Ottobre 11th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

IL VENETO STA TRIONFANDO!

Angelica Parodi argento vivo sui 1000m. in 3’00”73

Davide Marangon e Gloria Bizzotto: sono sul podio!

  Apro il “live” della Federazione e leggo i risultati di Desenzano: non è ancora finita ma il Veneto sta trionfando nel settore femminile e ha la supremazia per ora, per un’unghia, in quello maschile, per cui la combinata…ma che vi sto a dire, aspettiamo!!!

Leggo pure di Alessandro Cecchin, ieri primo dopo tre prove, ed oggi, dopo il lungo (5,52), buon secondo nel pentathlon; mancano i 1000m. resisti Ale…!              

Ma soprattutto leggo lo splendido argento di Angelica Parodi, vedi foto sotto, colonia Faouzi-Mogliano sui 1000m. con il personale di 3’00”73, a un tiro di schioppo dall’oro! E’ invece nono l’altro “moglianese”, Alessandro Gigli, sempre sui 1000m. con il tempo di 2’42”13. 

                      mogliano-parodi.jpg 

Di ieri sera invece le belle notizie dei bronzi conquistati da Davide Marangon nel triplo con 13,24 (diventando così, assente Mario Bortolozzi,  primatista stagionale trevigiano per il 2009!), e da Gloria Bizzotto, grande protagonista dei 300hs. con il personale a 46”09.

 marangon-davide-11.jpg     bizzotto-vicenza-80.jpg

Davide Marangon in un recente podio vittorioso                         Gloria Bizzotto, seconda, a Vicenza. 

Da dimenticare la prova di Laura Ortolan nel peso, dodicesima a 10,33: Laura è del 1995 e avrà tutto il 2010 per darsi e darci le risposte giuste alle sue grandi capacità atletiche.

Intanto, sempre di ieri, notevoli i 100hs. del nostro trio “multiplo”: Alessandro Cecchin 14”25 (buono anche il giavellotto a 37,52), Mattia Gatti 14”43 e Matteo Bonora 14”67.

Posizione intermedia per Alice Cazzolato, per ora tra le prime cinque!

Chiudiamo con il finalista Emmanuel Osei Kwarteng, della Silca Ogliano, arrivato ottavo sugli 80m. in 9”55.

A stanotte per la cronaca finale di questi campionati. 

ULTIMA ORA!!! 

Luca Favero campione e primatista regionale 

Luca Favero, a Bovolone ha vinto i campionati regionali ragazzi di prove multiple, laureandosi campione per il 2009, realizzando con il punteggio di 3.662 il primato regionale. Tra i parziali, repetita juvant, ancora 8”3 sugli 80hs.

Secondo Giacomo Zuccon, ottimo argento a 3.500 punti.

Vi dirò meglio e di più appena avrò i risultati. Intanto grazie Roberta Maggion, per le anticipazioni!

Ottobre 9th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

ULTIMA ORA!!!

Argento a sorpresa nell’alto per Andrea Gallina: 1,86

  La notizia bella è arrivata, un po’ a sorprendere, argento per il nostro Andrea Gallina, secondo nell’alto dopo aver valicato l’asticella a 1,86! Con i cadetti l’imprevisto ci sta, però nell’alto non ti inventi molto e Andrea c’è e ci sta e la sua misura è davvero un buon segnale atletico. Vedi foto sotto in un recente podio vittorioso.

                gallina-andrea.jpg 

Lorenzo Bonafede nel lungo si è piazzato settimo con 6,08 e Gloria Bizzotto si è qualificata per la finale dei 300hs, con 47”16. 

De Nadai guida la pattuglia

all’assalto dei tricolori cadetti

  TREVISO - (m.f.) - Archiviati i campionati italiani allievi, l’atletica è attesa dall’ultima, grande rassegna della stagione. Oggi, a Desenzano sul Garda, si alza il sipario sui campionati italiani cadetti, che assegnano i titoli individuali e per regioni.
      Undici i trevigiani in gara. Sette fanno parte della rappresentativa guidata dal fiduciario tecnico, Enzo Agostini, che da cinque anni vince l’argento alle spalle della Lombardia. Altri quattro sono invece presenti a titolo individuale.
      Punta di diamante, il giavellottista vittoriese
Marco De Nadai, segnalatosi prepotentemente nell’ultima parte della stagione. L’allievo di Mario Marcon, in forza alla Nuova San Giacomo Banca della Marca, è accreditato della seconda misura di presentazione (56.37). Il podio pare l’obiettivo minimo.
      Ad una medaglia punterà anche il moglianese
Alessandro Gigli, in gara nei 1000 metri con un primato inferiore ai 2’40” (2’39”63). La scuola di mezzofondo del tecnico Lahbi, in riva al Garda, presenterà, sempre nei 1000, anche Angelica Parodi.
      La maglia della rappresentativa regionale sarà vestita pure da
Emmanuel Osei Kwarteng della Silca Ogliano (4×100, oltre agli 80 a titolo individuale), da un’accoppiata dell’Atletica Stiore, Andrea Gallina (alto) e Davide Marangon (triplo), e da un altro moglianese, Tobia Lahbi (figlio del tecnico Faouzi), nei 4 km di marcia.
      Gli individualisti?
Lorenzo Bonafede (Gagno Ponzano) nel lungo, Marco Brunato (Mogliano) nel disco, Matteo Bonora (Veneto Banca Montebelluna) e Alice Cazzolato (Pederobba) nelle prove multiple. Non sono escluse sorprese.
 

dalla Ne.Vi ai tricolori

  (G.T.) Sei atleti rossanesi e rosatesi della Nevi sono impegnati da oggi a domenica a Desenzano del Garda nei campionati italiani individuali e per regioni di atletica leggera “Kinder Cup” Under 16. I tre campioni regionali di casa che rappresentano il Veneto sono Mattia Gatti (pentathlon, che si presenta con 3.116 punti), Daniele Toniato (100 hs, tempo di presentazione 14”16) e Gloria Bizzotto (che gareggia nei 300 hs dove vanta un personale di 46”83; la cadetta correrà anche una frazione della staffetta 4×100). Gli altri tre atleti sono Mariano Bernardi (triplista da 12,55) e il duo di multiplisti Alessandro Cecchin e Saiff M’Barek.   

UNA DOMENICA DI CORSA CON IL DUATHLON DI CONEGLIANO

Podismo e mountain bike nella tenuta agricola della scuola enologica: è il Criterium nazionale della specialità e l’ultima prova del circuito Estateinsieme
Corsa e mountain bike danno spettacolo. Domenica 11 ottobre è la grande giornata del 10° duathlon Città di Conegliano – Tra Colli e Vigne. Un appuntamento ormai tradizionale, che anche quest’anno sarà accompagnato dalla qualifica di Criterium nazionale di duathlon con mountain bike.      
Si gareggerà sui saliscendi della tenuta agricola della scuola enologica “Cerletti”. Una cornice di grande spettacolarità, in cui gli atleti saranno chiamati ad affrontare una frazione di corsa di 4 km, una di mountain bike di 15 e un’altra di corsa di 2.
Il 10° duathlon Città di Conegliano – Tra Colli e Vigne, nel 2008 vinta da Huber Rossi e Stefania Bonazzi (che sarà al via anche quest’anno), è anche valido come prova del campionato italiano di società.
A margine della gara assoluta, la quinta e ultima tappa del circuito giovanile “Estateinsieme 2009”. Per i partecipanti è prevista una prova analoga a quella degli adulti, ma su distanze ridotte: 200 metri di corsa, 1.000 di mountain bike e ancora 100 di corsa per la categoria cuccioli (8-9 anni); 400 m di corsa, 2.000 di mountain bike e ancora 200 di corsa per gli esordienti (10-11), 600 m di corsa, 3.000 di mountain bike e ancora 300 di corsa per i ragazzi (12-13); 1.200 m di corsa, 4.000 di mountain bike e ancora 600 di corsa per i cadetti (14-15).
Patrocinato dalla Città di Conegliano e dalla Provincia di Treviso, il 10° duathlon Città di Conegliano – Tra Colli e Vigne è organizzato dalla Silca Ultralite in collaborazione con Maratona di Treviso Scrl e il Conegliano Bike Team. Questo il programma. Ore 8-9: consegna pettorali di gara. 9.30: chiusura zona cambio. 9.45: partenza 10° duathlon Città di Conegliano - Tra Colli e Vigne per tutte le categorie. 9-10: consegna pettorali di gara Duathlon Kids e Miniduathlon. 11: chiusura zona cambio Duathlon Kids  e Miniduathlon. 11.30: inizio gare Duathlon Kids e Miniduathlon. 12: apertura Pasta Party. 12.30: premiazioni.
Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18.30, la scuola enologica “Cerletti” ospiterà “Grapperie Aperte”, una manifestazione dedicata alla grappa veneta con visite guidate alla distilleria e assaggi presso l’enoteca.    

  

Non poteva andare meglio grazie alla splendida giornata di sole e all’afflusso di atleti Master, che si sono dati appuntamento al Campo Dal Dan per il 19° meeting Internazionale di atletica leggera organizzato dall’Aics di Udine in collaborazione…

 Non poteva andare meglio grazie alla splendida giornata di sole e all’afflusso di atleti Master, che si sono dati appuntamento al Campo Dal Dan per il 19° meeting Internazionale di atletica leggera organizzato dall’Aics di Udine in collaborazione con la Nuova Atletica dal Friuli e patrocinato dal dalla Provincia di Udine e dalla Regione del Friuli Venezia Giulia. Ben 263 atleti gara impegnati nelle 11 gare maschili e nelle 8 gare femminili, provenienti da 7 Stati-Regioni per onorare una manifestazione ormai fra le più prestigiose del calendario nazionale, che da 8 edizioni è anche de
      dicata alla memoria di Angelo Giumanini, atleta Master fortemente impegnato in questo movimento sportivo. Ci sono stati risultai di altissimo contenuto tecnico come quelli ottenuti da
Carmelo Rado dell’Olimpia Amatori Rimini, già 7° alle Olimpiadi di Roma, che a 76 anni ha lanciato il martellone da 7 kg a 17,39, miglior prestazione mondiale dell’anno . Nella classifica Stati Regioni, dopo diversi anni di vittorie da parte dell’Ungheria, la nostra regione ha ottenuto nella somma dei punti 122 a seguire il Veneto con 87 punti, la Slovenia con 70, l’Ungheria con 66, l’ Austria con 19, Emilia Romagna 7 e la Valle D’Aosta con 2 punti.

Ottobre 9th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol  

Cadetti, ecco il Veneto per Desenzano 

Roma 2008 è un bellissimo ricordo, non ancora sbiadito. Lo stadio olimpico, il Veneto protagonista sino in fondo. Alla fine, fu un secondo posto alle spalle della Lombardia, il quinto consecutivo. Ma non tutti gli argenti sono uguali. Quello dell’anno scorso fu accompagnato da una serie di prestazioni tecniche fuori dall’ordinario (su tutti, il primato italiano della 4×100 guidata dal veronese Galbieri, che meno di un anno dopo è andato a vincere il bronzo nei 100 ai Mondiali allievi di Bressanone). E alla fine tanto di cappello per una squadra maschile capace di vincere ben otto gare su 17. La rappresentativa veneta, in vista della rassegna nazionale cadetti, in programma da venerdì 9 a domenica 11 ottobre a Desenzano sul Garda riparte idealmente da lì. Trentasei gli atleti convocati dal fiduciario tecnico regionale, Enzo Agostini, al primo impegno nel campionato italiano cadetti da responsabile della squadra, dopo aver raccolto l’eredità di Osvaldo Zucchetta. Ai convocati per la rappresentativa regionale si aggiungeranno gli atleti con il “minimo” tricolore, ma in gara soltanto per la classifica individuale (ben 31, 24 cadetti e 7 cadette). Il gruppo appare compatto e con alcune notevoli punte. Il podio di squadra è l’obiettivo minimo.

Questi i convocati per la rappresentativa regionale.

Cadetti. 80: Andrea Filippo Baccaglini (Us Intrepida Vr). 300: Cristian Pressato (Vis Abano). 1000: Alessandro Gigli (Mogliano). 2000: Stefano Padalino (Vis Abano). 100 ostacoli: Daniele Toniato (Nevi). 300 ostacoli: Aire Parani. Marcia (4 km): Tobia Lahbi (Mogliano). Alto: Andrea Gallina (Stiore Treviso). Asta: Andrea Geremia (Marconi Cassola). Lungo: Riccardo Pagan (La Fenice 1923 Mestre). Triplo: Davide Marangon (Stiore Treviso). Peso: Jacopo Vedovato (Lib. Sanp). Disco: Andrea Caiaffa (FF.OO.). Martello: Giuseppe Cazzavillan (Vis Abano). Giavellotto: Marco De Nadai (S. Giacomo Banca della Marca). Pentathlon (100 ostacoli, alto, giavellotto, lungo, 1000): Mattia Gatti (Nevi). 4×100: Baccaglini, Nicolò Olivieri (Cus Padova), Emanuel Osei Kwarteng (Silca Ogliano), Pagan. Individualisti. 80: Emmanuel Osei Kwarteng (Silca Ogliano), Frank Twum Oduro (Lib. Sanp). 300: Nicolò Olivieri (Cus Padova). 1000: Emilio Perco (Ana Feltre), Michele Scolaro (Novatletica Schio), Andrea Minatto (Lib. Mirano). 100 hs: Filippo Scarpa (Coin Venezia). Marcia (4 km): Gianmarco Visca (Longarone). Alto: Marco Vendrame (Athletic Club Bl), Andrea Stoppato (Assindustria Pd). Asta: Francesco Longo (Csi Fiamm). Lungo: Nicholas D’Ademo (Lib. Lupatotina), Lorenzo Bonafede (Gagno Ponzano), Alberto Agostini (Lib. Sanp). Triplo: Mariano Bernardi (Nevi), Francesco Fiorio (Selva Bovolone). Disco: Marco Brunato (Mogliano), Leonardo Paluan (Assindustria Este). Giavellotto: Davide Boccon (Assindustria Pd), Lorenzo Vesentini (Valpolicella). Pentathlon (100 ostacoli, alto, giavellotto, lungo, 1000): Saifedine M’Barek (Nevi), Alessandro Cecchin (Nevi), Harold Barruecos Millet (Csi Fiamm), Matteo Bonora (Veneto Banca Montebelluna).

Cadette. 80: Martina Favaretto (La Fenice 1923 Mestre). 300: Elisabetta Baggio (G.A. Bassano). 1000: Angelica Parodi (Mogliano). 2000: Elisa Bortoli (Bellunoatletica). 80 ostacoli: Maria Paniz (Athletic Club Bl). 300 ostacoli: Gloria Bizzotto (Nevi). Marcia (3 km): Marta Stach (Ana Feltre). Alto: Anna Padovan (Athletic Club Belluno). Asta: Francesca Bellon (Csi Fiamm). Lungo: Sofia Albrigo (Insieme New Foods). Triplo: Ottavia Cestonaro (Csi Fiamm). Peso: Sara Ambrosin (Anguillara Arzergrande). Disco: Elisa Galzignato (Cus Padova). Martello: Chiara Carlesso (Marconi Cassola). Giavellotto: Paola Padovan (Athletic Club Belluno). Pentathlon (80 ostacoli, alto, giavellotto, lungo, 600): Emma Agugiaro (G.A. Bassano). 4×100: Favaretto, Paniz, Cestonaro, Bizzotto, Francesca Scapin (Novatletica Schio). Individualisti. 300: Ilaria Carradore (S. Martino B.A.). 80 hs: Sara Bado (Anguillara). Marcia (3 km): Sofia Peruzzo (Vis Abano). Asta: Sara Sganzerla (Selva Bovolone). Giavellotto: Alice Vinco (S. Martino B.A.). Pentathlon (80 ostacoli, alto, giavellotto, lungo, 600): Giovanna Berto (Cus Venezia), Alice Cazzolato (Pederobba). 

Uno sguardo a Desenzano e ai nostri Cadetti 

Da venerdì 9 a domenica 11, si svolgono a Desenzano sul Garda, i Campionati Italiani Cadetti, nella consueta formula regionale a squadre e con la partecipazione individuale di quegli atleti che hanno superato i limiti imposti dalla Federazione.

Per il Veneto sono stati convocati i nostri: Emmanuel Osei Kwarteng (staffetta), Alessandro Gigli (1000m. 8° in 2’39”63)), Andrea Gallina (alto 9° con 1,82), Davide Marangon (triplo, 7° con 12,58), Marco De Nadai (giavellotto con 56,37), Tobia Lahbi (marcia 21° con 20’39”22), Mattia Gatti (pentathlon 10° con 3.116 punti), Angelica Parodi (1000m. 10^ in 3’02”6) e Gloria Bizzotto (300hs. 7° in 46”6).

Inoltre, per aver raggiunto i limiti, ci sono pure: Kwarteng (80m. 10° in 9”33), Lorenzo Bonafede (lungo 8° con 6,23), Marco Brunato (disco 15° con 35,46), Laura Ortolan (peso 8^ con 11,98), Alessandro Cecchin, (7° con 3.174 punti) Matteo Bonora (8° con 3.125 punti) e Alice Cazzolato (pentathlon 19^ con 3.405 punti).

Fare pronostici è davvero difficile, a parte la “sfida storica” tra Lombardia e Veneto, un pensierino da podio lo si potrebbe fare nel giavellotto con Marco De Nadai, in crescita, con la seconda miglior misura dell’anno, ma…cautela!

Nell’articolo di Raul Leoni, qui di seguito, ci sono le liste di sempre (primi dieci cadetti),

noterete i nomi di Mekonen Magoga, 2° sui 1000m. in 2’32”33 e di Luca Braga, 3° in 2’33”41; ancora di Magoga sui 2000m. 10° in 5’41”14; di Alberto Amadi 7° sui 100hs. in 13”39 (manuale 13”1); di Massimo Garbuio, 7° nel lungo con 6,83; , di Marinella Maggiolo, 9^ sugli 80m. in 9”97; di Sabrina Pozzobon, 10^ sui 300m. in 40”1; di Beatrice Mazzer, 5^ sui 2000m. in 6’28”28. 

Kinder +Sport Cup,

favoriti Veneto e Lombardia

 Desenzano sul Garda, sul versante lombardo del grande lago, guarda negli occhi la sponda veneta: sembra la località adatta per quello che alla vigilia si preannuncia come l’ennesimo duello tra le rappresentative regionali che hanno dominato fin dagli esordi della categoria il Campionato cadetti a squadre. Sarà così anche stavolta: dal pomeriggio del 9 alla mattina dell’11 ottobre, Lombardia e Veneto si contenderanno con ogni probabilità la “Kinder +Sport  Cup”, il trofeo che premia la formazione più forte e compatta. L’impianto delle “Tre Stelle” era finora conosciuto soprattutto per essere la sede della tappa italiana del Challenge Iaaf di prove multiple, un appuntamento di grande richiamo nel calendario internazionale della specialità: ora offre le proprie strutture per la più importante rassegna nazionale della categoria cadetti, la 36^ edizione di una serie che è iniziata nel 1974 come criterium nazionale ragazzi (denominazione allora comprendente la fascia di età di 14 e 15 nel settore maschile e di 13 e 14 anni al femminile), ma poi ha subito una multiforme evoluzione nel programma tecnico, nell’età dei partecipanti e nella formula. I due spartiacque decisivi sono stati l’istituzione della categoria cadetti, a partire dal 1982, e poi l’istituzione di un vero e proprio campionato nazionale individuale (dal 2003), parallelo al campionato per squadre regionali. Nella formula vigente è consentito l’inserimento di partecipanti in numero superiore a quelli previsti dalle rappresentative regionali, per competere appunto a titolo individuale.

LOMBARDIA E VENETO ANCORA FAVORITI

Le prime schermaglie stagionali si sono già consumate, nei tradizionali eventi che il calendario prevede: in particolare negli incontri interregionali. Le formazioni del centro-nord si sono affrontate in occasione del “Ceresini” a Fidenza: qui c’è stata lotta dura tra Lombardia e Veneto, con una buona concorrenza da parte di Toscana, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia. Poi il centro-sud: al “Placanica” di Formia si è imposto il Lazio, mentre più di recente al “Musacchio” di Isernia hanno prevalso le Marche in entrambi i settori.
Lo scorso anno, si ricorderà, la categoria visse tre giornate di vivace competizione allo Stadio Olimpico di Roma: un’edizione che rivelò a livello nazionale i nomi di Alessia Trost o di Giovanni Galbieri, vale a dire due elementi già affermatisi quest’anno sulla scena mondiale - al debutto nella categori allievi - in occasione della rassegna iridata U.18 di Bressanone. Un’edizione, quella romana, di eccezionale livello tecnico: soprattutto ricordiamo la mostruosa esibizione del quartetto veloce del Veneto guidato appunto dal veronese Galbieri (42″32). Ma anche i limiti di categoria ottenuti da Roberta Molardi (51.79 nel giavellotto) e da Davide Re (35″12 sui 300 metri): e la dimostrazione di talento offerta dalla ragazza ucraina Daria Derkach (4.648 punti nel pentathlon, superiore alla MPN ottenuta da atleti in possesso della cittadinanza italiana).
Quest’anno la categoria ha offerto lampi notevoli, ma forse ancora non una forza d’urto complessiva paragonabile a quella dei pari età della passata stagione.

I NOMI PIU’ ATTESI

Pur consapevoli che in questa fascia di età le sorprese sono all’ordine del giorno, come pure i progressi improvvisi da un mese all’altro, è in ogni caso possibile avanzare fin d’ora qualche candidatura per indicare i protagonisti più attesi in vista di Desenzano.
Intanto l’autrice di un’inedita doppietta di primati di categoria: la pugliese Anna Clemente ha infatti riscritto in questa stagione sia il limite cadette dei 2000 metri di corsa (6′12″97 al Placanica di Formia, il 2 luglio), sia quello dei 3000 metri di marcia (14′18″90 nella riunione di Molfetta, il 23 luglio). La ragazza scoperta da Tommaso Gentile - sì, proprio il tecnico che ha portato all’argento europeo juniores Antonella Palmisano - si cimenterà nella marcia: l’anno scorso, al debutto sulla scena nazionale, contrastò invece fin sul traguardo dei 2000 la veneziana Beatrice Mazzer. Ancora un tantino acerba sul piano fisico, Anna Clemente dimostra però un’invidiabile sicurezza agonistica ed una grandissima determinazione in gara: e a Desenzano avrebbe potuto dire la sua anche nei 1000, dov’è capolista stagionale (2′57″0).
Nel settore maschile, il nome più atteso è invece quello di Giovanni Cellario: figlio e fratello d’arte, all’onore della piccola cronaca delle categorie giovanili fin dalle sue imprese tra gli esordienti e i ragazzi. Tanto per fare curiosità spicciola, il sito sugli age-record europei curato dallo statistico tedesco Falk Tippmann riporta le prestazioni del giovane reggiano in varie specialità: in particolare sui 60 metri U12 (7″6 nel 2006), il lungo U11 (5.30 nel 2005) e U12 (5.52 nel 2006). Ricordiamo che gli age-records sono calcolati sull’età effettiva dell’atleta e non sull’appartenenza ad una categoria: e che Cellario è nato il 22 novembre 1994 (quindi ancora 14enne, o U15, in questa ottica). Quest’anno, dopo una serie di ottimi risultati indoor (sui 60 metri piani e con ostacoli), sono arrivati exploit nello sprint e nel lungo all’aperto: la MPN dei 150 metri, prima con 16″98 poi con 16″79 (2^ europeo di sempre nell’age-group U15, dopo il 16″70 del francese Christophe Bonnet nel 2000), che si è accompagnata alla 2^ prestazione italiana di sempre sugli 80 metri (in due occasioni 9″01, nelle liste alle spalle del solo Galbieri) e sui 100 metri (11″01, anche se il 10″99 di Remo Di Clemente è stato ottenuto quando il velocista italo-svizzero era ancora attivo solo nella federazione elvetica). Ottimo anche il 6.63 nel lungo: e una buona bracciata anche nel giavellotto, oltre i 47 metri (Giovanni, nel corso di un tetrathlon ragazzi, aveva ottenuto 66.97 nel vortex un paio di anni fa). Insomma, tutta una serie di ottime ragioni per attendere di vederlo al via degli 80 metri, come probabile favorito.

GLI ALTRI PROTAGONISTI

L’anno scorso dominò il peso all’Olimpico, Monia Cantarella: sarebbe una sorpresa se non accadesse anche nel prossimo fine settimana a Desenzano. La lanciatrice reggina, prima in Italia anche nel disco (40.81), ha lanciato l’attrezzo da 3kg delle cadette a 15.23 - sui livelli delle grandi protagoniste della specialità negli anni ‘90 - ma soprattutto ha ripetutamente ottenuto il minimo (solo virtuale, perché i 15enni non avrebbero potuto partecipare) per i Mondiali U.18 di Bressanone (top di 13.70, nuovo limite di categoria con il peso da 4kg).
Non potrà ambire allo storico primato di Andrew Howe, ma sicuramente il veneziano Riccardo Pagan coltiva l’ambizione di essere il secondo cadetto italiano di sempre a superare il muro dei 7 metri nel lungo: ci è arrivato vicinissimo nell’ultimo assalto prima dei Tricolori, 6.94 a Mogliano. Non ci fosse stato il fenomeno reatino, il rilievo da tributare all’impresa sarebbe stato molto più clamoroso: anche perché ricordiamo con quanta attenzione vennero seguiti i progressi di Luca Passera a metà degli anni ‘80, quando il friulano mise nel mirino proprio quel limite dei 7 metri che allora pareva davvero molto significativo per un ragazzo di quest’età.
E poi la velocista di Aviano, Sandra Cellamare: rivelazione lo scorso anno, dominatrice in questa stagione. Eccezionale continuità di rendimento, alcune puntate interessanti anche sui 100 metri (11″9 a Pordenone): e 9″82 il top sugli 80 metri, con il record della Marchetti ormai a tiro.
Una delle caratteristiche della categoria quest’anno è stata la fioritura di ragazzi al primo anno, classe ‘95: tra questi soprattutto Ottavia Cestonaro, la vicentina che avrebbe potuto dire la sua in varie specialità (anche lungo, ostacoli e pentathlon), ma punterà sul triplo. E la modenese Christine Santi, che cercherà di approfittare della scelta di Anna Clemente di non schierarsi sui 2000 metri: l’obiettivo del titolo tricolore sulla distanza è più che legittimo per la giovanissima emiliana, per tutto quello che ha dimostrato in questi mesi.
Nel settore mezzofondo, da seguire anche altre due ragazze del ‘95: la milanese Debora Varrone e la marchigiana Elisa Copponi. Mentre il finale di stagione sta riproponendo il nome di Stefano Padalino (5′45″28 sui 2000: in guardia i gemelli toscani, Lorenzo e Samuele Dini), che nel 2008 si fregiò del limite nazionale ragazzi sui 1000 metri.
Sull’esito di diverse gare (soprattutto i 300 ostacoli) inciderà la decisione della modenese Raffaella Lukudo di puntare sulle prove multiple: scelta tattica che deve essere valutata in parallelo con quella della piemontese Arianna Curto, schierata invece sui 300hs con i favori del pronostico.
Il settore salti, ricordate le credenziali del lunghista Riccardo Pagan, presenta due elementi interessanti anche nell’alto (il reggiano Luca Ferretti, 1.95) e nell’asta (il romano Luigi Spiller, unico a superare quota 4 metri in stagione con un massimo di 4.20).
Nel settore lanci, il meglio è rappresentato dal duello tutto emiliano-romagnolo nel disco: tra il riminese Nicola Ferroni e il ravennate Martin Pilato si tratta dell’ultimo e decisivo round di un match che ci ha accompagnato per tutta l’estate. Mentre il friulano Marco Bortolato si è fregiato recentemente della seconda miglior prestazione all-time con il martello da 4kg (64.64).
Quest’anno due martelliste oltre i 50 metri, dato sicuramente non trascurabile: protagoniste in pedana la piacentina Giulia Rossetti e la brianzola Marianna Leone.
Mentre il giavellotto, sia pure su misure non trascendentali, propone due ragazze del ‘95 ai vertici della categoria (Giulia Piazza e Paola Padovan).
Ultimo dato da considerare: se il favoloso record della staffetta maschile veneta dell’Olimpico non corre alcun pericolo, potrebbe invece arrivare il primo -48″ da parte di un quartetto in rosa. Viste le risultanze stagionali, le maggiori indiziate sembrano Veneto e Marche.

LISTE ITALIANE DI SEMPRE

Anche in questa occasione presentiamo le liste all-time di categoria, o meglio al limite dei 15 anni. Raccomandiamo come sempre la segnalazione di dati incompleti o inesatti.

Raul Leoni

ISCRITTI / Entries  

LE LISTE CADETTI DI SEMPRE

Ottobre 8th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

2ª Maratonina di San Martino

Domenica 8 Novembre 2009 - Paese (TV)
Manifestazione nazionale di mezza maratona sulla distanza di km 21,097
Partenza
Ore: 9.30
Luogo: presso Centro Tecnologico Leonardo adiacente a S.S. Castellana
Iscrizioni:
Dal 12 giugno al 6 novembre 2009
Bonifico Bancario gratuito se effettuato in una delle filiali della Banca Popolare di Vicenza
Quota di partecipazione:
dal 31 luglio al 1 novembre: € 12
dal 1 novembre al 6 novembre: € 20
VERIFICA LA TUA ISCRIZIONE! Scarica il regolamento  

organizzazione:
info@maratoninasanmartino.com
345.5546041
segreteria:
segreteria@maratoninasanmartino.com

345.5546449iscrizioni:
iscrizioni@maratoninasanmartino.comfax:
+39 0422/1760205
contatto msn: maratoninasanmartino@hotmail.it 

NON

SONO PER NULLA D’ACCORDO.  Scritto da Marco Tamberi

da “Atleticanet”  

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo di Marco Tamberi, ex saltatore in alto da 2.28 e oggi tecnico di valore. Pubblichiamo queste sue note nella speranza che possano essere seguite da altri pareri ed idee in modo da alimentare il dialogo nel nostro mondo. Ecco quanto scrive Tamberi.

di Marco Tamberi

E’ vero: non siamo di certo il paese emergente dell’atletica mondiale, funzioniamo molto poco ed abbastanza male, si possono trovare 10, 100 1.000 motivi per recriminare. Ho letto nei vari siti di tutto e di più ma purtroppo nemmeno l’ombra di una proposta da cui ripartire: sembrerebbero più sfoghi rancorosi, vendette attese da tempo che considerazioni volte trovare una soluzione. Se una nave va alla deriva verso gli scogli, è inutile additare il comandante urlandogli in faccia tutti gli errori commessi (magari li conosce già anche lui): sarà forse meglio adoperarsi per aiutarlo a trovare una soluzione ed evitare che la nave si incagli … alla ripartenza si valuteranno serenamente ruoli e competenze.
Per esempio il sig. Barra, che visti i suoi trascorsi in FIDAL di esperienza ne ha da vendere, potrebbe mostrarsi più propositivo ed indicarci quella che lui ritiene la via da percorrere: ma per cortesia, non ci suggerisca di allungare qualche salto di Andrew…
Tutto ciò premesso qui di seguito una proposta che và interpretata come un tentativo di suggerire una nuova strada che, se otterrà risultati positivi, potrà essere percorsa con maggior efficacia da chi e’ istituzionalmente preposto a farlo.
E’ un piccolo contributo, un’idea come tante, a me è venuta in mente questa: ma da qualche parte bisognerà pur cominciare!!
Per chiarezza e perché il progetto possa essere recepito nel migliore dei modi tengo a sottolineare che non ho mire di alcun tipo: non cerco poltrone, incarichi, non intendo sostituire nessuno in nessun posto.
PROGETTO: SOSTEGNO PER ALLENATORI DI GIOVANI TALENTILe difficoltà dell’allenatore di periferia nella gestione di un giovane talento possono essere così riassunte:·                                 non farsi prevaricare nella gestione dell’atleta e mantenere inalterato il rapporto di fiducia che si e’ creato in anni di allenamenti; ·                                 avere a disposizione il maggior numero di informazioni provenienti da specialisti che possano essere da lui studiate e giudicate senza alcuna interferenza esterna. Per allenare al meglio si possono percorrere 2 strade:·                                 collaborare con la comunità scientifica per ottenere risposte appropriate sia sotto il profilo tecnico che per lo sviluppo condizionale dell’atleta;

·                                 utilizzare un metodo per lo più empirico che ci metta in condizione di conoscere e poter considerare il maggior numero di esperienze possibili. Considerando le scarse possibilità economiche di cui gode l’atletica leggera mi sento di poter escludere la prima ipotesi.

E’ solo una mistificazione della realtà definire “risultato scientifico” ciò che di scientifico ha ben poco: coinvolgere uno scienziato, per quanto bravo possa essere, non significa avere una risposta scientifica. La ricerca e’ sempre figlia di una intera comunità che si contrappone, si confronta e che studia utilizzando strade, tecnologie e intuizioni diverse per dimostrare/ottenere risultati apprezzabili e attendibili. Pensiamo a cosa è successo con gli esperimenti sulla fusione a freddo dell’atomo: un gruppo di ricercatori ha dichiarato, tempo addietro, di essere riuscito ad ottenere la fusione senza apporto di calore salvo essere poi smentiti dalla comunità scientifica (decine di altri gruppi di ricercatori che hanno riprodotto lo stesso esperimento non ottenendo alcun risultato): se ci fossimo fermati alle dichiarazioni dei primi ricercatori (certamente scienziati anche loro e a pieno titolo) saremmo certi di poter ottenere una scissione a freddo dell’atomo e butteremmo risorse e somme di denaro perseguendo una strada che non ci porterebbe da nessuna parte . Ci rimane quindi il metodo empirico che, per essere veramente efficace, dovrà poter contare sul maggior numero di informazioni possibili provenienti dall’esperienza specifica di allenatori, atleti ed ex atleti che negli anni abbiano sviluppato una sensibilità specifica ad una determinata disciplina … cioè l’ esatto contrario di quello che e’ stato fatto finora.
Attingere il più possibile e senza discriminazione di sorta dal know-how sviluppato con anni di sacrifici e di tentativi dai tecnici di tutto il territorio nazionale: un patrimonio culturale che, se ben gestito ed opportunamente valutato, potrebbe arricchire enormemente la nostra cultura specifica.
Oggi la tecnologia a costo zero (internet e tutto quello che ad esso e’ collegato) ci permette di intercettare e coinvolgere un grandissimo numero di persone in tempi rapidi. Per essere più chiaro voglio fare un esempio.
Costituiamo un gruppo allargato di specialisti (di cui faranno parte tutti coloro che ritengono di avere una esperienza specifica da condividere) che si metterà a disposizione di chi vuole usufruirne.
Diciamo che 100 allenatori di periferia 10 ex atleti e 2/3 atleti di alto livello si dicano disponibili a dedicare un po’ di tempo a questo progetto: l’allenatore del giovane talento non dovrà più subire passivamente quanto detto dal responsabile di settore ma otterrà dal gruppo informazioni di carattere generale, le valuterà e sarà lui e solo lui a decidere cosa c’e’ di buono da prendere.
Un esempio: chi allena un giovane talento è sempre di fronte a dubbi e scelte di difficile gestione, con mezzi spesso limitati e con l’impossibilità di relazionarsi in maniera esaustiva. Diciamo che si ponga il problema di come gestire gli ultimi 10 allenamenti prima di una competizione importante
Otterrà dal gruppo più risposte articolate, con varie soluzioni tutte motivate
alcune proverranno da allenatori, altre da ex atleti di alto livello, altre da atleti di alto livello ancora in attività: spetterà a lui e solo a lui giudicare, interpretare le soluzioni proposte ed intraprendere la via che ritiene più opportuna. Di rimando si avranno informazioni sulla sintesi effettuata dall’allenatore, quali proposte ha ritenuto interessanti , in che forma sono state applicate e risultati ottenuti.
Si potranno affrontare anche problemi tecnici: inviando filmati dell’atleta l’allenatore otterrà giudizi e soluzioni tecniche dal gruppo.
Vorrei iniziare questa esperienza con il salto in alto ed il lancio del giavellotto: chiedo a chiunque si senta in grado di poter dare un suo contributo

(tecnico, organizzativo o quant’altro possa venirvi in mente) di scrivermi al seguente indirizzo mail: marco.tamberi@profilomagazine.it
marco.tamberi@profilomagazine.it

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Ottobre 6th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Tricolori allievi,

la Mazzer centra l’oro negli 800 metri

  COMUNICATO STAMPA 

Beatrice Mazzer si conferma reginetta del mezzofondo giovanile. Suo l’unico oro conquistato dalla Marca ai Tricolori allievi di Grosseto. La quindicenne dell’Atletica Mogliano ha dominato gli 800 in 2’14”32.

La scuola del tecnico Lahbi ha conquistato pure un argento, con Serena Mariotto nei 1500 (4’42”91), e due bronzi, con Eva Serena sempre nei 1500 (4’46”09) e Luca Braga negli 800 (1’56”13).
      Argento anche per il vittoriese
Leonardo Dei Tos nei 5 km di marcia (21’42”38). Ai piedi del podio nelle siepi, Letizia Titon, caduta due volte. Assente l’azzurrina Martina Casarin (disco).
      Risultati dei trevigiani.

Allievi. 200: 16. Luca Sperandio (Jager) 22”96 (+2.2). 800: 3. Luca Braga (Mogliano) 1’56”13, 7. Jacopo Lahbi (Mogliano) 1’57”32. 1500: 5. Marco Salvador (Mogliano) 4’12”27. 3000: 10. Dylan Titon 9’02”90, 11. Mattia Stival (Mogliano) 9’07”85. 2000 siepi: 5. Stefano Ghenda (Mogliano) 6’15”40. 110 hs: 12. Luca Pancaldi (Lib. Tonon) 15”04 (14”86 in batt.). Alto: 16. Stefano Fantin (Jager) 1.80. Peso: 17. Diego Benedetti (Gagno) 12.26. Martello: 10. Francesco Vendrame (Tonon) 55.61. Giavellotto: 14. Mauro Fraresso (Vedelago) 49.85. Marcia (5 km): 2. Leonardo Dei Tos (Tonon) 21’42”38. 4×100: 13. Jager (Savin, Giacomelli, Toffolo, Sperandio). 4×400: 9. Mogliano (Braga, Stival, J. Lahbi, Salvador) 3’30”50.
      Allieve. 100: 22.
Martina Bellio 13”00. 800: 1. Beatrice Mazzer (Mogliano) 2’14”32. 1500: 2. Serena Mariotto (Mogliano) 4’42”91, 3. Eva Serena (id.) 4’46”09, 5. Chiara Piagnani (Trevisatletica) 4’52”02, 13. Sara Gasparetto 5’13”29. 3000: 8. Elisabetta Colbertaldo 10’51”77. 2000 siepi: 4. Letizia Titon 7’27”29. Disco: 17. Martina Roccon (Industriali) 29.31. Martello: 16. Maria Elena Poloni (Veneto Banca) 34.69. Giavellotto: 27. Giulia Dall’Acqua (Industriali) 30.03. Marcia (5 km): 11. Francesca Borsato (Trevisatletica) 27’56”48. 4×100: 11. Abano (Bellio) 50”73.

 titon-l-podio-grosseto.jpg

2000 siepi, quarta Letizia Titon.

  grosseto-dtiton.jpg

3000m. apre Dylan Titon n. 202, chiude Mattia Stival

  ghenda-siepi-grosseto-342.jpg

2000 siepi, Stefano Ghenda, n. 342.

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     Record della Gm Revine Lago

PUOS D’ALPAGO.

Il Gm Revine Lago con il nuovo record della manifestazione vince la 11ª edizione della 3 ore dell’Alpago, una mini «24 ore di San Martino» con nove concorrenti per squadra che corrono per 20’ ciascuno. La squadra trevigiana ha percorso in totale 54km e 809 metri precedendo di 400 metri la Polisportiva Padana Dolomiti e terzi i Marciatori Calalzo con 52.571.  Sono state infatti ben 27 le formazioni che si sono cimentate sull’anello in sintetico di Puos, 8 le formazioni dell’Alpago e ben 19 le squadre provenienti da tutta la provincia di Belluno e da quella di Treviso, un record. C’erano ben 4 formazioni interamente composte da donne e la migliore è risultata la squadra trevigiana del G.M. Revine Lago con 43,622 km.  Fra le formazioni dell’Alpago che si contendevano la vittoria per squadre composte da soli atleti provenienti dal rispettivo comune ha prevalso il Puos con 48,508 km e poi a seguire Pieve, Farra, Chies e Tambre. Da segnalare poi una formazione del Gs Centro Cadore che ha fatto correre solo ragazzi e ragazze dai 10 ai 14 anni.  Per la prestazioni individuali da segnalare il nuovo record femminile con Marta Santamaria ha toccato i 5.490 metri, a seguire Mara Golin, Monia Capelli, Grazia Tison Lara Comiotto tutte oltre i 5 km.  Tra i maschi torna a primeggiare Simone Zanella, detentore del primato (6,630 km nel 2005) e che ha stabilito un bel 6,402 km con appena dietro Abdullah Bamoussa a 6,392km, a seguire Gabriele Fantasia 6.375 e Denis Reolon 6.330. Ben 14 atleti sopra la soglia dei 6 km sintomo di grande qualità; il miglior risultato per gli atleti dell’Alpago è stato siglato da Mario Scanu con 6,233 km.  Un applauso allo Sport team Alpago guidato da Antonio Bortoluzzi che ha azzeccato la data e la formula e un ringraziamento agli sponsor, alla Comunità Montana dell’Alpago e a tutti quelli che hanno collaborato alla perfetta riuscita della gara.

 (g.d.c.)