Agosto 30th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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TREVISO, 28 agosto 2013
COMUNICATO STAMPA NUOVO APPUNTAMENTO TRIVENETORUN
              
 
In corsa per il bottino chilometrico pieno (168 km) ancora 81 atleti
Riparte Trivenetorun: domenica 1° settembre si corre a Bassano del Grappa
L’appuntamento è con l’ottava Mezza del Brenta

 
 
Dopo la pausa estiva, Trivenetorun riprende la sua corsa. Il circuito di corse su strada organizzato da Maratona di Treviso torna in strada con l’ottava edizione della Mezza del Brenta. L’appuntamento con la 21,097 km è per domenica 1° settembre a Bassano del Grappa.
La maratonina vicentina, organizzata dallo Studio RX – Servizi per lo sport di Marostica, in collaborazione con l’Asd B-Sport di Bassano del Grappa e l’Atletica Bassano (www.mezzadelbrenta.it), prenderà il via alle 9.30 da piazza Libertà (con trasferimento fino al Ponte Vecchio e poi in via Angarano dove avverrà il via ufficiale cronometrato) e si svilupperà su un anello stradale che collega i centri storici di Bassano del Grappa, Marostica e Nove.
Per quanto riguarda la classifica individuale (in allegato), dopo le prime tre delle sette prove prove (La Ventuno del Cima del 10 febbraio, la 10ª Treviso Marathon del 3 marzo, la 18ª Maratonina di Trieste del 5 maggio) sono ancora in corsa per agguantare il bottino chilometrico pieno (168 km)  81 podisti. Tra questi, 17 donne. Il più giovane ha 28 anni, il più anziano 66. Oltre al bottino completo (168 km per le 7 prove), ci saranno anche le premiazioni per coloro che percorreranno 126 e 105 km. Non importa dunque quanto veloci si va, ma quanti chilometri si percorrono.
Nella classifica per società a dominare è la Scuola di Maratona di Vittorio Veneto (vittoriosa nella passata edizione del circuito) con 4.200 km, tallonata dall’Atletica Valdobbiadene Gsa (3.738 km). In terza posizione, ma più distaccato, il Gruppo sportivo Mercuryus (1.953 km) e poi via via Venicemarathon Club (1.911), Asd Percorrere il Sile (1.701), Atletica Mareno (1.533), Running Team Pettinelli (1.428), Essetre Running (1.407) e Montello Runners Club (1.386).
Dopo l’appuntamento di domenica 1° settembre a Bassano, Trivenetorun proseguirà con 14ª Maratonina Città di Udine (22 settembre), la 6ª Maratonina di San Martino (il 10 novembre a Paese di Treviso) e la 4ª Prosecco Run (1° dicembre, a Vidor).

 

CLASSIFICA TRIVENETO RUN 2013 (IN CORSA PER I 168 KM)

 

COGNOME NOME ANNO SOCIETA’ 1 2 3 TOT

ACAMPORA CARLA 1965 G. P. LIVENZA SACILE 21 42 21 84

ANDREATTA CRISTIAN 1979 ATL.VALDOBBIADENE G.S.A. 21 42 21 84

ANTIGA GIANLUIGI 1959 US ACLI PD 21 42 21 84

ANTONIAZZI PATRIZIA 1967 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

ANTONIAZZI ROBERTO 1958 ATLETICA MARENO 21 42 21 84

BAREL NERINO 1956 ATHLETIC CLUB APICILIA 21 42 21 84

BERTO SERGIO 1952 AMATORI ATL.CHIRIGNAGO 21 42 21 84

BERTON GIUSEPPE 1957 CRAL OC CONEGLIANO 21 42 21 84

BERTUOL STEFANO 1959 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

BROCHETTA MERY 1970 ATHLETIC CLUB APICILIA 21 42 21 84

BUOSI MATTEO 198521 42 21 84

BUOSO FABRIZIO 1979 21 42 21 84

CANNAVO’ ORAZIO 1968 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

CAROBOLANTE SILVIA 1983 ATLETICA MARENO 21 42 21 84

CAVALET GUIDO 197221 42 21 84

CECCATO ALESSANDRA 1980 21 42 21 84

CELOTTI SANDRO 1975 GRUPPO SPORTIVO MERCURYUS 21 42 21 84

CINCOTTO SABRINA 1969 ATLETICA MOTTENSE 21 42 21 84

CINEL MICHELE 1968 ATL.VALDOBBIADENE G.S.A. 21 42 21 84

COCOMAZZI MATTEO 1959 GRUPPO SPORTIVO MERCURYUS 21 42 21 84

CODOGNOTTO LUCA 1969 RUNNERS CLUB AGGGREDIRE 21 42 21 84

CORSO RITA 1973 ATHLETIC CLUB APICILIA 21 42 21 84

CRUZZOLIN LORENZO 1955 RUNNERS CLUB AGGGREDIRE 21 42 21 84

DAL FARRA UMBERTO 1964 G.S.VV.FF.-DE VECCHI-BL 21 42 21 84

DE PIZZOL JOHNNY 1982 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

DE VIDO JESSICA 1976 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

DE VIVO ROBERTO 1962 GENERALI RUNNERS 21 42 21 84

DEL LONGO GIANANGELO 1971 ATLETICA MARENO 21 42 21 84

DI STEFANO GIUSEPPE 1976 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

DI TURI LEONARDO 1964 ATL.MONTEBELLUNA VENETO BANCA 21 42 21 84

DIPENTINA MATTEO 1978 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

FABRIS ELISA 1982 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

FAGGIANI TIZIANO 1959 ATHLETIC CLUB APICILIA 21 42 21 84

FELTRIN ADRIANO 1952 NUOVA ATLETICA RONCADE 21 42 21 84

FERRARO ROBERTO 1972 CLUB DEL TORCIO 21 42 21 84

FOLEGATI GABRIELE 1964 AMATORI ATL.CHIRIGNAGO 21 42 21 84

FOLTRAN RENATA 1954 CLUB DEL TORCIO 21 42 21 84

FRARE ANDREA 1975 GRUPPO SPORTIVO MERCURYUS 21 42 21 84

GASPARELLA GIORDANO 1965 EMME RUNNING TEAM 21 42 21 84

GAUDIOSO GIANLUCA 1967 21 42 21 84

GAVA CLAUDIO 1964 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

GOTTA LAMBERTO 1957 NUOVA ATLETICA RONCADE 21 42 21 84

GROSSO ROBERTO 1964 ATLETICA MARENO 21 42 21 84

GUSELLA MICHELE 1964 ATL. CORTINA C. RURALE CORTINA 21 42 21 84

MAIDA MATTEO 1979 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

MAIDA SALVATORE 1972 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

MARCUZZO ANNA 1962 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

MARINI ANTONIO 1959 RUNNERS CLUB AGGGREDIRE 21 42 21 84

MASETTO IVANO 1953 CLUB DEL TORCIO 21 42 21 84

MASO MAURIZIO 1964 A.S.D. AMICI DI LUTRANO 21 42 21 84

MINETTO BARBARA 1978 AZZANO RUNNERS 21 42 21 84

MUSIGH MARINA 1960 GRUPPO SPORTIVO NATISONE 21 42 21 84

NADAL MORENO 1973 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

NAIBO STEFANIA 1970 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

NARDO ALESSANDRO 1965 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

NOSELLI MARCO 1965 ATLETICA BUJA 21 42 21 84

PASIAN MERIS 1972 ATL. GR. SANTAROSSA BRUGNERA 21 42 21 84

PIAZZA VALOT JOANNE 1969 SILCA ULTRALITE VITTORIO V.TO 21 42 21 84

PINZIN VITTORINO 1966 ATHLETIC CLUB APICILIA 21 42 21 84

POZZER GIOVANNI LUIGI 1961 ATL.BASSANO RUNNING STORE 21 42 21 84

PROTASI GAETANO 1978 POLISPORTIVA VODO DI CADORE 21 42 21 84

RIGGI CARMELO 1954 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

ROBERTO MICHELANGELO 1979 HAPPY RUNNER CLUB 21 42 21 84

RUFFONI ANDREA 1970 VENICEMARATHON CLUB 21 42 21 84

SACCON MICHELE 1980 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

SANTELLANI FIORENZA 1954 CLUB DEL TORCIO 21 42 21 84

SANZOVO GIOVANNI 1947 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

SERAFINI FULVIO 1970 ATHLETIC CLUB APICILIA 21 42 21 84

SOLIGON STEFANO 1982 21 42 21 84

SOLIGON RAFFAELLO 1966 ATLETICA MARENO 21 42 21 84

SPECCHIA ALDO 1965 ASD RUNNING TEAM SAN FIOR 21 42 21 84

STARACE BARTOLOMEO 1971 ASD PERCORRERE IL SILE 21 42 21 84

STEFANIA ANTONIO 1960 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

STRIGLIO ALBERTO 1975 TREVISATLETICA 21 42 21 84

TOFFOLI STEFANO 1963 SCUOLA DI MARATONA VITTORIO V 21 42 21 84

TONELLOTTO FILIPPO 1973 ATL.BASSANO RUNNING STORE 21 42 21 84

TONON LORIS 1974 21 42 21 84

TRENTIN VIRGINIO 1954 IDEALDOOR LIBERTAS S. BIAGIO 21 42 21 84

ULIANA WALTER 1966 GRUPPO SPORTIVO MERCURYUS 21 42 21 84

ZAMBON PAOLO 1977 ATLETICA AVIANO 21 42 21 84

ZARDINI MARCO 1969 POLISPORTIVA VODO DI CADORE 21 42 21 84

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Giro delle Mura,

sabato a Feltre si corre per il tricolore

 

E’ stata presentata, nella sala degli Stemmi del Comune di Feltre, la 25^ edizione del Giro delle Mura. “Un traguardo importante - ha detto Gianpietro Slongo, presidente dell’Associazione che organizza il Giro - che ci rende orgogliosi e fieri del lavoro che è stato fatto in questi anni. Il giusto riconoscimento all’impegno profuso da tutti i nostri volontari”. A Feltre per questo compleanno importante hanno voluto fare le cose in grande, richiedendo e poi ottenendo il Campionato Italiano Master: “E’ un’occasione irripetibile - ha concluso Slongo - sabato pomeriggio ci aspettiamo l’arrivo di oltre 1500 atleti provenienti da tutta l’Italia”.


Per quanto riguarda la lista dei top runners non è ancora definitiva, ma hanno dato la loro adesione Ruggero Pertile, Daniele Meucci, Gabriele De Nard, Wilson Busienei, il marocchino naturalizzato italiano Ahmed El Mazoury, Brahim Taleb, e Domenico Ricatti. Il sindaco di Feltre Paolo Perenzin, dopo qualche anno di assenza, sabato pomeriggio indosserà il pettorale del Giro delle Mura: “Ritornerò a corre - ha annunciato Perenzin - è un’occasione che non voglio perdere, parlare del Giro delle Mura mi emoziona e conferma ancora una volta le capacità organizzative di Feltre. I cittadini, soprattutto quelli del centro storico, avranno qualche disagio in quei giorni, ma come hanno dimostrato tutti gli anni si stringeranno e faranno sentire il loro calore alle centinaia di concorrenti presenti”.

 

La Città di Feltre è stata da sempre vicina al Giro che il Comitato Organizzatore ha voluto consegnare il premio “Amico del Giro” al sindaco Perenzin in rappresentanza di tutta la cittadinanza. Il consigliere regionale Dario Bond, da sempre amico del Giro delle Mura, ha ricordato la professionalità e le elevate capacità organizzative degli uomini che lavorano al Giro delle Mura, ricordando ancora una volta la lungimiranza che ha avuto il Direttivo nel partecipare al nuovo progetto “Run in Dolomiti”. “Con questo nuovo progetto - ha detto Bond - avremo la possibilità di allargare i confini per la promozione di un territorio straordinario come il Feltrino”.

 

Il comandate provinciale dei Vigili del Fuoco di Belluno, l’Architetto Mauro Luongo, ha ringraziato il Giro delle Mura per la possibilità che viene offerta al corpo dei pompieri. “Siamo noi che dobbiamo ringraziare il Giro delle Mura - ha detto il comandante - in questi anni questa sinergia ci ha permesso di crescere, di sviluppare uno spirito di corpo internazionale e soprattutto di verificare e di mettere a punto i nostri metodi organizzativi”.


Per quanto riguarda il programma ufficiale della 25^ edizione si aprirà giovedì sera con la cena e il ballo in piazza Isola per aiutare l’Ail, una serata per raccogliere fondi completamente sponsorizzata dai negozi di frutta e verdura Terenziani. Venerdì sera sempre in piazza Isola si potranno guastare i migliori piatti della tradizione bellunese. Terminata la cena, sarà la volta di “Sport sotto le stelle” con le spettacolari esibizioni delle Società Sportive feltrine. I corpi militari e le forze di Pubblica sicurezza esporranno i mezzi in dotazione. Inoltre si apriranno le porte di “Pompieropoli” ovvero la “Città dei Pompieri” riservata ai bambini. Un percorso ludico che rappresenta le principali attività dei Vigili del Fuoco.


Un momento di divertimento, ma soprattutto di conoscenza e di prevenzione dei pericoli. I pompieri, quelli veri, insegneranno, giocando con i bimbi, come si possono prevenire i piccoli incidenti della vita quotidiana. Un gioco che avvicinerà i più giovani all’autoprotezione. Le gare inizieranno sabato pomeriggio alle ore 17, correranno i Master che si contenderanno i titoli tricolore, gli amatori, i Vigili del Fuoco, i ragazzi del Miglio dei Comuni. L’adrenalina raggiungerà i massimi livelli quando i protagonisti della Seven Laps, staffetta mista sui 400 metri. scenderanno in “pista”. Le gazzelle volanti daranno spettacolo lungo i 10 chilometri correndo l’ultima gara in programma sabato sera.


Tra una gara e l’altra salirà sul palco delle premiazioni la squadra nazionale di scialpinismo che è particolarmente legata a Feltre visto che qualche settimana fa è stato firmato un accordo di collaborazione con il marchio Karpos della Manifattura Valcismon. Alla presentazione è stato reso noto anche il nuovo sistema d’intervento del servizio sanitario d’emergenza attivato durante la gara. Per coprire al meglio l’evento scenderanno in campo tre ambulanze e due moto che presidieranno l’interno circuito. Al termine della serata il presidente in carica Gianpiero Slongo ha voluto dare un riconoscimento ai presidenti che lo hanno preceduto, Luciano Sommacal, Paolo Biacoli, Mario Santomaso e Johnny Schievenin.

 

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Giro delle Mura ha voluto dare un premio speciale al suo presidente Gianpiero Slongo, come anello di congiunzione tra il passato e il presente. Il disegno di Nicolò Maset, ragazzo frequentante la quarta primaria del plesso di Nemeggio, è stato presentato ufficialmente e vestirà tutti gli atleti iscritti al Miglio dei Comuni (a cura dell’ufficio stampa del Giro delle Mura Città di Feltre).

 

 

 

 

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ERTO, VAJONT E LA COPPA DEL NONNO

di Denis Lazzer

Quando da piccolo con la famiglia andavo in montagna transitando per Longarone ero attratto al vedere quel muro alto incastrato tra due pareti di roccia. Mai avrei immaginato che quel muro mi avrebbe fatto conoscere una delle storie più tragiche del nostro Paese dopo le due guerre mondiali.
Non ho dovuto attendere Marco Paolini o Mauro Corona per conoscere la tragedia del Vajont, ma la mia curiosità di sapere era in parte soddisfatta dalla nonna e da una mia personale ricerca di notizie.
Ricerca poco redditizia poiché fino agli anni novanta c’era ben poco se non qualche articolo di giornale o i libri di Tina Merlin.
Cosi con il mio girovagare nei luoghi della tragedia del Vajont, un giorno di cinque anni fa , entrato al bar centrale di Erto per un caffè, vedo una locandina con scritto “trofeo diga del Vajont – giro del lago”. Una corsa podistica che abbraccia tutte le frazioni e le poche case rimaste attorno a quello che era il lago creato con la costruzione della diga. Quest’anno ha raggiunto la quarantesima edizione e per dare un contributo personale a questa gara sono riuscito a portare un manipolo di atleti di alto valore. Alto valore, non esageriamo, atleti di buon valore con un obiettivo ben preciso. Strappare la vittoria al maratoneta Matteo che qui a Erto è giunto per mettere il settimo sigillo consecutivo su questa gara. Gianni, Stefano, Loris, Denis ed Ignazio, con mia grande soddisfazione, e in parte con un po’ di rammarico poiché con la loro presenza io non sarei arrivato nei primi dieci, si sono presentati al mattino presto, quando Erto era ancora mezza addormentata avvolta nella nebbia che saliva dal fondovalle.
Non siamo in tanti alla partenza, non me ne vogliano gli organizzatori, ma io la preferisco cosi questa corsa , con poche persone per non creare confusione e per non rovinare quel silenzio e quella pace che regna in questa valle. Mi piace percorrere il giro osservando il paesaggio intorno a me e ricordando i libri letti della Merlin e di Corona, scoprire i luoghi descritti nelle storie da loro raccontate.
Il via puntuale alle nove e mezza lungo la strada principale di Erto Vecchia. Matteo subito davanti come una preda che sfugge al branco di segugi della pianura, Stefano, Loris e Denis con Gianni un po’ attardato subito pronto a prenderne la scia. Io ed Ignazio partiamo più cauti, la gara è lunga ed entrambi non siamo certo venuti ad Erto per battere Matteo, però cosi facendo abbiamo il piacere di correre con le prime tre donne in gara. Attimo di panico per Ignazio nel centro della via. Stava per avere una collisione con una pancia che spuntava dall’uscio di una casa che apparteneva, la pancia, ad un uomo bello grosso. Ripresosi dallo spavento Ignazio ha allungato il passo e sulla provinciale che sale verso la diga del Vajont mi ha lasciato in dietro, non che mi dispiacesse d’altronde ero in buona compagnia.
Il passaggio sopra la diga per me è stato il tratto più lento che abbia mai percorso in vita mia. Camminare in un corridoio largo un metro con sotto i piedi e ai lati un grigliato in ferro che ti fa vedere il vuoto per duecento metri sotto di te, è la peggior cosa che mi potesse accadere. Non me la sono fatta a dosso però poco ci mancava. Aggrappato al scorrimano un passetto alla volta e con gli occhi chiusi sono andato avanti. A metà diga ci si è messo pure il vento, un leggero soffio, ma che a me sembrava una tormenta che mi voleva buttar giù con una follata. Riuscito ad arrivare al termine della diga, riprendere la corsa è stata dura. Le gambe continuavano a tremare e non volevano saperne di correre. Ho camminato fino al termine della salita poi, raggiunta la strada asfaltata e incoraggiato dal vedere davanti a me a un centinaio di metri la sagoma di Ignazio, ho ripreso la mia corsa a buon ritmo lasciando alle mie spalle la paura delle vertigini. Mentre davanti Matteo continuava a tenere la testa della gara inseguito dai soliti segugi, io sfruttando la discesa, poco dopo località Pineda, riesco ad affiancare Ignazio. Lui non dice niente è in un momento di crisi. Io pure non dico niente, non sto tanto meglio di lui. Sfruttando ancora la lunga discesa aumento il mio vantaggio il più possibile, consapevole del fatto che gli ultimi due chilometri tutti in salita avrebbero favorito Ignazio. Transito per località Prada, un pugno di case rimaste dopo i fatti del Vajont. Non ha nulla a che fare questa contrada con la casa di moda. Qui non c’e’ nulla di firmato Prada, non c’ è nulla della bella vita di stilisti e modelli, qui l’unica cosa firmata è la vita degli abitanti di questa contrada che vogliono far rivivere questi luoghi altrimenti lasciati a cadere nel più totale abbandono.
Sperando che Ignazio si fermi in questo posto in cerca di un paio di mutande firmate, io allungo il mio passo più che posso per cercar di guadagnare secondi preziosi che mi ritorneranno utili nella salita finale. Finita la discesa mi guardo alle spalle e vedo Ignazio che arriva di gran corsa. Che abbia trovato le mutande firmate Prada? Io comincio la salita e subito mi rendo conto che la situazione è decisamente a mio sfavore. Rallento sempre di più e ogni tanto alzo gli occhi e vedo Erto li in alto. Devo arrivar lassù e non ho più forze. Erto, il nome dice tutto. Erto, ripido, duro, salita, fatica, sudore. Sento Ignazio arrivare, mi affianca, passa e va. Cavolo se va in salita, alla sue età poi. Non ci sto a farmi battere da uno più anziano di me. Ha quarantasei anni ma dove vuole andare, tanto ormai i vincitori della gara sono già oltre la linea d’arrivo. Provo a ritornar sotto ma non c’è nulla da fare Ignazio sente profumo di vittoria e continua a spingere in salita. Una, due curve non lo vedo più. Arrivo ai piedi dell’ultima salita alle porte del paese di Erto Nuova. Ultimi cinquecento metri di penitenza, anzi per me diventa un calvario perché alle mie spalle un gruppetto di quattro atleti si stanno avvicinando velocemente. Ultima curva cinquanta metri ancora un passo ed è fatta, finita, sfinito. Mi siedo sul muretto e affianco a me c’è Ignazio. Sfinito pure lui.
Al termine della manifestazione sul tavolo dei vincitori c’erano un sacco di coppe e trofei. Solo io ed Ignazio non avevano nulla da esibire, e nel momento in cui stavamo per prendere la via di casa, gli organizzatori annunciavano il nome del vincitore dell’ultima categoria da premiare. La categoria dei over 45 anni. “…primo classificato Campigotto Ignazio….”. attimi di silenzio interminabili al nostro tavolo con Ignazio che ci guardava come a dire “Ma sone mi? “. Ebbene si il buon vecchio Ignazio finalmente dopo tanti anni, anche lui è stato premiato, un meritato premio alla carriera di podista, un premio speciale la coppa del nonno.
Dimenticavo, i segugi non sono riusciti a prendere Matteo che ha vinto la gara per il settimo anno consecutivo.

ERTO 18 agosto 2013

 

Denis Lazzer