Settembre 20th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CAMPIONATI NAZIONALI CSI A CASTELNOVO NEI MONTI

Super Pandolce: poker!!!

8 ori 9 argenti e 5 bronzi per i nostri atleti!

 

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Dal 6 al 9 di settembre a Castelnovo nei Monti si è svolto il Campionato Nazionale CSI a conclusione di una stagione atletica che ha visto impegnate le numerose sezioni provinciali in tutta Italia.

Anche qui i trevigiani hanno avuto un discreto raccolto grazie alla loro punta di diamante, il Super Patrick Pandolce che, con i colori dalla Salf/ Altopadovana ha calato un formidabile poker di titoli, in ambito juniores, nobilitati da ottimi risultati: 100m. in 11”13; 200m. in 22”68; 400m. in 48”99 e triplo con 13,22!!!

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Per noi quindi otto ori con, oltre Pandolce, Marco Spinato (alto 1,80), con l’allievo Andrea Noal (1500m.), l’allieva Asia Parro (disco) e con la master Mf50 Raffaella Bolzonella (disco).

Per il podio, nostri anche nove argenti, conseguiti da: Gloria Tessaro (3000m. in 10’20”30), Licia Vendrame (100m. in 13”37), Silvia Polesello (100m. in 14”05 e alto a 1,35), Aurora Slongo (peso 3kg.), 4×100m. Polisportiva Padana femminile assoluta in 54”72, e tra i master, la Bolzonella (peso), Gaspare Lisciandra , MM55 (giavellotto con 36,32) e Domenico Zigoni MM65 (5000m.)

Infine, annoveriamo ulteriori cinque bronzi con Samantha Zago (1000m. ragazze), ancora la Vendrame (lungo 4,75), la Polesello (lungo 4,51), la cadetta Giorgia Niero (lungo 4,79) e il master MM60 Fiorenzo Zigoni (800m.).

Buono il quarto posto della Niero nell’alto con 1,52 e di Massimiliano Foley sui 300m. in 39”58 (su Enrico Dissegna, settimo in 39”95).

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Marco Spinato  

 

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Marco Spinato con Domenico Zigoni (743)

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Licia Vendrame

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Polisportiva Padana con la 4×100m. argento

con Polesello-Marta Moretto-Vendrame-Francesca Rosada

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Fiorenzo Zigoni

Foto di Francesca Rosada

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Ornella Cadamuro, S.Polo di Piave 3 agosto 1962. Eccezionale atleta con la passione della corsa nel sangue! Una vera roccia, veloce e resistente! Ed inizia in pista proprio con la velocità: tredicenne corre gli 80m. in 11″1, poi da cadetta sigla su 100/200m. 13″1/27″1 e da allieva 59″6 sui 400m.
Ma Ornella diventa una “star” della corsa lunga negli anni 90 con il Brugnera. Azzurra 2 volte nel 92 (corsa in montagna di cui è Campionessa nazionale a squadre nel 98 e più volte da master sia a livello nazionale e regionale). Sua la maratona di Cesano Boscone nel 93, inoltre vanta: 3000m. 9′47″8; 5000m. 16′57″1; 10.000m. 34′57″2; maratonina 1h 13. 29.; maratona 2h 39. 40.; 1 ora di corsa 17.169m. attuale primato trevigiano.

 

 

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Silvia Serafini, Treviso 28 giugno 1989. E’ nata una grande stella, una profumata stella alpina! Silvia è un’atleta eccezionale, grande podista adatta ad ogni tipo di corsa, anche estrema, con il felice pallino della montagna. Finora corre ovunque e vince quasi sempre. Clamoroso il secondo posto alla Marathon du Mont Blanc di Chamonix! Maratoneta in rapida ascesa vanta anche: 1500m 4′59″25; 3000m. 10′27″95; 5000m. 17′52″40; 10.000m. 39′35″59; 3000 siepi 11′21”50; maratonina 1h 18. 27.; maratona 2h 44. 29.

Settembre 19th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CAMPIONATI VENETI JUNIORES-ALLIEVI A BASSANO

Ai trevigiani vanno 7 titoli allievi e 8 juniores!!!

Vian (400m/400hs), Michielin , Gatto, Busatto (800/1500m) e Pietro Vettorazzo nella marcia

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la Colbertaldo, Solomon, Pandolce  (400/200m), Ghenda, Dylan Titon, Benedetti e Mattiuzzo.

 

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Patrick Pandolce

Così il comunicato della Fidal Veneto:

 

Sono giovani, ma cresceranno. Molti di loro, intanto, sono già bravissimi: corrono, saltano e lanciano come pochi coetanei in Italia.

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Irene Vian

Seicento atleti hanno partecipato ai campionati veneti under 20. A Bassano del Grappa, in un’intensa “due giorni” valida per l’assegnazione dei titoli individuali, si sono messi in mostra molti tra i migliori talenti delle categorie allievi e juniores. E se per questi ultimi la stagione ha già archiviato gli appuntamenti di maggior prestigio, gli under 18 sono attesi dai Tricolori di categoria (Firenze, 29-30 settembre).

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Stefano Ghenda sugli spalti…

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 …sul podio!

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Anna Busatto

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Carolina Michielin e Clarissa Covolan

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Elisabetta Colbertaldo

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Diego Benedetti

 

 

 

 

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Podio 400hs j. con Alexandra Solomon, Gloria Bizzotto e Eva Serena

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Elena Sartori e Beatrice Gatto

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Dylan Titon

Ieri, con l’assegnazione dei primi 40 titoli, conferme ai massimi livelli soprattutto per due allievi, il padovano Andrea Caiaffa (53.76 nel disco) e la mezzofondista trevigiana Carolina Michielin (7’09”84 nei 2000 siepi). La martellista padovana Giulia Camporese (53.81) ha scoperto che ai Tricolori avrà un’avversaria importante nella trentina Ndimurwanko (55.52 fuori gara).

 

Progressi per i vicentini Giovanni Corà (6’18”35 nelle siepi) e Alessandro Saccon (14.18 nel triplo). Tra gli juniores, il primato personale (49”35) non è stato invece sufficiente al bellunese Emilio Perco per aggiudicarsi il titolo nei 400 (meglio il 48”77 del trevigiano Patrick Pandolce).

 

Oggi, con altre 32 maglie da assegnare, l’exploit di giornata l’ha siglato lo junior vicentino Francesco Turatello (nella foto), atterrato nel lungo a 7.42 (vento +1.5), primato personale migliorato di 7 centimetri e miglior prestazione italiana stagionale di categoria. L’allievo Caiaffa ha completato un’eccellente doppietta lanciando il peso a 17.64. Il bellunese Enrico Tirel si è lasciato alle spalle il bassanese Paolo Spezzati nei 400 ostacoli (53”61 contro 54”80): erano entrambi ai Mondiali juniores di Barcellona.

 

Nei lanci, tra gli allievi, anche il 59.44 del martellista vicentino Marco Piva e il 42.80 della giavellottista bellunese Paola Padovan. Perco davanti a tutti negli 800 juniores: 1’52”29, che per l’azzurrino significa ordinaria amministrazione, oltre che la conquista del premio speciale dedicato a Daniel Cecchin, sfortunato mezzofondista bassanese mancato nella primavera del 2011.

 

RISULTATI.

1^ GIORNATA.

MASCHILI. Juniores. 100 (0.0): 1. Tiziano Cecchetti (Assindustria Pd) 11”37. 400: 1. Patrick Pandolce (Assindustria Pd) 48”77, 2. Emilio Perco (Ana Feltre) 49”35. 1500: 1. Michele Scolaro (Vicentina) 3’59”92. 3000 siepi: 1. Stefano Ghenda (Mogliano) 9’38”10. 110 hs (-1.3): 1. Edoardo Zagnoni (Assindustria Pd) 15”29. Asta: 1. Alberto Vella (Assindustria Pd) 4.40. Triplo: 1. Riccardo Appoloni (Insieme New Foods) 14.66 (+0.6). Disco: 1. Pietro Avancini (Vicentina) 43.76. Giavellotto: 1. Giuseppe Castellan (G.A. Bassano) 57.96. Marcia (10 km): 1. Giuliano Boschetti (Vicentina) 57’43”95.

 

Allievi. 100 (+0.4): 1. Farias Zin (Assindustria Pd) 11”13 (11”06/+2.4 in batt.). 400: 1. Kanda Brian Abakpereh (Lib. Valpolicella) 49.71. 1500: 1. Enrico Riccobon (Athletic Club Bl) 4’08”36. 2000 siepi: 1. Giovanni Corà (Vicentina) 6’18”35. 110 hs (-0.8): 1. Matteo Beria (Vicentina) 14”65. Asta: 1. Francesco Cavaliere (Vicentina) 3.70. Triplo: 1. Alessandro Saccon (Nevi) 14.18 (+0.4). Disco: 1. Andrea Caiaffa (Fiamme Oro) 53.76. Giavellotto: 1. Abul Ahmed Mohammad (Vicentina) 53.00. Marcia (5 km): 1. Pietro Vettorazzo (Atletica di Marca) 25’19”68.

 

FEMMINILI. Juniores. 100 (+0.3): 1. Lankai France Shelomith (Asi Veneto) 12”86. 400: 1. Elisabetta Baggio (G.A. Bassano) 1’00”54. 1500: 1. Ilaria Bonetto (G.A. Bassano) 4’53”60. 3000 siepi: 1. Elisabetta Colbertaldo (Silca Conegliano) 11’34”00. 100 hs (-0.5): 1. Silvia Zerbini (Bentegodi) 14”87. Alto: 1. Sofia Sartori (G.A. Bassano) 1.63. Lungo: 1. Gaia Giuriato (Lib. Valpolicella) 5.62 (+0.6). Peso: 1. Giovanna Berto (San Marco Venezia) 9.63. Martello: 1. Elisabetta Broseghini (Gs Valsugana Tn) 51.29, 2. Kinè M’Baye (San Marco Ve) 30.73. Marcia (5 km): 1. Elena Cecchele (Vis Abano) 26’38”05.

 

Allieve. 100 (0.0): 1. Johanelis Herrera Abreu (Bentegodi) 12”54. 400: 1. Irene Vian (Atletica di Marca) 59”29. 1500: 1. Anna Busatto (Mogliano) 4’54”02. 2000 siepi: 1. Carolina Michielin (Montello Runners Club) 7’09”84. 100 hs (+0.2): 1. Virginia Morassutti (Assindustria Pd) 14”67. Alto: 1. Anna Morbiato (Assindustria Pd) 1.53. Lungo: 1. Francesca Bianco (Vis Abano) 5.27 (-0.2). Peso: 1. Beatrice Gatto (Vis Abano) 13.44. Martello: 1. Noa Ndimurwanko (Gs Valsugana Tn) 55.52, 2. Giulia Camporese (Cus Padova) 53.81. Marcia (5 km): 1. Marta Stach (Ana Feltre) 25’28”36.

 

2^ GIORNATA.

MASCHILI. Juniores. 200 (+0.7): 1. Patrick Pandolce (Assindustria Pd) 22”34. 800: 1. Emilio Perco (Ana Feltre) 1’52”29. 5000: 1. Dylan Titon (Assindustria Pd) 15’08”49. 400 hs: 1. Enrico Tirel (Ana Feltre) 53”61, 2. Paolo Spezzati (G.A. Bassano) 54”80. Alto: 1. Davide Spigarolo (G.A. Bassano) 2.07. Lungo: 1. Francesco Turatello (Vicentina) 7.42 (+1.5). Peso: 1. Diego Benedetti (Gagno Ponzano) 13.57. Martello: 1. Michele Friso (Assindustria Pd) 56.70.

 

Allievi. 200 (+0.4): 1. Farias Zin (Assindustria Pd) 22”52. 800: 1. Enrico Riccobon (Athl. Club Bl) 1’56”29. 3000: 1. Gabriele Noaro (Città di Padova) 9’12”49. 400 hs: 1. Matteo Beria (Vicentina) 54”98. Alto: 1. Giulio Bortoli (Lib. Valpolicella) 1.95. Lungo: 1. Alessandro Saccon (Nevi) 6.51 (+0.2). Peso: 1. Andrea Caiaffa (Fiamme Oro) 17.64. Martello: 1. Marco Piva (Vicentina) 59.44.

 

FEMMINILI. Juniores. 200: 1. Lankai France Shelomith (Asi Veneto) 26”41 (+0.4). 800: 1. Ilaria Bonetto (G.A. Bassano) 2’23”26. 5000: 1. Laura Dalla Montà (Vis Abano) 18’16”84. 400 hs: 1. Alexandra Solomon (Silca Conegliano) 1’07”95. Asta: 1. Elisa Molinarolo (Assindustria Pd) 3.50. Triplo: 1. Chiara Pedrini (Insieme New Foods Vr) 11.49 (-0.7). Disco: 1. Miura Mattiuzzo (Silca Conegliano) 34.34. Giavellotto: 1. Alice Vinco (Bentegodi) 36.01.

 

Allieve. 200 (+0.3): 1. Johanelis Herrera Abreu (Bentegodi) 25”14. 800: 1. Anna Busatto (Mogliano) 2’21”79. 3000: 1. Laura Maraga (Gs Quantin) 10’36”78. 400 hs: 1. Irene Vian (Atletica di Marca) 1’05”02. Asta: 1. Arianna Stona (Vis Abano) 3.00. Triplo: 1. Francesca Bianco (Vis Abano) 11.22 (-0.2). Disco: 1. Wendy Baonga (Lib. Valpolicella) 36.28. Giavellotto: 1. Paola Padovan (Athl. Club Bl) 42.80.

 

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Tutti titoli di risonanza quelli trevigiani (Patrick Pandolce 48”77 sui 400m. e Irene Vian 1’05”02 sui 400hs!!! La conferma di Carolina Michielin sulle siepi, di Beatrice Gatto nel peso e il ritorno di Stefano Ghenda, principino delle siepi!!!))che fanno sperare bene per il prossimo futuro, specie nel settore femminile (più incerto quello maschile con assenza di velocisti e senza ricambio dei mezzofondisti…); vola il settore degli ostacoli e vanno rafforzandosi i lanci, troppi chiaroscuri nei salti.

Detto dei Campioni, diamo uno sguardo ai podi conquistati dalla corazzata trevigiana.

Intanto gli argenti allievi, 8 femminili con Agata Cervellin (1,50), Sara Mazzocato (4,87), Sara Pellizzer (28’02”53); Carolina Michielin (2’22”07, Erica Lapaine (10’48”56), Sara Dehbi (1’09”51), Elena Sartori (disco 34,80), Chiara Francescato (giavellotto 500g. 37,75, primato trevigiano); 4 maschili con Leonardo Feletto (2000st 6’28”46), Francesco Marconi  (15”05), Nicolò Bertelli (3,60) e Luciano Boidi (15,42 peso).

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Luciano Boidi

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Jacopo Bellin e Giorgino Gjeli

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Leonardo Feletto

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Giacomo Zuccon

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Francesco Marconi

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Matteo Bonora

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Sara Dehbi e Irene Vian

 

 

 

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Carolina Michielin e Anna Busatto

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Rebecca dalla Torre

Argenti junior femminili, 5 con Martina Zerbinati (26”80), Elisabetta Colbertaldo (18’43”11), Gloria Bizzotto (1’10”76), Alice Cazzolato (giavellotto 33,35) e Silvia Zorzetto (marcia 29’22”79);  junior maschili 5, con Dylan Titon (4’00”61), Andrea Gallina (f.g. 1,99), Lorenzo Bonafede (6,38), Diego Benedetti (disco 41,71) e Marco Sarcognato (giavellotto 46,75).

Elenchiamo i bronzi: allieve 4, con Clarissa Covolan (2000st), Rebecca Dalla Torre (15”65), Alice Pravato (triplo 10,70) e Beatrice Gatto (disco 34,07); allievi 5, con Marco Francescato (9’29”74), Alessandro Cecchin (15”12 e 1,87), Giacomo Zuccon (56”83), Giorgino Gjeli (peso 15,36) e Alessio Gobbo (giavellotto 47,16); junior femminili, 5 con Martina Zerbinati (13”02), Giada Favaro (peso), Giulia Guerrieri (5’02”43), Silvia Zorzetto (20’25”44) ed  Eva Serena (1’11”05); junior maschili  5, con Nicolò Benedetti (11”40) , Matteo Bonora (16”76), Matteo Miani (4,00), Alessandro Toffolo (6,36) e Christian Piai (martello 49,02).

Degni di nota anche Elisa De Checchi, quarta nel martello (46,46), Kevin Durigon sugli 800m. (1’59”44), Niccolò Mumelter , quarto nel triplo, Jacopo Bellin quarto nel disco (40,35), Andrea Tomietto nel peso (13,69), Giulio Vento quinto nel martello (43,27), Mattia Melis (46,49) e Leonardo Visentin (46,21) nel giavellotto, tra gli allievi. Tra gli juniores invece, Miriam Saragoni, quinta su 100/200m. e Mauro Santinon con 12,01 nel triplo.

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Elisa De Checchi

 

 

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Kevin Durigon (52)

 

 

 

 

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Jacopo Zanatta

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Federico Girotto

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Niccolò Mumelter

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Filippo Antonio Marsura e Davide Marini

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SERVIZIO FOTOGRAFICO DI GABRIELE MARSURA.

Settembre 18th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CAMPIONATI VENETI MASTER A MESTRE

Tanti titoli, tanti premiati…è festa!

 

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Stefano Pretotto

Mestre è stato il bel ritrovo di tanti appassionati di atletica che un giorno dell’anno decidono di incontrarsi e passare insieme un felice week end, mostrando le loro capacità in sfida alla fatica e al tempo che passa, vero ma non li logora nel corpo, tanto meno dentro. Allora è bello partecipare a questa festa, riconoscersi in campo, sfidarsi, parlare di sport, della vita…

E allora ecco i campionati master veneti che distribuiscono titoli in tutte le categorie e i trevigiani sono davvero tanti e ne fanno man bassa.

Raffaella Bolzonella ne arraffa addirittura tre! Molti ne portano a casa due (Rosanna Possagno tra le donne; Gabriele Carniato, Vincenzo Andreoli, Franco Gasparinetti, Stefano Pretotto, Piergiorgio Curtolo e Samuele Donadel, tra gli uomini).

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Raffaella Bolzonella

Eccovi l’elenco dei titoli:

 

Femminili: 12 titoli, 9 campionesse.

100m. F45  Paola Butturini 64 …..15”67

200m. F45  Cecilia Mattiuzzo 64 …..30”48

400m.  F40  Alice Campion 72 ….. 1’15”76

800m. F45  Elsa Mardegan 63 …..2’43”66

1500m. F50  Maria Teresa Campigotto 61 …..6’19”69

300hs. F50  Fioretta Nadali 60 …..1’01”67

Lungo F50  Paola De Santi  61 …..4,36

Peso, disco, martello F50 1° Raffaella Bolzonella 59 …..8,92/24,26/26,64

Peso martello F55  Rosanna Possagno  53 ….. 6,15/21,89

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Piergiorgio Curtolo

Maschili: 18 titoli, 12 campioni.

100/200m. M55  Gabriele Carniato 57 …..12”65/26”03

100/200m. M60  Franco Gasparinetti 50 …..13”68/28”02

200m. M65  Filippo Zanardo 44 …..30”41

800/1500m. M55  Vincenzo Andreoli 57 …..2’11”31/4’34”32

1500m. M35  Riccardo Pellegrini 77 …..4’28”62

1500/5000m. M40  Stefano Pretotto 72 …..4’17”49/16’26”52

5000m. M35  Luca Marchetti 73 …..16’29”78

5000m. M55  Virginio Trentin 53 …..18’01”55

Lungo M35  Tiziano Zamprogno 75 …..5,76

Peso/disco M60  Piergiorgio Curtolo 48 …..11,96/35,13

Disco M55  Luciano Capraro 54 …..31,50

Disco/giavellotto M35  Samuele Donadel 70 …..32,05/35,31

 

Trenta titoli trevigiani per ventuno campioni!

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  Franco Gasparinetti

 

 

 

 

 

 

Campionati veneti di prove multiple a Bovolone

Quarta Alessia Checchin 3.419p.

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Il bellunese Andrea Triches e la padovana Mariaelena Agostini sono i nuovi campioni regionali cadetti di prove multiple. Hanno vinto il titolo a Bovolone (Verona), primeggiando in un pentathlon che rappresentava anche l’ultima selezione di specialità in vista dei campionati italiani di categoria di Jesolo (5-7 ottobre). Entrambi hanno confermato il successo dell’anno scorso.

 

Triches (Bellunoatletica Nuovi Progetti) ha totalizzato 3.741 punti, primato personale (125 punti di progresso rispetto al risultato siglato il 2 settembre a Rossano Veneto) e miglior prestazione italiana stagionale di categoria. Alle sue spalle, il padovano Matteo Baldan (3.346 punti) e il vicentino Lorenzo Pegoraro (3.294). Mariaelena Agostini (Lib. Sanp) si è imposta con 4.143 punti, precedendo la conterranea Alice Lunardon (3.636 punti) e la vicentina Anna Carollo (3.487 punti).

 

Forte di un personale di 4.291 punti, la Agostini è l’unica cadetta in Italia ad aver superato, in questa stagione, la barriera dei 4.000 punti. Dalle prove multiple, a Jesolo, dovrebbero arrivare punti importanti per il Veneto.

 

RISULTATI. Cadetti: 1. Andrea Triches (Bellunoatletica Nuovi Progetti) 3.741 punti (13”5/100 hs; 1.64/alto; 41.35/giavellotto; 5.93/lungo; 2’53”2/1000), 2. Matteo Baldan (Lib. Sanp Pd) 3.346 (14”5; 1.61; 32.52; 5.56; 2’48”3), 3. Lorenzo Pegoraro (Csi Fiamm Vi) 3.294 (14”2; 1.64; 42.61; 6.23; 3’27”6), 4. Zeno Maria Zuliani (Insieme New Foods Vr) 3.220, 5. Elia Landolfi (Fiamme Oro) 2.868, 6. Jordan Zinelli (Selva Bovolone) 2.821.

11° Elia Zordan 2.517, poi 14°Damiano Portaluri e 15° Andrea Cecchin.

 

Cadette: 1. Mariaelena Agostini (Lib. Sanp Pd) 4.143 (12”2/80 hs; 5.15/lungo; 32.30/giavellotto; 1.59/alto; 1’45”8/600), 2. Alice Lunardon (Fiamme Oro) 3.636 (12”2; 4.91; 24.77; 1.44; 1’48”8), 3. Anna Carollo (Novatletica Città di Schio) 3.487 (13”3; 4.42; 32.49; 1.53; 1’54”4), 4. Alessia Checchin (La Fenice 1923 Mestre) 3.419, 5. Anna Ferrighetto (Gs La Piave 2000) 3.392, 6. Sofia Ronchetti (Pol. Bienate Magnago) 3.379, 7. Luisa Sinigaglia (Assindustria Sport Este) 3.238.

 

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Ritorno ad una amara realtà

 

Fidal Lazio

LETTERA APERTA DEL PROF ANDREA MILIARDI

Non sono bastati otto anni di immobilismo e un regresso che non sembra vedere il fondo, per dare al nostro mondo quella scintilla che dovrebbe portarci almeno a provare a reagire . L’analisi post olimpica fatta dal presidente Arese è stata recepita con la passività che da sempre ha contraddistinto il Consiglio in carica . Non c’è stato un intervento che movesse la minima critica al comportamento degli azzurri ,neanche al fatto che lo staff tecnico avesse concesso alla 4×100 ,dopo la bocciatura senza scusanti in sede olimpica, il premio di ripetere l’imbarazzante prestazione a Zurigo concedendo un ulteriore riconoscimento anche gli esclusi dal quartetto con la partecipazione alla gara individuale . Su Schwazer, questa volta, il Presidente è stato meno impietoso ,rispetto all’atteggiamento tenuto a Londra visto che dopo la condanna dello “sportivo”, ha preso in esame l’uomo che ,in un secondo momento, “andrà aiutato a ritrovare un equilibrio”. Il Consiglio non si rende conto neanche del fatto che Atletica “il Magazine della federazione Itaiana di Atletica Leggera “ n. 4 relativo ai mesi luglio agosto(arrivato alla mia Società il 12 e al sottoscritto il 13 settembre, ha riservato un articolo che titola “ Alex ha ritrovato Schawazer” con il sottotitolo che così conclude “ Mi sento più forte adesso che a Pechino, intendo dire più forte dentro”. Meglio non soffermarsi sulla discussione sulle Querce al Merito………… Si è parlato anche di Scuola lasciando intravvedere la possibilità di effettuare la finale su pista (non delle campestri!!!) dei GSS delle superiori in data da destinare, visto che il MIUR aveva rimandato l’incontro per definire la data . Pensare di disputare una finale di atletica non prima del 15 ottobre 2012 in quel di Jesolo a dire il vero non mi sembrava un soluzione che potesse apportare benefici al rapporto Scuola&Atletica e di conseguenza chiedo di soprassedere sulla effettuazione della finale e di studiare la possibilità di devolvere i fondi che la Fidal avrebbe investito nella fantomatica finale, alle Società . Chiede la parola( incredibile ma vero) il componente la giunta Bindi che definisce “la Proposta strumentale “ . Fatto presente che il sottoscritto aveva già invitato il Consiglio a studiare la possibilità di riprendere in esame la possibilità di aiutare le Società con il ripristino di almeno una parte dei rimborsi, accusare il sottoscritto di parlare per fini strumentali mi convince sempre più che l’aver fatto parte di questo Consiglio è l’esperienza più inquietante che il sottoscritto abbia fatto da quanto è entrato a far parte del mondo dell’atletica . La mia convinzione viene avvalorata dal conoscere che i 15 consiglieri, quelli invitati alla cena del 13 settembre, si sono schierati a favore del Presidente uscente Franco Arese con l’emissione del comunicato stampa trasmesso via email dal consigliere Giuseppe Scorzoso che rimettiamo in allegato per aprirne la discussione sull’imbarazzante contenuto: L’iniziativa di quindici Consiglieri Federali ha segnato un ulteriore tappanel percorso per la riconferma di Franco Arese alla presidenza della Federazione Italiana di Atletica Leggera. I Consiglieri hanno infatti invitato il Presidente Arese ad un incontro ove approfondire le linee di indirizzo da proporre all’atletica italiana per il prossimo quadriennio olimpico. Nella riunione che ha sancito forte, all’unanimità, il sostegno a Franco Arese per la sua rielezione, si sono elaborati ulteriormente punti di programma che, attraverso una ampia discussione che includa gli organi territoriale della federazione e i diversi mondi che ne fanno parte,dovranno portare l’atletica italiana ad affrontare i prossimi anni:attività tecnica, organizzazione sportiva (calendari, regolamenti, GruppoGiudici), attività master, rapporti con le Società Militari, Promozione, Scuola, Golden Gala e meeting,attività su strada, sono stati alcuni dei temi trattati. La premessa comune è stata quella più generale di una complessiva valutazione per l’atletica e per tutto lo sport italiano, delle conseguenze già tangibili e prossime future, delle ricadute della crisi economica che incombe sul paese, le famiglie e le società sportive e quindi la necessità di rivedere il modello organizzativo, in un ottica di maggior armonizzazione tra le diverse componenti, semplicità, efficacia e forte condivisione degli obiettivi. Nel corso della riunione è inoltre emersa, forte, la volontà di mantenere unito il movimento dell’atletica italiana su un principio fondante di inclusione,rigettando al mittente tentativi di divisione da parte di persone, certo non nuove, più appassionati nel tentativo di ricollocarsi per lavorare con l’atletica che non per proporsi per lavorare per l’atletica. Un comunicato decisamente fuori luogo ,visto che lo stesso viene emesso dopo quattro anni in cui i quindici consiglieri firmatari sono stati in carica .Vogliamo aprire il dibattito per capire se, pur facendo parte del CONSIGLIO, non sono stato in grado di captare le iniziative intraprese per rilanciare la nostra disciplina. L’amico Scorzoso forse non si rende conto che lo sport più facile del mondo , grazie alle sue innovazioni, per essere disciplinato ,ha ormai bisogno di un manuale che si avvicina sempre più ad un codice civile o penale a seconda delle esigenze. (A.M.)

Dite la vostra

Settembre 17th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

Conclusi i campionati:

DOMANI ARTICOLO SUI CAMPIONATI VENETI JUNIORES ALLIEVI A BASSANO DEL GRAPPA (In attesa delle foto!)

 ai trevigiani vanno 7 titoli allievi e 8 juniores!!!

Vian (400m/400hs), Michielin , Gatto, Busatto (800/1500m) e Pietro Vettorazzo

……………………………………………………………..

la Colbertaldo, Pandolce (400/200m), Ghenda, Titon, Benedetti, Solomon e Mattiuzzo.

 

 

Ai campionati friulani di Spilimbergo

Magoga è campione nei 1500m.

Vince Fantasia, Marcelo Emele fa 49”97!

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Parallelamente a Bassano, si sono conclusi anche i campionati juniores-allievi del Friuli-Venezia Giulia dove il nostro Mekonen Magoga si è laureato Campione sui 1500m. con il nuovo primato personale di 3’56”86 (su Diego Avon, quarto in 4’00”94). Argenti per Laura Ortolan nel peso (11,49) e nel giavellotto (32,14).

Fuori gara vincente per Gabriele Fantasia, primo sulle “sue” siepi in 9’33”66 e ottimi secondi posti per Marcelo Emele sui 100m. (11”43) e soprattutto sui 400m. con un notevole 49”97 (dai Marcelo: è preziosa linfa per i colori trevigiani!); argento fuori gara anche per l’insaziabile Gabriele Draicchio, costante nei lanci del giavellotto, qui con 54,13. Gianni Forner ha ripreso a marciare, secondo sui 5km. in 27’43”14.

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Tra le competitors anche Federica Benedet (200m.) e Marta Urioni (100 e 400hs.)

 

 

 

LA PASSEGGIATA DI GIORGIONE

pubblicata da Maurizio Forner

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Splendida manifestazione non competitiva ,quella di questa mattina a Castelfranco Veneto.Richiamati dalla splendida giornata di sole,in 2500 si sono riversati davanti alla torre dell’orologio del castello della splendida città che,diede i natali a Giorgio Gasparini detto il Giorgione.La 34ma Ed.della passeggiata,è iniziata alle 8,30con la partenza della 22e30 Km,per la 4 e la 7 il via alle 9.Molte le famiglie della zona con i bambini,presenza anche di alcuni gruppi di diversamente abili.Ottima l’organizzazione della manifestazione aderente alla FIASP, curata dalla locale proloco.

 

 

Da “La Tribuna di Treviso”

 

Giovani talenti trevigiani in evidenza a Marcon, nella seconda giornata dei campionati regionali assoluti e promesse. Il bilancio? Tre allori nella categorie regina e altrettanti fra gli under 23, con l’aggiunta di un ricco bottino fra argenti e bronzi. Sugli scudi le allieve Anna Busatto (Mogliano) e Sara Dehbi (Atletica di Marca): la prima, classe ‘96, si è imposta sugli 800 metri (2′19”63); la seconda, 17 anni il 30 ottobre, ha sbaragliato la concorrenza sui 400 ostacoli (1′12”49). Il terzo titolo è arrivato invece dal salto con l’asta e da un ragazzo decisamente più esperto: vittoria per il vicentino Nicola Tronca (Silca Vittorio Veneto), classe ‘78, con 4.70. Fra le “promesse”, ha festeggiato un altro interessante terzetto: Ilaria Cavallin (S. Giacomo Banca della Marca) è risultata la migliore nella sua categoria sui 200 metri (26”33); Marco Martini (Gagno Ponzano) ha conquistato il titolo veneto sui 200 (22”99); infine l’ultimo alloro promesse è stato ottenuto da Luca Gerotto (TrevisAtletica), ottavo assoluto sui 5000 (17′09”84). Il medagliere trevigiano contempla però anche tre argenti e sette bronzi assoluti: oltre ad Ilaria Cavallin (San Giacomo) sui 200, hanno centrato il metallo più nobile Marcello Emele (Silca Vittorio Veneto) nella medesima specialità (22”79) e Fabio Gallinaro (Silca) nel getto del peso (12.87). Bronzi invece per Martina Bellio (San Giacomo) sui 200 (26”68) e nel salto in lungo (5.48), Sabrina Boldrin (Silca Conegliano) sugli 800 (2′21”41), Marco Martini (Ponzano) sui 200 (22”99), Roberto Magagnato (Silca Vittorio Veneto) sui 400 hs (58”67), Mauro Santinon (Silca) nel triplo (12.27) e infine Diego Benedetti (Ponzano) nel peso (12.58).

 (ma.to.)

 

 

 

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Riccardo Rossi, Treviso 27 marzo 1963. Splendido esempio di corridore forte e gioioso: lui e la corsa, innamorati puri! In luce giovanissimo Riccardo vince i Giochi della Gioventù nel 78 (2000m.) e nel 79 (1500m.) ed è Campione Nazionale sui 1500m. allievi nel 79. Dall’U.S.Ponzano passa alla Carabinieri Bologna dove “firma” le sue migliori performanches. Tra l’altro vanta: 800m. 1′58″0; 1500m. 3′48″3; 2000m. 5′46″0; 3000m. 8′13″05; 5000m. 14′03″59; 3000 siepi  8′58″6. Da allievo ha sui 30′ di corsa 9.253m. e sui 45′ 12.337m.

 

 

 

 

 

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Stefano Ghenda, Treviso 24 gennaio 1993. Proveniente dalla prolifica “scuola moglianese” di Faouzi Lahbi, Stefano è uno dei più interessanti atleti presenti ora sulla scena dell’atletica veneta e nazionale! Fresco campione regionale junior sui 3000 siepi è stato Campione Nazionale allievi sui 2000 siepi nel 2010 e primatista nazionale sulla 3×1000m. cadetti (8′02″38 con Luca Braga e Jacopo Lahbi). E’ primatista veneto nella staffetta svedese allievi (2′08″7). Vanta già ottime prestazioni: 300m. 39″8; 600m. 1′24″8; 800m. 1′54″22; 1000m. 2′36″76; 1200m. 3′10″3; 2000m. 5′49″8; 3000m. 8′37″11; 2000 siepi 6′00″60; 3000 siepi 9′22″90.

Settembre 16th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

DOMANI ARTICOLO SUI CAMPIONATI VENETI JUNIORES ALLIEVI A BASSANO DEL GRAPPA

Finora ai trevigiani vanno 5 titoli allievi e 3 juniores!!!

Vian 59”29, Michielin 7’09”84, Gatto 13,44, Busatto 4’54”02 e Pietro Vettorazzo (5km.)

……………………………………………………………..

la Colbertaldo, Pandolce (48”77) e Ghenda

e a Spilimbergo Magoga Campione sui 1500m.!!!

 

Categoria: Assoluti

Le Queen-proposte I: il ranking unico e i campionati italiani

 

 

Penso che l’atletica degli ultimi anni sia fallita (non diamole più speranze di resurrezione al momento) tra i tanti motivi per l’assoluta incapacità di stare al passo coi tempi (il principale dei quali è l’assoluta inadeguatezza delle persone che arrivano ai posti chiave, ereditato dal buco nero di un sistema elettorale che non consente democrazia, che consolida le lobbies, che non permette soprattutto il cambiamento delle persone che arrivano al potere). Tutti gli altri sport cambiano i loro “asset“, la loro organizzazione, e l’atletica, gestita da gerontocrati pieni e grondanti di interessi personali, rimane graniticamente stabile agli anni ‘70-’80. Da allora non è cambiato proprio più nulla per il meglio, e in questo caso (guarda un pò!) non attribuisco le responsabilità al solo Arese, ma a anche a tutto ciò che è venuto prima. La pianta è marcita anni fa. L’ho già detto più volte: ad un certo punto della storia dirigenziale dell’atletica italiana, deve essere successo qualcosa che ha fatto in modo che prevalessero gli interessi particolari, sul generale. L’Alien si è stabilito nel corpo-baccello della Fidal e ora si è scaraventato fuori dallo stomaco. Le società prevalgono sugli atleti. I dirigenti più preparati dei tecnici. I c.d.s. più importanti delle Olimpiadi: perchè è così! Se facessimo un sondaggio tra i presidenti che formano i quadri dirigenziali della Fidal e li mettessimo di fronte ad una scelta (c.d.s. o Olimpiade) sceglierebbero con ogni probabilità i c.d.s.. Ora, chiaramente le società sono l’ossatura della Federazione, ma l’invasione di interessi particolari ad oggi è diventata patologica e sfacciata, tanto che non si registra quasi più spazio per l’attività individuale. Tra maggio e luglio (i mesi dell’atletica) l’attività individuale viene praticamente sospesa per poter consentire alle società di poter concorrere ai c.d.s. cadetti, allievi, junior, promesse, senior e master. E se non si fa parte di una di queste categorie, l’attività ha l’encefalogramma piatto, perchè i GGG vengono convocati in massa a coccolare i societari, di qualunque natura essi siano. Questa è almeno la situazione in Lombardia, che al momento risulta essere la vera palla al piede dell’atletica italiana (visto il numero di consiglieri che produce) e i risultati normativi partoriti.

Si è così assistito a continui step verso il basso, limitazioni, costrizioni, moltiplicazione di eventi “societari” a discapito dell’attività individuale. Insomma, i Presidenti di Società (che gestiscono de facto l’atletica italiana) hanno cercato di omologare l’atletica al fantasmagorico giuoco del calcio dimenticandosi quasi completamente della natura assolutamente individualistica di questo sport. Molti si sono rimangiati anche tutte le battaglie di posizione che avevano condotto per anni contro, che so… le società militari, millantando valori come l’attaccamento alla maglia, la ricerca di giovani e i sacrifici per i vivai, la lotta per principi superiori. Oggi penso che non vi sia più traccia di tutto questo. L’atletica è appunto fallita per consentire di far bene i c.d.s. alle società.

Badate bene: non sto invocando cambiamenti delle regole del gioco. Non voglio che i 100 metri divengano 98 metri e che si corra su una gamba i 1500 con le mani legate dietro la schiena. Chiedo che vengano modificate le regole di ingaggio. Cioè? Cioè che cambi l’organizzazione generale dell’atletica, la filosofia ultima, il prodotto finale a disposizione della massa. Oggi sembra tutto caotico, senza idee, alla viva-il-parroco. La gestione dell’atletica deve cioè fornire un prodotto migliore al proprio tesserato, che nella stragrande maggioranza dei casi è un atleta non-evoluto. Adesso il prodotto-atletica è pessimo, ma nei prossimi mesi sarà pure peggiore. Obiettivo da perseguire? Fare in modo che gli atleti rimangano sempre, anche se sono gli ultimi o i penultimi. Non abbandonare nessuno al proprio destino (anche se fisiologicamente sarà sempre impossibile non avere un numero oscuro di ritiri).

Ciò avviene secondo me in un solo modo: fornendo opportunità. Dando cioè alla massa di atleti che compongono la pancia di questo sport, più possibilità di far parte del gioco, di far parte organica di questo mondo. Oggi, basta vedere le liste che fornisce la Fidal: ad esempio, io master sono figlio di un Dio Minore, a anche se corro sotto gli 11″ i 100 non ho la possibilità di confrontarmi con gli altri senior della mia portata. Le categorie sono state cioè rese impermeabili, rigidamente separate, almeno dal punto di vista organizzativo. E questo tralasciando che la separazione tra master e assoluti sembra una cazzata assoluta che non dovrebbe nemmeno esistere (si scriverà anche di questo) e nonostante alcuni consiglieri federali facciano carte false per umiliare gli over-35 (tra l’altro essi stessi personaggi che sfigurerebbero anche tra gli M95 quanto a capacità fisiche: se poi sono pure avvinazzati, manco alla fine di un 60 arriverebbero). Quindi, dopo un forse troppo lungo preambolo, ecco sotto la proposta.

Proposta:

una lista italiana secondo un ranking a punti

Campionati italiani con i primi 32 della classifica a punti

L’obiettivo è quello di connettere tutti (come i social network, così vincenti in questi anni) in un unico listone, ma non sotto l’unico elemento del tempo ottenuto nella miglior gara dell’anno (quello che avviene adesso), ma, come ad esempio avviene nel tennis, secondo l’andamento prestativo dell’atleta in un determinato arco di tempo. Il principio sarebbe cioè quello per cui verrebbe premiata una determinata media di prestazioni, piuttosto che un singolo evento, che nell’atletica non è certo il caso accademico. Atleti che corrono, in una sola circostanza ed in determinate e favorevoli condizioni atmosferiche, che riescono ad ottenere i minimi (poi rimanendogli distanti tutti l’anno) e altri che arrivano costantemente vicini a quei dannati minimi, senza mai ottenerli. Il principio da me invocato, in questo caso, premierebbe il secondo a scapito del primo. E di sicuro non verrebbe stravolto il senso ultimo dell’atletica, giacche i più veloci, i più forti, i più dotati, prevalgono sempre. Sarebbe solo un giochino per attirare le persone a dare il meglio… sempre. A partecipare, a cimentarsi, a confrontarsi. Più partecipazione, più vita.

Mi spiego meglio. Esistono già in rete applicativi simili, che attribuiscono un punteggio ad una determinata prestazione cronometrica o metrica (in atletica), togliendo o aumentando il punteggio a seconda del dato del vento (se è una gara di sprint o salti), che pesino in termini di punti la tipologia di gara in cui la prestazione è avvenuta (se è un campionato provinciale, un meeting regionale, un campionato di società…), la POSIZIONE in cui l’atleta è giunto (nei meeting di tutta Italia, ormai l’idea del piazzamento è stata soppiantata completamente: l’atletica sembra uno sport dove non conta più chi vince, ma solo il tempo o il risultato ottenuto), il numero di partecipanti alla gara.

Ricapitolando: un software banalissimo (già impostabile con excel… figurarsi la Fidal con 20 milioni di euro di badget se non riesce a trovare il figlio, del fratello, dell’amante di qualche consigliere che non sappia farlo) che prenda in considerazioni questi dati:

·         la prestazione cronometrica;

·         il piazzamento all’interno del singolo evento;

·         la tipologia di gara (se valida come campionato, come meeting, se regionale, se provinciale…);

·         il vento (nelle gare di sprint/salti);

·         il numero di partecipanti all’evento in cui il risultato è stato ottenuto.

·         l’intervallo di tempo in cui i risultati sono stati ottenuti (diciamo 8 mesi di default).

·         numero di prestazioni prese in considerazione (si può discutere…).

Risultati. Innanzi tutto, se lo “scienziato” di cui sopra inserisse l’applicativo direttamente nel Sigma, basterebbe inserire i risultati della gara per vedersi vicino al proprio nome già il punteggio ottenuto in quell’evento. A quel punto il sistema genererebbe e aggiornerebbe costantemente e quotidianamente una classifica diacronica (basata cioè su un intervallo di tempo che nel nostro caso d’esempio è degli ultimi 8 mesi), basata non solo quindi sulla miglior prestazione dell’atleta, ma sul suo andamento prestativo effettivo nel corso del tempo. Come nel tennis, appunto. I risultati antecedenti ai nostri 8 mesi, verrebbero invece o cancellati, o meglio, come altra ipotesi adottata dal software che ho trovato, perderebbero ogni settimana (o ogni giorno) un piccolo quid di punteggio, facendo così diminuire l’importanza relativa di quel dato sul totale. Si può poi eventualmente discutere se prevedere un numero minimo di gare per ottenere il punteggio medio (3?).

Effetti positivi: innanzi tutto verrebbe limitato quello che è un grosso limite del Sigma, ovvero il tempo di iscrizione alle gare. Le serie e le batterie oggi vengono costruite sul miglior tempo dell’anno, senza tener conto delle condizioni dell’atleta. E questo si trascina fin quasi al giugno dell’anno successivo, nonostante le condizioni dell’atleta cambino radicalmente. Anzi, il Sigma assimila pure i tempi ventosi, e, faccio il mio esempio, si è costretti da un risultato farlocco ottenuto a Donnas, a finire in tutte le prime serie (non meritate) di tutte le gare di natura regionale e locale. Talvolta umiliante. Il Sigma non tiene poi conto degli infortuni, della condizione dell’atleta, e spesso questo porta a situazioni agonistiche che nell’era pre-Sigma avvenivano raramente. L’iscrizione brevi manu, quanto meno, portava ad aggiustamenti più o meno reali sui propri tempi ipotetici e reali… e gli sboroni del tempo-farlocco si permettevano di farlo giusto una volta, poi ritornavano nei ranghi con tempi che più gli si confacevano. C’era insomma una forma di autoregolamentazione che bene o male aveva sempre funzionato. Oggi, invece, si assiste sbigottiti a fenomeni nuovi, come i “forti” delle ultime serie. I “deboli” delle “prime” serie. Insomma lo stravolgimento agonistico delle gare. Con una graduatoria a prestazione-nel-tempo, le serie sarebbero più equilibrate e più rispettose dei valori espressi in quel momento in cui l’evento sta per succedere… poi è chiaro che qualunque modello non sarà mai perfetto.

Diminuirebbe così l’impatto dei risultati “dubbi” sul tessuto generale dell’atletica, imponendo a chi corre forte una volta, di farlo almeno un’altra (cosa che non riesce sempre…) per conquistarsi i privilegi delle prime serie o dell’imprimatur di “testa di serie”.

Altro effetto positivo sarebbe la creazione di un unico ranking nazionale che metterebbe tutti gli atleti italiani di una specialità, in un’unica classifica basata sul merito nel periodo di tempo, piuttosto che su un’unica prestazione. Porterebbe molti, probabilmente, a cercare di scavalcare quelli che stanno davanti (anche dalla 1567^ posizione rispetto alla 1568^), o a cercare di scalare la classifica; a cercare di ottenere punti cercando gare dove incontrare i diretti avversari (visto che i piazzamenti conterebbero qualche cosa); in poche parole: aumenterebbe la partecipazione, che è il seme primordiale del successo di uno sport.

I campionati italiani. A quel punto, direi, potrebbero cambiare anche i criteri di partecipazione ai campionati italiani. Non più tutti coloro che corrono sotto un determinato limite (alcuni dei quali, è risaputo, avvengono in condizioni particolari… mai più ripetute), ma i primi 32 (un numero a caso… come 4 batterie da 8, tutto qui) o 20 (nel caso dei salti… o un numero comunque ragionato ante-quo) estrapolati dal ranking nel giorno della deadline pre-campionato. Aumenterebbe così sicuramente il numero dei partecipanti (i campionati italiani individuali sono ad oggi una manifestazione da far piangere per la pochezza… numerica). Consentirebbe agli organizzatori di lavorare su numeri certi. Aumenterebbe l’indotto di pubblico (parenti-amici, che sono sempre una forma di pubblicità indiretta) e soprattutto aumenterebbe la qualità media dei campionati. Costringerebbe alcuni “forti” ma non-fortissimi (come del resto avviene in Francia) a cimentarsi durante la stagione e a non esordire a giugno inoltrato, nel caso in cui volessero partecipare ai campionati italiani. (poi sarebbe da imporre la partecipazione ai campionati nazionali anche come trial a qualunque manifestazione internazionale. ma questo è un altro discorso). Naturalmente si dovrebbero lasciare un paio di wild-card federali per i casi più eclatanti.

Effetti negativi? Dall’altra parte quale sarebbe il portato negativo? Io dico che poi ad Olimpiadi e Mondiali andrebbero comunque quelli più forti e che sarebbe sempre difficile che andasse un John Carneade autore di un 10″22 a Donnas con 2,0 di vento. Ovvero, l’attività di vertice estremo non subirebbe alcuna conseguenza. Se si manifestasse il problema di collocamento tra i primi 32 in Italia per un atleta-top, bè, allora quello non potrebbe/dovrebbe essere considerato… top. Chiuso il caso dell’atletica di vertice… non intaccata da questa proposta. Cambierebbe però quella medio-piccola, e in meglio, come già spiegato prima. Darebbe molte più opportunità agli atleti “medi” che raramente vedono coronate le loro fatiche durante tutta la carriera agonistica (primo motivo d’abbandono delle classi… medie) anche solo per semplice “sfiga”. Consentirebbe maggiore partecipazione, più coinvolgimento collettivo, più appuntamenti.

Conclusione. Bene, questa è la mia proposta. Non so, magari la considererete fantascienza (ma nel 2012?). A me sembra solo un modo per dare delle opportunità in più a tutti, piuttosto che inventarsi divieti, limiti e ripicche, che è l’unica filosofia tramandabile del governo-Arese. Prossimamente proporrò altre idee sulle categorie, sui campionati di società e sul sistema elettorale. Naturalmente questa è tutta Utopia, o Utopìa, con l’accento sulla “O”… come la città-isola di Tommaso Moro.

Articolo pubblicato da: Andycop

- il: 14/09/2012 alle 18:01

 

 

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Francesca Porcellato, Castelfranco Veneto 5 settembre 1970. Che grinta! Che forza! Che atleta!!! Francesca, detta “la rossa volante”, si cimenta su tutte le distanze dai 100m. alla maratona (ha vinto quelle di New York, Londra e Parigi); ha vinto tutto: alla Paralimpiadi 10 medaglie (2 ori, 3 argenti e 5 bronzi) ai mondiali 9 (4-3-2) agli Europei 10 (7-0-3). Aggiungeteci titoli e primati italiani e…Grande Francesca! In evidenza e medaglia d’oro anche negli sport invernali di Vancouver nel 2010…Bella Francè!!!

 

 

 

 

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Alvise De Vidi, S.Biagio di Callalta 30 aprile 1966. Grande, grandissimo Alvise, nostro “eroe” nazionale! Gareggia sulla sedia a rotelle dopo un tuffo sbagliato che lo ha reso tetraplegico, ma, l’indomabile Alvise, non si è mai arreso insegnando a noi tutti qualcosa sulla vita. Lui è atleta versatile, fa tutto, dai 100m. alla maratona, vincendo (ultima medaglia, il bronzo di Londra 2012!). Palmares straricco: 10 medaglie d’oro, 8 d’argento e 7 di bronzo tra le paralimpiadi (ben sei!), mondiali ed europei. Ovvio aggiungerci titoli e primati italiani e un oro e un bronzo paralimpici nel nuoto!

 

 

DEDICHE

 

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