Giugno 3rd, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

CORSA IN MONTAGNA, NAZIONALE STAFFETTA ALLIEVI

Bronzo di squadra per Martino De Nardi

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Bella soddisfazione per Martino De Nardi, trasferitosi nel bellunese con l’Atletica Dolomiti Belluno. In quel di Casette di Massa, Martino, in staffetta con Valentino De Nardin e arrivando terzo nella seconda frazione (23’12”), ha conquistato il bronzo finale, salendo così sul podio dei Campionati Nazionali Staffette allievi.

Ecco che cosa ha scritto la Fidal Nazionale

…Tra gli Allievi vincono i titolo Endale Masè ed Alberto Vender del SA Valchiese, capaci di arrivare al traguardo della 2×4978 in 45:48 (Masè 23:20,Vender 22:28). Secondi in 47:12 i portacolori dell’Atletica Valli di Non e Sole Francesco Odorizzi e Davide Magnini (vincitore della prova di Roncone). Terzi i rappresentanti dell’Atletica Dolomiti Belluno Valentino De Nardin - Martino De Nardi in 47:46. Lo scudetto Allievi se lo porta a casa l’Atletica Valli di Non e Sole con 124 punti, con SA Valchiese d’argento a 114 punti e AS Lanzada al terzo posto a 92 punti.

 

 

 

 

ED ORA CHI LO FERMA PIU’!

Luciano Boidi peso a 17,23

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Passo, passo, Luciano Boidi , intanto, si avvia al raggiungimento del primato trevigiano di categoria, Mancano ora solo otto centimetri (più uno, ovviamente), dopo la bella prova vincente e convincente di Chiari (VIII Meeting Giovanile Città di Chiari) dove ha dominato il getto del peso da 5 kg. con la misura di 17,23 (Boris Delcev detiene il record trevigiano con 17,31). Sequenze dei lanci di Luciano: tre nulli e 17,23/16,09/16,91.

 

 

Regionali cadetti nel segno di Csi Fiamm e Riviera del Brenta.

Nicola Martorel vittoria nei 300m. 37”29

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I cadetti del Csi Fiamm e le cadette dell’Atletica Riviera del Brenta hanno vinto il campionato regionale di categoria di società, andato in scena nel fine settimana a Bassano del Grappa. In campo maschile, argento per Atletica Ovest Vicentino e bronzo le veronesi dell’Insieme New Foods. Tra le cadette, seconda piazza per Atletica Valpolicella e bronzo per le bellunesi del Gs La Piave 2000. Organizzata dall’Atletica Vimar, in concomitanza con il 35° Trofeo Banca Popolare di Marostica, la rassegna regionale di club ha confermato la grande tradizione dei vivai veneti, offrendo due giornate di gare di notevole livello tecnico. Un buon auspicio in vista dell’imminente Trofeo Ceresini, ma soprattutto in prospettiva dei campionati italiani di categoria, in programma verso metà ottobre a Jesolo. In campo maschile, bella sfida nei 300 ostacoli, con vittoria del vicentino Enrico Baccarin (40”07) davanti al veronese Zeno Maria Zuliani (40”35). Poi lo stesso Baccarin si è aggiudicato i 100 ostacoli in 13”95. Tra le cadette, record veneto di Francesca Tommasi. La veronese ha vinto i 2000 metri in 6’16’43”, migliorando di oltre tre secondi il primato che già le apparteneva dal 2012 (6’19”81) e stabilendo anche la quarta prestazione italiana di tutti i tempi per la categoria. Doppietta di qualità per la padovana Gioi Spinello che sabato ha vinto i 300 ostacoli in 45”20 e oggi si è ripetuta negli 80 ostacoli in 11”73. La trevigiana Nikol Marsura si è imposta in volata sulla bellunese Ilaria Fantinel nei 1000 (2’59”10 contro 2’59”95). Quest’ultima, in scia alla Tommasi, ha poi festeggiato anche il nuovo personale nei 2000 (6’31”46). Significativi progressi pure per la rodigina Emma Girardello nei 300 (40”90) e per l’inedita veronese Nicole Arduini (gran fisico e ottimi piedi) nell’alto (1.63). A margine della rassegna cadetti, gara sui 100 ostacoli per due juniores: vittoria della bellunese Maria Paniz (14”24) sulla padovana Virginia Morassutti (14”37), con un bel primato stagionale per entrambe.

 

RISULTATI.

1^ GIORNATA.

Cadetti. 80 (-0.8): 1. Federico Florio (Gs La Piave 2000) 9”40, 2. Nicola Martorel (Lib. Tonon Vittorio Veneto) 9”42. 1000: 1. Alberto Dal Sasso (Ana Feltre) 2’43”36. 300 hs: 1. Enrico Baccarin (Asi Breganze) 40”07, 2. Zeno Maria Zuliani (Insieme New Foods) 40”35, 3. Giovanni Schievano (Cus Padova) 40”93. Alto: 1. Samuele Ebert (Lib. Lupatotina) 1.81. Triplo: 1. Fabio Camattari (Biotekna Marcon) 12.30. Peso: 1. Lorenzo Pegoraro (Csi Fiamm) 14.67. Giavellotto: 1. Manjinder Singh (Ovest Vicentino) 49.86. Marcia (4 km): 1. Andrea Tomè (Lib. Tonon Vittorio Veneto) 21’39”16.

 

Cadette. 80 (-0.6): 1. Moillet Kovakou (Ovet Vicentino) 10”34, 2. Emma Girardello (Rhodigium Team) 10”36. 1000: 1. Nikol Marsura (Trevisatletica) 2’59”10, 2. Ilaria Fantinel (Ana Feltre) 2’59”95, 3. Giulia Schiff (Riviera del Brenta) 3’02”10. 300 hs: 1. Gioi Spinello (Fiamme Oro) 45”20. Asta: 1. Beatrice Cappellozza (Vis Abano) 2.80. Lungo: 1. Gloria Gollin (Marconi Cassola) 5.34, 2. Ilaria Bettin (Cus Padova) 5.32. Disco: 1. Martina Cuogo (Sporting Club Noale) 29.75. Martello: 1. Francesca Miglioranzi (Atl. Valpolicella) 37.46. Marcia (3 km): 1. Erika Pontarollo (Marconi Cassola) 15’55”89.

 

2^ GIORNATA.

Cadetti. 300: 1. Nicola Martorel (Lib. Tonon Vittorio Veneto) 37”29. 2000: 1. Alberto Dal Sasso (Ana Feltre) 6’05”50. 100 hs (+0.6): 1. Enrico Baccarin (Asi Breganze) 13”95, 2. Edoardo Balzi (Mastella Quinto) 14”09, 3. Zeno Maria Zuliani (Insieme New Foods Vr) 14”19. Asta: 1. Andrea Marin (Marconi Cassola) 3.50. Lungo: 1. Mattia Zagotto (Csi Fiamm) 6.12. Martello: 1. Edy Nichele (Marconi Cassola) 46.14, Adriano Moreira Da Silva (Cus Padova) 44.57. Disco: 1. Adriano Moreira Da Silva (Cus Padova) 30.92. 4×100: 1. Csi Fiamm (Zandonà, Zagotto, Boschetto, Tarantino) 45”55.

 

Società maschili: 1. Csi Fiamm VI 485, 2. Atl. Ovest Vicentino 423, 3. Insieme New Foods Vr 422, 4. Ana Feltre 415, 5. Marconi Cassola VI 407, 6. Fiamme Oro PD 395.

 

Cadette. 300: 1. Emma Girardello (Rhodigium Team) 40”90, 2. Nikol Marsura (Trevisatletica) 41”81. 2000: 1. Francesca Tommasi (Insieme New Foods Vr) 6’16”43, 2. Ilaria Fantinel (Ana Feltre) 6’31”46, 3. Giulia Schiff (Riviera del Brenta) 6’52”39. 80 hs (+1.1): 1. Gioi Spinello (FF.OO.) 11”73, 2. Irene Piazza (Veneto Banca Montebelluna) 12”26, 3. Rebecca Bristot (Athletic Club Bl) 12”43. Alto: 1. Nicole Arduini (Lib. Rossetto Lugagnano) 1.63, 2. Anna Tronchin (Roncade) 1.59, 3. Giorgia Niero (Mastella Quinto) 1.59. Triplo: 1. Francesca Gomiero (Cus Padova) 10.97. Peso: 1. Tatiana Corso (Atl. Valpolicella) 11.28, 2. Teresa Gatto (Mastella Quinto) 10.84. Giavellotto: 1. Celestine D’Admo (Lib. Lupatotina) 35.37. 4×100: 1. La Fenice 1923 Mestre (Vio, Rigoni, Berlin, Compagno) 50”96.

 

 

Società femminili: 1. Atletica Riviera del Brenta 436, 2. Atl. Valpolicella 411, 3. Gs La Piave 2000 BL 406, 4. Csi Fiamm VI 396, 5. La Fenice 1923 Mestre 389, 6. Athletic Club Belluno 389.

 

Gara assoluta extra. 100 ostacoli (+0.2): 1. Maria Paniz (Cus Pisa Atletica Cascina) 14”24, 2. Virginia Morassutti (Assindustria Pd) 14”37.

 

I RISULTATI COMPLETI

 

Eccovi il commento di Roberto Vanin dellìatletica Quinto:

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“…Era il giorno in cui dovevamo calare i nostri assi e così è stato. Dopo una già valida prima giornata, una serie di podi, buoni piazzamenti e record personali ha portato al settimo posto delle cadette e all’ottavo dei cadetti su 20 squadre partecipanti; in entrambi i casi prima squadra della provincia di Treviso. Questo in sintesi il bilancio del fine settimana ai Campionati regionali di Società. Da evidenziare subito il 14″09 nei 100hs di Edoardo Balzi che, malgrado una partenza molto incerta, gli è valso il secondo posto e il minimo di partecipazione ai Campionati Italiani Cadetti (nella foto sopra). Record personale per Fabiano Cecchetti il cui martello atterra a 37,71 e per Giuseppe Pietrangeli, 27,31 nel disco. Si difendono con grinta Samuele Dissegna nei 300, Pietro Lazzaro nei 100hs, Stefano Manera nei 2000 (record personale a 6′58″37) e Andrea Slongo nel lungo.
Passando alle femminucce va fatto un ringraziamento grandissimo ad Alice Dal Bianco e ai suoi genitori che, dopo l’incidente stradale di ieri sera, hanno dimostrato un attaccamento alla nostra società che non ha eguali. Alice, non al 100% fisicamente e psicologicamente, si è resa disponibile ad effettuare il salto triplo conseguendo il suo record personale con 9,40 e permettendo alle cadette di coprire le gare necessarie. Giorgia Niero terza con 1,59 in una gara di alto intervallata da un rapido passaggio sugli 80hs (record personale con 12”99) che non l’ha certo aiutata a conseguire una misura superiore oggi alla sua portata. Terze Samantha Zago con il record personale a 42”17 nei 300 (minimo per i Campionati Italiani sempre più vicino) e per Teresa Gatto con un buon 10,84 nel peso. Laura Dotto conclude un 2000 metri di volontà e Anna Casagrande, lanciatrice per un fine settimana (e forse di più) vicina ai 20 metri nel giavellotto.
Il tutto concluso dal quarto posto della 4×100 orfana di Alice e tenuta su dalla disponibilità di un’emozionata Anna.
Ebbene sì, questi sono i Campionati di Società: essere disponibili a specialità non proprie, spostarsi da una pedana all’altra per concomitanze inevitabili, affrontare imprevisti che sembrano insormontabili e sopportare un direttore tecnico che scorda di confermare la 4×100 cadetti causando la probabile perdita di un sesto posto di squadra.
Grazie ancora a tutti: atleti, tecnici e genitori. E non dimenticate, sabato prossimo prove multiple cadetti/e a Montebelluna per tenere ancora alto il nome dell’Atletica Quinto.

Roberto Vanin

In allestimento l’articolo di approfondimento.

E domani tutto sulla Cortina-Dobbiaco!

Giugno 2nd, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

MOGLIANESI IN PRIMA FILA A RIETI E A MODENA

Ci siamo quasi, Jacopo già 1’49”81!

Secondi Ghenda e la Busatto, bene Braga e Donè

Crescono Zuccon e la Maggiolo!

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Ottimo. Lo aspettavamo: ogni occasione è quella giusta. Jacopo Lahbi è andato addirittura a Rieti per togliersi uno “sfizietto”, vincere e avvertire il campo che lui c’è e alla grande: per ora 1’49”81 (il suo primato personale è 1’49”15 realizzato l’anno scorso  il 9 giugno a Caprino Veronese). Da Modena gli han fatto eco gli altri “moglianesi doc” con l’eccellente secondo posto di Stefano Ghenda sui 3000 siepi (9’47”24) e quello altrettanto prezioso della dolcissima Anna Busatto sugli 800m. in 2’14”79; quinto Luca Braga su 800m. combattuti, in 1’54”52, meglio di Riccardo Donè (migliorato fino a 1’56”53) di Massimo Furcas, ancora “un fiatin” sopra i due minuti (2’00”17) e nelle retrovie, dell’allievo Francesco Donè.

A Rieti si è messo in mostra anche il fratello di Jacopo, Tobia Lahbi, quarto sui 400hs. in 55”94.

E, a proposito di 400hs. ennesimo exploit dell’allievo Giacomo Zuccon che a Modena, unica nostra vittoria, ha ritoccato il suo limite, portandolo a 55”22.

Benissimo Marinella Maggiolo, terza sui 200m. stagionale con 24”86.

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Interessanti i responsi sulle siepi per Giulia Guerrieri, terza sui 3000 in 11’55”86 (su Sara Tommasini) e sugli ostacoli per Alexandra Solomon sui 400hs divorati in 1’06”56. Nel frattempo l’allieva Beatrice Malagnini si è piazzata quarta sui 2000 siepi in 7’59”93.

ULTIM’ORA A BASSANO NEL CdS CADETTI VENETO

Nikol sinonimo di vittoria

Vincono anche Fabio Camattari e Andrea Tomè

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Passaggio sui 1000m di Nikol Marsura con Veronica Camerin (n.85)

A Bassano si è conclusa la prima giornata del Campionato di Società veneto cadetti.

Per la Marca soltanto tre vittorie con Nikol Marsura (praticamente una garanzia di “podio” assicurato), prima sui 1000m. dove è ancora scesa sotto i tre minuti (2’59”10), con Andrea Tomè vincitore sui 4km. di marcia nella foto sotto, dove ha realizzato il suo primato personale (21’39”16) e con il “moglianese” Fabio Camattari (però con la maglia dell’A.Marcon) nel triplo, primo con 12,30. Esulta Nicola Martorel, argento sugli 80m. che con 9”42 ha avuto il “passi” per i campionati nazionali cadetti.

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Ma domani vi dirò…tutto!!!

RIUNIONE A MILANO DEL 26 MAGGIO

In attesa del botto…Fent 73,03

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E’ con trepidazione che seguo le innumerevoli imprese in giro per l’Italia di Antonio Fent, uno dei migliori giavellottisti nazionali in circolazione e, lo avverto forte, da un momento all’altro sentiremo il botto! E che botto…Tanto per stabilire le giuste gerarchie: Antonio ha tutti i numeri in regola per regalarsi/ci una prestazione maiuscola.

Intanto nella riunione milanese del 26 maggio ha fatto volare l’attrezzo, vincendo, a 73,03 (ha un primato personale di 75,00 stabilito proprio quest’anno).

Vai Antonio, in bocca al lupo!!!

 

 

 

 

 

14° Cortina-Dobbiaco Run, detta “La corsa nelle Dolomiti”.

 

Al via oggi la 14° Cortina-Dobbiaco Run, detta “La corsa nelle Dolomiti”. Il tracciato, così come la celebre gran fondo invernale, ripercorre il percorso dell’ex-ferrovia che collegava le due località, Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco, per un totale di circa 30 chilometri. Protagonista indiscusso, oltre ai runners, sarà Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.

Si parte alle ore 9.15 dalla centrale Corso Italia, a Cortina: la prima parte del percorso è in leggera salita con passaggi tra gallerie e ponticelli. Si continua a correre fino a scollinare al Passo Cimabanche, a 1.530 metri di quota, per poi scendere verso il Lago di Landro accompagnati dalla sagoma delle Tre Cime di Lavaredo (che appena qualche giorno fa hanno visto trionfare nel ciclismo Vincenzo Nibali vincitore del Giro d’Italia). Si passa poi accanto al laghetto alpino di Dobbiaco, si esce dal bosco e si intravedono così le prime case del paese in dirittura d’arrivo. Qui si abbandona il terreno sterrato e si percorre la passerella finale lunga un chilometro per arrivare al parco del Grand Hotel dove si taglia il traguardo.

Ieri il prologo con la Kid’s Run, per i più piccoli un giro all’interno del parco del Grand Hotel Dobbiaco, poi spazio alle ai ragazzi dai 14 anni in su impegnati in un percorso di 8,5 chilometri intorno al lago di Dobbiaco. Dal punto di vista tecnico, tra i big spicca il nome di Valeria Straneo che sarà al via tra i 4500 iscritti di questa edizione. A renderle la vita difficile ci sarà comunque una compagnia di donne decisamente agguerrite:  da  Paola Mariotti, vincitrice del 2010, a Paola Felletti, Paola Dal Mas, Maurizia Cunico, Kathrin Hanspeter e Giovanna Confortola. Per quanto riguarda i top runners al maschile da segnalare la presenza di Said Boudalia, cinque volte vincitore dal 2006 al 2010 detentore del record di 1.36.03 stabilito nel 2008. La presenza del feltrino è stata confermata dallo stesso atleta proprio sulla pagina ufficiale Facebook della Cortina-Dobbiaco Run.  Oltre a Boudalia in prima linea ci saranno il marocchino Khalid En Gyuady, i keniani Nicodemus Biwott e Peter Bii e l’altoatesino Hermann Achmueller senatore della Cortina-Dobbiaco Run con all’attivo 12 partecipazioni su 13 edizioni e con in tasca il terzo posto all’ultima edizione della 100km del Passatore.

 

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Era nell’aria già da alcuni giorni, ma gli organizzatori hanno voluto aspettare gli ultimi giorni per dare la conferma della partecipazione dell’azzurra Valeria Straneo alla Cortina - Dobbiaco Run.
Quindi è ufficiale, domenica mattina in mezzo a 4500 concorrenti ci sarà anche lei, l’atleta alessandrina giunta ottava alla maratona Olimpica di Londra 2012. La Cortina-Dobbiaco Run per la maratoneta azzurra è una tappa fondamentale per testare il proprio stato di forma in vista dei Campionati Mondiali di Maratona in programma a Mosca dal 10 al 18 agosto, dopo le ottime prestazione alle mezze maratone corse a New York e a Chia (Cagliari) e dopo il titolo italiano sui 10 mila metri conquistato ad Ancona alcune settimane fa.
Nella compagine rosa che prenderà il via la prossima domenica dal Corso Italia di Cortina ci saranno, Paola Mariotti, vincitrice del 2010, Paola Felletti, Paola Dal Mas, Maurizia Cunico, Kathrin Hanspeter e Giovanna Confortola.
Per quanto riguarda i top runners al maschile da segnalare la presenza di Said Boudalia, cinque volte vincitore dal 2006 al 2010 detentore del record di 1.36.03 stabilito nel 2008. La presenza del feltrino è stata confermata dallo stesso atleta proprio l’altro giorno sulla pagina ufficiale Facebook della Cortina-Dobbiaco Run: « tutti gli partecipanti alla Cortina Dobbiaco sono atleti d’eccezione senza nessun dubbio… In bocca al lupo a tutti. Io ci sarò come sempre!»
Oltre a Boudalia in prima linea ci saranno il marocchino Khalid En Gyuady, i keniani Nicodemus Biwott e Peter Bii e l’altoatesino Hermann Achmueller senatore della Cortina-Dobbiaco Run con all’attivo 12 partecipazioni su 13 edizioni e con in tasca il terzo posto all’ultima edizione della 100km del Passatore.
Le iscrizioni alla gara si chiuderanno il 31 maggio, in queste ultime ore i pettorali disponibili sono solamente un centinaio, quindi la soglia prestabilita dagli organizzatori, 4500 concorrenti, sta per essere raggiunta. I numeri della Cortina-Dobbiaco Run parlano chiaro, un successo internazionale che conta al via 28 nazioni, 18 regioni italiane e 80 province.
Il Veneto, la Lombardia, e l’Emilia Romagna sono le regioni con il maggior numero di partecipanti, mentre tra le province quella di Treviso è in testa a questa speciale classifica seguita da Venezia e Padova.
Per quanto riguarda il programma della 14^ edizione si aprirà sabato pomeriggio alle ore 15 con la partenza della Kid’s Run, una gara riservata ai bambini, ragazzi fino ai 14anni. Alle ore 17, partenza della gara non competitiva, a favore delle Associazioni Debra e Mamazone, Giro del Lago di Dobbiaco di 8,5 chilometri, partenza, arrivo nel parco del Grand Hotel.

Giugno 1st, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

Studenteschi veneti finali a Padova 2° e a Rovigo 1°

Rebecca Borga 57”75 (cadetta) su Irene Vian e Andrea Tomietto primo nel peso da 5 con 14,19!

Vincono anche Marianna Pincin alto 1,61 e la 4×100m. allieve

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Risultato più che notevole quello raccolto a Padova, nell’ambito della finale studentesca veneta allievi,  dalla ancora cadetta Rebecca Borga sui 400m. chiusi, vincendo, in 57”75 (migliore performance stagionale trevigiana assoluta); bronzo Irene Vian, terza con un probante 58”85; terzo anche Kevin Durigon con un opaco 52”91.

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Sempre vincente quest’anno Marianna Pincin nella foto sopra, nell’alto con 1,61 (Annamaria Fisicaro solo 1,53 e benino Matteo Pol con 1,85); vittoria di forza con un ottimo riscontro cronometrico, quella della staffetta femminile 4×100m. del Leonardo Da Vinci di Treviso (per la composizione ho letto solo Caterina Maleville Irene Piazza ??? Suggeritemi la formazione…): tempo 50”41! (le ragazze del Levi Montebelluna, non da meno, seconde in 51”09). Altro titolo regionale studentesco ad Andrea Tomietto (di Palmanova), in prestito dal Vis Abano all’Istituto Plank di Villorba, primo nel peso da 5kg. con 14,19; nel disco buon sopravanzo di Guido Bressani nel disco da 1,5kg. quarto con 37,57.

Buone prestazioni sugli ostacoli da parte delle nostre ragazze: seconda Eleonora Cristofoli Prat sui 100 in 15”56, terza Rebecca Dalla Torre, in 15”81 ed Elena Marini in 15”91; idem per i maschietti con l’argento di Giacomo Zuccon in 14”77.

Dietro a Caterina Maleville, 13”07 sui 100m. si è piazzata un’altra cadetta, Annamaria Scarpis con il tempo di 13”26; per Luca Favero solo 11”84; nomi nuovi sui 1000m. con Simone Torres (2’52”88) e con Marco Colusso (2’53”17); infine un bel salto di Andrea Forato  nella foto sotto, gli ha consentito il personale stagionale nel lungo con 6,24 (sul cadetto Marco Scremin con 6,02).

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Classifica finale positiva per il Leonardo da Vinci (tra l’altro secondo nella staffetta maschile in 45”08): argento tra le allieve e bronzo tra gli allievi.

 

 

 

CADETTI IN POLE POSITION PER L’AVVENTURA ROMANA:

Anna Tronchin, Teresa Gatto, Aurora Pavan e Marco Braga sono i number one

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Non ne ho la conferma ma loro sono i nostri “number one” destinati alla finale di Roma, con tanto di viaggio-premio, incontro ”storico” con Usain Bolt ed eventuali allori in campo (forza ragazzi).

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Intanto però, hanno vinto già la loro finale regionale cadetti (a Rovigo): la libellula Anna Tronchin è volata oltre il metro e cinquanta nell’alto (1,53 sulla ragazzina Stella Tronchin ferma ad 1,43); la plurivalente Teresa Gatto (fa di tutto in campo, dai salti agli ostacoli!) nel peso con 11,01 e la sorpresa Aurora Pavan cadetta che nel vortex ha sfiorato i cinquanta metri (49,97), superando di poco Giulia Nascimben, seconda con 47,77; peccato per Thomas Zaniol, soltanto secondo anche se con un forte incremento sul suo primato personale di 66,46 che, però non è bastato per la finale romana.

Meritatamente a Roma anche Marco Braga, nella foto sotto, vittorioso sui 1000m. in 2’50”6.

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E’ arrivato secondo anche Denis Dal Pos saltando in alto 1,60; terzi invece sia Davide Pittilini, 12”3 sugli 80hs. sia Alberto Bordignon, 5,08 nel lungo, sia Simone Bazzacco sui 2 chilometri di marcia.

Altri protagonisti sono stati Raliza Polesel, 80m. in 10”8, Emanuele Da Ros, 61,46 nel vortex, Ettore Pin e Andrea Rigo sugli 80m. piani.

Nelle gare “speciali” belle vittorie per Paul Stetcu (categoria NV) e di Laura Dotto (DIR) sugli 80m. e di Lisa Maria Fiore (DIR) nel vortex; piazze d’onore per Mattia Bolzan e Maicol Savietto.

Nella classifica finale ottimo argento per i cadetti di S.Vendemiano sulla coneglianese Brustolon, terza; bronzo per le cadette di Roncade.

 

 

 

RIUNIONE DI VENERDI’ 24 GIGNO A PONZANO

Un insolito 2000m. vinto da Diego Avon

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Con i risultati in chiaro (usciti oggi venerdì sera), rispetto alle informazioni già date precedentemente, c’è poco da aggiungere e/o da evidenziare e, dopo una settimana di attesa, anche con poco entusiasmo per chi scrive e (domani) per chi legge, ma tant’è…).

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Vanno subito ribadite le belle vittorie di Nikol Marsura sui 300m. (42”38) e di Nicola Martorel sugli 80m. ripetendo il suo 9”49 già corso in precedenza; vanno aggiunti semmai i 43”26 di Samantha Zago e i 100m. senza storia (cronometri in tilt) di Marco Martini su Niccolò Benedetti, Samuel Nombo e Gabriele De Felice, allievo da 11”66.

Va sottolineato l’insolito 2000m. appannaggio di Diego Avon (è bello rivederlo in pista) in un disinvolto 5’40”3 (qui Stefano Pretotto mostra la sua grinta di “vecchio pistard” viaggiando sotto i sei minuti: 5’55”5), con Leonardo Feletto che precede Mauro Amadio, Luca Gerotto, Andrea Frezza, Riccardo Pellegrini fino al nostro ex, Vincenzo Andreoli, classe 1957 con 6’28”5 e non ultimo Gabriele Marsura (ma ’sti Marsura, quanti sono? Ah ah ah…).

E nel ripetere la bella vittoria di Lucrezia Zanardo (26”83) sui 200m. va nominata la  posizione di Agnese Tozzato che, vinto il lungo per un centimetro su Erica Pavan (4,54 su 4,53 e su 4,52 di Lara Causin), ha corso i suoi in 27”45.

 

 

 

 

 

 

Societari cadetti, fine settimana di gare a Bassano

 

Due giornate di gare per assegnare i titoli regionali cadetti di società. Sabato 1 e domenica 2 giugno, al campo scuola di Bassano del Grappa (Vicenza), in occasione del 35° Trofeo Banca Popolare di Marostica, va in scena la finale del campionato regionale cadetti di società, uno degli appuntamenti più attesi della stagione giovanile su pista. Trentasette formazioni, 19 maschili e 18 femminili, vanno a caccia dei titoli veneti a squadre.

Queste le società qualificate per la finale sulla base dei punteggi realizzati nelle fasi provinciali.

Cadetti: Insieme New Foods VR, Csi Fiamm VI, Biotekna Marcon, Ovest Vicentino, Ana Feltre, Marconi Cassola, Mastella Quinto TV, Fiamme Oro Padova, Asi Breganze, Assindustria Pd, Lib. Sanp PD, Vis Abano, Lib. Tonon Vittorio Veneto, Novatletica Città di Schio, Us Intrepida VR, Gs La Piave 2000 BL, Veneto Banca Montebelluna, Selva Bovolone, Cus Padova.

Cadette: Fiamme Oro Padova, Riviera del Brenta, La Fenice 1923 Mestre, Valpolicella, Csi Fiamm, Athletic Club Belluno, Gs La Piave 2000 BL, Cus Padova, Galliera Veneta, Us Intrepida VR, Insieme New Foods VR, Ana Feltre, Mastella Quinto TV, Marconi Cassola, Vis Abano, Veneto Banca Montebelluna, Lib. Tonon Vittorio Veneto, Lib. Sanp PD.

La manifestazione, organizzata dall’Atletica Marostica Vimar (Luigi Segala, tel. 0424-780998), comprende anche una gara assoluta femminile sui 100 ostacoli. Sabato inizio gare alle 15.15, domenica alle 14.30.

 

GLI ISCRITTI

 

 

Giovanni Schiavo vi informa dove si corre…

 

 

MAGGIO
Venerdi 31

 

- Marghera(Ve)_loc. Catene – Marcia della Salute di Catene – km 5/10 -ritrovo c/o Parco di Catene ore 17,30
- Stroppari di Tezze sul Brenta(Vi) –Stra…Stropparota_Memorial “Luigi Rigon” – km 7,2

- Maddalene(Vi) – km 5/10 - La lucciolata - partenza ore 21,00 - info 0444980605

GIUGNO

Sabato 1
- Stanghella(Pd) - Correre nel Parco - km 7,3 – ritrovo ore 18,30 c/o Villa Centanini

Domenica 2

- Trichiana(Bl) – Giro delle Ville_CPT – km 5/12 – ritrovo in Piazza T.Merlin –
-Milies di Segusino(Tv) - Ndar e tornar - km 13(salita e discesa) - partenza dalla Piazza di Milies ore 9,30
- Pero di Breda di Piave(Tv) – Camminata del Draghetto
- Paviole di Canaro(Ro) - Corsa Podistica “Villa Martelli” - km 10 - Ritrovo ore 17,00
- Podenzoi(Bl) – Al Gir de Andrelonc- km 8 D+ 800 mt_Corsa in Montagna – Ritrovo ore 8,00

Maggio 31st, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

MEMORIAL MARIO CARRARO A TREVISO

Pass iridato per l’allievo Zuccon: 55”70 nei 400 ostacoli

Luciano Boidi 16,96,

Bernasconi e Vian 57”93 Jacopo Lahbi 1’51”52

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Pioggia e freddo, ma anche una serata di piacevoli ambizioni mondiali. Ieri a Treviso, nel 10° memorial Mario Carraro, è stata la giornata degli under 18 in cerca del lasciapassare per la rassegna iridata di categoria di Donetsk (10-14 luglio). Il trevigiano Giacomo Zuccon (nella foto) ha realizzato lo standard d’ammissione previsto dalla Fidal, correndo i 400 ostacoli in 55”70, 24 centesimi meglio del precedente personale. Tre suoi coetanei, pur migliorandosi, il “minimo” l’hanno invece soltanto avvicinato: un altro trevigiano, Luciano Boidi, ha lanciato il peso a 16.96, il vicentino Filippo Vaidanis si è portato a 53.30 nel disco, la veneziana Irene Vian ha corso i 400 in 57”93. In tutti e tre i casi, lasciapassare mancato per qualche decina di centimetri o di centesimi. La serata trevigiana ha offerto anche un bel 800: 1’51”52 per la promessa Jacopo Lahbi e 1’51”91 per lo junior Enrico Riccobon. Poi il cadetto Enrico Baccarin a 40”79 nei 300 ostacoli e la cadetta Anna Bionda a 11”99 negli 80 ostacoli. Oltre 800 gli iscritti, a conferma del successo del Trofeo Provincia di Treviso, di cui il memorial Carraro costituiva la terza tappa stagionale. Peccato solo per le condizioni metereologiche, ancora una volta penalizzanti per gli atleti e l’organizzazione.

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RISULTATI.

Maschili.

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Podio lungo cadetti con Marco Scremin

Seniores/promesse/juniores. 800: 1. Jacopo Lahbi (Mogliano) 1’51”52, 2. Enrico Riccobon (Athletic Club Bl) 1’51”91. Alto: 1. Davide Spigarolo (G.A. Bassano) 1.93. Disco: 1. Jacopo Bellin (Trevisatletica) 35.12. Allievi. 800: 1. Francesco Celato (Athletic Club Bl) 2’00”50. 400 hs: 1. Giacomo Zuccon (Trevisatletica) 55”70. Alto: 1. Jacopo Zanatta (Trevisatletica) 1.93. Peso: 1. Luciano Boidi (Trevisatletica) 16.96. Disco: 1. Filippo Vaidanis (Vicentina) 53.30, 2. Luciano Boidi (Trevisatletica) 42.26. Cadetti. 300 hs: 1. Enrico Baccarin (Breganze) 40”79. Lungo: 1. Marco Scremin (Mogliano) 5.58. Disco: 1. Fabiano Cecchetti (Mastella Quinto) 27.10. Ragazzi. 60 hs: 1. Abel Campeol (Gagno Ponzano) 9”34. Lungo: 1. Abel Campeol (Gagno Ponzano) 5.35. Marcia (2 km): 1. Luca Olivotto (Vodo di Cadore) 13’26”18. Esordienti. 40 hs: 1. Tommaso Danieli (Veneto Banca) 7”3. Palla: 1. Paolo De Tuoni (Lib. S. Biagio) 10.33.

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Podio dei 40hs esordienti

Femminili.

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I podi dei 400m. con Valentina Bernasconi e con Irene Vian e Anna Busatto.

Seniores/promesse/juniores. 400: 1. Valentina Bernasconi (Mogliano) 57”93. Lungo: 1. Luisa Costa (Valsugana) 5.50. Allieve. 400: 1. Irene Vian (Silca Conegliano) 57”93, 2. Anna Busatto (Mogliano) 58”56. Cadette. 80 hs: 1. Anna Biondo (Fincantieri Wartsila) 11”99. 300 hs: 1. Teresa Gatto (Mastella Quinto) 47”56. Peso: 1. Teresa Gatto (Mastella Quinto) 10.46. Martello: 1. Julia Nardini (Riviera del Brenta) 32.33. Ragazze. 60 hs: 1. Alice Drago (Fincantieri Wartsila) 9”50, 2. Alice Muraro (Csi Fiamm) 9”52, 3. Marie-Roxane Akissi Kouame (Stiore) 9”78. Alto: 1. Rachele Bovo (Rhodigium Team) 1.40. Marcia (2 km): 1. Maria Vian (Noale) 11’36”37. Esordienti. 40 hs: 1. Teresa Cozzi (Castelfranco) 7”4. Lungo: 1. Teresa Cozzi (Castelfranco) 3.83.

 

 

 

Societari allievi, caccia allo scudetto per quattro

 

Quattro formazioni venete sono state ammesse alla finale scudetto dei campionati italiani allievi di società su pista. L’8 e il 9 giugno, a Roma, scenderanno in pista le due squadre dell’Atletica Vicentina, in cerca di una conferma ai vertici dopo il doppio piazzamento (secondi i ragazzi, quarte le ragazze) del 2012. La spedizione veneta in terra laziale comprenderà inoltre la formazione maschile della Vis Abano e quella femminile della Libertas Valpolicella Lupatotina.

Quattro formazioni venete nelle finali scudetto under 18 significano un raddoppio delle presenze rispetto all’anno scorso, quando solo l’Atletica Vicentina ebbe accesso al raggruppamento più importante: una crescita significativa in una fascia d’età dove il calo delle vocazioni talvolta vanifica il gran lavoro dei settori giovanili.

Altre tredici società, sette maschili e sei femminili, si sono invece qualificate per la finale B che rappresenta la novità dell’edizione 2013 dei Societari allievi. Gareggeranno tutte a Trento, l’8 e il 9 giugno, in una competizione a livello triveneto.

Queste le società venete ammesse alle finali (tra parentesi il piazzamento di partenza basato sui punteggi realizzati nelle fasi regionali).

ALLIEVI. FINALE A (Roma, 8-9 giugno): Atletica Vicentina (2.), Vis Abano (12.).

FINALE B - Gruppo Nordest (Trento, 8-9 giugno): Trevisatletica (2.), Insieme New Foods Vr (4.), Ana Atl. Feltre (5.), Fiamme Oro Pd (6.), Atletica di Marca Tv (8.), Ass. Atl. Nevi (9.), Fondazione Bentegodi Vr (10.).

ALLIEVE. FINALE A (Roma, 8-9 giugno): Atletica Vicentina (3.), Lib. Valpolicella Lupatotina Vr (12.).

FINALE B - Gruppo Nordest (Trento, 8-9 giugno): Vis Abano (1.), Fondazione Bentegodi Vr (2.), Insieme New Foods Vr (3.), Atletica di Marca Tv (4.), Atl. Lib. Sanp Pd (6.), Gs La Piave 2000 Bl (8.).

 

 

 

La Corri Feltre A Dylan Titon (seconda Manuela Moro)

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Questa mattina a Pra del Moro, approfittando finalmente di una giornata primaverile, le famiglie feltrine si sono date appuntamento per partecipare alla Corri Feltre e per festeggiare la Giornata del sollievo e la Giornata per la donazione degli organi.
La “Festa della Salute” è stata organizzata e voluta dall’Ulss n. 2 di Feltre con la collaborazione di numerose Associazioni volontaristiche del territorio. Inoltre la Corri Feltre è stata anche l’occasione per premiare in migliori elaborati dei progetti “SEPS”.
Per quanto riguarda l’aspetto agonistico Dylan Titon ha dominato la prova sui dieci chilometri con l’ottimo tempo di 34 minuti netti. L’atleta del Team Saucony ha vinto davanti a Sandy Ballis giunto al traguardo con un minuto e cinque secondi di ritardo. In terza posizione si è classificato Fabrizio Pradetto.
In campo femminile ha vinto la portacolori dei Vigili del Fuoco, Paola Dal Mas. La Dal Mas ha fermato il cronometro
in 40:04, alle sue spalle l’atleta di Trichiana Manuela Moro. La Moro ha chiuso con il tempo di 41:29. Ilaria Fantinel (Ana Atletica Feltre) è salita sul terzo gradino del podio.
Nella speciale prova di 5 chilometri riservata ai più giovani ha vinto Simone Zancaner tra i maschi e da Alessandra Giop tra le ragazze.
«Ancora una volta - ha detto Paolo Perenzin, sindaco di Feltre - la nostra città si è dimostrata pronta e con una spiccata vocazione verso lo sport e solidarietà». «Oggi, - ha concluso il primo cittadino - la chiave del successo è stata l’unione delle forze da parte di tutti i soggetti intervenuti nell’organizzazione dell’evento, il Comune, l’Associazione Giro delle Mura, Ulss n. 2 di Feltre e il Centro Sportivo Italiano ».
Sono parole di ringraziamento quelle espresse da Piero Slongo, presidente dell’Associazione Giro delle Mura «Voglio ringraziare tutti i volontari che sin dalle prime ore di questa mattina hanno lavorato per la buona riuscita della Corri Feltre. Un grazie particolare ai ragazzi del Pedale Feltrino, della Virtus Nemeggio, della Dynamo di Vellai e ai Vigili del Fuoco. Inoltre volevo ricordare che grazie all’intervento dei Vigili Urbani e alla staffetta dei Carabinieri la Corri Feltre si è corsa con le strade chiuse al traffico e quindi in massima sicurezza».
Dopo le premiazioni dei vincitori delle due prove, svolte all’interno del Palaghiaccio, e la consegna del premio alle scuole di Mugnai come gruppo più numeroso, i dirigenti dell’Ulss n.2, coordinati dal direttore sanitario Giovanni Maria Pittoni, hanno premiato i lavori inseriti del progetto “SEPS”.

CLASSIFICA GENERALE 5 KM
MASCHILE
1. Zancaner Simone, 15:47;
2. Corso Lorenzo, 16:44;
3. Gallina Alex, 16:50;
4. Giraldi Andrea 17:34;
5. De Barba Mattia 18:05.

FEMMINILE
1. Giop Alessandra, 17:37;
2. Coldebella Paola, 18:02;
3. Coldebella Gloria, 18:46;
4. Corrent Chiara, 19:09;
5. Arboit Noemi, 19:27.

 

 

 

 

 

da “QueenAtletica Track-Field”

 

“…Quindi è UFFICIALE: dal 2014 cesserà di esistere il doppio tesseramento master/senior!!! Grazie a tutti quelli che hanno sostenuto questa posizione, fino a chi l’ha proposta ed appoggiata in seno alla Commissione Master della Fidal.

Gli stranieri residenti, altra nostra proposta, potranno partecipare all’attività master senza limitazioni, e il sito della Fidal tornerà a parlare dei master con più assiduità. Appena torna Barcella a casa, prepariamo un sunto delle decisioni, molte delle quali decisamente importanti per l’attività. Speriamo solo nell’ultimo miracolo, anche se è di difficile attuazione: cancellare l’assurda limitazione della partecipazione alle staffette dei campionati italiani master, degli over.35 tesserati come senior.

Grazie quindi alla commissione e chi ne ha fatto parte.”

Maggio 30th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

ULTIM’ORA

Luciano Boidi, nel peso,

sfiora i diciassette metri…

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Da Treviso, nel Trofeo Carraro, all’ultimo momento giungono ottime notizie: il nostro Lucianone nella gara del getto del peso allievi (5kg.) ha sfiorato i diciassette metri (16,96) avvicinando sempre di più il primato trevigiano di 17,31, stabilito da Boris Delcev (Atletica Montebelluna), stabilito a Legnaro l’11 settembre del 2004.

Altro grande riscontro è quello di Giacomo Zuccon che, sui 400hs. è volato in 55”70, agguantando così il minimo per partecipare al campionato nazionale allievi.

Ovvio, ne riparleremo!

 

 

 

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LA VOCE DEGLI ATLETI

CREDERCI SEMPRE

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Anche quest’anno anch’io ero alla partenza della 100 km del Passatore. Come al solito nel preparare gare di questo genere inizio sempre a considerare i dettagli controllabili, come l’alimentazione e l’allenamento. Sono fondamentali per me, perché mi danno la convinzione che otterrò sicuramente il meglio di me stessa. Per me l’ottimismo nasce dalla testa, poi lo trasmette al cuore, ai polmoni ed alle gambe. La mia mente, infatti, è vincente solo se in pace con me stessa. Quest’anno pensavo fosse tutto più facile, ero più sicura, conoscevo il percorso, bastava seguire la preparazione dell’anno scorso e sarei riuscita anche a migliorarmi. Purtroppo non è andata così. Nello sport come nella vita non tutto fila liscio. Ricordo ancora l’ultimo mese, quando ero sul più bello, quando bastava solo mollare ed ho scoperto di avere due ernie cervicali . Era da parecchio tempo che sentivo che qualcosa non andava. Quasi una mancanza di equilibrio con me stessa. Ho proseguito con tranquillità ascoltandomi ed il corpo me lo ha lasciato fare. Dando la priorità alla salute ho scelto di riassettare tutta la colonna vertebrale quindici giorni prima della gara, quasi a trovare quell’equilibrio perso. Quest’anno non dovevo avere ambizioni di tempo, mi bastava esser lì solo per la sola gioia di correre, per la voglia di salute, di benessere e per lo spirito di sacrificio, ma soprattutto per quella mia voglia di comunione con me stessa, con la natura e con l’universo intero. Dall’inno di Mameli è stato tutto un susseguirsi di emozioni. Mi intrufolo in mezzo a tanti per farmi spazio davanti. Essendo piccolina, mi ritrovo in un attimo al fianco di Giorgio Calcaterra, ho avuto anche il tempo di salutarlo ! augurargli un grosso in bocca al lupo e la gara poi è iniziata. Non male come partenza eh ! Una carica impressionante che ho dovuto controllare sin dai primi chilometri. Ho sempre prestato attenzione ai segnali che mi arrivavano dalle mie gambe e dal mio cuore, fregandomene della pioggia che mi inzuppava e del freddo che mi faceva irrigidire le dita delle mani. Stavo bene. Sorridendo e parlando con altri podisti, che mi sono trovata di volta in volta accanto a me, i chilometri iniziali sono passati velocemente.

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Questo mi ha aiutato ad infondere coraggio agli altri e trovare forza in me. La gara è stata durissima per tutti, a causa della pioggia, del nevischio e delle basse temperature (6 gradi a Vetta delle Croci, 3 gradi al passo della Colla di Canaglia, di nuovo 6 a Marrani, poi ancora 8 a Faenza). Ringrazio soprattutto i volontari che a ogni ristoro allungavano i bicchieri di the caldo zuccherato o acqua o sali minerali. Ogni volta che afferravo uno di quei bicchieri, senza interrompere la mia corsa, pensavo proprio a loro, perché nonostante quella pioggia erano li ad aiutarci nella nostra impresa, sentivo davvero una grande gratitudine nei loro confronti! Tutte queste erano le mie emozioni e i miei pensieri e le mie compagnie, e quasi non mi accorgevo che ero gia giunta quasi al passo della Colla di Casaglia. Appena prima si era unita a me correndo Giusi, una nuova amica, quasi a condividere queste emozioni e per sostenermi fino all’arrivo. Grandissima! Queste sono gare che affascinano. Parecchia gente partecipa dapprima facendo da accompagnatore in bicy o correndola per alcuni tratti, poi l’anno successivo partecipa. I 100 km del Passatore sono unici da ogni punto di vista. Proseguono intanto i km, il mio passo è sempre costante, interrogo le mie gambe e tutto il mio organismo, sento di stare ancora bene e allora continuo ancora su quel ritmo, comincio a pensare di poterlo tenere tranquillamente fino alla fine! In fondo mi ero allenata bene, ricordo per un attimo all’ultimo mese. Da allora non avevo mai corso rilassata perchè era stato tutto un alternarsi di piccoli stop, quel giorno ero rilassata e non potevo, non dovevo mollare ! Sapevo che potevo giungere al traguardo. Questi sono i pensieri che mi sono passati per la mente intorno al classico cartello dei 75 km. Intanto mi accorgevo di un particolare divertente per me!

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Tanti podisti che mi avevano superato nei primi km, li riconoscevo dalle scritte che portavano dietro alle loro maglie, adesso piano piano li stavo superando lasciandomeli alle spalle! Mi sono detta: ecco la mia personalissima ricompensa, l’aver tenuto quel mio ritmo cosi costante e regolare, adesso mi permette di superare tanta gente che all’inizio aveva forse esagerato e che ora comincia a pagarne il conto! Son davvero contenta di me, non perche sono un egoista e godo della crisi altrui, ma perche mi rendo conto di aver scelto la tattica giusta. Mi impongo così di restare ottimista. Scorrono i km, scorre la pioggia sui miei vestiti ormai completamente fradici, scorrono i miei pensieri, scorrono i minuti nel mio cronometro, arriviamo all’86° km! Proprio in questo punto della gara, quasi inaspettatamente comincio ad accusare una certa pesantezza nelle mie gambe! Qualche dolore inizia a farsi sentire! Ripeto dentro di me la frase “Graziella, non mollare è solo questione di testa !”. Guardo ad un certo punto il tempo, sono positiva, dico a Giusi: “ dobbiamo tagliare il traguardo sotto le 14 ore”, lei mi guarda stupita e mi dice che non potevo pretendere troppo da me stessa. Sapevo che credendoci potevo farcela. Passo davanti a lei quasi ad impostare un nuovo ritmo. Dopo un po’ lei sta al gioco, le gambe cominciano a girare ed anche i km sembrano passare piu velocemente. Attendiamo il cartello del 90° km. Qui le gambe ritornano nuovamente pesanti! Ci viene persino il dubbio che quelli dell’organizzazione si siano dimenticati di metterlo! E’ irraggiungibile ! eppure sembrava stessimo mantenendo una bella andatura ! Mi sono chiesta parecchie volte com’era possibile che le gambe e il fiato potessero esserci, ma quella che mancava era la forza della mente! In fondo erano solo 10 km ed sarebbe tutto finito! Non potevamo mollare! La corsa proseguiva, la sofferenza aumentava.

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Ad un certo punto vediamo in lontananza il cartello del 96° km. Solo allora ci siamo veramente resi conto che questa 100 km stava per finire. Poi, parecchi pensieri iniziarono ad invadere la mia mente: Toni che ci aveva accompagnato a Firenze, seguendoci col furgone, sostenendoci per tutti e cento km e che ci attendeva all’arrivo, le ragazze della mia squadra Scarpe Bianche che avevano sempre creduto in me, improvvisamente mi venne anche da domandarmi cosa avrebbe mai pensato mio padre, se fosse stato vivo, se avessi mollato proprio sul finale! E mia figlia! E coloro che mi avevano coinvolto in questa passione! Mentre pensavo a questo mi resi conto che non avevamo rallentato il ritmo e che li….proprio davanti a noi adesso finalmente vedevamo il traguardo. Giusi ha dovuto abbandonarmi gli ultimi 100 metri, è stata un mega supporto per me e la ringrazio infinitamente. Guardo avanti, chiudo gli occhi e quasi accelero. Dimenticando il dolore, dimenticando il corpo, avendo coscienza solo dello spirito, che vibra per le emozioni provate. Tutti i sacrifici ed il lavoro sono valsi la pena! La mente a questo punto crolla. Ho sentito la pelle d’oca, sentivo scendere giù le lacrime di felicità. E’ indescrivibile cosa significhi tagliare quel traguardo ed in quelle condizioni meteo! È stata una esperienza incredibile che mi porta ad affermare che per la terza volta il sogno ha superato la realtà. E’ il giusto premio che mi spetta. Io che vivo intensamente le emozioni che la corsa mi trasmette e, nello stesso tempo, libero la mente da tanti problemi e soprattutto dallo stress che i ritmi della vita di oggi ci impone. Ripeto: correre non è solo portare il proprio corpo da un posto all’altro, ma fare i conti con i limiti del fisico e dell’anima e cercare di superarli col sorriso sul viso, la serenità dell’animo e senza la preoccupazione di non essere capiti.
Io ci sono riuscita in 13 ore 49 minuti 43 secondi.
Non smetterò mai di sognare perché i sogni possono diventare realtà.

Fortuna Graziella

 

 

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Da Casier

Ci sono delle giornate dove tutto sembra terribilmente difficile, una corsa infinita solo in salita, un vicolo cieco senza via d’uscita, Il meteo con condizioni autunnali che non agevola le cose, fatto sta che oggi sarebbe stata la classica giornata da starsene in divano a guardare un film strappa lacrime in compagnia di un barattolo di cioccolata.

Per tirarsi su l’unica cosa da fare è correre, così ore 15.30 mi preparo per la gara serale del circuito Cpt in zona Carlotta di Casier di Treviso.

Arriviamo verso le 17,20 in loco e da subito confusione per la zona parcheggio, tutti volevano essere il più vicino possibile all’arrivo ed anche se i posteggiatori indicavano di andarsene altrove tutti volevano posizionarsi sotto il gonfiabile della partenza. Riusciamo comunque a piazzare l’auto in un luogo strategico e comodo.

In zona iscrizioni incontriamo da subito Sergio, Andrea, Simonetta, Gabriele, poco dopo Silvia e via via altri compagni di squadra, molti di altre società mi salutano ed in modo educato ricambio, ma non sono dell’umore giusto, non riesco a formulare un discorso e alla classica domanda a quanto avrei fatto la gara, rispondo che forse mi sarei potuta addirittura ritirata.

Incontro Arianna e non volendo rovinarle la giornata di compleanno, cerco di essere quasi di compagnia, gli altri non hanno sicuramente nessuna colpa e meritano un sorriso ed un saluto. Ciliegina sulla torta lo speaker comunica al microfono : “ Causa maltempo è stato modificato il percorso, i km totali non sono 10.5 ma 12!

Ottimo penso, già non ho voglia e addirittura si allunga la distanza, comunque mi dirigo insieme ad Arianna per qualche metro di riscaldamento in zona partenza, mi guardo intorno ed affiorano i ricordi della stessa gara percorsa l’anno prima.

Dietro la linea di partenza e si parte, poco avanti Giovanni pronto per testare la condizione della sua gamba.

Cerco di liberare la mente e concentrarmi solo su gambe e fiato corro con Arianna fino al terzo km poi al primo ristoro la perdo, vado a sensazione guardando il meno possibile il cronometro, mi affianco ad una ragazza che riesce a stimolare in me quella sana competizione poi però al ristoro mi fermo per un goccio di the e pur impegnandomi non sono più riuscita a riprenderla.

Percorso misto su strada e ghiaino costeggiando nel finale il Sile, intorno a me tantissimi sambuchi, il cielo si fa sempre più scuro, sembra che da un momento all’altro arrivi il temporale, corro e supero parecchi podisti, poco avanti a me Gabriele che mantiene una distanza di 200 metri fino al traguardo.

Arrivo sorridente 12 km in 63 minuti, soddisfatta con l’umore quasi a livelli ragionevoli. Saluti e chiacchere al ristoro finale, premiazioni scorrevoli. A chiudere la serata qualche bicchiere di prosecco in onore di Arianna ed un bel piatto di gnocchi al ragù.

Stefania Forzutti

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Oggi decido di provare a fare una corsa insieme ad amici…pertanto la scelta di essere presente alla gara del CPT è la soluzione migliore.

Sono 45 giorni che praticamente non corro se si escludono 3 o 4 uscite di 6_8 km corsi non forte.

Lo strappo è una cosa seria e devo stare attento.

La serata è fresca, ma non piove e non pioverà. In zona partenza ci ritroviamo in un bel gruppetto ed anche questa volta riusciamo a portare a casa qualcosa come società. Mi riscaldo poco e piano cercando di capire quali segnali la gamba mi inviasse…per ora nessuno.

Saluto e parlo con moltissimi amici…ma mi accorgo di aver dimenticato il numero…,ma prontamente Luigino Vendrame( presidente CPT) chiama telefonicamente qualcuno e mi informa sul numero…lo scrivo a pennarello sul retro di un altro numero, me lo attacco e vado in zona partenza

Mi posiziono defilato, non mi devo far trascinare dalla competizione.

Si parte, corro sulla destra e sono in molti coloro che mi passano davanti.

Io corro piano e in mezzo alla pancia del gruppo e le sensazioni sono ottime: rido, scherzo un po’ con tutti.

1° km: 4’17”…che faccio? rallento e mantengo?…scelto! vado avanti.

Al 3°..mi accorgo che sto correndo appena sopra i 4’00” al km…ancora tutto bene.

Il mio dubbio era quello di poter riuscire a portare a termine la gara senza problemi… e cosi è stato.

Chiudo di poco sopra i 48’ e sono felice.

Per la cronaca la gara maschile è stata vinta da Duca Francesco mentre la gara femminile vede il successo di Silvia Pasqualini.

Giovanni Schiavo

 

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100 chilometri del Passatore

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41° edizione della cento chilometri del Passatore, l’ultramaratona più bella e famosa al mondo e grazie anche al suggestivo paesaggio dell’Appennino tosco-emilano che attraversa, è un vero e proprio mito della storia del mondo podistico. Firenze ci accoglie sotto la pioggia, sembra quasi un temporale estivo, ma in realtà ci accompagnerà più o meno forte per i due giorni della corsa. Ma se correre sotto l’ acqua di per sé non preoccupata, lo è invece la bassa temperatura che nel cuore della notte scenderà a 2-3 gradi. Il Via Strozzi il ritiro dei pettorali e poi ad accamparsi al riparo, sotto i portici che nell’arco della mattinata saranno il luogo di ritrovo di molti atleti. I dubbi di una adeguata preparazione, di alimentazione, di vestiario saranno gli argomenti di conversazione del nostro gruppetto formato da me, Renzo Antonella e Federico condiviso con altri amici che si appresteranno all’avventura, qualcuno al suo battesimo, qualcuno già con molte edizioni corse.

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Raggiungiamo il luogo di partenza, intruppati al via alle ore 15,00 in Via dei Calzaiuoli, sotto uno scroscio d’acqua fortissimo, la tensione traspare dai visi sorridenti ma preoccupati, una ragazza piange da far colare il rimmel da due occhi azzurri bellissimi. Un bacio, un abbraccio, un in bocca al lupo, ed è via, lanciato dal sindaco Renzi a liberarci della dalla tensione e dall’attesa. Ombrelli, sacchetti, giacchette volano a terra e il popolo dei centisti si fa largo tra turisti increduli per le vie accidentate di Firenze per raggiungere le prime colline di Fiesole. Da qui gli ultimi scorci di una città ora silenziosa e triste, quasi autunnale tanto è avvolta nella nebbiaLa strada ora in salita e fa’ scorrere grossi rigoli d’ acqua, spero di non bagnarmi da subito i piedi. Vedo la nebbiolina di vapore del fiato di chi mi precede, non sarà una passeggiata! Le previsioni meteo pronosticavano “schiarite in serata”, ma non sarà un previsione azzeccata. Indosso ancora il sacchetto nero confezionatomi da Federico anche quando, dopo le 17,00, esce per qualche minuto, un raggio di sole, non mi fido troppo di toglierlo. Non sarò elegante, ma non sono qui per una sfilata!. Inizio a fermarmi ai ristori, posizionati a circa 5km l’uno dall’altro, sono piccole tende ma fornite di ogni bendiddio. Ma il mio stomaco in corsa si chiude e neppure nelle distanze così lunghe riesco a prendere qualcosa di solido, solo thè e coca-cola.

Il solito carosello pazzesco delle auto a supporto di alcuni atleti, mentre, forse a causa della pioggia, un traffico bici molto ridotto. Anche se il regolamento corsa lo vieta, persiste questo fastidioso avanti-indietro di auto e camper a sostegno atleti.

Ben presto arrivo a Borgo San Lorenzo, accolta da un forte e caloroso pubblico ed è qui che mi insegue un ragazzo in jeans, è un ragazzo fiorentino che ho conosciuto alla maratona di Parigi. Che bello essere riconosciuti fra tanti! I suoi saluti ed incoraggiamenti mi inducono a proseguire con nuova energia e fiducia, grazie!

Al 38° km inizia la salita di 9 km al Passo della Colla, posto a 913mt, un punto topico della corsa, posto quasi a metà percorso. Come lo scorso anno, alterno camminata e una leggera corsa, niente di troppo impegnativo anche se continuo a superar persone. Incontro anche un Federico determinato al ritiro, a causa di qualche problema alla schiena da qualche chilometro. La coda di auto parcheggiate ai bordi strada mi fa capire che manca poco allo scollinamento. Un zig-zag tra le auto e ritrovo tenda e borsa per il cambio vestiti. Ritrovo anche Renzo incazzato nero per aver avuto qualche disagio nel ritrovare la sua sacca, ritrovata poi con gli indumenti bagnati fradici. Mi chiede di riprendere la corsa insieme e così dopo la sosta al ristoro, riprendiamo la strada. La lunga sosta ha lasciato tempo ai muscoli di raffreddarsi e nei prossimi due chilometri tutto il corpo è attraversato come da una scossa elettrica, fa male dappertutto, dai capelli ai piedi. Renzo accusa un forte dolore ai fianchi, ora il destro ora il sinistro, ci fermiamo per tentar che passi, è piegato in due e decide per il ritiro. Ma sarà “costretto” a correre ancora per 15 km sino a Marradi , il 2° punto del servizio recupero ritirati.

Riusciamo a Crespino e Marradi a passare insieme sulla pedana rilevamento tempo e dopo una foto, un bacio e un incoraggiamento a continuare, con uno scoramento nel cuore, riprendo a correre. Ora la pioggia cade sottile sottile, quasi nevischio, lo vedo nel buio nella notte dalla mia frontale, ma non attraversa tutti gli strati del vestiario invernale,una maglia termica, una a maniche lunghe, una giacchina antivento, il gilet, berretto e guanti!

Mi fermo ben tre volte per sistemare i lacci della scarpa sinistra dove è posizionato il chip e altre 6 volte per gli effetti della cola fredda che rumoreggia nella mia pancia vuota. Rido al pensiero dei due chili che ho preso durante la recente crociera, ora ho certamente recuperato il mio peso forma!

Passo Sant’Antonio, San Cassiano e Casale, è un continuo saliscendi tra il zigzagare tra i tornanti, i dislivelli stradali e i fari delle auto che rischiarano la notte, è un turbinio che fà girare la testa, sembra di correre barcollanti come ubriachi.

A Casale sono all’80° km ed è già un bel traguardo! Sono in ritardo di qualche minuto rispetto lo scorso anno, anche se è quasi sempre doveroso migliorarsi, date le condizioni meteo e del mio fisico, sarei già molto felice arrivare al traguardo sotto le 12 ore. So già che la testardaggine e la determinazione femminile mi saranno di aiuto a non mollare, a non cedere al richiamo della sosta. Attraverso paesini bui e immersi nel sonno, qualche applauso arriva solo dai volontari e da alcuni bambini ancora alzati, tutti bravissimi. Brisighella illuminata a giorno è l’ultimo rilevamento cronometrico e per un minuto raggiungo la sedia di un bar. Riprendo la salita, ultimi 12 km, mi fermo solo per un rapido rigetto appoggiata al palo della luce (che triste visione di me). A ripreso a piovere a dirotto e fa un freddo cane, ma il continuo incrociare coloro che camminano mi dà forza e fiducia nel continuare, 96, 97-98-99 km (numeri da far tremare i polsi!) Sono sul rettilineo dell’ultimo km, l’ingresso a Faenza, sono quasi le tre di notte e dall’oscurità di una pensilina dell’ autobus proviene ancora un applauso.

Le luci abbaglianti, le voci allegre, la musica assordante, il gonfiabile, la forza ancora di un sorriso per attraversare il traguardo in 11:54” : Rosa sei grande!

Un abbraccio commosso con la ragazza che mi infila la dorata medaglia, con calma sfilo e riconsegno il chip, recupero le mie sacche e in attesa del pulmino che mi porterà alla palestra, mi cambio velocemente sotto i portici, dinnanzi la chiesa.

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Arrivo in palestra ed è un lazzaretto, una confusione di massaggi, odori impossibili, flebo appese. Ritrovo Antonella, pallida e provata, ha corso fortissimo per raggiungere il suo personale 10:03, bravissima! Renzo e Federico, assonnati e ancora con qualche postumo, ci avevano riservato una brandina e una calda coperta. Sono quasi le 3 e mezza, non riesco a dormire, troppa adrenalina, troppe emozioni vissute, non ancora consapevole di aver corso una cento davvero unica.

Per la cronaca: il re della cento, per l’ottava volta sul podio: Giorgio Calcaterra e con oltre 2000 gli iscritti , alle 11 di domenica mattina ne sono arrivati al traguardo 1450.

Rosa Pezzutto