Marzo 26th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

Riunione italiana di marcia a Firenze

SARA PELLIZZER 10Km 55’30”11

  pellizzer-sara-1.jpg

Prima prova del campionato nazionale di società di marcia a Firenze.

Buon esito di Sara Pellizzer per la Silca Conegliano, sui dieci chilometri juniores, sesta con il buon tempo di 55’30”11.

Decima la sua compagna di squadra Silvia Zorzetto, tempo 1h01’25”50.

 

 

PILLOLE

A UDINE nella riunione indoor del 17 marzo buon 8”59 della ragazzina Raliza Polesel, seconda sui 60m. Per i ragazzi Renail Nicolin e Nicola Zanon, invece, rispettivamente 8”65 e 8”68.

Alessandra Dussin  nell’alto, terza con 1,31, quinto Giovanni Santoriello con 1,30; ancora Nicolin, terzo nel lungo, con 4,38.

 

 

A MONTEBELLUNA nella riunione provinciale di lanci invernali, titoli a Mattia Basso nel disco cadetti , davanti a Andrea Montagner e Nicola Tessariol.

Titolo a Davide Mogno nel giavellotto e a Larissa Campeol tra le ragazze con 27,37, davanti ad Alessandra De Lucca (25,60) e Bianca Marcolin.

Teresa Gatto brava nel peso, prima con 10,05 (davanti a Larissa e a Bianca) e nel disco (21,58) davanti aa Alessia Simioni e ad Irene Piazza.

Staffette appannaggio dell’Atletica Montebelluna (esordienti 4×50m. in 32”3 e 4×100m. ragazze in 58”4), dell’Atletica Quinto (4×100m. cadetti in 48”6 e cadette in 51”7) e della Trevisatletica (4×100m. ragazzi in 56”1).

 

 

 

 

Ancona 2013 - Il bilancio dei campionati.

OMAGGIO A

Patrizia Fedato prima e…primatista!

  fedato-patrizia.jpg

Subito un omaggio a Patrizia Fedato, campionessa e primatista italiana nel peso indoor (con 8,62) in attesa dell’articolo di domani sui campionati nazionali FISPE-FISDIR indoor, disputatisi ad Ancona nel fine settimana u.s. e che hanno visto titolati anche Daniele Marabese (800/1500m.) e Gian Marco Tonello (200m.).

  fedato-oom.jpg

Marzo 25th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

                 

                 

                 

 

Guerra, Bergamin, Busetti, la Saran e la Corazzin Campioni Regionali Veneti

                BELLUNO-FELTRE RUN,

                EL BAROUKI DA RECORD

Il marocchino ha vinto la 30 km ai piedi delle Dolomiti con il nuovo primato della corsa: 1h35’15”. Argento per Benazzouz Slimani, bronzo per Ghallab. Bernardi campione veneto, ritirato Boudalia. La padovana Giovanna Ricotta bissa il successo del 2012, laureandosi campionessa regionale.  Ai bellunesi del Gronda Florex Running Team la staffetta 3×10 km. Nonostante la pioggia, in 1.500 tra podisti e walkers sul traguardo di via Campo Giorgio   

  belluno_feltre_2013_la_partenzab.jpg

Feltre (Belluno), 24 marzo 2013 Gara bagnata, gara da record. La Belluno-Feltre ha incoronato, con il nuovo primato della corsa, Hicham El Barouki. Trentaquattro anni, marocchino d’adozione torinese, El Barouki ha chiuso i 30 km lungo le strade della Valbelluna in 1h35’15”, cancellando, dopo tre anni, il record di Bourifa (1h36’00”).

Alle sue spalle, Benazzouz Slimani, anch’egli sceso sotto il vecchio primato (1h35’40”). Terzo un altro marocchino, Khalid Ghallab (1h36’40”). Ai piedi del podio il trevigiano Fabio Bernardi (Silca Ultralite), cui è andato il titolo veneto assoluto. Ritirato invece al 17° km uno dei favoriti, Said Boudalia, presentatosi al via in imperfette condizioni fisiche: per lui niente tris, dopo i successi del 2011 e 2012.

Appena tre settimane fa, El Barouki si era aggiudicato la Placentia Marathon, ma alla Belluno-Feltre Run ha dimostrato di aver recuperato le energie in fretta. “Una gara bellissima, nonostante la pioggia. Ero venuto per vincere e ho vinto. Ho allungato sulla salita del Casonetto, staccando Slimani, poi non ho più avuto problemi. Ora punto a correre una maratona veloce a maggio”.

Se Boudalia ha mancato il tris, il bis è invece riuscito a Giovanna Ricotta, confermatasi sul gradino più alto del podio femminile dopo la vittoria dell’anno scorso. L’infermiera padovana, tesserata per un club rodigino, l’Atletica Salcus, ha così vinto anche il titolo veneto assoluto. Seconda, a 23”, l’emiliana Laura Ricci, rimasta in compagnia della Ricotta sino alla salita di Busche, decisiva anche in campo femminile. Terza la slovena Aleksandra Fortin; ottima quinta la bellunese Paola Dal Mas.             

Seicento gli atleti al via della 30 km, ai quali si sono aggiunti i 130 partecipanti alla prova non competitiva per i quali era possibile l’iscrizione sino a poco prima della partenza.

Ben 120, invece, le staffette 3×10 km impegnate nel Trofeo Flex Piave. Nel 2012 erano state 102: l’aumento di oltre il 15% conferma il successo di una formula che, di fatto, apre la Belluno-Feltre Run anche ai meno allenati o a chi, come l’azzurrino Emilio Perco, settimo con i giovani Alessandro Schenal e Federico Polesana della Gomme.it, ha obiettivi tecnici diversi da una 30 km.  Sul gradino più alto del podio, il Gronda Florex Running Team, composto dai bellunesi Luca Cagnati, Antonio Toninelli e Nicola Spada.

Corsa, ma non solo. Circa 250 atleti hanno fatto passerella nel 5° Trofeo Lafuma, classica prova trail dedicata al Nordic Walking che alla vigilia ha dovuto cambiare percorso (passando da 10 a 13 km) per evitare i sentieri innevati dei pendii attorno a Feltre.   

Sabato, invece, a Prà del Moro, il Nordic Walking aveva tenuto a battesimo una 6 Ore a squadre, con 12 formazioni partecipanti. Successi che si aggiungono a successi in una domenica in cui, grazie alla sapiente regia del Gs La Piave 2000, coadiuvato da oltre 600 volontari, hanno corso, o camminato con i bastoncini del Nordic Walking, oltre 1.500 persone. 

Una domenica di festa per gli atleti, ma anche per chi, da volontario o da spettatore, ha comunque contribuito al successo di un evento che rappresenta ormai l’orgoglio della Belluno che corre. Prima del via, sia a Belluno che a Feltre, un minuto di silenzio in onore di Pietro Mennea.       

  belluno_feltre_2013_il_podio_maschileb.jpg

                CLASSIFICHE. Uomini (trofeo Aviva): 1. Hicham El Barouki (Pol. Hyppodrom ’99) 1h35’15”, 2. Benazzouz Slimani (Cus Parma) 1h35’40”, 3. Khalid Ghallab (Città di Genova) 1h36’40”, 4. Fabio Bernardi (Silca Ultralite) 1h38’07” (campione regionale assoluto), 5. Simone Wegher (Atl. Clarina) 1h42’01”, 6. Antonio Armuzzi (Cantù Atletica) 1h44’49”, 7. Gian Marco Pitteri (Pool Sport Ts) 1h45’29”, 8. Giuliano Virgis (Foredil Macchine Pd) 1h51’22”, 9. Paolo Merzario (Atl. Lecco-Colombo) 1h52’04”, 10. Levis Bort (Us Primiero) 1h52’09” 17. Francesco Guerra1h56’25”, 28. Massimo Zanatta 1h59’42”, 31. Guido Busetti 1h59’58”, 32. Alessandro Buratto 2h00’14”.  

bernardi-fabio.jpg 

 Campionato regionale master Fidal. MM35: Francesco Guerra (Atl. Valdobbiadene GSA), 1h 56′25″. MM40: Livio De Paoli (Trichiana) 1h55’42”. MM45: 1. Toni Barp (Trichiana) 1h56’32”. MM50: 1. Giuseppe Busetti (Valdobbiadene) 2h01’11”. MM55: 1. Massimo Bergamin (Vigili del Fuoco Dall’Acqua Tv) 2h09’21”. MM60: 1. Adriano Lugato (Brema Running Team Ve) 2h24’48”. MM65: 1. Remo Corsini (Vicentina) 2h34’54”. Campionato nazionale Csi. Seniores: 1. Daniele Fant (Agordina) 1h59’49”. Amatori A: 1. Erwin Ronchi (Agordina) 1h57’28”.   Amatori B: 1. Stefano Bellini (Tremendi Run) 2h10’28”. Veterani: 1. Fiore Maurizio Bulf (Atl. Agordina) 2h31’44”. Diversamente abili (Trofeo Banca Prealpi): 1. Pantaleo Sette (Velo Club Sommese) 53’03”, 2. Roberto Brigo (Giambenini) 1h01’00”, 3. Ivan Ghironzi (Velo Club Sommese) 1h04’33”. Staffette (Trofeo Flex Piave): 1. Gronda Florex Running Team (Luca Cagnati, Antonio Toninelli, Nicola Spada) 1h34’48”, 2. www.gomme.it 14 (Cristian Mione, Ruben Mione, Lucio Sacchet), 3. Dolomiti Bl (Morris De Zaiacomo, Luca Minella, Oscar Bolzan) 1h43’54”.   Staffette (mista):  1. Dream Team (Lara Comiotto, Cyril Frezza, Luciano Marchet) 1h58’13”, 2. Bar Da Elda A (Silvia Gavaretti, Bruno Mezzavilla, Angelo Bianchet) 2h03’34”, 3. Bar Da Elda B (Valentina Gavaretti, Marco Gasperin, Alessio Fontana) 2h04’27”.   6 Ore di Nordic Walking (Trofeo Lafuma): 1. Toste & Toasts 44,611 (km percorsi), 2. “Son storno a forza de girar intorno” 42,961, 3. Freewalker Team 42,161.  

  belluno_feltre_2013_il_podio_femminileb.jpg

                DONNE (Trofeo Aviva): 1. Giovanna Ricotta (Salcus) 1h55’54” (campionessa regionale assoluta), 2. Laura Ricci (Calcestruzzi Corradini) 1h56’17”, 3. Aleksandra Fortin (Jalmicco Corse) 1h57’39”, 4. Francesca Iachemet (Atl. Trento) 1h58’25”, 5. Paola Dal Mas (Gs Quantin) 1h58’50”, 6. Isadora Castellani (Maratonina Udinese) 1h59’49”, 7. Yvette Moro Piazzon (Azzano Runners) 2h02’32”, 8. Silvia Serafini (Brugnera Friulintagli) 2h03’44”, 9. Tiziana Scorzato (Vicenza Runners) 2h07’07”, 10. Rossana Saran (Gagno Ponzano) 2h09’50”.  

serafini-mont-1.jpg  saran-r-tv.jpg

Campionato regionale  master Fidal. MF35: 1. Paola Dal Mas (Gs Quantin) 1h58’40”. MF40: 1. Tiziana Scorzato (Vicenza Runners) 2h07’07”. MF45: 1. Rosanna Saran (Gagno Ponzano) 2h09’50”. MF50: 1. Giovanna Tagliaferro (Trichiana) 2h40’01”. MF55: 1. Maria Liliana Cossalter (Trichiana) 2h43’28”. MF60: 1. Pasqualina Da Re (Atl. Vittorio Veneto) 3h09’54”. Campionato nazionale Csi. Amatori A: 1. Aleksandra Fortin (Jalmicco Corse) 1h57’39”. Amatori B: 1. Rosanna Saran (Gagno Ponzano) 2h09’50”. Diversamente abili (Trofeo Banca Prealpi): 1. Valeria Corazzin (Body Evidence) 1h26’34”, 2. Monica Borelli (Velo Club Sommese) 1h26’48”. Staffette (Trofeo Flex Piave): 1. www.gomme.it 3 (Sabrina Boldrin, Gaia Benincà, Alice Perenzin) 2h03’32”, 2. Tonic Runners (Francesca Tosato, Chiara Ladini, Antonia Filippin) 2h06’16”, 3. www.gomme.it 5 (Lucia Cossalter, Serena Schievenin, Greta Vettorata) 2h12’30”.     

                >In allegato alcune foto della manifestazione (di Chiara Vaccari).

                ______________________

                6^ BELLUNO-FELTRE RUN  

                Ufficio stampa

            Mauro Ferraro

                T. +39 338 2103931

                www.bellunofeltrerun.it 

 

 

 

GIULIA ALESSANDRA VIOLA E SILVIA PASQUALINI,SI AGGIUDICANO LA 34ma CORRENDO LUNGO IL PIAVE

da Maurizio Forner

 maserada-1.jpg

  maserada-6.jpg

maserada-2.jpg

Giulia Alessandra Viola, atleta di Musano, in forza alle Fiamme Gialle, nella 12 km e Silvia Pasqualini nella 19,sono le dominatrici in campo femminile della 34^ edizione della “Correndo lungo il Piave” disputatasi a Maserada. Domenica delle Palme bagnata e, con aria molto fredda,7 gradi la temperatura in cui si sono ritrovati i 2800 podisti nella manifestazione organizzata dal Piè veloce Maserada. Stupendi a dir poco i percorsi che, hanno condotto i podisti all’interno delle grave del Piave, attraverso l’oasi naturalistica del Codibugnolo e il parco naturale del parabae ,andando cosi a coprire le varie distanze di 5-12,600-19,600.Ore 9 le partenze, dietro al canapo in attesa dello sparo sparo, numerosissimi gli atleti schierati, qualche nome Bamoussa,  Titon, Fregona, Viola, Pasqualini, Moro. Dopo pochi minuti dal via, ritiro dell’ex campione del mondo di corsa in montagna Lucio Fregona, prima intervista della giornata proprio all’amico Lucio, per sapere il motivo dello stop (partenza troppo veloce, un leggero strappo, forse per la temperatura!!!!!!!!!!),ne approfitta per attendere all’arrivo il dominatore della 5 Km., il figlio Roberto giunto solitario. Arrivi in solitaria anche per la Viola e la Pasqualini come pure per Bamoussa, bel duello invece nella 19 maschile tra Duca e Titon, dove la spunta di pochi metri il primo, preso al volo Titon per un’impressione sulla sua condotta di gara,(soddisfatto del risultato in vista della Maratonina dei Dogi che si disputerà ai primi di Aprile.

  maserada-4.jpg

maserada-5.jpg

KM 5 m

1.   Roberto Fregona

2.   Wahab Boussim

3.   Alex Zandonà

4.   Francesco Salomone

5.   Andrea Visentin

Km 5 f

1.   Luana Rasera

2.   Nonni Fatimata

3.   Silvia Rado

4.   Giorgia de Toffol

5.   Alice Vidoret

Km 12.600 m

1.   Abdoullah Bamoussa

2.   Alberto Mares

3.   Diego Baù

4.   Mohammed Zahidi

5.   Gabriele Cossettini

Km 12.600 f

1.   Giulia Alessandra Viola

2.   Manuela Moro

3.   Paola Doro

4.   Monica Zilli

5.   Bianca Dotto

Km 19.600 m

1.   Francesco Duca

2.   Dylan Titon

3.   Diego Avon

4.   Claudio Cassi

5.   Domenico Lorenzon

KM 19.600 f

1.   Silvia Pasqualini

2.   Beatrice Stocco

3.   Sara Cremonese

4.   Elsa Mardegan

5.   Ilenia Fontarini

  maserada-3.jpg

Marzo 24th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

Quando la corsa dà spettacolo: domenica la Belluno-Feltre Run

 

  feltre-belluno.jpg

Una festa del territorio, un traguardo imperdibile per tantissimi appassionati. Il conto alla rovescia può iniziare: domenica 24 marzo è il grande giorno della 6^ Belluno-Feltre Run, una delle corse più attese di primavera. Accanto alla prova principale, sulla distanza dei 30 km, dove saranno assegnati i titoli italiani Csi, spazio anche a staffette e Nordic Walking. Mentre, con “il cuore tra le mani”, si corre per beneficenza. A Mel la presentazione ufficiale dell’evento, con tantissimi ospiti illustri: dagli assi paralimpici Oscar De Pellegrin e Davide Dalla Palma a Gabriele De Nard e alla moglie Federica Dal Ri (in dolce attesa), dal giovane talento Emilio Perco (che alla Belluno-Feltre Run correrà la prova di staffetta) al presidente della Fidal Veneto, Paolo Valente, che ha sottolineato il costante impegno sul territorio, a favore dell’atletica di base, della società organizzatrice, Gs La Piave 2000.

A CACCIA DEL 1° TROFEO AVIVA L’atleta più atteso è Said Boudalia. Tre settimane dopo il successo della Treviso Marathon, l’italo-marocchino di Vas proverà ad allungare la serie vincente iniziata nel 2011. A sfidarlo, Giancarlo Simion (secondo l’anno scorso), Fabio Bernardi (sesto nel 2012), Gianmarco Pitteri e, soprattutto, due ex connazionali residenti in Italia: Khalid Ghallab e Benazzouz Slimani, atleti di buon valore sulle medie distanze. Tra le donne, occhio ad Isadora Castellani, alla quotata slovena Aleksandra Fortin, all’azzurra di ultramaratona Paola Sanna e ad un’altra reduce dalla Treviso Marathon, la bellunese Paola Dal Mas, giunta quarta due domeniche fa nella 42 km della Marca. In palio, sia per gli uomini che per le donne, il 1° Trofeo Aviva.

STRADE TRICOLORI La sesta edizione della Belluno-Feltre Run è valida come campionato italiano Csi (Centro Sportivo Italiano) di corsa su strada sui 30 km. E’ la prima rassegna nazionale sulla distanza della Belluno-Feltre Run promossa dal popolare Ente di promozione sportiva. La prova tricolore Csi sarà affiancata, anche quest’anno, dal campionato regionale Fidal per il settore assoluto e master.

SE 30 KM SON TROPPI… Nel contesto della Belluno-Feltre Run, spazio anche alla terza edizione del Trofeo Flex Piave, prova a staffetta, a carattere non competitivo, sullo stesso percorso della gara in linea. Ogni squadra (maschile, femminile o mista) sarà composta da tre atleti, ognuno dei quali correrà una frazione di 10 km. Oltre novanta le squadre già iscritte: nel mirino, il record di 102 staffette siglato nel 2012. In palio, sulla distanza dei 30 km, anche il 1° Trofeo Banca Prealpi, riservato agli atleti diversamente abili: una ventina gli iscritti.

LA CORSA ALLE ISCRIZIONI Le iscrizioni alla Belluno-Feltre Run rimarranno aperte sino al 21 marzo, ma il 17 marzo chiuderà il periodo di quota agevolata (poi il costo del pettorale aumenterà da 25 a 35 euro). Il 21 marzo chiuderanno anche le iscrizioni alla 3×10 km (quota agevolata sino al 16 marzo). Iscrizioni aperte sino alla mattinata della gara, invece, per la corsa non competitiva sui 30 km e per la prova trail di Nordic Walking. Il percorso della 6^ Belluno-Feltre Run è quello classico: ritrovo a Belluno in piazza Martiri della Libertà e partenza alle 10 nei pressi del Ponte della Vittoria. Arrivo a Feltre, in via Campo Giorgio, dopo aver toccato sette Comuni della splendida Valbelluna. Alle 10.15, invece, il via della 3×10 km. Sarà uno spettacolo lungo 30 km. Peccato mancare. Davvero (a cura dell’ufficio stampa della Belluno-Feltre Run)

 

 

 

Da “La Tribuna di Treviso

«Spiavo gli allenamenti di Mennea»

Il ricordo di Lelio Miani, ex decathleta:

«Umile e disponibile, è stato un esempio»

image-mennea.jpg 

                «Un uomo molto umile e disponibile. Per nulla scontroso. Un’idea diversa di persona rispetto a quella che ci si poteva fare, complice magari la sua timidezza, dalla televisione. Voglio ricordarlo per la sua bontà». Lelio Miani, 60 anni, nella foto sotto, decathleta azzurro negli Anni Settanta, condivise allenamenti e ritiri con il compianto Pietro Paolo Mennea. Si dilettò anche con la palla ovale, ruolo ala, mentre oggi allena il Villorba Rugby e l’Atletica Villorba. Svela aneddoti, racconta episodi, tratteggia il Mennea privato. Quello che probabilmente in pochi conoscevano. «Mi viene in mente quella volta ad Asiago, per il raduno della nazionale», riflette, «C’erano i bambini delle colonie e lui fu l’ultimo ad andare via. Doveva firmare a tutti l’autografo. Ecco, l’umiltà di cui parlavo: un ragazzo socievole e affabile». Capitava anche di allenarsi assieme: «Provammo i 150, lui mi staccò nettamente, c’era un abisso fra noi due. Scherzando, gli dissi che avevo perso, perché occupavo la quarta corsia e così lui aveva potuto controllarmi. Pietro si mise a ridere». Non solo Asiago, luogo di ritrovo era anche il Centro federale di Formia: «C’erano pure Fiasconaro e altri. Per gli allenamenti, l’appuntamento era alle 9. Noi arrivammo comodamente con 10-15 minuti di ritardo. Lui invece era in pista già alle 9 meno un minuto. Tutto ciò per testimoniare la serietà della persona». Si perdono magari i contatti, prima di riabbracciarsi casualmente: «L’ultima volta fu 10-15 anni fa a Padova, dove ero impegnato come allenatore. Lo vidi in tribuna: “Lelio, una vita che non ci vediamo”, mi disse. Io incalzai: “Ma non ti hanno ancora fatto presidente del Coni?”. E poi Pietro: “Ma come fai ad avere ancora quei capelli biondi? Te li tingi?”. Fu gentilissimo con la mia squadra, siglò autografi a tutti». Un brutto colpo, quando ieri mattina ha saputo della scomparsa dell’ex primatista mondiale dei 200 metri: «Siamo coetanei, entrambi di giugno. “Segno Gemelli, sappiamo bene”, ci dicevamo. Mi è venuto il magone, un nodo alla gola. Non sono riuscito a riabbracciarlo per l’ultima volta. Poteva apparire controcorrente, ma le sue battaglie le ha condotte per amore dell’atletica e non per tornaconto personale. Solo per passione. Peccato non sia riuscito a realizzare ciò che aveva in mente per la promozione dello sport. Avrebbe voluto dare qualcosa in più, dispiace molto non sia riuscito a farlo». E ieri Lelio avrà pensato più volte a quei raduni di Asiago vissuti accanto a Mennea, Fiasconaro e Dionisi.

  miani-lelio-corsa.jpg               

Mattia Toffoletto

6581_627613257265728_1094458201_n.jpg 

Marzo 23rd, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

APPELLO DI GIORGIO BORTOLOZZI PER UNA FORTE SQUADRA MASTER TREVIGIANA!

 

  sportrevigiano-15-3-2013.jpg

 

Ecco un primo elenco di atleti master trevigiani tuttora in attività:

 

Giorgio Bortolozzi, Treviso 30-3-1937, salti

Mario Bortolozzi, Milano 19-9-1973, salti

Devis Favaro, Pordenone 14-7-1972, ostacoli

Gabriele Carniato, Treviso 30-7-1957, velocità

Valter Brisotto, Conegliano 17-5-1959, velocità

Ugo Zuliani, Treviso 8-2-1960, velocità

Nicola Ravenna, Conselve 9-2-1969, velocità,

Filippo Zanardo, Fontanelle 23-8-1944, velocità

Gian Paolo Monaco, Asolo 14-8-1959, velocità

Franco Gasparinetti, S.Biagio di Collalta 17-4-1950, velocità, ostacoli, salti

Vincenzo Andreoli, L’Aquila 26-4-1957, mezzofondo

Fabio Bernardi, Vittorio Veneto 28-6-1973, fondo

Christian Cenedese, Conegliano 24-10-1973, fondo

Gian Paolo Scottà, Vittorio Veneto 27-5-1958, marcia

Roberto Durante, Treviso 23-11-1973, asta

Tiziano Zamprogno, Montebelluna 4-4-1975, salti

Pier Giorgio Curtolo, S.Lucia di Piave 1-11-1948, peso e prove multiple

Luciano Capraro, S.Fior  17-6-1954, lanci

Pier Domenico Piazza, Padova 5-3-1959, lanci

Gabriele Schiavinato, Treviso 21-5-1965

Federico Criscuolo, Treviso 14-3-1969, lanci

 

Altri, come Alessandro Stefani, Umberto Bonaldo, Maurizio Altieri, Stefano Pretotto, Samuele Donadel e moltissimi altri atleti master militano attivamente in squadre trevigiane.

giorgio-e-mario-sotto-la-targa-in-memoria-di-menenio-bortolozzi-26-6-2010.jpg 

Giorgio e Mario Bortolozzi, sotto la targa in memoria d Menenio

Bortolozzi (26 giugno 2010).

………………………………………………………………………………………….

 

 

 

 

Fulvio Maleville: ascoltiamolo!

 

“Cari Amici dell’atletica,

 

                                frequento la pista da tanti anni e sono perfettamente consapevole che il movimento atletico si sta spostando verso il settore giovanile. E’ un fenomeno inarrestabile, difficile da guidare, ancor più difficile da gestire perché rappresenta in qualche modo la società civile e le contraddizioni che accompagnano i grandi mutamenti dettati anche dalla globalizzazione.

 

Oggi colgo un’esasperazione del concetto agonistico e vorrei mettere in guardia quanti accompagnano i “bambini” allo sport. Mi rivolgo quindi a genitori, allenatori, dirigenti, organizzatori, alla Federazione e perché no, anche a coloro che divulgano l’attività nei siti, blog e giornali con articoli e fotografie. Ritengo infatti che tutti gli attori menzionati dovrebbero porsi dei limiti, perché ognuno di noi ha delle  responsabilità e nessuno deve sentirsi escluso dagli oneri che il ruolo di riferimento educativo comporta.

 

L’attività avrebbe quindi bisogno di essere calmierata, quanto meno di rispettare uno dei principi fondamentali della programmazione: LA PROGRESSIVITA.

 

·        Progressività nelle proposte operative. Passando dai giochi alle prove competitive di destrezza più specifica per sfociare nelle competizioni di avviamento alla motricità connessa all’Atletica Leggera per finire con le gare vere e proprie. Rispettando in ogni caso i fattori di accrescimento e le condizioni psicofisiche dei soggetti;

 

·        Progressività nel proporre il fattore competitivo sia per i tempi che per il numero d’impegni che bambini, ragazzi ed adolescenti, ma anche genitori ed operatori sopportano nell’arco della stagione;

 

·        Progressività di ambito. Si dovrebbero proporre gare comunali, provinciali, regionali e nazionali in rapporto all’età dei soggetti mentre oggi l’attività è similare in tutte le categorie. Non comprendere questo fattore significa bruciare le aspettative dei ragazzi ed evitare di gestire le pulsioni che gli stimoli ambientali creano. Ai bambini si dovrebbe dire: “potrai fare quell’attività il prossimo anno perché è riservata a quelli un po’ più grandi di te”;

 

·        Progressività di visibilità che i bambini possono ottenere nell’apparire sulle pagine telematiche di blog, siti o giornali. E questa gradualità nell’apparire dipende solo dalla nostra capacità nel gestire le “parole” che usiamo e gli “spazi” dove collochiamo le imprese atletiche dei nostri giovani. Perché una cosa è dare una pacca sulle spalle e scrivere “bravo” e un’altra definire il bambino un “Campione”.

 

Faccio presente che questi aspetti non vengono decisi dai giovani ma da noi adulti.

 

Infatti non sono i ragazzi a stabilire quale attività sviluppare, tanto meno a chiedere visibilità, siamo noi adulti a decidere cosa possono fare e come lo devono realizzare. Mi rivolgo quindi a tutti, in primis alla federazione, invitandola a rivisitare le regole organizzative dell’attività agonistica giovanile. E dove non arriverà la prescrizione del sistema auspico siano le singole persone a mettere limiti etici alla propria azione.

 

Chiudo augurandomi che tutto questo spinga ad una discussione, magari sfoci nella ristrutturazione di quanto stiamo proponendo agli adolescenti, bambini che si affidano a noi adulti per fare Sport.

Fulvio Maleville

Treviso 19 Marzo 2013”

  Per aprire un proficuo scambio di pareri e avviare un dialogo in merito,

perchè sia data a tutti la possibilità di rispondermi, schierandosi, facendo proprie le istanze o facendone emergere i limiti.

contattatemi a:

 malevillefulvio@gmail.com

 

 

………………………………………………………………………

 

BELLUNO-FELTRE RUN

INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA  

                Domenica sarà al via anche la vincitrice dell’edizione 2012, Giovanna Ricotta. Gara maschile arricchita dal marocchino El Barouki, reduce dal successo della Placentia Marathon. Uno spettacolo lungo 30 km.    

                Mel (Belluno), 22 marzo 2013 - Hanno vinto nel 2012, ci riproveranno domenica. La Belluno-Feltre Run riparte, idealmente, da Said Boudalia e Giovanna Ricotta.

                L’atleta d’origine marocchina, bellunese d’adozione, cerca addirittura il tris dopo un biennio di successi, sull’onda della vittoria ottenuta tre settimane fa alla Treviso Marathon.

                Tra gli avversari da tenere d’occhio - oltre a Khalid Ghallab, Benazzouz Slimani, Giancarlo Simion (argento nel 2012), Fabio Bernardi, Antonio Armuzzi e Gian Marco Pitteri - il marocchino Hicham El Barouki, reduce (nella stessa domenica in cui Boudalia vinceva a Treviso) dal successo alla Placentia Marathon.    

                La padovana Ricotta ha invece sciolto nelle ultime ore le sue riserve sulla partecipazione alla Belluno-Feltre Run: è in forma, ma il bis non sarà cosa semplice, perché la concorrenza si annuncia temibile.  

                La gara femminile si è arricchita in extremis anche di una seconda adesione importante: quella dell’emiliana Laura Ricci, maratoneta di buon valore. Ricotta e Ricci, insieme a Isadora Castellani, Paola Sanna, Silvia Serafini, alla bellunese Paola Dal Mas e alla quotata slovena Aleksandra Fortin, saranno le protagoniste più attese della prova femminile, valida, al pari di quella maschile, per il Trofeo Aviva.  

                I numeri: oltre 600 gli iscritti alla prova in linea sui 30 km, coincidente con il campionato nazionale Csi e con il campionato regionale assoluto e master Fidal. Le staffette 3×10 km (Trofeo Flex Piave), sullo stesso percorso della gara individuale, sono salite a quota 119, record assoluto della Belluno-Feltre Run. Venticinque, invece, gli atleti diversamente abili che parteciperanno alla prova sui 30 km con handbike e carrozzine olimpiche (Trofeo Banca Prealpi).

                Domani, sabato 23 marzo, sipario d’apertura, alle 12, con la prima edizione della 6 Ore di Nordic Walking in Prà del Moro, a Feltre (13 le squadre iscritte). E domenica sarà ancora Nordic Walking, con la classica prova trail valida per il trofeo Lafuma che, a causa delle recenti nevicate, ha dovuto rivoluzionare il percorso: si svolgerà sulla distanza di 13 km, alternando asfalto e sterrato, senza inerpicarsi sui sentieri delle montagne feltrine.

                La Belluno-Feltre Run scatterà alle 10 dal Ponte della Vittoria. In precedenza, alle 9.50, partirà la gara riservata ai diversamente abili. Mentre alle 10.15 toccherà alla staffetta 3×10 km. A Feltre, in contemporanea, scatterà la marcia non competitiva “Il cuore tra le mani” (4 km), con ricavato in beneficenza. Da atleta o da spettatore, uno spettacolo da non perdere.    

 

 

GIOVANNI SCHIAVO informa che…

DOMENICA 24 SI CORRE A: 

                 

                - Mestre(Ve) - Vivicitt - km 6/12 non competitiva e km 12 competitiva - ritrovo ore 8,00 c/o Parco San Giuliano - Partenza ore 9,30 - info 0415380945 o www.uisp.it/venezia

                - Maserada sul Piave(Tv) - Correndo lungo il Piave_CPT - km 5/12,6/19,6 - ritrovo ore 8,00 c/o Piazza Municipio i percorsi dei km 12,6 e 19,6 attraversano la Grave del Piave, lOasi Naturale del codibugnolo ed il Parco del Parabae - partenza ore 9,00 quota gara 3,50 con Uovo Pasquale o Pianta Azalee o solo ristori 2,00 - info 0422778518 o 3403445544 o 3480378772

                - Villa di Cordigiano(Tv) Trail del Patriarca 2 percorsi : A km 10 ( 500 mt D+) e B km 20( 1000 mt D+) fondo prevalenza sentiero, sterrato e carrarecce con brevi tratti di asfalto - partenza ore 9,00 da piazza di Villa ed arrivo presso il Campo Sportivo - info www.scuoladimaratona.it

                - Rivadolmo di Baone(Pd) - Passo di fine inverno_Fiasp - km 5/13/22 con percorsi panoramici e collinari - Ritrovo ore 8,00 c/o la piazza della Chiesa partenza libera dalle ore 8,00 quota gara 2,50 o 4,50 con a scelta bottiglia di vino e pacco di pasta o 3 pacchi di pasta Info 042955355 o 3491872953 o www.rivadolmo.it

                - Vicenza Corriretrone km 6/13/20 partenza libera dalle ore 8,00 ed arrivo c/o Parco Retrone ai Ferrovieri info 3492120217 o http://corriretrone.magix.net/public

                - Caltrano(Vi) Marcia delle Contrade km 5/10/20 Partenza libera dalle ore 8,00 dallArea Prix in Via San Lorenzo info 3477972332

                - San Giuseppe di Cassola(Vi) Corricolori km 6/12 Partenza libera dalle ore 7,30 da Piazza Chiesa in Via Leonardo da Vinci info 3493245674

                - Belluno Belluno_Feltre km 30 competitiva, non competitiva e a staffetta 3 x 10 km quote gare differenziare per tempi di iscrizioni le info su www.bellunofeltrerun.it

                - Bonavicina di San Pietro di Morubio(Vr) Caminada dei tre campanili in festa_UMV km 6/13,5/20 partenza libera dalle ore 8,30 Pacco gara gr 250 tortellini e gr 500 pasta fresca info 3455995695 o 3392375705

                - Forette di Vigasio(Vr) Caminada de qua e de la de la Baldona_UMV km 5,5/8/14,5 partenza libera dalle ore 8,30 Pacco gara calzino tecnico

Marzo 22nd, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CIAO PIETRO!!!

  pietromennea2-300x227.jpg

                Pietro Mennea di strada ne ha percorsa tanta, a partire dal 1968, quando, appena sedicenne (era nato il 28 Giugno 1952 a Barletta), iniziò l’attività agonistica confrontandosi col suo primo avversario, un ragazzo soprannominato Pallammolla che – almeno inizialmente – lo avrebbe battuto più volte all’Istituto “Cassandro” di Barletta. Di quel ‘68 Pietro ricorda di aver assistito in TV alle finali dei 200 metri vinti da Carlos a Città del Messico, poco prima di scendere lui stesso sulla pista di Termoli per disputare la finale sulla stessa lunghezza in un piccolo meeting promozionale. Quasi la premonizione di uno storico appuntamento al quale non sarebbe mancato dodici anni dopo.

Dal “Cassandro” all’Avis Barletta, società dove, tra le mani del prof. Franco Mascolo, si mise in luce in numerose gare nazionali, ma di secondo piano, continuando ad allenarsi  dove gli capitava (sulla spiaggia, sulla strada, sulla pista per ciclisti dello stadio Simeone) nella sua città natale visto che non esisteva ancora una pista di atletica. Al tempo viveva l’atletica ancora in maniera spensierata. Lui stesso racconta che una volta si trovava a Formia per una gara e un oretta prima di riscaldarsi si mangiò un grosso piatto di pasta al forno. Nonostante ciò scese regolarmente in pista segnando il nuovo record italiano allievi sui 100 metri, 10″8. Erano gli anni dei Beatles e di Elvis Presley, di Cassius Clay e della rivolta studentesca, e per “guadagnarsi” le 50 lire per un panino il piccolo Pietro si sottoponeva a delle sfide contro un Vespone o una macchina sulla distanza di 50metri, ovviamente vincendo. Dopo Mascolo, Carlo Vittori rappresentò la svolta. Iniziarono a collaborare a Formia il 1° gennaio del ‘68, anche se il vero rapporto professionale cominciò sul finire del ‘71 quando Pietro aveva terminato gli studi e l’atletica avrebbe rappresentato il suo futuro. Formia segnò l’inizio di una vita completamente nuova, votata interamente alla preparazione tecnica e fisica, lontana dai ritmi, dalle abitudini, dai rapporti che lo legavano a Barletta. Per questa ragione, parallelamente all’aspetto puramente atletico, Vittori agì sull’elemento psicologico affinché Mennea allentasse i legami con il suo passato. Un passaggio doloroso ma necessario. Ogni giorno in pista per ore e ore, senza saltare una seduta, entrambi impegnati in un lavoro severo, faticoso, estenuante…

  pietromennea1-219x300.jpg

                Un lavoro che avrebbe dato presto i suoi frutti. Nel 1971, campione italiano nei 100 e nei 200; nel 1972 primatista e campione italiano nei 200 (20”11) e così a seguire negli anni successivi dove ricorderemo, in particolare: nel ‘74, primo nei 200 negli europei di Roma; nel ‘75, primo nei 100 e nei 200 ai Giochi del Mediterraneo di Algeri, e ancora primo nei 200 nei Giochi Universitari di Roma; nel ‘76 quarto nei 200 alle Olimpiadi di Montreal; nel ‘77, secondo nei 200 alla prima Coppa del Mondo, a Dusseldorf; nel ‘78, primo nei 100 e 200 ai Campionati europei.

                Ma è solo tra il 1979 e il 1980 che Pietro Mennea ha potuto ritenersi soddisfatto della sua carriera. Nella sua lista delle cose da fare mancavano ancora un record del mondo ed una medaglia d’oro olimpica, e una dopo l’altra sono state depennate anche loro. Lui stesso nel suo libro ” 19″72 – Il record di un altro tempo” ammette che nonostante nel 1978 avesse vinto i Campionati Europei sui 100m e sui 200m non si sentiva appagato come una volta. Aveva bisogno di andare oltre, doveva andare oltre. Ma dopo 11 anni di duro allenamento, 11 anni di dedizione totale, 11 estenuanti anni, il 12 Settembre 1979 arriva il premio. Alle Universiadi di Città del Messico Pietro Mennea stabilisce il nuovo record del mondo sui 200m in 19″72, un record che sarebbe rimasto imbattuto per 6.018 giorni, oltre 16 anni (ed è tutt’ora il record europeo).

 

  pietromennea3-300x187.jpg

                 

                Senza rilassarsi nemmeno un secondo Pietro punta al secondo obiettivo e lo centra meno di un anno dopo sui 200m, il 28 Luglio 1980 alle Olimpiadi di Mosca, tagliando per primo il traguardo dello Stadio Lenin in 20″19 precedendo lo scozzese Alan Wells e il giamaicano Don Quarrie conquistando la medaglia d’oro nonostante avesse corso in 8° corsia. E’ stato protagonista di una gara stupefacente, che lo vedeva 7° a 70 metri dalla fine. Da segnalare l’assenza del primatista stagionale LaMonte King a causa del boicottaggio subito da quella edizione dei giochi olimpici per motivi politici.

 

                 

Pietro Mennea voleva essere veloce. Prima ha sfidato il vento, poi gli avversari, poi solo se stesso. Ed è riuscito a diventare il più grande atleta italiano di tutti i tempi. Ha corso da protagonista sulla scena mondiale per circa 20 anni in oltre 500 gare, ha partecipato a 5 Olimpiadi, battuto 2 primati mondiali, 8 primati europei, 33 record nazionali. Ormai in Italia il nome di Mennea era stato associato all’essenza della velocità, ed erano stati addirittura coniati detti come: «Oh, calma: non sono mica Mennea !» Esausto, ma forse più psicologicamente che fisicamente, il 5 marzo dell’81 lasciò per un anno l’attività agonistica. Ne diede notizia, durante un’affollata conferenza stampa, dopo averlo comunicato ai suoi dirigenti, con grande rimpianto per quei dieci indimenticabili anni, ringraziando in particolare Luca di Montezemolo, Giampiero Boniperti, Franco Carraro, Primo Nebiolo e – soprattutto – Carlo Vittori. Tuttavia Pietro non riusciva a stare lontano dalle piste di atletica, e così l’anno dopo ritornò a gareggiare, ottenendo un 4° posto con la 4×100m agli europei del 1983, bronzo sui 200m e argento nella 4×100m ai mondiali del 198 e 7° alle Olimpiadi di Los Angeles 1984. Dopo un altro annuncio di ritiro dalle competizioni (ed un altro passo indietro) Pietro fece una comparsata alle Olimpiadi di Seul 1988 ritirandosi dopo aver superato il primo turno.

                Mennea è stato il primo atleta al mondo ad arrivare in una finale olimpica 4 volte di seguito.

Oltre alle imprese in campo competitivo, il nome di Mennea resterà scritto nella storia dello sport perché, insieme al suo tecnico, il prof. Carlo Vittori, è stato colui che ha creato le basi della conoscenza di una metodologia di allenamento specifica, cioè mirata al “grande evento”, che può essere un mondiale o un olimpiade. I velocisti di oggi possono ancora trarre beneficio dalle esperienze di Mennea e Vittori, ed evitare gli errori che, inevitabilmente, hanno commesso e che, col tempo, hanno scoperto, corretto e cancellato. Senza ironia nè sarcasmo o amarezza, lo stesso Mennea ha più volte sostenuto di essere stato una vera e propria “cavia” per il mondo dello sprint, lavorando come un “mulo” sempre cercando di capire e sempre puntando a migliorare, pagando di persona le novità, i tentativi, gli eccessi, ma accettando tutto con entusiasmo, convinto di quanto stava facendo. Inoltre, Pietro Mennea non è certo famoso per il suo fisico straordinario, anzi. Molti hanno persino criticato il suo modo di correre un pò curvo, scomposto, sgraziato, dallo stile tanto inconfondibile quanto disarmonico, non bello da vedere, ma sicuramente efficace, come hanno dimostrato i risultati ottenuti nel tempo. Alcune di queste caratteristiche erano naturali, ma non erano sufficienti per conquistare un record mondiale. A sopperire a questa mancanza però c’è stato il duro allenamento. Un aneddoto della vita di Mennea si può trovare nel lungo periodo in cui ha vissuto a Formia nel centro di preparazione olimpico. Tra un allenamento e l’altro, era talmente dedito alla sua attività che il tempo che non passava ad allenarsi lo passava seduto a letto a riposare le gambe e la noia si impadroniva di lui. Per ovviare al problema iniziò a leggere libri, studiava e correva, correva e studiava.
<<Un uomo deve prepararsi alla vita: lo fa a 30, 40, 50, 60 anni. Quando ho smesso di correre, ho scelto di fare la professione dell’avvocato. Ma durante le gare avevo già messo le basi per quello che sarei stato dopo. Mano a mano crescevo, cercavo di mettere un piccolo tassello: è ciò che mi ha insegnato lo sport». Le ore di “pausa” che Mennea dedicava allo studio oggi gli valgono un diploma ISEF e ben quattro lauree: in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Lettere, Scienze dell’educazione Motoria . Senza contare che dal 1999 al 2004 ha ricoperto la carica di Deputato al Parlamento Europeo.

                Oggi è un forte sostenitore della lotta al doping ed insieme alla moglie è il fondatore della Pietro Mennea Onlus che sostiene progetti di assisenza sociale e di ricerca medico-scientifica.

                Testo tratto da www.atletipercaso.it

                http://www.atletipercaso.net/storie-pietro-mennea-la-freccia-del-sud

  mennea.jpg

                         

                         

                         

SILCA ULTRALITE VITTORIO VENETO

Francesco Arduini re dell’alto ai Campionati Europei Indoor Master

            Dopo il titolo indoor il romagnolo punta a Italiani, Olimpiadi e Mondiali outdoor

             

In Spagna il trentottenne ha vinto la gara MM35 saltando 1 metro e 95

  arduini-oro-silca.gif

                Francesco Arduini si mette al collo la medaglia d’oro di campione europeo indoor. In Spagna, a San Sebastian, martedì sera, saltando la misura di 1,95 metri, il trentottenne portacolori di Silca Ultralite Vittorio Veneto ha vinto la gara dei master MM35.

                “Non sono molto soddisfatto della gara, ma l’importante era vincere – ha commentato Arduini – gli obiettivi della stagione master all’aperto sono i campionati italiani a giugno, le olimpiadi ad agosto, i mondiali in Brasile ad ottobre. In questa stagione punto a saltare 2,10”.

                Nel paese iberico Arduini è arrivato con i favori del pronostico, vista l’assenza di due importanti avversari, un russo e uno spagnolo, che all’ultimo hanno dato forfeit per la rassegna continentale. A causa di alcuni problemi tecnici – organizzativi, la gara, per il romagnolo, è stata però travagliata. Un’entrata, senza neppure i salti di riscaldamento, a 1,70 (quando solitamente lui entra a 1,90) e poi via via il superamento dell’asticella posta a 1,80, 1,85 e 1,90. Con quest’ultima misura Arduini ha vinto la gara, ma puntava anche ad agguantare il record della rassegna indoor di 2,02. Misura alla sua portata, ma il saltatore, dove aver superato brillantemente 1,95 ha fallito i 2 metri. Un pizzico di amarezza, ma tanta gioia d’oro per il campione, che vanta i record degli europei outdoor e dei mondiali indoor con 2,05. A due giorni dalla vittoria (che si aggiunge ad altri due europei all’aperto, nel 2010 e nel 2012 e a un mondiale nel 2012) Arduini guarda già avanti. La voglia di gareggiare è tanta. Come pure quella di allenarsi, quattro volte a settimana, in pausa pranzo, insieme a Nicola Ciotti, campione italiano e per anni detentore del record italiano con 2,30. “Certo, allenarsi con un atleta come Nicola dà stimoli importanti – afferma il romagnolo – allenarsi è un impegno, ma è la passione che mi fa allenare e gareggiare. Spero di essere uno stimolo per i giovani, per impegno e passione che metto nel praticare l’atletica”. Il saltatore della società vittoriese vive a San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini, lavora come tecnico un una ditta che produce accessori per moto e vanta, nel suo palmares giovanile alcuni podi tricolori nelle categorie allievi, juniores e promesse. Nel 1996 ha saltato 2,11 suo attuale record, ma quest’anno ad Ancona è volato fino a 2,07. Oltre all’attività master, Arduini è impegnato nell’attività assoluta e societaria con Silca Ultralite Vittorio Veneto di cui è portacolori medagliatissimo da un decennio.

                “Come società siamo contenti di questa bella vittoria che ci dà una buona visibilità, i risultati di Francesco oggi, praticamente come vent’anni fa, sono indice di serietà nella preparazione e nello stile di vita”, ha commentato Raffaele Moz, vicepresidente di Silca Ultralite Vittorio Veneto e coordinatore della squadra maschile. Un plauso arriva anche dal presidente Aldo Zanetti. “Arduini è un buon esempio per i nostri giovani, alla sua età, lavorando 8 ore al giorno, trova il tempo, la passione e la voglia di allenarsi e volare, a quasi 40 anni, ancora sopra i due metri – ha aggiunto Zanetti – un applauso non solo per il titolo europeo, ma per il suo essere un bell’esempio”.

 

 

 

 

……………………………………………………………………………

 

 

 

 

 

 feltre-belluno.jpg