Ottobre 15th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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CADETTI A JESOLO: 5 MEDAGLIE E 10 FINALISTI SU 14!

Trevigiani in ottima forma

CAMATTARI BORGA SCARPIS MARTOREL E ZORDAN

POI LA GATTO TRONCHIN ARPIONI E PIETRANGELI.

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Con i campionati nazionali cadetti di Jesolo si è praticamente chiusa la stagione atletica 2013 all’aperto. E, visti i risultati, convengo che è stata proprio una stagione ricca di eventi con molti atleti di vertice in tutte le categorie.

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Tra i cadetti si nota subito che, della pattuglia trevigiana a Jesolo, ben dieci atleti su quattordici invitati hanno brillato di luce propria, sfoderando ben cinque medaglie (tre argenti e due bronzi) e, addirittura dieci finalisti (tra i primi otto!). E poteva andare ancora meglio: sottolineo che, per una operazione (conclusasi positivamente) Nikol Marsura non è stata in condizione di competere per una medaglia (e i tempi e le capacità li aveva eccome), eppure, coraggiosamente si è lo stesso messa in gioco, brava Nikol (non si illudano le “avversarie” datele il tempo di rimettersi in forma e ce ne sarà per tutte…Forza Nikol!!!). Inoltre mancavano altri due nostri assi, Fabrizio Talamini (300m. in 36”94) e Edoardo Balzi (100hs, in 14”09): hanno tout court  smesso, hanno abbandonato l’atletica. Si può?

Un bottino insomma di cui rallegrarsene e farne gran tesoro per domani.

 

L’argento.

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Partito con la ferma intenzione di lasciare nitida la sua impronta, Fabio Camattari (con in tasca già il primato trevigiano, strappato a Massimo Buttazzi, 13.32 del 1988), arrivava a Jesolo con la quarta misura (13,37) e poco manca che nell’ultimo “zompo” di 13,51 (vento  -1,7, “vento, vento, portami via con te ” diceva una canzone…), insidi il primo posto del coetaneo campano Mauro D’Ambra  13,63 –vento +0,6- (che, con quel salto, ha confessato, “di aver tremato di brutto…”); ha gioito fino alle lacrime invece lo zio Luciano Rigo (il nostro triplista per eccellenza, primo trevigiano di sempre con i suoi tre balzi a 16,40!): se Fabio, intraprenderà la luminosa carriera dello zio, il nipote parte davvero bene e con un ampio margine: Luciano quindicenne saltava “solo” 12,72 (e allora era terzo cadetto trevigiano di sempre dietro appunto a Massimo e a Davide Berton secondo con 13,12), un vantaggio già di 79 centimetri, altri tempi, vero Luciano? In bocca al lupo Fabio.

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Le due belle velociste Annamaria Scarpis e Rebecca Borga le ricordate , sì, trionfare nel 2012, sempre a Jesolo nella staffetta 4×100m. con tanto di primato nazionale!!! Quest’anno in compagnia di Emma Girardello e di Moillet Kouakou, quasi a ripetersi, hanno colto il secondo posto in 48”80, reginette, nella storia italiana delle velociste, nella loro breve permanenza nella categoria cadette.

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Il bronzo.

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I presupposti, quest’anno  c’erano anche per i velocisti cadetti (in generale la nostra velocità, a parte Marco Martini e “l’anziano” Mirko Turri, langue ormai da troppo tempo…) e Nicola Martorel, una stagione, la sua, tutta da incorniciare, a cui era sfuggito il podio sugli 80m. per un suo imprevisto “ritardo” alla partenza, grazie all’azione vigorosa di Elia Zordan (eccezionale ostacolista!) e dei coetanei Federico Floro e Davide Massaro, è andato a conquistarsi un meritatissimo terzo posto: bronzo per i quattro alfieri veneti della staffetta 4×100m. corsa in 44”30!!!

 

Quarto posto (medaglia di cartone).

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Un grando plauso alle due trevigiane piazzatesi quarte, ad un soffio dal podio: sono Teresa Gatto, splendida sui 300hs, in 46”67 (ma in batteria PB con 46”26!) e Rebecca Borga (vestitasi più tardi “d’argento” con la staffetta veneta), 41”39 sui 300m. (in batteria aveva corso in 40”90, avvicinado un po’ il PB del 2012 di 40”32, primato trevigiano elettrico, mentre Sabrina Pozzobon detiene quello manuale con 40”1)

 

Quinto posto.

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Bel posto riservato a Nicola Martorel “sfortunato” sugli 80m. con 9”37 (in batteria meglio con 9”23) e a Elia Zordan, rivelazione dell’anno sugli ostacoli, 13”80 sui 100hs. (in batteria PB con 13”69) poi i due si sono ben consolati con il bronzo della staffetta!

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Gli altri finalisti.

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Contro le avversità tutte, il vittoriese della Nuova Polisportiva Libertas Sacile, Davide Arpioni ha dato una eccellente risposta sul campo agganciando il sesto posto nel pentathlon con il suo nuovo Pb di 3.397 punti, migliorando ostacoli, alto e lungo, con la sequenza: 100hs. 14”58- alto 1,79- giavellotto 35,49 /// lungo 5,59- 1000m. 3’03”98.

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E’ mancato invece un pizzico di fortuna ad Anna Tronchin (quanno ce vo’, ce vo’… si dice a Roma e Roma porta bene ad Anna!), quarta insieme ad altre nell’alto, ma solo 1,55, e lei vale di più (una giornata storta capita a tutti!): sarà la nostra futura vedette nell’alto?…

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Lanciatori crescono! Insperata ma davvero meritata la finale guadagnata “con i denti” da Giuseppe Pietrangeli nel peso: buono il suo 14,13. Forza Giuseppe, c’è posto  per far parte del gruppo dei vari Gjeli, Boidi, Tomietto, Vendrame, Benedetti

 

Gli altri piazzamenti.

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Restano il decimo posto di Deborah Zilli sui 1000m. (davanti alla coraggiosa Nikol e alla simpatica Veronica Camerin), l’undicesimo posto dell’aitante Marco Scremin nel lungo, sopra i sei metri: crescerà, e anche molto, vedrete, è davvero un bell’atleta!

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Crescerà anche la bella Irene Piazza, qui dodicesima sugli 80hs, con un ottimo 12”36 e per la dolcissima Annamaria Scarpis, soltanto 10”60  (in batteria 10”39) sui suoi 80m. (affollatissimi) e tredicesimo piazzamento, ma (lei ha un 10″15), non lasciatevi ingannare, la bella Annamaria ha la stoffa della campionessa (confermata dalla bella prova di staffetta!).

 

 

Maratonina di Pordenone, festa e dominio kenyano

Dietro Matteo (9°) il nostro Lorenzo De Conto (11°)

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PORDENONE. Vittoria del kenyano Kimtai Kibet e dominio della pattuglia di atleti africani nell’ottava edizione della Maratonina dei Borghi di Pordenone. Il tempo del vincitore è stato di 1.03.18. Ad accoglierlo, all’arrivo, il sindaco Claudio Pedrotti, il presidente dell’associazione Equipe, organizzatrice della manifestazione, Luciano Sgrazzutti, e tanto publico.

Al secondo posto, con un ritardo di 27 secondi, si è classificato John Kosgei, del team Atletica Civitas Olbia, anche lui keniano, in 1.03.45. L’ultimo gradino del podio è stato conquistato dal connazionale David Tum Kiplagat in 1.04.03.

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Tra le donne, prima l’atleta del Ruanda Claudette Mukasakindi (Atletica 2005), che ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012 e ha chiuso la Maratonina dei Borghi in 1.20.16. Dietro di lei, per soli 9 secondi, Isadora Castellani, del club Maratonina Udinese, che ha mantenuto la testa della corsa per parte del percorso. Terza Maurizia Cunico(Rhodigum Team) in 1.22.43.

Il premio Panathlon, destinato al primo atleta pordenonese classificato è stato vinto da Giovanni Ionni, settimo assoluto in 1.12.18.

Gli atleti, alla fine della gara, riconsegnando il microchip in una delle quattro urne che rappresentavano i quartieri della città, hanno votato per il Trofeo dei Borghi, eleggendo come campione Torre, per il secondo anno consecutivo. Secondo il quartiere Centro, terza la circocrizione Sud, dopo un serrato testa a testa.

Gli iscritti quest’anno sono stati 536. Poco meno di 500 gli arrivati, in una splendida giornata di sole e con tanta gente lungo le strade.

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I trevigiani in corsa:

Il nostro amico avianese Matteo Redolfi è giunto nono in 1h 16. 17.

11° Lorenzo De Conto, 1h 17. 15.

12° Guido Dalla Torre, 1h 17. 20.

13° Fiippo De Conto, 1h 18. 18.

Poi Rudi Crosato, Michele Baldo, Giuliano Bisol, Devid Zoia, Mauro Dalla Torre, Corrado Gasparini e Massimiliano Toffolon.

Tra le donne, Chiara Pillon ed Alessia Bragato.

 

 

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Silvia Serafini

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Finale a Limone world series! Una gara spettacolare degna di una finale mondiale! Anche se per me non è’ andata come sperato ci ho tenuto ad esserci e sono contentissima per aver portato a termine tutti i miei obbiettivi per la stagione 2013!
Non resta che ringraziare le numerose persone che mi hanno sostenuto in ogni modo Greg Andrea Fabio Joana i miei stupendi compagni di squadra del team Italiano e International che per me sono un grande esempio…infine tutti gli atleti e non che mi seguono e che ogni Domenica mi dicono “in bocca al lupo” . Un grazie particolare anche ad Agisko per il supporto in quarta lunga stagione!
Ora si torna a scuola sognando la prossima estate

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Ottobre 14th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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CADETTI: SPINELLO E LUNARDON SONO D’ORO,

 VENETO SECONDO

Staffette d’argento e di bronzo con

la Scarpis e la Borga, Martorel e Zordan!!!

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Lombardia prima, Veneto secondo. Il campionato italiano cadetti, a Jesolo, ribadisce gerarchie note da tempo. Questa volta, la Kinder+Sport Cup finisce in Lombardia, mentre la selezione di casa, dopo il titolo vinto nel 2012, si deve accontentare di un comunque ottimo argento (l’ottavo negli ultimi dieci anni), che conferma la grande tradizione dei vivai veneti. La Lombardia ha primeggiato sia in campo maschile che in quello femminile, totalizzando complessivamente 590 punti. Il Veneto – secondo con le cadette e terzo con i cadetti – si è fermato a 529, precedendo, in una classifica cortissima dal terzo al sesto posto, Toscana (496), Piemonte (493), Friuli (490) e Lazio (489).

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Per la selezione guidata dal fiduciario tecnico Enzo Agostini è stato un fine settimana da incorniciare. Alla bella prova di squadra, il Veneto ha infatti abbinato 13 medaglie: tre ori, cinque argenti e cinque bronzi. Dopo la vittoria ottenuta sabato dalla veronese Francesca Tommasi nei 2000 metri, oggi sono giunti altri due successi, entrambi targati Fiamme Oro Padova. Gioi Spinello ha vinto i 300 ostacoli in 44”60, tenendo fede ai pronostici, ma soffrendo più del previsto l’opposizione dell’emiliana (di famiglia nigeriana), Desola Oki, finita a soli 6 centesimi dalla padovana. Alice Lunardon ha confermato nel pentathlon, con un bottino totale di 4.262 punti, la supremazia che già si era delineata sabato nella prima parte di gara.

Agli argenti vinti nella giornata inaugurale da Fabio Camattari (triplo), Andrea Marin (asta) e Margherita Rizzetto (martello), si sono aggiunti quelli conquistati dal bellunese Alberto Dal Sasso nei 1000 metri (2’35”79) e dalla 4×100 femminile, composta dalla trevigiana Annamaria Scarpis, dalla rodigina Emma Girardello, dalla trevigiana di maglia veneziana  Rebecca Borga e dalla vicentina Moillet Kouakou (48”80). Un altro atleta berico, Simone Busnardo (1.92 nell’alto), la già citata Girardello (41”07 nei 300), la bellunese Ilaria Fantinel (2’58”35 nei 1000) e la 4×100 maschile (in pista il bellunese Federico Florio, il trevigiano Nicola Martorel, il padovano Davide Massaro e il trevigiano di maglia vicentina Elia Zordan) si sono invece piazzati al terzo posto, così come Martina Cuogo (disco) aveva fatto il giorno prima.

Dopo cinque giornate di gara si è concluso un doppio appuntamento tricolore che, nell’arco di due week-end, ha fatto di Jesolo la capitale dell’atletica giovanile. Al terzo appuntamento tricolore consecutivo, dopo due stagioni in cui lo stadio Picchi ha ospitato il campionato italiano cadetti, il bilancio è ancora una volta positivo. “Quanto siamo riusciti a fare in questi anni ci pone come un partner sicuro e affidabile nei confronti del mondo sportivo e, in particolare, della Federatletica – commenta Ennio Valiante, assessore allo Sport del Comune di Jesolo e presidente di un comitato organizzatore che comprendeva anche il Comitato provinciale della Fidal e l’Atletica Jesolo Turismo -. Per il futuro stiamo valutando iniziative che consentano a Jesolo di porsi all’avanguardia della proposta sportiva. Abbiamo la volontà di realizzare eventi nuovi e legati ad un’area internazionale che ci comprende e alla quale siamo molto legati, penso in particolare a Germania e Austria. Stiamo ragionando su un format organizzativo inedito, che porti i giovani e non solo a cimentarsi in competizioni valide sotto l’aspetto sportivo, ma anche della socializzazione. Presto presenteremo una proposta articolata, intanto godiamoci il successo di questi due week-end”.

RISULTATI 2ˆ GIORNATA.

CADETTI. 300: 1. Samuele Puca (Abruzzo) 36”18, 12. Andrea Chemello (Veneto/Asi Breganze – Vi) 37”34. 1000: 1. Leonardo Cuzzolin (Lombardia) 2’35”38, 2. Alberto Dal Sasso (Veneto/Ana Feltre – Bl) 2’35”79, 6. Stefano Bernardi (Veneto/Gs Quantin – Trattoria I Novembre – Bl) 2’41”25, 22. Giovanni Marenda (Veneto/Atl. Schio – Vi) 2’48”41. 300 hs: 1. Antonio Cellamare (Puglia) 39”00, 4. Giovanni Schievano (Veneto/Cus Padova) 39”86, 8. Gift Nwachukwu (Veneto – Csi Fiamm Vicenza) 41”26. Alto: 1. Stefano Sottile (Piemonte) 1.98, 3. Simone Busnardo (Veneto/Gs Marconi Cassola – Vi) 1.92, 17. Riccardo Miglietta (Veneto/Gs Marconi Cassola – Vi) 1.75, 18. Samuele Ebert (Veneto/Pol. Lib. Lupatotina – Vr) 1.75, 20. Sebastiano Corrò (Veneto/Lib. Mirano – Ve) 1.70. Peso: 1. Andrea Proietti (Lazio) 17.64, 8. Giuseppe Pietrangeli (Veneto/Mastella Quinto – Tv) 14.13, 13. Marco Lenzoni (Veneto/La Fenice 1923 Mestre) 12.62. Disco: 1. Edoardo Bertolli (Toscana) 45.07, 8. Samuele Corrocher (Veneto/Lib. Sanp – Pd) 33.81. 4×100: 1. Friuli Venezia Giulia (Michael Fichera, Ferdinand U. Egbo, Sebastian Simonetti, Andrea Variola) 43”28, 3. Veneto (Federico Florio, Nicola Martorel, Davide Massaro, Elia Zordan) 44”30. Pentathlon: 1. Michele Brini (Emilia Romagna) 3.920 punti, 6. Davide Arpioni (Friuli Ve.Giulia), qui nella foto sotto, sul podio di campione regionale dell’alto,  3.397 PB, (14”58-1,79-g. 35,49 // 5,59-3’03”98) 15. Costantin Dragos Gheorghie (Veneto/Fiamme Oro Padova) 2.826 punti (15”87/100 hs; 1.58/alto; 32.65/giavellotto; 5.06/lungo; 3’02”08/1000).

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Rappresentative: 1. Lombardia 293, 2. Lazio 271, 3. Veneto 253.

CADETTE. 300: 1. Sofia Bonicalza (Lombardia) 40”86, 3. Emma Girardello (Veneto/Rhodigium Team) 41”07, 4. Rebecca Borga (Veneto/Biotekna Marcon) 41”29. (in batteria 40”90) 1000: 1. Marta Zenoni (Lombardia) 2’52”69, 3. Ilaria Fantinel (Veneto/Ana Feltre – Bl) 2’58”35, 8. Giulia Schiff (Veneto/Atl. Riviera del Brenta – Ve) 3’05”25, 10. Deborah Zilli (Veneto/Sernaglia Villanova – Tv) 3’05”86, 17. Mariachiara Celato (Veneto/Athletic Club Belluno) 3’10”37, 18. Nikol Marsura (Veneto/Trevisatletica) 3’10”41, 24. Veronica Camerin (Veneto/Lib. Tonon Vittorio Veneto) 3’18”30. 300 hs: 1. Gioi Spinello (Veneto/Fiamme Oro Padova) 44”60, 4. Teresa Gatto (Veneto/Mastella Quinto – Tv) 46”67, (in batteria 46”26 PB),  6. Anna Polinari (Veneto/Us Intrepida – Vr) 46”95, 10. Angela Brandstetter (Veneto/Asi Atl. Breganze – Vi) 47”19. Asta: 1. Gaia Guadagnini (Piemonte) 3.50, 12. Beatrice Cappellozza (Veneto/Vis Abano – Pd) 2.70. Peso: 1. Sydney Giampietro (Lombardia) 14.93, 8. Tatiana Corso (Veneto/Atl. Valpolicella – Vr) 11.23. Giavellotto: 1. Francesca Bolpagni (Lombardia) 47.38, 4. Cristina Corona (Veneto/Marciatori Calalzo – Bl) 42.56, 6. Celestine D’Ademo (Veneto/Pol. Lib. Lupatotina – Vr) 41.41. 4×100: 1. Lombardia (Camilla Maestrini, Sofia Bonicalza, Giulia Preda, Alessia Pavese) 48”31, 2. Veneto (Annamaria Scarpis, Emma Girardello, Rebecca Borga, Moillet Kouakou) 48”80. Pentathlon: 1. Alice Lunardon (Veneto/Fiamme Oro Padova) 4.262 punti (12”10/80 hs; 1.54/alto; 34.77/giavellotto; 5.40/lungo; 1’47”72/600 m), 9. Stefanì Barbiero (Veneto/Atl. Riviera del Brenta – Ve) 3.668.

Rappresentative: 1. Lombardia 297, 2. Veneto 276, 3. Toscana 263.

 Rappresentative (cadetti + cadette): 1. Lombardia 590, 2. Veneto 529, 3. Toscana 496.

I RISULTATI COMPLETI

 

In allestimento l’articolo di approfondimento!!!

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3° Memorial Dario Battiston a Pieve di Soligo

Ben oltre le mille unità, il numero dei partenti delle tre manifestazioni , dell’ambito podistico pievigino, questa mattina.

Gore Tex Trail, Prosecco Trail e passeggiata, un trittico di successo sui 26,16 e 6 chilometri

di Alex Geronazzo

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Piazza di Pieve di Soligo gremita sin dalle prime luci del mattino e per noi, io e Moreno, stadio da amplificare e piazza , al pari, da animare.
C’era la classica emozione della prima volta, poichè era appunto per me l’esordio a questa gara come commentatore.
Volti noti e la solita cordialità nei miei confronti. Al mondo della corsa io voglio dire che, sentitamente, ricambio. Eh sì, perchè la voce prestata all’aria, non sempre risulta simpatica, ma il runner…il runner apprezza ciò che sei, lo sa ed altro non chiede.
Entro in cronaca con le esplosioni emozionali della partenza in Borgo Stolfi. Ore 9 ed ore 9 e 15. Sono partiti, vado allo stadio.
In breve raggiungo l’auto costeggiando al passo , un canale con piccole anatre che paiono godere della giornata di festa, un bel parco e il suono melodioso dell’acqua quieta, che scorre…e vado, a mio modo scorro anch’io.
Allo stadio iniziano ad arrivare i camminatori, Bimbi, cagnolini e famigliole, una vera festa.

Poi si comincia. Matteo Stradiotto arriva a braccetto con Gabriele Fantasia che, cavallerescamente cede il passo al giovane avversario, il quale merita la vittoria del Prosecco Trail e la conquista del Memorial Battiston, indimenticato formatore dell’atletica leggera giovanile ed atleta di alta classe negli anni ‘60 e ‘70. E’ un piacere presentare poi, quando è venuto il momento, la consegna del premio, da parte del figlio e della moglie Luciana Saccol, condensato di eleganza e savoir faire.
L’importanza del ricordo verso chi ha fatto dello sport una variazione culturale da tramandare a molti allievi e tifosi è un bene prezioso da conservare.
Dietro a Stradiotto e Fantasia, Davide Camerin completa il podio, con Andrea De Martin e Giuseppe Vian , quarto e quinto.
In campo femminile Laura Basso a precedere di poco, sul traguardo, Silvia Marson. Zona premio completata da Mara Dal Borgo, Angela Calligaro, Francesca Lotto.
Per il Gore Tex Trail 3rd Run, tutto è differente. Radio corsa, che aggiorna, ci dà notizie che variano, come variano le posizioni di testa.
All’inizio è Fregona a trainare il gruppo con Moretton , Geronazzo e Molin a fare da inseguitori tenaci e diretti. Fino al 15° Lucio tiene la testa, poi il friulano azzurro d’ultra trail attacca e cerca di far sua la gara , da aggiungere ad UltraBericus e Troi dei Cimbri, quest’anno già in bacheca. Fregona non molla, Molin par di sì. Nel mentre la gara femminile vede l’alternarsi in testa di Follador, De Franchesch e da ultima Silvia Rampazzo che rincorre e poi contrattacca al 18° circa.

Al 20° chilometro Moretton è primo, ma dietro qualcosa accade.
Ivano Molin ha un impeto inatteso dagli avversari e aggancia la testa.
Al traguardo precederà , siglando il tempo di 2.04.09 , Fregona e Moretton. Il mito di Auronzo fa centro anche al Gore Tex, che inserisce nel suo palmarès ricchissimo. Dal quarto in poi, Ivan Geronazzo, Mirko Righele, Giuliano De Zanet, Alberto Furlan, Luciano Meneghel, Stefano Basso, Luciano De Lazzer.
Tra le donne Silvia Rampazzo conquista forse la vittoria di maggior prestigio della sua carriera podistica, precedendo la cadorina De Francesch e la valdobbiadenese Cristiana Follador.
Nelle dieci, a seguire il podio, Monica Penzo, Fabia Gallina, Sara Ferraro, Asia Noacco, Simona Dalla Riva, Ivana Dall’Armi e la varesina del triathlon Bianca Morvillo.
In coda alla cronaca una riflessione.
Questa mattina alle sei ero a dare audio all’aere dello stadio ed ho avuto l’onore, da parte di sua maestà la natura, di poter godere della piu’ bella alba che potessi sperare di vedere. Un quadro dai toni caldi che pareva opera del Tintoretto.
Signori, grazie.

Ottobre 13th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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CADETTI: ORO PER LA TOMMASI, IL VENETO E’ SECONDO

Argento per Camattari e PB con 13,51

Martorel e Zordan quinti (e buoni tempi in batteria)

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Venezia lancia il Veneto nella giornata inaugurale dei campionati italiani cadetti, abbinati alla Kinder+Sport Cup. Allo stadio Picchi di Jesolo bisogna attendere il pomeriggio per applaudire la prima medaglia della rappresentativa di casa. La conquista una outsider, la mestrina Margherita Rizzetto (La Fenice 1923), che nel martello si migliora di oltre 6 metri e conquista un inatteso argento. Per l’allieva di Raffaele Sartorato il primato personale arriva già alla seconda prova, con un bel 45.69. Poi, al quinto lancio, Margherita cresce sino a 49.30, misura che per qualche minuto vale anche il titolo. Ci penserà l’abruzzese Beneduce, favorita della gara, a ripristinare le gerarchie, con un ultimo lancio a 52.63, ma la Rizzetto conquista comunque un grande risultato.

Veneziano è anche il secondo podio veneto di giornata. Fabio Camattari (Biotekna Marcon) interpreta una prova tutta grinta nel triplo, raggiungendo l’argento all’ultimo salto. Il suo 13.51, penalizzato da un sensibile vento contrario (-1.7), vale il secondo posto (a 12 centimetri dall’oro) e il nuovo primato personale. La noalese Martina Cuogo (Sporting Club) completa il tris di medaglie veneziane con un bel bronzo nel disco: per lei un 34.31 che significa anche il nuovo record personale (circa 3 metri di progresso). Il primo oro veneto arriva sul finire di giornata da Francesca Tommasi (Insieme New Foods), che tiene fede al pronostico, dominando i 2000 metri. La veronese, argento 2012 alle spalle della Reina, è nettamente superiore alla avversarie, ma non si risparmia, chiudendo in 6’14”77, record personale migliorato di circa 2” e primato regionale, oltre alla conferma del quarto posto nella graduatoria italiana di tutti i tempi.

In chiusura di giornata, argento per il vicentino Andrea Marin (Gs Marconi Cassola), bravo a migliorarsi nell’asta sino a 3.85. E’ lui il miglior atleta alle spalle del friulano Max Mandusic che, salendo a 4.40 (e poi tentando inutilmente i 4.60 del record italiano di categoria) realizza uno dei migliori risultati della giornata. Si chiude con la Lombardia in testa dappertutto, ma il Veneto, dopo un avvio stentato, è secondo con le cadette (a pari punti con la Toscana), terzo con i cadetti (alle spalle anche del Lazio) e secondo in graduatoria generale. Sembra la storia di Davide contro Golia, ma val la pena di provarci. Domani nuovamente in pista dalle 9. Tra le prime a gareggiare le atlete delle prove multiple, impegnate nel lungo, con la padovana Alice Lunardon (FF.OO.) in testa alla classifica dopo le prime tre prove.

RISULTATI.

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CADETTI. 80 (0.0): 1. Filippo Tortu (Lombardia) 9”09, 5. Nicola Martorel (Veneto/Lib. Tonon Vittorio Veneto) 9”37, (in batteria 9”23) 6. Federico Florio (Veneto/Gs La Piave 2000 – Bl) 9”44, 7. Simone Tarantino (Veneto/Csi Fiamm Vicenza) 9”45, 11. Davide Massaro (Veneto/Assindustria Sport Padova) 9”57 (+0.2). 2000: 1. Samuele Nava (Lombardia) 5’43”47, 9. Daniel Turco (Veneto/Selva Bovolone – Vr) 5’56”34, 10. Matteo Rossa (Veneto/Ana Feltre – Bl) 5’56”94, 15. Darko Viel (Veneto/Gs Quantin – Bl) 5’59”67, 28. Mirko Cocco (Veneto/Atl. Ovest Vicentino) 6’15”77. 100 hs (+1.1): 1. Marco Bigoni (Lombardia) 13”17, 5. Elia Zordan (Veneto/Atl. Nevi – Vi) 13”80, (in batteria 13”69 PB), 6. Pietro Vicentini (Veneto/Baldo Garda Caprino Veronese) 13”92. Asta: 1. Max Mandusic (Friuli Venezia Giulia) 4.40, 2. Andrea Marin (Veneto/Gs Marconi Cassola – Vi) 3.85, 12. Matteo Zappia (Veneto/Ana Feltre) 3.40. Lungo: 1. Emanuele Pomponi (Lazio) 6.51 (-0.6), 11. Marco Scremin (Veneto/Atl. Mogliano – Tv) 6.03 (-0.3). Triplo: 1. Mauro D’Ambra (Campania) 13.63 (+0.6), 2. Fabio Camattari (Veneto/Biotekna Marcon – Ve) 13.51 (-1.7), 9. Diego De Mattia (Veneto/Biotekna Marcon – Ve) 12.38 (-1.0). Martello: 1. Marco Leone (Lombardia) 57.85, 5. Gianluca Bison (Veneto/Biotekna Marcon – Ve) 50.61, 12. Adrian Moreira Da Silva (Veneto/Cus Padova) 45.66, 14. Edy Nichele (Veneto/Marconi Cassola – Vi) 44.17. Giavellotto: 1. Giacomo Biserna (Lazio) 57.79, 8. Manjinder Singh (Veneto/Atl. Ovest Vicentino) 48.74. Marcia (4 km): 1. Pietro Zabbeni (Lombardia) 18’09”16, 25. Marco Franchin (Veneto/Vis Abano – Pd) 20’46”75.

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CADETTE. 80 (+0.5): 1. Zaynab Dosso (Emilia Romagna) 9”87, 13. Annamaria Scarpis (Veneto/Lib. Tonon Vittorio Veneto) 10”60 (-0.7), (in batteria 10”39)   17. Moillet Kouvakou (Veneto/Atl. Ovest Vicentino) 10”64/-0.5 (batt.). 2000: 1. Francesca Tommasi (Veneto/Insieme New Foods – Vr) 6’14”77. 80 hs (+1.6): 1. Alessandra Realdon (Alto Adige) 11”56, 10. Alessia Piacenza (Veneto/Atl. Villafranca – Vr) 12”17 (+1.5), 12. Irene Piazza (Veneto/Atl. Veneto Banca Montebelluna – Tv) 12”36 (+1.5). Alto: 1. Erica Marchetti (Toscana) 1.65, 4. Nicole Arduini (Veneto/Lib. Rossetto Lugagnano – Vr) 1.55, 4. Anna Tronchin (Veneto/Atl. Roncade – Tv) 1.55. Lungo: 1. Adriana Pizzuti (Friuli Venezia Giulia) 5.59 (+1.2), 7. Lucrezia Contiero (Veneto/Assindustria Rovigo) 5.00 (+0.4), 13. Gloria Gollin (Veneto/Marconi Cassola – Vi) 4.75 (-1.1). Triplo: 1. Sara Biricotti (Toscana) 11.71 (+1.0), 6. Ilaria Bettin (Veneto/Cus Padova) 11.13 (+1.0), 10. Martina Chernyak (Veneto/Verona Us Pindemonte) 10.97 (-0.8), 15. Anna Ferrighetto (Veneto/Gs La Piave 2000 – Bl) 10.82 (+0.9), 21. Francesca Gomiero (Veneto/Cus Padova) 10.67 (+0.9), 22. Sara Aiani (Veneto/Atl. Valpolicella – Vr) 10.64 (+1.1). Disco: 1. Elena Varriale (Toscana) 39.44, 3. Martina Cuogo (Veneto/Sporting Club Noale – Ve) 34.31, 9. Greta Triches (Veneto/Gs La Piave 2000 – Bl) 27.76, 13. Maristella Grosselle (Veneto/Cus Padova) 26.88. Martello: 1. Alessia Beneduce (Abruzzo) 52.63, 2. Margherita Rizzetto (Veneto/La Fenice 1923 Mestre) 49.30, 7. Francesca Miglioranzi (Veneto/Atl. Valpolicella – Vr) 42.85, 16. Julia Nardini (Veneto/Riviera del Brenta – Ve) 34.37. Marcia (3 km): 1. Angelica Mirabello (Lazio) 14’56”35, 7. Erika Pontarollo (Veneto/Marconi Cassola – Vi) 15’33”13.

I RISULTATI COMPLETI

Le foto sono di Giancarlo Colombo/Fidal 

A domani (oggi) per la conclusione…

Ottobre 12th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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Cadetti:

Jesolo torna tricolore,

Trost madrina

Da Jesolo a Jesolo: gli allievi passano il testimone ai cadetti. E il futuro dell’atletica azzurra torna a fare passerella allo stadio “Armando Picchi”. Dopo la “tre giorni” dei campionati italiani allievi, andata in scena lo scorso fine settimana, Jesolo si prepara ad accogliere la rassegna nazionale cadetti, abbinata alla Kinder+Sport Cup. Oltre 1.100 atleti scenderanno in pista, sabato 12 e domenica 13 ottobre, nella rinomata località turistica veneziana. Trentaquattro i titoli individuali in palio, equamente divisi tra ragazzi e ragazze. Ma la rassegna nazionale cadetti, come sempre, assegnerà anche il titolo italiano per regioni. L’anno scorso, sempre a Jesolo (dove la manifestazione tricolore torna per il terzo anno consecutivo), trionfò il Veneto, che precedette Lombardia e Toscana. E la selezione di casa ha le carte in regola per essere nuovamente protagonista.

Nelle ultime ore, con l’aggiunta del velocista vicentino Simone Tarantino e della triplista veronese Martina Cernyak, gli iscritti tra gli atleti veneti sono passati da 71 a 73. Trentasei vestiranno la maglia della selezione regionale, gli altri saranno impegnati solo a titolo individuale. Tra questi, anche tre atleti – il bellunese Federico Florio, il padovano Davide Massaro e la trevigiana Annamaria Scarpis – che inizialmente erano stato iscritti solo per la staffetta e invece gareggeranno pure negli 80 metri. Domani, venerdì 11 ottobre, alle 20.30, al Pala Arrex, la cerimonia d’apertura con una testimonial d’eccezione: la giovane altista Alessia Trost, anch’essa passata per i campionati italiani cadetti, prima di arrivare ai vertici mondiali. Sabato le gare inizieranno alle 9 e proseguiranno sino al tardo pomeriggio. Domenica, apertura ancora alle 9 e chiusura a metà giornata, poco prima delle 13, con la proclamazione della rappresentativa vincitrice del campionato italiano per regioni.

GLI ISCRITTI VENETI. RAPPRESENTATIVA REGIONALE.

CADETTI. 80: Nicola Martorel (Lib. Tonon Vittorio Veneto). 300: Andrea Chemello (Asi Breganze Vi). 1000: Alberto Dal Sasso (Ana Atl. Feltre). 2000: Daniel Turco (Selva Bovolone Vr). 100 ostacoli: Elia Zordan (Ass. Atl. Nevi Vi). 300 ostacoli: Gift Nwachukwu (Csi Fiamm Vicenza). Alto: Simone Busnardo (Marconi Cassola Vi). Asta: Andrea Marin (Marconi Cassola Vi). Lungo: Marco Scremin (Atl. Mogliano). Triplo: Fabio Camattari (Biotekna Marcon). Peso: Marco Lenzoni (La Fenice 1923 Mestre). Disco: Samuele Corrocher (Lib. Sanp Pd). Martello: Gianluca Bison (Biotekna Marcon). Giavellotto: Manjinder Singh (Atl. Ovest Vicentino). Pentathlon (100 hs, alto, giavellotto, lungo, 1000): Costantin Dragos Gheorghie (Fiamme Oro Pd), Davide Arpioni (NP.Lib.Sacile)  Marcia (4 km): Marco Franchin (Vis Abano). 4×100: Martorel, Federico Florio (Gs La Piave 2000 Bl), Davide Massaro (Assindustria Sport Pd), Zordan.

CADETTE. 80: Moillet Kouakou (Atl. Ovest Vicentino). 300: Rebecca Borga (Biotekna Marcon). 1000: Ilaria Fantinel (Ana Feltre). 2000: Francesca Tommasi (Insieme New Foods Vr). 80 ostacoli: Irene Piazza (Veneto Banca Montebelluna Tv). 300 ostacoli: Gioi Spinello (Fiamme Oro Pd). Alto: Nicole Arduini (Lib. Rossetto Lugagnano Vr). Asta: Beatrice Cappellozza (Vis Abano). Lungo: Gloria Gollin (Marconi Cassola Vi). Triplo: Ilaria Bettin (Cus Padova). Peso: Tatiana Corso (Atl. Valpolicella Vr). Disco: Martina Cuogo (Sporting Club Noale Ve). Martello: Margherita Rizzetto (La Fenice 1923 Mestre). Giavellotto: Cristina Corona (Marciatori Calalzo Bl). Pentathlon (80 hs, alto, giavellotto, lungo, 600): Alice Lunardon (Fiamme Oro Pd). Marcia (3 km): Erika Pontarollo (Gs Marconi Cassola Vi). 4×100: Kovakou, Borga, Annamaria Scarpis (Lib. Tonon Vittorio Veneto), Emma Girardello (Rhodigium Team).

INDIVIDUALISTI. CADETTI. 80: Simone Tarantino (Csi Fiamm Vi), Florio, Massaro. 1000: Stefano Bernardi (Gs Quantin – Trattoria I Novembre Bl), Giovanni Marenda (Atl. Schio). 2000: Mirko Cocco (Atl. Ovest Vicentino), Matteo Rossa (Ana Feltre), Darko Viel (Gs Quantin – Trattoria I Novembre Bl). 100 ostacoli: Pietro Vicentini (Baldo-Garda Caprino Veronese). 300 ostacoli: Giovanni Schievano (Cus Padova). Alto: Samuele Ebert (Pol. Libertas Lupatotina Vr), Riccardo Miglietta (Marconi Cassola Vi), Sebastiano Corrò (Lib. Mirano Ve). Asta: Matteo Zappia (Ana Feltre) 3.30. Triplo: Diego De Mattia (Biotekna Marcon). Peso: Giuseppe Pietrangeli (Mastella Quinto). Martello: Adrian Moreira Da Silva (Cus Padova), Edy Nichele (Marconi Cassola Vi).

CADETTE. 80: Scarpis. 300: Emma Girardello (Rhodigium Team). 1000: Nikol Marsura (Trevisatletica), Deborah Zilli (Mob. Villanova Sernaglia Tv), Mariachiara Celato (Athletic Club Bl), Giulia Schiff (Atl. Riviera del Brenta Ve), Veronica Camerin (Lib. Tonon Vittorio Veneto). 80 ostacoli: Alessia Piacenza (Atl. Villafranca Vr). 300 ostacoli: Angela Brandstetter (Asi Breganze Vi), Anna Polinari (Us Intrepida Vr), Teresa Gatto (Mastella Quinto Tv). Alto: Anna Tronchin (Nuova Atl. Roncade Tv). Lungo: Lucrezia Contiero (Assindustria Rovigo). Triplo: Sara Aiani (Atl. Valpolicella Vr), Francesca Gomiero (Cus Padova), Anna Ferrighetto (Gs La Piave 2000 Bl), Martina Cernjak (Verona Pindemonte). Disco: Maristella Grosselle (Cus Padova), Greta Triches (Gs La Piave 2000 Bl). Martello: Francesca Miglioranzi (Atl. Valpolicella Vr), Julia Nardini (Atl. Riviera del Brenta Ve). Giavellotto: Celestine D’Ademo (Pol. Libertas Lupatotina Vr). Pentathlon (80 hs, alto, giavellotto, lungo, 600): Stefanì Barbiero (Atl. Riviera del Brenta Ve).

L’ELENCO COMPLETO DEGLI ISCRITTI

 

 

 

 

LA “24 ORE DI SAN MARTINO”

È rimasta la gara sull’ora più antica d’Italia, ininterrottamente organizzata dal 1974 sull’esempio di quanto veniva, allora, promosso all’Arena di Milano ed al “campo scuola”di Verona. La “Maratona di San Martino” nasceva 37 anni fa essenzialmente come momento di protesta verso la situazione in cui tutti gli sport-eccezion fatta per il calcio, allora in serie C con la squadra cittadina-giacevano nella città di Belluno: carenza o assenza di impianti adeguati, strutture fatiscenti ed orari impossibili per utilizzarle.

Furono,allora, 24 atleti- tra i principali protagonisti dell’atletica bellunese (allora espressione, essenzialmente, di mezzofondo e “marcia in montagna”)- ad essere protagonisti nella prima edizione, avviatasi alla vigilia della festa del Santo Patrono della città (San Martino),forzando l’ingresso allo stadio “polisportivo”,subito dopo una partita casalinga del Calcio Belluno.

 

Da quell’ edizione, decisamente singolare e “naif”, la “Maratona di Martino” si è ben presto strutturata nell’attuale formula, prevedendo già alla terza edizione la partecipazione di squadre organizzate ( allora erano sette), tutte provenienti dalla città e dall’immediata periferia.

 

È nel 1978 che la partecipazione si estende a tutta la realtà del podismo bellunese ed il numero di squadre iscritte cresce, edizione dopo edizione.

 

Negli anni Ottanta il cambio di denominazione della manifestazione, approdando all’attuale “24 Ore di San Martino” ed anche ad una nuova collocazione in calendario: a metà di ottobre (quindi un mese prima della tradizione), per alcuni motivi come quello meteorologico ed anche perché la gara è ricercata da coloro che intendono compiere un test significativo prima di una maratona autunnale.

 

Oggi la manifestazione ha raggiunto un mix eccellente tra parte agonistica e ludica, mettendo assieme formazioni che cercano il risultato tecnico e quelle che prediligono più l’aspetto festoso ed aggregativo.

Infatti, ogni anno, nelle singole ore si cimentano contestualmente protagonisti – eccellenti comunque significativi – dell’atletica leggera (anche nazionale e internazionale) e di altri sport, accanto a semplici amatori, appassionati, corridori per caso, tra i quali anche protagonisti del mondo politico, amministrativo, ecclesiastico, imprenditoriale, medico, sociale ecc.: una grande festa che coinvolge l’intera provincia di Belluno, anche se ora molte squadre provengono dall’intero Veneto e dalle vicine Regioni.

Ma non solo. La “24 Ore di San martino” rappresenta anche uno stupendo strumento di promozione di iniziative in campo sociale e solidaristico che vengono svolte e che, in particolare, vedono proprio l’impegno nel sociale esprimersi a livello sportivo: ecco quindi,tra le formazioni partecipanti, quelle completamente composte da donatori del sangue o da celiaci, da sostenitori della lotta alla leucemia e da educatori impegnati nelle attività di assistenza sociale.

 

C’è, poi, spazio anche per i più giovani, dal momento che al termine della competizione sulle 24 ore, viene organizzata, tra le formazioni partecipanti all’evento maggiore, anche una staffetta riservata agli atleti dai 10 anni ai 15 anni.

Il numero massimo di squadre ammesse ad ogni edizione di 40, disponibilità che viene subito coperta già molti mesi prima dell’effettuazione della manifestazione. Ogni formazione è composta da 24 atleti (oltre due di riserva) che scendono in pista nell’arco della giornata.

 

Da evidenziare, poi, l’aspetto culturale collegato all’evento. Infatti, da molti anni, l’organizzazione ha stretto un forte rapporto di collaborazione con il “ Circolo Artistico Mario Morales”, che unisce e rappresenta una quota molto significativa di artisti bellunesi che, tra l’altro, realizzano delle opere che sono poi consegnate alle squadre partecipanti, oltre al trofeo per quella vincitrice che, di norma, è una scultura realizzata, a turno, proprio da uno di questi artisti.

 

Evidentemente l’aspetto sportivo ha il suo valore, dal momento che nella storia della competizione, come già ricordato, sono stati moltissimi i grandi campioni (non solo dell’atletica) che si sono alternati in pista; tra questi gli olimpionici dello sci da fondo Maurilio De Zolt,Silvio Fauner e Cristian Zorzi e campioni di questa disciplina come Giuseppe Puliè, Patrizio Deola, Bruno Maddalin, Gianantonio Zanetel,Tullio Grandelis, Roberto De Zolt e tanti altri ancora.

Tra i protagonisti della corsa italiana ed internazionale sono stati, alla “24 Ore di San Martino”, negli anni : Agnese Possamai e Ornella Cadamuro, Massimo Vincenzo Modica e Gabriele De Nard, Dino Tadello e Ivano Marcon, una folta pattuglia di atleti africani tra i quali i keniani Meto e Korir primatisti individuali sull’ora prima che Said Boudalia, nel 2007, portasse il nuovo limite assoluto individuale della manifestazione a 19,972 km/h.

A livello di formazioni, il record nell’arco delle 24 ore è stato stabilito ancora nel 2002 dalla formazione della Pro Loco Zumellese/Bar da Geppo Zelant, con km.436,594.

 

La passione ed il seguito della manifestazione è poi data anche dalla diretta televisiva che,da una quindicina di anni, viene effettuata dall’emittente locale Telebellunodolomiti, per lunghi tratti durante l’intero arco di svolgimento della manifestazione.

 

La “24 Ore di san Martino”, per la storia ed il fascino che esprime, è sicuramente uno degli appuntamenti sportivi e sociali più importanti della Provincia di Belluno che, ogni anno, viene organizzato.

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             La 40^ edizione scatta questo fine settimana (12/13 ottobre). Ne approfitto per parlare un po’ di noi, dei nostri atleti impegnati nell’ora di corsa.

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             In primis un grande plauso all’eccezionale Giandomenico Sartor, campione italiano di maratonina, capofila in Italia con 21.242 metri (è in gara per migliorare il suo PB).

             Poi, ricordandovi che le squadre si formano sul campo e in esse convergono atleti provenienti da altre società (anche non trevigiane), da altre regioni e/o nazioni per cui il quadro/graduatoria è molto “variegato” ed ibrido, la mente va ai nostri vertici nel fondo trevigiano, con Renato Lavina, Aziz Mahjoubi, Salvatore Bettiol, Ornella Cadamuro, Mario Rossi, Gabriele Barbaro, Monia Capelli, Giuliana Teo e Serena Tonon.

             Non ho il quadro degli iscritti, nell’attesa vi mostro intanto i primi dieci di sempre.

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1 ora
21.242  Giandomenico SARTOR Castelfranco V. 1990, 14/10/2012 Belluno ………………………………………………………………………………….
19.672  Said BOUDALIA Marocco 4-7-68, 14/10/2007 Belluno
19.626  Renato LAVINA Liegi 14-7-56,  24/07/1985 Verona
19.622  Abdelaziz MAHJOUBI Casablanca 12-12-67 .1997 Belluno  

             (vedi nella foto a colori sotto)
19.580  Salvatore BETTIOL Volpago del M. 28-11-61, 15/04/1984 Vicenza  

             (vedi foto sotto).
19.382  Ivano MARCON Gosaldo 31-10-64,  05/11/1995 Belluno
19.330  Mario ROSSI Treviso 1956,  09/04/1978 Belluno
19.304  Gabriele BARBARO Treviso 17-3-50,  13/04/1975 Belluno
19.054  Angelo SPESSOTTO S.Polo di Piave 16-3-55,  09/04/1983 Belluno
19.052  Teger DESSALEN 1977 10/10/2010 Belluno
19.016  Alessandro CAFIERO Mestre 20-3-57,  22/04/1979 Belluno
10)
/04/1978 Belluno
19.304 Gabriele BARBARO Treviso 17-3-50 13/04/1975 Belluno
19.054 Angelo SPESSOTTO S.Polo di Piave 16-3-55 09/04/1983 Belluno
19.052 Teger DESSALEN 1977 10/10/2010 Belluno
19.016 Alessandro CAFIERO Mestre 20-3-57 22/04/1979 Belluno
10)

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   1 ora
17.169  Ornella CADAMURO S.Polo d/Piave 3-8-62 . 1999 Belluno  

                 (vedi nella foto a colori sopra, con Boudalia)
16.829  Ornella CADAMURO 62 .1996 Belluno
16.277  Monia CAPELLI Vittorio V. 15-12-69 . 1996 Belluno 

                (vedi nella foto sotto)
16.231  Paola MORO 52 14/04/1984 Trento
16.184  Giuliana TEO S.Pietro/Feletto 20-10-58,  14/04/1984 Trento 

16.175  Serena TONON  Conegliano 20-10-73 . 1996 Belluno
15.898  Claudia RIZZO Montebelluna 20-5-79,  13/10/2001 Belluno
15.755  Rosanna MUNEROTTO
 S.Lucia d/Piave 3-12-62,  28/05/2006 Conegliano
15.721  Marta SANTAMARIA 70 Vittorio V. 8-10-70,  15/10/2005 Belluno
15.629  Renata ANTONIAZZI Pieve /Soligo17-12-61 . 1996 Belluno
15.406  Silvia SERAFINI Treviso 28-6-1989,  23/09/2012 S.G.Lupatoto
15.301  Manuela BARBOLAN Treviso 17-8-68,  05/11/1995 Belluno
10)
05 Belluno
15.629 Renata ANTONIAZZI 61 .1996 Belluno
15.406 Silvia SERAFINI Treviso 28-6-1989 23/09/2012 S.G.Lupatoto
15.301 Manuela BARBOLAN 68 05/11/1995 Belluno
10)

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Domenica il duathlon

“Tra Colli e Vigne” del Coneglianese

 

Conto alla rovescia per Duathlon T-Natura Tra Colli e vigne di Conegliano, organizzato da Silca Ultralite Vittorio Veneto e valevole come ultima tappa del “Cross Triathlon & Duathlon Italian Series”. Domenica a ospitare la manifestazione la scuola Enologica Cerletti, location ideale grazie a un’area naturalistica completamente chiusa al traffico. L’inizio della mattinata sarà dedicato a Duathlon Kids e Mini Duathlon: alle 9.45 Cuccioli, alle 10 Esordienti, alle 10.30 Ragazzi e alle 11.15 Youth A e Youth B. Alle 12, il via della gara (4 km di corsa, 15 di mtb e 2 di corsa) con Élite, Age Group e Junior. Oltre a essere ultima tappa della Coppa Veneto Kids ed Age Group, il Duathlon T-natura sarà anche prova per l’assegnazione del titolo di campione italiano riservato a ingegneri e architetti, organizzato dall’Aniaciclisti (di cui è presidente onorario il 6 volte campione italiano a cronometro, Marco Pinotti).

 

 

 

Giulia Viola e Girotto testimonial del Trofeo Avis di Musano

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Giulia Viola ad Olbia

TREVIGNANO. Due testimonial di eccezione, domenica prossima, al Trofeo Avis di Musano, la manifestazione podistica giunta alla trentatreesima edizione. Sono i due campioni di casa: Giulia Alessandra Viola, campionessa italiana dei 1500 e 5000 metri, e Andrea Girotto, già campione mondiale giovanile ed ora campione italiano ed europeo di pattinaggio artistico. I due atleti hanno aderito all’Avis e domenica saranno premiati dai presidenti provinciale e comunale dell’associazione, mentre essi, a loro volta, premieranno i vincitori della manifestazione podistica. Sport e solidarietà, insomma, come è d’altronde nella natura stessa della manifestazione e del gruppo podistico di Musano, legati entrambi all’Avis comunale. Quanto alla gara, confermate le tradizionali distanze di 5 e 11 km oltre alla mezza maratona di km. 21,097, sono previsti numerosi premi in natura, ma anche premi in denaro per chi dovesse migliorare il record della mezza maratona, attualmente detenuto da Said Boudalia (1h 07’ 16”) e Silvia Pasqualini (1h 17’ 49”) che li hanno stabiliti rispettivamente nel 2012 e nel 2011.

Angelo Ceron

Ottobre 11th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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  Le gare di questa settimana:

 Sabato 12
- Noale(Ve) - Staffette in Rocca - VOLANTINO

Domenica 13

- Mirano(Ve) – Marcia Mirano Città Verde – km 7/13/21 – ritrovo ore 8,00 in P.zza Martiri – Partenzxa libera dalle ore 8,30 – quota gara € 2,50 o € 3,50 con medaglia – info 041432455 o 041430055 o www.gpbancarella.altrevista.org

- San Filippo di San Michele al Tagliamento (Ve) - La corsa delle stagioni - Duathlon con 10 chilometri di corsa e 20 in bici - info 3498147741

- Musano(Tv) – Trofeo Avis Comunale_CPT – km 5/11/21,097 – ritrovo c/o Oratorio Don Bosco – partenza ore 9,00 – info 0423818572 o 3404022438 o 0423819291 - VOLANTINO

- Pieve di Soligo(Tv) - Gore tex Go Trail - Km 26 D+1100 - partenza ore 9,00 - info http://www.tamtamtrailaltamarca.it/index.php - VOLANTINO

- Orsago(Tv) - Itinerario dei Castelli_Trevisando - km 7/13 e 24 con inizio partenza ore 8,30 – quota gara con premio( caciottina con in più btg vino per la 24 km) € 3,50 per i 7 e 13 km mentre € 4,00 per la 24 km o € 2,00 solo servizi - 0438990454 o 0436990631 VOLANTINO

- Loreo(Ro) – Circuito Poditico Polesano – km 8 – info 3338984725 o www.podistitagliolesi.it - VOLANTINO

- Padova – Half Marathon Padova – km 21,097 – info 0498810582

- Montemerlo(Pd) - Na caminada_ Marcia di San Michele - Km 4/7/12/19 - Partenza libera dalle ore 8,30 - info 3478431595

- Bassano del Grappa(Vi) - Marcia di San Marco - Km 5/8/14/17/23 - Partenza libera dalle ore 8,00 - info 3388733879

- Bertesina(Vi) - Camminata dell’amicizia - Km 7/12/18 - Partenza libera dalle ore 8,00 - info 3665727278

- Anson di Minerbe(Vr) - Marcia del riso - Km 6/10/20 - Partenza libera dalle ore 8,00 - info 0442641275

- Raldon(Vr) - Una passeggiata tra le fragole autunnali - Km 5/9/16 - Partenza dalle ore 8,30 – quota gara € 2,50 o senza riconoscimento € 1,00 - info 3357542254 o 3334904089

 

 

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Le cause dell’abbandono giovanile

 I ragazzi smettono, chiediamoci perché

di Fulvio Maleville

Nel sito di Atletica Trevigiana Franco Piol scrive: “ E dopo tanto festoso gioire le note dolenti. …Hanno “mollato”, smesso, come dire, non si divertono più… Hanno solo 15 anni, hanno un ricco potenziale talento da mettere in campo, per confrontarsi , per mettersi in discussione e anche liberamente scegliere. O forse, in questa delicata fase della loro giovanissima età, hanno bisogno di noi, del nostro aiuto, della nostra amicizia e comprensione…Facciamo qualcosa perché ci ripensino: il primo amore, in fondo, non si scorda più.”

L’accorato appello di Franco mi ha mosso l’animo ed ho trovato normale scrivere qualcosa sulle tante cause che allontanano dallo sport tanti talenti ma soprattutto una massa anonima di giovani che potrebbe fare da fondamento al nostro sport anche i ruoli non necessariamente da copertina.

Dobbiamo riflettere per sbagliare meno anche se non tutto si può fare e soluzioni miracolistiche non ce ne sono.

Prendo spunto dall’editoriale di Franco Piol quando mette il dito nella piaga dell’abbandono giovanile per dare opinione di quanto sta succedendo. Sento il bisogno di farlo perché da tempo segnalo che rimangono inevase alcune risposte ai bisogni dei giovani, ambiti da noi adulti trascurati. Fino ad ora i carichi dell’abbandono atletico sono stati attribuiti alla specializzazione precoce e dentro questo buco nero sono finite responsabilità che nemmeno sfiorano l’esasperato perfezionamento, tanto che potremmo dire “magari i ragazzi venissero correttamente specializzati”. Le storie personali ci parlano di situazioni assai differenti ma il fenomeno della dispersione atletica è purtroppo correlato ad alcuni fattori prevalenti come la voglia dei grandi di stare in primo piano, dimentichi che i veri protagonisti della scena sono proprio i ragazzi. Motivazioni e percorsi errati s’intrecciano alla mala gestione dando molteplici sfaccettature al problema dell’abbandono giovanile. Cerchiamo quindi di mettere a fuoco gli ambiti entro i quali si svolge il dramma, se di dramma si tratta.

L’ETA’ – L’adolescenza è un momento particolare, personalmente l’ho sempre definita una “malattia” e come tale dovrebbe essere affrontata da chi accompagna i giovani alla maturità. La pazienza, disponibilità e l’apertura al dialogo sembrano essere le armi migliori per curarla. A questa età i ragazzi cercano un riferimento esterno la famiglia e diventa quindi determinante “l’adulto di riferimento”. Dobbiamo essere consapevoli che quando gestiamo gruppi la valenza dell’operatore, dirigente o altri appare molto distante da un rapporto personale che potrebbe rispondere alle esigenze di ragazzi che vogliono riconosciuta la loro unicità. Quando un atleta molto giovane matura con tempi differenti dai coetanei ed incontra lo spettro del bisogno individuale di essere accudito, seguito ed accompagnato nel percorso, abbisogna di una risposta rapida e se questo non succede si sente abbandonato e cerca altrove i riferimenti.

LA SPECIALIZZAZIONE PRECOCE – L’anticipazione è una moderna patologia. In campo rappresenta la norma per coloro che sono fisicamente più evoluti degli altri (precoci) e godono di attenzioni che sfumeranno progressivamente portandoli all’anonimato. Gli adulti gestiscono questa condizione e non di rado nel mancato rispetto delle fasi d’accrescimento e corretta somministrazione dei carichi. La veloce specializzazione colloca i ragazzi in cima al podio da subito e li destina a scendere nel tempo sull’erba del prato, è una scelta tecnica e come tale rappresenta un aspetto formativo che dovrebbe essere gestito dagli allenatori con maggior attenzione e progressività nell’introduzione di metodiche che portano rapidamente all’utilizzo dei mezzi speciali e quasi sempre a stabilizzare precocemente le prestazioni. L’argomento è ampio ed evidenzia soprattutto la fretta degli adulti a mettere in luce i propri adepti, è così ad esempio che il 30-40% dei ragazzi sbaglia la scelta dell’arto prevalente di stacco oppure la mano di lancio, handicap che mai potranno recuperare.

GLI STIMOLI – La nostra collettività offre una moltitudine di stimoli. Oggi i ragazzi sono iperstimolati e quanto concediamo in campo rappresenta poco o nulla in questo panorama. Questo dovrebbe indurci a cambiare il nostro modo di allenare in campo, spingerci a mutare le proposte, ampliarle e soprattutto dare alle stesse una gradualità che rappresenti incentivo a restare per veder realizzare quello che succederà più

avanti. Sotto questo profilo fino ad ora abbiamo solo anticipato le spinte, da quando i bambini entrano in pista a quando se ne vanno le manifestazioni e gli allenamenti non mutano, facciamo pedissequamente ripetere sempre le stesse azioni e ciò non rappresenta certamente una strategia per trattenere giovani che vivono il terremoto dell’adolescenza.

LE SOCIETA’ – Non succedeva da decenni che i sodalizi si trovassero in una condizione così prevaricante nei confronti dei loro iscritti. Oggi l’atletica si trova molto più vicina al calcio di quanto non lo sia mai stata. La mentalità, le aspettative delle società sportive e il senso di proprietà nei confronti dei soci sono orientati in modo tale che l’aspetto caratteristico di uno sport individuale come è l’atletica è stato progressivamente soffocato da traguardi societari. Questo dovrebbe rappresentare un punto di riflessione per quanti non si accorgono che la prevaricazione prestativa di obiettivi dettati dagli adulti è spesso l’anticamera dell’abbandono risultando non compensata da una fattiva attenzione tecnica e personale.

LA FEDERAZIONE – La Federazione, come quasi sempre succede nella nostra società civile, è sempre in affanno, all’inseguimento delle problematiche da risolvere. La scarsa attenzione politica nel guardare al futuro porta ad affrontare i problemi con soluzioni tampone che rispondono con endemico ritardo ad eventi già verificati, sedimentati e degenerati. Questa condizione non lascia la necessaria lucidità per programmare coerentemente l’attività e le regole che la disciplinano, significa che stiamo organizzando l’attività con obiettivi caratterizzati da errori procedurali capaci di scatenare e incentivare fenomeni d’abbandono. E’ così che i campionati provinciali individuali godono di una classifica societaria, le pagine del sito federale delle graduatorie esordienti, i comitati possono organizzare l’attività del settore giovanile con un margine di manovra che consente di fare quello che vogliono creando una Federazione nella Federazione.

NOI – Tutti noi abbiamo enormi responsabilità riguardo il fenomeno dell’abbandono giovanile. Siamo rei d’indurre i ragazzi a venire in campo per poi lasciarli pascolare in pista, stabiliamo lunghissime file per fare un esercizio e sappiamo proporre loro essenzialmente “la specialità”. In queste nostre azioni non c’è traccia di un obiettivo raggiungibile, di un’evoluzione che faccia percepire al soggetto il suo rapporto con un arricchimento personale. Ancor più spesso manchiamo nel fornire ai soggetti addirittura i suggerimenti, dei prerequisiti non c’è traccia, sovente è assente l’impronta di una mentalità sportiva che forgi i ragazzi a raggiungere obiettivi non necessariamente specialistici e persegua traguardi fisici, coordinativi e gestionali. Indurre le persone a sfruttare solo le doti personali per mettersi in bella mostra, esaltarsi per emergere ad un’età che esprime, in ogni caso, prestazioni ridicole rispetto quelle assolute è un errore educativo e procedurale. Come ho più volte avuto modo di far presente l’1.40 in alto del miglior esordiente in Italia corrisponde alla 2306^ prestazione di quanti hanno affrontato la specialità la scorsa stagione (Maschi e femmine). Può forse essere considerata una prestazione rilevante?

Quando i giovanissimi vivono esperienze a livello nazionale, vengono presentati dallo Speaker ed alzano la mano verso il pubblico applaudente, corrono distanze similari quelle degli atleti assoluti e bruciano fin da subito le esperienze rilevanti, perché mai dovrebbero continuare a venire in campo? Loro, le olimpiadi le hanno già vissute nelle prime categorie.

Eccoli quindi scegliere lo scooter, frequentare (anticipatamente) i sottoportici in città, cercare (precocemente) altri stimoli, purtroppo quelli che un tempo erano riservati agli uomini maturi.

Non dobbiamo quindi meravigliarci se in questo contesto alcuni ragazzi, talentati, precoci o specializzati che siano, smettono anticipatamente di frequentare l’ambiente, dobbiamo piuttosto attivarci nell’ambito delle nostre mansioni , responsabilità e competenze per fare qualcosa.