DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
CAMPIONATO INDOOR EUROPEO A GOTEBORG
VIOLA E’ SETTIMA!!!
Conclusa bene l’avventura europea di Giulia Alessandra Viola che, dopo essersi qualificata per la finale con l’ottimo tempo di 4’13”80, primato personale e primato trevigiano promesse, oggi, sabato, si è magnificamente piazzata settima in 4’16”83!
Ed ora belle proiezioni per la stagione all’aperto: in bocca al lupo Giulia!!!
Dalla Fidal Nazionale:
1500m donne - Finale - Abeba Aregawi era pronta al monologo di fronte a quello che è diventato il suo pubblico e lo si è visto fin dal primo metro. La 22enne ex etiope (oggi svedese) ha dominato il miglio metrico, chiudendo in solitaria in 4:04.47, pubblico tutto in piedi a scandire il ritmo di corsa. Alle sue spalle, nella gara delle “altre” (tra l’altro senza la spagnola Natalia Rodriguez, non partita), lo sprint regala l’argento alla spagnola numero due Isabel Macias e il bronzo alla polacca Katarzyna Broniatowska. Giulia Viola è ancora una volta molto brava: partecipa alla bagarre conclusiva e si piazza al settimo posto finale, in 4:16.83. Una bella presa di coscienza per la mezzofondista veneta, alla prima grande esperienza internazionale in azzurro.
TREVISO,
LA MARATONA DAL CUORE VERDE
Dalla raccolta differenziata dei rifiuti al recupero degli indumenti usati, alle spugne che gli atleti porteranno con sé sino all’arrivo: quando una corsa di massa va d’accordo con l’ambiente
Treviso, 2 marzo 2013 - Maratona, sì grazie. Ma con un occhio di riguardo per l’ambiente. Treviso Marathon, anche domani, sarà un evento dal cuore verde. Da cinque stagioni, la maratona della Marca è impegnata in un progetto di tutela ambientale incentrato sul principio che il gesto sportivo dev’essere abbinato a comportamenti rispettosi di ciò che ci circonda.
Nelle aree di partenza e d’arrivo della 10^ Treviso Marathon, oltre che lungo il percorso, saranno creati dei punti di raccolta differenziata dei rifiuti (carta, plastica, secco, vetro, umido) e i materiali saranno poi smaltiti secondo logiche di massima tutela ambientale.
Diversi i soggetti coinvolti nell’iniziativa. Virosac, azienda di primo piano in Italia nel settore dei sacchi per rifiuti e per uso domestico, disporrà pattumiere di cartone lungo il percorso, posizionandole in particolare nei punti di ristoro degli atleti.
Contarina, Savno e Trevisoservizi, aziende specializzate nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani, procederanno alla raccolta differenziata dell’immondizia lungo il percorso e al suo smaltimento.
Lungo il percorso non verranno date spugne agli atleti. Ciascun atleta ne troverà due nel proprio pacco gara. Le spugne potranno essere portate con sé ed utilizzate durante la gara, imbevendole d’acqua negli appositi recipienti posizionati ogni 5 chilometri.
Gli indumenti abbandonati dagli atleti al momento delle partenze saranno recuperati e riutilizzati da alcune cooperative con scopi sociali. E poi una piccola, grande novità: i partecipanti della Treviso Marathon che hanno scelto le partenze di Vittorio Veneto e Ponte di Piave si recheranno al via utilizzando il treno.
L’unico mezzo di trasporto messo a disposizione dall’organizzazione per i percorsi bianco e rosso viaggerà infatti su rotaia e non su strada (a Vidor, non esistendo la stazione ferroviaria, la scelta era invece obbligata). Il treno è un mezzo comodo, veloce e meno inquinante dei pullman. Una maratona dal cuore verde, in fondo, si vede anche da questi particolari.
TREVISO MARATHON,
LE STORIE DELLA VIGILIA
Dieci personaggi per la gara che scatterà domani, in contemporanea, alle 9.45, da Vidor, Vittorio Veneto e Ponte di Piave
Treviso, 2 marzo 2013 - Dieci atleti e le loro vite di corsa. La 10^ Treviso Marathon, in programma domani, domenica 3 marzo, con partenza alle 9.45, in contemporanea, da Vidor, Vittorio Veneto e Ponte di Piave, è anche il racconto di tante storie. Eccone un esempio. Anzi, dieci.
Marco Bavosi - Il preside va di corsa. Marco Bavosi, classe 1948, ha scoperto la maratona nel 1996 a Venezia. Poi ha corso tutte le edizioni della Treviso Marathon. E, naturalmente, non poteva mancare alla decima, anche se le sue condizioni fiche non sono ottimali. Di professione, è preside (alla vigilia della pensione) di una scuola superiore di Conegliano, l’istituto tecnico per il turismo Da Collo, e non è un caso che i suoi studenti, da sempre, collaborino come volontari con la Treviso Marathon. La maratona è educativa? “Certo - spiega Bavosi - è una palestra di regole, di competizione con se stessi, di rispetto del proprio corpo. È una palestra per la maturazione, per la responsabilizzazione. Si arriva al piacere del traguardo dopo la sofferenza degli allenamenti e della gara”. Marco Bavosi partirà da Vittorio Veneto, con il tifo dei suoi studenti, e avrà il pettorale 686.
Pasquale Di Molfetta – E’ lui o non è lui? Tranquilli. Non è lui. Pasquale Di Molfetta è il vero nome del dj Linus, nota voce radiofonica e celebre appassionato di maratona. Ma Pasquale Di Molfetta è anche il nome di un anonimo (e mediamente più veloce) maratoneta triestino che ha gareggiato a Treviso anche nelle nove precedenti edizioni della gara. Per vedere in azione il vero Linus bisognerà attendere almeno un altro anno. L’ennesimo. L’altro Pasquale Di Molfetta partirà da Vittorio Veneto e avrà il pettorale 1663.
Carlo Durante – Campione paralimpico a Barcellona ’92, argento ad Atlanta ’96, bronzo a Sydney 2000: un autentico cavallo di razza. Sulla maratona, Durante è stato anche primatista mondiale dei non vedenti: a Venezia, nel 1995, corse in 2h43’29”. Un tempo di valore assoluto. A 66 anni, l’atleta montebellunese ha ancora voglia di sfidare sé stesso e il cronometro, partecipando, oltretutto, al campionato italiano Bancari e Assicurativi. Carlo Durante partirà da Vittorio Veneto e avrà il pettorale 1552.
Marino Fuson – L’ex sindaco volante di Vidor rinnova il suo appuntamento con la Treviso Marathon. Marino Fuson non se n’è persa una, e nel 2008 era in prima fila quando, in occasione della storica edizione con i tre percorsi, la Treviso Marathon è partita (anche) dal suo paese. Cinquantasei anni, sindaco a Vidor dal 2000 al 2010, Fuson è un maratoneta di discreta esperienza, che ama le maratone e le corse in montagna. Correrà con una maglia tricolore realizzata per l’occasione. Marino Fuson partirà (ovviamente) da Vidor e avrà il pettorale 3161
Diego Maschietto e i suoi amici – Alla 10^ Treviso Marathon parteciperà anche l’associazione Amici di Diego. Una decina di ragazzi diversamente abili percorreranno il tragitto da Vittorio Veneto al capoluogo della Marca, spinti sulle loro carrozzelle dai volontari dell’associazione presieduta da Giuseppe Dorigo. Ci saranno Diego Maschietto, che ha dato il nome all’associazione, un veterano della Treviso Marathon, avendo partecipato a tutte e nove le precedenti edizioni, e poi Maria Teresa, Marta, Manuel, Riccardo, Lisa, Andrea, Christian, Giulia, Alberto, Damiano, Riccardo e Anna. Avranno un punto di ritrovo particolarmente animato appena fuori dalle mura di Treviso. Il loro motto? “Corriamo per un sorriso”.
Gabriella Paruzzi - L’ultimo sorriso da podio l’ha regalato sette anni fa, vincendo il bronzo nella staffetta 4×5 km all’Olimpiade invernale di Torino. L’acuto finale di una carriera indimenticabile. Ora Gabriella Paruzzi è pronta a tornare: non l’attendono sci e bastoncini, anche se la stagione sarebbe quella giusta, ma un pettorale di gara alla Treviso Marathon, il prossimo 3 marzo. La sua prima 42 chilometri. Una nuova sfida dopo aver scritto pagine leggendarie nello sci di fondo. A 43 anni, l’ex fuoriclasse tarvisiana si prepara ad affrontare un traguardo, per lei, inedito. Manu (Di Centa), Stefi (Belmondo), Gabri (Paruzzi): la mitica triade dello sci nordico azzurro è presto detta. Gabriella è arrivata in cima al mondo nel 2002, conquistando la medaglia d’oro nella 30 km a tecnica classica all’Olimpiade di Salt Lake City. La vittoria nella Coppa del Mondo 2003-04 l’ha poi definitivamente proiettata nella storia dello sport italiano. Ora una nuova sfida. Gabriella Paruzzi partirà da Vidor e avrà il pettorale F25.
Rosanna Saran – Nel 2011 è stata quarta assoluta e prima delle trevigiane. “In gioventù giocavo a basket – racconta – poi tra lavoro e famiglia ho smesso. Ho ripreso facendo jogging e nel 2004 quando è nata la Treviso Marathon mi hanno convinta a provare. Non sapevo nemmeno quanto fosse lunga una maratona. L’ho conclusa in quattro ore”. Da allora, Rosanna Saran, maestra elementare di Ponzano, mamma di Alice e Davide, una che per il suo fisico slanciato ed elegante avrebbe potuto fare la modella, si è migliorata sino al 2h59’28” del 2011. Un traguardo o un punto di partenza? Rosanna Saran avrà il pettorale F263.
Massimo Stefani - Alla sfide è abituato da sempre. La prossima, però, è più singolare delle altre. Massimo Stefani sta per diventare maratoneta. Il numero uno della Prosecco Cycling è pronto a schierarsi al via della Treviso Marathon. Stefani, 35 anni, ciclista di buon livello prima di creare la Prosecco Cycling, correrà la Treviso Marathon con una finalità benefica: una raccolta di fondi per l’associazione Amici di Diego (vedi sopra). La singolarità della sfida risiede nel meccanismo scelto da Stefani a supporto della propria azione benefica. Un pool di sponsor personali (Diadora, Villa Sandi, Baldassar Grigliati, Ms Tina e Ottica Vielmo) devolverà un euro per ogni atleta superato dall’organizzatore trevigiano durante la maratona. E lo stesso, in parallelo, farà la Prosecco Cycling. In pratica, più atleti Stefani si lascerà alle spalle e maggiore sarà il contributo che verrà donato agli Amici di Diego. Massimo Stefani partirà da Vidor e avrà il pettorale 3029.
Norma Tipaldi - Vedere alla voce “Gabriella Paruzzi”. Norma Tipaldi è la donna che accompagnerà l’ex fuoriclasse tarvisiana nel suo debutto in maratona. Fisioterapista dei tempi d’oro della Paruzzi, Norma vive a Verbania ed è una professionista affermata: oggi lavora con il team della forte discesista svizzera Lara Gut. Norma Tipaldi partirà da Vidor, assieme a Gabriella Paruzzi, e avrà il pettorale F24.
Marcello Venafro – A Vittorio Veneto è arrivato per ragioni di cuore. Ma anche qui, ai piedi delle Prealpi, Marcello Venafro, laziale di Isola del Liri, non ha perso l’abitudine di correre veloce. Il suo primato risale al 2004, quando ha a Londra giunse al traguardo in 2h34’. Nel 2011, giunto a Vittorio Veneto da pochi mesi, si classificò diciannovesimo assoluto in 2h37’12”, aggiudicandosi anche la palma di miglior trevigiano. Domenica ci riprova. Marcello Venafro partirà da Vittorio Veneto e avrà il pettorale 339.
>In allegato: foto dell’associazione Amici di Diego, di Rosanna Saran e di Marco Bavosi
Maratona di Treviso: tutti i numeri
Un boom di iscritti:
sono in gara 3.500 atleti
Sono numeri imponenti, quelli di Treviso Marathon 2013, e non solo quello degli iscritti (3500 circa, 20% in più rispetto allo scorso anno). Numeri che danno la dimensione di un evento straordinario. A disposizione degli atleti, ai ristori e all’arrivo, ci saranno: 30.000 litri di acqua San Benedetto, 8.000 litri di Gatorade, 6.000 litri di The caldo, 600 Kg di mele, 800 Kg di arance, 750 Kg di banane, 30 Kg di uvetta, 450 Kg di biscotti Crai, 2.000 bustine di zucchero. E poi 80.000 bicchieri, 7.000 spugne, 3000 transenne, 15 Km di nastro stradale, 4.000 mantelline, 300 coperte, 54 bagni chimici e 12 docce. A servizio della gara ci saranno 13 automobili di servizio, 45 moto, 8 camion, 9 furgoni e 13 pullman. E poi 18 ambulanze, 3 auto mediche e 2 postazioni mediche avanzate. In servizio ci saranno 2500 volontari più 10 medici, 12 infermieri e 60 soccorritori volontari. (a.t.)
“Tuttincorsa”, per chi va senza fretta Uno spazio alle scuole e alle famiglie
C’è chi correrà per 42 chilometri. E chi lo farà per poco meno di quattro. Il traguardo è lo stesso. E la soddisfazione, tutto sommato, pure. Anche quest’anno le strade di Treviso saranno invase dalla Tuttincorsa (in foto). Una festa più che una gara. La Tuttincorsa è pensata per chi va senza fretta: scuole e famiglie, soprattutto. Partenza alle 9.15 da Borgo Mazzini e arrivo nello stesso punto, sotto il traguardo della maratona, dopo una camminata a passo libero, lunga esattamente 3,7 km, che toccherà le mura e gli angoli più suggestivi del centro storico di Treviso. Quest’anno c’è anche un motivo più per non mancare l’appuntamento con la Tuttincorsa: parte del ricavato delle iscrizioni (3 euro il costo del pettorale) verrà donato alle scuole, proporzionalmente al numero degli iscritti: più adesioni la scuola farà, andando a coinvolgere non soltanto gli studenti, ma anche famigliari e amici, e maggiore sarà il contributo che la Tuttincorsa devolverà ai singoli istituti scolastici. Correndo, insomma, si darà una mano alle scuole. E in tempi come questi sarà un contributo che farà sicuramente la differenza.
UN ALTRO TROFEO NELLA MARCA
A Sernaglia i campioni veneti di cross
Il Mobilificio Villanova conquista il titolo,
gloria per Oddone Tubia e Ivan Basso
Un gruppo di atleti, ma, soprattutto, un gruppo di veri amici che condividono più di una passione. Alcuni dei quali davvero molto veloci. Ognuno di loro ha comunque portato un tassello, piccolo o grande, per la conquista dell’ennesimo titolo regionale di Cross che da anni non sfugge loro di mano. Si tratta degli irriducibili master dell’Atletica Sernaglia Mobilificio Villanova che, dopo l’ultima prova a Nove (valida anche come campionato regionale individuale,) hanno conquistato la palma di campioni regionali di corsa campestre anche per il 2013, davanti ai degni avversari dell’Idealdoor Libertas San Biagio. Si tratta, in rigoroso ordine alfabetico, di Fulvio Andreola, Ivan Basso, Roberto Bettamin, Roberto Borin, Franco Buso, Giuliano Cancian, Ezio Casagrande, Alessio Chiodero, Sandro Cietto, Giovanbattista Corrocher, Antonio Dal Cin, Diego Dam, Carlo De Coppi, Francesco Fedato, Domenico Giacometti, Alessandro Giubilato, Maurizio Granzotto, Maurizio Marcuzzo, Paolo Pelizzari, Luca Pieri, Hubert Poloni, Antonio Pontini, Antonio Quarta, Mario Rusalen, Roberto Sales, Claudio Sartor, Renato Segat, Francesco Stella, Mauro Stival, Oddone Tubia, Remo Venturato, Franco Zanardo, Gianfranco Zanon.
A Nove l’Atletica Sernaglia ha anche vinto due titoli individuali master con Oddone Tubia (m. 60) e Ivan Basso (m.40), ottenuto un terzo posto con Franco Zanardo (m 45) e un quarto posto con Maurizio Marcuzzo (m. 35). Le ragazze del Sernaglia sono invece arrivate terze, con Valeria Furlan e Olivetta De Conti. Una soddisfazione in più per Oddone Tubia e Adriana Bressan, responsabili tecnici, e per il presidente Domenico Giacometti.