Ottobre 20th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

Così “La Tribuna di Treviso”

3200 ai Castelli di Orsago e 3000 alla maratonina di Musano: che domenica

37 gruppi attraversano ville e campagne fra Treviso e Pordenone Said Boudalia batte De Bortoli (e il proprio record) nel trofeo “Avis”

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Partenza ad Orsago

Quarantesima edizione con il botto: 3230 ieri i partecipanti all’itinerario dei castelli di Orsago. Record assoluto della manifestazione organizzata dallo Sci Club Orsago. Trentasette i gruppi presenti: i più numerosi Lepri di Sarano, Gruppo marciatori di Savassa, Team Quei che no centra de Gaiarine, Scuola di maratona di Vittorio Veneto e Gruppo marciatori di San Giovanni del Tempio. Molto apprezzati i percorsi: quello breve da Orsago a Cordignano, con il passaggio nel parco di una storica villa, dove gli organizzatori hanno preparato un angolo dedicato alla cultura veneta, con tanto di cartelli con proverbi in dialetto. Con i 13 km i podisti sono saliti fino a Villa di Villa, mentre con i 24 i runner sono sconfinati fino al castello di Caneva (prima sono passati vicino a quello di Cordignano). Nei 7 km per gli under 10 hanno primeggiato Francesco Cao (seguito da Leonardo Biz e Alan Tonetto) e Federica Vettorel (seguita da Alice Bressan e Giorgia Ragagnin); tra i ragazzi Wafir Lahcevi (seguito da Nicola Semproniel e Claudio Peruzza) e Anna Corai (seguita da Anna Poser e Angela Pin). Nei 13 km il podio maschile è composto da Fabio Bernardi, Francesco Dura e Moamed Zahidi, mentre quello femminile da Monia Capelli, Mara Golin e Mariangela Marsura. Nei 24 km vince Giuseppe Gazzari con secondo Giuliano De Zanet e terzo Giuseppe Di Stefano, mentre tra le donne Michela Gaspari e a seguire Marilena Dall’Anese e Antonella Feltrin.

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Podio maschile ad Orsago

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Podio femminile ad Orsago

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Musano partenza

Successone anche alla maratonina avisina di Musano di Trevignano: per il 32esimo trofeo “Avis” sono accorsi in oltre 3000 (ben 53 i gruppi podistici). I tre i percorsi di 5, 11 e 21,097 km, hanno attraversato i centri di Musano e Falzè, con molti tratti rurali e il passaggio anche per il suggestivo Mulino Caberlotto, nella campagna a cavallo tra Trevignano e Montebelluna. Said Boudalia in un’ora 7 minuti e 16 secondi ha battuto il suo precedente primato del 2006 e Riccardo De Bortoli e Tiziano Nandi. Il Memorial Bruno Sottana è stato assegnato a Silvia Pasqualini, prima delle donne, in un’ora e 22 minuti, su Ambra Vecchiato e Rosanna Saran. Nei 5 km primo Alberto Rech, secondo Riccardo Favarato, terzo Simone Broccolo; tra le donne Giorgia Conte, Marzia Signorotto e Ketti Perizzolo. Negli 11 km vittoria di Simone Gobbo (seguito da Diego Baù e Ivan Basso) e di Genny Frattin (seguita da Alessia Danieli ed Elisabetta Colbertaldo). Ieri si è corso anche a Pieve di Soligo, per la seconda Gore-Tex Go Trail e la Prosecco Trail, , mentre a Pianezze lo Sci Club Valdobbiadene ha proposto la “Stortissima”, podistica in montagna con arrivo al Monte Barbaria.

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Musano: Simone Gobbo con Paolo Zanatta e Said Boudalia

 

 

 

 

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Musano: i giovani alla partenza

 

 

 

 

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Silvia Pasqualini

 

 

 

 

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Musano: podio maschile

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Musano: podio femminile

 

 

 

 

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Musano: sul podio Alberto Rech, Riccardo Favarato e Simone Broccolo

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Musano: Stefano Pretotto ai nastri…

Salima Barzanti

 

 

 

Così “Il Messaggero Veneto”

 

Ultra trail, primi Bertoli e Zimmermann

Grande successo per la 100 miglia dei Magredi, organizzata lungo gli impervi sentieri della montagna pordenonese

VIVARO. Soddisfazione da parte degli organizzatori della seconda edizione della Magredi mountain trail 100, gara podistica internazionale di ultra trail running che ha visto atleti da tutto il mondo impegnati per 100 miglia (161 km) sui sentieri impervi della montagna pordenonese. In contemporanea anche la terza edizione della 40 miglia.

Il percorso. La gara ha visto coinvolti, oltre agli atleti, più di cento volontari dislocati in vari punti del percorso che ha attraversato tredici Comuni. Nell’ordine Vivaro, Vajont, Maniago, Montereale Valcellina, Aviano, Barcis, Andreis, Frisanco, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Meduno, Cavasso Nuovo e Arba. I vincitori. L’impegnativa 100 miglia è stata vinta da Matteo Bertoli in 21h40’51’’. Secondo Paolo Massarenti, già vincitore di tre edizioni del Magraid, che ha chiuso in 22h46’44’’. Terza piazza per Enrico Viola con 22h59’58’’. Tra le donne prima Denise Zimmerman, svizzera che è giunta anche quinta assoluta in 24h04’21’’, poco prima della seconda donna, l’austriaca Ulrike Stiednig (sesta assoluta in 24h40’05’’). Terza piazza rosa per Paola Pin in 36h28’41’’. Nella 40 miglia primo il britannico Terry Conway in 5h53’51’’, seguito da Marco Venier (6h22’) e Luciano Meneghel (6h27’17’’). Annie Baumber, anche lei britannica, ha vinto tra le donne in 6h47’06’’ (quinto tempo assoluto). Seconda l’americana Holley Sweeney in 8h16’16’’ mentre è giunta terza la ceca Martina Juda in 8h23’20’’.

Il bilancio. «Tutto ha funzionato per il meglio – ha spiegato Max Bello, presidente dell’Asd Magredi mountain trail, organizzatrice delle gare –: abbiamo avuto un incremento di iscritti rispetto allo scorso anno, il percorso è stato rivisto e ben tracciato, i volontari hanno svolto un ottimo lavoro sia per quanto riguarda la gestione dei punti di ristoro sia per come hanno accolto ed incitato gli atleti». A Vivaro, punto di partenza e arrivo della manifestazione, ha organizzato per l’occasione una lunga festa con chioschi e musica. «Siamo felici di dare il nostro supporto a manifestazioni di questo genere – ha sottolineato il sindaco Mauro Candido – è un modo per incentivare il turismo e per far conoscere realtà sportive estreme che altrimenti rimarrebbero di nicchia».

Le dichiarazioni. Più che soddisfatti i vincitori della 40 miglia, che nella vita di tutti i giorni sono freschi sposi. «Ci siamo sposati da poco – hanno rivelato Terry Conway e Annie Baumber – abbiamo la passione della corsa in montagna, volevamo fare la luna di miele in Italia e abbiamo approfittato della gara per visitare questa bellissima regione». «Tutto bellissimo – hanno aggiunto Annett Poschl e Mathias De Prest dalla Germania – siamo venuti a Vivaro per correre e poi abbiamo deciso di prolungare il nostro soggiorno. Visiteremo con calma le zone che abbiamo visto correndo». (d.f.)

ALTRI TREVIGIANI:

Luciano Morandin 25h 32. 11. 8° Alberto Furlan 26h 52. 52. 9° Davide Conardi 27h 27. 09. 14° Carlo Boscolo 29h 25. 21. Poi ancora, Stefano De Nadai, Siro Uliana, Roberto Tomasi, Stefano Pizzol e Lorenzo Zanin.

 

 

 

 

 

Così “Il Gazzettino”

 

L’onda lunga dei campionati italiani cadetti di Jesolo arriva sino nella Marca. Una settimana dopo la rassegna nazionale, a Treviso, nell’ultimo appuntamento della stagione provinciale su pista, le altiste Sara Brunato (Atletica Mogliano) e Marianna Pincin (Veneto Banca Montebelluna) hanno aggiunto centimetri ai rispettivi primati personali.

Il duello, sulla pedana dei campionati provinciali giovanili, è stato vibrante. Sara Brunato, figlia d’arte (la mamma, che è anche la sua allenatrice, è l’ex lunghista azzurra Barbara Norello), si è imposta con 1.67, due centimetri oltre la misura che otto giorni prima le aveva fruttato il titolo italiano.

Marianna Pincin, giù dal podio a Jesolo, si è invece migliorata di 4 centimetri in un colpo solo, salendo a 1.65 e combattendo ad armi pari con la campionessa italiana. E’ stata anzi l’allieva di Ivo Merlo a superare per prima la quota di 1.65, dove la Brunato si è salvata solo al terzo tentativo.

Sia pur in coabitazione con altre atlete, il doppio acuto equivale rispettivamente alla prima e alla seconda misura italiana stagionale di categoria. Un exploit degno di ben altre ribalte, giunto invece ad annata pressoché conclusa e in una gara provinciale. Applausi. E appuntamento al 2013, quando entrambe le atlete saranno allieve

 

 

 

 

 

 

DOVE SI CORRE…

Domenica 21


Spinea_Orgnano(Ve)
Portogruaro_loc.Summaga(Ve)
Cimetta di Codogne
(Tv)
Sernaglia della Battaglia(Tv)
Cogollo del Cengio(Vi)
Bassano del Grappa_Loc. S.Eusebio(Vi)
Padova
Trebaseleghe_loc. S.Ambrogio del Grion(Pd)
Borsea(Ro)
San Pietro di Legnago(Vr)

Ottobre 19th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

24 ore di San Martino, bis della Questura

Battuti Manai e Trichiana. Boudalia e Beatrice Stocco fanno i migliori tempi  Primo trevigiano: Simone Gobbo con 18.836; Mara Golin 15.192

Eccezionale Giandomenico Sartor in 21.242 metri

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C’è solo il nome della Questura nell’albo d’oro della trentanovesima 24 Ore di San Martino. I poliziotti bellunesi bissano il successo dello scorso anno e, non accontentandosi, piazzano sul gradino più alto del podio anche le staffette giovanili.

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Una vittoria, quella della Questura, costruita metro dopo metro, con una squadra che ha macinato giri su giri fronteggiando gli attacchi di Manai e Pro loco Trichiana, rispettivamente seconda e terza a fine gara. Erano dati per favoriti, i poliziotti, ma solo nella tarda mattinata di ieri sono riusciti a guadagnare quel vantaggio fondamentale per guardare con una certa serenità alle ultime frazioni.

Chiusa in testa la notte, alle 9 del mattino Manai era davanti. Ma è stato un attimo, perché due ore dopo la Questura era di nuovo davanti a tutti. Emozionante l’ultima frazione, con Fabrizio Pradetto a volare sul tartan, insieme, tra gli altri, a Davide Dalla Palma, che ha chiuso la gara per gli Assi, e ad Abdoulla Bamoussa, che ha sperato fino all’ultimo di superare i 19 km ma li ha mancati per soli tre metri.

Sono 984 i giri messi assieme dai 24 atleti scesi in pista per la Questura, che ha chiuso questa edizione della manifestazione con 397,898 km. Duemila metri in meno per Manai, che ha completato 978 giri e 395,811 km. Terza la Pro loco Trichiana, che, grazie soprattutto alle prestazioni di due campioni come Said Boudalia (suo il record sull’ora di questa edizione, a un soffio da quello assoluto che già gli appartiene) e Abdoulla Bamoussa ha agguantato il gradino basso del podio.

Le imprese di Cargnel e Secco. La manifestazione, organizzata dal Gp Vescovà fin dal 1974, ha visto al via 39 squadre (all’ultimo momento c’è stata la defezione del Soccorso alpino). Più una, perché Tommaso Cargnel la sua gara l’ha fatta da solo: 24 ore di fila, sempre a correre, con qualche sosta fisiologica e le pause solo per mangiare e rifiatare, sempre senza mai uscire dalla pista. Un’impresa, la sua, che si è conclusa con 144,800 km percorsi, per un totale di 362 giri. Ne ha corse invece 12, di ore, Elvis Secco, anche lui poliziotto, ma a Venezia: ha girato attorno allo stadio per 293 volte e percorso 117,461 km. Un record che gli vale la settima prestazione italiana su questa distanza e la 20’ al mondo.

Tra record e solidarietà. A proposito di record, se quello maschile appartiene a Said Boudalia, unico a superare il muro dei 19 km in questa edizione, quello femminile è di Beatrice Stocco, che ha corso 15,257 km per la Pro loco Revine Lago. Quest’anno è stato inoltre frantumato il record paralimpico, con Giandomenico Sartor che sabato pomeriggio ha infiammato il polisportivo volando sulla sua carrozzina olimpica per 21,242 km. Le migliori prestazioni under 18 sono, infine, quelle di Eleonora Triches (Spiritolimpico) e Federico Polesana (Antico caffè Slalom Nevegal). Ma la 24 Ore non è solo sport, fatica e sudore: è anche amicizia, solidarietà, ricordo per chi non c’è più. Immancabile la commozione quando il pensiero di tutti è volato a Giorgio Capovilla, fondatore di Valbelluna emergenza. Per ricordarlo il circolo dipendenti della Provincia ha donato a Vbe un defibrillatore.

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Martino De Nardi

24 ore giovani. Dopo la gara degli adulti, la staffetta svedese dei ragazzi, che ha premiato di nuovo la Questura, prima sia con i maschi che con le femmine. 5′25 il tempo dei primi, che hanno vinto in volata sull’Astra Quero, 5′52 quello delle seconde. Con la somma tempi, la Questura ha chiuso la gara giovanile in 11′48, davanti ad associazione Genitori Sedico (11′36) e Quantin (11′48).

Alessia Forzin

Così i “trevigiani”

 

Maschili

21.242…..Giandomenico Sartor

18.836….. Simone Gobbo

18.282…..Giancarlo Simion

18.191…..Diego Avon

18.136…..Mirko Signorotto

17.890…..Fabrizio Pradetto

17.750…..Christian Cenedese

17.422…..Mauro Amadio

17.356…..Adriano Pagotto

17.335…..Flavio Olto

17.268…..Stefano Pretotto

17.191…..Domenico Lorenzon

17.093…..Gabriele Fantasia

 

Femminili

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15.257…..Beatrice Stocco

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15.192…..Mara Golin

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14.621…..Sara Tomè

13.991…..Lucia Pol

13.535…..Doris D’Incà

13.211…..Fabia Gallina

12.851…..Manuela Argenta

12.474…..Daniela Miotello

12.195…..Ines Dal Magro

 

 

15° Atletica Vittorio Veneto con 339.422m.

32° Pro Loco Revine Lago con 304.948m.

 

 

Allievi

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16.661…..Andrea Noal

16.054…..Roberto Fregona

15.813…..Martino De Nardi

15.598…..Cesare Franceschin

 

Ottobre 18th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

TREVISO. CAMPIONATI PROVINCIALI CADETTI

Oltre ai già citati, in vetrina anche:

La Scarpis 10”1 Carlo Pancaldi 42”4  la Maleville 10,64,  Barcellona 41,14

 

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Sara Brunato tra Marianna Pincin e Annamaria Fisicaro

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Marco Bettin

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Caterina Maleville con Elisa Marini e Chiara Giubilato

Splendida chiusura di stagione per i cadetti a Treviso nel loro campionato provinciale che ha assegnato ben trenta titoli a ventisei nostri giovanissimi atleti.

E sì, perché Marco Bettin si è laureato bi-campione (1000/2000m.) come pure Agnese Tozzato (300m/300hs), Caterina Maleville (lungo/triplo) e Leonardo Barcellona (disco/giavellotto)!

Volendo dettagliare, si parte con una sorpresa: Paolo Giovannini ha vinto sul filo di lana gli 80m. in 9”3 davanti a Fabrizio Talamini, stesso tempo; a un decimo Andrea Martinez ed Enrico Giurati (9”4), poi Nicola Martorel (9”6), Edoardo Balzi e O. Nongma Aubin; tra le cadette superba vittoria di Annamaria Scarpis, vero talento naturale, ancora in 10”1 (lontane Beatrice Tavella, Irene Piazza e Anna Costanza Casonato).

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Paolo Giovannini

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Fabrizio Talamini

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Annamaria Scarpis

300metri, sacrosanto bottino per il “nazionale” coneglianese Fabrizio Talamini, 37”8  sul rientrante Francesco Catto (38”2) e ancora su Martinez (38”3), in fila sotto i 40 secondi Enrico Dissegna, Giovanni Zago, ancora Martorel e Giovannini; senza problemi sul versante femminile per la moglianese Agnese Tozzato con il primato personale portato a 42”4 su Beatrice Tavella (PB in 42”9) e su Veronica Camerin (PB in 43”0).

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Agnese Tozzato con Beatrice Tavella e Veronica Camerin

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Sofia Casagrande, Veronica Camerined Erika Pavan

Lenti i 1000m. di Bettin (2’50”4) su Federico Spinazzè (2’51”9) e della Camerin (3’14”7) sulla compagna  Sofia Casagrande; meglio Bettin sui 2000m. (PB in 6’22”5) e rivalsa della Casagrande in 7’17”4 su Maira Stefan.

Senza affanni i titoli sugli ostacoli alti: ottimo 13”4 del nostro Campione Nazionale Francesco Toffolo (su Balzi, secondo in 14”5 e su Carlo Pancaldi) e, soltanto tenendo a bada le altre, Elena Marini, 13”1, su Silvia Chiarini e la Piazza in 13”3; rivalsa di Carlo sui 300hs (PB in 42”4)  e bis della Tozzato con il nuovo PB in 47”0.

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Francesco Toffolo

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Elena Marini

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Francesco con Edoardo Balzi e Carlo Pancaldi

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Elena con Silvia Chiarini e Irene Piazza

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Agnese con Elena e Bianca Marcolin

Nemmeno Giulio Brugnera e Simone Bordignon fanno fatica per fare loro alto ed asta (1,70 e 3,00), sono i primatisti stagionali trevigiani per il 2012; dell’entusiasmante duello tra la Campionessa Italiana Sara Brunato e Marianna Pincin, sappiamo tutto (finisce con due favolosi PB: 1,67/1,65, roba da vertice nazionale!). Nell’asta migliora anche Cecilia Sandre (2,20). Lungo povero per i cadetti: per un centimetro è primo Francesco Alessandrini (5,36) su Aubin, Damiano Beraldo e Mattia Colombi, primo nel triplo con 11,65 davanti a Davide Mogno); doppietta per Caterina Maleville (degna di tanto padre!), 10,64 nel triplo, meglio della Pincin, qui con 10,35 e (solo) 4,81 nel lungo su Elisa Marini, Chiara Giubilato e Elisa Zago.

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Giulio Brugnera

 

 

 

 

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Sara Brunato

 

 

 

 

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Marianna Pincin

 

 

 

 

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Virginia Scardanzan

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Elisa Zago

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Francesca Emireni

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Mattia Colombi con Davide Mogno e Enrico Michieletto

Debacle nei lanci, a parte gli ottimi spunti di Fabiano Cecchetti nel martello (34,82) e di Leonardo Barcellona con un buon 41,14 nel giavellotto da 600 grammi, (farà suo anche il disco sotto i trenta metri). Peso a Davide Michielan e a Chiara Morandin; disco femminile ad Eleonora Busato  e buoni spunti nel martello per Lucia Dal Ben (43,00) favorita e per Annamaria Fisicaro che, oltre l’1,53 nell’alto, ha lanciato il giavellotto a 37,63 su una sorprendente indomita  Angela Carrer in forma smagliante: fettuccia a 37,07!

Ultimi due titoli alla marcia di Anna Zambianco (3km. in 18’20”8 su Chiara Vettorazzo) e di Andrea Tomè (4km. in 23’51”4 su Cesare Sartori in 23’57”5).

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Fabiano Cecchetti

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Leonardo Barcellona

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Eleonora Busato con Lucia Dal Ben e Angela Carrer

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Lucia Dal Ben con la Busato e Valentina Baggio

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Annamaria Fisicaro con Angela Carrer e Marta Mazzanti

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L’arrivo di Edoardo Balzi e Paolo Giovannini

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L’arrivo di Carlo Pirolo sui 300m.

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Sara Brunato

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Irene Zambon

 

 

Servizio fotografico di Gabriele Marsura, Enis Bagarolo ed Elisa Zago (grazie!!!)

 

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA 13° DUATHLON DI CONEGLIANO

 

Edizione record con 268 iscritti (145 Age Group e 123 baby)

Massimo Cigana, quattro volte re del Duathlon di Conegliano “Tra Colli e Vigne” 

Il 37enne mestrino domina la 13esima edizione tra i vigneti della scuola enologica Cerletti

 

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PATRIZIA GHEDIN

Un’edizione da record per il Duathlon di Conegliano “Tra Colli e Vigne”. La tredicesima volta dell’evento organizzato da Silca Ultralite Vittorio Veneto si chiude con il poker di Massimo Cigana e con il primato di 268 iscritti.

Il re, assoluto, è il fortissimo mestrino Cigana, 37enne con un passato da ciclista che ha dato i suoi frutti sulle “rampe” dei vigneti collinari della scuola enologica Cerletti. Oggi il portacolori dello Sportclub Meran ha dominato fin dalla prima frazione, i quattro chilometri di corsa. Nei 13 chilometri in mountain bike ha aumentato il suo distacco da Huber Rossi e alla fine, dopo gli ultimi due chilometri di corsa, ha concluso in 53 minuti e 19 secondi. A 57 secondi Rossi del Piacenza Triathlon, a due minuti e 57 secondi Mattia De Paoli, del Liger Team Keyline. 

“È una gara faticosa, impegnativa, che però mi piace. In mountain bike sfrutto il mio passato da ciclista, del resto qui ci sono alcuni brevi tratti con pendenze notevoli - commenta Cigana appena dopo il traguardo – servono gambe allenate, oltre alla capacità di guidare la bici su curve e controcurve”. E pensare che Cigana sabato notte è rimasto sveglio fino a tardi per guardare in tivù l’Ironman mondiale delle Hawaii. Una tradizione, quella di guardare la famosissima gara, che ha portato nuovamente fortuna all’atleta. Anche quest’anno il 37enne ha dormito poche ore, alla vigilia, del “suo” duathlon, ma in gara è stato superiore agli altri, come pure gli ha detto Rossi all’arrivo. Ad applaudirlo dei fan speciali: mamma, papà, sorella e nipotina. 

In campo femminile, la vittoria è andata a Patrizia Ghedin, 45enne del team  trevigiano Freetime, che si è lasciata alle spalle Giulia Ramponi di Padovanuoto e Luisa Iogna-Prat, diciassettenne del Td Rimini. 

“Abbiamo fatto il record di partecipanti, il 30 % in più della scorsa edizione – ha detto Aldo Zanetti, presidente di Silca Ultralite e neopresidente regionale della Fitri – questa è una location ormai tradizionale, molto apprezzata dagli atleti e per questo ringraziamo la scuola enologica. Siamo molto soddisfatti, anche per il tempo, una mattinata fresca ma con il sole”. 

Oltre ai 145 Amatori e Age Group (in gara anche due consiglieri regionali della Fitri, Vladi Vardiero e Paolo Corrà), ieri mattina è stata anche la giornata dei baby atleti. In totale erano 123, divisi tra Cuccioli, Esordienti, Ragazzi, Youth A e B. Gli atleti di casa Silca hanno portato a casa un primo e un secondo posto (con Simone Segat e Manuel Corte) negli Youth B maschili, un secondo e un terzo (con Federico Spinazzè e Federico Pagotto) negli Youth A maschili e un terzo posto con Erika Mazzer nella categoria Ragazzi femminile. 

Splendido lo scenario di gara all’interno della “tenuta” della scuola enologica Cerletti, dove i duathleti si sono sfidati a colpi di pedali e di scarpette lungo le vigne. Assiepati tra i vari scorci, immersi nella vegetazione, gli spettatori hanno applaudito dal primo all’ultimo atleta. Responsabili dei campi gara sono stati Ugo Zoppas, del Conegliano Bike Team per la mtb,  Maurizio Franceschet per la corsa, mentre il responsabile della zona cambio è stato Fabio Bolzan. Direttore di gara Mauro Miani.

 

Il 13esismo Duathlon di Conegliano ha avuto l’accoglienza di Scuola Enologica Cerletti, Veneto Agricoltura, Enoteca Veneta e Università degli Studi di Padova, il patrocinio della Regione Veneto, il patrocinio e il contributo della Provincia di Treviso e del Comune di Conegliano. Silca Ultralite Vittorio Veneto ha avuto la collaborazione Maratona di Treviso Scrl e dell’Asd Conegliano Bike Team. Gli sponsor sono Silca, Banca Prealpi, Mèthode, Raxyline, San Benedetto e Piovesana biscotti e crackers. 

 

 

 

CLASSIFICHE

Sprint Maschile: 1. Massimo Cigana (Scm) 0:53:19, 2. Huber Rossi (Piacenza Triathlon) 0:54:16, 3. Mattia De Paoli (Bianchi 1770 Mes3 Sports Asd) 0:56:16, 4. Marco Panzavolta (Padovanuoto Triathlon) 0:57:35, 5. Davide Gabardo (Gp Triathlon) 0:57:48, 7. Alessandro Frison (Padovanuoto Triathlon) 0:58:51, 9. Denis Vezzaro (Vicenza Triathlon) 0:59:26, 10. Davide Gomiero (Gp Triathlon) 0:59:38. Femminile: 1. Patrizia Ghedin (Freetime Triathlon) 1:09:25, 2. Giulia Ramponi (Padovanuoto Triathlon) 1:11:57, 3. Luisa Iogna-Prat (Td Rimini) 1:12:24, 4. Anna Nonino (Team Udine Triathlon) 1:14:04, 5. Annalisa Bertelle (Gp Triathlon) 1:15:49, 6. Patrizia Dorsi (Piacenza Triathlon) 1:15:52, 7. Romina Pertoldi (Team Udine Triathlon) 1:20:16, 8. Adelheid Larch (Scm) 1:21:06, 9. Daniela Scandolara (Castelfranco Triathlon) 1:21:27, 10. Claudia Sfriso (Delfino) 1:29:14.

Youth B Maschile: 1. Simone Segat (Silca Ultralite) 0:20:46, 2. Manuel Corte (Silca Ultralite) 0:20:55, 3. Davide Marcon 0:21:10. Femminile: 1. Rachele Colonna (Padovanuoto Triathlon) 0:27:59, 2. Ylenia Rossi (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:40:50.

Youth A Maschile: 1. Mirko Lazzaretto (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:21:22, 2. Federico Spinazzè (Silca Ultralite) 0:22:05, 3. Federico Pagotto (Silca Ultralite) 0:23:29. Femminile: 1. Anita Pantaleoni (Treviso Triathlon) 0:24:35, 2. Claudia Mondini  (Padovanuoto Triathlon) 0:26:00, 3. Anna Cuman (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:27:20.

Ragazzi Maschile: 1. Nicolò Ragazzo (Padovanuoto Triathlon) 0:16:15, 2. Luca Faresin (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:16:22, 3.  Nicholas Marchesan (Vicenza Triathlon) 0:16:28. Femminile: 1. Francesca Crestani (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:15:53, 2. Marta Merlo (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:17:29, 3. Erika Mazzer (Siltra Ultralite) 0:18:08. 

Esordienti Maschile: 1. Giacomo Merlo (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:11:40,  2. Matteo Nonino (Cus Udine) 0:12:05, 3. Luca Alberti (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:12:34. Femminile: 1. Erica Matta (Triathlon Hochpustertal) 0:12:43, 2. Chiara Lobba (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:13:07, 3. Ottavia Franceschini (Triathlon Treviso) 0:13:50.

Cuccioli Maschile: 1. Leonardo Cantù (Club Nautico Milanese) 0:06:53, 2. Edoardo Bolzan (Winnerbiker Girelli Cicli)  0:06:55, 3. Lukas Lanzinger (Triathlon Hochpustertal) 0:06:55. Femminile: 1. Vittoria Pietrovito (33 Trentini Triathlon) 0:07:32, 2. Maria Sole Baldin (Triathlon Rari Nantes) 0:07:39, 3. Valentina Zuani (33 Trentini Triathlon) 0:07:43.

 

 

 

 

OTTOZ NON SI CANDIDA!

 

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Secondo appuntamento con SportItalia24 e l’intervista ai candidati o potenziali candidati. Questa volta, ai microfoni di Ettore Miraglia e Giorgio Rondelli, la medaglia di bronzo di Messico ‘68, Eddy Ottoz. Qui di seguito il file audio dell’intervista, a breve anche il video.

File Audio (MP3) Intervista Eddy Ottoz su SportItalia24 (23.39 MB)

Ottobre 17th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

TREVISO. CAMPIONATI PROVINCIALI RAGAZZI

Garbuio, Zaniol e la Tomasi sugli scudi

Servizio fotografico di Gabriele Marsura, Enis Bagarolo ed Elisa Zago (grazie!!!)

 

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Podio maschile 1000m.

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Arrivo vittorioso di Marie Roxane

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Teresa Gatto in una sua immagine.

Subito i complimenti ai quattordici nuovi campioni provinciali perché il futuro è loro (e non solo loro).

In primis vanno segnalati Marie Roxane Akissi Kouame e Thomas Zaniol bi-titolati: l’una ha fatto suoi i 60m. in 8”4 (su Deborah Zilli, stesso tempo, Beatrice Zanon, Emma Mattioli, Raliza Polesel ed Elisa Zago in 8”6) e i 60hs in 9”5 (su Francesca Rodighiero e Teresa Gatto in 9”8); l’altro invece ha bissato con il peso, 13,26 (davanti Samuele Orfei 12,65 e Luca Benedet 11,96) con il vortex a 62,01 (ancora davanti ad Orfei 57,32, Riccardo Favretto 52,87 e Davide Pittilini 51,47).

Scintillante il duello fra Riccardo Garbuio e Marco Braga sui 1000m. ne sono sortiti due ottimi tempi: 2’53”8 e 2’55”5, primati personali!

Scontati i titoli per Nikol Marsura sui 1000m.  per Anna Tronchin nell’alto e per  Francesca Rodighiero nel lungo, praticamente per tutte e tre, senza rivali.

Altra interessante vittoria è andata a Chiara Tomasi che ha primeggiato nella marcia con l’ottimo tempo di 10’49”7  (terzo tempo di sempre dietro Monica Segatto e Nadia De Negri), davanti ad una migliorata Elisa Salvadori (11’58”7), a Sveva Greta Schiavon, Francesca Fioroni, Irene Ferro e Irene Cescon.

A parte va citata Teresa Gatto che “in solitario” nel peso ha stabilito con 12,30, il primato trevigiano ragazze.

Primato personale anche per Francesco Bortoluzzi che ha scavalcato l’1,60, superando un “nuovo” Riccardo Visentini salito dal niente a 1,56, meglio del più quotato Tiziano Feletto (1,53).

Gli altri campioni: Gianluca Trevisan sui 60m. in 8”3 su Garbuio (stesso tempo), e il vivace Eduard Ardelean in 8”5; poi Enrico Pozzobon e Lorenzo Lozza; Abel Campeol nel lungo con quasi cinque metri (4,99) sullo stesso Bortoluzzi; Davide Pittilini in buona performance sui 60hs. con un ghiotto 9”2 (su un attardato Andrea Limarilli fermo a 9”7) e Federico Faccin, senza particolari stimoli nella marcia in 11’43”9 su lontanissimi Youssef Mandour e Alberto Toffolo. Infine in una deserta gara di vortex, titolo a Francesca Rosso.

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Gianluca Trevisan con Garbuio e Eduard Ardelean

 

 

 

 

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Corsa 1000m. con Braga Garbuio e Abel Campeol.

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Marco Braga

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Garbuio e Braga

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Nikol Marsura

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Podio 1000m. ragazze

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60hs con Eduard Ardelean

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Podio lungo ragazze

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Podio alto ragazzi

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Podio vortex maschile

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Francesca Rosso

DOMANI TUTTO SUI CADETTI!

 

 

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Francesco Arduini

Cosa ne dici

del programma di Eddy Ottoz sui Master??                    

Programma - 6 - I Master

La categoria dei Master costituisce un prezioso patrimonio dell’Atletica italiana, un ricco serbatoio di preziosi dirigenti e giudici. E’ quella categoria che porta alla Fidal, di solo tesseramento, un milionecentocinquantamila euro (avete capito bene: € 1.150.000), categoria che la Federazione ignora e mortifica, e sulla quale tutti si esercitano a inventare regolamenti astrusi che paiono avere l’unico obiettivo di mettergli il bastone tra le ruote per impedirgli di fare atletica. E, se così non è nelle intenzioni, dai risultati pratici non lo si desume certo.

I master non chiedono altro che essere considerati atleti come tutti gli altri.

 

Ecco le cose che m’impegnerei a fare:

1 - istituire una quota di tesseramento uguale per tutte le categorie, compresi perciò i master (oggi pagano una cifra assurda se paragonata, ad esempio, a quella delle categorie giovanili, ma non solo);

2 - abolire il tesseramento separato per la categoria master: i master sono atleti come tutti gli altri, e come tutti devono poter partecipare all’attività assoluta, rispettandone ovviamente i regolamenti (pesi, misure, distanze ecc.). Attività significa tutta l’attività, Campionati assoluti, Campionati di Società ecc. Nell’attività programmata per la categoria assoluta, quale che essa sia, l’attuale master deve essere a tutti gli effetti un atleta assoluto come gli altri. Punto.

Gli atleti over 35 anni, quando invece partecipano all’attività programmata nel quadro dell’attività master, devono ovviamente rispettare il relativo regolamento, pesi, misure, distanze, classi di età cinque per cinque anni ecc. Ciò significa in sintesi che un tesserato Fidal, passati i 35 anni, rimane un normale tesserato che può partecipare, di volta in volta, a gare assolute o a gare master.

Ciò consente anche di evitare l’attuale porcheria per cui un atleta di 40 anni, solo perché tesserato master, che magari si classifica (come spesso accade) bene in una gara su strada, viene escluso dai premi assoluti perché tesserato master…

Chiaramente è sempre possibile, anzi opportuno per le statistiche di settore, ricavare da una classifica assoluta la classifica degli over 35 suddivisi per categorie master.

Anche se, salvo alcuni fondisti, siamo qui fuori della fascia di età della massima prestazione possibile, quattro altre cose vanno garantite al settore master:

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per i finalisti delle manifestazioni internazionali master (Europei e Mondiali) alle quali oggi gli atleti partecipano interamente a spese loro;

- istituire la tuta-divisa per le grandi manifestazioni internazionali master e rimborsarne il costo a tutti gli atleti finalisti;

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per le società finaliste del Campionato di Società Master, graduato per posto raggiunto in classifica;

- gestire su tavoli di lavoro separati l’attività master in pista e quella su strada.

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Ottobre 16th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CAMPIONATI PROVINCIALI A TREVISO

Da “Il Gazzettino”

Sara e Marianna bel duello nell’alto

Toffolo 13”4, Tozzato 42”4 e 47”0!!!

 

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TREVISO – L’onda lunga dei campionati italiani cadetti di Jesolo arriva sino a Treviso. Una settimana dopo la rassegna nazionale, nell’ultimo appuntamento di stagione, le altiste Sara Brunato e Marianna Pincin (nella foto sopra con Annamaria Fisicaro), aggiungono centimetri ai rispettivi personali.

Il duello, sulla pedana dei campionati provinciali giovanili, è superbo. La moglianese sale a 1.67, due centimetri oltre la misura che le ha fruttato il titolo italiano. La montebellunese, giù dal podio a Jesolo, si migliora di 4 centimetri, arrivando a 1.65 e combattendo ad armi pari con la campionessa italiana.  Il doppio acuto equivale rispettivamente alla prima e alla terza prestazione italiana stagionale di categoria. Un exploit degno di ben altre ribalte.       

La “due giorni” provinciale conferma anche il talento di Francesco Toffolo, (nella foto sotto), un altro tricolore di Jesolo, autore di un eccellente 13”4 nei 100 ostacoli. Tra i più giovani, bel progresso per il sernagliese Riccardo Garbuio: 2’53”8 nei 1.000 metri. 

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Risultati. 1^ giornata.

Cadetti. 80: Giovannini (S. Lazzaro) 9”3. 1000: Bettin (S. Biagio) 2’50”4. 300 hs: Pancaldi (Tonon) 42”4. Alto: Brugnera (Silca) 1.70. Lungo: Alessandrini (Trevisatletica) 5.36. Peso: Michielan (Quinto) 9.81. Giavellotto: Barcellona (Veneto Banca) 41.14. Martello: Cecchetti (Mastella) 34.82. Marcia (4 km): Tomè (Tonon) 23’51”4.

Ragazzi. 60: Trevisan (Mogliano) 8”3. Lungo: Campeol (Gagno) 4.99. Peso: Zaniol (S. Biagio) 13.26.  Marcia (2 km): Faccin (Gagno) 11’43”9.

Cadette. 80: Scarpis (Tonon) 10”1. 1000: Camerin (Tonon) 3’14”8.  300 hs: Tozzato (Mogliano) 47”. Triplo: Maleville (S. Lazzaro) 10.64. Peso: Morandin (Trevisatletica) 9.24. Giavellotto: Fisicaro (S. Lazzaro) 37.63. Martello: Dal Ben (Banca della Marca) 43.00. Marcia (3 km): Zambianco (Veneto Banca) 18’20”8.

Ragazze. 60: Kouame Akissi (Stiore) 8”4. Alto: Tronchin (Roncade) 1.43. Peso: Teresa Gatto (Mastella) 12.30. (PRIMATO TREVIGIANO), Marcia (2 km): Tomasi (S. Biagio) 10’49”7. 

 

 

2^ giornata.

Cadetti. 300: Talamini (Silca) 37”8. 2000: Bettin (S. Biagio) 6’22”5. 100 hs: Toffolo (Veneto Banca) 13”4. Triplo: Colombi (Silca) 11.65. Disco: Barcellona (Veneto Banca) 28.96.

Ragazzi. 1000: Garbuio (Sernaglia) 2’53”8. 60 hs: Pittilini (Stiore) 9”2. Alto: Bortoluzzi (Roncade) 1.60. Vortex: Zaniol (S. Biagio) 62.01.

Cadette. 300: Tozzato (Mogliano) 42”4. (nella foto sotto sul podio dei 300hs con Elena Marini e Bianca Marcolin), 2000: Casagrande (Silca) 7’17”4. 80 hs: Marini (Veneto Banca) 13”1. Alto: 1. Brunato (Mogliano) 1.67, 2. Pincin (Veneto Banca) 1.65. Lungo: Maleville (S. Lazzaro) 4.81. Disco: Busato (Mogliano) 22.37.

Ragazze. 1000: Marsura (Sernaglia) 3’11”7. 60 hs: Kouame Akissi (Stiore) 9”5. Lungo: Rodighiero (Gagno) 4.64. Vortex: Rosso (Trevisatletica) 30.98.

 

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(in neretto i nuovi personal best).

 

 

Domani l’articolo di approfondimento con i risultati completi, i commenti e tante foto (di Gabriele Marsura e di Enis Bagarolo)!

 

 

 

pubblicata  da Eddy Ottoz

 

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Programma - 5 - Regolamenti

il giorno Giovedì 11 ottobre 2012 alle ore 0.13 ·

I regolamenti non sono solo strumenti burocratici di organizzazione. Non si limitano a descrivere e prescrivere come gestire i procedimenti attraverso i quali si sviluppa l’attività federale: autorizzazioni, affiliazioni, manifestazioni, campionati ecc.

Hanno un grande impatto sul bilancio nel definire tutte le tasse federali. Il solo tesseramento dei master porta ad esempio nelle casse federali ben oltre un milione di euro l’anno.

Hanno un grande impatto elettorale: la formula dei Campionati di Società non è certo neutra rispetto alla classifica finale, elemento cardine dell’attribuzione dei voti multipli alle Società in Assemblea. Modificare il regolamento del CdS può perciò modificare il peso elettorale di alcune Società rispetto ad altre. In barba allo Statuto.

Hanno un grande impatto sulla vita delle Società: costi, complicazioni spesso inutili, norme incomprensibili, freno all’attività tecnica e agonistica.

Hanno un grande impatto sulla vita politica della Federazione. Troppo spesso inseriscono strati vischiosi tra la volontà politica e la realizzazione pratica degli obiettivi del Presidente e del Consiglio.

Qui si deve incidere profondamente per rinnovare l’Atletica.

Ho effettuato un approfondito studio dei regolamenti attuali. Ho analizzato complicazioni e contraddizioni. Ho quindi messo in discussione tutta l’attuale impalcatura. Ho volutamente evitato di procedere per modifiche e ritocchi, ridisegnando da zero tutto il corpus delle regole che hanno impatto economico sulla Federazione e sulle Società.

In sintesi le conclusioni:

- è possibile, senza tagliare su alcuna altra voce di bilancio, liberare due milioni di euro da trasferire al Territorio;

- metà va destinata a diminuzione dei costi che le Società sopportano per il borbonico sistema di affiliazioni, riaffiliazioni, adesioni ecc.

- beneficio immediato quattrocento euro/anno per Società (non di media, per ognuna…), e brutale semplificazione di tutte le attuali procedure;

- il rimanente milione va destinato ai Comitati Regionali, vincolato però all’attività tecnica del settore giovanile;

- è possibile e necessario abolire la tassa di un euro ad atleta nelle manifestazioni di corsa su strada;

- è indispensabile (e facile) trasformare la complicazione del cartellino di giornata in una procedura rapida e umana, affrontando finalmente in modo efficace il problema dei cosiddetti “liberi” nelle corse su strada, che costituiscono oggi la maggior fonte di evasione di tasse federali;

Mi sono limitato ad alcuni aspetti, molti altri vantaggi possono essere ottenuti da una riforma radicale del sistema delle regole, che non si basi più sull’autocommiserazione pauperistica che affligge oggi l’Atletica.

Un nuovo sistema di regole deve accompagnarsi anche alla riforma del sistema norme-sanzioni, oggi caratterizzato da norme complicate, sanzioni assurde, inapplicabili e inapplicate, che vanno sostituite da norme certe, controllo delle infrazioni e sanzioni congrue, applicabili e applicate.

Qualcuno chiederà: “E dove crede di prendere i soldi?”.

E’ la domanda lecita che si pongono tutte le Federazioni dinosauro, come la Fidal, abituate a vivere dei soli contributi del Coni (o quasi) e di rari sponsor, che si stanno facendo divorare dalle nuove Federazioni mammiferi, aggressive e capaci di procacciarsi tutto il cibo necessario.

Credetemi, si può.

Se non mi credete, non importa. Si può lo stesso, basta sapere come.

 

 

Programma - 6 - I Master

pubblicata il giorno Venerdì 12 ottobre 2012 alle ore 21.34 ·

La categoria dei Master costituisce un prezioso patrimonio dell’Atletica italiana, un ricco serbatoio di preziosi dirigenti e giudici. E’ quella categoria che porta alla Fidal, di solo tesseramento, un milionecentocinquantamila euro (avete capito bene: € 1.150.000), categoria che la Federazione ignora e mortifica, e sulla quale tutti si esercitano a inventare regolamenti astrusi che paiono avere l’unico obiettivo di mettergli il bastone tra le ruote per impedirgli di fare atletica. E, se così non è nelle intenzioni, dai risultati pratici non lo si desume certo.

I master non chiedono altro che essere considerati atleti come tutti gli altri.

Ecco le cose che m’impegnerei a fare:

1 - istituire una quota di tesseramento uguale per tutte le categorie, compresi perciò i master (oggi pagano una cifra assurda se paragonata, ad esempio, a quella delle categorie giovanili, ma non solo);

2 - abolire il tesseramento separato per la categoria master: i master sono atleti come tutti gli altri, e come tutti devono poter partecipare all’attività assoluta, rispettandone ovviamente i regolamenti (pesi, misure, distanze ecc.). Attività significa tutta l’attività, Campionati assoluti, Campionati di Società ecc. Nell’attività programmata per la categoria assoluta, quale che essa sia, l’attuale master deve essere a tutti gli effetti un atleta assoluto come gli altri. Punto.

Gli atleti over 35 anni, quando invece partecipano all’attività programmata nel quadro dell’attività master, devono ovviamente rispettare il relativo regolamento, pesi, misure, distanze, classi di età cinque per cinque anni ecc. Ciò significa in sintesi che un tesserato Fidal, passati i 35 anni, rimane un normale tesserato che può partecipare, di volta in volta, a gare assolute o a gare master.

Ciò consente anche di evitare l’attuale porcheria per cui un atleta di 40 anni, solo perché tesserato master, che magari si classifica (come spesso accade) bene in una gara su strada, viene escluso dai premi assoluti perché tesserato master…

Chiaramente è sempre possibile, anzi opportuno per le statistiche di settore, ricavare da una classifica assoluta la classifica degli over 35 suddivisi per categorie master.

Anche se, salvo alcuni fondisti, siamo qui fuori della fascia di età della massima prestazione possibile, quattro altre cose vanno garantite al settore master:

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per i finalisti delle manifestazioni internazionali master (Europei e Mondiali) alle quali oggi gli atleti partecipano interamente a spese loro;

- istituire la tuta-divisa per le grandi manifestazioni internazionali master e rimborsarne il costo a tutti gli atleti finalisti;

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per le società finaliste del Campionato di Società Master, graduato per posto raggiunto in classifica;

- gestire su tavoli di lavoro separati l’attività master in pista e quella su strada.