Agosto 31st, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

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CAMPIONATI NAZIONALI ASSOLUTI A PADOVA

Peccato nemmeno un oro!

BORGA VANDI E FRARESSO ARGENTO!!!

BRONZO JACOPO ZANATTA E SARA FOLTRAN

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LA MARINI PRIMA TREVIGIANA DOC SUI 100hs

Dodici i nostri finalisti. Martini (10.61 ventoso)

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Cospicua la truppa trevigiana all’assalto dei Campionati Nazionali Assoluti,  (ben 29 atleti) ma non altrettanto fortunata (poteva e doveva andare meglio, via!). Cospicuo anche il bottino orfano però di una medaglia d’oro più che pronosticata: tre pesanti argenti con Mauro Fraresso nel giavellotto (che tempaccio da quelle parte dopo una rovente estate), con Rebecca Borga sui 400m (che si è fatta sorprendere dalla Mangione) e con la marchigiano-moglianese Eleonora Vandi (bel duello con la Bellò). due sudatissimi e strameritati bronzi con il solido Jacopo Zanatta che mancava dalle competizioni da ben due anni  e con la gaiarinese Sara Foltran nella 4×100m della vicina Atletica Brugnera.

Tra i dodici nostri finalisti da immortalare alle cronache il quarto posto di Marco Martini nella 4×100m. con la Riccardi Milano, dopo essersi meritato la semifinale sui 100m in 10”61 ventoso (sesto Loris Tonella nella 4×100m con l’Atletica Marcon), i quinti posti di Elena Marini (bravissima con 13”44, primatista societaria (trevigiana DOC) sui 100hs e seconda assoluta dietro la Mary Massarin (13”31 del 22 giugno 1986 a Trento) e di Matteo Bonora sui 400hs. In finale anche Eleonora Filippetto nel lungo con 6.13 e Martina Lorenzetto con 5.93; Matteo Miani e Virginia Scardanzan (eventuale 3° bronzo promesse) nell’asta; e Antonio Fent nel giavellotto.

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Scheda riepilogativa:

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100m. 12 - Marco Martini 10”61w batteria; 10”76 semifinale;

400m. 2 - argento Rebecca Borga 52”92 (53”95 in batteria); 15 - Samantha Zago 56”19;

800m. 2 - argento Eleonora Vandi 2’05”19 (2’05”17 in batteria);

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4×100m. 3° bronzo Sara Foltran Atletica Brugnera; 4° Marco Martini Riccardi Milano; 6° Loris Tonella Atletica Marcon; Stefano Lamaro Fanfulla Lodi nq;

4×40m. 15° - 3’21”89 Trevisatletica con Leonardo Buso, Miro Buroni, Giacomo Zuccon e Edoardo Caporin; Lucrezia Zanardo - sq. Riviera del Brenta;

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100hs. 5° Elena Marini 13”59 (13”44 in batteria, primato provinciale societario trevigiano precedente Marini 13”58 Nembro 28 giugno 2019);

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400hs. 5° Matteo Bonora 52”8 (52”29 in batteria); 21° Giacomo Zuccon 54”28;

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asta; 11° Matteo Miani 4.70 e Virginia Scardanzan 3.70 ( eventuale 3° bronzo promesse);

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lungo, 8° Martina Lorenzetto 5.85 (5.93 in qualificazione); 9° Eleonora Filippetto 5.83 (6.13 in qualificazione);

triplo, 16° Fabio Camattari 14.10;

peso, non presente Luciano Boidi; 20° Elena Bosco 11.62;

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giavellotto, 2° argento Mauro Fraresso 74.24; 10° Antonio Fent 61.62 (61.62 in qualificazione); 20° Marco De Nadai 49.54; 12° Margherita Randazzo 41.19; 14° Adele Toniutto 38.92; 19° Gloria Pavan 36.84;

decathlon, 3° bronzo Jacopo Zanatta punti 6.961 con:

11″53/7.02/13.09/1.98/50″34 /// 15″37/41.01/3.50/48.71/4′43″81

(le foto sono Fidal/Colombo)

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Fidal Treviso

ASSOLUTI: TRE TREVIGIANI SUL PODIO A PADOVA

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Due argenti e un bronzo. Ecco il bilancio della spedizione trevigiana agli Assoluti di Padova. Seconde piazze per Mauro Fraresso nel giavellotto ed Eleonora Vandi negli 800, terzo posto per Jacopo Zanatta nel decathlon.

 Da segnalare anche i quinti posti di Elena Marini nei 100 ostacoli e Matteo Bonora nei 400 ostacoli.

Questi i risultati trevigiani nel fine settimana tricolore di Padova. Uomini. 100: 12. Marco Martini (Atl. Riccardi Milano 1946) 10”76/+0.2 (10”61/+2.1 in batteria). 4×100: 4. Atl. Riccardi Milano 1946 (Marco Martini) 41”60, 6. Atl. Biotekna Marcon (Loris Tonella) 41”71. 4×400: 16. Trevisatletica (Leonardo Buso, Miro Buroni, Giacomo Zuccon, Edoardo Caporin) 3’21”89. 400 ostacoli: 5. Matteo Bonora (Team Treviso) 52”48 (52”29 in batteria), 21. Giacomo Zuccon (Trevisatletica) 54”28 (in batteria). Asta: Matteo Miani (Assindustria Sport Padova) non classificato in finale (tre errori sulla misura d’ingresso a 4.70). Triplo: 16. Fabio Camattari (Atl. Biotekna Marcon) 14.10 (+0.2). Giavellotto: 2. Mauro Fraresso (Fiamme Gialle) 74.24, 10. Antonio Fent (Carabinieri) 61.62, 20. Marco De Nadai (Vittorio Atletica) 49.54 (in qualificazione). Decathlon: 3. Jacopo Zanatta (Silca Ultralite Vittorio Veneto) 6.961 punti.
Donne. 400: 15. Samantha Zago (Trevisatletica) 56”19 (in batteria). 800: 2. Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) 2’05”19 (2’05”17 in batteria). 4×400: Atl. Riviera del Brenta (Lucrezia Zanardo) squalificata. 100 ostacoli: 5. Elena Marini (Team Treviso) 13”59/-0.2 (13”44/+1.4 in batteria). Asta: 13. Virginia Scardanzan (Atl. Silca Conegliano) 3.70. Lungo: 8. Martina Lorenzetto (Bracco Atletica) 5.85/-1.4 (5.93/+1.4 in qualificazione); 9. Eleonora Filippetto (Team Treviso) 5.83/-1.7 (6.13/+0.9 in qualificazione) Peso: 20. Elena Bosco 11.62 (in qualificazione). Giavellotto: 14. Adele Toniutto (Team Treviso) 38.92 (in qualificazione), 19. Gloria Pavan (Vittorio Atletica) 36.84 (in qualificazione).

 

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Agosto 24th, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

RASSEGNA STAMPA

(Gazzettino e Tribuna di Treviso)

a cura di Mirco Martorel

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DAVIDE PIEROBON 5.813p. NEL DECATHLON

Sfiorato il primato allievi di Tiziano Feletto che ha 5.921p.

Ci ha provato Davide Pierobon e al primo tentativo ad Agordo nel decathlon allievi ha sfiorato il primato detenuto da Tiziano Feletto con 5.921 punti (Rieti 17 giugno 2017). Davide, modesto nell’alto e sui 1500m. ha racimolato 5.813 punti (punte di diamante lungo, disco e peso) con questa sequenza: 100m 11”91; peso 13.62; lungo 6.05; alto 1.68; 400m 54”97 /// 110hs 17”00; disco 41.57; asta 3.40; giavellotto 41.31; 1500m 5’15”35. Punti di forza di Tiziano appunto alto (2.01), 1500m (4’43”14) e giavellotto (49.11).

Bravo anche Filippo Peruch con 5.338 punti (iceberg sui 100m 11”58 ventoso; 16”02 sui 110hs; e 12.42 nel peso): Simone Corona del 2004 ha raccolto 4.671 punti (alto 1.74)

Nelle altre gare migliora ancora l’allieva Francesca Bergamin sui 100m (12”72). Ottimi gli ostacolisti Massimiliano Bordignon (14”44), Manuele Bresolin (15”76) e Isabella Cherie Bobda (15”18). Primattori sui 5000m Nicolò Bedini (15’08”07) e Sofia Tonon (19’14”58).

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Da sx Davide (primo) e Filippo (terzo)

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Agosto 11th, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

 

 

BONORA A PAVIA 48”48 SUI 400m.

Nicolò Bedini 3’56”44 a Udine - Moret vince il peso

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Agosto 8th, 2020

08/08/20 ore 13:21:48

Racconti dall’aldiqua, caleidoscopio d’amore in dodici scatti di Franco Piol

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Categoria: LIBRI

Pubblicato Sabato, 08 Agosto 2020 01:08

  • Giovanni Lauricella



Ennesimo libro dell’infaticabile Franco Piol, un nuovo successo che va a sommarsi a quelli avuti nella sua interminabile carriera.  Franco Piol attraverso dei racconti (Racconti dall’aldiquà, Augh! Edizioni), ci porta come per magia in un mondo inconsueto di probabili ricordi, che l’autore propone come se fossero aneddoti del suo passato e che definisce come degli scatti fotografici, dei flashback, immagini che compongono un caleidoscopio che rappresenta “il mondo degli ultimi, degli emarginati, dei diversi …” come ha ben scritto Selene Gagliardi nella prefazione.

 

Una narrazione vista dall’angolo più scomodo, quello più inconsueto, servita come un menù dove assaggi vari aspetti umani prima ignorati, dove testi caratteristiche umane che un pensiero preminente emargina ma che Franco Piol rende interessanti elaborando in senso poetico  un’attenta analisi dei personaggi.

 

Singoli aspetti di una vita trascurata da tutti, resi poetici proprio perché intrisi di tanta lirica: Un Natale diverso, Sola a testimoniar la luna, Suor Maria Geltrude, E questo è il fiore, Slam!, Ritorno al provino, Ricetta acara, Parlar d’amore, Celestino, Dispetto amoroso, Mare bambino, Io e Klavine, ovvero due passi dal mare, Morte a Mestre. Episodi che sono una particolare sorta di realismo magico reso accattivante da un continuo scoprire che compone il complesso della narrazione in una forma appagante, perché questi racconti, se scritti in maniera diversa, sarebbero frammenti crudeli di vite miserabili, mentre invece tutto ti appare così toccante da superare l’angoscia degli argomenti toccati al punto che non smetti di leggere per non perderne la coinvolgente sequenza scenica.

 

Infatti, c’è una tensione offerta da un’immagine contenitore come canovaccio di situazioni che ti portano a cogliere il messaggio dei racconti di Franco Piol, non a caso ideatore di lavori teatrali, sceneggiatore, regista e poeta, che crea sapientemente questo particolare tipo di narrativa. Per chi lo conosce, non è una sorpresa, anche se si rimane lo stesso coinvolti da quello che ci si ritrova a leggere.

 

Tra tutti i suoi racconti preferisco quelli che hanno “l’inquadratura dal basso” come diceva Wim Wenders, ovvero quella dei bambini che, proprio per la loro bassa statura e per la loro naturale spontaneità nel definire le cose, le vedono per quello che sono, senza le coperture che dall’alto ti impediscono di vedere e capire; così ti appare il mondo in maniera diversa e vera, paradossalmente analitica e più piena di significati inconsueti.

 

Racconti dall’aldiquà è anche un inconsueto spaccato sociale che comunemente non viene tenuto da conto, “scatti”come li definisce l’autore, brevi momenti, che sono una continua scoperta di aspetti umani trascurati, che si rivelano in una melodia di situazioni, resi poeticamente fruibili dalla sagace abilità di scrittura che l’autore somministra per stimolarti a proseguire con lui un viaggio nei tristi meandri di un umanità profonda. 

 

Una più dettagliata trattazione andrebbe fatta per “Morte a Mestre”, dedicato ad Alberto Pudia: questo è un capitolo di Racconti dall’aldiquà che rivela una serie di particolarità care predilette dall’autore e che fanno, per così dire, il pezzo forte del libro.

 

Dai racconti “Celestino”, “Parlar d’amore” “Slam! Ritorno dal provino” sono state realizzate altrettante pieces teatrali. Dal racconto del 1963 “E questo è il fiore” hanno avuto ispirazione due kombinat teatrali: “Resistenza ieri, oggi” (1968/1969) e “Le macchie nere del racconto” (1987) da me recensito in Agenzia Radicale.

 

Agosto 4th, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

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ZANATTA C’E’!!!

ESORDIO CON 7.009 PUNTI

Azzurri in luce al Meeting 12+12 Epta-Deca, l’edizione inaugurale dell’evento dedicato alle prove multiple al campo Bruno Betti di Firenze. Tra gli uomini brilla il ventenne Dario Dester (Cremona Sportiva Atl. Arvedi) che si conferma in piena crescita: 7655 punti nel decathlon, quasi duecento in più rispetto all’esordio di tre settimane fa (7457 a Casalmaggiore) diventando il terzo under 23 italiano di sempre, al primo anno di categoria. E per il recordman juniores, quinto nel 2019 agli Europei U20, non è più così lontana la migliore prestazione nazionale promesse, 7871 di William Frullani nel 2001 quando vinse il bronzo agli Europei in questa fascia di età. Significativo anche l’exploit del 21enne Lorenzo Naidon (Us Quercia Trentingrana) a quota 7443 per un progresso di oltre 500 punti, al rientro dopo uno stop invernale, e cinque record personali nelle singole specialità. Terzo con 7009 un ritrovato Jacopo Zanatta (Silca Ultralite Vittorio Veneto), classe ’96, che da tre anni non completava un decathlon. Nell’eptathlon femminile la campionessa italiana Sveva Gerevini (Cremona Sportiva Atl. Arvedi) vince con 5675 punti e firma il suo secondo risultato in carriera. La 24enne azzurra, che ha fatto meglio solo agli Assoluti di Bressanone dell’anno scorso (quando realizzò un notevole score di 5907), precede due atlete under 20: Elisa Tosetto (Safatletica Piemonte, 4842) e Linda Maria Pircher (Sv Lana Raika, 4648), ambedue al personale.

DECATHLON - Si riparte dai 110 ostacoli e Lorenzo Naidon timbra un altro personal best con 14.56 (0.0) e oltre due decimi di progresso, che si aggiunge a quelli di ieri nel lungo e sui 400 metri. Alle sue spalle Dester in 14.70 sfiora il recente 14.65 di Savona (ottenuto però non in una prova multipla), poi 15.16 per Zanatta. Nel disco torna in pedana Simone Cairoli (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), per una delle poche gare che ha in programma durante questo weekend, e coglie un buon 38,02 a mezzo metro dal proprio miglior risultato di sempre. Poco più dietro Zanatta (37,30) e Dester (37,23), circa tre metri in meno del decathlon di tre settimane fa a Casalmaggiore, invece Naidon perde qualche punto dagli avversari con 33,93. L’asta con 4,70 va a Dester (che aveva saltato 4,90 al meeting di Vittorio Veneto). Prosegue la serie di record personali per Naidon, che sale a 4,60 incrementando di dieci centimetri il suo limite, e Zanatta supera la quota di 4,30. Nel giavellotto, di nuovo una prestazione vicina ai suoi massimi livelli per Simone Cairoli con 58,62, a un metro esatto dal 59,62 degli Europei di Berlino 2018. E anche Dester con 53,58 si esprime nei dintorni del 54,55 di metà luglio. Chi invece si migliora è ancora Naidon, 49,58 per due metri e mezzo di “upgrade” nell’unico lancio che sceglie di fare, ma anche Zanatta, 49,81 dopo tre anni. Si chiude con i 1500 metri: Dester 4:43.50 e Naidon 4:46.83, alternandosi in testa all’inizio della gara di mezzofondo, seguiti da Zanatta con 5:09.47. Ai piedi del podio il ventenne Riccardo Miglietta (Atl. Vicentina, 6465 PB) e lo junior Alessandro Sion (Safatletica Piemonte), maggiorenne tra pochi giorni, 6430 punti alla prima esperienza in un decathlon assoluto.

(Questa la sequenza completa di Jacopo dei 7.009 punti:

100m -784/lungo -811/Peso -619/alto -794/400m. -767 ///

110hs -830/disco -610/asta -702/giavellotto -586/1500m -506

11″35/6.99/12.21/1.99/51″05 // 15″16/37.30/4.30/49.81/5′09″47

 

 

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