Marzo 17th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

BIATHLON PROVINCIALI ESORDIENTI A SALGAREDA

Yassin Gatabi e Daisy Melesso campioni

 

Campionati provinciali di prove multiple indoor per la categoria esordienti a Salgareda, domenica scorsa 10 marzo.

Si sono aggiudicato il titolo nelle prove di biathlon, gli esordienti Yassin Gatabi (classe 2002) dell’Atletica Quinto con 2.138 punti (sequenza: 20m. in 3”69 e alto con 1,18) e Daisy Melesso (classe 2002) dell’Atletica Montebelluna con 1.879 punti (sequenza: 3”87 e 1,10).

Argenti conquistati da Manuel Covolan, della Libertas Vittorio Veneto,  con 1.968 punti (alto 1,18) e da Caterina Pivetta, Atletica Montebelluna, con 1.719 punti.

Bronzi assegnati infine, a Samuele Voltolina, Libertas Vittorio Veneto, (1,18), con lo stesso punteggio del secondo, 1.968 punti e a Harley Ogbekene della Trevisatletica (alto 1,18).

Vi ricordo inoltre l’1,15 di Andrea Cavoroso (Trevisatletica) e di Valentina Bortoluzzi (Nuova Atletica Roncade) e le performances sui 20m. di Giacomo De Osti (3”82), di Filippo Peruch (3”85) e di Tommaso Mazzoleni (3”89).

Nelle staffette 4×40m. hanno prevalso l’Atletica Ponzano  e l’Atletica Pederobba con 37”7, su la Libertas Vittorio Veneto con 37”9.

Un trionfo totale alla fine per la Trevisatletica che ha primeggiato con 32.936 punti sull’Atletica Quinto, seconda con 23.097.

 

 

 

 

Da “La Tribuna di Treviso”

Tiziana Sartori da 38 anni è la donna più veloce

L’opitergina detiene saldamente il record del mondo nelle 50 yard indoor con 5”9!!!

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C’è un’opitergina che detiene un record mondiale nell’atletica leggera.

È Tiziana Sartori, promessa della velocità azzurra degli anni Settanta, la quale nel 1975 stabilì la migliore prestazione mondiale sulle 50 yard indoor a Pordenone con il tempo di 5”9 manuale. Il primato di Sartori, oggi 54nne moglie e madre residente a Ghirano nel Pordenonese, è tuttora imbattuto come testimoniano gli albi ufficiali della Iaaf. Tutta da raccontare la storia di Tiziana, enfant prodige cui solo la sfortuna impedì una gloriosa carriera internazionale. Figlia di Rino Sartori, campione nazionale di ginnastica fra le due guerre, e nipote di Bruna, campionessa italiana di salto in lungo e pallacanestro, Tiziana assaggiò il pattinaggio artistico, la pallavolo e il basket nelle società di Oderzo prima che si intuissero le sue straordinarie doti di velocista. «Alle scuole medie mi tesserai con la Libertas Oderzo, allenandomi nei campi o, qualche volta, agli impianti del collegio Brandolini visto che in città non c’era ancora la pista di atletica – ricorda Sartori - Nel 1972 mi rivelai vincendo i 60 metri alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù di Roma (vedi foto sotto).

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In quell’edizione conobbi Aldo Moro, il presidente del Consiglio, il quale, avendomi vinto la finale, insistette per conoscere quella “piccoletta” che era riuscita a battere le avversarie più prestanti». Da allieva mieté successi a livello nazionale e stabilì vari primati. L’exploit storico arrivò l’1 marzo 1975 a Pordenone. «Nella finale delle 50 yard gareggiai con avversarie più anziane di me» ( Mary Carraro, 6”5 ndr) racconta Tiziana «Mi premiarono con una coppa che quasi mi arrivava alla testa e un assegno di 5 mila lire che considerai un tesoro». Grazie a una lunga serie di prestazioni monstre, la minuta velocista di Oderzo scalò posizioni, passando prima alla Libertas Treviso, quindi alla prestigiosa Ligabò Verona, la società della grande saltatrice in alto Sara Simeoni. L’approdo in nazionale fu un fatto naturale. Con la maglia azzurra Tiziana partecipò ai campionati europei juniores di Atene del 1975. All’apice del successo, per lunghi periodi Tiziana si allenò ai centri federali di Formia e dell’Acqua Acetosa. «Fu lì che conobbi Pietro Mennea» testimonia Sartori «Noi velocisti ci allenavamo tutti assieme. Addirittura i tecnici pensarono di filmare la mia tecnica di partenza, insegnandola a Mennea il cui tallone d’Achille era proprio la scarsa reattività». Una favola per la giovanissima atleta, inserita nel novero delle azzurrabili per le Olimpiadi di Mosca del 1980. Tuttavia la malasorte decise altrimenti. «Una sera del novembre 1977 stavo percorrendo la strada che da San Stino di Livenza conduce a Motta alla guida della mia auto» ricostruisce «A un certo punto un cane mi tagliò la strada e per evitarlo finii in un fosso. Rimasi in coma per due giorni e mi ruppi il malleolo della gamba sinistra. In altre parole: carriera finita». Una brutta tegola a 19 anni ma la possibilità di rifarsi una vita. Dopo il diploma di ragioneria alle scuole serali, il matrimonio, la famiglia e una consapevolezza diversa. «Non riuscivo a rimanere incinta» sottolinea Tiziana «Il ginecologo arrivò a chiedermi se mi fossi sottoposta a una cura per la fertilità perché presentavo più ormoni maschili che femminili. Allora ripensai a quelle pastiglie che mi facevano ingoiare in nazionale e che chiamavano “vitamine”. Quante ne ho prese, con la mia ingenuità di ragazzina….».

Giacinto Bevilacqua

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(NdR - Altre prestazioni di Tiziana):

60m, 7”7 Firenze, 18-2-1975;

60m, 7″76 (a? e?) 1976

100m, 12”2, Firenze 22-7-1975

100m, 12″1, S.Bonifacio 1-6-1976

200m, 25”4, S.Bonifacio 2-6-1976

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