Agosto 2nd, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

SECONDO MARTEDI’ DI MEZZOFONDO A TRENTO

Irene Vian, è nata una stella e quella di Bobbato brilla ancora

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Trento ogni martedì di questo portentoso Premio Mezzofondo estivo, regala una piacevole sorpresa o una “risoluta” conferma.

Con l’allieva Irene Vian, seconda assoluta sugli 800m. nel prestigioso tempo di 2’14”17, è nata una nuova stella, così la Marca, quest’anno vanta un tris formidabile di assi: Irene più Angelica Parodi, più Anna Busatto!!! Nella graduatoria nazionale allieve annuale, Angelica è seconda solo ad Eleonora Vandi, Irene è terza e Anna settima (e una “certa Carolina Michielin, ventesima!). Tombola!!! Al seguito di Irene, da Trento, Anna (2’17”52), Alessia Scriminich (2’18”98),  Angelica (2’20”22) e Giulia Guerrieri (2’23”53).

E secondo è anche Maurizio Bobbato in buonissima ripresa, sempre sugli 800m. col personale stagionale portato a 1’50”59 su Marco Salvador ancora convincente con 1’55”93.

Buono anche il doppio giro di pista di Mattia Stival (1’58”18): il suo quest’anno è davvero un buon rendimento generale da non sottovalutare (bravo Mattia!).

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Tra i tanti migliorano gli allievi , Andrea Toso (2’02”17), Leonardo Feletto (2’06”11)  e Filippo Antonio Marsura (2’07”67) come pure Eleonora Lot (2’29”33) e Silvia Sangalli (2’29”36)

Cinquemila metri, per noi, senza colpi di scena, terza in bella evidenza Gloria Tessaro (17’18”05) su Elisabetta Colbertaldo, decima (18’20”25) e Silvia Zorzetto; tra i seniores, assente Paolo Zanatta,  bella galoppata di Simone Gobbo, nono (14’53”73), Mirko Signorotto decimo (14’55”91), degli juniores Dylan Titon 12° (15’02”50) e Mekonen Magoga 15° (15’20”97).

Battaglia grande tra i master dove ha la meglio quel gigante del fondo che Domenico Lorenzon (cronometro a 15’43”27) e dietro Alvaro Zanoni, Sergio Trinca e Mauro Rinninella (Mancava Christian Cenedese, altro colosso del nostro fortunato fondo!)

Degna nota finale per Nikol Marsura terza sui 1000m. (3’09”91).

A martedì per la conclusione con i 3000m.

 

 

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Simone Gobbo e Mirko Signorotto

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Passaggio sui 5000m. C’è anche Dylan Titon

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Domenico Lorenzon

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Alvaro Zanoni

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Michele Tito è nato a Trieste il 18 giugno 1920. Ragazzo si trasferisce  a Treviso,  si dedica prima al nuoto, poi, con Angelo Donadi all’atletica leggera con la società Treviso Sportiva, fino al 1939 (100m 11”0 e pentathlon); dal 1940 è alla FF.GG.di Ostia-Roma e qui esplode come velocista con 10″7 (1940); 10″5 (1941); 10″7 (1942). E’ azzurro con 10 presenze nella nazionale italiana. Finita la guerra riprende con 10″7 (1947) e 10″8 (1948). Capolavoro di Michele la favolosa medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra del 1948, nella staffetta 4×100m. italiana con Carlo Monti, Enrico Perucconi e Antonio Siddi.
Michele vanta anche un 22″9 sui 200m. (1940) e un 6,99 nel lungo (1940).

 

 

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E dopo il trevigiano di Trieste, Michele Tito, ecco quello di Verona, Mirko Turri (Verona 29 giugno 1981), eccezionale velocista di lunga data (al Becher S.Giacomo dal 2001), che primeggia con pochissime eccezioni nell’atletica trevigiana sui 100m. da oltre dieci anni sempre ai massimi livelli (2012 = 31 anni = 10″82!!!): un vero record.
Azzurrino, è stato campione regionale nel 2002-2005-2006-2007. Vanta come velocista un curriculum straordinario: 60m. 6″83; 80m. 8″99; 100m. 10″3 man. e 10″65e; 150m. 16″26; 200m. 21″90; 300m. 36″0; 60hs. (0,76) 9″4; lungo 6,96; giavellotto 44,96.

 

 

Agosto 1st, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

Da “IL GAZZETTINO”

La Nikol, Garbuio, Noal, Munerotto, Lorenzon, Poloni, Trentin, Pasqualini e la De Conti gli altri vincitori.

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Christian Cenedese con Ezio Casagrande

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Silvia Pasqualini

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Diego Avon

AGORDO – Va bene le azzurre, passi per le africane. Ma sabato, nella 21^ edizione delle Miglia di Agordo, corsa su strada di grande prestigio, tra le migliori atlete della gara assoluta si è ritagliata un posto anche la trevigiana Silvia Pasqualini. Che non è un’atleta della nazionale, come Tschurtschenthaler e Dal Ri. E non ha neppure il nome esotico di Hellen Jepgurgat. Ma continua ad andare fortissimo.

Sui 5,5 km della gara femminile, la Pasqualini, maestrina volante di Ponte di Piave, classe 1972, è giunta sesta assoluta, unica master tra le prime dieci. Davanti le sono finite, nell’ordine, la keniana Jepgurgat, Tschurtschenthaler, Dal Ri, l’altra keniana Chebet e Patelli, maratoneta emergente, che ha preceduto Silvia di pochi metri.

Per la portacolori dell’Idealdoor San Biagio, dilettante allo stato puro (si allena all’alba, conciliando l’atletica con gli impegni di maestra all’asilo di Fagarè e di mamma), un’altra bella soddisfazione. L’ennesima di una stagione vissuta da protagonista sulle strade del Veneto.

L’Atletica Sernaglia Mobilificio Villanova ha fatto doppietta nelle gare giovanili, portando sul gradino più alto del podio Nikol Marsura e Riccardo Garbuio, leader nella categoria ragazzi. Andrea Noal si è imposto tra gli allievi. Fra i master Domenico Lorenzon è stato il migliore nella batteria “over 45” (argento per Flavio Olto, bronzo per Lucio Fregona). Mentre Christian Cenedese ha tagliato il traguardo al secondo posto ma 1° tra gli “under 35”. Terzo Ezio Casagrande ma 2° come amatore.

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Completando il quadro:

 

Ragazze: 5. Eva Gobbi; 7. Luisa Lot.

Ragazzi: 3. Luca Benedet; 5. Nicola Tessariol.

Cadette: 2. Sofia Casagrande; 3. Veronica Camerin; 10. Emily Soncin.

Cadetti: 6. Federico Spinazzè; 7. Francesco Titton.

Allieve: 7. Marzia Signorotto.

Allievi: 4. Davide Marcon; 5. Filippo Antonio Marsura; 7. Roberto Fregona; 9. Ruggero Artusato.

Senior-junior: 15. Diego Avon in 32’40”

Amatori: 3. Alvaro Zanoni; poi, Denis Scorziello e Marco Bragagnolo

M35: . 2. Alessandro Marin; 3. Alessio Chiodero, poi Luca Marchetti, Daniele Cesconetto, Manuel Camazzola, Marco Zago e Mauro Fontana.

M40: 1° Christian Munerotto; 2. Giovanni Bressan, poi Alessandro Buratto.

M45: 6. Diego Dam; poi Ignazio Campigotto, Michele Baldo, Fabrizio Casagrande, Daris Citron, Roberto Sales, Roberto Baldasso, Claudio Trevisan e Giuseppe Busetti.

M50: 1° Gustavo Poloni, poi Massimo Tombacco

M55: 1° Virginio Trentin; 2. Luciano Gagno

M65: 3. Giuliano Bastianon

M75: 1° Benvenuto Pasqualini; 3. Mario Lorenzon.

Tra le donne:

Amatori TF: 2. Laura Zilli

MF35: 3. Enrica Guizzo;

MF40: 2. Mariangela Marsura; 3. Nicoletta Furlan; 4. Luana Bortolin;

MF45: 5. Rossana Dalla Libera;

MF50: 1° Olivetta De Conti;

MF55: 2. Daniela Menni; 3. Maria Rita Fregolent.

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Giovanni Bressan (228)

 

 

 

 

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Mariangela Marsura (237)

 

 

 

 

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Podio con Flavio Olto, Domenico Lorenzon e Lucio Fregona

 

 

 

 

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Virginio Trentin (56), Fabrizio Casagrande (242),

Ignazio Campigotto (173) e Gabriele Marsura (244)

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Riccardo Garbuio (535) e Luca Benedet 8624)

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Nikol Marsura (538), Eva Gobbi e Luisa Lot (Silca)

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Davide Marcon (559), Filippo Antonio Marsura (547) e Andrea Noal (621)

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Partenza seniores (con Diego Avon)

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Alessandro Marin (191), Luca Marchetti (251)

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Flavio Olto (67), Domenico Lorenzon (209) e Lucio Fregona

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Podio con Benvenuto Pasqualini e Mario Lorenzon

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Podio Con Trntin e Luciano Gagno

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Maria Rita Fregolent (203)

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Podio con la Silvia e Mariangela Marsura

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Alessandro Buratto (195) e Daniele Cesconetto (172)

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Federico Spinazzè (506) e Francesco Titton (562)

>>>Per le classifiche complete delle Miglia di Agordo, clicca qui

 

Servizio fotografico di Gabriele Marsura!!!

(Grazie anche a Tullio Padovese!)

Luglio 31st, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

Corsa in montagna, Ilaria Dal Magro è già tricolore

Bene lo junior Dylan Titon, terzo

 

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Due prove su tre sono state sufficienti alla bellunese Ilaria Dal Magro per laurearsi campionessa italiana juniores di corsa in montagna.

La diciannovenne dell’Atletica Dolomiti, figlia d’arte (il papà Elio, classe 1967, è stato una grande speranza del mezzofondo su pista), si è imposta stamane ad Adrara San Martino (Bergamo) nella seconda prova tricolore, bissando il successo realizzato nella gara inaugurale di Angolo Terme.

Ilaria, miglior italiana anche ai recenti Europei disputati in Turchia, non ha tradito la attese, confermando una supremazia netta. Il titolo italiano juniores resta così in Veneto: la Dal Magro succede infatti alla trevigiana Letizia Titon, dominatrice della stagione 2011.

Sul podio delle under 20, bronzo di giornata per Samantha Bottega, altra portacolori della Dolomiti Belluno già protagonista ad Angolo Terme, e sesto posto per Iris Facchin, del Gs Quantin. Dolomiti e Gs Quantin si sono anche piazzate ai primi due posti della classifica di società di giornata.

In campo maschile, terza piazza per lo junior trevigiano dell’Assindustria Padova, Dylan Titon, che ha ripetuto il piazzamento di Angolo Terme. Mentre il bellunese Luca Cagnati, con la nuova maglia dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe, è giunto dodicesimo nella prova assoluta vinta da Bernard Dematteis (62° Alessio Fontana, ndr).

 

 

 

Mauro Ferraro. Da “Il Gazzettino”

Intervista alla bella Giulia Viola…

 

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TREVIGNANO – “A Londra non ho mai pensato, a Rio de Janeiro invece sì: quella potrebbe essere la mia Olimpiade”.

Venerdì iniziano i Giochi dell’atletica e la Marca non avrà alcun rappresentante né in pista né su strada. Non succedeva da quasi trent’anni: l’ultima Olimpiade senza trevigiani era stata Los Angeles 1984.

L’atletica nostrana è alle prese con un difficile ricambio generazionale e, in questo momento di travaglio, viene da chiedersi chi potrebbe essere l’atleta in grado di colmare questo vuoto nell’Olimpiade successiva a Londra.

Tutti gli indizi convergono su Giulia Alessandra Viola, ventunenne talento di Musano, astro nascente del mezzofondo. E la trevigiana, quarta agli Assoluti di Bressanone nei 1500, ma protagonista di un’annata disgraziata, in cui è passata da un infortunio all’altro, non si sottrae alla responsabilità.

“Londra non è mai stata seriamente il mio obiettivo. Questo è il mio quarto anno di atletica, devo ancora fare esperienza e crescere sotto il profilo tecnico. Nei 1500 sono lontana una decina di secondi dal minimo olimpico: Rio de Janeiro è un obiettivo lontano, ma molto più concreto”.

 

La stagione olimpica non ti ha portato fortuna.

“Nella fase di passaggio tra l’inverno e la primavera ho avuto una microfrattura al piede. Sono rimasta ferma 50 giorni. Ho fatto un buon rientro a fine giugno a Ponzano, correndo in 4’18”, ma già lì avvertivo un fastidio al quadricipite che, dopo gli Assoluti, si è rivelato essere una lesione muscolare di 2 centimetri. Ora va meglio: faccio molto fondo, ma non posso ancora correre a ritmi veloci”.

 

C’è il rischio che il tuo 2012 sia già finito?  

“Potrebbe esserlo, ma preferisco vivere alla giornata. Ora l’obiettivo principale è guarire. Se ce la farò in tempi rapidi, potrei tornare a gareggiare prima di fine stagione. Altrimenti, arrivederci al prossimo anno”.

 

Nel tuo 2012 c’è anche una scelta importante: il cambio di allenatore e il trasferimento a Ostia.

“Adesso mi segue Vittorio Di Saverio. Con Faouzi Lahbi è rimasto un buon rapporto, ma ogni atleta è diverso dall’altro e io avevo la necessità di avere un tecnico che finalizzasse la preparazione sulle mie caratteristiche, senza privilegiare il gruppo. Ora faccio base a Ostia, alla caserma delle Fiamme Gialle. Sento di aver fatto la scelta giusta: 21 anni sono il momento giusto per provare un salto di qualità. Questo è il mio obiettivo principale”.

    

Sogniamo: a Rio de Janeiro in quale gara ti vedi?

“Nell’immediato futuro continuerò a dedicarmi 800 e 1500, ma in prospettiva prevedo di portarmi gradualmente verso i 5.000. La mia Olimpiade potrebbe essere lì”.         

 

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TREVISO – “Scendo in campo, ci metto la faccia. Non contro qualcuno, ma a favore dell’atletica: non me lo chiedono i vertici, ma il territorio”.

Oddone Tubia è pronto: da vecchio mezzofondista, ha lanciato una volata lunga. La speranza è quella di arrivare vincitore sul traguardo che l’attende tra poco più di tre mesi, a novembre, quando l’atletica veneta sarà chiamata a votare il governo che la guiderà nel nuovo quadriennio olimpico.

Il dirigente di Farra di Soligo, classe 1953, dipendente Usl, è nel mondo dell’atletica da una vita: 47 anni, dicono le note biografiche. E’ tecnico federale, ma continua a correre, da master, con la stessa passione che aveva nel 1975, quando vinse una Cinque Mulini giovanile. La passione è anche quella che l’ha portato ad ottenere, nel 2005, la presidenza del Comitato provinciale. E ora, dopo due mandati, a proporsi per i vertici regionali.

I suoi avversari saranno il vicentino Paolo Valente, presidente uscente, e il veneziano Vito Vittorio (sostenuto anche da Salvatore Bettiol), che proverà il salto a Padova, dopo un’esperienza ai vertici del Comitato lagunare.

Proiettata in un ambito nazionale (voto il 2 dicembre), quella proposta da Oddone Tubia è una sorta di “terza via”: né con Arese, con il quale si è schierato Vittorio, né con la cordata alternativa Giomi-Ponchio, a favore della quale si è già espresso Valente.

“Spero che attorno alla mia figura – ha detto ieri Tubia alla presentazione della candidatura – l’atletica veneta possa ricompattarsi: solo così potremo fare valere il nostro peso a Roma”.   

Il suo programma parla di un rilancio dell’attività attraverso una riorganizzazione del settore tecnico, del mondo dirigenziale e dei giudici di gara. La filosofia di fondo è chiara: “Un’assoluta vicinanza tra il Comitato regionale e il territorio”. La squadra? Da definire, anche se Tubia spera che comprenda il montebellunese Ivo Merlo, consigliere uscente (che però si è già defilato, anche se ieri ha detto che, con la sua società, sosterrà la causa del dirigente solighese).

Nel caso di elezione di Tubia al vertice regionale, c’è persino un’ipotesi di nuovo presidente provinciale: il vittoriese Giuseppe Stival, attuale vice. Intanto, ieri, al suo fianco, Tubia aveva il presidente del Coni, Ottoni, e gli assessori Speranzon e (in collegamento telefonico) De Checchi. Una bella partenza.

 

CHIARIMENTO!!!

 Giuseppe Stival ci tiene a chiarire, rispetto ad una  sua ventilata candidatura e ci precisa che: “…Però ho chiaramente detto al presidente Oddone Tubia  in un precedente incontro ed anche  durante la presentazione della sua candidatura a Presidente Regionale, che per  motivi prettamente personali e lavorativi non è mia intenzione candidarmi alla Presidenza Provinciale “.

 

Domani Agordo approfondimento e foto con i nostri atleti!

 

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Andrea Meneghin è nato a Conegliano l’8 agosto 1958. Si afferma subito nelle prove multipme, realizzando il primato nazionale cadetti di triathlon nel 1973, poi è campione allievo nazionale di octathlon(!!!), un vero talento eclettico. Da junior prevalgono i lanci (tutti!!!), veste la maglia azzurra. E’ anche primatista nazionale stagionale (J-A-C). Si prende una pausa per essere nella nazionale d…i bob. Oggi, il “gigante buone ” è preparatore nazionale FISPES. Vanta i seguenti primati personali:80m. 9″6 (73); 100m. 11″3 (74/75); triathlon 1.132 punti (73); peso 4kg. 16,70 (73); octathlon 5.142 punti (74); lungo 6,55 (74); disco 1,750 50,42 (75); peso 6kg. 15,34 (75); alto 1,95 (77); peso 5kg. 18,60 (77); disco 49,98 (79); giavellotto vecchio attrezzo 59,85 (82); peso 17,03 (83); martello 61,92 (88); giavellotto nuovo attrezzo 47,88 (90). Andrea , lo potete capire da voi, è un mito!!!Visualizza altro

 

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Annarita Maschietto è nata a S.Pietro di Feletto il 13 febbraio 1982. Giovanissima è subito stata primatista regionale con il martello da 3kg. (53,49 nel 1999), poi da junior (52,28 nel 2000) e infine da promessa (accaparrandosi con 55,41 nel 2003, anche il primato assoluto!). E’ vero ed è facile associare ad Annarita il lancio del martello, data la lunga sua appassionata militanza che dura fedelmente dal 1998! Fantastica Annarita!!!

Luglio 30th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

Agordo che spettacolo: il Kenya fa doppietta

Sempre Christian Cenedese e 

Silvia Pasqualini sugli scudi!!!

 

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Alla premiazione Christian Cenedese

 

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Alla partenza Silvia Pasqualini (n.101) 

La “lectio magistralis” degli africani, gli occhi tristi di Pertile, il sorriso delle mezzofondiste italiane, il bacio ai sampietrini di Piazza Libertà di Bamoussa, la carica dei 201 giovani (tanti e belli), il calore del pubblico e le ire del temporale sui poveri master.

 

E’ tutta in queste immagini la ventunesima edizione de “Le Miglia di Agordo”, la corsa podistica internazionale tra i vicoli e le piazze del Centro Storico di Agordo, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi.

 

Nella serata d’oro dello sport italiano è proprio la punta della maratona tricolore ai Giochi Olimpici a mancare all’abbraccio con il grande e caloroso pubblico di Agordo. Ruggero Pertile salta l’annunciato ultimo test in vista di Londra. Lo fermano una lieve dorsalgia, la paura di compromettere la gara più importante dell’anno e forse anche qualche “voce” dall’alto. Sta di fatto che “Rero” si presenta ad Agordo, non evita i microfoni, raccoglie gli applausi e poi si defila e in silenzio, con gli occhi tristi, segue dal palchetto-ospiti le “Corse delle stelle”, il doppio atto finale di una splendida edizione de “Le Miglia di Agordo”.

 

Quando prende il via la gara femminile il vento e la pioggia che hanno disturbato gli esordienti e flagellato i master, lasciano definitivamente il “campo”. Allo sparo se ne vanno le keniane Hellen Jepgurgat e Eunice Chebet, vanno invece del loro le italiane Agnes Tschurtschenthaler e Federica Dal Ri, profonde conoscitrici delle mille trappole del difficile circuito cittadino, e Eliana Patelli.

 

Al secondo passaggio in Piazza Libertà la ventitreenne Jepgurgat, sottile, elegante nell’incedere, si isola mentre la connazionale Chebet, appesantita dalla sparata iniziale, comincia a guardarsi dietro. E dietro c’è una ispirata Tschurtschenthaler (“E’ bello gareggiare su strada, qui è importante esserci perché c’è qualità e tanta gente a spingerti”, dirà a fine gara) che stacca la Dal Ri e punta le due keniane.

 

Allunga ulteriormente la keniana di testa e ,alla campana, mette al sicuro la vittoria, cede invece la seconda keniana e sale prepotentemente l’altoatesina che sull’ultima salita mette la freccia, passa l’avversaria e prosegue a tutta. All’arrivo la Jepgurgat è prima la “Tschurts” è seconda e la Dal Ri, sospinta dal suo pubblico (vive con Gabriele De Nard a pochi chilometri da Agordo), scavalca la Chebet, ed è terza.

 

C’è il meglio dell’Italia senza Olimpiadi, la giovane Africa e il campione belga delle siepi tra gli allineati ai nastri di partenza della “Corsa delle stelle” maschile. Quando si parte nessuno vuole andare in testa a dettare il ritmo, gli africani prendono le misure uno all’altro, gli italiani hanno paura di saltare e allora prova il belga Krijn Van Koolwijk a mettersi davanti. Tira un po’ lui, poi arriva Giovanni Gualdi e infine Abdoullah Bamoussa a saggiare la risposta africana.

 

Nulla si muove fino al quarto chilometro, poi i quattro keniani si decidono e accendono la miccia: in un giro, 1108 metri, salta la corsa. Mollano Matteo Villani, il campione italiano delle siepi, Manuel Cominotto, il campione italiano under 23 dei 5000, Gabriele De Nard, il campione italiano di cross, poi anche Krijn Van Koolwijk, troppo generoso nelle fasi iniziali.

 

E restano in sette con il solo italiano Giovanni Gualdi, campione tricolore di maratona reduce dal ritiro in altura di Livigno; ma anche il buon “Giò” e, poco più in là, l’italo-marocchino Bamoussa lasciano la presa e salutano gli africani che vanno a giocarsi la vittoria. Il “trenino” perde il vagone Philips Kiptoo, poi il “vagone” Samoei Kiplagat e, a tre chilometri dall’arrivo, restano tre keniani e un ruandese in testa, mentre dalle retrovie vengono su, riprendendo carica, Gualdi e Bamoussa.

 

Prova a attaccare Eric Sebahire, vaso di coccio tra i vasi di ferro keniani, ma non ha scampo, i due keniani lo prendono e si presentano soli sul rettilineo finale. Allo sprint, tra gli applausi del foltissimo pubblico, vince il Trofeo Lattebusche il favorito della vigilia, il ventenne Daniel Wanijru, già protagonista alla Media Blenio in Svizzera, giovane dal futuro radioso; secondo è Kennedy Kipyeko. Eric Sebahire è subito dietro. Più staccati tutti gli altri, ma a sorpresa, dopo quattro keniani e un ruandese, piomba sul traguardo l’italo-marocchino Abdoullah Bamoussa, che riesce ad anticipare Giovanni Gualdi (Premio Enel Cinquanta per il primo italiano) e a distanziare nettamente Matteo Villani, Manuel Cominotto (ottimo nono), e Gabriele De Nard.

 

Incontenibile la sua felicità: bacia il pavè di Piazza Libertà e poi corre a farsi fotografare con i keniani.. E’ l’ultima immagine, la più dolce, di sette ore di grande atletica (a cura dell’ufficio stampa delle Miglia di Agordo)

 

>>>Per le classifiche complete delle Miglia di Agordo, clicca qui

In allestimento l’approfondimento con i nostri atleti!

 

 

 

COMUNICATO STAMPA


Atleta e tecnico federale, è presidente provinciale della Fidal trevigiana

Oddone Tubia si candida alla guida dell’atletica veneta

«Tenere unito il Veneto è il mio obiettivo»

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TREVISO, 28 LUG. - «Scendo in campo e ci metto la faccia. Scendo in campo non contro qualcuno, ma a favore dell’atletica. Scendo in campo non perché me lo chiedono i vertici ma perché me lo chiede il territorio. Scendo in campo perché c’è tanto da fare. Scendo in campo per dare ancora una speranza alle decine di ragazzini che vedo ogni giorno al campetto dietro casa. Perché possano avere la possibilità di continuare a praticare il loro sport preferito nell’impianto del paese, che rischia di chiudere perché non a norma, lasciando aperte invece le cattedrali nel deserto che una programmazione non mirata ha generato. Per tutto questo, scendo in campo».

Così Oddone Tubia, 59 anni, presidente provinciale della Fidal trevigiana, atleta e tecnico federale, lancia la sua candidatura alla guida del CRV, Comitato regionale veneto, il governo regionale dell’atletica.

Oddone Tubia non appartiene a nessuna cordata né a quella che sostiene l’attuale presidenza nazionale né a quella che si proporrà come alternativa ad essa. È espressione del territorio e a questo fa e farà riferimento. Non è coinvolto né interessato ai “giochi di Palazzo”.

«Il mio principale obiettivo è tenere unito il Veneto – spiega Tubia – perché solo così la nostra regione, il nostro movimento, le nostre società, piccole e grandi, potranno contare veramente nel panorama nazionale e far sentire la loro voce, senza dover aspettare inutilmente caritatevoli atti di clemenza o generosità di cui, francamente, col valore dimostrato e con il sudore speso, non abbiamo bisogno».

Tubia ha steso un programma di lavoro sintetizzato in 7 punti, che tiene conto dei rapporti tra il Comitato veneto e il territorio (con i comitati provinciali e le società), quelli tra federazione e scuola, l’attività promozionale (che necessita di ulteriore sostegno); dell’attività degli atleti di vertice e delle altre categorie (che necessita di rilancio); il programma parla di ristrutturazione organica del settore Master, cura la riorganizzazione del settore tecnico, dei dirigenti e dei giudici di gara,si occupa dei rapporti tra federazione e enti di promozione sportiva, che vanno qualificati, in special modo per quanto riguarda l’attività su strada.

 

Chi è Oddone Tubia


Nato a Villorba il 27 febbraio 1953, residente a Farra di Soligo, dipendente Usl, è sposato con Adriana Bressan, ex atleta e tecnico, papà di Afra, è innanzitutto un atleta ancora in attività: da 47 anni pratica l’atletica leggera. Vanta, tra l’altro, lusinghieri personali:

Maratona: 2h24’26.

Mezza Maratona : 1h05’48.

5000 mt: 14’29”5

3000 mt: 8’28”4

Miglio  4’26”2

1500 mt: 3’51”4

1000m. 2’39”6

800 mt: 1’54”7

Ha vinto una Cinque Mulini under 23 nel 1975 e ha conquistato come atleta Master 16 titoli italiani in Maratona, Cross, Pista, Corsa in montagna. Si è piazzato al secondo posto ai campionati Europei Master di Maratona nel 1995.   

 Dal 1987 è tecnico federale, consigliere provinciale della Fidal dal 1997 al 2004, consigliere provinciale del Coni (rappresentante degli atleti) dal 1987 al 2000; da febbraio 2005 presidente provinciale della Fidal di Treviso.

 

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Brunello Bertolin è nato a Fiume Freddo il primo giugno 1943. Cresciuto a Conegliano è con i colori dell’Atletica Conegliano fino al 1966, passa poi alle Fiamme Gialle di Ostia-Roma. Grande fondista e ottimo interprete delle siepi, veste la maglia azzurra per ben 13 volte. E’ campione veneto sulle siepi nel 1965/1966 Campione italiano nel 1968. Ecco le migliori prestazioni di Brunello: 800m. 2′05″5; 1500m. 3′55″7; 2000m. 5′24″2; 3000m. 8′14″0; 5000m. 14′13″2; 10.000m. 29′53″1; maratona 2h 28. 58.; 2000st 5′48″3; 3000st 8′42″4 realizzato a Roma il 20 giugno 1970! (quarantadue anni fa: è il primato trevigiano che resiste di più nel tempo!!!)

 

 

 

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Paolo Zanatta è nato a Montebelluna il 10 aprile del 1982. “Paolino” valente fondista è un ottimo siepista, tra i primi 5/10 in Italia, probabile futuro erede delle siepi trevigiane di Brunello Bertolin! Azzurrino, è stato campione junior nel 2001 e campione regionale nel fondo nel 2002 e nel 2004. Vanta un ricchissimo carnet di vittorie su strada e ottime prestazioni su pista come: 1500m. 3′50″61; miglio 4′28″50; 2000m. 5′24″45; 3000m. 8′11″45; 5000m. 14′23″79; 10.000m. 30′10″75; 3000st  8′49″40; maratonina 1h 07″55.

 

Luglio 29th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

NELLE NOTTURNA DI ARCO

Grande Nicola Tronca 4,90!

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Ad Arco (Trentino), nella notturna del 28 luglio, in grande spolvero i nostri astisti con la vittoria di Nicola Tronca alla ri-conquista dei 4,90 sul coriaceo Roberto Durante, quarto con 4,30, su Guido Donato, (nella foto sotto), quinto, riappropriandosi del suo 4,10, poi Andrea Forato e Matteo Miani (successo niente? Spero proprio di no…). Tra le donne quarta Francesca D’Andrea con un buon 3,30.

Infine, quinto nel giavellotto quel “pischelletto” di Gabriele Draicchio, con 49,94.

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NEL MEETING DI GORIZIA

Tenta ancora i cinquanta nel martello

Annarita Maschietto,  ma è 48,85 (2^).

 

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A Gorizia ultima riunione in pista, in attesa delle vacanze di ferragosto e ancora un bel guizzo di Annarita Maschietto nel martello: ma i i cinquanta metri giocano ancora a nascondino, è seconda con 48,85!

Da segnalare un bel salto (in lungo) dell’allievo Alessandro Cecchin, (nella foto sotto), planato a 6,46 (sui 100m, solo 11”80), il miglioramento di Greta Boratto nel giavellotto senior con un lancio a sfiorare i trenta metri (29,35), attardata invece sui 400hs. conclusi in 1’12”33. Eleonora Lot, 800m. in 2’29”24.

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MEETING GIOVANILE OSPITI DI GENTE UNICA DI BRUGNERA

Belle vittorie di Campeol e Zilli sui 600m.

Di Pirolo (1,82) e di Mattia Vendrame (14,05)

 

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Brugnera ultima tappa prima dello stop del mese di agosto e riuscitissimo meeting giovanile con tante soddisfazioni per i nostri atleti in proficua trasferta!

Conto ben quattro vittorie e di un certo calibro, come i 600m. appannaggio del ponzanese Abel Campeol ( nella foto sotto), con un tempo frizzante di 1’38”77(su Nicola Villanova) e di Deborah Zilli in 1’45”09 (su Beatrice Zanon, terza in 1’48”67 e su Anna Tronchin); bella affermazione di Carlo Pirolo (nella foto sopra), nel salto in alto con 1,82 (finalmente!!!) su Andrea Bottan a 1,70 e vittoria scontata per Mattia Vendrame nel peso da 4kg. (è il più forte del momento!) con 14,09.

300 metri piani così così con Davide Arpioni ottavo in 40”82 ed Elena Zerbato in 44”39 (ma 9,59 nel triplo).

Netto miglioramento di Samuele Orfei nel vortex, ormai prossimo ai sessanta metri (58,90).

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Tutti i risultati completi di Arco (vedi Fidal Trentino), di Gorizia e Brugnera (vedi Fidal Friuli-Venezia Giulia).

 

In cantiere l’articolo delle Miglia di Agordo (nell’attesa di qualche foto…)

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Podio tutto tricolore con Elisa di Francisca,

Arianna Errigo e Valentina Vezzali!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

NUOVA “VETRINETTA” DI ATLETICA TREVIGIANA

…anche questa è

Atletica Trevigiana!

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Elisa Trevisan è nata a Castelfranco Veneto il 15 marzo 1980 (ma vive e sportivamente è cresciuta a Rossano Veneto). E’ la nostra più brava ed eclettica atleta degli anni duemila! Regina dell’eptathlon nazionale , è stata per ben 5 volte campionessa assoluta italiana(2005/2006/2007/2011/2012), come promessa nel 2000 sui 100hs. ed eptathlon; come junior nel 1998 nell’epta; come allieva 100hs ed esathlon nel 1997!
Prova del suo smisurato talento, leggete le sue migliori performances: 60m. 7″92; 100m. 12″33; 150m. 18″59; 200m. 24″54; 400m. 58″00; 800m. 2′24″45; 60hs 8″51; 100hs 13″3; 400hs 1′03″60; alto 1,69; asta 2,50; lungo 6,24; peso 14,00; giavellotto 46,33; eptathlon 5.844 punti!