DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
TREVISO. CAMPIONATI PROVINCIALI RAGAZZI
Garbuio, Zaniol e la Tomasi sugli scudi
Servizio fotografico di Gabriele Marsura, Enis Bagarolo ed Elisa Zago (grazie!!!)
Podio maschile 1000m.
Arrivo vittorioso di Marie Roxane
Teresa Gatto in una sua immagine.
Subito i complimenti ai quattordici nuovi campioni provinciali perché il futuro è loro (e non solo loro).
In primis vanno segnalati Marie Roxane Akissi Kouame e Thomas Zaniol bi-titolati: l’una ha fatto suoi i 60m. in 8”4 (su Deborah Zilli, stesso tempo, Beatrice Zanon, Emma Mattioli, Raliza Polesel ed Elisa Zago in 8”6) e i 60hs in 9”5 (su Francesca Rodighiero e Teresa Gatto in 9”8); l’altro invece ha bissato con il peso, 13,26 (davanti Samuele Orfei 12,65 e Luca Benedet 11,96) con il vortex a 62,01 (ancora davanti ad Orfei 57,32, Riccardo Favretto 52,87 e Davide Pittilini 51,47).
Scintillante il duello fra Riccardo Garbuio e Marco Braga sui 1000m. ne sono sortiti due ottimi tempi: 2’53”8 e 2’55”5, primati personali!
Scontati i titoli per Nikol Marsura sui 1000m. per Anna Tronchin nell’alto e per Francesca Rodighiero nel lungo, praticamente per tutte e tre, senza rivali.
Altra interessante vittoria è andata a Chiara Tomasi che ha primeggiato nella marcia con l’ottimo tempo di 10’49”7 (terzo tempo di sempre dietro Monica Segatto e Nadia De Negri), davanti ad una migliorata Elisa Salvadori (11’58”7), a Sveva Greta Schiavon, Francesca Fioroni, Irene Ferro e Irene Cescon.
A parte va citata Teresa Gatto che “in solitario” nel peso ha stabilito con 12,30, il primato trevigiano ragazze.
Primato personale anche per Francesco Bortoluzzi che ha scavalcato l’1,60, superando un “nuovo” Riccardo Visentini salito dal niente a 1,56, meglio del più quotato Tiziano Feletto (1,53).
Gli altri campioni: Gianluca Trevisan sui 60m. in 8”3 su Garbuio (stesso tempo), e il vivace Eduard Ardelean in 8”5; poi Enrico Pozzobon e Lorenzo Lozza; Abel Campeol nel lungo con quasi cinque metri (4,99) sullo stesso Bortoluzzi; Davide Pittilini in buona performance sui 60hs. con un ghiotto 9”2 (su un attardato Andrea Limarilli fermo a 9”7) e Federico Faccin, senza particolari stimoli nella marcia in 11’43”9 su lontanissimi Youssef Mandour e Alberto Toffolo. Infine in una deserta gara di vortex, titolo a Francesca Rosso.
DOMANI TUTTO SUI CADETTI!
Francesco Arduini
Cosa ne dici
del programma di Eddy Ottoz sui Master??
Programma - 6 - I Master
La categoria dei Master costituisce un prezioso patrimonio dell’Atletica italiana, un ricco serbatoio di preziosi dirigenti e giudici. E’ quella categoria che porta alla Fidal, di solo tesseramento, un milionecentocinquantamila euro (avete capito bene: € 1.150.000), categoria che la Federazione ignora e mortifica, e sulla quale tutti si esercitano a inventare regolamenti astrusi che paiono avere l’unico obiettivo di mettergli il bastone tra le ruote per impedirgli di fare atletica. E, se così non è nelle intenzioni, dai risultati pratici non lo si desume certo.
I master non chiedono altro che essere considerati atleti come tutti gli altri.
Ecco le cose che m’impegnerei a fare:
1 - istituire una quota di tesseramento uguale per tutte le categorie, compresi perciò i master (oggi pagano una cifra assurda se paragonata, ad esempio, a quella delle categorie giovanili, ma non solo);
2 - abolire il tesseramento separato per la categoria master: i master sono atleti come tutti gli altri, e come tutti devono poter partecipare all’attività assoluta, rispettandone ovviamente i regolamenti (pesi, misure, distanze ecc.). Attività significa tutta l’attività, Campionati assoluti, Campionati di Società ecc. Nell’attività programmata per la categoria assoluta, quale che essa sia, l’attuale master deve essere a tutti gli effetti un atleta assoluto come gli altri. Punto.
Gli atleti over 35 anni, quando invece partecipano all’attività programmata nel quadro dell’attività master, devono ovviamente rispettare il relativo regolamento, pesi, misure, distanze, classi di età cinque per cinque anni ecc. Ciò significa in sintesi che un tesserato Fidal, passati i 35 anni, rimane un normale tesserato che può partecipare, di volta in volta, a gare assolute o a gare master.
Ciò consente anche di evitare l’attuale porcheria per cui un atleta di 40 anni, solo perché tesserato master, che magari si classifica (come spesso accade) bene in una gara su strada, viene escluso dai premi assoluti perché tesserato master…
Chiaramente è sempre possibile, anzi opportuno per le statistiche di settore, ricavare da una classifica assoluta la classifica degli over 35 suddivisi per categorie master.
Anche se, salvo alcuni fondisti, siamo qui fuori della fascia di età della massima prestazione possibile, quattro altre cose vanno garantite al settore master:
- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per i finalisti delle manifestazioni internazionali master (Europei e Mondiali) alle quali oggi gli atleti partecipano interamente a spese loro;
- istituire la tuta-divisa per le grandi manifestazioni internazionali master e rimborsarne il costo a tutti gli atleti finalisti;
- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per le società finaliste del Campionato di Società Master, graduato per posto raggiunto in classifica;
- gestire su tavoli di lavoro separati l’attività master in pista e quella su strada.