in santa pace, senza fretta!)

Eccovi i virtuali podi  come da tabelle allegate.

Terza tappa femminile di questo avventuroso viaggio: il fondo (5000m-10.000m).

Vi do, per consuetudine, il podio per le seniores e per le master.

5000m. seniores 1° Rosanna Munerotto con 6 titoli; 2° Giulia Viola con 4 titoli; 3° Michela Zanatta con 2 titoli;

5000m. master - 1° Marta Santamaria con 6 titoli; 2° Mirka Mettifogo con 5 titoli; 3° Silvana Trampuz con 3 titoli.

10.000m. seniores - 1° Rosanna Munerotto con 8 titoli; 2° Ornella Cadamuro con 3 titoli; 3° Serena Tonon, Monia Capelli e Bruna Genovese con 2 titoli ciascuna:

10.000m. master - 1° Mirka Mettifogo con 5 titoli; 2° Marta Santamaria con 2 titoli; tutte le altre 1 titolo.

I più titolati risultano pertanto:

Tra le seniores 1° Rosanna Munerotto con 14 titoli davanti  a Giulia Viola con 4 titoli; tra le master prevale  1° Mirka Mettifogo con 10 titoli  davanti a Marta Santamaria con 8 titoli.

La prossima puntata: distanza intermedia dei 3000m. maschili e femminili.

Un particolare ringraziamento va a Luigi Fasolato per la sua preziosa collaborazione (con opportune correzioni, suggerimenti  e notizie a coprire lacune e per l’invio delle graduatorie master del 1995).

Ecco le tabelle e  come interpretarle ***

(per un’ultima volta…)

(LEGGETE PRIMA LE PREMESSE!)

 ***  Esse indicano la disciplina presa in esame (es. i 100 metri); segnala i vari limiti di categoria (assoluto, under 23, under 20, under 18,under 16, corrispondenti ai nostri seniores, promesse, juniores. allievi e cadetti); quindi cominciano le colonne che esprimono l’età e nelle conseguenti righe si susseguono prestazione, nome e cognome, luogo e data di nascita, data e luogo della gara. La lettura del primato quando sono presenti data di nascita e data della gara dell’atleta va espressa sempre con la formula dell’anno anagrafico, come da regolamento internazionale; in tutti gli altri casi si ricorre alla forma annuaria (come si usa fare in Italia). Esempio:

primo caso - 21 - 10”60 - Silvano Fedriga - Castelfranco Veneto 16-10-1970 - 28-7-1992 - Domodossola (calcolo 92 meno 71 = 21, poiché Silvano il 28 di luglio aveva ancora 21 anni);

secondo caso - 28 - 10”61 - Marco Martini - Ponzano 28-8-1991 - 22-8-2020 - Mantova (calcolo 20 meno 92 = 28, poiché Marco il 22 agosto non aveva compiuto ancora 29 anni). Ne avrà 29 con 10”65 corsi a Correggio il 13 settembre del 2020;

terzo caso - 16 - 10”85 - Loris Tonella - Roncade 20-4-2004 - 1-8-2020 Trieste le due letture (anagrafica e annuale) coincidono);

quarto caso - 37 - 12”0 - Lelio Miani Treviso 17-6-1952 - 1989, vale l’annualità del dato (89 meno 52 = 37) poiché manca la data della gara:

quinto caso - 13 - 11”7 - Ferruccio Bortot, 1962 - 1975, a maggior ragione vale l’annualità del dato poiché addirittura mancano tutti e due i riferimenti-base, data di nascita e data della gara (75 meno 62 = 13).

Sempre pronto a dare ulteriori chiarimenti, a ricevere suggerimenti ed eventuali correzioni documentate perché io possa riscontrarle e convalidarle (su messanger o via e mail -  francopiol42@gmail.com - tel 06.9056244)

Perdonatemi refusi, imprecisioni e lacune. Vi voglio bene!

(foto di Eduard Ardelean, Roberto Passerini, Gabriele Marsura, Alberto Tozzato Foto Colombo/Fidal e altri - grazie!)

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Dicembre 6th, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

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PRIMATI PER ETA’

Settore maschile parte terza:

il fondo su pista (5.000 e 10.000m.)

SIMONE ZANON “LA LEPRE!”

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Benvenuto Pasqualini e Virginio Trentin gli “speciali supermaster”

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Questa per il settore maschile è la terza tappa: il fondo; (la prossima volta sarà la terza anche per quello femminile). E il nome che emerge a chiare lettere è quello di uno dei nostri fondisti più dotati di un talento quasi naturale, con la sua corsa veloce, leggiadra, mai sofferente, briosa, elegante: un piacere vederlo in azione. Ed è lui. il nostro Simone Zanon. forte sia sui 5.000m e ancor di più sui 10.000m. Stupisce fin da ragazzino e si attribuisce tutti i podi e i primati giovanili (compresa la maratonina junior!). Poi per anni lo spettacolo continua fino alla soglia dei trent’anni (e solo un fastidioso  e pericoloso malanno lo ha fermato). Evviva Simone con ben 19 titoli totali e il merito (come quello di tanti nostri atleti) di aver brillato sulla scena italiana e internazionale! Dietro di lui si sta facendo strada il nostro “Paolino” Zanatta, l’ultimo glorioso erede del nostro straordinario passato di eccellenti fondisti (guardatevi i mitici anni 80/90 sul libro “Protagonisti trevigiani attraverso i numeri dell’atletica”, di Franco Piol. Come, non lo conoscete? Ancora non lo avete comprato? Giusto, presto fatto: lo trovate presso la Silca Ultralite , Aldo Zanetti - e anche lo spot pubblicitario è andato!!!).

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E tra i master? Ben due grandi campioni, a pari merito: ancora Benvenuto Pasqualini un vero genuino concentrato di coraggio e di energia, fino allo spasimo dei suoi ultimi giorni (si è spento da poco a oltre 85 anni) dominando mezzofondo e fondo dagli 800 ai 10.000m. in pista e oltre su strada: un eroe, un esempio di passione e di rispetto delle regole per voi giovani e per noi tutti. A pari merito, dicevo, con un altro grande fenomeno della corsa tout court: Virginio Trentin. Anche lui si è “scoperto” forte molto tardi, ma posso garantirvi che si è rifatto alla grande, da “grande” appunto quale egli è: dodici titoli (come Benvenuto), che lui potrà incrementare, già con la nuova stagione. Personalmente sono molto affezionato al “professor Virginio”, un uomo generoso  e umile, un maestro nella corsa e nella vita. Dietro ai due leader in tanti : il più sorprendente è Flavio Olto con ben sette titoli!

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Addentriamoci, come ormai siamo soliti fare, nei dettagli, per tentare di fare un po’ di “storia”.

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5.000m. La corsa al primato comincia presto, almeno tra gli allievi e il primo a mettersi in luce è niente di meno che Salvatore Bettiol in persona che nel 1978  corre in poco più di sedici minuti, ma ai diciassette arriva primo Silvano Gambarotto - nella foto sopra - (un ragazzone che farà un buon percorso da fondista), che scende abbondantemente sotto i sedici minuti, nel 1981; ci vorranno quasi trenta anni perché la situazione muti (grazie alla scuola moglianese di Faouzi Lahbi, una vera rivoluzione),

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con lo stupendo Mekonen Magoga (un artista della corsa) che nel 2010 strappa il primato a Silvano per pochi preziosi secondi (nel frattempo Dylan Titon conquistava del 2009 l’insolito primato tra i cadetti, sempre sotto i sedici minuti, barriera del primissimo Bettiol); a chiudere il capitolo allievi ci ha pensato quello sbarazzino di Nicolò, capolavoro di “casa Bedini” (con Davide e Marjana), scendendo maestosamente sotto i 15’!!!

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Dalle tabelle il maggior rilievo se lo guadagna sul campo “piè veloce” sua maestà Simone Zanon: ben 11 titoli con tempi straordinari di valore europeo; in emersione lenta ma costante Paolo Zanatta con tre titoli. A seguire il bel talento bellunese Mattia Maccagnan, del glorioso Becher, subito carpitoci dalla FF.GG. romane (a proposito, tra i nostri master corre da sempre con buoni risultati Antonio Maccagnan, classe 1950, trevigiano di Lamon, credo).

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Tra i master prevale con 8 titoli Virginio contro i (prestigiosi) sei titoli di Benvenuto e i (sorprendenti) sei di Flavio. Ma nella variegata tavolozza ci sono pure Domenico Lorenzon, Oddone Tubia, gli anziani Heros Deppi, Pietro Vaccari ed Eusebio Agnini, semicancellati dal “nuovo che avanza…” (si dice così?). Per onor di cronaca vi cito anche Ahmed Nasef (proveniente dal monzese a Ponzano e da qualche anno in una società del bellunese), incappato e sospeso per doping (brutta piaga per lo sport in generale) e poi squalificato per quattro anni.

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10.000m. Ovviamente stesso copione (un po’ più povero e molto retrodatato: è una distanza che decisamente corrono in pochi e in pochissime gare - una o due all’anno? Poveri noi…) A titoli sempre primo Simone Zanon (8) con Zanatta con i suoi tre titoli. Dietro a loro ancora la nostra preistoria con i fondisti Gabriele Barbaro (del 50), Renato Lavina (56) e il nostro attivo collaboratore e scrittore  Francesco Storgato (60) che è stato il precursore con eccellenti tempi a 15 e 16 anni, precedendo prima Riccardo Rossi (ricordate? Primatista allievi nell’ottanta) e poi Mattia Maccagnan, attuale primatista trevigiano (dal 1998). Buie prospettive per il futuro del fondo in pista: Paolino resiste con grande suo merito!

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Impoverito (e di molto) anche il quadro dei master e, anche qui, la passione , la costanza e l’esempio dei nostri eroi non pagano e, loro, Benvenuto e Virginio, sono sempre i testimoni presenti di questa dura e maltrattata disciplina con 6 e 4 titoli ciascuno davanti (ve li do in ordine alfabetico) a Gabriele Barbaro, Fabio Bernardi, Salvatore Bettiol, Enrico Spinazzè e Pietro Vaccari con due titoli.

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Eccovi i virtuali podi  come da tabelle allegate.

Terza tappa maschile di questo avventuroso viaggio: il fondo (5000m-10.000m).

Vi do, per consuetudine, il podio per i seniores e per i master.

5000m. seniores 1° Simone Zanon con 11 titoli; 2° Paolo Zanatta con 3 titoli; 3° Mattia Maccagnan con 2 titoli;

5000m. master - 1° Virginio Trentin con 8 titoli; 2° Benvenuto Pasqualini e Flavio Olto con 6 titoli ciascuno;

10.000m. seniores - 1° Simone Zanon con 8 titoli; 2° Paolo Zanatta con 3 titoli; 3° Gabriele Barbaro, Renato Lavina e Francesco Storgato con 2 titoli;

10.000m. master - 1° Benvenuto Pasqualini con 6 titoli; 2° Virginio Trentin con 4 titoli; 3° Gabriele Barbaro, Fabio Bernardi, Salvatore Bettiol, Enrico Spinazzè e Pietro Vaccari con 2 titoli.

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I più titolati risultano pertanto:

Tra i seniores Simone Zanon con 19 titoli davanti  a Paolo Zanatta con 6 titoli; tra i master prevalgono  Benvenuto Pasqualini e Virginio Trentin con 12 titoli ciascuno davanti a Flavio Olto con 7 titoli.

La prossima puntata: il fondo femminile (5000/10.000m).

Una puntata a parte sarà dedicata ai 3000m. sia maschile che femminile.

Un particolare ringraziamento va a Luigi Fasolato per la sua preziosa collaborazione (con opportune correzioni, suggerimenti  e notizie a coprire lacune).

Ecco le tabelle e  come interpretarle ***!

(LEGGETE PRIMA LE PREMESSE!)

 ***  Esse indicano la disciplina presa in esame (es. i 100 metri); segnala i vari limiti di categoria (assoluto, under 23, under 20, under 18,under 16, corrispondenti ai nostri seniores, promesse, juniores. allievi e cadetti); quindi cominciano le colonne che esprimono l’età e nelle conseguenti righe si susseguono prestazione, nome e cognome, luogo e data di nascita, data e luogo della gara. La lettura del primato quando sono presenti data di nascita e data della gara dell’atleta va espressa sempre con la formula dell’anno anagrafico, come da regolamento internazionale; in tutti gli altri casi si ricorre alla forma annuaria (come si usa fare in Italia). Esempio:

primo caso - 21 - 10”60 - Silvano Fedriga - Castelfranco Veneto 16-10-1970 - 28-7-1992 - Domodossola (calcolo 92 meno 71 = 21, poiché Silvano il 28 di luglio aveva ancora 21 anni);

secondo caso - 28 - 10”61 - Marco Martini - Ponzano 28-8-1991 - 22-8-2020 - Mantova (calcolo 20 meno 92 = 28, poiché Marco il 22 agosto non aveva compiuto ancora 29 anni). Ne avrà 29 con 10”65 corsi a Correggio il 13 settembre del 2020;

terzo caso - 16 - 10”85 - Loris Tonella - Roncade 20-4-2004 - 1-8-2020 Trieste le due letture (anagrafica e annuale) coincidono);

quarto caso - 37 - 12”0 - Lelio Miani Treviso 17-6-1952 - 1989, vale l’annualità del dato (89 meno 52 = 37) poiché manca la data della gara:

quinto caso - 13 - 11”7 - Ferruccio Bortot, 1962 - 1975, a maggior ragione vale l’annualità del dato poiché addirittura mancano tutti e due i riferimenti-base, data di nascita e data della gara (75 meno 62 = 13).

Sempre pronto a dare ulteriori chiarimenti, a ricevere suggerimenti ed eventuali correzioni documentate perché io possa riscontrarle e convalidarle (su messanger o via e mail -  francopiol42@gmail.com - tel 06.9056244)

Perdonatemi refusi, imprecisioni e lacune. Vi voglio bene!

(foto di Eduard Ardelean, Roberto Passerini, Gabriele Marsura, Alberto Tozzato Foto Colombo/Fidal e altri - grazie!)

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Dicembre 1st, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

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PRIMATI PER ETA’

Settore femminile parte seconda: il mezzofondo

Viola e Mazzer d’un soffio su Bavaresco

(ma Serenella Sbrissa “residente” batte tutte!)

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Tra le master Mardegan e Pascon “imprendibili”!

Quarta tappa miracolosamente allineata a quella maschile, tenuto conto che nel settore femminile la ricerca è più recente e meno dispersiva (ci proverò anche con il “fondo” ? Vedremo).

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Qui la sorpresa c’è anche se un po’ ventilata e non proprio a cifra tonda. Sulle nostre valide mezzofondiste (tutte ancora giovani), virtualmente ha prevalso una “residente” di gran classe: la vicentina Serenella Sbrissa (compagna di David De Luchi) con ben 12 titoli virtuali. Il trono giustamente se lo dividono invece Giulia Viola e Beatrice Mazzer, due splendide realtà fermate dagli accidenti e dai malanni che affliggono tanti atleti (e la Viola “indomabile” resiste e continua, Covid permettendo). Il parterre delle mezzofondiste ha messo in risalto però anche la coriacea abnegazione della Fabiana Bavaresco e la classe e l’eleganza di Veronica Piutti, decana degli 800m. e prima moderna interprete del nostro mezzofondo. Con lei l’instancabile giovanissima Irene Vian, una autentica leonessa!

Tra le master trionfale primo posto per la dolcissima Elsa Mardegan (strepitoso il suo “filotto” sui 1500m. dal 2004 al 2019) sulla impegnatissima (in senso lato oltre che sportivo) Paola Pascon, protagonista soprattutto sugli 800m. ma presente anche sui 200/400/1000m. Sul podio si fa per dire, ancora lei l’energica nonnina delle corse (la ritroveremo anche nel fondo): Mirka Mettifogo, istranese di valore europeo e mondiale negli anni novanta.

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Addentriamoci nei dettagli.

800m. Suggestionate da un clima di crescente entusiasmo creato da un nascente movimento coneglianese di valide mezzofondiste

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 (come Luciana Saccol, Fiorita Tormena, Graziella Dal Prà, Anita Cappellotto, Paola Moro) ecco le prime ardite ragazzine  che, alla fine degli anni settanta, si cimentano a dodici anni prima (Laura Crema nel 1980 con 2’33”1), poi addirittura a 10/11 anni (con Romina Possamai e Sandra Mocellin nel 1981). E’ fatta. Il mezzofondo/fondo farà le sue grandi aperture, spianando la strada ai futuri successi e alle future grandi personalità atletiche (penso a Giuliana Teo, Ornella Cadamuro, Veronica Piutti e, soprattutto a Rosanna Munerotto). E così avanti fino alle stelle dei nostri giorni come Michela Zanatta, Valentina Bernasconi Beatrice Mazzer (sparita troppo presto), Giulia Viola, Irene Vian ed Eleonora Vandi (la moglianese di Macerata, guidata da quel mago di Faouzi Lahbi, ha superato, nel trevigiano, persino la leggendaria Iryna Lishchynska!). Tra le master una ottima quattrocentista si trasferisce allungando la su distanza, raddoppiandola: ne diventa subito la reginetta (sto parlando della validissima Paola Pascon). E in chiusura, reduce dai favolosi anni novanta, ancora lei, Mirka Mettifogo, degna sovrana a chiudere il suo impero.

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1000m. Disciplina poco e niente frequentata, ha visto sporadici risultati negli anni, spesso ricavati da tempi di passaggio su gare più lunghe (prevalentemente sui 1500m.). Li ho aggiunti perché sono stati un efficace banco di prova formativa per generazioni e generazioni di atlete (come i 3000m. per le fondiste). Qui le ragazzine si sono tutte date un gran daffare (a dieci anni (indovinate un po’ chi?) la grande Rosanna Munerotto si faceva notare nel 1973, ad appena dieci anni, con un 1000m. da 3’42”0 e a nove anni la vittoriese Giulia Meneghin nel 1996 provava, segnalandosi come la più giovane millemetrista! Si puo’ dire?). Poi ci pensava Beatrice Mazzer a sistemare per sempre il settore giovanile, portando il valore cronometrico tra i 12 e i 16 anni alla irraggiungibile cifra di 2’51”48 (peraltro contrastata da una pregevole Nikol Marsura, fermata solo dai soliti antipatici infortuni sul campo): persino la Piutti ha temuto per il suo provvisorio primato (2’51”1). Poi di passaggio la Viola si attestava sotto quel suo buon tempo e la Vandi, in diretta quest’anno, tagliava decisamente la testa al toro! Tra le master ci ha provato soltanto la Pascon (del resto non ci sono gare ad hoc per le atlete in pista).

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1500m. Ed è ancora lei, la Munerotto (un mito) ad aprire le danze sui 1500m: a 14 anni, nel 1977, realizza 4’49”0. Poi sarà una fulgida carriera, soprattutto nel fondo. Una studentessa, Sabrina Giacometti, fa da ponte tra la Rosanna e il nuovo che avanza, prima l’enfant prodige della corsa, la Mazzer, poi la gazzella danzante della Viola e i 1500m prendono il volo e le cime delle graduatorie italiane. La Iryna ovviamente è irraggiungibile ma sta poco nelle fila trevigiane e in tante sono presenti, tutte valide combattenti (sto pensando alla caparbia Sabrina Boldrin, alla leggiadra Arianna Morosin alla fortissima Valentina Bernasconi).Dopodiché si entra, tra le master, nell’infinito interregno di Elsa Mardegan (già presente su 800/1500m nel momento della nascita del nostro mezzofondo/fondo femminile). Che dire: solo il covid poteva “interrompere questa sua magica continuità”, ma lei è pronta a fare la sua parte: 2021 non ci sfuggi!

Solito finalino con Mirka Mettifogo che con il suo 6’20”3 domina su tutte le cinquantenni e sessantenni che ci hanno provato!

Eccovi i virtuali podi  come da tabelle allegate.

Seconda tappa femminile di questo virtuoso viaggio: il mezzofondo (800m-1000m-1500m).

Vi do, per consuetudine, il podio per le seniores e per le master.

800m. seniores - 1° Veronica Piutti, Fabiana Bavaresco e Eleonora Vandi con 4 titoli ciascuna (qui Serenella Sbrissa sarebbe prima con 5 titoli).

800m. master - 1° Paola Pascon con 11 titoli; 2° Elsa Mardegan con 5 titoli; 3° Mirka Mettifogo con 3 titoli.

1000m. seniores -  1° Beatrice Mazzer con 4 titoli; 2° Mchela Zanatta con titoli; 3° Fabiana Bavaresco, Irene Vian e Nikol Marsura con 2 titoli (Sbrissa 2 titoli);

1000m. master - 1° Paola Pascon con 3 titoli; tutte le altre un titolo.

1500m. seniores - 1° Giulia Viola con 7 titoli; 2° Rosanna Munerotto, Iryna Lishchynska, Arianna Morosin, Sabrina Boldrin, Valentina Bernasconi con 2 titoli (ben 5 titoli la Sbrissa);

1500m. master - 1° Elsa Mardegan con 16 titoli; 2° Mirka Mettifogo con 3 titoli; 3° Giorgina Meghini, Grazia Tison, Mirca Giro con 2 titoli.

Le due atlete più titolate risultano pertanto:

Tra le seniores Giulia Viola e Beatrice Mazzer con 7 titoli (Serenella Sbrissa ne conterebbe addirittura 12), davanti alla Bavaresco con 6 e alla Piutti e Vian con 5;

tra le master prevale Elsa Mardegan con 20 titoli davanti alla Paola Pascon con 14 e alla Mirka Mettifogo con 6.

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La prossime tappe: il fondo maschile-femminile (3000/5000/10.000m).

Un particolare ringraziamento va a Luigi Fasolato per la sua preziosa collaborazione (con opportune correzioni, suggerimenti  e notizie a coprire lacune).

Ecco le tabelle e  come interpretarle ***!

(LEGGETE PRIMA LE PREMESSE!)

 ***  Esse indicano la disciplina presa in esame (es. i 100 metri); segnala i vari limiti di categoria (assoluto, under 23, under 20, under 18,under 16, corrispondenti ai nostri seniores, promesse, juniores. allievi e cadetti); quindi cominciano le colonne che esprimono l’età e nelle conseguenti righe si susseguono prestazione, nome e cognome, luogo e data di nascita, data e luogo della gara. La lettura del primato quando sono presenti data di nascita e data della gara dell’atleta va espressa sempre con la formula dell’anno anagrafico, come da regolamento internazionale; in tutti gli altri casi si ricorre alla forma annuaria (come si usa fare in Italia). Esempio:

primo caso - 21 - 10”60 - Silvano Fedriga - Castelfranco Veneto 16-10-1970 - 28-7-1992 - Domodossola (calcolo 92 meno 71 = 21, poiché Silvano il 28 di luglio aveva ancora 21 anni);

secondo caso - 28 - 10”61 - Marco Martini - Ponzano 28-8-1991 - 22-8-2020 - Mantova (calcolo 20 meno 92 = 28, poiché Marco il 22 agosto non aveva compiuto ancora 29 anni). Ne avrà 29 con 10”65 corsi a Correggio il 13 settembre del 2020;

terzo caso - 16 - 10”85 - Loris Tonella - Roncade 20-4-2004 - 1-8-2020 Trieste le due letture (anagrafica e annuale) coincidono);

quarto caso - 37 - 12”0 - Lelio Miani Treviso 17-6-1952 - 1989, vale l’annualità del dato (89 meno 52 = 37) poiché manca la data della gara:

quinto caso - 13 - 11”7 - Ferruccio Bortot, 1962 - 1975, a maggior ragione vale l’annualità del dato poiché addirittura mancano tutti e due i riferimenti-base, data di nascita e data della gara (75 meno 62 = 13).

Sempre pronto a dare ulteriori chiarimenti, a ricevere suggerimenti ed eventuali correzioni documentate perché io possa riscontrarle e convalidarle (su messanger o via e mail -  francopiol42@gmail.com - tel 06.9056244)

Perdonatemi refusi, imprecisioni e lacune. Vi voglio bene!

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mff-5.jpg(foto di Eduard Ardelean, Roberto Passerini, Gabriele Marsura, Alberto Tozzato Foto Colombo/Fidal e altri - grazie!)

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Novembre 26th, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

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PRIMATI PER ETA’

Settore femminile parte prima: la velocità!

ROSSELLA TAROLO E ROSA MARCHI

SUPERVELOCISTE DI SEMPRE!!!

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Sono riuscito a “scucire” in anticipo dall’archivio (elaborazione complessa per tutta una serie di certosine verifiche sul campo) la parte prima del “settore femminile”: la velocità (e in lavorazione c’è la seconda riferita al mezzofondo donne).

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(foto del grande Ugo Barzi)

La storia dell’atletica femminile trevigiana comincia tardi, praticamente nel 1958, grazie al GAT (gruppo atletico trevigiano) e, fin dall’inizio, piazza il suo grande asso nella manica: la poliedrica eccezionale Magaly Vettorazzo! Come dire uno strepitoso (e irripetibile) avvio). La velocità femminile trevigiana è illustre nipote della stupefacente ragazzina Maria Boscolo (attiva nel 1921-1922) e artefice dei nostri primi titoli e primati su 60/80 metri; poi arriveranno, oltre alla Magaly, la Rossella Tarolo (primatista nazionale allieve sui 200m.)

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e Giada Gallina, primatista assoluta sui 100m. con 11”23 nel 1997 (oggi è sulla ribalta la sua figliola sedicenne Caterina Camossi, 12”22e, sempre sui 100m.). Altre protagoniste con vari primati di categoria Tiziana Sartori (vanta addirittura un primato mondiale cadette sulle 50y), Eleonora Pollini (sui 200m.) e Alessia Scomparin (sui 100m.); ora più che mai sulla ribalta la quattrocentista Rebecca Borga!

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Nei momenti di necessario rafforzo ( i leggendari campionati di società della Industriali Conegliano del munifico Aldo Zanetti) ottime apparizioni di atlete talentuose come Endurance Ojokolo, Cynthia Nwokocha e Agnes Osazuwa, ragazze con stratosferiche performances!

Ancora più stimolante è lo sviluppo nel tempo della velocità femminile nel settore master dove risplende la stella per antonomasia di Rosa Marchi dalla forte e coloratissima brillanza di valore mondiale (tempi e podi), circondata da uno stuolo di “ragazzine” vivaci e intraprendenti come la Paola Pascon, Cecilia Mattiuzzo, Paola De Santi e, oggi, Stefania Chizzali. Se andiamo più avanti con gli anni, sorprende fra tante Erminia Furegon.

Passiamo alle tabelle (che vanno lette tenendo sempre conto della premessa fatta e ripetuta nelle precedenti puntate maschili ***).

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60m. - (tipicamente gara indoor e prima misura per la categoria ragazze): estremi con quasi settanta anni di differenza, Federica Stella vale 9”3 a nove anni e Ilaria Cavallin a 14 corre già in 7”84e; Michela Valentini a 15 anni è primatista nazionale allieve con il tempo manuale di 7”5. Ovviamente ottimi i tempi della nostre star Oyokolo, Tarolo e Gallina (di cui riporto anche alcune incursioni sulle 60 yarde); a chiudere la ultrasettantenne Furegon.

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100m. - Albori che si perdono nella nostra preistoria atletica con Paola Fontana, classe 1950 con un 14”3 targato 1963 (sui 60m. 9”2 nel ’62); poi rapide, prima Paola Garbuio 12”0 a quattordici anni, subito dopo con il primato allieve Alessia Scomparin a 15 anni 11”8 (e 11”88e a 16). Infine l’apoteosi per le seniores, prima con la Vettorazzo (11”7 nel 1964) a seguire la Tarolo 11”45 (1986), quindi la Gallina con 11”23 (1997).

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Tra le master primeggia la Marchi con ben 11 titoli davanti alla giovane Stefania Chizzali (ogni anno inanella ottimi risultati, tenete conto che è appena del 79!) con 4 titoli (per ora). Commovente la Erminia Furegon con tre titoli (è del 1942)

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200m. - E’ il regno prediletto e indiscusso della Tarolo che già a 13 anni siglava un preveggente 27”4, migliorato a 14 con un eclatante 26”0 e trasformato , mirabilia, nel primato italiano allieve a sedici anni. Tuttora vanta un primato da vertice italiano con il tempo di 23”09. Con Rossella non ci sono altre storie, è lei la regina; applausi alla Gallina . a Marinella Maggiolo e, soprattutto, alla eptathleta Elisa Trevisan.

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Idem tra le master dove maramaldeggia, leader incontrastata la Marchi con ben 15 titoli; brava la Furegon con 5 titoli davanti a Piera Monego.

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400m. - Volete sapere chi è stata la nostra prima quattrocentista? Rosanna Roberto, 1958 con 1′05″4 (nella foto sopra di Ugo Barzi). Grandi avvicendamenti e alla fine prevale la nuova stella nel firmamento italiano: Rebecca Borga (da Quarto Altino, nel veneziano, ma nata a Treviso): per ora vanta 5 titoli a monte di molti primati e ricchi podi nazionali. A ruota la Marchi giovane con 4 titoli (Rosa nasce soprattutto come quattrocentista) e la “foresta” Cynthia Nwokocha con 3. Anche qui la storia comincia con la Tarolo tredicenne che in una gara del CSI trevigiano fermò nel1978 i cronometri a 62”5 (1’02”5 per essere più precisi!) in attesa di quel fenomeno della Sabrina Pozzobon, quindicenne ai vertici nazionali di categoria col suo 56”53 del 1996. Tra i master prosegue la scia vincente della Marchi che anche qui fa la parte del leone con altri 10 titoli, distanziando la più giovane Paola Pascon (una specialista degli 800m.), ferma a sei titoli, gli stessi della Pieranna Monego.

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Eccovi i virtuali podi  come da tabelle allegate:

Prima tappa femminile di questo virtuoso viaggio: la velocità (60m-100m-200m-400m).

Vi do, tanto per rimanere competitivi, il podio per le seniores e per le master.

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60m. Seniores: 1° Giada Gallina con 9 titoli; 2° Rossella Tarolo con 5; 3° Ilaria Cavallin con 2 presenze.

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(La De Santi con Natalina Bigoni altista)

 

60m. Master: 1° Erminia Furegon con 6 titoli; 2° Paola De Santi e Stefania Chizzali con 2 titoli.

100m. Seniores: 1° Rossella Tarolo con 9 titoli; 2° Giada Gallina Alessia Scomparin e Endurance Ojokolo con 3 titoli.

100m.  Master: 1° Rosa Marchi con 11 titoli; 2° Stefania Chizzali con 4 titoli; 3° Paola De Santi, Rosanna Possagno e Erminia Furegon con 3 titoli.

200m. Seniores: 1° Rossella Tarolo con 10 titoli; 2° Giada Gallina ed Elisa Trevisan con 3 titoli.

200m.  Master: 1° Rosa Marchi con 15 titoli; 2° Erminia Furegon con 5 titoli; 3° Piera Monego con 4 titoli.

400m. Seniores: 1° Rebecca Borga con 5 titoli; 2° Rosa Marchi con 4 titoli; 3° Cynthia Nwokocha con 3 titoli.

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400m.  Master: 1° Rosa Marchi con 10 titoli; 2° Paola Pascon e Piera Monego con 6 titoli.

Le atlete più titolate risultano pertanto:

Rossella Tarolo con 25 titoli contro i 15 di Giada Gallina e i 6 di Rebecca Borga (rincalzo Elisa Trevisan con 5 titoli)

e, tra le master con 42 titoli Rosa Marchi contro i 14 di Erminia Furegon e gli 11 di Paola De Santi (rincalzo Piera Monego con 10 titoli).

La prossima tappa: il mezzofondo femminile (800/1000/1500m).

Ecco le tabelle!

LEGGETE PRIMA LE PREMESSE!

 ***  Esse indicano la disciplina presa in esame (es. i 100 metri); segnala i vari limiti di categoria (assoluto, under 23, under 20, under 18,under 16, corrispondenti ai nostri seniores, promesse, juniores. allievi e cadetti); quindi cominciano le colonne che esprimono l’età e nelle conseguenti righe si susseguono prestazione, nome e cognome, luogo e data di nascita, data e luogo della gara. La lettura del primato quando sono presenti data di nascita e data della gara dell’atleta va espressa sempre con la formula dell’anno anagrafico, come da regolamento internazionale; in tutti gli altri casi si ricorre alla forma annuaria (come si usa fare in Italia). Esempio:

primo caso - 21 - 10”60 - Silvano Fedriga - Castelfranco Veneto 16-10-1970 - 28-7-1992 - Domodossola (calcolo 92 meno 71 = 21, poiché Silvano il 28 di luglio aveva ancora 21 anni);

secondo caso - 28 - 10”61 - Marco Martini - Ponzano 28-8-1991 - 22-8-2020 - Mantova (calcolo 20 meno 92 = 28, poiché Marco il 22 agosto non aveva compiuto ancora 29 anni). Ne avrà 29 con 10”65 corsi a Correggio il 13 settembre del 2020;

terzo caso - 16 - 10”85 - Loris Tonella - Roncade 20-4-2004 - 1-8-2020 Trieste le due letture (anagrafica e annuale) coincidono);

quarto caso - 37 - 12”0 - Lelio Miani Treviso 17-6-1952 - 1989, vale l’annualità del dato (89 meno 52 = 37) poiché manca la data della gara:

quinto caso - 13 - 11”7 - Ferruccio Bortot, 1962 - 1975, a maggior ragione vale l’annualità del dato poiché addirittura mancano tutti e due i riferimenti-base, data di nascita e data della gara (75 meno 62 = 13).

Sempre pronto a dare ulteriori chiarimenti, a ricevere suggerimenti ed eventuali correzioni documentate perché io possa riscontrarle e convalidarle (su messanger o via e mail -  francopiol42@gmail.com - tel 06.9056244)

Perdonatemi refusi, imprecisioni e lacune. Vi voglio bene!

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(foto di Eduard Ardelean, Roberto Passerini, Gabriele Marsura, Alberto Tozzato Foto Colombo/Fidal e altri - grazie!)

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Novembre 19th, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

PRIMATI PER ETA’

Settore maschile parte seconda:

il mezzofondo (800/1000/1500m. e miglio)

 

(LEGGETE LA PREMESSA PER CAPIRE IL MECCANISMO DI LETTURA CORRETTA DELLE TABELLE!)

Esse indicano la disciplina presa in esame (es. i 100 metri); segnala i vari limiti di categoria (assoluto, under 23, under 20, under 18,under 16, corrispondenti ai nostri seniores, promesse, juniores. allievi e cadetti); quindi cominciano le colonne che esprimono l’età e nelle conseguenti righe si susseguono prestazione, nome e cognome, luogo e data di nascita, data e luogo della gara. La lettura del primato quando sono presenti data di nascita e data della gara dell’atleta va espressa sempre con la formula dell’anno anagrafico, come da regolamento internazionale; in tutti gli altri casi si ricorre alla forma annuaria (come si usa fare in Italia). Esempio:

primo caso - 21 - 10”60 - Silvano Fedriga - Castelfranco Veneto 16-10-1970 - 28-7-1992 - Domodossola (calcolo 92 meno 71 = 21, poiché Silvano il 28 di luglio aveva ancora 21 anni);

secondo caso - 28 - 10”61 - Marco Martini - Ponzano 28-8-1991 - 22-8-2020 - Mantova (calcolo 20 meno 92 = 28, poiché Marco il 22 agosto non aveva compiuto ancora 29 anni). Ne avrà 29 con 10”65 corsi a Correggio il 13 settembre del 2020;

terzo caso - 16 - 10”85 - Loris Tonella - Roncade 20-4-2004 - 1-8-2020 Trieste le due letture (anagrafica e annuale) coincidono);

quarto caso - 37 - 12”0 - Lelio Miani Treviso 17-6-1952 - 1989, vale l’annualità del dato (89 meno 52 = 37) poiché manca la data della gara:

quinto caso - 13 - 11”7 - Ferruccio Bortot, 1962 - 1975, a maggior ragione vale l’annualità del dato poiché addirittura mancano tutti e due i riferimenti-base, data di nascita e data della gara (75 meno 62 = 13).

Sempre pronto a dare ulteriori chiarimenti, a ricevere suggerimenti ed eventuali correzioni documentate perché io possa riscontrarle e convalidarle (su messanger o via e mail -  francopiol42@gmail.com - tel 06.9056244)

Perdonatemi refusi, imprecisioni e lacune. Vi voglio bene!

ORA CERCATE IL VOSTRO NOME!

 

 

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Vincenzo Andreoli (31) e Maurizio Bobbato (15) i nostri supertitolati

Seconda tappa di questo mirabolante viaggio nelle pieghe più remote  e avventurose dell’atletica leggera: i primati trevigiani per età! Una sfida iperbolica agli aridi numeri (con bassissime percentuali di errore: garantisco) dietro i quali si celano infinite storie  di gare, di esaltazioni e di emozioni: memorie incancellabili del proprio felice trascorso sportivo.

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Lo sapevate che a tredici anni Gian Antonio Tramet correva il miglio in 4’38”4 preceduto nella stessa gara (7 giugno 1976) dal quattordicenne Enzo Dal Gobbo in 4’37”7 E, sempre nel miglio, il vittoriese Ettore Barel a 76 anni impiegava 7’ e 50” (Mestre 5 giugno 1993)?

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E ancora: vi viene in mente che il nostro amato Paolino (Paolo Zanatta) a nove anni correva i 1000m. in 3’47”4 e a dieci in 3’28”5 mentre il nostro compianto Benvenuto Pasqualini all’età di 76 anni copriva a Roma la stessa distanza in 4’01”6?

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E continuando: ricordate l’impresa di Abel Campeol (l’enfant prodige che ritroveremo protagonista in molte discipline) negli 800m? A quindici anni con 1’51”87, scavallò il grande Gabriele Ferrero carpendogli lo storico primato allievi di 1’52”5 (a suo tempo primato italiano). Anche qui (terreno fertile dell’internazionale Maurizio Bobbato) gli antipodi richiamano alla memoria lo sconosciuto Francesco Pin (dieci anni con 2’39”9 nel 1980 poi sparito) e l’onnipresente generoso Pasqualini che a 85 anni ha corso gli 800m. a S. Biagio di Callalta in 4’48”43.

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E per finire sui 1500 metri, con la presenza di due eccellenti atleti di valore mondiale , il senior Ivan Heshko e lo junior Benson Esho (due autentici fenomeni approdati nei grandi squadroni di Aldo Zanetti: che bei tempi - mi si perdoni il bisticcio statistico-lessicale). Qui a dieci anni ci provò un certo Daniele Ciancio in 5’20”8 (8 ottobre del 1983 a Catena di Villorba), un ragazzino alle prese col le prove multiple che smise subito e sempre qui, praticamente chiuse la sua gloriosa parabola di atleta il nostro grande Benvenuto (Cervia 6 settembre 2019, campione italiano con il tempo di 9’ 05”75).

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Il mezzofondo (come pure e soprattutto l’affollatissimo fondo) è il top della vetrina per il vasto movimento italiano e trevigiano dei master (e dei comuni mortali: chi a prova di pancetta e acciacchi vari non si è cimentato in qualche campestre da solo o in gruppo?) Tutti i grandi atleti del passato, mezzofondisti e-non sono lì, inquadrati nella corsa, inizio e fine di tutto l’arco sportivo esprimibile, per cui, a parte l’affannosa ricerca, i nomi ci sono tutti e ben distribuiti. E a titoli chi prevale? Tra i seniores, ovvio, il grande Maurizio Bobbato con un totale di 15 titoli sull’altro grande nostro mezzofondista di sempre, Gabriele Ferrero (12 titoli) e tra i master con numeri da consenso bulgaro Vincenzo Andreoli (di cui so poco e niente - a parte tempi e titoli e la lunga militanza nel trevigiano -) con ben 31 titoli (una ecatombe per tutti gli altri atleti master), davanti al plurinominato Benvenuto Pasqualini (lo abbiamo tutti amato molto) con 22 titoli.

Eccovi i virtuali podi  come da tabelle allegate:

800m. seniores - 9 titoli Maurizio Bobbato; 5 titoli Gabriele Ferrero; 3 titoli Ivan Heshko.

800m. master - 17 titoli Vincenzo Andreoli; 9 Benvenuto Pasqualini; 2 titoli Francesco Favaro, Sergio Trinca e Virginio Trentin.

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1000m. seniores - 4 titoli Gabriele Ferrero; 1 titolo tutti gli altri.

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1000m. master - 6 titoli Pier Giorgio Curtolo; 2 titoli Andrea Inama, Fabio Gasparotto e Franco Gasparinetti.

                                                  (Incredibile: per Pier Giorgiofrutto dei suoi tanti pentathlon indoor!)

1500m. seniores - 5 titoli Benson Esho; 4 titoli Maurizio Bobbato; 3 titoli Ivan Heshko.

1500m. master - 12 titoli Vincenzo Andreoli; 10 titoli Benvenuto Pasqualini; 3 titoli Gabriele Ferrero e Francesco Favaro.

Miglio seniores - 1 titolo tutti (in ordine dei tempi realizzati) Ivan Heshko, Leonardo Feletto e Davio Milani.

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Miglio master - 4 titoli Oddone Tubia; 2 titoli Adriano Biscaro e Benvenuto Pasqualini.

 

 

 

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In assoluto tra i seniores:

1° MAURIZIO BOBBATO  15 TITOLI

2° Gabriele Ferrero 12 titoli

3° Ivan Heshko 7 titoli.

In assoluto tra i master:

1° VINCENZO ANDREOLI 31 TITOLI

2° Benvenuto Pasqualini 22 titoli

3° Oddone Tubia 7 titoli.

 

Prossima tappa dovrei riuscire a fare una puntata nel settore femminile e rompere il ghiaccio con le corse veloci (60/100/200/400m.).

(foto di Eduard Ardelean, Roberto Passerini, Gabriele Marsura, Alberto Tozzato e altri - grazie!)

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