Aprile 8th, 2010

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

IL SITO COMPIE DUE ANNI!!!

 

 

Ufficialmente l’otto aprile del 2008, nasceva il sito Atletica Trevigiana, informativa a 360 gradi su tutte le attività dell’atletica trevigiana, privilegiando soprattutto gli atleti trevigiani in provincia, in regione e in tutta Italia.

Finora, nell’arco di due anni, sono stai pubblicati in forma di diario quotidiano, oltre 770 “pagine” ricche di articoli, risultati, bilanci stagionali e innumerevoli foto (grazie al vostro sostegno e all’ampia vostra collaborazione), rubriche varie (“Come eravamo…5o/100 anni fa! Ritratti-omaggio a tanti nostri valenti atleti del passato e nei sondaggi-voto l’elezione dei migliori atleti dell’anno!)

 

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Il ricco archivio stagionale e di sempre è aggiornato a tutto il 2009 e in cantiere c’è il progetto (da pubblicare a puntate) della storia dell’Atletica Trevigiana, dal 1874 ad oggi. Vedremo se sarà possibile realizzarla…

Gli “ingressi” sono favorevolmente in crescita costante: ad oggi ne ho contati 32.650 (16 mila all’anno, 1.330 al mese, 45 al giorno di media…).

Facciamoci gli auguri e… al prossimo futuro!!!

 

Aprile 7th, 2010

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

ASPETTANDO TREVISO MARATHON,

ECCO LE PREMIAZIONI FINALI

 

Sabato allo stadio comunale di Conegliano

saranno incoronati i protagonisti del circuito che ha fatto da prologo alla maratona del 14 marzo.

Poi Pasta Party per tutti

 Aspettando Treviso Marathon incorona i protagonisti della stagione. Sabato 10 aprile, a Conegliano,  in occasione della manifestazione di apertura della stagione regionale su pista, si svolgeranno le premiazioni finali del circuito che ha fatto da prologo alla maratona del 14 marzo. Oltre 1.700 gli atleti complessivamente coinvolti dal poker di appuntamenti (Prosecco Run, Crossroad, Maratonina Vittoria Alata e Belluno-Feltre) che costituivano la rassegna. E ben 98 i podisti che, avendo partecipato a tutte e quattro le gare, riceveranno un premio fedeltà che andrà eventualmente ad aggiungersi ai riconoscimenti previsti per i primi tre classificati (sulla base della somma dei tempi realizzati nelle quattro prove) delle categorie amatori e master. Appuntamento alle 19.15 allo stadio comunale. Poi Pasta Party per tutti. Queste le classifiche finali di categoria (le graduatorie complete sono disponibili su www.aspettandotrevisomarathon.com). UOMINI.

Amatori: 1. Francesco Guerra (Gp Montebelluna) 4h38’34”, 2. Davide Grespan (Mastella Quinto) 4h53’13”, 3. Roberto Collot (Scuola di Maratona) 4h59’20”. MM35: 1. Fabio Bernardi (Bobadilla) 4h08’30”, 2. Ivan Geronazzo (Atl. S. Rocco) 4h30’18”, 3. Arcangelo Larese Filon (Marciatori Calalzo) 4h37’27”. MM40: 1. Luca Campodall’orto (Bobadilla) 4h35’10”, 2. Stefano Bogo (All Red) 5h17’56”, 3. Mirco Molinari (Athletic Club Belluno) 5h31’18”. MM45: 1. Ennio Mezzalira (Gs Bertolo) 4h47’07”, 2. Denis Meneghel (Villanova Sernaglia) 4h49’18”, 3. Marco Toniatti (Pedersano) 4h59’42”. MM50: 1. Luigi Bertoldo (Atl. Agorà) 5h21’08”, 2. Matteo Cocomazzi (Gs Mercuryus) 5h21’25”, 3. Antonio Stefania (Scuola di Maratona) 5h32’03”. MM55: 1. Carlo Morellato (Idealdoor Lib. S. Biagio) 5h39’46”, 2. Andrea Leiballi (Scuola di Maratona) 5h57’50”, 3. Ruggero Casetta (Gp Livenza Sacile) 5h58’40”. MM60: 1. Valentino Dalla Libera (Valdobbiadene) 6h03’15”, 2. Luigi Lazzaretti (Gs Toccalmatto) 6h22’33”, 3. Gildo Andreetta (Vittorio Veneto) 6h36’47”. MM65: 1. Luigi Fontana (Vittorio Veneto) 5h59’21”, 2. Mario De Battista (Gs Quantin) 6h50’39”. MM70: 1. Romano Pavan (Vecio Gat) 7h21’57”, 2. Francesco Stella (Villanova Sernaglia) 7h28’55”.

DONNE.

Amatori: 1. Silvia Romano Gargarelli (Gs La Piave 2000) 5h50’16”, 2. Giorgia Basso 5h52’32”, 3. Marta Collot (Scuola di Maratona) 6h52’11”. MF35: 1. Monica Todescato (Gs Mercuryus) 6h02’32”, 2. Sabina Papapicco 6h11’49”. MF40: 1. Rosanna Saran (Idealdoor Lib. S. Biagio) 5h14’31”, 2. Susanna Vidoz (Happy Runner Club) 5h27’58”, 3. Eva Vignandel (Pod. Cordenons) 5h35’19”. MF45: 1. Mara Fadel 6h05’01”, 2. Vittoria Botteon (Scuola di Maratona) 6h28’46”, 3. Giovanna Tagliaferro (Pro Loco Trichiana) 6h31’00”. MF50: 1. Marilisa Peruch (Idealdoor Lib. S. Biagio) 7h10′10″. MF55: 1. Renata Foltran (Club del Torcio) 7h17’36”, 2. Graziana Cattelan (Idealdoor Lib. S. Biagio) 7h33’29”, 3. Fiorenza Santellani (Club del Torcio) 7h34’48”. MF60: 1. Angela Pin (Atl. Vittorio Veneto) 6h59’06”, 2. Pasqualina Da Re (Atl. Vittorio Veneto)  7h09’45”, 3. Lucia Balbinot (Scuola di Maratona) 8h34’09”.

 

 

 

Spada tredicesimo e miglior bellunese

al Trofeo Cassa Rurale in Valsugana.

Gaia Benincà (Ind. Conegliano) seconda!

 

Bellunesi in evidenza nel Trofeo Cassa rurale Bassa Valsugana, gara di corsa su strada svoltasi domenica a Ospedaletto (Trento) e giunta alla ventottesima edizione (grande tradizione, quindi). A livello assoluto, Marco Spada (Gs Valusagana) ha conquistato il tredicesimo posto, mentre Gabriele Casentini (Atletica Dolomiti) è giunto venticinquesimo, seguito dai compagni di squadra Morris De Zaiacomo (26.) e Stefano Da Rold (30. ma quarto nella categoria Juniores). Tra gli Amatori, ottimo terzo posto per il feltrino Stefano Burlon (Gs Valsugana). Positivi anche i piazzamenti in campo femminile: Gaia Benincà (Atletica Conegliano) è arrivata seconda tra le Juniores, mentre Ilaria Dal Magro (Atletica Dolomiti) seconda tra le Allieve, categoria dove Giulia Schena (Dolomiti) è giunta sesta. Tra le Cadette, quinto posto per Laura Bibelia e settimo per Antonella De March, entrambe di BellunoAtletica. (I.T.)

Aprile 3rd, 2010

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

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” Una chiave e una matita.

Scivola la matita

a disegnar la chiave

della mia presenza.

 

Dalla mano ha preso il volo

la colomba bianca.

Eserciti avanzano in righe

sempre più copiose,

smarrendosi in una remota ebbrezza”.

 

 

                                                                   Franco Piol

 

Aprile 1st, 2010

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 FRANCESCA PORCELLATO ALLA MARATONA S.ANTONIO

La medaglia d’oro di Vancouver 2010 annuncia la sua presenza alla corsa di domenica 25 aprile: «Padova mi ha sempre regalato grandi emozioni»

De’ Stefani:«Anche quest’anno sarà una gara disabili di livello mondiale». Peghin: «La sua vittoria olimpica è un messaggio di positività verso la vita»

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 Francesca è oggi più che mai l’atleta simbolo del movimento paralimpico italiano, con le sue undici medaglie a cinque cerchi conquistate in carriera (dieci ai Giochi estivi e una in quelli invernali). 39 anni, originaria di Riese Pio X ma ormai di casa a Valeggio sul Mincio, la «rossa volante» esprime una gioia contagiosa: «Padova mi ha sempre regalato emozioni molto intense, a partire dal record del mondo della specialità realizzato nel 2005 (un’ora 38’29”, tempo da lei migliorato nell’edizione del 2008: un’ora 36’54”, ndr). Ci ho gareggiato già nel 2000, quando è nata la corsa, e da allora le ho fatte quasi tutte. Ho deciso di ripresentarmi anche quest’anno proprio per il particolare rapporto che mi lega a questa gara e a Silvana Santi, direttrice generale di Assindustria» racconta lei, che, nel 2001, ha vinto la New York City Marathon gareggiando in veste di testimonial della Maratona S.Antonio e del progetto «Sport & Disabilità».

 «L’atletica resta il mio primo amore. Diciamo, però, che non ho ancora deciso cosa farò da grande – scherza – per ora posso dire due cose: che voglio godermi l’oro di Vancouver, col quale ho coronato un sogno, e che comunque non abbandonerò pista e strada. Da questo punto di vista sono fortunata, perché il calendario mi permette di proseguire in entrambi i campi, e poi la preparazione di base è molto simile. Le medaglie? Le considero tutte come figlie, ma quest’ultimo oro aveva il sapore della prima volta: in fondo l’ho vinto da principiante».

 «Siamo orgogliosi di poterla avere con noi. Con la sua presenza, Francesca conferma come, ancora una volta, Padova sia tra gli eventi internazionali più importanti per il mondo paralimpico – sottolinea Federico de’ Stefani, presidente di Assindustria Sport, club che organizza la Maratona S.Antonio assieme all’Atletica Vedelago – con circa 200 atleti iscritti (tra cui l’austriaco Thomas Geierspichler, più volte al record proprio lungo il percorso padovano e al via anche nel 2010, ndr) siamo ormai un punto di riferimento internazionale, anche grazie alla stretta collaborazione con il Cip».

 Tra i più contenti, alla conferma della presenza di Francesca Porcellato, c’è poi Francesco Peghin: «Penso che Francesca e il suo sorriso contagioso siano diventati un simbolo di quanto lo sport può essere importante come palestra di vita per i giovani – afferma il presidente di Confindustria Padova – La sua vittoria a braccia alzate alle Olimpiadi di Vancouver, 38 anni dopo il suo incidente, è un messaggio di positività verso la vita che va ben oltre l’agonismo e successi sportivi».

 

 

VIVICITTA’: MESTRE 28 marzo 2010

 

 

Per il secondo si è organizzata  a Mestre il Vivicittà, una manifestazione podistica che comunque stenta a decollare nella parte non competitiva . L’Uisp , l’ente organizzatore, coadiuvato da diverse realtà podistiche della zona , ha messo in piedi una manifestazione che avrebbe potuto soddisfare in pieno tutti i partecipanti se non ci fosse stato un piccolo, quanto noioso inconveniente in gara. Ma ne parliamo dopo. Iniziamo da quella che potrebbe essere stata la gestione della comunicazione dell’evento da parte degli organizzatori. Una comunicazione che ha sortito pochi effetti per quel che riguarda l’invito alla partecipazione alla manifestazione non competitiva. Lo spostamento al Parco di San Giuliano della zona partenza, ritrovo, arrivo e premiazioni è stato indovinato …peccato che gli organizzatori si siano scordati che il parcheggio , dopo 3 ore , prevedeva il pagamento …fatto questo che ha comportato non pochi problemi all’uscita, non tanto per la cifra,  ma per la coda….

Alle 9,30 è stata data la partenza dall’interno del parco ai circa 160 agonisti, pronti a percorre i 12 km del percorso,  ed ad un altro piccolo gruppo di partecipanti alla corsa non competitiva, tra questi il Gruppo Sportivo del Don Orione, ragazzi con disabilità mentali, che hanno percorso i 6 chilometri.

Partenza e subito dopo un centinaio di metri la salita del Ponte di San Giuliano porta il gruppo in Viale San Marco. Subito due gruppi, davanti Alessandro Manente segna il passo mentre dietro un altro gruppetto con alcuni che ogni tanto cercano la sortita per raggiungere i battistrada.

Ma in testa si alternano delle tirate che sfiancano piano piano la resistenza dei più e fanno desistere gli inseguitori. 

A forza di tira e molla davanti restano in tre :  Danilo Bustolon, Michele Bedin ed Alessandro Manente dietro seguono Gobbo, Buzzone e Creuso.

Ed ecco che rientrati nel parco di San Giuliano , passato il rilevamento del 10° chilometro, succede ciò che non ti aspetti. La bicicletta che funge da battistrada sbaglia percorso e porta gli atleti ad allungare di oltre 600 metri.

Per farla breve io che ero 14° e non sbaglio percorso perché non seguo gli altri , ma conoscendo il percorso giro per il verso giusto mi trovo 7°, non avevo visto cosa avevano fatto gli altri, ma  ero certo di non aver superato nessuno. Sono arrivato a 10 metri del traguardo ed ho lasciato sfilare tutti quelli che mi erano davanti cosi com’ è giusto che fosse.

Davanti un arrivo  con i primi 3 che hanno lo stesso tempo, ma con Alessandro che passa per primo.

Tra le donne successo scontato, ma non cosi netto come poteva essere dato alla partenza, per Michela Zorzanello su Valentina Filippetto  e Maurizia Cunico.

Subito dopo il traguardo, dopo un veloce conciliabolo tra organizzatori ed alcuni atleti , è stato deciso di determinare la classifica utile per le premiazioni al passaggio sul tappeto del 10° chilometro.

Molte le immagini scattate da Manuele Zennaro e presenti sul sito www.amatorichirignago.com .

Ottimo il ristoro e veloci le premiazioni che si sono dimostrate ricche.

Giovanni Schiavo

 

 

Aprile 1st, 2010

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

Intervista in esclusiva a Rosanna Saran

di Gabriele Fantasia

 

Ciao Rosanna,
inizio complimentandomi per il primato personale di maratona ottenuto a Treviso (
2h59′36″), tempo che ti ha permesso di giungere tra le prime dieci donne all’arrivo di Piazzale Burchiellati (nono posto per la precisione), e tempo che ti ha visto primeggiare tra le coetanee di categoria MF40.

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1 - Innanzitutto facciamo conoscere al pubblico Rosanna: attività svolta, hobbies, campo di allenamento e tecnico…

Insegno inglese della scuola Primaria: è un lavoro che mi coinvolge e mi appassiona molto.

Sono sposata e ho una figlia di 21 anni e un ragazzo di 17. Il mio tempo libero lo dedico tutto alla corsa e alla ricerca e preparazione  di materiale per la scuola.

Mi alleno nelle stradine di campagna di Ponzano e dintorni e al campo d’atletica di fronte casa, seguita dal tecnico Rocco Pol.

2 - Conosco tuo marito, Remigio, e sò che anche lui ha la tua stessa passione per il running: quanto è stimolante e quanto ti aiuta questa situazione nella quale vi trovate sicuramente spesso a percorrere gli allenamenti insieme?


Abbiamo una passione che ci accomuna ,e questo è uno stimolo reciproco a migliorarsi, ma orari di lavoro diversi, per questo motivo spesso ci alleniamo ognuno per proprio conto.

Non mi sento ostacolata, per il tempo che dedico alla corsa e non ostacolo lui, anche se a volte qualche incomprensione è inevitabile.

 

3 - Come hai scoperto la corsa e quando hai debuttato in maratona? Raccontaci un pò le tue esperienze, quelle che ritieni ti abbiano aiutato come atleta ad arrivare poi al risultato di Treviso 2010…

 

Per una sorta di scommessa in famiglia, ho partecipato alla prima Treviso Marathon, senza alcuna cognizione  sulla corsa. Stanca di palestre e piscine, avevo cominciato a correre da qualche mese, mi allenavo da sola, senza sapere cosa fossero ripetute o variazioni, utilizzando un vecchio paio di scarpe da ginnastica che non mettevo più per andare a scuola. 

La Treviso Marathon del 2004 è stata la mia prima gara podistica in assoluto, prima di questo evento non avevo mai partecipato a una “non competitiva” o altro genere di corsa.

E’ stata dura dopo il 35°km, camminavo e correvo e giuravo che non avrei mai più indossato un paio di scarpe da running in vita mia! Ho concluso in 3.58.21.

Io non so se sia stato come l’imprinting  per la paperella di Konrad Lorenz, ma da allora io corro tutto l’anno aspettando quei 42 km. So che sicuramente questo è riduttivo per un podista, ma le emozioni che fino ad oggi mi hanno saputo regalare le maratone, nessun’ altra gara me le ha fatte provare.

Nel 2006 ho conosciuto il tecnico Rocco Pol ed è stata una grossa opportunità, perché oltre a continuare a divertirmi nella corsa, seguire le sue direttive, mi ha permesso di migliorarmi e velocizzarmi e di entrare a far parte di  una specie di grande famiglia di podisti e podiste  che frequentano il campo di Ponzano e che fanno riferimento a lui.

Ho avuto, inoltre, la soddisfazione e l’onore di partecipare con la squadra d’atletica femminile “Libertas Idealdoor  San Biagio”, ai campionati italiani societari Master su pista, portando il mio tiepido contributo sui 3000: nel 2007 ci siamo piazzate al 6° posto,  nel 2008 al 4° e nel 2009 a Firenze al 3° posto.

4 - Abbiamo visto che a Treviso eri accompagnata da Remigio, che ti assisteva in bicicletta, ma a parte i suoi consigli e i parziali chilometrici, quando hai veramente capito che ce l’avresti fatta a scendere sotto il fatidico muro delle 3 ore?

Remigio mi ha raggiunto dopo il ponte , sapeva che la prima parte volevo farla da sola, la vera gara cominciava a Spresiano.

E’ stata una presenza discreta, ma importante, mi seguiva senza assillarmi con tempi e consigli che non sarei mai stata in grado di seguire, incoraggiandomi a non mollare.

Ho guardato il parziale solo quando ho passato la mezza, Rocco mi aveva detto sicuramente passerai i 21 km sotto l’ora e 30 (a me sembrava azzardato, ma per 15 sec. è andata così!), mi aveva anche detto di cercare di stare con i palloncini delle 3 ore, almeno nella prima parte. La cosa mi spaventava, temevo che i palloncini gialli mi portassero a correre oltre le mie possibilità bruciando tutte le riserve d’energie prima del traguardo.

Alla fine ho corso tutta la seconda parte della gara insieme, o per meglio dire davanti,  questo è stato sicuramente di aiuto, mi permetteva di aver ben chiara la situazione, solo che mi aspettavo un calo verso il 35 km e quindi un sorpasso da parte dei pacer con conseguente allontanamento dall’obiettivo delle 3 ore.

Avevo pronto l’obiettivo di consolazione, non volevo che la frustrazione per l’eventuale  sorpasso mi distruggesse psicologicamente, quindi mi ripetevo “Hai sempre la possibilità di migliorare il tuo personale!”. Gli ultimi chilometri sono stati quelli dei parenti stretti, fratelli, cognati, cognate, nipoti, papà e tanti, tanti amici, sono loro che mi hanno dato la carica finale  aiutandomi a terminare la gara senza cedimenti di ritmo.

5 - Ti comunico, se già non lo sai, che con questo tempo rientri tra le top 20 trevigiane all-time (in 20esima posizione per la precisione), ed immagino che sia una grossa soddisfazione. Hai qualche ringraziamento particolare?

Sicuramente un ringraziamento speciale và a Rocco Pol che mi ha dedicato, tempo e pazienza in questi anni e soprattutto in questi tre mesi che hanno anticipato l’evento.

Ha saputo costruire un programma di allenamenti, che non poteva essere più su misura di così: non mi sono mai trovata in queste settimane ad affrontare lavori impossibili, che ti facciano dimenticare il piacere per la corsa, la fatica era perfettamente calibrata alle possibilità del mio fisico e così settimana dopo settimana, abbiamo affinato la preparazione, raccogliendo i primi frutti alla maratonina di Vittorio Veneto, poi sui 30 km della “Belluno – Feltre” e in fine a Treviso.

6 - Qual’è l’allenamento nel quale ti senti più a tuo agio e in cosa secondo te potresti migliorare?

Amo i lunghi e soprattutto i lunghissimi, il mio punto debole, però è la velocità, fatico ad abbassare i tempi sui 10 km e sui 21 km.

7 - Qual’è il tuo prossimo obiettivo agonistico?

Continuare a correre per il piacere di correre, magari con l’obbiettivo di abbassare i tempi sui 10 km e sui 21 km e perché no magari migliorare anche il mio personale sui 42 km.

8 - L’atletica leggera, e le lunghe distanze in particolare, vivono in un momento di forte crisi dovuta al ricambio generazionale che manca al vertice, cosa manca secondo te ai giovani per poter intraprendere la giusta strada e dai due consigli a chi vuole per la prima volta provare un paio di scarpette da running. 

Non mi sento competente in materia, direi sicuramente cose banali e inadeguate, per cui lascio la parola a chi ne capisce qualcosa di più di atletica leggera.

Mi risulta più facile, invece, dare i due consigli!

Innanzitutto é dimostrato che correre fa bene alla salute! E già questo vi dovrebbe convincere ad essere dei nostri.

La prima cosa che vi suggerisco di fare è di comperare un paio di scarpe adatte, in modo da evitare fastidi e piccoli infortuni che potrebbero stroncare la vostra carriera sul nascere.

Secondo, definite prima di cominciare una tabella allenamenti, che preveda una progressione adeguata, tenendo conto del  vostro livello di partenza. Evitate di strafare anche se l’entusiasmo iniziale a volte potrebbe prendervi la mano………. e non dimenticatevi di fissare degli obiettivi raggiungibili che siano di stimolo e diano senso a tutta questa fatica che state per fare!

Ringraziamo la gentile Rosanna per il tempo concesso e facciamo un appunto a tutti coloro che la incrocieranno durante uno dei suoi allenamenti per le strade di Ponzano e dintorni: stà solo preparando un altro successo!


Grazie ancora e tanti cari auguri!

Gabriele Fantasia