Febbraio 19th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

 

Tricolori indoor:

altri nove titoli (con Tumi e Cestonaro da record)

GIULIA ALESSANDRA VIOLA CONVOCATA PER GOTEBORG

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Rombo di Tumi colpisce ancora. Due settimane dopo il 6”53 di Maggligen, il vicentino delle Fiamme Oro ha scelto la passerella degli Assoluti di Ancona per un ulteriore progresso: correndo in 6”51, Tumi è diventato il secondo uomo al mondo di questa stagione nei 60 metri. Davanti solo lo statunitense Darvis, che ieri a New York ha corso un centesimo più veloce del vicentino. E ora il trono continentale comincia ad essere un po’ meno di un sogno per l’allievo di Umberto Pegoraro.

 

Il volto felice dell’atletica vicentina non è solo Tumi: oggi al Banca Marche Palas ha stupito anche la diciottenne Ottavia Cestonaro, arrivata all’argento assoluto nel triplo (alle spalle di una certa La Mantia) con un doppio record italiano juniores: prima 13.43, poi 13.47. Un talento che si colloca sulla scia delle fantastiche Trost (ieri ancora 1.95 in alto) e Bruni (oggi 4.60 nell’asta) per un futuro dal colore decisamente rosa.

 

Nella domenica dei grandi record, il Veneto applaude anche l’altista Silvano Chesani, trentino arrivato ai vertici italiani con la maglia delle Fiamme Oro. Chesani ha saltato 2.33, mandano in archivio il 2.32 del precedente limite nazionale firmato da Alessandro Talotti nel 2005. La misura di Chesani, tra l’altro, eguaglia anche il record italiano all’aperto di Marcello Benvenuti (2.33 a Verona nel 1989).

 

Il prosieguo della seconda giornata di gare tricolori ha anche regalato due ori assoluti alla provincia di Verona: merito del triplista Michele Boni (16.56) e del pesista Marco Dodoni (18.31, davanti all’intramontabile Dal Soglio). Un secondo oro ha premiato inoltre le Fiamme Oro, salite sul gradino più alto del podio anche nei 400 metri con Isalbet Juarez (47”11).

 

Quattro titoli under 23 infine nel bottino veneto: li hanno conquistati gli sprinter veronesi Giovanni Galbieri e Gloria Hooper nei 60 (rispettivamente 6”87 e 7”40), il vicentino Davide Spigarolo (G.A. Bassano) nell’alto (2.13) e la trevigiana Giulia Alessandra Viola che nei 3000, con il nuovo personale (9’12”51), ha bissato il titolo vinto il giorno prima nei 1500. A proposito di giovani e di mezzofondo, da segnalare anche l’ottimo bronzo assoluto conquistato dallo junior bellunese Emilio Perco (Ana Feltre) negli 800 (1’50”64).

Nel complesso, la seconda giornata dei Tricolori indoor ha regalato al Veneto altri nove titoli (cinque assoluti e quattro promesse), portando il totale a 18, otto dei quali a livello assoluto L’anno scorso c’eravamo fermati a quota 11. Un salto in alto come quello di Chesani.

 

I risultati della seconda giornata della rassegna tricolore, con tutte le medaglie venete.

UOMINI. Assoluti. 60: 1. Michael Tumi (FF.OO.) 6”51. 400: 1. Isalbet Juarez (FF.OO.) 47”11. 800: 1. Giordano Benedetti (FF.GG.) 1’48”11, 3. Emilio Perco (Ana Feltre) 1’50”64. 3000: 1. Abdellah Haidane (Fanfulla Lodigiana) 8’00”97. Alto: 1. Silvano Chesani (FF.OO.) 2.33. Triplo: 1. Michele Boni (Aeronautica) 16.56. Peso: 1. Marco Dodoni (Forestale) 18.31, 2. Paolo Dal Soglio (Carabinieri) 18.16. 4×1 giro: 1. FF.GG. 1’27”13. Promesse. 60: 1. Giovanni Galbieri (Riccardi Milano) 6”87. 400: 1. Lorenzo Valentini (FF.GG.) 47”41. 800: 1. Mattia Moretti (Daini Carate Brianza) 1’50”01. 3000: 1. Yassine Rachik (Cento Torri Pv) 8’10”25. Alto: 1. Davide Spigarolo (G.A. Bassano) 2.13. Triplo: 1. Simone Calcagno (Cus Genova) 15.13. Peso: 1. Daniele Secci (FF.GG.) 17.80, 2. Tommaso Parolo (Assindustria Pd) 16.29. 4×1 giro: 1. FF.GG. 1’27”13.

 

DONNE. Assoluti. 60: 1. Audrey Alloh (FF.AA.) 7”37, 3. Gloria Hooper (Forestale) 7”40. 400: 1. Chiara Bazzoni (Esercito) 53”78. 800: 1. Elisa Cusma Piccione (Esercito) 2’04”01. 3000: 1. Silvia Weissteiner (Forestale) 9’03”29. Asta: 1. Roberta Bruni (Studentesca Cariri) 4.60. Triplo: 1. Simona La Mantia (FF.GG.) 14.06, 2. Ottavia Cestonaro (Vicentina) 13.47. 4×1 giro: 1. Esercito 1’37”72. Promesse. 60: 1. Gloria Hooper (Forestale) 7”40. 400: 1. Marta Maffioletti (Bracco Atletica) 55”27. 800: 1. Isabella Cornelli (Bergamo 1959) 2’10”59, 2. Nicole Pozzer (Vicentina) 2’13”02. 3000: 1. Giulia Alessandra Viola (FF.GG.) 9’12”51. Asta: 1. Chiara Rota (Bergamo 1959). Triplo: 1. Dariya Derkach (Acsi Italia/Ukr) 12.98. 4×1 giro: Bracco Atletica 1’40”71.

I RISULTATI COMPLETI

Goteborg (SWE) dall’1 al 3 marzo

XXXII Campionati Europei indoor
La squadra azzurra

DONNE

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1500m

MAGNANI

Margherita

G.A. Fiamme Gialle

VIOLA

Giulia Alessandra

G.A. Fiamme Gialle/Atl. Mogliano

 

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5 CROSS CITTA’ DI SAN BIAGIO: Una bellissima giornata…

di Enrico Carniel

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Partenza!

Una bellissima giornata di sole in 1200 atleti si sono dati appuntamento stamattina a Rovarè di San Biagio di Callalta (TV) per il 5 CROSS CITTA’ DI SAN BIAGIO, scorrazzando tra i prati che ospitano la millenaria fiera di San Lorenzo. 3^ prova Campionato regionale di Società di cross (Master M/F, Ragazzi/e, cadetti/e).

Ottima organizzazione della società Idealdoor Libertas San Biagio che con la collaborazione dell’Ente Fiera Festeggiamenti di Rovarè e del Gruppo Volontari di Protezione Civile del capoluogo sanbiagese, hanno creato un tracciato di gara molto scorrevole e interamente coperto da prato che ha esaltato le qualità tecniche degli atleti in gara.

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Passaggio di Ivan Basso (360) e in fondo fabrizio Paro (342)

La gara master è stata dominata da Ivan Basso dell’Atletica Sernaglia che ha staccato il primo degli inseguitori di quasi un minuto, confermando le proprie doti nei terreni più tecnici come avvenne a Vittorio Veneto nella prima prova cds. Nella prova femminile leadership di Maria Pia Chemello della Schio Bike davanti a Manuela Moro dell’Atletica Vittorio Veneto.

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Guida il gruppo Gabriele Marsura!!!

Un migliaio invece i giovani che hanno calcato i prati di Rovarè con lo spettacolo della prova provinciale Esordienti in cui tutti (dal primo all’ultimo) hanno ricevuto un riconoscimento.

Nei ragazzi successo di Lorenzo Botter (Ponzano) che stacca negli ultimi metri la concorrenza e nelle ragazze dominio di Francesca Crestani (Marostica) che ha rispettato i pronostici facendo praticamente gara a sé.

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Podio ragazzi con Lorenzo Botter

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Podio Cadette con Nikol Marsura

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Podio cadetti con Riccardo Garbuio

Anche nei cadetti le società vicentine a fare la voce grossa con un bellissimo testa a testa tra Mirko Cocco (Ovest Vicentino) e Stefano Bernardi (Quantin) vinto dal primo al fotofinish. Nelle cadette successo di Francesca Tommasi (New Foods VR) che conferma l’ottimo stato di forma, davanti alla trevigiana figlia d’arte Nikol Marsura porta colori della Trevisatletica, che ha dimostrato le ottime prospettive per il futuro visto il suo primo anno in questa categoria.

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Partenza dei master

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Ivan Basso (360) e Stefano Pretotto (317)

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Pier Andrea Agnini e Daniele Cesconetto

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Christian Cenedese

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Oddone Tubia (118) e Antonio Maccagnan (113)

Più che soddisfatto il presidente provinciale fidal Oddone Tubia, oltre che per la prestazione personale (dominatore incontestato nella categoria MM60) per l’ottima organizzazione dell’Idealdoor Libertas San Biagio, che ha creato un percorso bellissimo con una partenza scorrevole, ottimo anche per una prova cds Assoluti. Il successo di oggi è anche il successo del movimento atletica nella marca (dice sempre Tubia) con 3 prove del campionato societario di Cross organizzate nella marca (Vittorio Veneto, Zero Branco e Rovarè appunto) a conferma della capacità organizzativa delle nostre società trevigiane. E’ proprio grazie a realtà come quella sanbiagese, in grado di sostenere l’attività giovanile, che potremo dare delle prospettive di crescita all’atletica.

CLASSIFICHE MASTER

MM35: 1. Leone (Malo), 2. Agnini (Ponzano), 3. Cesconetto (Mercuryus).

MM40: 1. Basso (Sernaglia), 2. Pretotto (Ponzano), 3. Cenedese (San Rocco).

MM45: 1. Zanardo (Sernaglia), 2. Buratto (Valdobbiadene), 3. Cestaro (Voltan).

MM50: 1. Grigoletto (Malo), 2. Poloni Gustavo (Valdobbiadene), 3. Chincarini (Malo).

MM55: 1. Luciano Gagno (Ponzano), 2. Trentin (Idealdoor), 3. Sandri (Voltan).

MM60: 1. Tubia (Sernaglia), 2. Masiero (Voltan), 3. Maccagnan (Idealdoor).

MM65: 1. Franceschinis (Ponzano)

MM70: Costantini (Voltan)

MM75: Pasqualini (Idealdoor)

MF35: Furlan (Sernaglia)

MF40: Chemello (Schio Bike)

MF45: Doro (Roncade)

MF50: De Conti (Sernaglia)

MF55: Tosetto (Assindustria Padova)

MF60: Casagrande (S. Giacomo)

MF65 Piccolo (New Food)

CLASSIFICHE GIOVANILI:

RAGAZZI: 1. Botter (Ponzano), 2. Bonan (Feltre), 3. Gencarelli (Pol. Caprioli).

RAGAZZE: 1. Crestani (Marostica), 2. Piazza (Schio), 3. Poser (San Giacomo).

CADETTI: 1. Cocco (Ovest Vicentino), 2. Bernardi (Quantin), 3. Turco (Bovolone).

CADETTE: 1. Tommasi (New Foods VR), 2. Marsura (Trevisatletica), 3. Fantinel (Feltre).

PROVA PROVINCIALE AMATORI: 1. Scorziello (3 Comuni), 2. Toppan (Atl. Trevigiana), 3. Andreatta Christian (Valdobbiadene).

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Da Fidal Veneto (Mauro Ferraro)

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  Folta presenza lungo il percorso di Rovarè!

SAN BIAGIO DI CALLALTA (TV) – Tre vittorie in altrettante gare. Dopo gli acuti di Galliera Veneta (13 gennaio) e Vittorio Veneto (27 gennaio), il campionato regionale giovanile di corsa campestre, oggi a Rovarè di San Biagio di Callalta (Tv), ha confermato la leadership dei vicentini Mirko Cocco (Ovest Vicentino) e Francesca Crestani (Marostica Vimar), vincitori rispettivamente tra i cadetti e tra le ragazze. Secondo successo d’annata, invece, per la veronese Francesca Tommasi (Insieme New Foods), dominatrice assoluta della gara cadette, e per il trevigiano Lorenzo Botter (Gagno Ponzano), prevalso nella gara ragazzi come già aveva fatto tre settimane fa a Vittorio Veneto. Circa 900 atleti hanno fatto passerella sui prati di Rovarè in una manifestazione che comprendeva anche la terza prova del campionato regionale master di società e una gara di contorno per gli esordienti. Tra sette giorni, a Nove, nel Vicentino, il gran finale della stagione regionale con l’assegnazione dei titoli individuali e di società per tutte le categorie.

Risultati.

Maschili.

SETTORE GIOVANILE.

Cadetti (2,5 km): 1. Mirko Cocco (Ovest Vicentino) 9’14”, 2. Stefano Bernardi (Gs Quantin) 9’15”, 3. Daniel Turco (Selva Bovolone) 9’18”. Ragazzi (1,5 km): 1. Lorenzo Botter (Gagno Ponzano) 5’56”, 2. Marco Bonan (Ana Feltre) 6’00”, 3. Nicolò Gencarelli (Pol. Caprioli Bl) 6’03”.  

SETTORE MASTER.

MM35 (6 km): 1. Calogero C. Leone (Malo) 23’01”. MM40 (6 km): 1. Ivan Basso (Villanova Sernaglia) 21’59”. MM45 (6 km): 1. Franco Zanardo (Villanova Sernaglia) 23’36”. MM50 (6 km): 1. Emanuele Grigoletto (Malo) 22’26”. MM55 (6 km): 1. Luciano Gagno (Gagno Ponzano) 24’30”. MM60 (4 km): 1. Oddone Tubia (Villanova Sernaglia) 16’21”. MM65 (4 km): 1. Osvaldo Franceschinis (Gagno Ponzano) 17’02”. MM70 (4 km): 1. Costantino Costantini (Tortellini Voltan Ve) 18’41”. MM75 (4 km): 1. Benvenuto Pasqualini (Idealdoor Lib. S. Biagio) 20’15”. Gara di contorno. Esordienti: 1. Giacomo De Osti (Lib. Tonon Vittorio Veneto).

Femminili.

SETTORE GIOVANILE.

Cadette (2 km): 1. Francesca Tommasi (Insieme New Foods Vr) 7’07”, 2. Nikol Marsura (Trevisatletica) 7’35”, 3. Ilaria Fantinel (Ana Feltre) 7’57”. Ragazze (1 km): 1. Francesca Crestani (Marostica Vimar) 3’22”, 2. Maura Piazza (Novatletica Schio) 3’31”, 3. Chiara Poser (S. Giacomo Banca della Marca) 3’33”.  

SETTORE MASTER

(4 KM). MF35: 1. Valeria Furlan (Villanova Sernaglia) 18’02”.  MF40: 1. Maria Pia Chemello (Gs Schio) 16’25”. MF45: 1. Paola Doro (Roncade) 18’16”. MF50: 1. Olivetta De Conti (Villanova Sernaglia) 18’31”. MF55: 1. Maria Eugenia Tosetto (Assindustria Pd) 22’11”. MF60: 1. Luisa Casagrande (S. Giacomo Banca della Marca) 20’53”. MF65: 1. Liviana Piccolo (Insieme New Foods Vr) 20’29”. Gara di contorno. Esordienti: 1. Daysi Melesso (Veneto Banca Montebelluna).

>In allegato alcune foto della manifestazione

 

LE CLASSIFICHE COMPLETE

Febbraio 18th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

AI CAMPIONATI NAZIONALI DI ANCONA

Viola bis sui 3000m.!!!

800m di lusso per tre generazioni!

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E Ancona ci regala il terzo oro con Giulia Alessandra Viola che non tradisce certo le aspettative: titolo e ulteriore miglioramento del primato personale. Giulia sui 3000m. è giunta quarta assoluta e, tra le promesse, prima in 9’12”51!

Giulia è ormai una atleta pronta a diventare una stella di prima grandezza che ci farà sognare.

 

Ecco il commento della Fidal nazionale Giovannini:

“…3000 donne - Silvia Weissteiner ancora a segno, per la settima volta in carriera su questa distanza. L’altoatesina della Forestale rompe gli indugi quando mancano 800 metri al termine, cambiando decisamente passo dopo un secondo chilometro piuttosto lento: crono finale di 9:03.29. Ma dietro di lei si mette in evidenza Margherita Magnani (Fiamme Gialle), già vincitrice nei 1500 di ieri, stavolta d’argento in 9:07.87. Terza la campionessa tricolore di corsa campestre Touria Samiri (N.Atl. Fanfulla Lodigiana) con 9:09.65 che vale il personal best, così come per l’altra finanziera Giulia Viola che in 9:12.51 fa doppietta di titoli Promesse (si era aggiudicata anche quello dei 1500 metri). L’ex cadetta Nicole Reina (CUS Pro Patria Milano) - allenata da Giorgio Rondelli - a 16 anni chiude i 3000 metri al nono posto in 9:48.90 facendo sua la migliore prestazione italiana Allieve di sempre che resisteva dal 10 marzo 1990. Quel giorno Marika Mainelli a Torino fermò il cronometro in 10:05.86.”

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(Foto Fidal G.C.Colombo)

Sempre sui 3000m. bene l’impresa di Paolo Zanatta, undicesimo in 8’20”52, davanti al nuovo acquisto moglianese, al simpatico Leonardo Bidogia 14° (ma quinto tra le promesse) in 8’36”99.

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Momento magico anche negli 800m. femminili con la presenza nelle batterie di ben tre generazioni di atlete trevigiane, tutte in gran forma e dai buoni risultati: Fabiana Bavaresco, montebellunese classe 1974, settima in 2’10”93, Valentina Bernasconi, vittoriese classe 1985, nona in 2’12”44 e Anna Busatto, di Treviso classe 1996, 17^ assoluta ma prima allieva, in 2’14”25. Beh, un tris d’eccezione!

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Di rilievo il settimo posto tra le promesse del giovane pesista Diego Benedetti, 14° assoluto con 13,64. Niente da fare per i velocisti Marinella Maggiolo (7”87) e Marco Martini (7”23) e neppure per le saltatrici Martina Bellio (triplo 11,85) e Francesca D’Andrea (asta 3,10).

 

 

 

Verona, Ndiwa e Patelli trionfano all’ombra dell’Arena

Bravi Simone Gobbo e Beatrice Stocco!

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Il keniano Robert Ndiwa è il vincitore della Giulietta&Romeo Half Marathon che si è disputata questa mattina a Verona con la partenza dallo stadio Bentegodi e l’arrivo, spettacolare ed affollato, nella centralissima piazza Bra. Per le donne trionfo della bergamasca Eliana Patelli.

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Un evento straordinario, che ha catalizzato l’attenzione di tutta la città, inserito negli eventi di Verona in Love, con al via 5.200 podisti oltre ad altri 520 componenti delle 260 squadre per la staffetta della Duo Half Marathon.

 

Ndiwa, originario di Iten in Kenya, dopo aver attraversato l’Arena ha tagliato il traguardo in 1h02’03” stabilendo sia il primato della gara sul nuovo tracciato che si è così rivelato velocissimo, sia il primato personale che era di 1h02’51”. Una formidabile prestazione per un ragazzo che era già arrivato 2° l’anno scorso e che è qui in Italia da oltre un mese per una serie di gare. Secondo l’azzurro Denis Curzi (Carabinieri) leggermente distaccato con 1h05’30”. Terzo gradino del podio per l’altro keniano in gara, Edwin Kipchirchir Kemboi in 1h05’49”.

 

Tra le donne la trentaquattrenne Eliana Patelli (Atletica Valle Brembana) ha chiuso con il brillante tempo di 1h16’48”, non è il primato personale ma comunque un ottimo tempo per una ex pallavolista che ha iniziato a correre solo quattro anni fa. Seconda donna presentarsi sul traguardo in piazza Bra, Giorgia Morano (Cus Torino) in 1h17’09”. Terza l’azzurra e sempre grintosa Marcella Mancini (Runners Team ’99) in 1h18’54”.

 

Applausi, sorrisi, commozione, tanto calore, per i ‘Maratonabili’ e per ‘Gli Amici di Simone’ associazioni con scopo benefico che si sono presentati al via senza alcuna ambizione di classifica bensì solo per regalare emozioni e sensazioni ai ragazzi disabili che hanno spinto sulle carrozzine per uno splendido sogno chiamato traguardo arrivato dopo 21 km (a cura dell’ufficio stampa della Giulietta&Romeo Half Marathon).

 

LA CLASSIFICA COMPLETA

 

Tempi di grande rilievo per Simone Gobbo, quarto nella maratonina in 1h 06. 30. e per Beatrice Stocco, per la Silca Conegliano, quinta in 1h 23. 42.

 

 

 

 

Show di Rebecca Borga 8”13 e 9”36!

Annamaria Scarpis 8”14, Elena Marini 9”38

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PADOVA – Sabato, sul rettilineo indoor dello stadio Colbachini di Padova, bella volata per l’allieva Beatrice Fiorese. La vicentina, 16 anni appena compiuti, campionessa italiana cadette 2012 di salto in lungo, ha corso i 60 in 7”86. Era la prima gara di sprint della sua stagione e ha subito migliorato il suo personale di 15 centesimi. Tra i cadetti, 7”42 del padovano Davide Massaro. Bene anche le cadette Ilaria Bettin ed Emma Girardello nei 60 (8”08 per entrambe) e Gioi Spinello nei 60 ostacoli (9”12).  

RISULTATI.

Maschili.

Allievi. 60: 1. Giovanni Basalisco (Udinese Malignani) 7”34, 1. Giulio Bonotto (Vicentina) 7”34, 3. Luca Favero (Atletica di Marca) 7”36, 3. Claudio Tonet (Gs La Piave 2000) 7”36. 60 ostacoli: 1. Sebastiano Spanevello (Vicentina) 8”46, 2. Andrea Costa (Nevi) 8”47, 3. Luca Zampieri (Nevi) 8”64.   

Cadetti. 60: 1. Davide Massaro (Assindustria Pd) 7”42, 2. Federico Florio (Gs La Piave 2000) 7”44, 3. Nicola Martorel (Lib. Tonon) 7”47. 60 ostacoli: 1. Enrico Baccarin (Asi Breganze) 8”72, 2. Zeno Maria Zuliani (Insieme New Foods) 8”87, 3. Marcos V. Souza Santos (Lib. Mantova) 9”07.

Femminili.

Allieve. 60: 1. Beatrice Fiorese (Vicentina) 7”86, 2. Luna Monego (Coin Ve) 8”03, 3. Rossella Bolletta (Asi Breganze) 8”12. 60 ostacoli: 1. Imane El Alaoui (Brescia 1950) 9”18, 2. Arianna Franceschini (Lib. Sanp) 9”26, 3. Jessica Peterle (Lib. Valpolicella) 9”31, 4. Elena Marini 9”38, 6. Elena Cristofoli Prat 9”48.  

Cadette. 60: 1. Ilaria Bettin (Cus Padova) 8”08, 2. Emma Girardello (Rhodigium Team) 8”08, 3. Rebecca Borga (Biotekna Marcon) 8”13. 4. Annamaria Scarpis 8”14; 60 ostacoli: 1. Gioi Spinello (FF.OO.) 9”12, 2. Rebecca Borga (Biotekna Marcon) 9”36, 3. Irene Piazza (Veneto Banca Montebelluna) 9”48.  

 

I RISULTATI COMPLETI

 

 

 

LOVADINA IN CORSA

pubblicata da Maurizio Forner

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A due settimane dalla Treviso Marathon, si è corso a Lovadina di Spresiano, la non competitiva, giunta alla 27^ edizione. Anche quest’anno tre i percorsi che, l’organizzazione ha tracciato all’interno del parco delle grave del Piave,6-13 e 21 km., mezza maratona ottima per un test finale prima dei 42 del 3 marzo, non per nulla si è presentato al via anche Said Boudalia ( vincitore della prima ed. della 21 del Cima a Conegliano).In una giornata con il meteo un po’ incerto, poco distante pioveva, qui per fortuna è uscito il sole, si sono presentati in 2000 all’appuntamento, organizzato dal gruppo Piave Lovadina .Molti gli appassionati domenicali ma, come sempre in questo periodo pochissimi i ragazzini. Molti i gruppi presenti, il più numeroso: le Lepri di Sarano ma, vediamo i risultati per quel che riguarda i singoli atleti ,premiati i primi cinque di ogni percorso.

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Mirco Signorotto tra Giacomo Vettorel e Lucio Fregona

Km 6 m

1.   1. Leonardo Dal Bianco

2.   2. Mohammed El Bouzaidi

3.   3. Giulio Colletto

4.   4. Davide Bassan

5.   5. Stefano Masier

Km 6 f

1.   1. Silvia Rado

2.   2. Anna Esule

3.   3. Cristina Gava

4.   4. Alia Bulian

Km13 m

1.   1. Fabio Bernardi

2.   2. Mirco Signorotto

3.   3. Alberto Mares

4.   4. Dario Turchetto

5.   5. Gabriele Cossettini

Km13 f

1.   1. Silvia Pasqualini

2.   2. Monia Capelli

3.   3. Ivana Dall’Armi

4.   4. Marisa Ferronato

5.   5. Gianna Azzolin

Km21 m

1.   1. Said Boudalia

2.   2. Diego Baù

3.   3. Alvaro Zanoni

4.   4. Simone Girolametto

5.   5. Gianni Bressan

Km21 f

1.   1. Genny Frattin

2.   2. Sara Cremonese

3.   3. Monia Zanatta

4.   4. Moira Lorenzon

5.   5. Poyatos Montserrat

Febbraio 17th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

AI CAMPIONATI NAZIONALI DI ANCONA

PROMESSA VIOLA E IL NOSTRO LEO

“ CAMPIONI INDOOR!!!

 

(Foto Fidal G.C.Colombo)

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Festa continua per gli splendidi gioielli di Marca!

Ad Ancona squillano le trombe della vittoria per la dolcissima atleta dell’Atletica Mogliano, parcheggiata nelle Fiamme Gialle, Giulia Alessandra Viola da Musano di Trevignano  e per l’astro rinascente di Vittorio Veneto, Leonardo Dei Tos: titolo nazionale promesse per i due e nuovi primati personali !

Giulia, sui 1500m.(argento assoluti) ha migliorato il suo limite stabilito a Gent solo sei giorni fa (4’16”79), portandolo, qui ad Ancona, a 4’15”77, un vero capolavoro!!!

Leonardo, quest’anno per i colori della Aterno Pescara, nella gara sui 5 km. di marcia, è giunto quinto assoluto, ma primo tra le promesse, fermando i cronometri a 20’32”65, recuperando fiducia e smalto contro sfortuna ed infortuni: grande Leo!!!

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Leonardo Dei Tos alla partenza con il n.102

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Ed ecco il commento di FIDAL Giovannini

1500 donne (finale) - Margherita Magnani (Fiamme Gialle) non smentisce il pronostico. La finanziera emiliana mette in mostra i progressi maturati nel corso di questa stagione (PB 4:12.44 a Gent) e si aggiudica il titolo in 4:14.54. Alle sue spalle giunge la promessa, compagna di club e di allenamento sotto la guida di Vittorio Di Saverio, Giulia Viola, argento assoluto e campionessa under 23 in 4:15.77. Primato personale e ottavo posto nelle liste italiane di sempre. Domani saranno entrambe al via dei 3000 metri. Terza Eleonora Berlanda (Fiamme Oro) in 4:19.52.

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Marcia 5000m uomini (finale) - E’ la prima uscita stagionale del ventista azzurro Giorgio Rubino. Il finanziere romano ripete in scioltezza il successo del 2012. Per lui 5000 metri in 19:32.51, staccando di quasi 10 secondi Riccardo Macchia (Fiamme Oro/19:41.53) con Vito Di Bari (Fiamme Gialle/19:59.08) in terza posizione. Campione Promesse è, invece, Leonardo Dei Tos (US Aterno Pescara) quinto assoluto in 20:32.65.

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Discreto il tempo sui 400m. di Patrick Pandolce con 50”16 (capolista stagionale trevigiano), piazzatosi 24° assoluto (16° tra le promesse); buono ma insufficiente per le finali il salto di Martina Lorenzetto, 5,61, 14^ assoluta e nona tra le promesse. Decima promessa Mattia Stival sui 1500m. (17° assoluto) con il tempo di 4’03”54.

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Anche Martina e Mattia conducono le liste trevigiane indoor stagionali.

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DALLA FIDAL VENETO

Assoluti indoor, Veneto a forza 9!

Veneto da copertina nella prima giornata dei campionati italiani assoluti e promesse indoor. Al Banca Marche Palais di Ancona gli atleti della regione hanno conquistato ben nove titoli: tre a livello assoluto e sei tra le promesse. In aggiunta, anche diverse medaglie.

 

Il carabiniere padovano Giorgio Piantella si è imposto nell’asta con 5.50, ottenendo anche il lasciapassare per gli Europei indoor di Goteborg e precedendo il conterraneo Marco Boni (5.45). Il finanziere vicentino Stefano Tedesco è stato bravo ad approfittare del forfait del poliziotto Abate e della caduta di Dal Molin in finale, conquistando un titolo probabilmente insperato nei 60 ostacoli (7”87). La padovana Chiara Rosa si è aggiudicata senza problemi la gara di peso, portando la sua miglior misura stagionale a 18.11.

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I titoli promesse sono stati vinti dalla finanziera trevigiana Giulia Alessandra Viola, che, correndo i 1500 in 4’15”77 ha vinto l’argento assoluto, migliorando nuovamente il personale e siglando l’ottava prestazione italiana all-time, dalla veneziana Francesca Stevanato nel peso (15.34), dov’è stata anche terza assoluta, dal lunghista vicentino Francesco Turatello (7.54), dal marciatore trevigiano Leonardo Dei Tos (20’32”65 nei 5 km) e dai poliziotti Marcello Palazzo nell’asta (5.00) e Hassane Fofana nei 60 ostacoli (8”03). Domani la seconda e conclusiva giornata di gare.

 

I risultati della prima giornata con tutte le medaglie venete.

UOMINI.

Assoluti. 1500: 1. Marco Najbe Salami (Esercito) 3’49”96. 60 ostacoli: 1. Stefano Tedesco (FF.GG.) 7”87. Asta: 1. Giorgio Piantella (Carabinieri) 5.50, 2. Marco Boni (Aeronautica) 5.45. Lungo: 1. Stefano Tremigliozzi (Aeronautica) 7.95. Marcia (5 km): 1. Giorgio Rubino (FF.GG.) 19’32”51, 2. Riccardo Macchia (FF.OO.) 19’41”53.

 

Promesse. 1500: 1. Moh Abdikadar Sheik (Aeronautica) 3’50”11. 60 ostacoli: 1. Hassane Fofana (FF.OO.) 8”03. Asta: 1. Marcello Palazzo (FF.OO.) 5.00. Lungo: 1. Francesco Turatello (Vicentina) 7.54. Marcia (5 km): 1. Leonardo Dei Tos (Us Aterno Pescara) 20’32”65, 2. Massimo Stano (FF.OO.) 20’50”79.

 

DONNE.

Assoluti. 1500: 1. Margherita Magnani (FF.GG.) 4’14”54, 2. Giulia Viola (FF.GG.) 4’15”77, 3. Eleonora Berlanda (FF.OO.) 4’19”52. 60 ostacoli: 1. Veronica Borsi (FF.GG.) 8”00. Alto: 1. Alessia Trost (FF.GG.) 1.95, 2. Enrica Cipolloni (FF.OO.) 1.82, 3. Desiree Rossit (FF.OO.) 1.80. Lungo: 1. Giulia Liboà (Cus Pisa) 6.00, 3. Giada Palezza (Gs Valsugana) 5.97 (6.18 in qual.). Peso: 1. Chiara Rosa (FF.AA.) 18.11, 3. Francesca Stevanato (Atl. Brescia 1950) 15.34. Marcia (3 km): 1. Antonella Palmisano (FF.GG.) 12’53”63.

 

Promesse. 1500: 1. Giulia Viola (FF.GG.) 4’15”77. 60 ostacoli: 1. Alessandra Feudatari (Interflumina Cr) 8”45, 2. Silvia Zuin (Vis Abano) 8”71. Alto: 1. Alessia Trost (FF.GG.) 1.95. Lungo: 1. Dariya Derkach (Acsi Italia Atl./Ukr) 6.20. Peso: 1. Francesca Stevanato (Atl. Brescia 1950) 15.34. Marcia (3 km): 1. Antonella Palmisano (FF.GG.) 12’53”63.

 

I RISULTATI COMPLETI

Febbraio 16th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

Cross, indoor e strada nel week-end veneto

 

 

I prati di Rovarè, nel Trevigiano, domenica 17 febbraio, ospitano il 5° Cross Città di San Biagio. La manifestazione, organizzata dall’Idealdoor Libertas San Biagio (Silvano Tomasi, tel. 333-3556084) coinciderà con la terza prova del campionato regionale promozionale (ragazzi e cadetti) e la terza prova del campionato regionale master di società. A margine dell’appuntamento veneto, il campionato provinciale individuale giovanile e il campionato provinciale individuale e di società master, oltre ad una gara per la categoria amatori. Questo il programma della manifestazione. Ore 9.20: amatori femm., master femm., master masch. dalla categoria MM60 (4 km). 9.40: amatori masch., master masch. sino alle categoria MM55 (6 km). 10.10: esordienti A femm. (500 m) 10.20: esordienti A masch. (500 m). 10.30: ragazze (1 km). 10.45: ragazzi (1,5 km). 11: cadette (2 km). 11.20: cadetti (2,5 km).

 

GLI ISCRITTI ALLE GARE PROMOZIONALI

GLI ISCRITTI ALLE GARE MASTER

 

PADOVA – Nona indoor della stagione regionale sabato 16 febbraio a Padova. La struttura coperta dello stadio Colbachini ospita una riunione giovanile (allievi e cadetti) dedicata alle corse veloci: 60 e 60 ostacoli. Inizio gare alle 16.15.

 

VERONA – Oltre 5.200 iscritti alla 6^ Giulietta & Romeo Half Marathon, in programma domenica 17 febbraio a Verona. La manifestazione, organizzata dal Gaac 2007, scatterà alle 10 dal Palasport. Arrivo nella centrale Piazza Bra. Per saperne di più, clicca qui.

 

 

 

 

Assoluti indoor, in 700 a caccia del tricolore

Fine settimana tricolore al Banca Marche Palas di Ancona. Sabato 16 e domenica 17 febbraio, nel capoluogo marchigiano, è in programma la 44^ edizione dei campionati italiani assoluti indoor. La manifestazione coinciderà con la rassegna nazionale promesse: ben 52 le maglie tricolori in palio.

 

Quasi 700 (694 per la precisione) gli iscritti, in rappresentanza di 140 società. In palio anche l’ammissione agli Europei indoor di Goteborg (1-3 marzo): prevista la maglia azzurra per tutti i nuovi campioni italiani.

 

L’ELENCO COMPLETO DEGLI ISCRITTI

 

 

Giovanni Schiavo informa che…

…e cosi anche per domenica 17 febbraio diverse possibilità di gareggiare: cross, strada, competitive e non, percorsi pianeggianti ed ondulati….solo l’imbarazzo della scelta:

- Verona - Giulietta & Romeo half marathon_Competitiva di km 21,097 - partenza ore 10.00 dal Palasport + Duo Giulietta & Romeo” non competitiva a staffetta(uomo km 14 e donna km 7) - Iscrizioni da effettuarsi solo via e-mail al portale www.enternow.it - info 3338840402 o 3334173539 o www.veronamarathon.it

- Marano Vicentino(Vi) - Scampagnada maranese - Km 5/10/18 partenza libera dalle ore 8,00 - info 0445588020

- Trivignano(Ve) Marcia dellArcobaleno km 7/14/21/30 percorso lungo argini e strade bianche ritrovo ore 7,45 c/o Palestra di Trivignano in Via Vicentino partenza ore 8,30 quota gara 2,00 o 4,50 con salame - info 3299742060 o 041680993 o 3358008036

- Sambruson di Dolo(Ve) Corsa di San Valentino km 10 per adulti e distanze varie per categorie giovanili ritrovo ore 9,00 partenza giovani 9,30 adulti ore 9,40 quota gara 3,00 adulti e 2,00 bambini

- Brugine(Pd) Marcia dee Mastee_Fiasp km 7/14/21 ritrovo ore 8,00 c/o Villa Roberti partenza libera dalle ore 8,30 quota gara 2,00 solo servizi e ristori indo 0495806897 o 0499703496 o 3283282594 o 3470534503

- Spresiano(Tv)_Lovadina Marcia non competitiva km 5,6/13/21,5 Ritrovo ore 8,00 c/o Centro Ippico(Parco Grave) partenza ore 9,00 - quota gara 3,50 con kg 1,5 pasta di semola o 2,00 solo ristori - info 0422881158 o 349843684

- San Pietro di Legnago(Vr) � Caminada Ai Casoni - Km 7/12/18 misto campestre in piano - partenza libera dalle 8,00 - quota gara 3,00 con bottiglia vino o 1,50 solo servizi e ristori info 044227253 o 3475328543

 

 

 

Verona, in 5.200 per

la mezza di Giulietta e Romeo

 

Solo cinque giorni al via della sesta edizione della Giulietta e Romeo, la mezza maratona che partirà alle ore 10 in punto di domenica 17 febbraio dal Palasport per poi percorrere in lungo e in largo Verona per 21,097 km.

 

Un percorso da record, rinnovato in tante sue parti rispetto al passato per risultare ancora più veloce e scorrevole per i maratoneti. Un percorso misurato e certificato dalla federazione italiana, con ogni probabilità, anche se ancora non c’è l’ufficialità, qui l’anno prossimo si disputerà il campionato italiano assoluto e amatori di mezza maratona.

 

Una competizione che ha il sapore dell’eccellenza, all’avanguardia in tanti servizi, ad iniziare dalle iscrizioni possibili esclusivamente online. Per partecipare indispensabile passare da internet e il web, si sa, è internazionale e annulla distanze e confini. Così in tantissimi, e da tutto il mondo, hanno scelto la città scaligera per correre e per fare anche qualche giorno di vacanza a Verona. Certamente la vicinanza al giorno di San Valentino nella città dell’amore, l’inserimento della gara all’interno degli eventi di Verona in Love hanno aiutato.

 

E’ record di partecipanti, le iscrizioni sono state chiuse da poche ore in anticipo a quanto previsto, 5.200 è il numero ufficiale. Un record. Frantumato il precedente primato dove si contavano 4.864 pettorali venduti ed ora la Giulietta e Romeo può vantarsi di essere sul podio delle mezze maratone italiane. Davanti, quasi irraggiungibile la Roma Ostia mentre ormai si spera in futuro di poter sorpassare la Stramilano che non ne conta tanti di più.

La corsa è sempre più rosa, forte la componente femminile, dei 5.200 iscritti più di 1.200 sono le donne, di ogni età e di ogni provenienza. Anche dall’Australia. Ebbene sì, il fascino della Giulietta e Romeo è forte anche dall’altra parte del mondo. Circa 400 gli stranieri che arriveranno in città spendendo e riempiendo hotel e ristoranti, se ipotizziamo anche la relativa famiglia è facile pensare ai 1000 esteri presenti. Si possono contare 88 statunitensi di cui 53 donne, 36 tedeschi, 3 canadesi, 5 brasiliani, 20 austriaci e addirittura un giapponese ed un messicano.

I veronesi non stanno di certo a guardare, anzi, la voglia di indossare scarpette da corsa è forte: in 1.000 i concittadini pronti ad attraversare l’Arena e tagliare il traguardo in piazza Bra. Anche in questo caso tante le donne, circa 200. I veneti sono 2000 di cui 1550 uomini, mentre la seconda provincia più rappresentata della nostra regione è Vicenza con 339 presenze, 273 uomini e 66 donne. Terza provincia più numerica è Venezia con 223 runners. Mentre sono addirittura 340 i corridori della provincia di Trento. La Lombardia è un bacino di utenti davvero importante con circa 1500 presenze, di cui sempre una media del 20% sono donne. Bresciani all’assalto, 500 presenze, milanesi se ne contano 212. Mentre dall’Emilia arriveranno in 402 non da poco il viaggio di 20 siciliani, 10 sardi e 41 pugliesi.

Ma a che età si corre? Dai 18 anni in su per la gara agonistica, con tre atleti classe 1937, mentre sono oltre 260 i nati nel 1969, l’anno di nascita con più presenze. Età media dunque 44 anni.

 

Giulietta e Romeo anche per altri 500 corridori o camminatori, che hanno scelto la Duo Half Marathon per completare i 21km del percorso. Una gara a staffetta, a coppie rigorosamente di uomini e donne, d’altronde siamo a Verona città dell’amore. 15km il primo frazionista, 6 il secondo, cambio di testimone sempre al Palasport. In questo caso semplicissimo partecipare, basta trovare un amico, un fidanzato, un compagno. Carattere della gara non competitivo seppur tutto sia misurato e certificato con il chip elettronico sul pettorale, ma non è necessaria alcuna visita medica. Stesso percorso, stesso orario, tutto uguale ai veri maratoneti, anche le emozioni. Solo, ci si divide in due la strada. Anche la Duo Half Marathon è un successo, più di 250 le squadre iscritte, il doppio rispetto al 2012. Ricordiamo che per la Duo Half Marathon le iscrizioni sono ancora aperte. A Verona in totale si potranno dunque contare domenica mattina oltre 5.700 partenti! (a cura dell’ufficio stampa della Giulietta e Romeo Half Marathon).

 

 

TREVISO MARATHON, IL RITORNO DEL VICHINGO

Il norvegese Oivind Sletten sarà tra le stelle della maratona per gli atleti diversamente abili.

In gara anche il trevigiano Carlo Durante

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Treviso, 15 febbraio 2013 – Oivind, il vichingo, è pronto a tornare. Per partecipare alla Treviso Marathon degli atleti diversamente abili, il 3 marzo, ci sarà chi arriva persino dalla Norvegia.

 

Oivind Sletten, per la verità, a Treviso è ormai di casa. Corre nella Marca dal 2006 e, ogni anno, è tra i primi ad iscriversi. Oivind non è un atleta qualsiasi: ha partecipato a due Paralimpiadi (Sydney e Atene) e alle più classiche gare internazionali dedicate agli atleti in carrozzina.

 

Treviso, come già in passato, sarà la sua prima maratona dell’anno: ad Harstad, nella Norvegia settentrionale, dove risiede, non è facile allenarsi d’inverno. E Oivind è impaziente di tornare sul veloce percorso che ha già affrontato nel 2008, quando carrozzine olimpiche e handbike partirono, come succederà quest’anno, da Ponte di Piave, utilizzando poi il veloce percorso rosso.

 

L’albo d’oro della Treviso Marathon per i diversamente abili è ricchissimo. Comprende gli assi trevigiani Alvise De Vidi, Francesca Porcellato e Carlo Durante (che sarà al via anche quest’anno, impegnato con la maglia del Circolo Unicredit Treviso nel campionato italiano Bancari e Assicurativi); il fuoriclasse svizzero Heinz Frei (più di cento maratone vinte in carriera), persino Alex Zanardi, che a Treviso ha corso con la sua handbike, raccogliendo un secondo posto nel 2010 e la vittoria l’anno successivo.

 

Dalla Treviso Marathon è anche partita, nel 2004, l’avventura degli “Amici di Diego, associazione dedicata ad un gruppo ragazzi diversamente abili che partecipano alla maratona con il supporto di atleti che spingono le loro carrozzine sino al traguardo. Il loro motto? “Corriamo per un sorriso”. E, con un sorriso, Diego e i suoi amici saranno anche al via della prossima Treviso Marathon.

 

Il vichingo, intanto, è pronto a dare battaglia. E, considerate le iscrizioni che stanno arrivando in questi giorni (la chiusura è prevista per il 24 febbraio), con francesi e austriaci (oltre naturalmente agli italiani) pronti a dare battaglia, non sarà una passeggiata.     

 

>In allegato: foto di Oivind Sletten alla Treviso Marathon

Febbraio 15th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

Da “Queen Atletica”

Il provincialismo dei campionati italiani assoluti

 

A forza di dover consentire all’attuale mandato di ottenere il dovuto tempo per ristrutturare l’atletica italiana, non ci si accorge che intanto la stagione invernale (delle quattro a disposizione) è stata già masticata e digerita senza che sia avvenuto nessuna sostanziale rivoluzione. Lo ripeto come un mantra: l’atletica italiana non sono solo una 70 o 80 atleti o quanto diavolo sono, da proteggere come gli Orsi del Kispios, ma 170.000 tesserati che hanno delle esigenze che, almeno fino ad oggi, sono state completamente dimenticate. Aspettiamo? E aspettiamo, non possiamo fare altro del resto. Uno dei problemi contro cui più mi ero battuto apertamente ed aspramente contro la passata “legislatura” mi era parsa l’assoluta provincialità con cui erano organizzati i campionati italiani assoluti, ovvero la massima manifestazione territoriale dell’atletica italiana. A Torino si raggiunse il minimo storico, con serie di mezzofondo con 4/5 partecipanti, finali dirette, atleti che avevano bellamente saltato il Campionato Italiano. Va bene che contano solo le medaglie internazionali secondo un consolidato pensiero che ormai ha attecchito come la gramigna, ma un’occhiatina ogni tanto alla base, servirebbe anche come forma di investimento futuro, no?

No, stesso errore, almeno fino ad oggi. I minimi di partecipazione delle diverse categorie praticamente non sono stati toccati (stessa cosa dicasi per i minimi outdoor… andati pure quelli) e ancor meno l’organizzazione dei campionati italiani, che presentano delle pecche da campionato provinciale. Pensavo, ingenuamente, che sarebbe stato finalmente il tempo di “allargare” le maglie della partecipazione alle massime manifestazioni nazionali, giusto per dare più spessore, per riempire le corsie desolatamente vuote o per non vedere gare a cronometro nelle gare di mezzofondo. Ad oggi, rilevo, non c’è stato nulla di rivoluzionario, a parte, ripeto, l’atteggiamento verso quegli 80-90 atleti d’élite e i loro coach che ora godono di un trattamento di “serendipity” e vicinanza psicologica sicuramente ben confacente all’ottenimento delle prestazioni. Ben venga, per carità: cosa lodevole.

Vorrei capire una cosa, però: ma quanto interessano i campionati italiani assoluti a Giomi & C.? Partiamo da alcune considerazioni: le gare di sprint e ostacoli ai campionati italiani prevedono (andate a guardarvi gli orari di Ancona) addirittura 3 turni in un giorno. E questa strutturazione delle gare dovrebbe favorire lo spettacolo? Batterie, semifinali e finale nello stesso giorno sembra davvero una pazzia nello sprint e ostacoli, anche perchè in pochissimi partecipano a due specialità (forse solo Dal Molin) e non c’era assolutamente la necessità di compattare in questo modo il programma in una sola giornata. Non ci sono nemmeno i 200 nel programma (strano, poi: molti paesi li inseriscono nel programma dei campionati nazionali indoor per dare più opportunità ai propri atleti di vincere un titolo) quindi i doppiaggi di gare sono ridotti al lumicino. Detto in parole povere: invece di mettere gli atleti nelle condizioni di poter ottenere le loro migliori prestazioni, li si mette nelle condizioni di spremersi in poche ore in 3 sprint devastanti. Due turni in un giorno e la finale nel secondo, no? Troppo semplice?

Altra cosa, di segno completamente opposto: gli 800 e i 1500: possibile che ce la si debba giocare ancora con la formula a serie, senza una finale definitiva? Possibile che gli atleti e le atlete debbano farsi la gara pensando che la serie precedente ha corso in tot e quindi, oltre che la strategia per la vittoria di serie (per il titolo italiano) debbano anche pensare a correre veloci stravolgendo il senso agonistico proprio della ricerca della conquista di un titolo? Ma non stiamo parlando di un campionato italiano? Mi sembra che non si sia ancora ai “master” dove evidenti esigenze di numero imporrebbero scelte del genere.

L’errore di fondo, secondo me, sta nella necessità (chissà imposta da chi) di compattare il programma in 2 giorni (come il programma all’aperto, del resto) anzichè di un più arieggiato 3 giorni. Problemi di copertura televisiva? Vabbè, ma il primo giorno si facciano le batterie e i turni di qualificazione (e chi se ne frega se non c’è la copertura televisiva) e nei seguenti giorni si facciano le finali. Ritengo che chi faccia atletica ad alto livello, non possa nè debba lamentarsi se poi il problema sia il “venerdì” di gare. Gli atleti militari, la stragrande maggioranza, lo fanno per lavoro (quindi lì ci dovrebbero essere anche tutta la settimana) e gli altri, visto che per raggiungere determinati livelli bisogna farsi il mazzo e dedicarci un sacco di tempo, non penso avrebbero difficoltà ad organizzarsi per un venerdì di gara nell’arco di un anno…

Se davvero questo fosse l’ostacolo, saremmo davvero davanti ad un’atletica provincializzata, con tutto che molte delle persone che girano intorno all’atletica non sono nè professionisti, nè similia. Ma bisogna fare scelte: o si pensa ad un’atletica che dia spettacolo, ovvero in cui gli atleti possano davvero rendere il massimo sia cronometricamente (nello sprint, grazie a diluizione delle prove nelle giornate) che agonisticamente (con l’introduzione delle batterie nel mezzofondo), o un’atletica da catena di montaggio, dove quello che conta è arrivare alla domenica sera e poter dire: “anche questa è fatta“, che poi è il ragionamento di molti dirigenti federali a qualunque livello… cioè, non conta la qualità dell’organizzazione, ma solo la quantità e la parola “fine” ad ogni manifestazione.

Ora, il primo anno è praticamente già andato, visto che i minimi sono stati già stabiliti. Mi chiedo in che campi adesso verranno fatte queste migliorie rivoluzionarie al “sistema atletica” nell’arco dell’anno, che riguardino (ribadisco) non solo il gruppo apicale degli atleti più performanti (dovuto), ma di una quota sempre maggiore di atleti che, pur pagando il tesseramento e tutto l’indotto, non ottengono assolutamente nulla nonostante rappresentino il 99% dei tesserati.

Articolo pubblicato da: Andycop - il: 13/02/2013 alle 22:41

 

Ancora sui Campionati Italiani Assoluti… provinciali: il salto in alto

Posto la mail di Francesco Arduini

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(nella foto di Andrea Bruschettini), che segue il mio articolo di ieri e che è davvero lapalissiana sulle contraddizioni della specialità dell’alto ai prossimi campionati italiani.

Dopo aver letto il tuo articolo sul “provincialismo dei campionati italiani assoluti” mi sono sentito un po’ coinvolto e mi è venuta voglia di scriverti 2 righe. Ormai di anni ne ho 38 e vado per i 39, ma fortunatamente per me salto forse ancora più di quando ero giovane (per quanto mi è possibile). Non faccio parte di quella schiera di atleti di “elite” che lo fa di professione ma mi ritaglio i miei spazi DURAMENTE giorno dopo giorno per mantenere “dignitose” prestazioni… che comunque non mi permettono neanche lontanamente di partecipare alla massima rassegna indoor italiana. Quello che non ho mai capito dell’organizzazione dei campionati italiani assoluti indoor è la logica con cui sono organizzati. Faccio un esempio nello specifico perchè la mia specialità differisce dalle corse. Una corsa ha un orario, l’atleta si riscalda e all’ora prestabilita cerca la prestazione. Una gara di salto in alto (o asta) può durare 1 ora come 3 o 4 ore a seconda del numero di partecipanti, numero di salti o di errori, ecc… Fatta questa premessa, considero i fatti. Minimo del salto in alto 2.12 e potrei essere anche in accordo nel momento in cui si voglia organizzare una gara di alto livello riservata ai saltatori Top, una gara in cui conta solo l’ottenimento della massima prestazione, in cui non si perde tempo alle basse misure, i tempi di attesa sono ridotti e viene permesso a chi deve arrivare alle massime prestazioni di dare il meglio nei tempi giusti. A guardare le liste sarebbe una gara a 15… MA se si volesse perseguire questa logica il minimo andrebbe portato a 2.17-2.18 per limitare i partecipanti a 8-10 persone al massimo perché comunque 15 sono troppi!! E quindi incontro la prima contraddizione… Ma la federazione ha guardato bene di inserire all’interno dei Campionati Assoluti anche quelli Promesse, il minimo di categoria scende a 2.03 e allarga il numero di partecipanti a 23. Come se non bastasse, non si può pensare di avere una progressione secca a vantaggio di chi salta alto, altrimenti tanto valeva lasciare a casa quelli che al minimo ci sono arrivati “al pelo”… (ci pensate un atleta che vanta 2.03 di personale che si trova una progressione del tipo 2.05-2.10-ecc…) ma non si può nemmeno fare una progressione che avvantaggi questi ultimi perché altrimenti la gara durerebbe 10 ore e chi lotta per vincere si troverebbe molto svantaggiato… Inoltre (e qui arriva il mio disappunto) c’è gente come me che resta in tribuna a guardare partecipanti che, sulla carta, valgono meno di quello che valgo io.

A questo punto tanto valeva allargare la partecipazione e fare le qualificazioni il Venerdì per consentire una finale a 8… ma poi come si sarebbe fatto ad assegnare il titolo Promesse? Insomma più ci ragiono e più non riesco a capire la logica complessa di chi ha pianificato una gara che, sulla carta, non accontenta nessuno… e non mi vengano a dire che è stato fatto così in modo da permettere ai giovani di cimentarsi con gli atleti Top. Tamberi è promessa, quindi ai campionati di categoria avrebbe potuto in ogni caso dare il suo contributo di “confronto” ai più giovani. Nel caso invece in cui si sia voluto rinfoltire un po’ gli schieramenti della gara, perché allargare il numero di partecipanti basandosi solo sull’età e non sulla prestazione che, a quanto ricordo, dovrebbe essere l’unico vero metro di paragone oggettivo per tutti?? Francesco Arduini

Articolo pubblicato da: Andycop - il: 14/02/2013 alle 15:58

 

 

 

Carmelo Rado al 5° record master dell’anno nel peso

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Come al solito reperire i risultati delle gare venete “minori” rappresenta una vera e propria impresa, di conseguenza mi appoggio a quanto apparso sia sul sito della Fidal Veneto, grazie alla penna di Rosa Marchi, che su Atleticanet. Ebbene, è caduto anche il quinto record master di questo avvio pirotecnico del 2013. Del resto, che il mondo master sia in continua ed esponenziale miglioramento tecnico lo dimostra un dato: negli ultimi due anni sono stati migliorati complessivamente… oltre 500 primati italiani nelle 26 categorie da cui è composto questo variegato mondo sportivo. L’ultimo, appunto, registrato è quello di uno dei più rappresentativi atleti del mondo master azzurro, ovvero Carmelo Rado, divenuto proprio quest’anno M80. Carmelo Rado fa parte anche di quella vasta schiera di atleti ex-azzurri (assoluti, eh) che ha deciso di sposare il mondo master… o meglio, che non si è fatto frenare da stupide prese di posizioni sull’opportunità di fare atletica agonistica in età matura: si vive solo una volta, e pensare di non poter fare ciò che si è amato di più per la sola paura di non essere all’altezza del proprio blasone, sembra essere… triste. Comunque, parlavamo di Rado… ebbene, stando all’annuario della Fidal il veneto vanta 21 caps azzurri assoluti (che in realtà sono “convocazioni” e non già “maglie azzurre” che molto probabilmente saranno di più, considerato l’astruso metodo di calcolo utilizzato dalla Federazione). L’Olimpiade di Roma 1960 (dove arrivò settimo) ed un Campionato Europeo all’attivo (8° a Belgrado ‘62). Catapultato nei nostri giorni, Carmelo Rado ha riscritto buona parte della storia dei lanci master, in tutte le categorie in cui è transitato: quello ottenuto a Schio nella giornata di sabato, rappresenta infatti il suo 25° record italiano master in vigore. 12,42** il lancio del nuovo record, ovvero quasi due metri oltre il precedente record di Philip Lalic, lanciato nel 2008 ad Ancona (10,53). E adesso inizierà (anzi, continuerà) la sua lunga sequela di nuovi record nella sua nuova categoria.

Articolo pubblicato da: Andycop - il: 14/01/2013 alle 23:31

**Migliorato con 12,65 a Schio il 26 gennaio (ndr)

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Carmelo Rado da giovane!