DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
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Ancora un grazie grande grande ai tantissimi amici del sito per i loro affettuosissimi auguri.

Franco Piol
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Jesolo, tremila giovani a caccia del tricolore: si parte con gli allievi
Il futuro dell’atletica italiana passa per Jesolo. Oggi, nella rinomata località turistica veneziana, è stata presentata la doppia rassegna tricolore giovanile, in programma nei due prossimi week-end allo stadio “Armando Picchi”: dal 4 al 6 ottobre, i campionati italiani inviduali allievi; il 12 e 13 ottobre, i campionati italiani individuali e per regioni cadetti, abbinati alla Kinder+Sport Cup.
Dopo essere stata sede, per due anni consecutivi, nel 2011 e 2012, della rassegna cadetti, Jesolo torna così a vestirsi del tricolore, ospitando i due principali appuntamenti giovanili del calendario nazionale.
“L’ottimo livello organizzativo delle due edizioni dei Tricolori cadetti ci ha convinto che Jesolo meritava anche un secondo appuntamento nazionale – ha spiegato il consigliere nazionale della Fidal, Sergio Baldo –.E’ una bella sfida, che riguarda fasce d’età fondamentali per il nostro movimento. Siamo sicuri che Jesolo saprà vincerla”.
E’ prevedibile che saranno circa tremila gli atleti a scendere in pista nei due week-end di gara. I numeri della prima delle due rassegne tricolori, quella riservata agli allievi, sono già da record: “Abbiamo 1.403 iscritti, pari a 1.939 atleti-gara, in rappresentanza di 305 società. E pensiamo che i cadetti saranno almeno altrettanti”, ha detto il presidente del Comitato provinciale della Fidal, Vito Vittorio.
L’assessore allo Sport del Comune di Jesolo, Ennio Valiante, vertice di un comitato organizzatore che, oltre all’amministrazione comunale e alla Fidal provinciale, comprende l’Atletica Jesolo Turismo di Valter Colbacchini, ha rilanciato: “La nostra città, con le sue struttore sportive e turistiche, è pronta per un evento di atletica livello assoluto”. E il sindaco Valerio Zoggia ha ribadito l’importanza di una rassegna che, di fatto, allunga sensibilmente la stagione turistica a Jesolo.
Alla presentazione del doppio evento c’era anche il campione olimpico di maratona ad Atene 2004, Stefano Baldini, ora direttore tecnico del settore giovanile. “L’atletica italiana gode di buona salute a livello giovanile – ha commentato l’ex fuoriclasse azzurro – mentre è in difficoltà in ambito assoluto. Dobbiamo lavorare, e lo stiamo già facendo, perché la promesse di oggi diventino i campioni di domani. I Tricolori di Jesolo, in questo senso, ci daranno importanti indicazioni per il futuro. Mi sembra significativa la scelta degli organizzatori di pubblicizzare la doppia rassegna tricolore con un’immagine di un’atleta come Nicole Reina che ha vinto a Jesolo da cadetta e ora vi torna da allieva dopo una stagione di grandi risultati”.
Il presidente regionale del Coni, Gianfranco Bardelle, ha ribadito l’importanza del Veneto nel panorama dello sport nazionale. Mentre, al suo fianco, il presidente del Comitato regionale della Fidal, Paolo Valente, si è detto sicuro del successo organizzativo della doppia manifestazione tricolore e della competitività degli atleti veneti, nel 2012 vincitori del campionato italiano cadetti per regioni.
Il sipario sulla rassegna nazionale allievi si alzerà venerdì 4 ottobre, alle 15.30. Seguiranno, sabato 5 e domenica 6 ottobre, due intere giornate di gara. Con replica, in due sole giornate, nel fine settimana successivo per i cadetti. La caccia al tricolore può iniziare.
GLI ISCRITTI AI CAMPIONATI ITALIANI ALLIEVI
I nostri allievi presenti alla kermesse di Jesolo sono 33 ( più staffette) per 47 performances.
Tra i probabili finalisti (e non dico di più per scaramanzia!) si conta su Luciano Boidi, Annamaria Fisicaro, Irene Vian (400/800m.), Giacomo Zuccon (110/400hs.), Niccolò Mumelter e Mattia Vendrame.
Eventuali sorprese saranno graditissime!!! In bocca al lupo a tutti e che vincano i migliori!!!
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JESOLO (VE) – Saranno martelliste e astisti ad inaugurare la 48^ edizione dei campionati italiani individuali allievi, in programma nel fine settimana allo stadio “Armando Picchi” di Jesolo. Le loro gare, a partire dalle 15.30 di domani - venerdì 4 ottobre - assegneranno i primi due titoli di una rassegna che si concluderà nel pomeriggio di domenica, dopo due giorni e mezzo di gare. Quaranta gli allori in palio: venti maschili e altrettanti femminili. Da record la partecipazione: quasi duemila atleti-gara, in rappresentanza di oltre 300 società. Sarà uno dei momenti più importanti di una stagione che, per la categoria allievi, ha già archiviato i Mondiali di Donetsk e l’Eyof di Utrecht, ma che, contrariamente al solito, non si concluderà con l’appuntamento tricolore: i migliori 16 e 17enni italiani saranno infatti impegnati, dal 27 novembre e al 4 dicembre, alla Gymnasiade di Brasilia. Jesolo sarà un importante banco di prova anche in prospettiva di questo appuntamento internazionale, insolitamente tardivo per le abitudini dell’atletica azzurra: 37 i posti a disposizione. Dopo l’assegnazione dei titoli dell’asta maschile e del martello femminile, la prima giornata di gare si concluderà con la disputa delle batterie dei 400 ostacoli, sia maschili che femminili. Sabato le gare riprenderanno alle 9 per concludersi attorno alle 20. Domenica, terza e conclusiva giornata, dalle 9 alle 16.30. Poi, il fine settimana successivo, sabato 12 e domenica 13 ottobre, sempre a Jesolo, toccherà ai campionati italiani individuali e per regioni cadetti, abbinati alla Kinder+Sport Cup.
GLI ISCRITTI
Non solo i campionati italiani allievi di Jesolo. Il fine settimana dell’atletica veneta propone altri quattro appuntamenti, tra pista e strada. Sabato 5 ottobre, allo stadio Colbachini di Padova, nell’ambito di una manifestazione a livello provinciale (inizio alle 15.15), saranno recuperate le quattro gare (asta maschile; triplo, alto e giavellotto femminile) del campionato regionale cadetti non disputate, a causa del maltempo, domenica scorsa a Caprino Veronese. Si gareggia inoltre a Bovolone, Verona e Cavarzere.
Sabato 5 ottobre, a Bovolone (Verona), organizzato dall’Atletica Selva Bovolone (Gianluca Lanza, tel. 328-3930922), campionato regionale individuale ragazzi di prove multiple. Gli atleti gareggeranno in un tetrathlon che prevede 60 ostacoli, lungo, vortex e 600 metri. La manifestazione inizierà alle 15.15.
Domenica 6 ottobre, a Verona, organizzata dal G.a.a.c 2007 Veronamarathon (tel. 333-8840402), 12^ Veronamarathon (www.veronamarathon.it). Si rinnova l’appuntamento con uno dei più attesi appuntamenti podistici dell’autunno. Partenza alle 8.45 da Sant’Ambrogio di Valpolicella, arrivo nell’anfiteatro dell’Arena. Di contorno, la Cangrande Marathon (30 km) e due prove sulla distanza dei 10 km, la Last 10 km Marathon (competitiva e solidale).
LA VERONAMARATHON
Domenica 6 ottobre, a Cavarzere (Venezia), organizzato dal Gruppo Podisti Adria (Orlando Zaia, tel. 0426-21807), 6° The Runner’s Day – Memorial “Giampietro Banzato”. E’ la 7^ tappa del 4° circuito Adriatic LNG. Si correrà sulla distanza di 11,5 km. Partenza alle 9.30.
Veronamarathon,
domenica
è spettacolo in Arena
Pochi giorni al via della 12a Veronamaraton, competizione agonistica organizzata da Asd Gaac 2007 Veronamaraton e Veronamarathon Eventi, in coorganizzazione con il Comune di Verona. Un evento internazionale, inserito nei calendari della IAAF (International Association Athletics Federation) e della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) e con la certificazione dell’Aims (Associazione mondiale delle maratone).
Verona, domenica 6 Ottobre, sarà così invasa dai podisti, partenza fissata alle ore 8.45 da Sant’Ambrogio di Valpolicella ed arrivo nello splendido scenario, unico al mondo, dell’Arena di Verona. Un palcoscenico eccezionale per i quasi duemila partecipanti ai quali vanno aggiunti almeno altri 6mila iscritti alla Last 10 Marathon Solidale.
C’è curiosità nello scoprire chi succederà nell’Albo dei vincitori della maratona scaligera dopo il successo nel 2012 da parte del keniano Kirui Kiprotich in 2h11’34” e tra le donne di Atacha Everline Nyamu con 2h42’11”, di sicuro le emozioni non mancheranno. Alla conferenza stampa avvenuta oggi pomeriggio in Sala Arazzi di Palazzo Barbieri sede del Comune di Verona in Piazza Bra sono intervenute le massime autorità istituzionali e i rappresentanti degli sponsor che sostengono la manifestazione.
Presente anche il sindaco di Verona Flavio Tosi: “Il mio ringraziamento va a tutte le parti che stanno facendo un grande lavoro affinché la maratona sia un grande evento: polizia municipale, volontari, lo staff organizzativo, gli sponsor. Veronamarathon tocca tutto il territorio, anche provinciale, con la meravigliosa Valpolicella nei primi chilometri fino ad arrivare a toccare i monumenti della nostra città con tanto di arrivo dentro l’Arena che credo sia un valore aggiunto importante. Il territorio veronese è una opportunità per la maratona, così come è vero che la maratona è un’opportunità per il territorio”.
Matteo Bortolaso vice-presidente di Asd Gaac 2007 Veronamarathon, società organizzatrice dell’evento: “Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per rendere grande la Veronamarathon che cresce ogni anno di più. Saranno quasi duemila i maratoneti in partenza di cui 300 stranieri provenienti da 20 nazioni estere. A questi vanno aggiunti gli oltre 6mila della Last 10 Solidale. Un movimento di persone, di famiglie e di turisti che apportano in Verona per tutto il fine settimana negli esercizi commerciali un indotto superiore ai 2milioni di euro. E’ necessario ancora di più investire e pubblicizzare la gara in Italia e all’estero. La spesa per organizzare la nostra manifestazione supera i 500mila euro, per questo è importante l’apporto economico di tutti i sostenitori che mi preme ringraziare: Agsm, Amia e Acque Veronesi e gli sponsor”.
Presenti in conferenza anche il primo cittadino del Comune di San Pietro in Cariano Gabriele Maestrelli e Nereo Destri sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, luogo di partenza della maratona: “Siamo onorati che per il secondo anno consecutivo la gara parta dal nostro comune e attraversi la Valpolicella. E’ una bellissima zona, famosa in tutto il mondo ed è un piacere mostrarla nel suo massimo splendore ai maratoneti”.
Il ringraziamento da parte di Asd Gaac 2007 Veronamarathon va anche a Marco Giorlo Assessore allo Sport del Comune di Verona con il dirigente Sandro Vazzoler, Anna Leso Assessore ai Servizi Sociale e Famiglia, Enrico Corsi Assessore al Tursimo e a Lorenzo Grella Vicecomandante della Polizia Municipale di Verona: “La maratona entrerà nel comune di Verona con i primi atleti verso le 9.30 di domenica mattina, gestiremo le varie chiusure del traffico con 55 agenti”.
Il saluto ai presenti è arrivato anche dal Presidente del Comitato Regionale Veneto della Fidal Paolo Valente: “Sono qui a testimoniare la vicinanza della Fidal agli organizzatori di questa manifestazione ormai giunta alla 12esima edizione e che cresce sempre più. L’unione di tutte le forze in causa che qui oggi vedo ben rappresentate ed unite può potare solo a grandi risultati”
(a cura dell’ufficio stampa della Veronamarathon).
QUESTO FINE SETTIMANA SI CORRE A…

Sabato 5
- Cerea_Cà del Lago(Vr) - Marcia Dei Tre Gemelli - Km 6/12 pianeggianti – partenza libera dalle ore 16,00 – quota gara € 3,00 con bottiglia vino DOC e confezione Riso o € 1,50 solo servizi - info 3490854525 - VOLANTINO
- Malcesine(Vr) - Lake Garda mountain race - info 3406915282 o 3286354016 o www.lakegardamountainrace.com
- Schio(Vi) - Camminando con Bakhita - Km 27 - info 3491935363
Domenica 6
- Campalto(Ve) - Maratonella – km 6/15/30 – info 3402656373 o 3475050781 o www.maratonellacampalto.it
- Cinto Caomaggiore(Ve) - Marcia dei tre laghi - Km 6/12/18 – Partenza libera dalle ore 8,30 - info 3331622184
- Albignasego(Pd) - Marcia del donatore di sangue - Km 6/13/21/28 - Partenza libera dalle ore 8.00 - info 0498014004
- Carmignano del Brenta(Pd) - Marcia sul Brenta - Km 6/8/15/26 – Partenza libera dalle ore 7,30 - info 0499430006
- Verona – Veronamarathon – km 42,195 e percorso ridotto di km 26, km 21,097 (mezza maratona) e di km 6 - Abbinata alla manifestazione la “Last 10 km Marathon”, semicompetitiva di km 10 con partenza da Piazza Bra – info www.veronamarathon.it
- Montebelluna(Tv) – Su e Zo pa e rive de Montebeuna_CPT- km 5,5/11/21 – ritrovo in Piazza Monnet –quota gara € 3,50 con premio( gr 250 tortellini e gr 500 gnocchi) o € 2,00 solo servizi – info 0423301740 o 3339016832 www.corsecpt.it
- Posina(Vi) – Superpippo-Sorapache – Partenza da Posina ed arrivo a Forni Alti oltre i 2000 metri …info su www.lacerniera.it
- Mussolente(Vi) - Passeggiando tra castagni e olivi - Km 4/8/12/20 – Partenza libera dalle ore 8,00 - info 3932101071.
- Trissino(Vi) - Marcia Parco Marzotto_Festa del Rosario - Km 6/12/21 - Partenza libera dalle ore 8,00 - info 3487612219
- Zanè(Vi) - Marcia verdiana - Km 7/13/20 - Partenza libera dalle ore 8,00 - info 0445362094
- Cavarzere(Ro) – Circuito Podistico Polesano – km 12 - info 3338984725 o www.podistitagliolesi.it - VOLANTINO
- Raldon di San Giovanni Lupatoto(Vr) – Una Passeggiata Tra Le Fragole Autunnali - Km 5/10/16 pianeggianti – partenza libera dalle ore 8,00 – quota gara € 2,50 con cestino fragole autunnali e 1 kg. Mele o € 1,00 solo servizi -– info 3357542254
- Casaleone(Vr) - Caminada Ne La Val De Caselon - Km 5/10/20 pianeggianti – partenza libera dalle 8,30 da via Coubertin – quota gara € 2,60 con gr. 750 Biscotti o € 1,50 solo servizi – info 0442330231 - VOLANTINO
- Anson di Minerbe(Vr) – Marcia Del Riso - Km 5/10/20 pianeggianti – partenza libera dalle 8,00 - quota gara € 3,00 con kg. 1 riso carnaroli o € 1,50 solo servizi - info 0442641275
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Trail degli eroi
46 KM 2500 D+ 29 settembre 2013 Tempo massimo dieci ore.

Graziella Fortuna
Anche quest’anno per la terza volta ho deciso di partecipare a questa edizione del Trail degli Eroi. È stupenda come gara e mi sarebbe dispiaciuto non parteciparvi. Io sono una che adora le salite in montagna ed in particolar modo le gare ultra. Quest’anno è stato tutto diverso nel decidere se farla o no, a seguito di una storta presa alla caviglia a fine giugno e tutt’ora non del tutto guarita. Chiunque di noi ha vissuto esperienze negative durante la corsa, purtroppo molte volte diventano distruttive nel proseguo della nostra pratica quotidiana, diventano limiti delle nostre prestazioni. Involontariamente infatti ci portiamo dietro immagini, sintomi, esperienze negative che non ci permettono di esprimere il nostro massimo potenziale genetico. Ricordo che dopo un mese di stop consigliato, un mese prima della gara avevo ripreso graduatamente gli allenamenti. Iniziava piano piano però a frullarmi nella testa il tempo massimo concesso dall’organizzazione nel tagliare il traguardo. Mi entusiasmava sempre di più l’idea che questa volta sarei stata io a decidere quando fermare il tempo: dieci ore magiche da provare, tanto il tempo era lì che mi aspettava per essere fermato, avrei avuto la possibilità di correre immersa nella natura, nel pieno della propria libertà interiore. Questi pensieri mi hanno aiutata molto a non mollare negli allenamenti ed a sostituire i pensieri negativi con quelli positivi. Finalmente era arrivato il grande giorno, non so ancora se atteso o no, ma un po’ di paura c’era in me, so solo che non potevo più tirarmi indietro, era in gioco la scommessa fatta con me stessa. Eravamo in tanti, trovai alcuni amici della mia squadra, gli augurai un in bocca al lupo e come al solito mi feci spazio per partire nelle prime posizioni. Lì trovai una mia carissima amica ultra, chiacchierai insieme un bel po’, intanto iniziò a piovere, giusto il tempo di tirare fuori il k-way dallo zainetto e la gara ebbe inizio. Un respiro profondo e le gambe presero il ritmo. Il calpestio delle scarpe lentamente entrava in sintonia con i battiti del cuore. Siamo partiti alle sei, abbiamo fatto subito un piccolo tratto asfaltato in dolce discesa, poi un altro sempre asfaltato in salita quasi a riscaldar le gambe e subito dopo abbiamo imboccato la carrareccia della valle S. Felicita; il tempo di testare le caviglie e ci siamo imbottigliati, imboccando il sentiero CAI nr. 100 dove era impossibile superare. Quest’anno l’ho trovato stupendo: avevo il tempo di osservare come noi sembravamo tante lucciole in fila indiana, quasi un serpentone illuminato infinito; notavo anche come i primi atleti fossero già in altura, ma camminando a buon passo ci si godeva anche del paesaggio sottostante. Poi finalmente abbiamo imboccato una mulattiera abbastanza larga, che con dei continui saliscendi ci ha condotto a Campo Croce dove ci attendeva il primo ristoro. La pioggia aveva continuato a battere ma nel sottobosco era accettabile. Da qui per me è iniziata la parte più dura. La pioggia era incessante. Attraversato un prato, il sentiero ha iniziato ad inerpicarsi sempre di più, impressionante come l’acqua venisse giù a livello torrenziale e diventasse sempre più difficile andare su, senza avere dove aggrapparsi. Ripreso il sentiero nr.100, tra sali e scendi, tratti boschivi, prativi e creste erbose, immersi nella nebbia a tratti in mezzo alle nubi basse, abbiamo iniziato ad intravedere l’ossario del monte Grappa. L’emozione provata nell’attraversare la zona sacra del monumentale cimitero in cui riposano italiani ed austroungarici, è difficile da raccontare. C’è chi lo descrive come un sibilo, come un lamento dei soldati sepolti; a me è quasi sembrato di entrare nel vivo dei luoghi della Grande Guerra. Una scalinata in discesa, subito dopo, ci ha condotto al ristoro ed al GPM. Pensare che con una giornata di sole il panorama sarebbe stato fantastico, ma una fitta nebbia ci permetteva in alcuni tratti una visuale a 100 m, la pioggia inoltre era incessante, ero infreddolita, penso di essere anche andata in ipotermia. Decisi di fermarmi per mettermi qualcosa di asciutto e termico, ero congelata, mi sono voluti ben dieci minuti per cambiarmi la maglietta. Indosso cappellino e guanti e provo a ripartire. Cosa mi succede?! Le gambe risultano bloccate! Forse per le tante ore di salita “anomala”, forse per la pioggia, l’umidità, o forse per la sosta prolungata. So solo che riprendere a camminare non è stato facile, non mi sentivo sicura, avevo i piedi e le gambe congelate. Ho provato a camminare con assoluta calma, senza andare in affanno, controllando che giunture, articolazioni e muscolatura tornassero ad un movimento costante di corsa. Ho ripreso piano piano a correre. Non vi nascondo che l’idea di risalire di 500 m e terminare lì la corsa mi è passata diverse volte per la mente. Poi una ragazza si è affiancata per assicurarsi che stessi bene e per chiedermi di aiutarla a slacciare lo zainetto, mi sono quasi consolata perché non ero la sola ad essere in difficoltà. A questo punto ci siamo fatte coraggio, abbiamo ripreso a correre lentamente in discesa per la mulattiera fino ad un bivio, dove ci attendeva un ripido sentiero in salita che ci ha condotto al monte Pertica. Da qui il percorso è stato tutto un saliscendi in leggera pendenza tra prati, mulattiere, creste prative che ci hanno permesso di raggiungere le cime minori del monte Grappa, teatro della Grande Guerra. Confesso che le gambe iniziavano a farsi sentire pesanti, come anche la sofferenza e la fatica. Forza! Mancava raggiungere l’ultimo colle della Berretta e finalmente sarebbe iniziata la discesa che ci avrebbe condotto in località Finestron, dove avremmo trovato il ristoro. Ripeto: anche in questo tratto avremmo dovuto trovare ampi panorami che spaziavano sulle Dolomiti, Pale di S. Martino, Civetta, altopiano di Asiago, ma pazienza! Saranno lì anche il prossimo anno ad aspettarci, insieme alla mia speranza di trovare il bel tempo. Dopo il ristoro ancora tratti con saliscendi molto vicini e ripidi, poi via via, trasformandosi in mulattiera con tratti di strada bianca, il percorso è diventato più dolce e veloce, ci siamo diretti verso Campo Solagna. Peccato però che avendo problemi alla caviglia e non volendo rischiare, ho dovuto perdere i compagni di viaggio. Sapevo che avrei dovuto affrontare il ripido sentiero che porta sul col Campeggia, sarei però entrata in un’altra parte suggestiva del percorso meravigliosa. Oltrepassata la pozza d’acqua mi sono però un po’ preoccupata perché ricordavo fosse lì il cancello. Proseguo tranquillamente in solitudine, risalgo brevemente sul versante opposto la valletta, salgo su un favoloso ponte in legno e vedo dall’alto che…che scese le scale c’è l’ultimo ristoro, secondo ed ultimo cancello! Saluto i ragazzi, ringrazio e proseguo camminando in discesa nel bosco. Dopo un po’ di saliscendi raggiungo le trincee, attraverso gallerie, vecchi ricoveri senza avere alcuna paura. Sento che ormai è fatta, mancava la discesa, un tratto di pianura e sarei arrivata all’arrivo. In discesa mi oltrepassò parecchia gente che viaggiava in gruppo ed in corsa, ma io continuai a camminare cautamente, mettendo bene i piedi e stando attenta a cosa calpestavo. La caviglia è un tesoro da preservare: se vuoi rimetterti sulla strada, devi dare il tempo alla mente di trovare sicurezza, rinforzare i punti deboli e ritornerai come prima, forse anche più forte. Voglio continuare a correre e realizzare un grande sogno se Dio vuole. Corro da anni. Col tempo ho imparato che diventi intimo del tuo corpo, ne conosci le reazioni ed i limiti, il rispetto di te stesso ti apre la strada. Correre è come un sapere nuovo, una nuova conoscenza di te, un modo per non calpestare l’anima. Immersa nei miei pensieri guardo avanti e finalmente vedo l’arrivo, riprendo a correre e quasi accelero. Dimenticando il dolore, dimenticando il corpo, avendo coscienza solo dello spirito che vibra per le emozioni provate. Mi accolgono come avessi vinto la gara, ma sono l’ultima a tagliare il traguardo. Non avrei mai creduto ma ho sentito la pelle d’oca. Sentivo scendere giù le lacrime di felicità. È indescrivibile cosa significhi tagliare quel traguardo, gestendo la caviglia, emozioni e soprattutto sopportando quelle condizioni metereologiche. È stata un’esperienza incredibile che mi ha portata ad affermare che è da fare perché merita. Ho tagliato il traguardo in 9 ore e 58 secondi. Ne vado orgogliosa perché era quello che volevo e questo mi darà forza nell’andare avanti. Correre ti fa sentire l’energia e la forza che c’è in te. Alza sempre lo sguardo e tieni in carreggiata la vita. Se a volte non puoi farlo rallenta lentamente fino a ritrovarti a passeggiare. Conoscerai il mondo che correndo si perde ed il silenzio parlerà di te. Ringrazio soprattutto i volontari che a ogni ristoro ci hanno rifornito d’acqua e coraggio. Sono eroi anche loro, nonostante quella pioggia erano lì ad aiutarci nella nostra impresa e sento tuttora una grande gratitudine nei loro confronti. Ringrazio soprattutto gli organizzatori perchè ogni anno curano tutto nei piccoli particolari, migliorandosi. Grazie.
Al prossimo anno.
Graziella Fortuna
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