Ottobre 2nd, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Per Grosseto 14 nostre atlete-gara con due favorite 

Stesso titolo, stesse possibilità, stessa…scaramanzia, per le allieve in partenza per Grosseto, ai Campionati Nazionali Allievi di fine settimana. Mancano all’appello Martina Lorenzetto nel lungo e Martina Bellio che si cimenta sui 100m. e non sul triplo, cioè due possibilità di medaglie che sfumano… 

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Beatrice Mazzer                                                Letizia Titon                                                   Martina Casarin 

Complessivamente 14 atlete con il minimo, presenti in campo;

elencandole:100m. Martina Bellio; 800m. Beatrice Mazzer; 1500m. Serena Mariotto, Eva Serena, Chiara Piagnani e Sara Gasparetto; 3000m. Elisabetta Colbertaldo; 2000st. Letizia Titon; alto Lisa Guidolin; disco Martina Casarin e Martina Roccon; martello Maria Elena Poloni; giavellotto Giulia Dall’Acqua; marcia Francesca Borsato.

Avevano ottenuto il minimo anche la Guidolin su 200m./100hs./peso, la Mazzer sui 400m./1500m./3000m. Alessia Scriminich sui 400m./400hs. la Mariotto e la Serena sui 3000m. Marta Pantaleoni nella marcia, la Lorenzetto e la Bellio nel lungo, la Casarin peso e martello e la 4×100m. della Trevisatletica: complessivamente 34 atlete-gara!Fossero andati tutti avremmo avuto un battaglione di atleti-gara, ben 67!!! ( lo scrivo solo ad onor di numeri, ovviamente). 

Vediamole meglio nel loro contesto: tra le prime 20 di sempre; posizione nazionale nella stagione in corso, (iscritte). 

100m.-  11”44 Erica Marchetti 81-97 – 6^) 11”88 Alessia Scomparin 75-92 manuale 11”6 nel 91;

              11”85 Judy Udochi Echeh 93 – 37^) 12”66 Martina Bellio 92 iscritta.

200m – 23”83 Vincenza Calì 83-00 – 8^) 24”38 Eleonora Pollini 68-85 (manuale 24”1 85)

             23”89 Judy Udochi Echeh 93 – 51^) 26”31 Alessia Scriminich 92

400m 54”23 Nevia Pistrino 64-81; 56”21 Irene Baldessari 93 – 21^) 59”59 Beatrice Mazzer 93

800m.- 2’04”65 Fabia Trabaldo 72-89 – 17^) e 1^) 2’09”39 Beatrice Mazzer 93 iscritta.

1500m. – 4’12”06 Gabriella Dorio 57-74; 4’35”41 Alessandra Giraudo 92 – 4^) 4’41”6 Beatrice Mazzer 93;

                                                10^) 4’46”55 Serena Mariotto 93 iscritta; 18^) 4’49”23 Eva Serena 93 iscritta

                                                31^) 4’54”78 Chiara Piagnani 92 iscritta; 34^) 4’56”74 Sara Gasparetto 93 iscritta.

3000m.- 9’22”8 Cristina Tomasini 58-75; 10’02”21 Valeria Lori 92 – 2^) 10’04”67 Letizia Titon 92;

                                                                                                               10^) 10’43”27 Elisabetta Colbertaldo 93 iscritta.

2000st. – 6’40”29 Valeria Roffino 90-07 – 6^) 7’16”16 Letizia Titon 92; 2^) iscritta; 7’13”0 Fatima Lofti 92

100hs – 13”56 Veronica Borsi 87-03; 13”71 Silvia Zuin 92 – 2^) 14”64 Lisa Guidolin 92

400hs – 28”04 Virna De Angeli 76-93; 1’03”61 Arianna Pesenti 92 – 32^) 1’08”01 Alessia Scriminich 92

Alto -     1,90 Barbara Fiammengo 67-83; 1,88 Alessia Trost 93 – 6^) 1,66 Lisa Guidolin 92 iscritta

Asta -    3,95 Elena Scarpellini 87-04; 3,70 Chiara Rota 92

Lungo – 6,55 M.Chiara Baccini 81-98; 6,12 Daria Derkach 93 – 8^) 5,71 Martina Lorenzetto 92 12^) 5,51 M.Bellio 92

Triplo – 13,05 Daria Derkach 93-09 – 5^) 12,72 Martina Bellio 92; 20^) 12,26 Jane I. Ejimafugha 89-06

Peso -   15,44 Chiara Rosa 83-00; 14,10 Francesca Stevanato 92 – 17^) 10,51 Martina Casarin 92

Disco – 49,36 Tamara Apostolico 89-06 – 10^) 45,63 Monica Tonon 82-99 – 16^) 44,56 Martina Casarin 92-09 iscritta

                                                                                                                                               45,68 Elisa Boaro 92 – 3^) Casarin

Martello – 60,18 Laura Gibilisco 86-03; 51,66 Francesca Massobrio 93 – 21^) 37,89 Martina Casarin 92 –                                                                                                                                     22^) 37,80 Maria Elena Poloni 92 iscritta

Giav. – 50,69 Silvia Carli 85-02 - 9^) 45,10 Cristina Basaldella 87 04; 46,39 Roberta Molardi 93 –                                                                                                                                            13^) 36,82 Giulia Dall’Acqua 93 iscritta

M5km. – 22’58”52 Antonella Palmisano 91-07; 23’46”81 Federica Curiazzi 92 – 19^) 28’01”39 Marta Pantaleoni 92 

                                                                                                                                  23^) 28’46”41 Francesca Borsato 92 iscritta 

Raul Leoni

LISTE ALL TIME ALLIEVI

LISTE ALL TIME ALLIEVE

Ottobre 1st, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Per Grosseto 22 nostri atleti-gara con due favoriti 

Sono finalmente arrivati i Campionati Nazionali Allievi, Grosseto 3 / 4 ottobre, e una fitta schiera di nostri atleti, nel settore maschile, hanno raggiunto il minimo e si sono iscritti numerosi, 22 atleti-gara: due …rischiano addirittura di vincere! Sssst….un po’ di scaramanzia!!!

In controtendenza , purtroppo, con il resto di Italia: il gap emerge inquietante, dal confronto Rieti 2008-Grosseto 2009, un regresso di partecipazione di notevoli dimensione che danno il quadro e la misura del disastroso stato della nostra atletica, hanno ragione i tanti-poco ascoltati come Cacchiarelli, Maleville, Zanetti, Palmiotto, Proietti, ecc. 

AIUTO!!!

Elenchiamoli allora, i nostri sono davvero tanti, come non mai, negli altri anni: 800m. Luca Braga, Jacopo Lahbi; 1500m. Marco Salvador; 3000m. Dylan Titon, Mattia Stival; 2000st Stefano Ghenda; 110hs. Luca Pancaldi; alto Stefano Fantin; peso 5 Diego Benedetti; martello 5 Francesco Vendrame, Enrico Dal Compare; giavellotto Mauro Fraresso; marcia 5 km. Leonardo Dei Tos; 4×100m. con Nicolae Savin, Andrea Giacomelli, Alessandro Toffolo e ancora Sperandio;  4×400m. con Braga-Lahbi-Salvador-Stival.Ci sono anche i nostri amici Leonardo Bidogia e Enrico Piga.Avevano ottenuto il minimo anche Sperandio sui 100m. Braga sui 400m. Salvador e Stival sugli 800m. Mekonen Magoga, Titon e Braga sui 1500m. Magoga sui 3000m, Nicola Berlese e Fabio Chinellato  sui 110hs e  Benedetti nel disco, per un totale di atleti –gara di 33! 

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Leonardo Dei Tos                                                  Luca Braga 

Vediamoli meglio nel loro contesto: tra i primi 20 di sempre; posizione nazionale nella stagione in corso, (iscritti). 

100m.10”49 Giovanni Grazioli 59-76; 10”59 Giovanni Galbieri 92 - 52°) 11”31 Luca Sperandio 92

200m  20”99 Andrew Howe 85-01; 21”87 Giacomo Tortu 93 – 13°) 22”36 Luca Sperandio 92, iscritto

400m  - 47”36 Donato Sabia 63-80; 48”15 Davide Re 93 – 39°) 51”21 Luca Braga 93

800m. 1’49”61 Mario Scapini 89-06; 1’53”45 Mattia Moretti 92 – 2°) Luca Braga 93, iscritto –                                                                                                                 8°) 1’58”11 Jacopo Lahbi 93, iscritto.

1500m. 3’45”62 Cosimo Calandro 82-99; 3’54”54 Leonardo Bidogia 92 – 8°) 3’59”52 Marco Salvador 92 iscritto

3000m.8’03”71 Stefano Mei 63-80; 8’36”16 Leonardo Bidogia 92 – 6°) 8’48”33 Marco Salvador 92 e                                                                         9°) 8’49”61 Dylan Titon 93 iscritto – 9’05”48  Mattia Stival 93, iscritto.

 2000st. 5’41”2 Luciano Introini 61-78 – 10°) 5’50”8 Gian Antonio Tramet 62-79; 5’51”51 Andrea Sanguinetti 92 –                                                                                                                             7) 6’18”77 Stefano Ghenda 93, iscritto.

110hs.0,9113”59 Andrew Howe 85-02; 13”72 Ivan Mach di Palmstein 92 – 22°) 15”04 Luca Pancaldi 92 iscritto.

 400hs 51”50 Josè Reynaldo Bencosme de Leon 92-09 – 1’00”32 Jacopo Lahbi 93

Alto – 2,21 Roberto Cerri 61-78; 2,07 GianMarco Tamberi 92 – 16°) 1,88 Stefano Fantin 92 iscritto.

Lungo7,61 Andrew Howe 85-01; 7,08 Marco Zanotti 92 – 83°) 6,23 Simone Alpago 92 (6,59 indoor)

Triplo16,27 Andrew Howe 85-02; 15,11 Dimitris Mouraditis 92 – 65°) 12,68 Andrea Ferrario 92

Peso 5 20,18 Daniele Secci 92-09; 12°) 14,65 Diego Benedetti 92, iscritto

Disco 1,5 – 58,51 Eduardo Albertazzi 91-08; 55,33 Salvatore Iaropoli 92 – 20°) 42,16 Diego Benedetti 92

Martello 5 – 74,41 Lorenzo Rocchi 87-04; 65,54 Claudio Salvaggio 92 – 6°) 60,46 Francesco Vendrame 92, iscritto

Giav. 700g. – 74,80 Leonardo Gottardo 88-05; 65,00 Damiano Coassin 92 – 24°) 48,78 Mauro Fraresso 92  iscritto

M5km. – 20’10”5 Giovanni De Benedictis 68-85; 20’57”66 Massimo Stano 92 – 2°) 21’09”79 Leonardo Dei Tos 92

  Domani vedremo le allieve che vanno a Grosseto!

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Allievi, a Grosseto le medaglie dell’estate

Stagione lunga, e non è ancora finita. Non sarà infatti la rassegna tricolore di Grosseto (3/4 ottobre) a chiudere come di tradizione l’annata agonistica della categoria, in quanto il calendario propone una ghiotta appendice internazionale in dicembre con le Gymnasiadi di Doha: e c’è da prevedere che la massima manifestazione studentesca vedrà in gara la solita massa di talenti nei due giorni di gare e nelle 42 finali che il programma dell’atletica prevede al “Khalifa Stadion” della capitale qatariana (11/12 dicembre). A differenza delle altre due rassegne internazionali di cartello che hanno visto i nostri ragazzi protagonisti in luglio - i Mondiali di Bressanone e l’EYOF di Tampere, aperti a tutti gli atleti di questa fascia di età - per la metropoli del Golfo Persico potrà partire solo una selezione di “studenti-atleti” in senso stretto, in ossequio ai dettami dell’ISF (l’International School-Sport Federation), l’organismo mondiale che presiede l’attività sportiva scolastica. Se per le prossime Gymnasiadi - nate nel 1974 - si tratterà della 14^ edizione, tornando alla nostra attualità gli allievi celebreranno a Grosseto la 44^ di una serie iniziata nel 1966 (anche se la categoria aveva visto la luce nelle carte federali già 5 anni prima, ma senza disputare campionati nazionali in sede unica). Il capoluogo maremmano, che ha conosciuto anche i fasti delle manifestazioni titolate juniores grazie agli Europei del 2001 e ai Mondiali del 2004, era già stato teatro di Campionati allievi nei primi anni ‘90, con ottimo successo.

LA CARICA DEI MEDAGLIATI

Stavolta - tra i quasi 1000 iscritti (con leggero incremento rispetto all’edizione di Rieti 2008) - i protagonisti saranno inevitabilmente i medagliati che ci hanno entusiasmato a livello europeo e mondiale durante l’estate. Prima tra tutte Alessia Trost, capace di una storica doppietta tra Bressanone e Tampere (rispettivamente 1.87 e 1.85 le quote che hanno consentito alla 16enne di Pordenone di vincere l’oro in entrambe le occasioni): l’allieva di Gianfranco Chessa sembra ancora in condizione, a giudicare dall’1.82 valicato ai Societari di Sulmona pochi giorni fa. E il leggendario 1.90 di Barbara Fiammengo, attaccato invano un paio di anni fa da Elena Vallortigara, campeggia ancora nell’elenco dei regord “under 18″.E poi “Negi” Bencosme, bronzo iridato e argento all’EYOF nei 400 ostacoli: anche il ragazzo dominicano trapiantato a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) pare non aver risentito della ruggine da vacanze, dal momento che ha corso di recente in 52″30 in completa solitudine sulla pista del Ruffini. E magari l’ex calciatore cuneese medita di migliorare il suo limite italiano di categoria (51″50 in giugno).
Doppio alloro stagionale per il veronese Giovanni Galbieri, sorprendente bronzo sui 100 a Bressanone (con 10″59, 3^ prestazione italiana di sempre), poi arrivato allo stesso metallo - con un pizzico di rammarico - anche nell’appuntamento europeo in Finlandia.
Tampere ha invece regalato un’occasione per mettersi in mostra ad alcuni dei delusi di Sudtirol 2009: in special modo Daniele Secci, oppresso dalla tensione alla Raiffeisen Arena ma poi capace di conquistare l’argento all’EYOF, in un clima agonistico più soft. Sulle potenzialità del pesista romano non si discute (già 15.50 con l’attrezzo dei “grandi” al Memorial Guarnelli di Ostia, a comprovare il suo record italiano del 5kg di 20.18): ma l’esperienza è una condizione che si può acquisire solo col tempo.Doppio bronzo all’EYOF per Ivan Mach di Palmstein (110hs) e per Davide Re (400 metri): sia per il livornese, sia per il ragazzo di Imperia il podio è arrivato oltre il pronostico ed ampiamente meritato. Non per niente entrambi avevano giostrato a ottimi livelli già nelle semifinali mondiali, riscrivendo i propri primati personali proprio a Bressanone.Insomma, in un periodo che si dice poco felice per il nostro movimento - inevitabile dopo il “flop” di medaglie a Berlino - questi riconoscimenti ottenuti a livello giovanile contribuiscono a rinfrancare lo spirito e le prosettive, unitamente al buon comportamento degli juniores a Novi Sad e degli U.23 a Kaunas, nelle rispettive rassegne continentali.

VOGLIA DI RISCATTO

Mancherà forse qualche prospetto interessante - Lorenzo Veroli e Giuseppe Gerratana, finalisti ai Mondiali su 400hs e 2000st - non risultano al momento tra gli iscritti (dati eventualmente integrabili nelle prossime ore). Ma sì, c’è pure chi sta affilando le armi da luglio, perché non ha digerito il risultato raccolto a livello internazionale. Poco da rimproverarsi avrebbe comunque Andrea Sanguinetti, che a Bressanone mancò di poco l’accesso in finale e poi dovette lasciare campo libero a Gerratana anche nell’EYOF (6° il siciliano, in ogni caso): fatto sta che il siepista forlivese ha poi conosciuto un’estate in grande crescita, stabilendo il limite italiano dei 3000st (9′08″69 agli Assoluti di Milano), subentrando nientemeno che a Salvatore Nicosia edizione 1980, e quindi scendendo a 5′51″51 sulla distanza propria della categoria. E qui c’è da dire che era dal 1991, uno Stefano Ciallella d’annata, che uno specialista nostrano non riusciva a segnare tempi del genere.L’esperienza dei Mondiali se l’è legata al dito anche Roberta Molardi, la 16enne cremonese che un anno fa stabilì a Roma il primato cadette del giavellotto: anonima e poco reattiva in qualificazione a Bressanone, ma autrice di un lancio molto interessante alla ripresa settembrina nel meeting di San Marino (46.39). Senza dimenticare l’altra lombarda Sara Jemai, che raggiunse il limite di partecipazione iridata (45.95) con solo qualche giorno di ritardo, in occasione della “Coppa Jean Humbert” di Tallinn, e dovette quindi rinunciare all’esperienza mondiale a beneficio di Martina Clean.
Stesso destino per la martellista cremonese Maria Chiara Rizzi - e stesso gruppo d’allenamento della Molardi - capace poi di valicare la fettuccia dei 50 metri: e ora l’azzurra piemontese Francesca Massobrio pare avere una rivale in più sulla strada del titolo allieve.
Un pizzico di rammarico anche per Elisa Boaro, dominatrice delle categorie giovanili nelle ultime stagioni e incapace di finalizzare la sua superiorità proprio in vista dell’appuntamento di Bressanone: ora la discobola di Palmanova ha dato una sterzata alla sua stagione, entrando nel top-10 di sempre per la categoria con il recente 45.68 di Udine.Per diversi motivi, nel computo delle deluse c’è anche la veneziana Beatrice Mazzer: sfortunata nella batteria degli 800 ai Mondiali altoatesini, la ragazza seguita da Faouzi Lahbi si è poi brillantemente riscattata negli Assoluti dell’Arena, limando il personale in batteria fino a 2′09″39. D’altra parte Giacomo Tortu, lo sprinter lombardo che si era rivelato in primavera sfiorando a ripetizione l’entry-standard dei 200 metri, è stato onesto finalista in quel di Tampere.Molto positiva la stagione di Stefania Zuin sugli ostacoli - ottima semifinalista a Bressanone ed in seguito ai piedi del podio all’EYOF - come pure quelle di Francesca Stevanato nel peso (14.10 al meeting di Faenza il 16 settembre) e dell’astista bergamasca Chiara Rota, che purtroppo è riuscita a valicare quei 3.70 che le avrebbero consentito la selezione in Alto Adige solo alcuni giorni or sono ai Societari di Sulmona. In campo maschile, sempre ad ottimi livelli Simone Fusiani, 8° nella finale mondiale: il reatino è andato per tre volte oltre quota 4.90, compresa la prova degli Assoluti milanesi.
Qualche perplessità, invece, sullo stato dello sprint e sulla sindrome da vacanza: in entrambi i settori, dove pure sono presenti elementi da seguire (abbiamo parlato di Galbieri e Tortu, ma anche le ragazze - Anna Bongiorni in testa - hanno fatto bene nel corso della stagione).
E sicuramente qualcosa da farsi perdonare, soprattutto in campo maschile, avrebbero anche i mezzofondisti: ma, a parte l’ottimo comportamento dei siepisti nella stagione, anche altri - da Moretti a Zanni, da Bidogia a Salvi, da Luca Braga a Campanella - hanno contribuito a dare robusti segni di risveglio nel settore, pur con le amarezze derivanti dalle delusioni mondiali. Ora si tratta di dare un po’ di corposità ai progressi cronometrici, magari crescendo anche a livello tattico e agonistico. E tra le ragazze, le due gemelline romane Camille e Valentine Marchese sembrano anch’esse in progresso.

GLI AZZURRI-OMBRAMentre a livello politico fioriscono le iniziative per riformare l’istituto della cittadinanza - evidentemente non è un tema trascurabile in senso globale - un occhio è doveroso indirizzarlo ai migliori talenti nati all’estero e cresciuti da noi: se Bencosme ha regolarizzato la sua posizione alla fine del 2008, almeno due tra le favorite di Grosseto risultano ancora in quota stranieri. Sono personaggi già arcinoti, come la nigeriana-emiliana Judy Udochi Ekeh - possibile protagonista nello sprint - e dell’eclettica ucraina di Salerno Daria Derkach, iscritta nel triplo (nettissima posizione di capolista, dall’alto del suo 13.05: formalmente migliore del limite italiano di Giovanna Bacco, 13.04), per quanto probabilmente in grado di imporsi anche nel lungo (personale di 6.12 segnato due volte: con troppo vento e con brezza regolare). Per ora si tratta di aspettare, ma il contenuto delle iniziative parlamentari - una volta giunte a destinazione - consentirebbe di contare sul loro apporto fin dalla prossima stagione.

LISTE DI SEMPRECome di consueto, presentiamo le liste italiane di ogni tempo al limite dei 17 anni, aggiornate alla vigilia dell’appuntamento di Grosseto. Solita preghiera di far pervenire eventuali aggiunte o correzioni.

Raul Leoni

LISTE ALL TIME ALLIEVI

LISTE ALL TIME ALLIEVE

Settembre 30th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol  

Prove multiple, Mattia Gatti e Ottavia

Cestonaro trionfano a Bovolone

Doppietta vicentina ai campionati regionali cadetti di prove multiple, svoltisi a Bovolone. Il titolo maschile è andato a Mattia Gatti, dell’Atletica Nevi, che ha totalizzato 3.116 punti nel pentathlon (parziali: 14″3 nei 100 ostacoli, 1.80 nell’alto, 33.75 nel giavellotto, 5.07 nel lungo, 3’13″3 nei 1000). Quello femminile, come da pronostico, è stato conquistato da Ottavia Cestonaro, del Csi Fiamm, con 4.214 punti (parziali: 11″5 negli 80 hs, miglior prestazione italiana dell’anno; 5.53 nel lungo, 27.95 nel giavellotto, 1.60 nell’alto, 1’49″8 nei 600). Sul podio, in campo maschile, anche Francesco Fiorio (Selva Bovolone), staccato di appena 25 punti da Gatti, e Harold Barruecos Millet (Csi Fiamm). Tra le cadette, argento per Giovanna Berto (Cus Venezia) e bronzo per Alice Cazzolato (Pederobba).

ALTRI DATI DA BOVOLONE 

Alice Cazzolato

“terza” 3.379punti, S. Dehbi 12”8, A. Suman 2’50”5

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Primo M.Gatti, quarto Alessandro Cecchin, quinto Angelo Suman settimo Stefano Piccin. 

Grande merito per la terza piazza di Alice Cazzolato, anche se i punti realizzati son una trentina, circa, di meno: 3.379 con 12”9/4,61/27,60/1,42/1’53”8; poi vale il quarto posto di Alessandro Cecchin, persosi un po’ sui 1000m. con 3.054 punti con buone punte come 14”4/1,77/5,43 e 33,98, poi Angelo Suman, quinto con 2.988 punti con il primo posto sui 1000m. in 2’50”5, nei picchi 5,40/1,53; a chiudere Stefano Piccin (1,68 nell’alto), settimo e Andrea Gatti (1,62 nell’alto).

Nel settore femminile settima Erica Venuti con 2.958 punti e vale 13”9/4,49/1,39, poi Anna Bonsembiante, punti 2.904, punte nel lungo 4,75, infine Sara Dehbi, 2.849, 12”8 sugli 80hs. e 1’51”8 sui 600m.

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Terza Alice Cazzolato, settima Erica Venuti e ottava Anna Bonsembiante

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Tu menti sapendo di mentine 

Scritto da Diego Cacchiarelli

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L’alito fresco aiuta a nascondere la puzza delle bugie e quindi presumo che Arese menta sapendo di mentine. Questo è il pensiero che mi sfiora leggendo il comunicato della Fidal dell’ultimo consiglio nella cui prima parte c’è un virgolettato che dovrebbe essere l’Arese-pensiero. Analizziamolo insieme. Prima parte, Arese dice: “Sembra paradossale ma nell’ultima riunione di Consiglio, in luglio, avevamo apprezzato il buon andamento della stagione, dalle indoor ai Giochi del Mediterraneo, fino ai risultati delle rassegne giovanili. Poi il fatto di non aver vinto medaglie a Berlino, oggettivamente negativo, ha rovesciato il giudizio, andando a mio parere anche oltre il limite.”Anche se lo dice in buona fede, tocca comunque spiegare a Franco Arese cosa sia l’assoluto e cosa il relativo. Ci si potrebbe provare citando l’attrice Lily Tomlin quando diceva: “Il guaio della corsa dei topi è che se anche vinci, sei sempre un topo”. Tradotto e rapportato al nostro mondo significa che essere - relativamente - soddisfatti per le medaglie di una gara europea e per di più indoor e per di più giocata in casa (leggi Euroindoor di Torino) non significa che si è - assolutamente - soddisfatti per l’andamento del nostro gruppo di atleti. Per quello si aspettava una prova vera e cioè outdoor e di livello mondiale. I risultati di Berlino li abbiamo visti tutti; e Berlino non è un caso isolato bensì un trend negativo che a partire dall’ultimo governo Gola (tempo in cui Atleticanet ha iniziato a far sentire la sua voce), è andato via via peggiorando senza mai avere un accenno di inversione di tendenza. In altre e più semplici parole, Arese ha preso in mano una federazione che stava iniziando ad andare malino e adesso dopo cinque anni va malissimo. Un trend negativo ereditato, consolidato e costantemente alimentato. Seconda parte dell’Arese-pensiero:”Io dico no alla demoralizzazione, al sentimento negativo diffuso da pochi: c’è bisogno di coesione, e ben vengano le critiche, se costruttive.”Nessuno si demoralizza ma è ovvio che se le cose vanno male e se chi fa male si tura le orecchie e si aggrappa al suo posto come un naufrago al suo remo…beh, va da se che l’ottimismo tende a scemare.


Poi dice che c’è bisogno di coesione ma lo dice solo adesso che sta con un piede fuori dalla Fidal. Ha preso quasi tutte le decisioni importanti con i suoi 2-3 amici lasciando al consiglio il solo ruolo formale; ha fatto un braccio di ferro assurdo per avere in giunta esecutiva consiglieri più che bastonati in sede di voto. Però ora che si trova con le spalle al muro che fa? Chiede coesione. Ma che ci prende per gente con le sveglie al collo?

Perchè non ha chiesto, o meglio offerto, coesione quando si sentiva forte?E non parliamo poi del “ben vengano le critiche se costruttive“. Vorrei ricordare che da circa due anni (o di più?) il forum sul sito Fidal è stato chiuso azzerando così ogni possibilità di dissenso o critica. Poi, sono notizie degli ultimi periodi, Arese sembra si sta adoperando per modificare la giunta esecutiva perchè ci sarebbero un paio di tizi poco malleabili e quindi, se possibile, da sostituire. C’è il problema di come fare…ma visto che con il GGG fanno quello che gli pare, non mi stupirei se Franco e i suoi amici si inventassero qualcosa di fantasioso per raggiungere lo scopo. E veniamo alla terza parte, la madre di tutte le mentine (e di tutte le bugie). Arese dice: “Dobbiamo rimboccarci le maniche e metterci subito al lavoro, guardando già a Barcellona, ma sempre lungo il percorso che porta a Londra, ai Giochi del 2012, e senza mai dimenticare l’impegno sul fronte giovanile“.Mi sa che Franco e gli amici suoi non hanno capito (o fanno finta di non capire) una cosa: se non sono riusciti a fare meglio in cinque anni non è perché qualcuno li ha ostacolati (tutt’altro) ma è perché più di così non sanno fare. Uno non può affossare per un quinquennio l’atletica azzurra e ogni tanto dire “adesso bisogna fare meglio”. Se per cinque anni dici che vuoi fare meglio e poi fai sempre peggio è chiaro anche ai sassi che tu non sai fare di meglio, nemmeno se ti impegni con tutto te stesso. Magari non lo fai apposta ma comunque non ci riesci. Bisognerà che prima o poi tu lo ammetta oppure… farai indigestione di mentine! Chiudo infine con una nota di rammarico a livello di informazione federale. Della chiusura del forum abbiamo già detto; alcuni giorni fa abbiamo anche letto l’inelegante comunicato sull’uscita di D’Onofrio dal Golden Gala.

Adesso però la cosa diventa preoccupante: nel resoconto di quest’ultimo consiglio è stato omesso un documento scritto e messo agli atti presentato da i quattro consiglieri atleti. Di questo documento, ovviamente critico benché equilibrato ed educato, nessun cenno. Sia ben chiaro non accuso chi ha scritto materialmente l’articolo che ovviamente in queste cose è mero portavoce delle volontà politiche. Però qualcuno dovrebbe vergognarsi per aver censurato l’unico elemento importante di un consiglio che, per il resto è rimasto silente, vittima di quella che Dino Ponchio nel suo intervento l’ha definita “la forza dell’ignoranza”.Se il non aver fatto conoscere l’esistenza di questo documento al di fuori del consiglio è grave, ancora più grave è stata la collocazione del documento in consiglio: è stato fatto leggere solo a seduta praticamente finita quando alcuni consiglieri erano già andati a casa. Questo è l’ennesimo ulteriore segnale del rispetto di Arese e amici suoi nei confronti di chi propone e analizza.

Eccola l’unità chiesta di Arese: o si è d’accordo con lui o si viene tagliati fuori.Entro breve pubblicheremo il documento degli atleti insieme all’intervento del DT Uguagliati che pure, per altri motivi merita di essere letto e conosciuto.

Settembre 29th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

APOTEOSI DI FINE STAGIONE 2009

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                     La  Jager vittoriosa a Sulmona, promossa in “oro” 

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                   La Industriali Conegliano ottava in A1 a Formia

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                 La Nuova Atletica S. Giacomo terza in A3 a Montecassiano. 

Tutte le foto dei “societari”degli ultimi articoli, sono state gentilmente messe a disposizione dei singoli atleti che le hanno scattate. A loro un sincero ringraziamento.

Settembre 29th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

TRIONFO IN ORO PER LA JAGER!!!

 Che cosa hanno detto gli altri… 

Argento per Bergamo 59 e Vittorio Veneto
 

 La Finale Argento di Sulmona (AQ) decreta il passaggio nella massima serie di Jäger Vittorio Veneto (468 punti) e Libertas Amatori Benevento (461,5) tra i maschi, davanti al Cus Torino (451) che guadagna la promozione al femminile grazie al secondo posto (476) alle spalle dell’Atletica Bergamo 1959 Creberg, prima con 483 punti, con l’ASI Veneto terza (448). Ancora protagonista Elisa Cusma, che per il Mollificio Modenese Cittadella vince agevolmente gli 800 metri in 2:07.65 su Michela Zanatta (ASI Veneto), seconda in 2:10.15. Si affermano nuovamente anche la bergamasca Marta Milani, sui 200 in 24.38 (-1.5), Emma Quaglia del Cus Genova, sui 5000 in 16:24.43, e l’ucraina Hanna Melnychenko (Assi Banca Toscana), autrice di 6.28 (-1.9) nel lungo, con i 400 ostacoli vinti da Manuela Gentili del Cus Palermo in 58.08. In campo maschile, il nigeriano Deji Musa (Pol. APB) si impone sui 200 in 21.67 (-0.5) e il senegalese Abdoulaye Wagne (Athletic Club 96 AE) corre in 1:49.57 sugli 800, superando per sei centesimi il keniano Benson Esho (Jäger), mentre finisce terzo l’aviere Livio Sciandra (Cus Torino) in 1:50.13. Stefano Tremigliozzi (Libertas Amatori BN) fa suo il lungo con 7.34 (-2.0) e nel martello il miglior lancio è il 72.30 dell’argentino Juan Ignacio Cerra (Sport Club Catania).

http://www.fidal.it/2009/cdsfinali/Index.htm

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ATLETICA JÄGER NELL’OLIMPO: E’

PROMOSSA IN ORO 

Il club vittoriese ha vinto la finale Argento dei campionati italiani assoluti di società:
nel 2010 tornerà a disputare la finale scudetto. Le ragazze della Industriali ottave in A1 
 

La stagione dell’Atletica Jäger si colora d’oro. La finale Argento dei Societari assoluti su pista, a Sulmona, ha regalato ai vittoriesi una nuova presenza nell’Olimpo dell’atletica italiana. La terza negli ultimi quattro anni.
Nel 2010, tra le 12 pretendenti allo scudetto, ci sarà così anche il club trevigiano. L’Atletica Jäger era entrata nella storia, due stagioni fa, nel 2007, diventando la prima
Formazione

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                                                      I nostri favolosi staffettisti!!!  

della Marca a disputare la massima finale a livello assoluto. Nel 2008 ha concesso il bis. Ed ora questa nuova promozione, “non impossibile, ma neanche programmata”, precisava alla vigilia della trasferta in Abruzzo il presidente Raffaele Moz.
In realtà, le gare di Sulmona hanno evidenziato una supremazia a tratti persino schiacciante. “Le punte hanno dato il massimo, gli atleti di seconda fascia non hanno tradito, grossi buchi non ne abbiamo registrati”, spiega Moz. La forza della serenità, di un traguardo alla portata ma non da raggiungere a tutti i costi, ha fatto il resto.
Già la prima giornata di gare era stata trionfale per l’Atletica Jäger, salita sul gradino più alto del podio con la 4×100 (applausi per
Turri, Pellizzari, Da Canal e Aiolfi), giunta all’argento con il giavellottista Fent (64.47) e il mezzofondista Esho (3’41”56 nei 1500) e al bronzo con Pellizzari nei 400 (49”05) e Tronca nell’asta (4.90), oltre a registrare la conferma del giovane sprinter Da Canal (10”71 nei 100, con vento contrario).
Oggi, poi, nel pomeriggio che ha concluso la rassegna, i vittoriesi hanno rafforzato la loro supremazia:
Esho è giunto ancora secondo, questa volta negli 800 (1’49”63), e in tre (Simion nei 5000, Arduini nell’alto e la 4×400) hanno portato punti preziosi, giungendo ai piedi del podio. Alla fine, il margine sulla seconda classificata, l’Amatori Benevento (anch’essa promossa in Oro), è stato di sei punti e mezzo, mentre la terza classificata, il Cus Torino, è rimasta addirittura a 17 punti dai trevigiani. La promozione, insomma, è arrivata quasi in carrozza.    
Da Sulmona a Formia. Dieci stagioni in A1.
L’Atletica Industriali le ha festeggiate con un discreto ottavo posto, salendo di tre posizioni rispetto al 2008. A Formia i migliori risultati individuali, per le coneglianesi, sono venuti dall’azzurrina Laura Strati, oro nei 100 (12”05) e bronzo nel lungo (5.68). Terza anche Arianna Morosin negli 800 (2’15”30). Ai piedi del podio si sono invece fermate Annarita Maschietto (48.17 nel martello) e la grintosa Arianna Mondin (11’13”22). Applausi anche per loro. E appuntamento al 2010.

                                      

Quinto posto con il tempo di 10″71
 

 (s.c.) Quinto posto con il tempo di 10″71. A un mese dalla brillante prestazione di Trento,

Alex Da Canal si conferma come uno dei più promettenti giovani velocisti azzurri. L’allievo di Jhonny Schievenin ha ottenuto questo risultato a Sulmona, dove sono in corso di svoglimento le finali argento del campionato nazionale di società. «Pur sapendo che ogni gara è un episodio a sé - nota il tecnico bellunese - con questo tempo Alex sarebbe giunto secondo nella finale maggiore che si sta svolgendo a Caorle». Per Da Canal, all’esordio nella categoria Promesse e in forza all’Atletica Vittorio Veneto, si tratta di un’importante conferma. «In effetti, non è mai semplice mantenere uno stato di forma elevato per un periodo non breve. Da Trento, dove l’avevo spinto a gareggiare, mi aspettavo un buon riscontro cronometrico. Quello ottenuto a Sulmona è una piacevolissima novità».
      Questi tempi sono ormai abituali…
      «Credo di sì. Alex adesso vale 10″60/10″70. D’altra parte, negli allenamenti si conferma sempre più convinto e determinato. Tra lìaltro, non bisogna dimenticare che siamo alla conclusione della stagione: riuscire a migliorarsi anche in questo scorcio del calendario è sintomo di grande convinzione nei propri mezzi». Al termine della prima gironata di gare, infine, assieme a
Mirko Turri, Andrea Pellizzari e Gabriele Aiolfi, il bellunese si è imposto nella stafetta 4×100. 41″81 il tempo del Vittorio Veneto, alle cui spalle sono finite - nell’ordine - l’Atletica Marcon (altra squadra veneta) in 42″28 e l’Avis Macerata con 42″39. Oggi, nella giornata conclusiva, Da Canal proverà a replicare nei 200.

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 da “FACEBOOK” 

 FRANCESCO ARDUINI

Non siamo stati bravi, siamo stati GRANDI!!!
Con tutti i ragazzini all’esordio e senza 2 dei titolari, abbiamo fatto un’impresa che, alla vigilia, a me sembrava davvero impossibile!! Siamo un grande gruppo e qui l’abbiamo dimostrato ancora una volta, nonostante abbiamo solo 1 atleta straniero (che è straordinario come tutti noi), 1 solo atleta rientrato dai gruppi sportivi militari (detto fra noi, i cambi di regolamento, alla ns squadra comportano veramente nessuna modifica!!!) e il fatto che abbiamo vinto 1 sola gara la dice grossa sul fatto che siamo uno squadrone che non punta sulle individualità ma su un
GRUPPO
coeso e di livello uniforme!!
Non sarà facile confermare il prox anno, ma come abbiamo già dimostrato più e più volte, la volontà e voglia di far bene non mancano a nessuno!!
Grazie a tutti
CE L’ABBIAMO FATTA E SIAMO IN ORO!!!!
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Moltissimi messaggi inviati a caldo da: Raffaele Moz, Cristian Cenedese, Lorenzo Ciet, Alex Da Canal, Francesco Arduini, Serena Tonon, Mirko Marcon, Leonardo Barbieri, Andrea De Nadai,, Ilaria Dal Magro, Filippo Galimberti, Fabio Orlandi, Mirko Signorotto, Arianna Mondin, Eloisa Torresini, Dario Cecilian, Antonio Fent, Filippo Boldrin, Silvia Serafini, Sara Dehbi, Gabriele Fantasia, Alessandro Marcon, Stefano Fantin, Giulia Visentin, Federica Corrò, Alberto Trentin, Andrea Pellizzari e Fabio Gallinaro.

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 Alessandro Fabian Campione del mondo!

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Nei Campionati del Mondo di Duathlon che si sono disputati ieri sera negli Stati Uniti a Concord nel Nord Carolina, l’azzurro Alessandro Fabian ha conquistato il titolo iridato di duathlon Under23.
Una vittoria che laurea il carabiniere padovano il migliore al mondo nella sua categoria e che si aggiunge all’ altro Oro, quello europeo della specialità, conquistato nello scorso mese di maggio a Budapest nella rassegna under23.
Una ‘doppietta’ prestigiosa nella scenario internazionale della ‘duplice’ che premia con la medaglia più ‘preziosa’ il talentuoso azzurro, di una stagione vissuta ad altissimo livello anche nel triathlon, grazie ad un altro argento europeo vinto nella sua categoria, nella rassegna continentale a Tarzo-Revine, senza tralasciare i titoli tricolori elite di olimpico e di sprint che gli attribuiscono la leadership in Italia.
Andrea Secchiero, già vicecampione europeo under 23 di duathlon, ha tagliato il traguardo 8° in un contesto di gara durissima, dai ritmi serrati, che rendono tra l’altro la vittoria di Fabian ancor più di grande carattere e livello.
L’argento di categoria è andato al belga Antoine Duvivier ed il bronzo al portoghese Tiago Silva. Nella rassegna elite, il titolo mondiale è stato vinto dallo statunitense Jarrod Shoemaker, seguito dall’argento, il francese Damien Derobert e dal belga Jurgen Dereere. Il nostro elite Daniel Antonioli, nonostante una buona conduzione di gara fino a metà frazione ciclistica, purtroppo è stato vittima di una caduta che gli ha compromesso il prosieguo della competizione.
Il titolo femminile è stato conquistato dalla ceca Vendula Frintova, argento alla francese Sandra Levenez e bronzo alla spagnola Ana Burgos.
“Siamo tutti molto felici per questa medaglia - ha dichiarato il CT Andrea Compagnoni - un risultato prestigioso che arriva ad hoc: Alessandro Fabian ha partecipato al Mondiale di Duathlon con la voglia di riscatto dal Mondiali d’Australia e secondo me, qui a Concord, si è rifatto anche con gli interessi, visto il livello altissimo di gara e viste le difficoltà del percorso reso insidioso dalle condizioni meteo. Quella di Fabian è stata una gara superlativa, tutta in rimonta dopo un avvio inferiore alla sua ‘media’, è riuscito a far venire fuori tutta la sua bravura, il suo carattere e anche il buon lavoro svolto in questi mesi con i tecnici della SAS. Per Daniel Antonioli, mi resta il rammarico perché stava facendo un’ottima gara, se non fosse stato per la caduta a metà frazione ciclistica, avrebbe centrato sicuramente un buon piazzamento e se lo sarebbe davvero meritato. Per Secchiero infine, un decoroso ottavo posto che non rende merito però al suo potenziale, ma ai livelli di partecipazione di atleti che ha registrato questa rassegna iridata, se concedi un’incertezza iniziale agli avversari, è quasi impossibile recuperare”.